Contributi all’attività di trasformazione agro-alimentare nei territori montani per attenuare la crisi legata ai rincari delle fonti energetiche

Contributi all’attività di trasformazione agro-alimentare nei territori montani per attenuare la crisi legata ai rincari delle fonti energetiche

Possono presentare domanda le imprese attive nella trasformazione agro – alimentare nel settore lattiero caseario e ortofrutticolo dal 1° luglio 2021 che possiedono, con riferimento alla unità locale per la quale è richiesto il contributo in oggetto, i seguenti requisiti di ammissibilità da autocertificare alla presentazione della domanda:

  • essere registrate e attive, al momento di presentazione dell’istanza, al registro delle imprese presso la Camera di commercio territorialmente competente:
  • essere registrate e attive al registro delle imprese presso la Camera di commercio territorialmente competente alla data del 1° luglio 2021;
  • essere in possesso, al momento di presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco, primario o secondario, come individuati nell’ Allegato 1 del bando;
  • essere in possesso dei titoli previsti dalle normative igienico sanitarie di settore;
  • essere localizzate nei Comuni montani o parzialmente montani di cui alla DGR n.1794 dell’8 maggio 2014, riportati nell’Allegato 2 del bando;
  • non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di scioglimento, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

Le imprese con più unità locali ristorabili devono presentare una singola domanda per ciascuna unità.

I requisiti di ammissibilità dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda.

L’intervento di cui al presente avviso è finalizzato a sostenere i soggetti esercenti attività di impresa nel settore della trasformazione agro-alimentare, in particolare del settore lattiero caseario e ortofrutticolo, nei comuni montani e parzialmente montani di cui alla DGR n. 1794 dell’8 maggio 2014, che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono acuite le difficoltà del contesto in cui operano.

Il contributo è a titolo di ristoro senza vincolo di rendicontazione ed è volto a ristorare nella misura del 100% la maggior spesa sostenuta per il costo energetico (gas – energia elettrica) nell’annualità 2022 rispetto all’annualità 2021, nei limiti del medesimo consumo.

L’entità del ristoro sarà definita in relazione alle richieste ammissibili rispetto alla dotazione finanziaria disponibile, con un limite minimo ristorabile di euro 3.000 ed entro il limite massimo ristorabile di euro 150.000 per impresa.

Il ristoro è unicamente riconoscibile ove sia possibile il raffronto tra le annualità 2021 – 2022 anche scorporabile in singole mensilità con un limite minimo di sei mensilità ed è riconosciuto al netto dell’IVA, dei crediti d’imposta statali riconosciuti nell’anno 2022 per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e di altre agevolazioni concesse per le medesime spese.

Le spese ammissibili devono essere giustificate con idonee fatture quietanzate, emesse nei confronti dell’impresa che partecipa all’avviso e riferite alla unità locale per la quale è richiesta l’agevolazione in oggetto.

Nella domanda dovranno essere indicati gli estremi, gli importi e i dati di consumo delle fatture.

Il contributo è concesso nel Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti sul territorio regionale colpite dalla crisi, di cui alle DGR 26 settembre 2022 n. 7027 e DGR 23 gennaio 2023 n. 7814, nei limiti e alle condizioni di cui alla sezione 2.1 della Comunicazione C (2022) 1890 e s.m.i., di cui all’Aiuto di Stato SA.105254 di modifica al SA. 103947 (cd. TF Ucraina).

Scadenza: 30 ottobre 2023

Sostegno alle strutture ricettive alberghiere ubicate nei Comuni Lombardi totalmente montani al fine di attenuare la crisi dovuta ai rincari delle fonti energetiche

Sostegno alle strutture ricettive alberghiere ubicate nei Comuni Lombardi totalmente montani al fine di attenuare la crisi dovuta ai rincari delle fonti energetiche

Possono presentare domande le micro, piccole, medie e grandi imprese che

  • risultano, alla data di presentazione della domanda, regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese;
  • esercitano, ai sensi di SCIA o altro titolo abilitativo, l’attività ricettiva alberghiera ai sensi del capo II della legge regionale n.27/2015 regolarmente identificata da CIR (alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; condhotel; alberghi diffusi) presso una sede aperta, come da visura camerale, entro e non oltre il 31 dicembre 2022 e ubicata in un comune totalmente montano ai sensi della d.g.r. XII/2611 del 19/12/2019.

