AVVISO PUBBLICO “PATTO TRA GENERAZIONI – INCENTIVI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE NEL LAVORO E NELL’IMPRESA” – SECONDA EDIZIONE

AVVISO PUBBLICO “PATTO TRA GENERAZIONI – INCENTIVI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE NEL LAVORO E NELL’IMPRESA” – SECONDA EDIZIONE

 

L’oggetto del presente Avviso è l’assegnazione di incentivi economici per incrementare l’occupazione di giovani lavoratori under 35, attraverso l’assunzione a tempo indeterminato (compreso il contratto di apprendistato) in contesti aziendali in cui sono presenti lavoratori che maturano il diritto alla pensione al massimo entro 24 mesi dall’attivazione della misura.

INCENTIVO A. La misura, compatibilmente con il regime di aiuti che l’impresa beneficiaria intende opzionare (de minimis o in esenzione), prevede un incentivo fino ad un massimo di 16.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo compreso tra 12 e 24 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato compreso il contratto di apprendistato, fermo restando il rispetto dei vincoli di età del giovane a seconda della tipologia del contratto di apprendistato in osservanza di quanto previsto dagli artt. 41-47 del D.lgs n. 81/2015 e s.m.i.

INCENTIVO B. L’importo dell’incentivo, sempre compatibilmente con il regime di aiuti opzionato, è calcolato fino ad un massimo di 11.000,00 euro, nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo massimo di 12 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato compreso il contratto di apprendistato, fermo restando il rispetto dei vincoli di età del giovane a seconda della tipologia del contratto di apprendistato in osservanza di quanto previsto dagli artt. 41- 47 del D.lgs n. 81/2015 e s.m.i.

Per ogni lavoratore/lavoratrice senior oggetto di fuoriuscita per raggiungimento del requisito pensionistico deve corrispondere almeno l’assunzione di un/a giovane, dal 01/01/2022 ed entro il 31/12/2022, così come indicato nella documentazione a supporto della domanda di partecipazione.

Al fine del rispetto di un principio di proporzionalità tra chi fuoriesce e chi entra in azienda, il costo salariale lordo del lavoratore neoassunto deve essere pari almeno al 60% del costo salariale lordo del lavoratore senior. Ove tale rapporto percentuale non possa essere rispettato, ai fini dell’ammissibilità della domanda, l’impresa deve assumere almeno due lavoratori under 35 per un lavoratore senior che lascia.

In caso di assunzione del/lla giovane con contratto part-time, l’importo dell’incentivo è rimodulato in proporzione all’orario indicato nel contratto di assunzione, considerando che l’importo massimo qui indicato per singolo incentivo viene corrisposto in presenza di orario a tempo pieno: ad una riduzione di una determinata % dell’orario di lavoro corrisponde una corrispettiva riduzione della stessa % applicata al valore dell’incentivo (es. riducendo l’orario di lavoro del 20%, si riduce l’incentivo del 20%).

Si rappresenta che l’incentivo è concesso per contratti di lavoro pari almeno al 50% dell’orario di lavoro. Pertanto, non è concesso alcun incentivo nel caso di orario di lavoro inferiore al 50% del tempo pieno stabilito.

Le aziende che garantiranno almeno per 2 mesi la coesistenza in azienda tra i due lavoratori – neoassunto e senior – al fine di realizzare un percorso di trasferimento di competenze e conoscenze sul campo matureranno una priorità nell’ottenimento del finanziamento.

INCENTIVO C: passaggio generazionale nella proprietà d’impresa. Incentivo pari a 11.000,00 euro a favore dell’imprenditore/trice (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che cede la proprietà d’impresa ad un imprenditore/trice, professionista o dipendente o disoccupato di età massima di 35 anni. Almeno il 60% dell’incentivo in oggetto deve essere utilizzato per spese di innovazione e digitalizzazione delle attività d’impresa.

Per la tipologia di incentivo C, il subentro nell’attività da parte del giovane imprenditore deve essere documentato tramite atto notarile.

Nel caso di subentro in attività artigiane, oltre all’atto notarile, deve essere data comunicazione all’Ente Bilaterale dell’Artigianato. In caso di subentro in attività turistiche o commerciali medesima comunicazione dovrà essere inviata all’Ente Bilaterale di riferimento (EBIT, EBTL).

Gli incentivi A e B possono essere richiesti, a scelta delle imprese, ai sensi:

  1. del Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013 alla serie L. 352) – d’ora in poi “de minimis”;
  2. del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria), pubblicato sulla GUUE L 187 del 26 giugno 2014 – d’ora in poi “Reg. 651/2014”.

L’incentivo C pari a 11.000,00 euro può essere richiesto esclusivamente ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013 “de minimis”.

Nel caso di scelta del regime “de minimis” l’incentivo corrisponde ad un contributo di € 16.000,00 (incentivo A) o di € 11.000,00 (incentivo B) per ogni assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato effettuata per ogni lavoratore disoccupato anche non in possesso dei requisiti previsti dall’art. 2 punto 4) del Reg. 651/2014.

Nel caso di opzione del regime di aiuti in esenzione ai sensi del Reg. 651/2014, si precisa che l’incentivo può corrispondere all’importo massimo di € 16.000,00 o di 11.000,00 previa verifica del rispetto della soglia massima del 50%, (ex art. 32 del Reg. UE 651/2014) del costo salariale del lavoratore svantaggiato assunto (in possesso dei requisiti di cui all’art. 2 punto 4) del Reg. 651/2014).

In caso di lavoratori con disabilità il bonus può corrispondere all’importo massimo di € 16.000,00 o di 11.000,00 previa verifica del rispetto della soglia massima del 75% (ex art. 33 del Reg. UE n. 651/2014) del costo salariale del lavoratore disabile assunto.

In virtù dell’art. 6, par. 5, lett. c), del Reg. 651/2014, l’effetto di incentivazione è presunto, in presenza delle condizioni di cui all’artt. 32 e 33 del medesimo Reg. 651/2014.

Gli incentivi A e B sono condizionati:

  • al mantenimento in occupazione del giovane nei 12 mesi successivi all’assunzione, fatte salve le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo;
  • al contestuale mantenimento in occupazione del lavoratore senior individuato nel progetto di ricambio generazionale fino al raggiungimento del requisito pensionistico salvo le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo o risoluzione consensuale intervenuta nell’ambito dell’accordo territoriale o aziendale ovvero in presenza di un accordo sindacale che preveda, quale unico requisito per la conclusione della procedura ex l. 223/91, la non opposizione al licenziamento, nel caso di micro e piccole aziende, nell’ambito di una conciliazione in sede protetta previa informativa alle organizzazioni sindacali firmatarie del Patto Politiche Attive del Lavoro e della Formazione.

