Istituto BEI: due bandi per borse di studio EIBURS

Istituto BEI: due bandi per borse di studio EIBURS

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L’ Istituto BEI ha pubblicato due bandi per borse di studio EIBURS.

EIBURS (EIB University Research Sponsorship Programme) è uno dei due strumenti di sostegno alla ricerca universitaria rientranti nell’ambito del “Programma Sapere” dell’Istituto BEI. Offre borse di studio a facoltà universitarie o centri di ricerca associati a università impegnati in filoni o temi di ricerca di significativo interesse per il Gruppo BEI. Le borse di studio vengono assegnate, con procedura selettiva, a facoltà o centri di ricerca stabiliti nei Paesi UE, nei Paesi candidati o potenziali candidati che abbiano comprovata esperienza nel settore di interesse prescelto. La borsa consentirà all’istituto beneficiario di ricevere fino a 100.000 euro all’anno per un periodo di tre anni.

Per l’anno accademico 2021/2022 EIBURS intende assegnare:

Scadenza: 15 novembre 2021

Aumentare l’accesso agli strumenti educativi in aree e comunità con scarsa connettività o accesso alle tecnologie

Aumentare l'accesso agli strumenti educativi in aree e comunità con scarsa connettività o accesso alle tecnologie

Il bando mette a disposizione 2.370.000 € per finanziare un solo progetto mirato ad affrontare le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione digitale, riducendo il divario digitale degli alunni che vivono in zone remote e in comunità con scarsa connettività e accesso limitato o nullo a dispositivi, strumenti e contenuti educativi digitali.

Più precisamente, il progetto dovrebbe realizzare i seguenti risultati:

– acquisire conoscenze relative all’accesso e all’uso delle tecnologie digitali nell’istruzione, nonché a comportamenti e bisogni inerenti all’uso di queste tecnologie, raccogliendo dati completi e di alto valore, aggiornati e riutilizzabili, per analizzare principalmente gli insegnamenti appresi durante e dopo la pandemia di Covid-19, nonché per validare empiricamente le aree che necessitano di investimenti;

– rafforzare il dialogo tra tutte le parti interessate, con l’obiettivo di scambiare e analizzare le migliori pratiche e le applicazioni di successo per accrescere l’accesso a soluzioni educative digitali, con focus sulle scuole situate in aree remote

– realizzare azioni pilota nelle scuole primarie, secondarie, professionali, per implementare e testare le soluzioni tecniche più adeguate a ridurre il divario digitale degli alunni di aree e comunità con scarsa connettività e accesso limitato o nullo a dispositivi, strumenti e contenuti educativi digitali. A tal fine si deve ricorrere a un meccanismo di sostegno finanziario a terzi basato su inviti aperti.

– supportare le scuole con servizi di formazione e consulenza mirati, prima e durante l’avvio delle azioni pilota, al fine di pianificare, scegliere e implementare con successo le migliori soluzioni tecnologiche digitali per l’inclusione degli alunni.

– affiancare alle azioni pilota programmi di formazione per migliorare le competenze digitali degli insegnanti sull’uso dei dispositivi digitali e degli strumenti e contenuti educativi digitali di nuova implementazione, nonché per quanto riguarda lo sviluppo di pedagogie innovative.

– sviluppare una strategia volta ad accrescere l’accesso all’istruzione digitale in aree remote e comunità con scarsa connettività e accesso limitato o nullo a dispositivi, strumenti e contenuti educativi digitali in tutta l’UE. La strategia dovrebbe condurre alla pubblicazione di linee guida e standard pronti per l’uso.

L’azione dovrebbe raggiungere un gran numero di Stati membri dell’UE e il maggior numero possibile di scuole primarie, secondarie e professionali dell’UE situate in diversi tipi di aree remote.

Il bando è rivolto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE e nei Paesi EFTA. Tali soggetti possono essere: autorità pubbliche, istituti di istruzione incluso università, imprese incluso PMI, centri di ricerca, ONG.

Le proposte devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno tre soggetti di tre diversi Paesi ammissibili.

Il progetto proposto dovrà avere una durata non superiore a 24 mesi (indicativamente con inizio a dicembre 2021).

