Incentivi Invitalia a favore delle startup e pmi innovative


Il 12 aprile si terrà a Faenza il laboratorio dedicato a Smart&Smart Italia, l’incentivo nazionale per le imprese ad alto contenuto di innovazione nel settore tecnologico.

L’evento, organizzato da Romagna Tech in collaborazione con Invitalia, intende fornire informazioni sugli incentivi e i supporti a disposizione di aspiranti startupper o progetti d’impresa innovativi già avviati.

L’iniziativa darà spazio per discutere della presentazione delle domande per le agevolazioni e delle novità in programma per i mesi a venire. Al termine, sarà possibile ricevere una valutazione personalizzata del proprio progetto da un esperto di Invitalia, tramite incontri one-to-one prenotabili tramite mail.

L’evento è gratuito previa iscrizione sul sito dell’evento.

Erasmus for Young Entrepreneurs

Erasmus for Young Entrepreneurs

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È online sul portale Funding & Tenders Opportunities il bando “Erasmus for Young Entrepreneurs” (EYE), nell’ambito del Programma Mercato Unico (SMP COSME).

EYE è il programma, gestito dal Consiglio Europeo per l’Innovazione e l’Agenzia esecutiva per le PMI, volto a facilitare lo scambio transfrontaliero di conoscenze e di esperienze tra PMI, favorendo l’incontro tra nuove aspiranti attività e aziende esperte per promuovere la competitività europea.

Il budget totale disponibile è pari a 40 milioni di euro, più della metà dei quali saranno destinati al supporto finanziario di terze parti (FSTP, ovvero nuovi imprenditori). I fondi saranno distribuiti su due tipi di progetto:

Tipo 1: progetti su larga scala, per un finanziamento tra 2 e 4 milioni di euro ciascuno e mirati a proporre almeno 800 nuove relazioni tra imprese

Tipo 2: progetti su piccola scala, per un massimo di 2 milioni di euro di contributi ciascuno e volti a realizzare almeno 400 occasioni di matching

I progetti finanziati dovranno provvedere a fornire supporto a nuovi imprenditori grazie all’aiuto di personale esperto, favorire lo scambio di informazioni, idee e la costruzione di reti tra partecipanti da diversi Stati Membri, in modo da promuovere la transizione ecologica, digitale e competitiva dell’UE.

Possono partecipare enti pubblici e privati situati in uno Stato Membro dell’UE o in uno dei Paesi associati al SMP, nonché organizzazioni internazionali, in un consorzio composto da almeno sei membri da quattro Stati differenti (per un massimo di dieci partecipanti), dei quali la metà con più di cinque anni di esperienza nell’implementazione dell’EYE, compreso il capofila.

La scadenza per la presentazione delle proposte è l’8 giugno.

Scadenza: 8 giugno 2022

Nona edizione dell’Unicredit Start Lab per PMI e start-up innovative

Nona edizione dell’Unicredit Start Lab per PMI e start-up innovative

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È aperto l’invito a presentare proposte per la nona edizione dell’Unicredit Start Lab, la piattaforma di business e innovazione dell’omonimo Gruppo bancario.

L’invito a presentare proposte si rivolge a start-up e PMI italiane ad alto potenziale tecnologico e di innovazione in cinque settori:

  • Innovative Made in Italy
  • Digital
  • Clean Tech
  • Life science
  • Impact Innovation

I progetti selezionati entreranno a far parte della piattaforma di Business Start Lab e riceveranno servizi dedicati, quali opportunità continuative di business e investment matching, formazione manageriale avanzata, programmi dedicati di mentorship tenuti da esperti e l’assegnazione di uno specialista dell’innovazione Unicredit. Inoltre, le prime classificate in ciascuna delle cinque categorie riceveranno 10 mila euro di contributi a fondo perduto.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 28 aprile.

Scadenza: 28 aprile 2022

PO FESR 2014/2020 – Azione 3.6.2 – Competitività delle piccole e medie imprese – Avviso Fondo Emergenza Imprese Sicilia

PO FESR 2014/2020 – Azione 3.6.2 – Competitività delle piccole e medie imprese – Avviso Fondo Emergenza Imprese Sicilia

 

Il Dipartimento Finanze pubblica l’Avviso a valere sull’Azione 3.6.2 Sostegno alle piccole e medie imprese attraverso strumenti per il finanziamento del rischio, e sovvenzioni, anche in risposta agli effetti conseguenti alla crisi sanitaria pubblica, relativo a Strumento finanziario per la concessione di finanziamenti mediante Fondo Emergenza Imprese Sicilia.

