Aperte le nuove call PRIMA per progetti di ricerca e innovazione nel Mediterraneo

Aperte le nuove call PRIMA per progetti di ricerca e innovazione nel Mediterraneo

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Il Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea (PRIMA) ha lanciato le nuove call che affrontano gli obiettivi strategici di ricerca e innovazione attraverso una risposta globale e interconnessa.

L’integrazione dell’approccio “Nexus” in tutte le chiamate tematiche mira a contribuire alla sicurezza e alla sostenibilità complessiva del settore nella regione del Mediterraneo.

Questa decisione strategica deriva dal riconoscimento che le minacce esistenti alle risorse naturali, accentuate dalla globalizzazione, necessitano di una risposta globale e interconnessa.

PRIMA riconosce la necessità imperativa di una strategia globale e interconnessa per affrontare questi problemi in modo efficace.

Fornendo un quadro che facilita il processo decisionale informato, PRIMA cerca di garantire l’equilibrio tra compromessi e sinergie, preservando l’integrità degli ecosistemi.

Le aree tematiche del 2024 includono la gestione idrica integrata e sostenibile per le regioni aride e semi-aride del Mediterraneo, i sistemi agricoli sostenibili che affrontano i vincoli ambientali nel Mediterraneo e lo sviluppo di una catena del valore alimentare mediterranea sostenibile per la crescita regionale e locale.

Le aree tematiche sono quindi articolate in due sezioni che comprendono Research and innovation actions (RIA) e Innovation actions (IA):

  • Section 1 – Water Management in the Nexus 2024 – Sustainability of Mediterranean irrigated agriculture through the implementation of the WEFE Nexus approach (IA): i progetti dovranno concentrarsi sulla mitigazione degli ostacoli all’efficace attuazione dell’approccio Nexus WEFE per le nuove tecnologie di irrigazione;
  • Section 1 – Farming Systems in the Nexus 2024 – Transformative Adaptation of Mediterranean dry farming systems using water harvesting techniques to address extreme drought in arid and semi-arid environments (IA): il topic mira ad affrontare le sfide dell’agricoltura a secco nelle aree aride del Mediterraneo, integrando tecnologie idriche tradizionali e moderne per creare sistemi agricoli sostenibili e resilienti;
  • Section 1 – Food Value-chain in the Nexus 2024 – Developing cost-effective and sustainable technologies adapted to Mediterranean Food Systems to decrease food loss and waste (IA): mira a sostenere l’implementazione e la dimostrazione di soluzioni sostenibili per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, risparmiare energia e migliorare la sicurezza alimentare durante le attività post-raccolta, inclusi trasporto, stoccaggio e lavorazione;
  • Section 2 – Water management in the Nexus – Effective water accounting approaches under crisis conditions: climate change and external shocks (RIA): l’obiettivo è migliorare la gestione delle risorse idriche, anche di fronte ai cambiamenti climatici e a scosse geopolitiche e socioeconomiche;
  • Section 2 – Farming systems in the Nexus – Revitalizing agroforestry practices for sustainable land use and climate resilience in the Mediterranean Region (RIA): questo topic mira a sostenere la revitalizzazione dei sistemi agroforestali, compresi gli approcci silvo-arabili e silvo-pastorali, nella regione del Mediterraneo;
  • Section 2 – Food value chain in the Nexus Leveraging urban and local food systems for sustainable food systems transformation (RIA): le proposte per questo topic dovrebbero mirare al potenziamento dei quadri regolatori per l’agricoltura urbana e periurbana, prestando particolare attenzione alle sfide uniche affrontate nei paesi del Mediterraneo meridionale.

Possono partecipare le persone giuridiche stabilite nei paesi partecipanti a PRIMA (Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Spagna, Slovenia), i paesi e territori oltremare legati ad alcuni di questi Stati Membri, paesi terzi associati a Horizon 2020 (Israele, Tunisia e Turchia) e altri paesi terzi non associati a Horizon 2020 (Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco).

Le candidature sono aperte fino:

  • Fase 1 della Sezione 1 (preproposal): 2 aprile 2024,
  • Fase 2 della sezione 1: 25 settembre 2024;
  • Fase 1 della Sezione 2 (preproposal): il 4 aprile 2024;
  • Fase 2 della sezione 2: 26 settembre 2024.

Il budget totale della call è di € 92.000.000. Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero dell’Università e della Ricerca mette a disposizione € 7.000.000.