In ogni caso, al termine dei 12 mesi successivi all’assunzione, il saldo occupazionale aziendale ovvero relativo all’intero organico aziendale, deve essere positivo salvo le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, risoluzione consensuale, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, raggiungimento del requisito pensionistico, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. La presenza presso le imprese di un saldo occupazionale positivo al termine dei 12 mesi di attuazione dell’intervento sarà oggetto di verifica da parte dell’Amministrazione regionale.

L’incentivo C è condizionato alla continuazione dell’attività d’impresa in qualunque momento successivo all’erogazione dell’incentivo e, comunque, la verifica della continuità dell’attività d’impresa per cui è stato concesso l’incentivo sarà effettuata a 12 mesi dall’atto notarile che certifica il passaggio di proprietà.

Dagli incentivi sono esclusi i seguenti contratti di lavoro:

  • lavoro domestico;
  • attività riguardanti la divisione 92 “Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco” della classificazione ATECO 2007:
    • 00.01 Ricevitorie del Lotto, Superenalotto, Totocalcio, eccetera;
    • 00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
    • 00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse.

Destinatari della misura sono giovani inoccupati o disoccupati di età compresa tra 18 e 35 anni (36 anni non compiuti), italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio insieme a lavoratori senior prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici così come specificato al precedente articolo 3.

I giovani under 35 che verranno assunti grazie all’utilizzo degli incentivi, al momento della presentazione della domanda di partecipazione devono trovarsi nella condizione di lavoratori disoccupati ai sensi della normativa nazionale vigente.

Lo stato di disoccupazione è attestato dalla data di rilascio della DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro). Se stranieri extracomunitari, i destinatari devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

Per gli incentivi A e B sono beneficiarie le imprese che assumono, o abbiano assunto dal 01/01/2022 al 31/12/2022 con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (compreso il contratto di apprendistato) secondo a quanto stabilito all’articolo 3 del presente Avviso.

Con riferimento alle grandi imprese, l’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 20 nuove assunzioni.

Le imprese richiedenti devono inoltre possedere i seguenti requisiti

  • avere una sede operativa ubicata sul territorio della Regione Lazio presso la quale viene assunto il lavoratore per cui viene richiesto l’incentivo;
  • essere regolarmente iscritte presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo (solo per coloro che sono tenuti a tale adempimento ad esempio imprese, società tra professionisti ecc.);

ovvero:

  • essere regolarmente iscritte al relativo albo, elenco, ordine o collegio professionale, ove obbligatorio per legge, iscritte ad associazioni professionali inserite nell’elenco di cui alla L. 4/2013 art. comma 7 e/o alla L. R. n. 73/2008, iscritte alla Gestione Separata dell’INPS come liberi professionisti senza cassa, e in ogni caso sono in possesso di partita iva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività (solo per i liberi professionisti);
  • essere in regola con le norme in materia contributiva e previdenziale attestate nel DURC;
  • garantire trattamenti non inferiori a quelli previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e territoriali, se presenti, sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale;
  • essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie nonché rispettare la normativa in materia fiscale;
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge 68/99 sul collocamento mirato ai disabili;
  • essere regolarmente costituite secondo il proprio regime giuridico;
  • essere operative alla data di presentazione della presente domanda di incentivo;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione del proprio stato, ovvero di non avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • non sussistere nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui al Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;
  • non aver ricevuto alcuna condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che determina l’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione;
  • non sussistere nei propri confronti cause di esclusione di cui all’art. 1 bis comma 14 della Legge 18/10/2001 n. 383 e ss.mm.ii. e di non essere destinataria di sanzioni interdittive di cui al D. Lgs. n. 231/2001 o di altre sanzioni interdittive limitative, in via temporanea;
  • non aver effettuato nei sei mesi precedenti alla data di assunzione incentivata:
    • licenziamenti individuali o plurimi, ai sensi della normativa vigente;
    • licenziamenti collettivi ai sensi della normativa vigente;
    • procedure di mobilità ordinarie e in deroga ai sensi della normativa vigente.

Scadenza: bando a sportello.

SOSTEGNO ALLE START-UP INNOVATIVE NEL SETTORE DEI VIDEOGAME

SOSTEGNO ALLE START-UP INNOVATIVE NEL SETTORE DEI VIDEOGAME

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La Regione Lazio e il Ministero della Cultura, attraverso il presente Avviso, intendono sostenere l’avviamento e lo sviluppo di un massimo di 10 Start-Up Innovative costituite o costituende.

Ad ogni Start-Up Innovativa può essere agevolato un unico Progetto riguardante lo sviluppo di un videogioco di intrattenimento da portare sul mercato internazionale che al momento della Domanda deve essere disponibile almeno in una versione giocabile (prototipo) e deve concludersi al più tardi entro 8 mesi dalla concessione dell’agevolazione.

Il programma prevede un percorso di accelerazione dedicato allo sviluppo di un Minimum Viable Product (MVP) della durata di 4 mesi con l’utilizzo dei servizi e delle strutture di Cinecittà. Al termine del percorso di accelerazione le Start-Up Innovative avranno a disposizione ulteriori 2 mesi per prepararsi al Demo Day, vale a dire una presentazione strutturata ad un pubblico di publisher e investitori organizzata da Cinecittà e che conclude il programma di accelerazione.

I Beneficiari devono essere Start-Up Innovative (vale a dire iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese Italiano istituita ai sensi dell’art. 25 ss. del D.L. del 18 ottobre 2012, n. 179), essere Micro o Piccole Imprese ed avere la Sede Operativa principale nel Lazio al più tardi al momento della prima erogazione del contributo.

Per le Start-Up Innovative costituende la Domanda è presentata da un Promotore, uno dei partecipanti al team di sviluppo del Progetto, che deve risultare Legale Rappresentante o socio della Start-up Innovativa Beneficiaria a seguito della sua costituzione e iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese Italiano.