L’Avviso definisce le modalità di accesso agli interventi di sostegno all’attività di impresa a valere sul Fondo di Fondi “Emergenza Imprese Sicilia” (“Fondo” e/o “FEIS”), costituito per l’attivazione di misure urgenti a sostegno del sistema produttivo regionale in concomitanza con la crisi epidemiologica Covid- 19, mediante Accordo di finanziamento stipulato in data 22.03.2021 tra la Regione Siciliana e la Banca Europea degli Investimenti (BEI).

Destinatarie della misura sono le PMI (come definite nell’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014) costituite nella forma di società di capitali che hanno avviato l’attività entro il 31 dicembre 2019, con sede legale o operativa in Sicilia che alla data di pubblicazione del presente avviso sono regolarmente costituite e iscritte come attive nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.

La dotazione finanziaria ammonta a 50.000.000,00 euro.

Scadenza: fino ad esaurimento dei fondi disponibili, non oltre il 30 giugno 2023.

Europa Digitale – Corsi di formazione di breve durata in aree chiave (DIGITAL-2022-TRAINING-02)

Europa Digitale – Corsi di formazione di breve durata in aree chiave (DIGITAL-2022-TRAINING-02)

 

Bando nel quadro del programma Europa Digitale, Obiettivo specifico 4, volto a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate per le persone occupate, con particolare attenzione alle PMI, fornendo loro corsi di formazione specialistica di alta qualità, che riflettano gli ultimi sviluppi nei settori chiave delle capacità, come Cybersecurity, AI, cloud o microelettronica.

Progetti riguardanti l’ideazione e attuazione di corsi di formazione a breve termine per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze della forza lavoro, con particolare attenzione ai proprietari di PMI, ai dirigenti e ai dipendenti.

I corsi devono avere un taglio pratico e devono fornire conoscenze specifiche sulle tecnologie digitali chiave e le loro applicazioni, come ad esempio AI, sicurezza informatica, microelettronica, internet degli oggetti, stampa e modellazione 3D, cloud e software, dati o blockchain, con particolare attenzione ad aspetti quali le applicazioni verdi e l’impatto ambientale delle tecnologie.

La durata dei corsi va da 2 giorni a un massimo di 6 mesi.

I tipi di corsi potrebbero essere ad esempio:

  • Corsi per dirigenti o manager aziendali, per acquisire competenze digitali avanzate e competenze relative alle tecnologie digitali finalizzate all’espansione delle attività dell’azienda.
  • Corsi per lavoratori dipendenti o in cerca di lavoro per acquisire competenze digitali avanzate e competenze relative a uno specifico aspetto delle tecnologie digitali (ad es. Internet degli oggetti per la produzione avanzata, il data mining ecc.; corsi di formazione mirati a sviluppare competenze digitali avanzate nelle professioni che gestiscono dati sensibili e integrano nuovi strumenti digitali nel loro lavoro quotidiano, come i professionisti della salute e dell’assistenza).
  • Seminari e workshop intensivi su casi aziendali specifici o sugli aspetti di alcune tecnologie digitali per lavoratori altamente qualificati nelle PMI.

I progetti devono fornire almeno due tipi di corsi fra quelli indicati.
Il consorzio proponente deve assicurarsi che i corsi siano ben promossi e che la loro alta qualità sia garantita, e quindi che venga ricevuto un numero adeguato di domande (la responsabilità di creare domanda per i corsi ricade sul consorzio); i corsi devono essere elencati e promossi sulla Digital Skills and Jobs Platform.

I progetti devono avere una durata prevista di 36 mesi.

Beneficiari. Persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite negli Stati UE, compresi i Paesi e territori d’oltremare, e in alcuni Paesi extra UE associati al programma (al momento Islanda, Norvegia e Liechtenstein).

