Aperta la seconda call di Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile
Al via la seconda Call per Organizzazioni della Società Civile. La call è aperta a organizzazioni interessate a realizzare progetti di impatto in Africa con soluzioni di innovazione frugale, servizi data-driven e tecnologie civiche. Per questa edizione potranno essere proposte, entro il 15 settembre 2021, soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili prodotti e servizi data-driven, tecnologie civiche. Le proposte potranno già essere testate sul campo oppure essere basate su concept e prototipi.
Le OSC potranno proporre soluzioni innovative di tre tipi:
- Soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili nel contesto africano, frutto di innovazione frugale, low-tech e low-cost, progettate nell’ambito di relazioni virtuose con il mondo dell’innovazione locale (startup, università, fablab, designer, creativi);
- Prodotti e servizi data-driven come applicazioni, piattaforme e soluzioni ICT, mobile e cash transfer, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT), machine learning, soluzioni open source;
- Tecnologie civiche: soluzioni che abilitino la cittadinanza a contribuire allo sviluppo della comunità come piattaforme per il crowdfunding rivolte a progetti a impatto sociale che migliorino gli spazi pubblici oppure finalizzate a favorire il consumo collaborativo nella diffusione della sharing economy.
Sono incluse nel novero delle soluzioni prodotti e servizi essenziali nel contenimento del contagio e degli impatti negativi da Covid-19. I progetti dovranno proporre soluzioni che siano:
- Pensate mettendo le persone fruitrici principali al centro del progetto (secondo i principi dello human-centered design);
- Sviluppate in una logica di sistema e filiera;
- Basate su concept, prototipi o modelli applicativi;
- Accessibili, adattabili e fruibili nel tempo, integrate in contesti locali che necessariamente varieranno in termini economici, politici e culturali, con un’attenzione alla “diffusione” della tecnologia e/o delle soluzioni data-driven;
- Sostenibili nel medio-lungo periodo;
- Compatibili con modalità di condivisione open-source.
Gli ambiti di applicabilità delle soluzioni sono: educazione e formazione, salute, Water, Sanitation and Hygiene (WASH), sviluppo economico, sviluppo rurale, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, economia circolare, disabilità e inclusione, ambiente e cambiamenti climatici, energia, tecnologie civiche.
La call si rivolge a:
- Singole Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive nella cooperazione internazionale allo sviluppo;
- Partenariati composti da diversi soggetti (OSC, associazioni delle diaspore e delle nuove generazioni, dipartimenti universitari, imprese sociali).
Sono considerate cruciali le collaborazioni con:
- Partner locali, espressione della società civile o del mondo universitario e dell’innovazione (con un particolare focus all’attivazione dei giovani) nei Paesi africani di intervento;
- Startup, organizzazioni del settore privato orientato all’innovazione responsabile, singoli professionisti.
Le organizzazioni dovranno dimostrare di poter operare in uno dei seguenti Paesi:
- Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Tunisia, Senegal, Sudan (Paesi prioritari per la cooperazione italiana allo sviluppo);
- Costa d’Avorio, Madagascar, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe (Paesi non prioritari, ma dove le OSC operano all’interno di relazioni consolidate).
La dotazione finanziaria è pari a 500.000 euro. La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 15.000 e 50.000 euro e non dovrà essere superiore al 90% dei costi totali del progetto. I progetti dovranno avere una durata tra i 6 e i 18 mesi.