Il cofinanziamento UE può coprire fino al’90% dei costi totali ammissibili del progetto selezionato.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 15 luglio 2021, ore 17:00 (ora di Bruxelles)

Bando Ricerca Sociale e Umanistica per una società che cambia

Bando Ricerca Sociale e Umanistica per una società che cambia

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Obiettivo di questo bando è sostenere studi che, partendo da una solida base di dati demografici e statistici, sviluppino riflessioni di natura sociale e umanistica. In questo senso i progetti dovranno coniugare due aspetti. In primo luogo, occorrerà considerare il dato demografico nella sua componente prettamente quantitativa; in secondo luogo, bisognerà riflettere sul modo in cui i fattori sociali, culturali, economici, politici, normativi, antropologici, territoriali ed ambientali possono contribuire a determinare la composizione di una popolazione in un dato momento.

La scadenza del bando è prevista per le ore 17:00 del giorno 30 giugno 2021.

La richiesta di contributo dovrà essere non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 200.000 euro, con una copertura da parte di Fondazione Cariplo del 100 % dei costi di progetto.

I progetti dovranno prevedere un razionale di ricerca basato sull’analisi dello stato dell’arte e della tecnica e/o di dati primari o secondari derivati da altri studi e pubblicazioni.

Particolare attenzione sarà inoltre prestata all’originalità della proposta e all’adeguatezza degli approcci metodologici in relazione alla domanda di ricerca. È auspicabile che gli studi integrino metodi ed approcci diversi e fra loro complementari (quali-quantitativi). Le proposte dovranno definire in maniera chiara in che modo intendono contribuire a comprendere i cambiamenti demografici in corso e a favorire lo sviluppo di una società più equilibrata e sostenibile per le persone e l’ecosistema. Benché il bando si concentri sul contesto italiano questo non pregiudica la possibilità di confrontare realtà diverse dando in ogni caso evidenza dell’impatto dei risultati della ricerca a livello nazionale e/o locale.

Si richiede, inoltre, che i progetti rappresentino un’opportunità formativa e di crescita professionale per i giovani ricercatori coinvolti.

Il bando si rivolge a Enti pubblici o privati non profit che svolgono attività di ricerca scientifica.

Non è prevista la partnership obbligatoria ma, qualora le proposte dovessero essere presentate in partenariato, sarà essenziale chiarire le competenze apportate da ciascun Partner di progetto e come queste si integrano a quelle dell’Ente Capofila in un disegno unitario. L’ente capofila (o ente proponente unico) dovrà coincidere con un centro di ricerca/università no profit che abbia la sede operativa del progetto nell’area territoriale di riferimento della Fondazione Cariplo.

Se si decide di coinvolgere degli enti partner è necessario considerare le seguenti regole:

  • non ci sono restrizioni legate alla territorialità degli enti partner, quindi sono ammessi anche enti partner con sede al di fuori dell’area territoriale di riferimento della Fondazione Cariplo
  • rimane, invece, obbligatorio per tutti gli enti di ricerca coinvolti il criterio di restrizione rispetto alla natura no profit

Si ricorda, inoltre, che per essere ammessi alla valutazione i progetti dovranno obbligatoriamente:

  • coinvolgere, formare e valorizzare giovani ricercatori (laureati, dottorandi e post-doc con età non superiore ai 35 anni alla data di scadenza del bando)
  • promuovere la parità di genere nelle carriere dei ricercatori

predisporre un piano delle attività di comunicazione con la società civile, sulla base delle Linee guida per il piano di comunicazione disponibile sul sito della Fondazione. Il piano di comunicazione è da considerarsi una parte integrante del progetto.

FARE2020: pubblicato il bando dedicato all’attrazione e al rafforzamento delle eccellenze per la ricerca in Italia

FARE2020: pubblicato il bando dedicato all'attrazione e al rafforzamento delle eccellenze per la ricerca in Italia

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Al via il bando FARE 2020, che intende finanziare interventi volti all’attrazione dei vincitori ERC.