Entità Contributo. Le azioni finanziate rientrano nella categoria Azioni di supporto alle PMI, un tipo di azioni che consiste principalmente in attività dirette a sostenere le PMI coinvolte nella costituzione e nella diffusione delle capacità digitali.
Per queste azioni il contributo UE copre fino al 50% dei costi ammissibili del progetto (75% per le PMI).

La sovvenzione massima per una proposta progettuale sarà di 3 milioni di euro.

Modalità e procedura. Le proposte progettuali devono essere presentate da consorzi di almeno sei partner di almeno tre diversi paesi ammissibili. All’interno del partenariato devono essere compresi almeno 3 enti fornitori di istruzione o formazione di 3 diversi paesi ammissibili e almeno 3 associazioni imprenditoriali o professionali situate in 3 diversi paesi ammissibili (che possono essere gli stessi in cui sono stabiliti i fornitori di istruzione/formazione). È inoltre incoraggiata la cooperazione con gli European Digital Innovation Hubs, i cluster, i centri di innovazione e di eccellenza nelle tecnologie digitali o altre alleanze attive nelle tecnologie digitali chiave.

Scadenza: 17 maggio 2022, ore 17.

PMI: Giorgetti, 678 milioni per investimenti 4.0 e risparmio energetico

PMI: Giorgetti, 678 milioni per investimenti 4.0 e risparmio energetico

 

Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha istituito un nuovo regime di aiuti per sostenere con 678 milioni di euro gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.

È quanto prevede il decreto firmato dal titolare del Mise che disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

In particolare, i finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0. Una particolare attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non dovranno però aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal Temporary framework comunitario.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Le PMI interessate potranno presentare domanda nei termini e nelle modalità che verranno definite con un successivo provvedimento ministeriale.

Workshop on improving innovation capacities for SMEs

 

Il 23 febbraio 2022, dalle 14:00 alle 17:00 CET, la Policy Learning Platform organizza un workshop online sul miglioramento delle capacità di innovazione per le PMI.

Il workshop si concentra su tutte quelle infrastrutture a sostegno dell’innovazione, che vengono sempre più utilizzate per affrontare la complessità dei processi di innovazione basati sulla tecnologia, indotti dalla convergenza di nuove tecnologie, comprese le tecnologie digitali, e dal ritmo veloce dell’innovazione in generale. Tali infrastrutture assumono forme e nomi diversi: innovation hubs, innovation centres, living labs ecc. Lo scopo del workshop è quello di fornire una panoramica delle buone pratiche esistenti, partendo da quelle sviluppate all’interno della comunità di Interreg Europe e andando oltre.

L’evento è organizzato nell’arco di un pomeriggio ed è suddiviso in quattro sessioni da circa 45 – 60 minuti ciascuna.

Voucher connettività – Imprese

Voucher connettività - Imprese

 

La misura prevede l’erogazione di un voucher connettività per abbonamenti ad internet ultraveloce ed è rivolta alle micro, piccole e medie imprese.

Gli interventi sono finanziati a valere su risorse statali del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un ammontare complessivo di risorse pari a 608.238.104,00 euro.

In particolare, la misura prevede l’erogazione di un contributo di importo compreso tra un minimo di 300 euro ed un massimo di 2.500 euro per abbonamenti ad internet a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori), di durata pari a 18 o 24 mesi.

L’attuazione dell’intervento è affidata ad Infratel Italia S.p.A., sotto la vigilanza della Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (DGSCERP) del Ministero.

Maggiori informazioni verranno pubblicate sul sito bandaultralarga.italia.it

Scadenza: 15 dicembre 2022.

Startup e PMI innovative: 2,5 miliardi per investimenti su digitale e green

Startup e PMI innovative: 2,5 miliardi per investimenti su digitale e green

 

Il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha definito un pacchetto di misure per sostenere e rafforzare con oltre 2,5 miliardi di euro gli investimenti in startup e PMI innovative, al fine di favorire la crescita di un ecosistema di innovazione e accompagnare i processi di transizione ecologica e digitale.

Il Ministero ha assegnato le risorse a CDP Venture Capital Sgr, controllata al 70% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha il compito di attirare nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e far crescere il mercato del venture capital in Italia.