In applicazione del Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti sul territorio regionale colpite dalla crisi”, in fase di adesione, il soggetto richiedente deve presentare una dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000 che attesti di essere stato colpito dalla crisi energetica a seguito del conflitto in corso tra Russia e Ucraina con particolare riguardo all’aumento dei costi di elettricità, gas, trasporti e materie prime (le materie prime e i semilavorati importati devono essere riconducibili alle aree oggetto di sanzioni ed alle aree di guerra, compresa l’interruzione di contratti o progetti esistenti)  e dovrà attestare di conservare agli atti, esibendole in caso di controlli, almeno tre bollette/fatture esclusivamente:

  • intestate all’impresa richiedente
  • relative alla struttura ricettiva oggetto di agevolazione
  • datate successivamente al 1° gennaio 2019 fino alla data di presentazione della domanda
  • inerenti ai costi del fattore energetico prescelto da cui si evince, per raffronto, l’aumento dei costi intervenuto.

La misura interviene a sostegno delle imprese che gestiscono strutture ricettive alberghiere nei comuni lombardi totalmente montani e che risultano colpite dalla crisi energetica al fine di attenuarne gli impatti.

Sovvenzione a fondo perduto senza vincolo di rendicontazione.

I soggetti richiedenti devono presentare la domanda di agevolazione al responsabile del procedimento esclusivamente in forma telematica accedendo alla piattaforma Bandi Online.

Scadenza: 25 ottobre 2023

Programma di accelerazione per le PMI della moda e del design – Fase 1 Acceleratori

Programma di accelerazione per le PMI della moda e del design - Fase 1 Acceleratori

Programma in due fasi rivolto, in una prima fase, agli acceleratori con esperienza almeno biennale, chiamati a proporre percorsi di accelerazione, sul territorio lombardo, mirati alle necessità di crescita e di consolidamento della competitività delle PMI dei settori moda e design. Tra i progetti presentati Regione Lombardia selezionerà e supporterà quelli di maggior valore per la capacità di generare effetti positivi in termini di rilancio produttivo e crescita, sostenibilità e innovazione.

Possono partecipare le PMI (ai sensi dell’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i.) in forma singola che alla data di presentazione della domanda di partecipazione alla manifestazione di interesse:

  • hanno una sede operativa attiva in Lombardia o dichiarano l’intenzione di costituirne una entro e non oltre la richiesta di erogazione del contributo;
  • risultano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale).
  • dichiarano di rientrare nella definizione di “polo di innovazione” di cui al punto 92 dell’art. 2 del Regolamento GBER, in qualità di proprietari degli stessi, ai sensi del comma 2 dell’art. 27 del citato Regolamento.

In uno scenario tecnologico che evolve rapidamente è importante valorizzare strutture, come gli acceleratori, che per la loro capacità attrattiva e innovativa, possono svolgere un ruolo importante nell’incontro tra le realtà più tradizionali e il mondo dei giovani e nel confronto con le nuove opportunità che la tecnologia offre.

Regione Lombardia offre contributo su spese in macchinari attrezzature hardware e software è pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 100.000,00.

Sovvenzione a fondo perduto.

Tramite manifestazione di interesse, i soggetti presentano una proposta di percorso di accelerazione di una durata di 9-12 mesi che ha come obiettivo quello di accelerare le realtà dell’alto artigianato lombardo della moda e del design, introducendo nuove tecnologie sul versante della produzione, così come su quello della comunicazione e del commercio elettronico.

