INFRASTRUTTURE APERTE PER LA RICERCA 2022

INFRASTRUTTURE APERTE PER LA RICERCA 2022

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La Regione Lazio intende potenziare le capacità del sistema regionale della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico rafforzando il legame tra i produttori di conoscenza e le imprese in grado di trasformare tale conoscenza in una crescita dell’economia e della buona occupazione basata su tecnologie più competitive.

Per questo l’Avviso prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento per l’avviamento o il potenziamento di infrastrutture per la ricerca, che producano nuova capacità operativa dedicata a corrispondere ai fabbisogni di ricerca e innovazione delle imprese con riferimento alle aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy Regionale (RIS3) e alle traiettorie di sviluppo ivi delineate.

L’aiuto riguarda gli investimenti materiali e immateriali per laboratori, macchinari e attrezzature, le cui tariffe di accesso, insieme ai ricavi per altri servizi di ricerca connessi che il beneficiario sarà in grado di offrire, devono garantire la sostenibilità economica e finanziaria dell’investimento.

L’investimento agevolato non deve risultare inferiore a 2 milioni di euro, deve essere concretamente avviato entro 9 mesi dalla data di concessione del contributo (50% di impegni giuridicamente vincolanti o, per i soggetti tenuti, procedure di gara pubblicate per tale importo) ed essere completamente realizzato, pagato e funzionante entro 30 mesi dalla medesima data di concessione.

I beneficiari sono soggetti di natura privata o pubblico privata, aventi qualsiasi forma giuridica che sia compatibile con la proprietà degli investimenti agevolati (ad esempio: società, reti o consorzi dotati di personalità giuridica e proprio patrimonio) e con lo svolgimento in via prevalente di attività economiche di ricerca, di trasferimento tecnologico e relativa assistenza.

Sono ammissibili aggregazioni prive di patrimonio solo se tra Enti Pubblici e a condizione che abbiano la piena disponibilità degli investimenti agevolati e assicurino la stabilità necessaria per garantire nel tempo la gestione unitaria dell’infrastruttura e il suo carattere aperto.

I beneficiari possono anche non essere costituiti al momento della presentazione della domanda, ma devono esserlo al momento della concessione del contributo.

I beneficiari devono dimostrare in primo luogo di avere la capacità finanziaria per far fronte alla quota dell’investimento non coperta da contributo, anche mediante l’eventuale sostegno finanziario upfront di partner (non beneficiari) a scomputo del futuro uso dell’infrastruttura e servizi connessi.

La presenza di imprese concretamente interessate a utilizzare la nuova capacità operativa dell’infrastruttura che sarà messa a disposizione a seguito dell’investimento agevolato è, comunque, il principale criterio di valutazione dei progetti, perché indica che l’investimento è capace di soddisfare la domanda di ricerca delle imprese e, al contempo, che lo stesso è in grado di generare ricavi che ne garantiscono la sostenibilità economica e finanziaria nel tempo.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale delle spese ammissibili ed effettivamente sostenute, ed è un aiuto di Stato concesso ai sensi dell’art. 26 del Reg. (UE) 651/2014, quindi, indipendentemente dalla natura (pubblica o privata) e dalla dimensione dei soggetti beneficiari (incluse le grandi imprese), ma a condizione che l’accesso all’infrastruttura e ai servizi connessi sia aperto a più utenti imprese e offerto in modo trasparente e non discriminatorio (attività economica).

Tuttavia, nel caso di beneficiari che sono organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, l’uso dell’Infrastruttura di Ricerca può essere destinato a svolgere attività non economica, vale a dire di ricerca indipendente (non commissionata dalle imprese e i cui risultati sono pubblici), nella misura massima del 30%, e una quota corrispondente degli investimenti può essere sovvenzionata al 100% non avendo natura di aiuto di Stato.

Ciascun progetto può avere un contributo massimo di 3 milioni di euro.

Il progetto di investimento deve riguardare la creazione o l’ampliamento di una “infrastruttura di ricerca”intesa come un complesso organico e funzionale di impianti, risorse e servizi il cui utilizzo sono di interesse della comunità scientifica, comprese le imprese laddove esse svolgano attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, per compiere ricerche nei rispettivi settori.

Sono spese ammissibili gli investimenti materiali e immateriali, acquistati a prezzi di mercato da soggetti terzi e indipendenti rispetto ai soci ed ai partner del beneficiario, e riguardanti principalmente:

  • gli impianti o i complessi di strumenti scientifici,
  • le risorse basate sulla conoscenza, quali collezioni, archivi o informazioni scientifiche strutturate;
  • le infrastrutture basate su tecnologie abilitanti dell’informazione e comunicazione, quali le reti di tipo GRID, il materiale di tipo informatico, il software e gli strumenti di comunicazione e ogni altro mezzo strettamente necessario per soddisfare la domanda di ricerca cui si rivolge l’operatività specifica del Beneficiario.

Sono ammissibili in forma accessoria opere murarie (compresi gli impianti “civili” quali riscaldamento, elettricità, acqua, etc.) nella misura massima del 25% del totale delle spese ammesse e se strettamente necessari a rendere funzionale l’investimento principale.

Le spese ammissibili devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda, salvo quelle relative all’attività di progettazione e all’acquisto di terreni (entrambe non superiori al 10% delle spese ammissibili).

I beni oggetto di investimento dovranno risultare ubicati in una o più sedi operative presenti nel Lazio, di cui il beneficiario abbia regolare titolo di disponibilità e che siano dotate di tutte le autorizzazioni necessarie a svolgere le attività previste.

Modalità di presentazione delle domande

Presentazione delle domande online tramite GeCoWEB Plus dalle 12:00 del 30 gennaio 2023 e fino alle ore 18:00 del 30 marzo 2023.