Scadenze: Fase 1 della Sezione 1 (preproposal): 2 aprile 2024, Fase 2 della sezione 1: 25 settembre 2024; Fase 1 della Sezione 2 (preproposal): il 4 aprile 2024; Fase 2 della sezione 2: 26 settembre 2024.

International Cooperation in R&I for Mediterranean resilience Launch of Mediterranean Initiative: Horizon Europe WP 2023-2024

International Cooperation in R&I for Mediterranean resilience Launch of Mediterranean Initiative: Horizon Europe WP 2023-2024

international-cooperation-in-riLa Commissione europea, in collaborazione con l’Unione per il Mediterraneo (UfM), organizza l’evento “International Cooperation in R&I for Mediterranean resilience Launch of Mediterranean Initiative: Horizon Europe WP 2023-2024” con l’obiettivo di riunire più soggetti interessati alla ricerca e all’innovazione nella regione euro-mediterranea. L’evento si tiene al Cairo, in Egitto, il 30 gennaio 2023, con la possibilità di partecipare anche online.

L’evento mira a presentare Horizon Europe e a spiegarne i diversi elementi, con un focus specifico sul Programma di lavoro Horizon Europe 2023-2024 e sulle opportunità di cooperazione nell’ambito della Mediterranean Initiative. L’evento si rivolge a università, organizzazioni di ricerca, imprese, ONG, responsabili politici, operatori e istituzioni di finanziamento, offrendo così ai partecipanti l’opportunità di fare rete in vista della candidatura ai bandi Horizon Europe già aperti o previsti per i prossimi due anni.

L’evento si svolge in modalità ibrida ed è necessaria la registrazione.

INFO-DAY 2022 sui bandi PRIMA, Mission Soil e Horizon Europe

Il 15 febbraio si tiene l’INFO-DAY relativo ai bandi PRIMA 2022 e ad altre opportunità inerenti la Mission “A Soil Deal for Europe” e al Cluster 6 “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture & Environment” di Horizon Europe.

L’evento, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, il Segretariato Italiano di PRIMA e APRE viene trasmesso in diretta streaming dalle ore 11:30 fino alle ore 13:30. Il link per seguire l’evento verrà reso disponibile nei prossimi giorni.

La cifra totale messa a disposizione dai bandi PRIMA è di oltre 68 milioni, di cui 7 finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e destinati ai ricercatori italiani.

PRIMA – Bandi 2022 Sezione 2

PRIMA – Bandi 2022 Sezione 2

 

A seguito dell’approvazione del Work Plan annuale relativo all’iniziativa PRIMA – Partenariato congiunto per la ricerca e l’innovazione nell’area del Mediterraneo, si sono aperti i bandi per l’anno 2022.

L’obiettivo di PRIMA è creare capacità di ricerca e sviluppare conoscenze e soluzioni innovative comuni per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dei sistemi agroalimentari e dell’approvvigionamento e gestione integrati delle risorse idriche nell’area del Mediterraneo, contribuendo a risolvere i problemi legati alla scarsità d’acqua, alla sicurezza alimentare, alla nutrizione, alla salute, al benessere e alla migrazione.

L’iniziativa coinvolge 19 Paesi euro-mediterranei: 11 Stati UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e 8 Paesi extra UE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia).

Di seguito una sintesi del bando pubblicato per la Sezione 2 di PRIMA.  Si tratta di un bando per progetti transnazionali per Azioni di ricerca e innovazione (RIA) focalizzati su 3 Topic, che rientrano nelle tre aree tematiche di PRIMA. Il bando richiede l’osservanza di regole di partecipazione sia internazionali (Horizon 2020) che nazionali (quest’ultime sono riportate nel documento “National Regulations“). I progetti selezionati vengono finanziati con risorse provenienti dai singoli Paesi partecipanti a PRIMA, che ammontano complessivamente a 35,5 milioni di euro.

Topic del bando
I progetti devono riguardare:

  • Area tematica 1. Gestione delle risorse idriche
    Topic 2.1.1-2022 (RIA): Prevenire e ridurre la salinizzazione del suolo e delle acque e l’inquinamento dovuto alle attività agroalimentari
  • Area tematica 2. Sistemi agricoli
    Topic 2.2.1-2022 (RIA): Migliorare la sostenibilità dell’agro-pastoralismo nella Regione Mediterranea in un contesto di cambiamento climatico
  • Area tematica 3. Catena del valore agroalimentare
    Topic 2.3.1-2022 (RIA): Consentire la transizione verso comportamenti alimentari salutari e sostenibili

Per la presentazione delle proposte di progetto vige una procedura a due fasi con due scadenze. Nella prima fase deve essere presentata una proposta preliminare. Solo le proposte che superano la fase 1 sono ammesse alla fase 2 e invitate a presentare la proposta completa per la valutazione finale.