I progetti devono essere proposti da operatori con comprovata esperienza (di almeno 2 anni) in percorsi di accompagnamento ed accelerazione ed essere altresì corredati da un piano di investimenti coerente con i risultati attesi.

Scadenza: 26 ottobre 2023

Sostegno dei teatri di tradizione lombardi per la realizzazione di attività di alto valore artistico 2023

Sostegno dei teatri di tradizione lombardi per la realizzazione di attività di alto valore artistico 2023

Possono partecipare al bando teatri di Tradizione lombardi individuati con DGR XI/6539 del 20/06/2022.

I Teatri di tradizione offrono annualmente una programmazione di spettacoli di alto valore artistico sia in ambito teatrale sia coreutico e musicale che li qualificano come importanti presidi culturali dei territori regionali (L. 14 agosto 1967 n. 800), per tale ragione Regione Lombardia ha individuato con DGR XI/6539 del 20/06/2022 i Teatri di Tradizione lombardi da sostenere per il triennio 2022/24.

Sovvenzione a fondo perduto.

L’invio delle domande deve avvenire tramite la piattaforma Bandi on line di Regione Lombardia dal 20 settembre 2023 alle ore 10 al 24 ottobre 2023 alle ore 16.00.

Scadenza: 24 ottobre 2023

Al via il bando Cariplo per la promozione della ricerca sull’interazione tra uso del suolo e cambiamento climatico

Al via il bando Cariplo per la promozione della ricerca sull'interazione tra uso del suolo e cambiamento climatico

Fondazione Cariplo ha lanciato il bando “Data Science for Climate and Agricolture” in scadenza il 26 ottobre 2023, con l’obiettivo di sostenere iniziative di ricerca volte all’analisi dettagliata delle interazioni tra l’uso del suolo e il cambiamento climatico.

In particolare, le proposte dovranno riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale delle attività agricole nel processo di accumulo di carbonio nei suoli, con l’ulteriore scopo di fornire una base di conoscenza per promuovere nuove opportunità di sviluppo attraverso il concetto di “carbon farming”. I progetti potranno utilizzare i dataset forniti dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS, delineando in modo accurato le metodologie e le tecniche appartenenti alla Scienza dei Dati che intendono impiegare, e concependo nuove politiche e interventi volti a facilitare il sequestro di carbonio tramite le attività agricole.

Nel contesto delle proposte di ricerca avanzate, è possibile l’utilizzo di ulteriori set di dati per condurre analisi comparative. In tal caso, i proponenti dovranno fornire una dettagliata descrizione di questi dataset aggiuntivi, specificando il loro contributo per il raggiungimento degli obiettivi di ricerca.

I proponenti dei progetti dovranno definire metodi specifici per condividere le evidenze risultanti dalle loro ricerche così da stimolare il dibattito pubblico e favorire l’adozione delle linee guida e dei modelli sviluppati. Inoltre, le proposte di ricerca dovranno includere piani per l’addestramento e lo sviluppo professionale dei ricercatori coinvolti nelle attività di ricerca.

Possono partecipare enti pubblici o privati non a scopo di lucro, che si dedicano all’attività di ricerca scientifica con sede nell’area di priorità geografica della Fondazione Cariplo, che include la Lombardia, la provincia di Novara e la provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Gli enti del Terzo Settore, come organizzazioni private no-profit operanti nel settore ambientale e agricolo, possono partecipare come partner nei progetti e possono essere situati in altre aree geografiche.

Il budget disponibile per questo bando è di € 800.000.

Scadenza: 26 ottobre 2023

Contributi economici per la ricomposizione fondiaria delle aree agricole montane

Contributi economici per la ricomposizione fondiaria delle aree agricole montane

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Sono beneficiari della presente iniziativa le persone fisiche o giuridiche che sostengono spese notarili per trasferimenti immobiliari (compravendite, permute, donazioni) di terreni agricoli avvenuti dal 3 luglio 2023 al 1° ottobre 2024.