Scadenza: 30 marzo 2023

PAGAMENTO AL FINE DI ADOTTARE E MANTENERE PRATICHE E METODI DI PRODUZIONE BIOLOGICA – AVVISO AD APERTURA CONDIZIONATA

PAGAMENTO AL FINE DI ADOTTARE E MANTENERE PRATICHE E METODI DI PRODUZIONE BIOLOGICA – AVVISO AD APERTURA CONDIZIONATA

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Scopo fondamentale è perseguire quanto già realizzato nelle precedenti edizioni ma anche offrire, dopo la grande emergenza del Coronavirus, un contributo concreto al rilancio ed allo sviluppo delle attività che l’agricoltura realizza in tema sociale.

Si ritiene pertanto importante promuovere e valorizzare le iniziative delle aziende agricole e delle cooperative sociali che intendono realizzare progetti di Agricoltura Sociale, con particolare riferimento alla solidarietà tra le generazioni, all’assistenza sociale e sociosanitaria dei gruppi sociali svantaggiati, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale di chi vive nelle zone rurali. A tale scopo, Confagricoltura, Senior Onlus e Reale Foundation bandiscono per l’anno 2022 la settima edizione del concorso (“sezione ordinaria”).

Inoltre, in linea con gli orientamenti della politica nazionale ed internazionale attenta all’ambiente, alla qualità della vita e alla sostenibilità sociale, per la settima edizione, Senior L’Età della Saggezza Onlus istituisce un premio speciale 2022 aggiuntivo a favore delle cooperative sociali che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico.

Le proposte dovranno collocarsi in una, e una soltanto, delle seguenti aree:

  • potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti;
  • costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di Agricoltura Sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali;
  • sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Le proposte dovranno fare espresso riferimento a una o al massimo due delle seguenti tipologie di beneficiari: minori e giovani in situazione di disagio sociale; donne; anziani; disabili; immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

I progetti dovranno riguardare uno o più delle seguenti attività:

  • l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante;
  • l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 ottobre 2023. Il bando nella “sezione ordinaria” prevede tre premi di 40.000 Euro ciascuno per tre progetti innovativi di Agricoltura Sociale. Ai 3 progetti vincitori sarà inoltre assegnata una borsa di studio per la frequenza del Master di Agricoltura Sociale presso l’Università di Roma Tor Vergata. La “sezione speciale 2022” prevede un premio di 20.000 euro per progetti riguardanti la gestione e riqualificazione del verde pubblico.

La scadenza verrà stabilita sulla base delle disposizioni impartite dall’Organismo pagatore Agea.

SOSTEGNO ZONE CON SVANTAGGI NATURALI MONTAGNA – AVVISO AD APERTURA CONDIZIONATA

SOSTEGNO ZONE CON SVANTAGGI NATURALI MONTAGNA – AVVISO AD APERTURA CONDIZIONATA

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L’Avviso fa riferimento al PSR 2023/2027 ed in particolare all’Intervento SRB01 “Sostegno zone con svantaggi naturali montagna” con le seguenti finalità:

  • prosecuzione nell’uso dei terreni agricoli al fine di evitare l’abbandono del territorio;
  • manutenzione del paesaggio;
  • mantenimento e promozione di sistemi di produzione agricola sostenibili;
  • mantenimento della biodiversità.

L’Avviso, quali destinatari degli interventi promossi dall’intervento SRB01 “Sostegno zone con svantaggi naturali montagna” è rivolto agli agricoltori. I beneficiari delle risorse destinate all’intervento SRB01 “Sostegno zone con svantaggi naturali montagna” sono gli agricoltori attivi singoli o associati.

L’intervento previsto ha durata pari ad 1 anno. Vengono concessi premi per unità di superficie (HA). Gli importi sono dettagliati nell’avviso pubblico.

L’assoggettamento all’impegno decorre dal 1° gennaio 2023 per la durata di 1 anno.

Per l’attuazione dell’Intervento sono previsti stanziamenti annuali, che saranno determinati dopo la formale adozione del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) del Piano Strategico Nazionale PAC 2023/2027 per la Regione Lazio. Il contributo sarà concesso esclusivamente alle domande di sostegno istruite con esito positivo e dichiarate ammissibili.

Scadenza: sulla base delle disposizioni impartite dall’Organismo pagatore Agea

NUOVO FONDO PER IL PICCOLO CREDITO – ENERGIA

NUOVO FONDO PER IL PICCOLO CREDITO – ENERGIA

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Il Nuovo Fondo Piccolo Credito (NFPC) ha l’obiettivo di fornire risposta alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione.

Il NFPC eroga prestiti ad imprese già costituite e con storia finanziaria.

In particolare, l’Avviso NFPC – ENERGIA sostiene gli investimenti finalizzati al risparmio e al miglioramento dell’efficienza energetica al fine di contrastare il caro-bollette e incentivare una produzione ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale.

Per l’iniziativa sono stanziati 18,4 milioni di euro (fondi PR FESR 2021-2027).

Beneficiari del NFPC – ENERGIA sono:

 

  • Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI)
  • Consorzi e le Reti di Imprese aventi soggettività giuridica
  • Liberi Professionisti

Alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:

  • rientrare nei requisiti dimensionali di MPMI (anche nel caso di Liberi Professionisti o Consorzi e Reti con soggettività giuridica)
  • avere gli ultimi due bilanci chiusi depositati (per i Liberi Professionisti le ultime due dichiarazioni dei redditi),
  • avere o intendere aprire, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento, una sede operativa nel Lazio (in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinata al prestito)
  • avere un’esposizione complessiva limitata a 100.000 euro nei confronti del sistema bancario sui crediti per cassa a scadenza.
  • Devono inoltre rispettare i requisiti di ammissibilità generale indicati nell’Avviso (quali, ad esempio, la regolarità contributiva attestata dal DURC)

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 10.000 euro, massimo 50.000 euro
  • durata: 60 mesi con preammortamento di 12 mesi
  • tasso di interesse: zero
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata

Il costo totale del Progetto non deve essere inferiore a 10.000 euro.

Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% del Progetto (sono quindi ammissibili progetti di importo superiore a 50.000 euro, nel qual caso il finanziamento coprirà meno del 100% del Progetto).

Saranno ammissibili all’agevolazione i Progetti che includono seguenti investimenti da realizzare presso la sede operativa localizzata nel Lazio, finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica dei processi produttivi, a ridurre i consumi energetici, nonché l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.

Sono ammissibili le spese necessarie per la realizzazione degli interventi quali:

  • spese per investimenti materiali e immateriali, quali acquisto e installazione di impianti, attrezzature, componenti e strumenti necessari alla realizzazione dell’intervento;
  • spese accessorie, nel limite del 10% del valore totale del Progetto, per servizi di consulenza, spese di progettazione tecnica degli investimenti;
  • capitale circolante relativo ai costi dei consumi energetici, nel limite del 30% delle spese ammissibili complessive.

In sede di domanda deve essere presentato il Progetto che si chiede di ammettere a finanziamento e che dovrà essere realizzato entro 12 mesi dall’erogazione. Al termine dei 12 mesi il beneficiario dovrà presentare una relazione che illustri il Progetto effettivamente realizzato. Il Gestore effettuerà specifiche visite in loco per verificare l’effettiva realizzazione dei Progetti finanziati.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line a partire dalle ore 9.00 del 20 dicembre 2022 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: bando a sportello

RISTRUTTURAZIONE DI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

RISTRUTTURAZIONE DI BENI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

 

La Regione Lazio intende sostenere la ristrutturazione edilizia e impiantistica degli Immobili Confiscati alla criminalità organizzata presenti nel territorio regionale e messi a disposizione, ai sensi dell’articolo 48, comma 3, della normativa antimafia, per realizzare attività socio-assistenziale, culturale, turistico-sociale e/o di promozione della legalità.

Per l’iniziativa sono stanziati 1.007.845,30 euro (fondi regionali).

I Beneficiari sono:

  • Roma Capitale per gli Immobili Confiscati già trasferiti al suo patrimonio indisponibile alla data di presentazione della Domanda. Il contributo può essere concesso anche ai Municipi nella cui circoscrizione si trovino gli immobili confiscati alla criminalità. A tali beneficiari sono riservati 280.000 euro;
  • altri Comuni, Province del Lazio e Città metropolitana di Roma per gli Immobili Confiscati già trasferiti al loro patrimonio indisponibile alla data di presentazione della Domanda. A tali beneficiari sono riservati 488.000 euro;
  • Organismi del Terzo Settore, per gli Immobili Confiscati che, alla data di presentazione della Domanda, risultino loro assegnati da parte dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati e/o degli enti locali del Lazio di cui alle precedenti lettere A e B (articolo 48, comma 3, lettere c) e c.bis) della normativa antimafia). A tali beneficiari sono riservati 239.845,30 euro.

Sono ammissibili i costi previsti dal quadro economico del progetto preliminare (o definitivo o esecutivo se già disponibile) relativo ai lavori di ristrutturazione dell’immobile confiscato, tranne poche eccezioni.

Il contributo è pari al 100% dei costi ammissibili al netto dell’eventuale cofinanziamento previsto in fase di richiesta (che è un criterio di premialità nella selezione dei progetti finanziabili).

In ogni caso il contributo non può superare:

  • 000 euro, per gli Enti Locali (beneficiari di cui alle lettere A e B);
  • 000 euro, per gli Organismi del Terzo Settore (Beneficiari di cui alla lettera C).

I lavori di ristrutturazione devono essere conclusi entro 12 mesi dalla concessione del finanziamento.

Le domande possono essere presentate a partire dal 10 gennaio 2023.

Scadenza: 23 febbraio 2023

LAZIO CINEMA INTERNATIONAL 2022 – II EDIZIONE

LAZIO CINEMA INTERNATIONAL 2022 – II EDIZIONE

Cinema

 

L’intervento sostiene la produzione di Opere Audiovisive internazionali al fine di:

  • rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, anche mediante una più intensa collaborazione con i produttori esteri;
  • dare una maggiore visibilità internazionale delle destinazioni turistiche del Lazio, in particolare dei luoghi di pregio artistico e culturale oggi più marginali rispetto ad una domanda concentrata prevalentemente su Roma, e quindi rafforzare e migliorare la competitività del settore turistico.

La dotazione dell’Avviso è di 5 milioni di euro di cui la metà (2,5 milioni) sono riservati alle Opere Audiovisive di Interesse Regionale.

La dotazione finanziaria dell’Avviso viene concessa nel rispetto dell’ordine cronologico delle PEC di invio delle Domande.

Destinatari sono le Imprese che sono PMI e sono Coproduttori Indipendenti ovvero sono Produttori Indipendenti Originari come definiti dalla Legge Cinema, operando, tra l’altro, prevalentemente nel settore di “Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 2007 59.1), e che sono titolari di diritti di sfruttamento dell’Opera almeno per l’Italia

I beneficiari alla Data di Finalizzazione del Formulario su GeCoWEB Plus devono un Patrimonio Netto pari o superiore a 40.000 Euro, essere già iscritti al Registro delle Imprese ovvero ad un registro equivalente in uno Stato membro della UE, ma devono avere comunque, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, residenza fiscale in Italia ed una sede operativa nel Lazio. Il beneficiario può essere una sola impresa oppure possono esserci più beneficiari per una stessa Opera.