Il contributo per ogni Start-Up Innovativa beneficiaria è pari complessivamente a 60.000 Euro di cui:

  1. 15.000 Euro per un uguale ammontare di servizi di accelerazione forniti dall’Istituto Luce Cinecittà;
  2. 16.000 Euro per Costi Ammissibili da sostenersi nei confronti di terzi e da rendicontare;
  3. 17.000 Euro per l’impegno dedicato al Progetto dai soci e amministratori della Start-Up Innovativa Beneficiaria, riconosciuti in misura forfettaria e indipendentemente dall’esistenza di un rapporto economico con la Start-up Innovativa e dalla sua entità.

Il contributo di cui alla voce A è erogato direttamente all’Istituto Luce Cinecittà (che per motivi di trasparenza e regolarità fiscale li fattura al Beneficiario che dovrà corrispondere l’IVA).

I contributi di cui alle voci B) e C) è erogato al Beneficiario dietro rendicontazione dei costi di cui alla voce B), che deve avvenire entro 10 mesi dalla concessione dell’agevolazione). E’ possibile richiedere un anticipo garantito da fidejussione (entro 60 giorni dalla data di concessione) e facoltativamente a stato avanzamento lavori (SAL). Anticipo e SAL non possono superare l’80% del contributo concesso di cui alle voci B) e C).

Presentazione domande a partire dalle ore 12:00 del 25 agosto 2022 ed entro le ore 18:00 del 15 settembre 2022 previa compilazione del Formulario GeCoWEB Plus disponibile on-line dalle ore 12:00 del 02 agosto 2022.

Scadenza: 15 settembre 2022

POR FSE 2014-2020 – AVVISO PUBBLICO PER IL RILANCIO STRATEGICO E ATTRATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) DELLA REGIONE LAZIO

POR FSE 2014-2020 – AVVISO PUBBLICO PER IL RILANCIO STRATEGICO E ATTRATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) DELLA REGIONE LAZIO

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Rafforzare il sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) della Regione Lazio, opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo regionale, al fine di creare una convergenza tra gli obiettivi primari del territorio regionale e l’occupazione giovanile.

Con queste finalità la Regione Lazio, su proposta della Direzione Regionale dell’Assessorato Istruzione, Formazione e Politiche per l’Occupazione, ha approvato l’avviso pubblico destinato alla realizzazione di interventi che si inseriscono nell’Asse 3 “Istruzione e formazione” del POR FSE Lazio 2014-2020 e, in particolare, nell’ambito della Priorità di investimento 10.iv) “Miglioramento dell’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dalla istruzione al mondo del lavoro, e rafforzando i sistemi di istruzione e formazione professionale migliorandone le qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curriculum e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di sistemi di apprendimento, basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato” – Obiettivo specifico 10.6 “Interventi qualificanti della filiera dell’Istruzione e Formazione Tecnica Professionale iniziale e della Formazione Tecnica Superiore”.

Il presente avviso non riguarda la Programmazione e attivazione di nuovi Percorsi degli ITS ma riguarda esclusivamente i percorsi già attivati e le Fondazioni ITS già operanti con percorsi formativi ITS attivi, nella Regione Lazio, alla data di pubblicazione del presente provvedimento e rappresenta uno strumento operativo aggiuntivo che favorirà il potenziamento degli obiettivi di programmazione regionale e l’evoluzione del sistema ITS Laziale, verso un modello attrattivo per giovani e imprese.

Attraverso l’attivazione di tre diverse azioni, gli interventi mirati oggetto del presente avviso dovranno pertanto qualificare le attività messe in campo dalle Fondazioni ITS già operanti nel Lazio e i relativi percorsi per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • promuovere la conoscenza dei percorsi ITS e le opportunità che offrono così che possano essere considerati una valida possibilità dai giovani;
  • incentivare l’attrattività dei percorsi, la flessibilità dell’offerta formativa rendendola più attinente alle esigenze delle imprese;
  • potenziare il raccordo e l’allineamento fra i percorsi formativi e le filiere produttive di riferimento, aumentandone, in tal modo, l’attrattività da parte di giovani e adulti interessati ad acquisire competenze tecniche elevate in aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico regionale;
  • aumentare l’occupabilità dei destinatari dei percorsi ITS; – potenziare strumenti e attrezzature degli ITS;
  • strutturare progetti, modelli innovativi, strategie di governance. Le azioni, sulla scorta dei fabbisogni già manifestati dalle Fondazioni, mirano a consentire lo sviluppo di tutte le potenzialità e attrattività dei percorsi ITS attraverso attività che rispondano sempre più ai fabbisogni di ragazzi, imprese e mercato.

Nel dettaglio le azioni da realizzare sono:

Azione A – Azioni di orientamento

Si tratta di interventi volti a diffondere e far conoscere le opportunità offerte dagli ITS, quali percorsi di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica, la cui offerta si configura nell’ambito delle aree tecnologiche considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese e del territorio laziale in particolare.

Azione B – Azioni di accompagnamento al lavoro al termine dei percorsi ITS

Si tratta di interventi volti ad assicurare tassi più elevati di occupazione, coerente e stabile, migliorando il “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro e rafforzando il rapporto tra istruzione, formazione e imprese per garantire un collegamento immediato dei percorsi ITS al mondo del lavoro.

Azione C – Azioni innovative di sviluppo e azioni di sistema

Si tratta di interventi di introduzione di metodologie e di strumentazione innovative utili allo sviluppo della ricerca e della tecnologia avanzata applicata ai diversi ambiti di riferimento degli ITS. Relativamente alla innovazione e allo sviluppo, l’azione potrà essere caratterizzata da nuove strategie di governance e modelli innovativi, strumenti e attrezzature di elevata innovatività e avanzata tecnologia.

Destinatari degli interventi, tenuto conto degli obiettivi delle singole azioni, sono i giovani residenti o domiciliati nella Regione Lazio, in particolare studenti di istruzione secondaria superiore, diplomati della scuola secondaria superiore, studenti e diplomati dei percorsi ITS.

Sono soggetti proponenti e possono presentare proposte progettuali a valere sul presente avviso, gli ITS – Istituti Tecnici Superiori – costituiti (Atto costitutivo/Statuto e Personalità giuridica) già operanti con percorsi formativi ITS attivi nella Regione Lazio alla data di pubblicazione del presente avviso. In particolare, ciascun soggetto proponente potrà presentare al massimo tre proposte progettuali:

  • una sola proposta progettuale per l’Azione A
  • una sola proposta progettuale per l’Azione B
  • una sola proposta progettuale per l’Azione C.

