Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo

Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo

hand-1917895_640

Seguendo una tradizione consolidata, lo Statuto di Intesa Sanpaolo S.p.A. prevede la possibilità di destinare, tramite il “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale”, una quota degli utili distribuibili alla beneficenza e al sostegno di progetti che hanno come riferimento la solidarietà, l’utilità sociale e il valore della persona.

La ripartizione delle risorse annuali tra le quattro Aree di intervento del Fondo privilegia quella Sociale (ambito nazionale ed internazionale), a cui sono destinate la maggior parte dei fondi disponibili. Seguono le erogazioni in favore dei progetti Religiosi e infine l’area della Ricerca.

  1. AREA SOCIALE Il Fondo per il biennio 2021-2022 intende focalizzare l’attività sulle seguenti tematiche ritenute particolarmente rilevanti e urgenti:

– Supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia;

– Formazione e inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà;

– Supporto agli adolescenti e ai giovani in situazione di fragilità.

Il Fondo rimane aperto a interventi utili a supportare anche altri temi. In particolare:

  • povertà educativa;
  • violenza intrafamiliare;
  • povertà sanitaria e malattie;
  • disabilità fisica e intellettiva;
  • sport dilettantistico inclusivo, solo a livello di Liberalità territoriali (richieste fino a 5.000 euro);
  • progetti sociali che si caratterizzano anche per i loro risvolti culturali.
  1. AREA RELIGIOSA – Destinatari dei contributi del Fondo in questa area sono gli enti religiosi di qualsiasi credo o fede. Gli interventi supportati riguardano principalmente progetti di beneficenza improntati su una visione solidaristica e di centralità della persona e nei quali prevale la natura sociale dell’intervento.
  2. AREA RICERCA – L’intervento del Fondo intende porre l’attenzione su tutti quei progetti di ricerca (in qualunque settore delle scienze e della tecnologia) che hanno come fine il miglioramento della vita degli individui, risolvendo gravi problematiche o rispondendo a bisogni emergenti. L’Area Ricerca è sostenuta esclusivamente con Liberalità centrali(richieste superiori a 5.000 euro).

Potranno essere sostenuti anche progetti in AMBITO INTERNAZIONALE afferenti l’area Sociale (che potrà ricomprendere progetti presentati anche da enti religiosi), esclusivamente con Liberalità centrali e con particolare interesse per le seguenti tematiche: sviluppo economico e formazione professionale; povertà educativa; povertà alimentare; povertà sanitaria; empowerment delle donne e dei giovani; calamità naturali.

I progetti sostenuti hanno solitamente la durata di un anno. Il limite massimo di sostegno al medesimo intervento è di tre anni consecutivi.

Possono presentare richiesta di contributo enti riconosciuti e senza finalità di lucro, con sede in Italia e dotati di procedure, anche contabili, che consentano un agevole accertamento della coerenza fra gli scopi enunciati e quelli concretamente perseguiti.

Nel 2020 il Fondo ha erogato 16 milioni di euro a oltre 700 progetti promossi da enti non profit. L’83% delle risorse, oltre 13 milioni, è stato destinato al sociale con precedenza ai progetti focalizzati sulle esigenze acuite dalla crisi sanitaria ed economica come il sostegno alla didattica a distanza, alle persone anziane a rischio di abbandono, alle donne esposte al rischio di violenza domestica. Quasi 2 milioni di euro sono stati destinati alla ricerca scientifica di contrasto del COVID-19. Il 90% delle donazioni è stato distribuito in Italia.

Le erogazioni liberali si distinguono, sulla base del contributo richiesto, in:

  • liberalità centrali: di importo superiore a euro 5.000 fino a un massimo di euro 500.000, sono destinate al sostegno di progetti di rilievo, con un impatto di significativo valore sociale e sono gestite dalla Segreteria Tecnica di Presidenza;
  • liberalità territoriali: di importo massimo pari a euro 5.000 sono indirizzate al sostegno di progetti di diretto impatto locale e a iniziative orientate a promuovere la condivisione di progetti di solidarietà internazionale; esse sono gestite e autorizzate, in modo decentrato, dalla Divisione Banca dei Territori attraverso le Direzioni Regionali.

Le richieste possono essere presentate lungo tutto il corso dell’anno

Contributo sui fondi 8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana

Contributo sui fondi 8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana

hand-1917895_640

Unione Buddhista Italiana (UBI) offre la possibilità alle organizzazioni non profit e le ONG di presentare delle proposte progettuali per ottenere un contributo economico per progetti di tipo umanitario. Ogni organizzazione potrà presentare un solo progetto e richiedere un contributo variabile tra 15.000 e 200.000 € pari al 70% dei costi del progetto. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per il 15 maggio 2021.