I beneficiari, inoltre, devono avere una adeguata capacità amministrativa, finanziaria e operativa necessari a realizzare l’Opera Audiovisiva, congiuntamente agli altri Coproduttori Qualificati cioè avere un rapporto pari ad uno tra:

  • la somma del Valore della Produzione Medio Caratteristico del o dei Coproduttori Qualificati,
  • il Costo Complessivo della Produzione al netto delle Coperture Finanziarie di Terzi reperito alla Data della Finalizzazione dai Coproduttori Qualificati (incluso il loro apporto societario) e dell’importo della Quota di Compartecipazione dei Coproduttori non Qualificati.
  • È facoltà dei Beneficiari equiparare l’acquirente di diritti “in perpetuo” per lo sfruttamento economico diverso dalla proiezione nelle sale cinematografiche (genericamente: prevendita diritti televisivi o via web), ad Altri Coproduttori, in alternativa, considerare il corrispettivo di tale cessione una copertura finanziaria.

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di Opere Audiovisive internazionali, intendendo per tali:

  • Opere Cinematografiche Realizzate in Coproduzione Internazionale ai sensi dell’art. 3 delD.P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera di Compartecipazione compatibile con quanto stabilito dall’Accordo di Coproduzione tra l’Italia e lo Stato estero in questione;
  • Opere Cinematografiche Realizzate in Regime di Coproduzione Internazionale o Opere Audiovisive di Produzione Internazionale ai sensi dell’art. 4 delD.P.C.M. 11 luglio 2017;
  • Opere Audiovisive diverse da quelle Cinematografiche a cui è ̀riconosciuta la nazionalità italiana ai sensi dell’articolo 2 del DPCM del 11 luglio 2017 e che abbiano sia la Quota Italiana e la Quota Estera di Compartecipazione pari almeno al 20%.
  • In tutti i casi il o i Coproduttori Esteri ed il o i Richiedenti non devono essere reciprocamente connessi tra loro da rapporti di controllo e/o di gestioni comuni e/o di altra natura, salvo il legame inerente la realizzazione dell’Opera stessa o di singole Opere Audiovisive coprodotte in passato.

Sono ammissibili le Coproduzioni realizzate sulla base di un Contratto di Coproduzione. Al momento della presentazione della domanda, deve essere presentata almeno una Lettera di Intenti sottoscritta dal o dai Richiedenti e da almeno un Coproduttore Estero che dimostri una Copertura Finanziaria pari almeno al 40% del Costo Complessivo di Produzione.

Tutte le Opere devono essere comunque essere classificate come “prodotto culturale” avendo ottenuto nell’ambito delle procedure di competenza del MIBACT l’eleggibilità culturale, quantomeno in via provvisoria al momento della finalizzazione del Formulario su GeCoWEB Plus.

Le Opere Audiovisive agevolabili inoltre:

  • non devono rientrare tra quelle escluse dalla Legge Cinema;
  • se Opere Cinematografiche, devono presentare una durata superiore a 52 minuti ed un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 1.500.000 euro, 750.000 euro per le opere prime e seconde e 400 euro al minuto per i documentari.
  • se Opere Audiovisive non Cinematografiche:
  • se Opere di Narrazione e Finzione Scenica (fiction), devono presentare una durata pari o superiore a 52 minuti ed un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 2.000 euro al minuto;
  • se Opere di Animazione o Documentari, devono presentare un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 400 euro al minuto e una durata pari o superiore a 40 minuti, se Documentario (singolo o seriale), o a 24 minuti, se Opere di Animazione.

Sono escluse le Opere Audiovisive per le quali alla Data della Finalizzazione è già avvenuto l’Inizio delle Riprese, vale a dire:

  • se Opere Audiovisive di Narrazione e Finzione Scenica, sono già iniziate le riprese o se Opere Audiovisive di Animazione, sono già iniziate le lavorazioni, escluse le riprese o le lavorazioni aventi carattere di preproduzione;
  • se Documentari, sono già stati contrattualizzati mediante impegni giuridicamente vincolanti più del 25% delle Spese Ammissibili Dirette.

L’Inizio delle Riprese deve avvenire, pena la revoca dell’Aiuto concesso, entro 12 mesi dalla Data di Concessione.

I Costi Ammissibili sono quelle sostenute dal o dai Beneficiari per la realizzazione della Opera Audiovisiva e somma delle:

  • Spese Ammissibili Dirette Territoriali;
  • Spese Ammissibili Dirette Extraterritoriali;
  • Costi Indiretti Forfettari calcolati nella misura del 15% dei costi per il personale compresi nelle Spese Dirette Ammissibili.

Le Spese Ammissibili Dirette corrispondono al Costo Eleggibile di Produzione sostenuto dal Beneficiario, per effetto della sua Quota di Compartecipazione, al netto quindi dell’eventuale Compartecipazione finanziaria di un altro Coproduttore (inclusi quelli che hanno acquisito in perpetuo i diritti TV o internet se considerati come tali) e non aventi carattere meramente finanziario. Le spese per produzioni appaltate (produzioni esecutive o assimilabili) sono ammissibili se adeguatamente rendicontate e pagate dal Beneficiario.

Le Spese Ammissibili Territoriali si calcolano applicando alle Spese Ammissibili Dirette, uno dei due metodi di seguito indicati:

  • Girato Lazio: in proporzione al rapporto tra le giornate di ripresa o, nel caso delle Opere di Animazione di lavorazione, effettuate sul territorio della regione Lazio e quelle totali;
  • Speso Lazio: con riferimento alla quota di spese sostenute nei confronti di soggetti fiscalmente residenti nella regione Lazio.