Scadenza proposta preliminare (fase 1): 22 marzo 2022

Scadenza proposta completa (fase 2): 13 settembre 2022

Partenariato per la ricerca e l’innovazione nell’area mediterranea

Partenariato per la ricerca e l’innovazione nell’area mediterranea

 

Si chiama PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) e mira a promuovere e sviluppare le capacità di ricerca e innovazione, le conoscenze e soluzioni innovative comuni per migliorare i sistemi agroalimentari e idrici nell’area mediterranea.

Il programma, sostenuto dalla UE con oltre 220 milioni da qui al 2028, dovrebbe contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nonché agli obiettivi dell’accordo di Parigi attraverso una serie di progetti che saranno realizzati in paesi extra UE: Israele, Tunisia, Turchia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco. Il programma PRIMIA, gestito attraverso una fondazione di diritto spagnolo con sede a Barcellona, ha recentemente lanciato quattro call tematiche. Ecco di seguito i dettagli:

  • Gestione sostenibile dell’acqua

I progetti dovrebbero concentrarsi sulla gestione sostenibile dell’acqua per combattere il degrado del suolo e la desertificazione e promuovere il ripristino dell’ecosistema. Fino a quattro progetti riceveranno fino a 4,1 milioni di euro ciascuno per un periodo di 36 mesi. Sono ammissibili aziende, imprese, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG, organismi pubblici di ricerca e università dei seguenti paesi extra UE: Israele, Tunisia, Turchia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco.

  • Filiere agroalimentari

I progetti dovrebbero avere l’obiettivo di aumentare l’adesione alla dieta mediterranea come modello sostenibile che includa aspetti ambientali, sociali e sanitari. I progetti possono richiedere fino a 4,1 milioni di euro per un periodo di 36 mesi. Sono ammissibili società/imprese, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG, organismi pubblici di ricerca e università dei seguenti paesi non UE: Israele, Tunisia, Turchia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco.

  • Nesso Acqua-Energia-Ecosistema-Cibo

La Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area (PRIMA) mira a sfruttare le conoscenze sulla gestione del nesso delle risorse Acqua-Energia-Cibo-Ecosistemi nella regione del Mediterraneo. Il bando vuole supportare concetti e soluzioni pratiche che affrontino l’interdipendenza tra cibo, acqua ed energia analizzando i compromessi e le sinergie tra i settori e il potenziale impatto sulla stabilità sociale dovuto alla carenza di risorse e ai cambiamenti climatici. I progetti possono richiedere fino a 3,1 milioni di euro per un periodo di 36 mesi. Sono ammissibili società/imprese, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG, organismi pubblici di ricerca e università dei seguenti paesi non UE: Israele, Tunisia, Turchia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco.

  • Farming systems

I progetti dovrebbero avere l’obiettivo di aumentare le prestazioni ambientali e socioeconomiche dei sistemi agricoli su piccola scala attraverso miglioramenti negli aspetti organizzativi e nuovi modelli di governance della catena del valore. I progetti possono richiedere fino a 4,1 milioni di euro per un periodo di 36 mesi. Sono ammissibili società/imprese, organizzazioni senza scopo di lucro, ONG, organismi pubblici di ricerca e università dei seguenti paesi non UE: Israele, Tunisia, Turchia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco.

Scadenza: 15 marzo 2022.

Aperto il 5° bando per progetti modulari del programma Interreg Mediterranean

Aperto il 5° bando per progetti modulari del programma Interreg Mediterranean

È aperto il quinto bando per progetti modulari del programma Interreg MED per la cooperazione transnazionale nel Mediterraneo.

L’obiettivo del bando è quello di diffondere e trasferire i prodotti e i risultati di un catalogo di progetti Interreg Med 2014-2020 conclusi, per favorirne la capitalizzazione.