Non è consentito l’affidamento delle attività a terzi.

Le Azioni dovranno essere obbligatoriamente realizzate entro il 30 giugno 2023 ed essere perentoriamente rendicontate entro il 15 settembre 2023.

Le proposte progettuali potranno essere presentate dalle ore 12:00 del giorno 26 luglio 2022 alle ore 17:00 del giorno 8 settembre 2022.

Scadenza: 8 settembre 2022

PR FSE+, PROGETTO FORMAZIONE E CULTURA: VALORE LETTURA E PRODUZIONE LETTERARIA – SECONDA EDIZIONE

PR FSE+, PROGETTO FORMAZIONE E CULTURA: VALORE LETTURA E PRODUZIONE LETTERARIA – SECONDA EDIZIONE

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Favorire la nascita di momenti di aggregazione e socializzazione letteraria e culturale che ne accrescano il benessere personale e sociale, per aumentare le occasioni di socializzazione e di apprendimento legate all’accesso al mondo dei libri e della carta stampata, rivitalizzando i supporti tradizionali come strumento di apertura alla conoscenza e come mezzo di rafforzamento dei momenti di riflessione e di dialogo con le giovani generazioni su un ampio spettro di tematiche presso le case editrici che aderiranno all’iniziativa.

È questa la finalità dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio e finanziato con risorse del Programma Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021- 2027 Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” Regolamento (UE) n. 1060/2021 Regolamento (UE) n. 1057/2021 Priorità “Giovani” l’Obiettivo specifico f).

 

Alla finalità indicata sono associati due obiettivi specifici: da un lato, quello di favorire percorsi extrascolastici al fine di promuovere la conoscenza e la formazione, sperimentando processi di apprendimento attivo e facendo esperienze dirette con i soggetti e i mestieri del mondo del libro attraverso incontri, seminari, workshop su tematiche attuali; dall’altro, quello di potenziare e recuperare il prezioso patrimonio librario, sostenendo iniziative volte alla valorizzazione di piccole attività artigiane del settore, creando opportunità di crescita e rinnovamento.

Attraverso l’iniziativa, la Regione Lazio vuole, altresì, contribuire alla crescita del bagaglio culturale degli studenti attraverso modalità di apprendimento non formali, incontri, seminari che stimolino la sperimentazione di soluzioni innovative ed efficaci per accrescere l’attrattività e la qualità dell’istruzione e della formazione, anche come strumento per il contrasto dell’abbandono e incentivo alla prosecuzione di percorsi di formazione utili a migliorare le condizioni di vita dei giovani, anche al di fuori del contesto strettamente famigliare e scolastico.

Tutti gli interventi riguardano lo svolgimento di incontri, dibattiti, seminari, comprensivi di attività educative, formative e di aggregazione in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, al fine di favorirne la crescita culturale, educativa, relazionale, attraverso un approccio quanto più possibile integrato e che metta insieme la dimensione sociale, educativa e psicologica.

Il progetto è multi attore e richiede che la candidatura dovrà pervenire da parte di una casa editrice obbligatoriamente accompagnata da una lettera di adesione da parte di un istituto scolastico.

Per garantire maggiore diffusione del progetto all’interno del territorio regionale e per offrire maggiore sinergia tra i soggetti deputati alla divulgazione della cultura e letteratura, è altresì ammessa la possibilità da parte dei soggetti proponenti – ovvero gli editori di varia, di scolastica, del settore accademico e professionale – di coinvolgere anche le biblioteche e i musei accreditati e rientranti nell’albo regionale degli istituti culturali in base al regolamento regionale 8 luglio 2020 n. 20.

Gli interventi sostenuti dal presente avviso dovranno svolgersi prevalentemente sotto forma di seminari di confronto, incontri formativi, dibattiti sulle tematiche condivise tra l’istituzione scolastica e le case editrici, prevedendo quindi obbligatoriamente l’adesione al progetto di una scuola secondaria di primo e secondo grado, ed organizzati attraverso anche il ricorso ad esperti che verranno scelti, di volta in volta, in base alle tematiche da affrontare. Gli incontri dovranno caratterizzarsi come spazio di apprendimento all’interno di una sperimentazione che consentirà di applicare il modello ad un delimitato gruppo di studenti per poi passare ad una massima applicazione delle attività, una volta attentamente valutati gli impatti.

Il progetto consta quindi di una proposta in cui l’Istituto scolastico stabilisce il numero di allievi che intende far partecipare, garantendo necessari criteri di omogeneità nella selezione delle classi tali per cui vi sia adeguata predisposizione a partecipare alle attività.

  • Le attività possono prevedere:
  • seminari/eventi di discussione e confronto, prevedendo il coinvolgimento di esperti che contribuiscano al raggiungimento delle finalità perseguite e alimentino il dibattito e il confronto;
  • esperienze laboratoriali, che possano prevedere anche la realizzazione di prodotti multimediali utili alla diffusione del “messaggio”;
  • webinar sulle tematiche oggetto dell’avviso con la partecipazione di esperti e/o autori;
  • altre tipologie di strumenti/modalità attuative chiaramente specificati e motivati nel progetto in connessione al progetto formativo cardine.

Le tematiche degli incontri dovranno rientrare tra quelle di seguito elencate:

  • Società, costume e modelli di comportamento delle giovani generazioni;
  • Nuove frontiere della comunicazione e dei social network e sicurezza;
  • Democrazia, libertà e diritti civili;
  • Solidarietà e apertura verso nuove culture, religioni;
  • Risorse naturali e rispetto dell’ambiente;
  • Individuo, famiglia e sistema di relazioni;
  • Sport e turismo;
  • AgriFood e GreenFood.

I testi utilizzati durante la realizzatone degli incontri, che dovranno essere donati ai partecipanti alle iniziative (dovrà essere assicurata l’assegnazione di un volume per ciascun allievo partecipante direttamente alle attività), potranno afferire a diverse categorie come la narrativa, la saggistica, la poesia, la cronaca e l’inchiesta giornalistica, la ricerca scientifica, la storia e la politica e, in ogni caso, potranno affrontare i temi indicati sia come approfondimento degli aspetti critici e problematici (es. razzismo, bullismo, comportamento scorretti in campo nutrizionale) sia in ottica positiva e di prospettiva.