Le Spese Ammissibili Dirette Extraterritoriali sono ammissibili nella misura del 25% di quelle Territoriali o, se inferiore, nella misura delle Spese Ammissibili Dirette al netto di quelle Territoriali, in conformità alle previsioni dell’art. 54, comma 4 del RGE.

L’importo massimo dell’Aiuto concedibile ai sensi dell’art. 54 del RGE per ogni singola Opera Audiovisiva non può superare il 35% dei Costi Ammessi e l’importo di 500.000 Euro in valore assoluto, ed è così determinato:

  • un importo pari al 15% dei Costi Ammessi, incrementato al 20% nel caso sia la Quota Italiana che la Quota Estera siano entrambe pari o superiori al 20%, con un massimo pari a 380.000 Euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Interesse Regionale, con un massimo pari a 80.000,00 Euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Particolare Interesse Regionale, incrementato al 10% nel caso sia la Quota Italiana che la Quota Estera siano entrambe pari o superiori al 20%, con massimo pari a 180.000,00 Euro in valore assoluto.

L’ammontare dell’Aiuto concesso è rideterminato in sede di erogazione a Saldo nel rispetto dei limiti di cumulo stabilite dall’articolo 54 del RGE con riferimento al rapporto fra la somma degli Aiuti Italiani e la Quota di Compartecipazione Italina al Costo Complessivo di Produzione della singola Opera Audiovisiva.

E’ riconosciuto inoltre un contributo DE Minimis pari al 100% del costo del Revisore Legale per la certificazione obbligatoria con perizia giurata del rendiconto.

Domande a partire dal 5 dicembre.

Scadenza: 12 gennaio 2023

LAZIO CONTEMPORANEO 2022

LAZIO CONTEMPORANEO 2022

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La Regione Lazio intende sostenere l’affermazione dei giovani (under 35) artisti del Lazio sulla scena anche internazionale dell’arte contemporanea e favorire la crescita di un ecosistema locale sempre più professionalizzato e collegato a quelli presenti in altri paesi, anche al fine di dare prospettive più concrete di reddito ai giovani talenti dell’arte contemporanea espressione del suo territorio.

A tal fine, l’Avviso sostiene progetti che promuovano la conoscenza, anche oltre i confini del Lazio, dell’arte contemporanea visiva prodotta dai giovani artisti del Lazio, sviluppino in ambito internazionale le carriere e le ricerche dei giovani artisti e curatori del Lazio e facciano crescere la professionalità delle organizzazioni giovanili operanti nel Lazio in questo settore, favorendo l’inserimento e una maggiore partecipazione di tutti tali attori nelle reti internazionali.

L’Avviso sostiene progetti che prevedono uno o più interventi rientranti nelle seguenti tre tipologie:

  1. esposizioni e mostre monografiche o collettive dedicate a uno o più giovani artisti del Lazio aperte al pubblico sul territorio regionale, anche in luoghi diversi, per una durata complessiva di almeno 28 giorni, anche non continuativi se in luoghi diversi, e relativi eventi collegati (inaugurazione, altro). Tali esposizioni e mostre devono obbligatoriamente prevedere l’ospitalità di critici, curatori o altri operatori del settore individuati da organizzazioni partner operanti nella promozione dell’arte contemporanea a livello nazionale o internazionale.

Ciascun progetto può prevedere una sola esposizione o mostra che deve avere costi ammissibili non inferiori a 15.000 euro. Il contributo massimo concedibile per ciascun Intervento A è di 30.000 euro.

  1. produzioni editoriali dedicate a uno o più giovani artisti del Lazio. Tali produzioni, se cartacee, devono avere una distribuzione almeno a livello nazionale o, se digitali, devono essere in italiano e almeno in due lingue straniere.

Ciascun progetto può prevedere una sola produzione editoriale, intendendosi per tale anche una collana o similare, che deve avere costi ammissibili non inferiori a 5.000 euro. Il contributo massimo concedibile per ciascun Intervento B è di 20.000 euro.

  1. altri interventi anche all’estero o fuori regione, finalizzati a sviluppare le ricerche e le carriere di giovani artisti o curatori del Lazio, a condizione che siano sostenuti da almeno un’altra organizzazione partner, operante nell’ambito dell’arte contemporanea a livello nazionale o internazionale. Tale sostegno da parte dell’organizzazione partner deve essere concreto e deve essere formalizzato in un accordo di collaborazione con l’organizzazione beneficiaria.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, questi interventi possono riguardare la partecipazione a mostre monografiche o collettive all’estero o fuori regione, a manifestazioni periodiche internazionali (biennali, triennali, festival, etc.), a programmi di scambio o di residenze (sia outcoming che incoming), l’organizzazione di workshop e conversazioni, convegni, talk, incontri di scambio culturale, public program, educational program e project room.

Gli Interventi C devono avere costi ammissibili complessivi non inferiori a 5.000 euro. Il contributo massimo concedibile per gli Interventi C è di 20.000 euro.

In ogni caso, il contributo massimo riconoscibile per ciascun progetto non può superare l’importo di 50.000 euro.

Ove motivato e a determinate condizioni, gli interventi possono prevedere una partecipazione minoritaria di artisti (o curatori) non giovani e non del Lazio.

I Progetti devono essere completati (data ultima fattura) entro ottobre 2023 ed essere pagati e rendicontati entro dicembre 2023.