Le tipologie di progetti ammissibili sono:

  • Progetti di trasferimento di strumenti e metodologie sviluppate
  • Progetti di mainstreaming (diffusione e adozione) dei risultati nelle politiche locali, regionali o nazionali

Le proposte dovranno quindi riferirsi a una lista di 17 progetti conclusi selezionati dal programma, da cui partire per il trasferimento o il mainstreaming dei risultati. Tali progetti riguardano i temi dell’innovazione dei cluster mediterranei, i trasporti low carbon, il turismo costiero e marittimo, la biodiversità e le zone protette.

I coordinatori delle proposte devono avere partecipato come partner in uno dei progetti conclusi e fungeranno da “givers”, ovvero da coloro che effettueranno il processo di trasferimento o mainstreaming verso i nuovi partner destinatari (“receivers”) dei prodotti e risultati da capitalizzare.

I coordinatori inoltre devono essere enti pubblici o governati dal diritto pubblico. Ciascun progetto deve coinvolgere soggetti di almeno 3 paesi diversi partecipanti a Interreg MED.

Le risorse complessive messe a disposizione dal bando sono pari a 4,6 milioni di euro. Il co-finanziamento europeo coprirà l’85% dei costi di progetto.

Il bando resterà aperto fino al 15 aprile 2021.

ENI SUD- Climate for Cities (C4C) nelle città della sponda sud del Mediterraneo

ENI SUD- Climate for Cities (C4C) nelle città della sponda sud del Mediterraneo

Bando nel quadro dello strumento ENI per supportare e accelerare l’attuazione dei Piani d’Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile (SECAPs) e iniziative simili volte ad aumentare la resilienza climatica e l’uso sostenibile delle risorse naturali a livello locale nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo beneficiari della politica di vicinato.

I Paesi beneficiari del bando, dove dovrà svolgersi il progetto, sono i Paesi dell’asse Sud del programma ENI, ovvero Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.

Questo bando intende contribuire allo sviluppo umano sostenibile nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, promuovendo una transizione verso città più verdi e resilienti ai cambiamenti climatici, in linea con gli impegni assunti da questi Paesi nell’ambito dell’accordo di Parigi, e fare un uso ottimale degli strumenti di finanziamento sul clima.

Il bando promuove approcci locali integrati che avranno come risultato un miglioramento della coesione sociale a livello locale, attraverso la costruzione di partenariati tra autorità locali, società private, investitori locali, ONG e società civile.

Una proposta progettuale deve rispondere alle seguenti priorità:

1) Implementazione a livello locale dei Piani d’Azione per il Clima e l’Energia Sostenibile, parzialmente o integralmente,

2) Qualora non sia stato ancora sviluppato il SECAP, attuazione di piani alternativi (come i piani d’azione per città verdi della BERS) già sviluppati concentrati su misure sostenibili e integrate di mitigazione e/o adattamento al clima a livello locale, in linea con i piani nazionali e locali esistenti e con gli impegni internazionali dei paesi in materia di cambiamenti climatici,

3) Attuazione di misure non vincolanti per integrare e massimizzare l’impatto a livello locale delle priorità 1) e 2).

Una proposta progettuale deve riguardare le piorità 1) e 3) oppure le prioirità 2) e 3) e deve essere composta da un pacchetto coerente di attività che comprenda una combinazione di una o più componenti infrastrutturali ecocompatibili e di misure “soft”, complementari, nelle quali deve essere applicato un approccio equilibrato sotto il profilo del genere e nelle quali si devono tenere in considerazione le esigenze dei vari gruppi di popolazione (compresi quelli che si trovano nelle situazioni più vulnerabili).

Componenti infrastrutturali

  • Realizzazione delle componenti infrastrutturali di un SECAP, che possono riguardare, ad esempio: efficienza energetica negli edifici pubblici, soluzioni di energia rinnovabile, misure di efficienza idrica, illuminazione stradale efficiente dal punto di vista energetico, mobilità sostenibile e intelligente, infrastrutture di trattamento delle acque reflue, gestione dei rifiuti solidi ecc, purché possano dimostrare di contribuire agli obiettivi dell’azione per il clima.
  • Attuazione di progetti inclusivi di mitigazione del clima e/o adattamento climatico (ad es. riguardanti la preparazione alle catastrofi e gli interventi di riduzione del rischio) basati su piani già sviluppati in linea con i piani e gli impegni nazionali del Paese (come i Contributi Determinati a Livello Nazionale o i Piani di Adattamento Nazionali) e i piani di sviluppo locale sostenibile esistenti.