L’aiuto umanitario discende dai principi etici espressi dalla dichiarazione dei diritti umani ed ha come obiettivo il soccorso, l’assistenza e la protezione delle popolazioni vittime di eventi catastrofici, siano tali eventi di origine naturale o umana. Compito dell’aiuto umanitario è la prevenzione e l’attenuazione della sofferenza umana, senza alcuna discriminazione razziale, etnica, religiosa, di sesso, di età, di nazionalità o di appartenenza politica.

Per ciò che concerne le calamità naturali verificatesi in questa seconda metà del secolo, non vi è dubbio che alcune siano da imputarsi a un generale scadimento delle condizioni generali del pianeta, soggetto da tempo al saccheggio indiscriminato delle risorse ed alla violazione sistematica dei suoi equilibri ecologici.

L’anno 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia dovuta al Covid-19, che ha ulteriormente e drammaticamente interessato la popolazione dell’intero pianeta, colpendo le persone più svantaggiate causando danni alla salute, all’economica e al sistema sociale. Tale situazione è evidente anche in Italia, dove si assiste all’emersione di nuove povertà e di vulnerabilità sociali generate dalla perdurante pandemia, che interessano fasce della popolazione sempre più ampie, anche in ceti sociali che dal dopoguerra ad oggi non erano stati colpiti dalla crisi.

Con il presente bando l’Unione Buddhista Italiana vuole sostenere iniziative a tutela delle persone che, a causa della pandemia, vivono una crisi economica, abitativa, lavorativa ed educativa, privilegiando iniziative sul territorio italiano. Non si escludono interventi anche in paesi terzi.

LE LINEE DI AZIONE PREVISTE DAL BANDO

  • Supporto delle reti territoriali esistenti
  • Sostegno per infrastrutturazione territori e creazione di nuove reti di contrasto alla povertà
  • Contrasto alla povertà educativa e al digital divide
  • Promozione di interventi, culturali e di ricerca, focalizzati sui temi della fragilità e della povertà

Nella presentazione dei progetti si dovranno rispettare i seguenti criteri:

  • Presentazione di un solo progetto sul presente bando, in proprio o in partenariato
  • Richiesta di contributo non inferiore a € 15.000 e non superiore a € 200.000
  • Contributo massimo richiedibile pari al 70% dei costi del progetto
  • Durata del progetto non superiore ai 12 mesi dalla data di avvio
  • Dimostrazione di precedenti analoghe esperienze nell’ambito di competenza del progetto
  • Presentazione di un cronoprogramma dei lavori
  • Dare evidenza di un’adeguata pianificazione degli interventi per la diffusione del progetto, e la specifica delle modalità con cui si intende rendere noto il progetto e il sostegno allo stesso da parte dell’U.B.I.

ENTI CHE POSSONO ACCEDERE AI CONTRIBUTI

  • I Centri Associati all’Unione Buddhista Italiana
  • Gli Enti Religiosi Riconosciuti
  • Le Fondazioni
  • Le Associazioni riconosciute e non riconosciute
  • Le Cooperative Sociali
  • Le ONG riconosciute dallo Stato Italiano.
  • Gli enti del 3° settore ETS

Non possono accedervi le persone fisiche né Enti con finalità lucrative.

Le risorse complessivamente disponibili per l’area umanitaria ammontano a € 2.400.000. I progetti ammessi al contributo saranno finanziati fino alla concorrenza massima del 70% del costo complessivo del progetto. Il Proponente dovrà dimostrare un cofinanziamento minino del 30% del costo totale, garantito da risorse proprie o da finanziamenti di terzi, pubblici o privati. Nella dimostrazione della disponibilità di risorse proprie del 30% possono essere rendicontati i contributi di lavoro volontario nella misura massima del 10%.

I progetti dovranno essere caricati sulla piattaforma entro le ore 18.00 del 15 maggio 2021.

Le basi per ricostruire: al via l’edizione 2021 del Bando57

Le basi per ricostruire: al via l’edizione 2021 del Bando57

La pandemia sta mettendo in crisi anche quei sistemi territoriali capaci di esprimere vitalità e attrattività internazionale come quello di Milano e la sua area metropolitana che promettevano sempre più opportunità di progresso per tutto il territorio. L’incertezza sta minando la tenuta del tessuto economico e sociale, aggrava le situazioni di marginalità e ne crea di nuove, aumenta le disuguaglianze e la frammentazione delle relazioni sociali.