Beneficiari sono Enti pubblici e privati, incluse le associazioni e simili senza personalità giuridica, ma dotate di proprio codice fiscale e statuto (o simile) registrato all’Agenzia delle Entrate, con specifica esperienza in attività attinenti ai temi dell’arte contemporanea nel quadriennio 2018-2021.

Sono escluse le singole persone fisiche, anche se Lavoratori Autonomi, le Ditte Individuali e gli enti partecipati dalla Regione Lazio.

Il contributo massimo richiedibile è il 100% dei costi ammissibili o l’80% nel caso di Beneficiari che sono iscritti al registro delle imprese o sono comunque soggetto passivo IRES.

Sono costi ammissibili da rendicontare quelli necessari per realizzare gli interventi a esclusione delle spese di investimento, dei costi indiretti, generali e amministrativi e di quelli sostenuti nei confronti di parti correlate all’organizzazione beneficiaria. Sono però riconosciuti costi da non rendicontare nella misura del 10% di quelli da rendicontare.

Il costo per il personale già in forza è limitato al 25% del totale per la tipologia C; possono essere previsti limitati compensi o rimborsi spese forfettari per Giovani Autori del Lazio partecipanti al Progetto.

Le domande devono essere inviate dalle ore 12:00 del 26 ottobre 2022 e fino alle ore 18:00 del 14 dicembre 2022.

Scadenza: 14 dicembre 2022

PR FSE+ 2021-2027 – REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE SPORTIVE E CULTURALI PER STUDENTI

PR FSE+ 2021-2027 – REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE SPORTIVE E CULTURALI PER STUDENTI

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Ammonta a complessivi € 3.000.000 a valere sul PR FSE+2021-2027” Priorità “Giovani” – Obiettivo specifico f), lo stanziamento destinato a finanziare iniziative integrative dell’offerta formativa di natura sportiva, sociale e culturale che utilizzano lo sport e la cultura come strumenti educativi e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di recupero e di socializzazione attraverso momenti aggregativi, di sviluppo e di inclusione sociale, attraverso l’organizzazione di eventi sul territorio regionale che vedono il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado e degli enti di formazione accreditati nell’ambito dell’obbligo formativo e la partecipazione di soggetti dell’associazionismo territoriale.

L’avviso si sviluppa all’interno della strategia definita dalla Regione Lazio per gli interventi finanziati dal PR FSE+ per l’Obiettivo specifico f), nella Priorità “Giovani” 4 – AC 18, dove si concentrano iniziative e azioni contro la dispersione scolastica e formativa, in integrazione con quanto programmato dai Programmi nazionali FSE+ e dal PNRR, con specifico riguardo alle attività relative all’istruzione e formazione secondaria e ai percorsi di IeFP.

È obiettivo della Regione sensibilizzare gli studenti e accrescere la consapevolezza degli stessi su argomenti di quotidiana discussione anche attraverso momenti ludico-creativi, creando così occasioni di socialità e di condivisione, al di fuori dell’orario scolastico. L’ iniziativa si pone, quindi, i seguenti obiettivi:

  • sensibilizzare gli studenti e rafforzare la loro consapevolezza sugli argomenti come la violenza giovanile e i comportamenti discriminatori in generale;
  • accrescere il bagaglio esperienziale e culturale dei ragazzi;
  • creare maggiori occasioni di socialità, partecipazione e confronto degli studenti.
  • realizzare progetti a carattere educativo/formativo che si basano sull’organizzazione di eventi/manifestazioni di natura sportiva (gare, tornei, ecc.), sociale e culturale (concerti, rappresentazioni teatrali, dibattiti, ecc.) da realizzarsi nell’ambito del territorio della Regione Lazio.

Le iniziative dovranno prevedere come soggetti attuatori associazioni riconosciute o non riconosciute (con esclusione dei partiti politici e sindacati), istituti scolastici o enti accreditati nell’ambito dell’obbligo formativo, al fine di accrescere negli studenti, nei docenti e nei genitori il grado di consapevolezza riguardo alle tematiche scelte nel progetto.

Le proposte dovranno essere progettate, dal punto di vista della struttura e della metodologia di attuazione, in modo da rafforzare le attività didattiche e di sensibilizzazione con particolare riferimento ai temi della prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, della violenza e della discriminazione di qualsiasi natura.

Le iniziative da realizzarsi presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali didattiche, sportive e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa e adeguata programmazione didattica e culturale e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, rientranti tra le attività integrative dell’istituzione formativa da svolgersi in orario extra-scolastico.

Possono presentare proposte progettuali, in forma singola, associazioni riconosciute o non riconosciute, Fondazioni (con esclusione dei partiti politici e sindacati), Scuole statali o Paritarie o Enti del sistema educativo regionale dell’istruzione e formazione professionale di cui alla L.R. del 20/04/2015 n. 5 e smi., con una sede legale o almeno una sede operativa ubicata nella regione Lazio.

Alla realizzazione delle attività progettuali dovrà partecipare in caso di presentazione da parte di associazioni obbligatoriamente almeno una scuola statale o paritaria o un ente del sistema educativo regionale dell’istruzione e formazione professionale di cui alla legge regionale 20 aprile 2015, n. 5 (Disposizioni sul sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale) e successive modifiche ed integrazioni.

La partecipazione delle scuole/enti deve essere formalizzata attraverso una lettera di adesione ad un solo progetto (All. F) che dovrà essere sottoscritta dal rappresentante legale della Scuola/Ente e allegata alla documentazione obbligatoria da presentare in fase di candidatura del progetto.

Ogni soggetto proponente può presentare una sola proposta progettuale e può essere membro di un solo partenariato, pena l’inammissibilità delle proposte ulteriori pervenute cronologicamente nel momento successivo alla prima candidatura, come da orario tracciato dal sistema informatico regionale per l’accesso (SIGEM).