Le attività, in funzione del numero di partecipanti previsti, potranno essere articolate su più incontri/seminari. Le modalità di realizzazione degli interventi dovranno tenere in considerazione la normativa nazionale, regionale al contrasto della pandemia da Covid_19.

Possono presentare proposte progettuali a valere sul presente avviso le case editrici (imprese o associazioni la cui attività principale consiste nella produzione e distribuzione di libri, periodici o di testi stampati in genere) aventi sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Lazio.

Ogni casa editrice può presentare una sola proposta progettuale, pena l’inammissibilità delle proposte ulteriori pervenute cronologicamente nel momento successivo alla prima candidatura, come da orario tracciato dal sistema informatico regionale per l’accesso (SIGEM).

L’importo massimo per ciascun progetto è pari ad € 30.000.

Scadenza: 15 settembre 2022

PR FSE+, AVVISO PUBBLICO PER ACCEDERE A BUONI SERVIZIO FINALIZZATI ALLA PREVENZIONE DEL DISAGIO PSICHICO, ALL’ASSISTENZA PSICOLOGICA E ALLA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

PR FSE+, AVVISO PUBBLICO PER ACCEDERE A BUONI SERVIZIO FINALIZZATI ALLA PREVENZIONE DEL DISAGIO PSICHICO, ALL’ASSISTENZA PSICOLOGICA E ALLA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

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Con l’approvazione della DGR n. 39 del 8 febbraio 2022, la Regione Lazio ha approvato una misura integrata dedicata all’accesso alle misure a tutela della salute mentale e la prevenzione del disagio psichico dei giovani, a valere sul PR FSE+ 2021-2027 Priorità “Inclusione sociale”.

La misura deriva da un’esigenza, che trova riscontro nelle numerose e recenti testimonianze, da cui si evince che con la pandemia da Covid19 i disturbi psicologici sono aumentati, specie tra i giovani e i giovanissimi.

La Regione Lazio, anche grazie a questa misura, intende quindi dare risposte immediate alla sofferenza reale e alla condizione di malessere profondo che moltissimi giovani stanno provando a seguito degli effetti della pandemia Covid19, con specifica attenzione a quelle fasce di popolazione più fragili che non possono permettersi cure adeguate.

L’intervento a carattere pluriennale, intende fornire prestazioni integrative e non sostitutive dei servizi sistematici attivati nei territori, con la finalità di potenziare gli interventi in essere incrementando e migliorando complessivamente l’accesso ai servizi.

L’Assessorato Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione, Personale, in stretto raccordo con l’Assessorato Sanità e integrazione Socio-Sanitaria, ha promosso pertanto un avviso pubblico che definisce le procedure gestionali di erogazione dei buoni servizio all’interno della Sovvenzione Globale E-Family del FSE, rivolto ai giovani, prestando particolare attenzione alle fasce più fragili ed in situazione di difficoltà anche familiare, attraverso l’erogazione di voucher (Buoni servizio) per accedere a servizi specialistici a carattere preventivo.

Per richiedere i buoni servizio è necessario presentare domanda di partecipazione, nelle modalità e nei tempi indicati nell’avviso a cui si rimanda.

I buoni servizio sono spendibili esclusivamente per accedere alle seguenti tipologie di prestazione:

  • interventi di “primo livello di consultazione e diagnosi” per cui è definito un percorso di 4 colloqui di un’ora ciascuno;
  • interventi brevi di “primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno” costituiti da 8 fino a 16 colloqui di un’ora ciascuno. Il numero di colloqui sarà definito dallo psicologo, informando il medico invitante.

Per accedere ai servizi garantiti attraverso i buoni servizio è previsto un sistema strutturato che prevede il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, di riferimento delle famiglie, per una prima valutazione delle persone e del contesto familiare. I medici dovranno evidenziare il bisogno di supporto a cui si ritiene necessario offrire una risposta.

Il medico identifica il bisogno del paziente tramite una prima valutazione clinica; la decisione di accedere al servizio è delle singole famiglie (se minori) o direttamente del potenziale utente (se maggiorenne).

Appurata la necessità di attivare l’intervento dello psicologo, il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta formula, sullo specifico modello fornito nell’ambito del presente intervento, la relativa richiesta con indicazione del numero massimo di sedute richieste.

 

Alla richiesta del medico seguirà l’attivazione delle prestazioni da parte del richiedente attraverso le modalità definite all’articolo 11 dell’avviso a cui si rimanda per i dettagli.

Al fine del riconoscimento del costo del servizio, è previsto un buono del valore di 50 euro/ora per la copertura del servizio erogato dallo psicologo.

L’ammontare complessivo massimo del buono è pari ad euro 1.000 comprensivo di:

  • servizio relativo al “primo livello di consultazione e diagnosi” (4 sedute psicologiche);
  • servizio relativo al “primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno”, per un massimo di 16 sedute psicologiche – servizio avanzato.

Le risorse complessivamente stanziate per il presente avviso pluriennale 2022-2024 a valere sul PR LAZIO FSE+ 2021-2027 ammontano complessivamente ad Euro 2.500.000.

Sono destinatari del buono servizio i giovani, in particolare quelli che presentano una situazione di vulnerabilità accertata dal medico di base o pediatra, che al momento della data di presentazione della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere cittadino/a italiano/a o di uno Stato membro dell’Unione Europea o essere in possesso di regolare permesso di soggiorno CE (ai sensi del D.lgs 286/98 e ss.mm.ii.)
  • essere residente o domiciliato in uno dei comuni della Regione Lazio;
  • avere un’età compresa tra 6 e 21 anni (22 anni ancora non compiuti al momento della presentazione della domanda);
  • essere regolarmente iscritto ad uno dei seguenti percorsi del sistema di istruzione e formazione regionale (istruzione primaria di primo e secondo grado; istruzione secondaria; sistema regionale della formazione professionale IeFP; istruzione di tipo universitario, ITS e Accademie);
  • essere all’interno di un nucleo familiare con attestazione ISEE o ISEE minorenni in caso di genitori non conviventi in corso di validità relativa all’anno di partecipazione non superiore a € 40.000,00 (per esempio, se richiedo il buono nell’annualità 2022 devo presentare ISEE 2022 relativo ai redditi 2020).