È su questa consapevolezza che la Fondazione Comunità Milano ha deciso di ri-focalizzare il suo impegno su filoni d’intervento che possano agire nelle aree e nei contesti in cui maggiore è la difficoltà del vivere quotidiano. La Fondazione, una delle 16 realtà filantropiche comunitarie promosse dalla Fondazione Cariplo, ha recentemente pubblicato l’edizione 2021 del suo meccanismo di erogazione di contributi per il sostegno di progetti territoriali denominato “Bando 57”.

Il bando vuole promuovere iniziative di contrasto alle nuove e diverse forme di povertà, intervenendo in ambiti specifici del territorio di Milano e dei 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana della Città Metropolitana attivando reti e collaborazioni comunitarie con uno sguardo particolare sulle aree più problematiche del territorio, sui bisogni delle persone, sulle situazioni di fragilità e di marginalità.

L’edizione 2021 di Bando 57 intende individuare e sostenere progettualità in grado ricostruire legami sociali e cambiamenti concreti a partire da specifiche priorità. In particolare:

  • servizi di prossimità e cura delle persone fragili (disabili, anziani, indigenti);

accesso e fruizione all’arte e alla cultura, sperimentazione di modalità innovative di offerta;

  • socialità e partecipazione attiva dei giovani (empowerment, volontariato, scuola e lavoro) alla realtà del territorio;
  • educazione ambientale e responsabilità nella tutela e riqualificazione ambientale-naturalistica.

Il Bando privilegerà i progetti che, meglio di altri, sapranno fornire risposte concrete e tangibili alle esigenze espresse dalle comunità, adattando gli interventi alla situazione contingente e alle regole anti-pandemia.

Per favorire l’articolazione e la programmazione delle attività proposte, le candidature potranno essere presentate nell’arco dell’intero anno; i progetti verranno valutati e deliberati periodicamente dal CdA della Fondazione.

“Educare Insieme”

“Educare Insieme”

L’avviso pubblico a sportello “Educare insieme” finanzia iniziative per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sulle persone di minore età, acuiti dalla pandemia da COVID-19.

L’avviso promuove in particolare la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità.

I progetti devono attivare o consolidare la “comunità educante”, prevedendo interventi e azioni, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, nelle seguenti aree tematiche:

Area A – Cittadinanza attiva: es. educazione ai temi della pace e della memoria, della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica soprattutto degli adolescenti; coinvolgimento dei ragazzi e ragazze nelle Istituzioni cittadine; miglioramento dell’offerta artistico-culturale nelle zone periferiche e disagiate, valorizzando il patrimonio locale; coinvolgimento attivo dei giovani nel mondo della musica; educazione ambientale.

    Area B – Non discriminazione: es. valorizzazione dell’alleanza scuola famiglia; sensibilizzazione sulle tematiche legate alla disabilità e alla diversità; educazione dei ragazzi al tema della violenza domestica e della violenza verbale/fisica/psicologica, anche on-line, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere; coinvolgimento dei “gruppi classe”, prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” per contrastare abbandono e dispersione scolastica.

Area C – Dialogo intergenerazionale: es. sensibilizzazione al tema delle diversità legate all’età; laboratori intergenerazionali per condividere arti, mestieri, pratiche sportive; volontariato dei più giovani verso i più anziani.

Area D – Ambiente e stili di vita sani: es. formazione e sensibilizzazione al tema ambientale e del rapporto con la natura; educazione informale attraverso pratica sportiva, trekking, birdwatching, ecc.; laboratori di cucina ed educazione alimentare.

I progetti, della durata esatta di 12 mesi, devono avere come destinatari finali le persone di minore età individuate per fasce di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11-17 anni), salvo il caso di interventi finalizzati a favorire azioni specifiche di scambio e di dialogo.

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:

  • organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, imprese sociali, enti ecclesiastici ed enti di culto dotati di personalità giuridica, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
  • scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado, ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, e servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia pubblici e privati, ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.

Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Ciascun soggetto proponente (nella forma singola e associata) può presentare esclusivamente una proposta progettuale in una delle 4 aree tematiche sopra indicate.

Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a € 10 milioni.

Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 35 mila e massimo di € 200 mila.

Per accedere al finanziamento occorre presentare la domanda entro il 30 aprile 2021.

1 2