I soggetti proponenti che nella prima edizione sono stati ammessi al finanziamento potranno ripresentare una nuova proposta a valere sul presente avviso, fermo restando che la tematica e i destinatari devono essere diversi da quelli proposti nella prima edizione.

I progetti dovranno essere realizzati nell’arco dell’anno scolastico 2022-2023.

Ciascuna candidatura potrà avere un importo massimo di 20.000 euro.

I massimali per singolo progetto sono:

  • fino a € 10.000 nel caso in cui ci sia l’adesione di una scuola/ente;
  • fino a € 20.000 nel caso in cui ci sia l’adesione di due o più scuole/enti.

L’Amministrazione si riserva di integrare le risorse stanziate con il presente avviso con ulteriori risorse che si rendessero disponibili.

I destinatari delle iniziative sono gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado paritarie e statali o di istituti che gestiscono corsi triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) di cui alla legge regionale 20 aprile 2015, n. 5 (Disposizioni sul sistema educativo regionale di istruzione e Formazione professionale) e successive modifiche ed integrazioni. localizzati all’interno del territorio della Regione Lazio

Scadenza: 30 dicembre 2022

“DALLA PAROLA ALLO SCHERMO”: CONTRIBUTI PER LA SCRITTURA DI PROGETTI DI SCENEGGIATURE DI LUNGOMETRAGGI, CORTI E SERIE AUDIOVISIVE

“DALLA PAROLA ALLO SCHERMO”: CONTRIBUTI PER LA SCRITTURA DI PROGETTI DI SCENEGGIATURE DI LUNGOMETRAGGI, CORTI E SERIE AUDIOVISIVE

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Cinquecento mila euro di fondi regionali stanziati a sostegno della filiera del settore cinematografico e audiovisivo attraverso un nuovo avviso per la concessione di contributi dedicati alla scrittura di progetti di sceneggiatura.

La Regione Lazio ha infatti approvato l’edizione 2022 dell’avviso pubblico “Dalla parola allo schermo” che prevede un importo massimo di 7 mila euro a sostegno della scrittura di progetti di sceneggiatura per opere cinematografiche di lungometraggio; opere televisive di lungometraggio; serie TV; cortometraggi; opere web.

I progetti relativi alla scrittura di sceneggiature (trattamento, soggetto, sinossi) devono essere originali e inedite, ovvero tratte da altra opera non audiovisiva protetta ai sensi della legge sul diritto d’autore, e dalle quali sia possibile realizzare opere cinematografiche, televisive e web.

Nel dettaglio, ciascun progetto di sceneggiatura deve avere le seguenti caratteristiche:

  • essere originale e inedita oppure essere una elaborazione a carattere creativo di opere preesistenti non audiovisive, a condizione in quest’ultimo caso che l’autore sia titolare dei relativi diritti d’autore o di copyright;
  • essere scritto in italiano ovvero corredato da traduzione in italiano;
  • avere un contenuto narrativo di finzione ovvero documentaristico.

Si può partecipare con opere di genere diverso (ad esempio: commedia, drammatico, thriller, noir, horror, fantasy, fantascienza, per ragazzi, animazione, ecc.), purché il progetto sia ambientato nel periodo contemporaneo, strettamente legato e radicato nel territorio della Regione Lazio, raccontandone attrattive culturali naturalistiche ed enogastronomiche, e sia facilmente adattabile alla produzione cinematografica. I relativi diritti di elaborazione a carattere creativo del progetto presentato non devono essere stati ceduti a terzi che svolgano attività di impresa, in virtù di contratto ovvero opzione fino a 90 giorni a partire dalla data di scadenza della presentazione delle domande.

Non potranno essere presentati progetti già inviati alla precedente edizione di “Dalla parola allo schermo”.

Ciascun soggetto può presentare, singolarmente ovvero assieme ad altri, un solo progetto di scrittura di sceneggiatura.

Beneficiari dei contributi sono sia autori che esordienti i quali, alla data di presentazione della domanda, posseggano i seguenti requisiti:

  • essere residenti nel Lazio;
  • non essere socio né titolare, amministratore ovvero legale rappresentante di imprese di produzione audiovisiva ovvero distribuzione audiovisiva ovvero di imprese fornitrici di servizi media audiovisivi, come risultante dalla visura camerale o dal R.E.A.;
  • non aver beneficiato di altri contributi per la stessa finalità dalla Regione Lazio per le annualità 2020 – 2021 (ivi inclusi i contributi ricevuti da società partecipate della Regione Lazio).

Al fine di favorire la creazione di reti tra tutti i potenziali beneficiari a livello territoriale, le proposte progettuali potranno essere presentate da un partenariato. A tal fine, i progetti potranno essere presentati da una associazione temporanea di scopo (ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato; in quest’ultimo caso, i soggetti attuatori dovranno dichiarare l’intenzione di costituire l’associazione e indicare sin dal momento della presentazione del progetto il soggetto cui intendono conferire mandato con rappresentanza (“capofila”).

Nel caso di progetti di sceneggiatura presentati da più soggetti, a pena di inammissibilità: a) ciascun soggetto deve possedere i requisiti di cui alle lettere b); c); b) almeno il capofila deve possedere i requisiti di cui alla lettera a). Tutti i soggetti facenti parte del partenariato dovranno necessariamente possedere i requisiti indicati nel presente articolo e il soggetto individuato come capofila sarà considerato proponente e, in quanto tale, responsabile della realizzazione dell’intero progetto nei confronti di LAZIOcrea S.p.A.