In questa finestra verranno finanziati soli i trasferimenti immobiliari avvenuti entro il 31 ottobre 2023.

L’eccessivo frazionamento dei fondi agricoli nelle aree montane costituisce, ad oggi, uno dei freni alla permanenza delle attività imprenditoriali agricole in tali territori, impattando sulla redditività delle imprese e altresì sulla manutenzione del territorio e sulla cura del paesaggio. Il frazionamento fondiario, unito alla polverizzazione fondiaria, contribuisce all’abbandono delle aree montane e alla riduzione del mosaico paesaggistico/territoriale.

Il frazionamento fondiario è caratterizzato da ridotte dimensioni dei lotti, dalla parcellizzazione dei fondi fra molti proprietari – anche sconosciuti o irreperibili – è acuito nel tempo dai passaggi ereditari, determinando l’impossibilità per le imprese agricole di disporre di estensioni sufficienti e contigue atte a garantire una adeguata redditività aziendale.

La presente misura ha lo scopo di contrastare tale fenomeno, attraverso il riconoscimento di un contributo economico, a copertura delle spese sostenute per onorari notarili da persone fisiche o giuridiche che, nelle forme previste dall’ordinamento civile, acquisiscono la proprietà di terreni o fabbricati a destinazione agricola.

agevolazione prevede il contributo del 50% delle spese notarili sostenute dal beneficiario, indipendentemente dal numero di terreni o fabbricati oggetto del trasferimento della proprietà e dalle clausole contrattuali.

La somma erogata non può essere superiore a 5.000,00 euro ed è eventualmente ridotta nel rispetto della normativa Aiuti di Stato e delle disponibilità del presente bando (dandone comunicazione al beneficiario richiedente). L’erogazione non avviene nel caso in cui il contributo sia inferiore ai 1.000,00 euro.

Scadenza: 31 ottobre 2023

OCM Vino – Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi – campagna 2023/2024

OCM Vino - Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi - campagna 2023/2024

Possono accedere ai benefici della misura “Promozione” i seguenti soggetti proponenti:

  1. le organizzazioni professionali, purché abbiano tra i loro scopi la promozione dei prodotti agricoli;
  2. le organizzazioni di produttori di vino, come definite dall’art. 152 del Regolamento (UE) 1308/2013;
  3. le associazioni di organizzazioni di produttori di vino, come definite dall’art. 156 del Regolamento (UE) 1308/3013;
  4. le organizzazioni interprofessionali, come definite dall’art. 157 del Regolamento (UE) 1308/3013;
  5. i Consorzi di tutela, riconosciuti ai sensi dell’art. 41 della Legge 12 dicembre 2016 n. 238 e le loro associazioni e federazioni;
  6. i produttori di vino, come definiti all’art. 2 del DM n. 331843 del 26 giugno 2023;
  7. i soggetti pubblici, come definiti all’art. 2 del DM n. 331843 del 26 giugno 2023, con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
  8. le associazioni temporanee di impresa e di scopo costituende o costituite dai soggetti di cui alle lettere a), b), c), d), e), f) e g) e i) che assicurino l’attuazione di un programma unitario;
  9. i consorzi, le associazioni, le federazioni e le società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra i soggetti proponenti di cui alle precedenti lett. a), e), f), e g);
  10. le reti d’impresa, composte da soggetti di cui alla precedente lettera f).

I progetti presentati ai sensi del presente Avviso per la campagna 2023/2024 sono finanziati con la quota regionale dei fondi assegnati alla misura “Promozione sui mercati dei paesi terzi”, che per la Regione Lombardia ammontano a € 2.883.342,00, a cui va sottratta la somma destinata a coprire i saldi degli anni precedenti, che risulta pertanto pari a € 2.655.827,79.