CDP Venture Capital avrà quindi a disposizione i 2 miliardi di euro stanziati dal Ministero in attuazione al decreto infrastrutture, a cui si aggiungeranno 550 milioni di risorse previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Altri 600 milioni saranno stanziati da parte di CDP e investitori terzi.

In particolare, le nuove risorse verranno utilizzate a sostegno degli operatori del venture capital, anche attraverso il potenziamento dell’attività di investimenti indiretti in fondi; la promozione di iniziative a favore dei processi di transizione ecologica e digitale delle PMI italiane e delle filiere chiave; la creazione di nuovi strumenti di equity e debito per le startup in fase avanzata di sviluppo; il rafforzamento del sostegno alle startup nelle fasi iniziali anche attraverso poli di trasferimento tecnologico e programmi di accelerazione. Con la nuova dotazione CDP Venture Capital – che nei suoi primi due anni di attività ha deliberato investimenti per circa 700 milioni – potrà consolidare il ruolo di principale player nel mercato nazionale, stimolando un’ulteriore forte spinta all’intero settore delle startup e PMI innovative.

SMP-COSME: Sviluppo di appalti pubblici per l’innovazione

SMP-COSME: Sviluppo di appalti pubblici per l'innovazione

 

Nel quadro del Programma per il Mercato unico (SMP)-COSME, è stato pubblicato un bando volto a rafforzare il mercato interno attraverso appalti pubblici per l’innovazione che contribuiscono alla transizione verso un’economia più competitiva, digitale, più verde e sociale.

La Commissione europea è alla ricerca di innovazioni che non sono ancora disponibili in commercio su larga scala, ma che hanno il potenziale per diventarlo e attraverso questa call mira a incoraggiare gli acquirenti pubblici pronti a implementare tali tecnologie innovative ad agire come clienti promotori insieme al lato dell’offerta, in particolare le PMI.

Il bando finanzia progetti per appalti collaborativi di innovazione che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici di seguito precisati. Obiettivi generali:

  1. Rafforzare il mercato interno attraverso innovazioni che stimolino la transizione verso un’economia più competitiva, digitale, più verde e sociale.
  2. Rafforzare la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’Unione, in particolare delle PMI.

Obiettivi specifici

  • Servirsi degli appalti pubblici quali strumenti per promuovere l’innovazione in aree di grande interesse pubblico;
  • Creare un valore sociale positivo generale mediante l’innovazione acquisita/sviluppata, in particolare nell’area della trasformazione digitale, della salute pubblica e della trasformazione verde;
  • Contribuire allo sviluppo delle capacità e al trasferimento di conoscenze sugli appalti pubblici per l’innovazione – aumentando il numero di committenti coinvolti nell’azione collaborativa come attori, seguaci o osservatori e sviluppando strumenti e conoscenze per replicare gli appalti per l’innovazione sviluppati

Priorità:

  1. Le proposte devono creare una visione chiara su una questione che necessita di innovazione: lavorare su soluzioni innovative tenendo i piedi piantati in terra;
  2. Impatto dell’UE e PMI: i progetti devono rendere più semplice per le PMI partecipare agli appalti di soluzioni innovative;
  3. Sviluppare massa critica dal lato degli acquirenti (per rendere appetibili gli appalti per le PMI);
  4. Realizzare e attuare;
  5. Capacity building, scalabilità, replicabilità e diffusione della conoscenza degli appalti per l’innovazione.

Possono presentare una proposta di progetto enti pubblici o privati stabiliti in uno degli stati ammissibili al bando (UE, Paesi e territori d’oltremare e Paesi extra-UE ammissibili), riuniti in un partenariato di almeno 2 partner che agiscono nella loro capacità di stazione appaltante (public buyer). I partner devono essere stabiliti in almeno 2 Paesi ammissibili e devono effettivamente proporre l’acquisto di innovazione.

Il bando beneficia di un budget di 4 milioni di euro, che andranno a finanziare 2/3 progetti. L’ammontare indicativo del co-finanziamento è di 2 milioni di euro (ma può essere più ridotto). Il valore del co-finanziamento può coprire fino al 50% dei costi ammissibili (e i costi di acquisizione di soluzioni innovative non possono superare il 70% dei costi ammissibili).

Scadenza: 03 maggio 2022

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