Per ciascun progetto selezionato, LAZIOcrea S.p.A. erogherà un contributo differenziato, in base alla tipologia di opera, nel seguente modo:

  • opere cinematografiche di lungometraggio e opere televisive di lungometraggio: € 7.000,00;
  • serie TV: € 5.000,00;
  • cortometraggi e opere web: € 3.000,00

La domanda, completa di tutta la documentazione richiesta, dovrà essere presentata a partire dal 27 settembre 2022 ore 12:00 ed entro il 27 ottobre 2022 ore 12:00.

Scadenza: 27 ottobre 2022

STARTUP CULTURALI E CREATIVE 2022

STARTUP CULTURALI E CREATIVE 2022

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Obiettivo del bando è quello di sostenere la nascita e/o lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative e in particolare nei settori dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura e della musica – cofinanziandone i costi di avvio e di primo investimento.

Possono partecipare

  • Micro, piccole e medie imprese (inclusi Liberi Professionisti) costituite da non oltre 24 mesi al momento della presentazione della domanda e che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio.
  • Promotori (persone fisiche) di nuove micro, piccole e medie imprese che, entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione del contributo, si costituiscano in impresa e si iscrivano al Registro delle Imprese con i requisiti di cui sopra (PMI costituende).

In entrambi i casi l’attività imprenditoriale deve risultare effettivamente nuova e non prosecuzione di attività già avviate da più di 24 mesi sotto altra forma.

Settori di attività ammessi:

  • Patrimonio culturale ed artistico – arte, restauro, artigianato artistico (di elevata qualità artistica, di continuità con le tradizioni locali o a servizio degli altri settori ammissibili), tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia;
  • Architettura e design – architettura, design, disegno industriale (prototipazione e produzione in piccola scala di oggetti ingegneristici ed artigianali), design della moda;
  • Spettacolo dal vivo, teatro, musica e danza;
  • Audiovisivo, televisione e contenuti multimediali;
  • Editoria e radio;
  • Comunicazione, promozione, pubblicità e marketing;
  • Videogiochi e software

Sono ammissibili spese per investimenti materiali ed immateriali e di funzionamento, non inferiori a 20 mila euro, quali:

  • Spese per investimenti
  • investimenti materiali per lavori di adeguamento strutturale dei locali adibiti a Sede Operativa (inclusi allacci e collegamenti) la cui proprietà non sia di una Parte Correlata. Tali spese sono ammissibili solo se la disponibilità di tali locali è attestata in sede di rendicontazione da un Titolo di Disponibilità con validità antecedente all’avvio dei lavori nel rispetto della normativa applicabile in materia di registrazione;
  • altri investimenti materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e altri beni strumentali all’attività di impresa (compreso hardware e software);
  • investimenti immateriali, anche se non immobilizzati, per diritti di brevetto industriale, diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili (incluse le spese di registrazione);
  • investimenti immateriali, anche se non immobilizzati, per sviluppo quali, a titolo di esempio, per materiali di prova, per la realizzazione di prototipi, per collaudi finali e validazioni, per l’ottenimento di certificazioni di processo o di prodotto;
  • investimenti immateriali, anche se non immobilizzati, per la fornitura di servizi qualificati, quali, a titolo di esempio, quelli forniti da organizzazioni che forniscono supporto commerciale, tecnologico, legale, finanziario, etc. (centri di coworking, incubatori, acceleratori, franchisor, professionisti, etc.) e alla realizzazione di sistemi e soluzioni digitali;
  • le spese di costituzione per le sole Società Costituende;
  • il premio sulla Fideiussione a garanzia dell’anticipo, ove richiesto.
  • Spese di gestione
  • spese di promozione e pubblicità, nel limite del 20% delle altre Spese Ammissibili;
  • altri costi di esercizio anche aventi natura routinaria (affitti, utenze, supporto legale e tributario, altro), esclusi i compensi ai titolari, soci ed amministratori, gli ammortamenti e gli accantonamenti, le imposte sui redditi e l’IRAP, gli oneri finanziari (salvo il premio sulla Fideiussione) e, salvo lo stretto necessario per la costituzione di un magazzino di avviamento, l’acquisto di merci o servizi rivendibili.

Sono ammissibili gli acquisti effettuati in via ordinaria o, limitatamente ai canoni pagati nei primi 12 mesi, attraverso strumenti di locazione finanziaria (leasing). Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di terreni e fabbricati e l’IVA.

Le domande di contributo sono esaminate da una Commissione di Valutazione che, a seguito di due livelli di valutazione, provvede ad attribuire i relativi punteggi, stabilendo quindi l’ordine di graduatoria, e definisce l’ammontare del contributo.

Primo livello di valutazione: la commissione individua le proposte progettuali idonee a proseguire il percorso valutativo, ovvero quelle che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto in base a 6 criteri di valutazione.

Secondo livello di valutazione: le imprese e i promotori dei progetti ammessi al secondo livello di valutazione dovranno superare un colloquio motivazionale con la commissione, nel corso del quale saranno, tra l’altro, valutati i titoli professionali posseduti dagli imprenditori o aspiranti imprenditori e sarà discusso e approfondito il Progetto di Avviamento.

Sulla base dei punteggi assegnati per i criteri di valutazione e all’esito positivo del colloquio, la Commissione elaborerà un’unica graduatoria finale.

Il contributo concedibile è pari all’80% delle spese ammesse e poi sostenute dall’impresa entro i primi 12 mesi dal perfezionamento dell’Atto di Impegno, con un tetto massimo di 30.000 Euro in “de minimis”

Le domande dovranno essere presentate dalle ore 12:00 del 6 ottobre 2022 alle ore 18:00 del 27 ottobre 2022.

Scadenza: 27 ottobre 2022

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