Componenti “soft”

– Campagne di sensibilizzazione mirate inclusive a livello municipale (per famiglie, scuole, aziende private, ecc.),

– Workshop di formazione per i rappresentanti delle amministrazioni locali/cittadine sulla gestione efficiente delle risorse naturali e sui metodi e i principi di governance urbana sostenibile,

– Supporto tecnico ai centri accademici e di ricerca nello sviluppo di nuovi programmi di istruzione o formazione che promuovono l’ecoinnovazione e la diffusione delle tecnologie verdi,

– Capacity building per le banche commerciali locali o altri attori finanziari nell’identificazione di nuovi settori di credito con un impatto climatico elevato e positivo e nello sviluppo di meccanismi di finanziamento innovativi appropriati per una più ampia replicabilità,

– Capacity building per i media locali per migliorare la loro comprensione e promozione dell’efficienza nell’uso delle risorse naturali e della resilienza di fronte ai cambiamenti climatici,

– Sviluppare piani inclusivi di preparazione alle catastrofi e di riduzione dei rischi e fornire una formazione corrispondente agli utenti interessati, come parte di interventi più ampi, che possono avere una componente infrastrutturale. Le proposte dovrebbero garantire la complementarità ed evitare duplicazioni con altre iniziative pertinenti a livello nazionale o locale.

Le proposte devono prevedere partenariati efficaci e coerenti tra un’autorità locale e gli attori locali rilevanti (comprese le ONG, le imprese private locali/gli investitori privati, le organizzazioni della società civile, gli istituti di finanziamento ed eventualmente altre municipalità) al fine di cooperare su un progetto integrato a livello locale; devono poi basarsi su piani di finanziamento bancabili sicuri e solidi, che identificano chiaramente investitori e partner finanziari e dimostrano il fermo impegno di tali partner verso la sostenibilità del progetto a lungo termine. Devono inoltre dimostrare il pieno impegno e i mezzi che l’autorità locale coinvolta nel partenariato dispone per integrare l’azione proposta all’interno del suo piano di sviluppo e per assegnare risorse umane esperte per guidare e seguire l’attuazione dell’azione.

Le proposte devono dimostrare il loro potenziale di replicabilità e/o riproduzione in scala maggiore e il loro potenziale in termini di mobilitazione di ulteriori fonti di finanziamento per progetti di mitigazione e/o adattamento ai cambiamenti climatici.

Il contributo comunitario può coprire fino al 50% delle spese ammissibili (minimo 5%) per un contributo massimo di 3.500.000 euro. Non saranno considerati per la valutazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 2.500.000 euro. Il contributo non può coprire più del 30% della componente infrastruttura del progetto.

I progetti devono svolgersi in uno dei Paesi beneficiari del bando, essere scritti in inglese o francese e avere una durata prevista fra 36 e 48 mesi.

Scadenza- 31/03/2021

Partnership For Research and Innovation in the Mediterranean Area

Il 3 febbraio 2020 a Barcellona si terrà l’infoday PRIMA – Partnership For Research and Innovation in the Mediterranean Area – che fornirá tutte le informazioni necessarie sul lancio dei bandi 2020 in materia di ricerca e innovazione nel settore idrico e agroalimentare.

L’evento fornirà inoltre i dettagli per partecipare ai bandi 2020 di PRIMA.

Si prega di monitorare costantemente la pagina web dell’evento per rimanere aggiornati e ricevere le ultime informazioni sui futuri topic e sull’evento stesso.

Info Day bandi PRIMA

Il prossimo 2 marzo 2018 presso il MIUR, si terrà l’info day nazionale dedicato al programma PRIMA – Partnership per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea.

L’iniziativa PRIMA fa riferimento ad una serie di bandi di ricerca e innovazione lanciati lo scorso 6 febbraio e relativi alle tematiche di Management of waterFarming systems ed Agri-food value chain. L’azione congiunta nel settore idrico e agro-alimentare fa riferimento a molti paesi del Mediterraneo, coinvolgendo sia paesi UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) che extra-UE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia).

L’obiettivo dell’Evento è la presentazione delle regole di partecipazione ai bandi 2018, strutturati nelle due distinte sezioni del Programma, SECTION 1 e SECTION 2, per un budget complessivo di circa 45 milioni di euro.

Per maggiori informazioni ed effettuare le iscrizioni, si prega di andare sul sito del MIUR al seguente link.