Fondo per la transizione giusta: la Commissione europea alla ricerca di esperti

Fondo per la transizione giusta: la Commissione europea alla ricerca di esperti

Il database ospiterà un’ampia gamma di professionisti della transizione giusta e offrirà una vasta panoramica di profili di esperti con l’obiettivo di rafforzare i territori coinvolti dal Fondo per la transizione giusta (JTF) tramite l’implementazione di Piani territoriali per la transizione giusta (TJTP).

Il database si concentra sulle aree chiave della diversificazione economica verde, la creazione di impiego e altro con l’obiettivo di indirizzarsi agli impatti sociali, economici, lavorativi e ambientali della transizione alla neutralità climatica nell’UE.

I candidati, sia del settore pubblico che di quello privato, devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • esperienza in processi di transizione giusta
  • coinvolgimento antecedente nel JTF e/o partecipazione in altri programmi/iniziative UE
  • comprovata esperienza di assistenza tecnica, scambi alla pari, costruzione delle capacità o lavori di consulenza, soprattutto nei territori eleggibili del JTF
  • competenza nella realizzazione e gestione di progetti di transizione giusta, compreso lo sviluppo di pipeline di progetto, l’attuazione di meccanismi di monitoraggio/valutazione e il coinvolgimento efficace degli stakeholder rilevanti

Scadenza: 29 settembre 2023

Matchmaking Event for the territories interested to become Regional Innovation Valleys (RIVs)

Matchmaking Event for the territories interested to become Regional Innovation Valleys (RIVs)

La Commissione europea organizza il prossimo 12 settembre 2023 l’evento di matchmaking online per i territori interessati a diventare RIVs – Regional Innovation Valleys.

L’evento di matchmaking online mira a creare opportunità di incontro e di collegamento tra i partecipanti, al fine di rispondere al bando dedicato alla manifestazione di interesse per diventare una Regional Innovation Valley o di trovare partner per le potenziali candidature ai bandi lanciati nell’ambito degli strumenti EIE e I3.

L’evento di matchmaking faciliterà la creazione di reti intorno alle cinque sfide prioritarie identificate dalla Nuova agenda europea per l’innovazione, ovvero ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, aumentare la sicurezza alimentare globale, padroneggiare la trasformazione digitale (compresa la sicurezza informatica), migliorare l’assistenza sanitaria e conseguire la circolarità.

L’evento si svolge on line ed è necessario registrarsi entro il 6 settembre.

Mise, dal 14 luglio gli incentivi per rilanciare aree di crisi industriale

Mise, dal 14 luglio gli incentivi per rilanciare aree di crisi industriale

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Riaprono sportelli per territori del Friuli Venezia Giulia, Marche, Venezia, Livorno e Massa-Carrara.

A partire dalle ore 12 del 14 luglio 2022 riaprono gli sportelli online di cinque aree di crisi industriale per le quali il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione complessivamente risorse pari a circa 27 milioni di euro.

Gli interventi rientrano nell’ambito della riforma della legge 181/89, promossa dal ministro Giancarlo Giorgetti, che ha l’obiettivo di semplificare e accelerare le procedure in favore delle imprese che richiedono agevolazioni per realizzare programmi di investimento sul territorio nazionale.

In particolare, verranno finanziati i progetti di riconversione, riqualificazione e rilancio industriale previsti nei seguenti territori:

  • area di crisi industriale non complessa della regione Friuli Venezia-Giulia, con agevolazioni pari a 1.977.677,85 di euro;
  • area di crisi industriale non complessa della regione Toscana (provincia di Massa-Carrara), con agevolazioni pari a 6.336.194,40 di euro;
  • l’area di crisi industriale del gruppo Antonio Merloni (comuni della regione Marche), con agevolazioni pari a 7.160.253,59 di euro;
  • area di crisi industriale complessa di Venezia, con agevolazioni pari a 6.231.245,25 di euro;
  • area di crisi industriale complessa del Polo produttivo dell’area costiera livornese, con agevolazioni pari a 5.006.554,10 di euro.

Con la riforma della legge 181/89 vengono, infatti, ridotti i tempi per le istruttorie, le delibere e l’erogazione dei contributi, sia a fondo perduto sia come finanziamento agevolato.

Inoltre, sono incentivati gli interventi che puntano alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e per la tutela ambientale con spese complessive ammissibili superiori a un milione di euro, che possono comprendere progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione e la formazione del personale e, nel caso di programmi di investimento di importo superiore a 5 milioni di euro, anche progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Priorità nella concessione delle agevolazioni verrà rivolta alle imprese che si impegneranno ad assumere lavoratori di aziende del territorio per le quale è attivo un tavolo di crisi al Mise, recependo così una disposizione già introdotta su volontà del ministro Giorgetti. Prevista, infine, una limitazione alle delocalizzazioni per le attività che beneficiano di incentivi pubblici.