Possono essere finanziati i progetti aventi ad oggetto una o più delle azioni di cui all’articolo 7 del Decreto del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 331843 del 26 giugno 2023 e più precisamente:

  1. azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente;
  2. partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  3. campagne di informazione, in particolare sui regimi di qualità relativi alle denominazioni di origine, alle indicazioni geografiche e alla produzione biologica vigenti nell’Unione;
  4. studi di mercati nuovi o esistenti, necessari all’ampliamento e al consolidamento degli sbocchi di mercato;
  5. studi per valutare i risultati delle attività di informazione e promozione.

Scadenza: 18 settembre 2023

BANDO FRRB EARLY CAREER AWARD – II EDIZIONE

BANDO FRRB EARLY CAREER AWARD - II EDIZIONE

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Dopo la grande partecipazione alla prima edizione, la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica investe nuovamente sui giovani ricercatori, emanando il Bando Giovani EARLY CAREER AWARD – II Edizione.

Come suggerito dal titolo stesso, con questa misura FRRB e Regione Lombardia rinnovano il proprio impegno a sostenere i giovani ricercatori più promettenti che propongano progetti innovativi in ambito biomedico, permettendo loro di iniziare o di consolidare la propria carriera indipendente. Il bando è aperto a giovani italiani o stranieri che desiderino sviluppare un progetto di ricerca presso un ente del sistema sanitario regionale (ASST, IRCCS, ATS o AREU) con sede in Lombardia.  L’ente che gestirà il finanziamento dovrà garantire al Giovane Ricercatore le migliori condizioni affinché il progetto possa essere realizzato con successo.

In considerazione della necessità di promuovere la carriera di giovani ricercatori, la dotazione finanziaria del Bando, allocata con il Piano d’Azione 2020 di FRRB (DGR nr. 3476/2020) ed in seguito incrementata con il Piano d’Azione 2022 (DGR nr. 6487/2022), ammonta complessivamente a € 11.140.800,00.

Anche questo bando che aprirà il 28 agosto 2023 è in linea con la mission di FRRB ed è incentrato sullo sviluppo di approcci di medicina personalizzata per fare sì che la ricerca possa concretamente contribuire all’implementazione di una medicina “su misura”, in cui il paziente abbia un ruolo sempre più centrale.

Ciascun progetto vincitore, di durata triennale, avrà la possibilità di ricevere fino a un massimo di euro 500.000,00.

Il Giovane Ricercatore potrà presentare la propria proposta progettuale in uno dei seguenti ambiti di ricerca:

  1. CARDIOVASCOLARE
  2. ONCOLOGIA
  3. NEUROLOGIA
  4. MALATTIE RARE

Inoltre, qualora il progetto sviluppasse una delle tematiche specifiche individuate come prioritarie nell’ambito della macroarea di riferimento e precisate nel bando riceverà una premialità.

Oltre a promuovere attenzione verso la medicina genere-specifica, FRRB conferma il proprio impegno verso misure che favoriscano l’inclusione e la parità di genere nel mondo della ricerca (la Fondazione ha partecipato al progetto europeo TARGET https://www.frrb.it/it/targetrb.it ed è attualmente partner del progetto GENDERACTION+ https://www.frrb.it/it/genderactionplus) e pertanto incoraggia la presentazione di progetti di ricerca il cui responsabile scientifico sia una donna.

Scadenza: 29 settembre 2023

MISURE DI SOSTEGNO PER INTERVENTI DI COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE, AMMODERNAMENTO, RECUPERO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI E ATTREZZATURE PER ALLEVAMENTI ZOOTECNICI IN AREE MONTANE

MISURE DI SOSTEGNO PER INTERVENTI DI COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE, AMMODERNAMENTO, RECUPERO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI E ATTREZZATURE PER ALLEVAMENTI ZOOTECNICI IN AREE MONTANE

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Possono presentare la domanda soggetti pubblici proprietari di terreni agricoli e/o di fabbricati e strutture ad uso zootecnico ubicati in comuni montani (Allegato B alla D.g.r. 9 dicembre 2019, n. 2611).