I richiedenti devono presentare domanda di partecipazione ai sensi dell’avviso, redatta esclusivamente on line accedendo all’apposita piattaforma e-family al seguente indirizzo: http://buonopsicologico.efamilysg.it

compilata in ogni sua parte e completa di tutta la documentazione richiesta, da allegare alla stessa in formato elettronico, e inoltrata, debitamente firmata e scansionata in formato pdf o firmata digitalmente in formato p7m, esclusivamente utilizzando la procedura informatica di invio telematico.

La presentazione “on demand” delle domande potrà avvenire a partire dai giorni sotto indicati e comunque fino ad esaurimento delle risorse:

Annualità 2022  Ore 09.00 del 22 giugno 2022

Annualità 2023  Ore 09.00 del 15 maggio 2023

Annualità 2024  Ore 09.00 del 15 febbraio 2024

Rimane facoltà dell’Amministrazione modificare gli importi destinati alle singole annualità in funzione della numerosità della richiesta da parte dei potenziali destinatari.

Scadenza: Bando a sportello

POR FSE+ 2021-2027, Contributi premiali per ricercatori e assegnisti di ricerca – annualità 2022

POR FSE+ 2021-2027, Contributi premiali per ricercatori e assegnisti di ricerca - annualità 2022

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L’Assessorato Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione, Personale e l’Assessorato Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-up e Innovazione, nell’ambito della programmazione del PR FSE+ 2021-2027, hanno dato avvio ad un nuovo intervento strategico, per dare più forza ai ricercatori del Lazio.

L’intervento intende infatti rafforzare la condizione professionale dei ricercatori e potenziare il sistema della ricerca regionale, con l’obiettivo di:

  • sostenere i ricercatori come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo del Lazio e del Paese, contrastando anche il rischio di perdita di competitività nei confronti dei ricercatori di altri paesi europei;
  • contrastare la “fuga dei cervelli” investendo sui ricercatori e rafforzare i fattori di attrattività verso nuovi ricercatori;
  • favorire, nell’immediato e in prospettiva, la permanenza di alte competenze nel tessuto economico e sociale del Lazio.

In tale contesto, si intende incentivare le attività, la qualità e il valore aggiunto dei ricercatori (universitari e di altri enti e centri di ricerca) attraverso le pubblicazioni di articoli scientifici che contribuiscano a migliorarne la condizione professionale nei settori di riferimento e sostenere il ricercatore nella pubblicazione di articoli scientifici a livello internazionale con particolare interesse alle riviste Open Access (modello di revisione in grande evoluzione sulla spinta del web e dell’editoria digitale).

Si fornisce un supporto economico (contributo di 2.000 euro) ai ricercatori per incentivare la quantità e la qualità di pubblicazioni a carattere scientifico, riconoscendo nel lavoro di pubblicazione un indicatore del valore aggiunto della funzione del ricercatore.
Potranno utilizzare il contributo ricercatori presso università, statali e non statali riconosciute, enti nazionali di ricerca, organismi di ricerca pubblici e privati.

Sono infatti destinatari dell’intervento tutti i ricercatori e assegnisti di ricerca:

  • cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno Stato extra UE e in possesso di regolare permesso di soggiorno (ai sensi del D.lgs 286/98 e ss.mm.ii.);
  • in servizio presso le Università statali e non statali con sede nel Lazio riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca o in servizio presso enti nazionali di ricerca con sede nel Lazio o presso organismi di ricerca pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio;
  • che lavorano nel territorio della regione Lazio, ivi residenti o domiciliati;
  • con reddito da lavoro lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro negli ultimi 3 anni (2021, 2020, 2019);
  • ricercatori/assegnisti di ricerca contrattualizzati con incarichi di durata superiore ai 12 mesi che hanno pubblicato, come autore unico o come primo autore o in qualità di co-autore, negli ultimi 24 mesi antecedenti l’invio della domanda di contributo 2 lavori a carattere scientifico su riviste Open Access a pagamento, su riviste in abbonamento per le quali non è previsto un pagamento o per monografie;
  • ricercatori/assegnisti di ricerca contrattualizzati con incarichi di durata uguale o inferiore ai 12 mesi che hanno pubblicato, come autore unico o come primo autore o in qualità di coautore, negli ultimi 12 mesi antecedenti la domanda di contributo 1 lavoro a carattere scientifico su riviste Open Access a pagamento, su riviste in abbonamento per le quali non è previsto un pagamento o per monografie;
  • essere titolare di un conto corrente bancario o postale.

È prevista una riserva del 50% della dotazione complessiva dell’intervento, rivolta alla componente femminile dei candidati.

La dotazione finanziaria prevista per l’annualità 2022 ammonta a 10 milioni di euro.

Le domande di erogazione del contributo dovranno essere presentate attraverso la procedura telematica a partire dalle ore 9:30 del 16 maggio 2022 sino ad esaurimento risorse disponibili.

Scadenza: bando a sportello

Contributi per la realizzazione di interventi di amministrazione condivisa dei beni comuni

Contributi per la realizzazione di interventi di amministrazione condivisa dei beni comuni

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Favorire la realizzazione di progetti di amministrazione condivisa dei beni comuni da parte degli enti locali, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118, quarto comma, della Costituzione, nonché di quanto previsto dalla legge regionale n. 10 del 26 giugno 2019 (Promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni).

Con questa finalità, la Regione Lazio ha approvato l’avviso pubblico per la concessione di contributi attraverso i quali finanziare interventi di amministrazione condivisa dei beni comuni mediante forme di collaborazione tra le amministrazioni locali e i cittadini attivi, al fine di condividere risorse e responsabilità per lo svolgimento di attività di interesse generale, senza scopo di lucro, aventi finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Sono destinatari dei contributi gli Enti locali che stipulano “patti di collaborazione” con i cittadini attivi per la amministrazione condivisa dei beni comuni, negli ambiti e tipologie di intervento indicati dal presente avviso.
Nel dettaglio, le istanze di contributo possono essere presentate da:

  • Roma Capitale e/o i singoli Municipi di Roma Capitale;
  • i Comuni della Regione Lazio, anche in forma associata ai sensi del decreto legislativo 267/2000 e successive modifiche;
  • la Città Metropolitana e le Province della Regione Lazio.

I patti di collaborazione devono essere predisposti nel rispetto di quanto previsto dalle “Linee guida per l’adozione, da parte degli enti locali, dei regolamenti per la promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni” (Bollettino ufficiale della Regione n. 61 del 22 giugno 2021).