In particolare, le Università e gli enti pubblici di ricerca, in qualità di beneficiari, garantiranno un finanziamento aggiuntivo ai ricercatori che abbiano vinto bandi ERC delle tipologie Starting grant, Consolidator grant od Advanced grant e che abbiano scelto le sopracitate Istituzioni come sede principale di svolgimento della propria attività di ricerca.

Le proposte progettuali possono riguardare tutti gli ambiti di ricerca appartenenti ai macrosettori scientifico-disciplinari oggetto di grants ERC e devono avere un carattere di complementarietà rispetto alle attività finanziate dallo ERC.

I progetti proposti devono prevedere un investimento che abbia una consistenza finanziaria pari ad un massimo del 20% del grant riconosciuto dallo European Research Council, riproporzionato in funzione del tempo residuo del progetto ERC, e comunque non oltre i 500.000 euro. Inoltre, i progetti dovranno avere una durata massima pari a 60 mesi dalla data di avvio delle attività.

In particolare, con riferimento ai progetti già finanziati dall’ERC ed in corso di svolgimento presso Università od enti pubblici di ricerca italiani, il finanziamento aggiuntivo sarà proporzionale agli anni residui del progetto ERC, secondo la seguente ripartizione:

  • 5 anni di progetto ERC da svolgere = 100% del contributo massimo concedibile, ovvero fino al 20% del costo del progetto finanziato dallo ERC;
  • 4 anni di progetto ERC da svolgere = 80% del contributo massimo concedibile, ovvero fino al 16% del costo del progetto finanziato dallo ERC;
  • 3 anni di progetto ERC da svolgere = 60% del contributo massimo concedibile, ovvero fino al 12% del costo del progetto finanziato dallo ERC;
  • 2 anni di progetto ERC da svolgere = 40% del contributo massimo concedibile, ovvero fino all’8% del costo del progetto finanziato dallo ERC;
  • 1 anno di progetto ERC da svolgere = 20% del contributo massimo concedibile, ovvero fino al 4% del costo del progetto finanziato dallo ERC

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate per via telematica attraverso la piattafora CINECA entro il 30 aprile 2021.

Piano di innovazione della strumentazione digitale a favore delle università pubbliche lombarde

Piano di innovazione della strumentazione digitale a favore delle università pubbliche lombarde

Approvato, con la DGR XI/3757/2020, il riparto e le modalità di utilizzo delle risorse (30 milioni di euro). Con i decreti di approvazione dei Piani degli Interventi sono state assegnate le risorse per la loro attuazione a ciascuna delle 8 Università pubbliche lombarde. Le Università potranno accedere a Bandi Online per la richiesta di erogazione della prima tranche e della tranche a saldo.

Al bando possono partecipare Università di Bergamo, Università di Brescia, Università dell’Insubria, Università di Milano, Università di Milano Bicocca, Politecnico di Milano, Università di Pavia, IUSS Pavia.

Le risorse stanziate sono a fondo perduto e a copertura del 100% delle spese per attrezzature, strumentazione e altre tecnologie necessarie alla didattica a distanza/e-learning riconducibili alla lett. c) dell’art. 3 comma 18 della L n. 350/2003.

Il bando scadrà il 30/04/2021.

Gli atenei pubblici lombardi hanno trasmesso, entro il 15 dicembre 2020, la proposta di Piano degli Interventi, la relativa richiesta di contributo e il cronoprogramma di massima per la realizzazione degli interventi.

Sono stati approvati con decreto i Piani degli Interventi, a seguito di istruttoria, dopo aver:

  • verificata la coerenza del Piano degli interventi trasmesso, integrato e condiviso con ciascun Ateneo con gli obiettivi di cui alla LR 9/2020 e della DGR n. XI/3531/2020 e smi, e
  • constatato che la richiesta di risorse per gli investimenti da realizzare è strettamente funzionale alla realizzazione del Piano degli Interventi e compatibile con la tipologia delle spese ammissibili

Le Università potranno accedere a Bandi Online per:

  • la richiesta di erogazione della prima tranche alla quale dovranno allegare il cronoprogramma di dettaglio e della deliberazione di Ateneo
  • la richiesta di erogazione della tranche a saldo corredata di relazione degli interventi realizzati e rendicontazione delle spese ammissibili effettivamente sostenute e quietanzate.
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