La misura promuove e sostiene l’agricoltura in area montana, mediante il potenziamento e lo sviluppo delle aziende agricole e delle strutture produttive ivi ubicate.

In particolare, Regione Lombardia persegue i seguenti obiettivi:

  1. Migliorare la produttività delle strutture e degli impianti pubblici per allevamenti zootecnici;
  2. Favorire lo sviluppo delle attività collegate alla produzione zootecnica primaria, quali la trasformazione, la conservazione, la commercializzazione e la vendita diretta dei prodotti trasformati;
  3. Recuperare il patrimonio edilizio storico montano (maggenghi, alpi, malghe, ecc.);
  4. Favorire la multifunzionalità delle strutture;
  5. Aumentare l’efficienza energetica delle strutture;
  6. Sostenere la digitalizzazione delle strutture montane.

Regione Lombardia riconosce nell’agricoltura di montagna uno strumento atto a consentire la valorizzazione del patrimonio, a rispondere alle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica, anche per contrastare il fenomeno dei terreni abbandonati. Pertanto, la misura intende supportare le strutture zootecniche di montagna, al fine di valorizzare e potenziare le attività già presenti, rafforzandone l’economia e il ruolo nella difesa del territorio e del paesaggio.

Il soggetto beneficiario che presenta domanda di finanziamento è chiamato a redigere e presentare un “Progetto di Investimento”, inerente strutture a prevalente uso zootecnico (malghe, alpeggi, maggenghi, stalle, ecc.), che presenti un adeguato mix di tipologie di intervento (produzione primaria/ trasformazione/conservazione/interventi non produttivi). Il progetto di investimento deve avere un costo compreso tra 50.000,00 euro e 500.000,00 euro; il contributo massimo è a pari a 200.000,00 euro.

Domande dal 30 agosto al 29 settembre 2023.

Scadenza: 29 settembre 2023

Innevamento 2023

Innevamento 2023

Il Bando prevede l’assegnazione di contributi per il sostegno della gestione e dell’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, da discesa o da fondo, dotate di impianti di produzione di neve programmata all’interno dei comprensori sciistici lombardi.

Possono presentare domanda i soggetti pubblici o privati che, alla data della presentazione dell’istanza di contributo, siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci (da discesa o da fondo), dotate di impianti di produzione di neve programmata, ubicati sul territorio della Regione Lombardia.

Nel caso di imprese, esse devono essere in attività ed essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio di competenza.

Nel caso di ASD/SSD, senza scopo di lucro, aventi sede legale o operativa in Lombardia, devono avere:

  • iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Federazioni Sportive Nazionali (FSN);
  • iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Discipline Sportive Associazione (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS);
  • iscrizione al Registro CIP (registro CONI sezione parallela CIP) e/o affiliazione a Federazioni Sportive Paralimpiche (FSP), Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (FSNP), Discipline Sportive Associate Paralimpiche (DSAP) ed Enti di Promozione Sportiva Paralimpica.

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013:

  • non sono concessi ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Reg. UE 1407/2013;
  • non sono concessi alle imprese in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014:

  • non sono concessi ai settori esclusi di cui all’art. 1 del Regolamento (UE) 651/2014;
  • non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento UE n. 651/2014, in quanto applicabile;
  • non sono erogati alle imprese che sono state destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale;

Non sono ammissibili i soggetti giuridici che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

  • siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;
  • siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;
  • siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI.

Ogni soggetto gestore può presentare una sola domanda, ed è esclusa la possibilità di presentare più domande di contributo a valere sulle stesse spese ammissibili.

Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto ed è destinato a sostenere le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci dotate di impianti di produzione di neve programmata.

Le spese sostenute nella stagione sciistica 2022/2023 (nel periodo compreso tra 1° novembre 2022 ed il 30 aprile 2023) relative alle tipologie definite art. B.2 del bando, sono riconosciute nella misura massima di 125.000 euro per ciascun soggetto beneficiario e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c del Bando.

Scadenza: 8 settembre 2023

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