In particolare, il patto di collaborazione deve definire:

  • gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere;
  • l’individuazione puntuale del bene o dei beni comuni oggetto del patto;
  • la durata;
  • le modalità di svolgimento dell’azione nel rispetto della fruizione collettiva dei beni che sono oggetto del patto;
  • i ruoli delle parti coinvolte incluso, ove necessario, l’affiancamento del personale amministrativo;
  • gli impegni reciproci, eventualmente anche economici;
  • i requisiti e i limiti dell’intervento;
  • le modalità di monitoraggio e del processo da seguire nella valutazione dei risultati;
  • le modalità per adeguare in corso d’opera gli interventi concordati;
  • le misure di pubblicità;
  • le cause e le modalità di esclusione di singoli cittadini a fini sanzionatori;
  • le conseguenze di eventuali danni occorsi a persone o cose in occasione o a causa degli interventi di cura e valorizzazione, la necessità e le caratteristiche delle coperture assicurative.

Sono ammesse a finanziamento proposte progettuali che ricadano nei seguenti ambiti relativi a “beni comuni materiali e immateriali”, ciascuno dei quali prevede una serie di per tipologie di intervento specificate all’interno del presente avviso:

  • conservazione e manutenzione di piazze/ portici/ prospetti di edifici/ edifici in stato di abbandono e oggetto di attività di rigenerazione urbana/ aree scolastiche, aree agricole pubbliche e strutture sportive;
  • interventi di inclusione e coesione sociale;
  • digitalizzazione.

Lo stanziamento complessivo dei fondi regionali destinati al presente avviso è di 400.000 euro di cui:

  • 200.000 euro per spese di parte corrente;
  • 200.000 euro per spese in conto capitale.

La domanda, completa di tutta la documentazione allegata richiesta, deve essere inviata, pena l’esclusione, a partire dal 23 maggio 2022 alle ore 12 ed entro il 6 luglio 2022 ore 17.00.

Scadenza: 6 luglio 2022

Sostegno alle librerie indipendenti e alle piccole case editrici del Lazio – 2022

Sostegno alle librerie indipendenti e alle piccole case editrici del Lazio - 2022

Valorizzare la competitività delle librerie indipendenti e delle piccole case editrici localizzate nel territorio regionale attraverso progetti di promozione e diffusione della lettura per grandi e piccoli e di attività di promozione di strumenti e risorse digitali e tecnologiche.
È questa la finalità dell’avviso pubblico, finanziato con fondi regionali e gestito dalla società in house LAZIOcrea SpA approvato dalla Regione

Lazio su proposta della Direzione per lo Sviluppo Economico.
Beneficiarie della misura sono:

  1. LIBRERIE INDIPENDENTI;
  2. PICCOLE CASE EDITRICI.

È possibile presentare domanda solo per una categoria e il contributo richiesto per i progetti non può essere superiore all’importo massimo stabilito.

Il progetto finanziabile potrà prevedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una o più delle attività di seguito descritte distinte per ciascuna categoria di partecipazione, fermo restando che:

  • le iniziative di promozione della lettura nonché quelle legate alle premialità devono essere realizzate nel periodo intercorrente tra la data di pubblicazione del presente avviso ed il 31 ottobre 2022;
  • le restanti attività progettuali devono essere realizzate nel periodo intercorrente tra la data del 1 gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2022.

Si precisa che nella programmazione degli eventi deve essere garantito un equilibrio in termini di rappresentanza di genere.
Ciascun progetto deve avere ad oggetto uno o più delle seguenti linee di intervento:

CATEGORIA A – LIBRERIE INDIPENDENTI

  1. Iniziative di promozione della lettura da realizzare nel periodo intercorrente tra la data di pubblicazione del presente Avviso e il 31 ottobre 2022 in presenza nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento interpersonale e sicurezza o, qualora non consentito dalle norme vigenti al momento della loro realizzazione, in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming).
  2. Progetti di digitalizzazione delle librerie e promozione alla lettura, anche attraverso l’utilizzo di software, sistemi, strumenti e risorse digitali e tecnologiche, quali a titolo esemplificativo:
  3. Adeguamento degli spazi e delle attività alle eventuali esigenze legate al distanziamento interpersonale, ai requisiti igienico-sanitari compreso acquisto D.P.I., materiali e attrezzature preposte e alle modalità di svolgimento delle attività nonché a progetti per migliorare l’accessibilità.

CATEGORIA B – PICCOLE CASE EDITRICI

  1. Iniziative di promozione della lettura (presentazioni, eventi, etc.) da realizzare nel periodo intercorrente tra la data di pubblicazione del presente avviso e il 31 ottobre 2022 in presenza nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento interpersonale e sicurezza o, qualora non consentito dalle norme vigenti al momento della loro realizzazione, in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming)
  2. Progetti di digitalizzazione e promozione alla lettura delle piccole case editrici anche attraverso l’utilizzo di software, sistemi, strumenti e risorse digitali e tecnologiche.
  3. Altre iniziative di promozione, sviluppo, produzione quali, a titolo esemplificativo.
  4. Adeguamento degli spazi e delle attività alle eventuali esigenze legate al distanziamento interpersonale, ai requisiti igienico-sanitari compreso acquisto D.P.I., materiali e attrezzature preposte e alle modalità di svolgimento delle attività nonché a progetti per migliorare l’accessibilità.

Per ciascun progetto selezionato LAZIOcrea S.p.A. erogherà un contributo a fondo perduto in misura pari al 100% del costo complessivo dello stesso e, comunque, di importo non superiore a € 10.500,00.

La domanda dovrà essere presentata, completa di tutta la documentazione allegata richiesta, a seguito della pubblicazione sul B.U.R. della Regione Lazio dell’avviso, con le modalità di seguito descritte, a partire dal 18 maggio 2022 ore 12:00, da considerarsi data di apertura della ricezione delle domande e, pena l’esclusione, entro il 30 giugno 2022 ore 12:00.

Scadenza: 30 giugno 2022

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU

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ll presente avviso mira a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e di sostegno ai processi di sviluppo locale.

Il contributo, che sarà erogato secondo modalità “a sportello”, è concesso fino ad un massimo di 150.000 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000 euro.

Possono presentare domanda di finanziamento, purché proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo dei beni appartenenti al patrimonio culturale rurale in data antecedente al 31.12.2020, i seguenti soggetti: le persone fisiche e i soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; gli enti del terzo settore e altre associazioni, le fondazioni e le cooperative, le imprese in forma individuale o societaria.

a domanda di finanziamento, con l’avvenuto adempimento di versamento dell’imposta di bollo, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente e completa di tutta la documentazione richiesta deve essere presentata, entro il 20 maggio 2022, utilizzando esclusivamente l’applicativo informatico predisposto da Cassa depositi e prestiti S.p.A.

Scadenza: 20 Maggio 2022

POR FESR, Pre Seed Plus

POR FESR, Pre Seed Plus

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La Regione Lazio mira a promuovere la creazione di startup innovative ad elevato potenziale di crescita, in particolare quelle che intendono mettere a frutto i risultati della ricerca scientifica e le competenze ivi maturate, sostenendo un piano di attività della durata non superiore ad un anno, che consenta loro di reperire la finanza necessaria per consolidare l’idea di business, diventando di maggiore interesse per gli investitori nel capitale di rischio.

La dotazione dell’avviso ammonta a 5 milioni di euro, ai quali si aggiungono eventuali ulteriori economie dell’avviso Pre Seed, approvato con determinazione n. G03793/2017 e successive modifiche e integrazioni, a seguito di revoche, rinunce, rideterminazioni ed esiti di non ammissibilità.

Beneficiari sono le Startup innovative (ex DL 179/2012) costituite da non oltre 24 mesi alla data di presentazione della Domanda, che abbiano i requisiti dimensionali di Piccola Impresa e gli altri requisiti previsti dall’art. 22 del Reg. (UE) 651/2014.

La domanda può essere presentata anche per società da costituire, le quali dovranno possedere i requisiti previsti entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione al contributo.

Le startup innovative ammissibili sono qualificate “Spin-off della ricerca” ai fini dell’Avviso, se almeno uno dei soci è un “socio innovatore”, vale a dire una persona fisica che, oltre a sottoscrivere una quota nel capitale della startup innovativa, abbia il titolo o un’esperienza di ricercatore e dedichi almeno metà del proprio tempo lavorativo al piano di attività agevolato, il quale deve valorizzare gli esiti dell’attività di ricerca svolta in precedenza.

Il contributo è a fondo perduto e può coprire fino al 100%, delle spese ammissibili e da rendicontare, da sostenersi per realizzare un Piano di Attività ad un anno, ed è commisurato al 100% degli apporti di capitale dedicati a realizzare tale piano e – nel caso di spinoff della ricerca – anche agli apporti di tempo lavorativo da parte di uno o più “soci innovatori” della startup innovativa.

Il contributo minimo è di 10.000 euro e quindi i progetti devono presentare almeno 10.000 euro di spese ammissibili e 10.000 euro di apporti validi.

Il contributo massimo è di 30.000 euro, che può essere incrementato a 60.000 euro nel caso in cui i maggiori apporti di capitale siano da parte di investitori terzi e indipendenti (investitori professionali, business angels, raccolta tramite equity crowdfunding) e a 100.000 euro nel caso di Spin off della ricerca, a condizione che l’apporto di tempo lavorativo rappresenti almeno il 50% del totale degli apporti validi.

Il contributo è concesso ai sensi dell’art. 22 del Reg. (UE) 651/2014.

I progetti agevolabili devono riferirsi alle aree di specializzazione individuate nella Smart Specialisation Strategy, ai settori ad alta intensità tecnologica e di conoscenza, riguardare l’avviamento di attività imprenditoriali da svolgersi nel Lazio e:

  • essere basati su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione del progetto, sebbene da consolidare in taluni aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile, anche sui mercati internazionali;
  • avere dei soci e/o un team dotati di capacità tecniche e gestionali che assicurino il proprio impegno allo sviluppo del progetto anche in termini di apporto tecnologico e lavorativo;
  • prevedere un Piano di attività a un anno che – anche tramite il consolidamento e l’integrazione del capitale tecnologico (es. prototipazione e protezione della proprietà intellettuale) e del capitale umano iniziale, al fine di garantire la completezza delle competenze nell’ambito del team, e quant’altro opportuno (sviluppo strategie commerciali e finanziarie, ricerca di partner, etc.) – renda credibile che il progetto entro tale termine risulti di interesse per gli investitori nel capitale di rischio delle startup (cd. early stage).

Sono ammissibili a contributo le spese previste dal Piano di Attività, rientranti nelle tipologie specificate nell’Avviso, e classificate nelle seguenti macrocategorie: investimenti (incluse le spese di costituzione per le imprese costituende), servizi specialistici, costo del personale (diverso da soci o amministratori), altre spese ammissibili.

Le spese devono essere sostenute dopo la data di presentazione della richiesta, ad eccezione di quelle relative alla progettazione, ed entro 12 mesi dalla concessione del contributo e i pagamenti devono essere effettuati mediante strumenti che ne garantiscano la tracciabilità.

La selezione dei progetti avviene con procedura valutativa a sportello, vale a dire che il finanziamento dei Progetti ammessi a contributo avviene secondo l’ordine di presentazione delle Domande fino a esaurimento delle risorse.

La valutazione dei Progetti è effettuata da una Commissione sulla base della qualità tecnica e completezza del Progetto e del Piano di Attività in termini di:

  • capacità della soluzione innovativa da proporre sul mercato nel soddisfare esigenze che rendano il progetto di impresa scalabile
  • anche sui mercati internazionali;
  • capacità e competenze tecniche e gestionali del Team e del loro apporto tecnologico al progetto;
  • adeguatezza del Piano di Attività nell’integrare i fabbisogni tecnologici e le funzionalità di governo manageriale necessari per rendere appetibile il progetto di impresa sul mercato del capitale di rischio

È assegnata una premialità ai progetti con particolari ricadute in termini ambientali.

Le erogazioni saranno effettuate dietro presentazione di rendicontazione, a SAL e a saldo, delle spese ammesse ed effettivamente sostenute. La possibilità di ottenere una anticipazione è subordinata alla presentazione di una fideiussione a copertura dell’importo erogato a titolo di anticipo.

Al momento dell’erogazione, a eccezione dell’anticipo, deve essere stato effettuato l’apporto di capitale (versamento) o di lavoro (su time report) in misura almeno corrispondente alle spese rendicontate.

Le Domande devono essere presentate dalle ore 12:00 del 19 maggio 2022 e fino alla chiusura dell’avviso.

Scadenza: bando a sportello

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