Voucher Digitali Impresa 4.0 – Edizione 2021

Voucher Digitali Impresa 4.0 - Edizione 2021

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Ammonta a complessivi 7.500.000 euro la dotazione dell’avviso pubblico “Voucher Digitali Impresa 4.0 – anno 2021” che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per consulenza, formazione e acquisto di beni e servizi strumentali finalizzati all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.

Beneficiarie della misura sono le micro, piccole o medie imprese aventi sede legale e/o unità locale nel Lazio. Le imprese devono essere in regola con l’iscrizione al competente Registro delle Imprese, con il pagamento del diritto annuale e con la dichiarazione dell’attività svolta. Restano invece escluse le imprese che hanno ricevuto un contributo in una delle precedenti edizioni del Bando Voucher Digitali (2017-2020) o del Bando Innovazione Digitale (2020) della Camera di Commercio di Roma.

Le risorse messe a disposizione prevedono uno stanziamento di 5.000.000 euro da parte della Regione Lazio a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione a favore delle imprese dell’intera Regione, cui si aggiungono 2.500.000 euro stanziati dalla Camera di Commercio di Roma e destinate in via esclusiva alle imprese di Roma e provincia.

Le agevolazioni sono accordate sotto forma di voucher, pari al 70%delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 10.000 euro a impresa. Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di 3.000 euro (al netto dell’IVA).

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale ricompresi nel presente avviso per i quali i soggetti beneficiari sono tenuti a presentare progetti di digitalizzazione devono riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 (Tecnologie principali) con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2 (Tecnologie accessorie).

Elenco 1 – TECNOLOGIE PRINCIPALI (inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi):

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida; e) internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche perla navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga;
  • soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute).

2 – TECNOLOGIE ACCESSORIE (propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1)

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
  • Ciascun impresa può essere ammessa ad un solo voucher.
  • Sono considerate ammissibili le spese per:
  • acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie previste;
  • servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste dal bando.

Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica con firma digitale, attraverso lo strumento Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 14:00 del 13 settembre 2021 alle ore 14:00 del 15 ottobre 2021.

Contributi allo spettacolo dal vivo – annualità 2022

Contributi allo spettacolo dal vivo - annualità 2022

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Le domande di contributo per l’annualità 2022 vanno presentate tramite GeCoWEB, applicativo che richiede il preventivo accreditamento dei soggetti richiedenti. Per l’accreditamento delle imprese (soggetti iscritti al Registro delle Imprese) il sistema richiede la smart-card o token USB rilasciata preventivamente dalle CCIAA.

Per i soggetti già accreditati in precedenza sul sistema non è necessario effettuare un nuovo accredito e le credenziali di accesso rimangono le stesse.

Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina http://www.lazioinnova.it/gecoweb.

Una volta accreditati a GeCoWEB si deve compilare sulla piattaforma stessa il formulario, diverso per ogni linea di intervento (ciascuna linea di intervento corrisponde ad un paragrafo dell’allegato A del nuovo Regolamento), e allegare i documenti previsti, dalle ore 12:00 del 26 agosto 2021 ed entro il termine improrogabile delle ore 18:00 del 30 settembre 2021.

Manifestazione di interesse per lo sviluppo di attività formative volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini in forma associata nelle politiche sanitarie

Manifestazione di interesse per lo sviluppo di attività formative volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini in forma associata nelle politiche sanitarie

Un avviso per manifestazione di interesse a realizzare un percorso formativo specifico, senza oneri per l’Amministrazione regionale, destinato ai cittadini, per il tramite delle Associazioni di pazienti e utenti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) impegnati in ambito sanitario: è quello approvato dalla Regione Lazio, nell’ambito del percorso di sanità partecipata che la Regione Lazio ha avviato in attuazione della DGR736/2019, al fine di rafforzare e valorizzare la partecipazione delle Associazioni di tutela dei pazienti nella programmazione e valutazione dei servizi sanitari regionali.

Nello specifico, la manifestazione di interesse si prefigge di:

  • sviluppare competenze sulle politiche sanitarie volte a migliorare il dialogo collaborativo tra le istituzioni e chi opera all’interno di organizzazioni in rappresentanza di interessi di pazienti e cittadini in ambito sanitario;
  • promuovere l’acquisizione di formazione adeguata che consenta di sviluppare, secondo un principio di collaborazione, anche sussidiaria, il rapporto tra istituzione regionale e associazioni di tutela di pazienti ed utenti del SSR, consentendo lo sviluppo di iniziative di coordinamento e di circolarità della comunicazione sulle politiche sanitarie regionali, anche alla luce dei bisogni e delle esigenze emersi in occasione della gestione dell’emergenza pandemica da COVID-19, al fine di assicurare ulteriori canali informativi per i cittadini;
  • acquisire competenze necessarie per creare, all’interno della struttura regionale e delle associazioni di pazienti o utenti del SSR, un raccordo e un coordinamento funzionale a garantire un dialogo permanente.

Sono ammessi a partecipare alla procedura Università/Enti accademici, con sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Lazio ed esperienza nella formazione post-laurea nell’ambito del management sanitario.

Costituisce requisito della proposta formativa la trattazione delle seguenti aree tematiche per una durata complessiva non inferiore a 100 ore, da articolarsi nell’arco di un biennio:

  • Organizzazione sanitaria nazionale e regionale
  • PDTA, modelli di presa in carico
  • Organizzazione del terzo settore
  • HTA e patient involvement
  • Sperimentazioni cliniche
  • Comunicazione sanitaria
  • Partecipazione, engagement e empowerment dei pazienti
  • Sistemi informativi sanitari, sistemi di valutazione e raccolta dati

Le proposte formative saranno valutate in ragione della completezza dell’offerta formativa, dell’ampiezza delle tematiche trattate, della pronta attivazione e della correlazione con l’organizzazione del SSR alla luce degli atti di programmazione.

Gli interessati in possesso dei requisiti di cui sopra, dovranno far pervenire la propria candidatura attraverso domanda timbrata e firmata digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell’ente, redatta secondo il fac-simile allegato, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo ricercasalute@regione.lazio.legalmail.it, entro le ore 12,00 del 27 settembre 2021, riportando nell’oggetto la dicitura “SVILUPPO DI ATTIVITA’ FORMATIVE VOLTE A RAFFORZARE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI IN FORMA ASSOCIATA NELLE POLITICHE SANITARIE“ e allegando la proposta formativa. Quest’ultima dovrà riportare i nominativi dei responsabili del corso (direttore del corso, responsabile scientifico, responsabile della didattica) e il programma didattico.

Space economy: ancora aperta la call ESA Bic Lazio per startup

Space economy: ancora aperta la call ESA Bic Lazio per startup

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È ancora aperto il bando ESA BIC Lazio promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per supportare l’avvio di imprese nei settori della Space Economy.

In particolare, il bando supporta startup innovative che intendono applicare know how e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività (downstream) o proporre tecnologie terrestri da applicare nel settore spaziale (upstream).

Le startup selezionate beneficeranno di un percorso di incubazione per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo per un periodo di 24 mesi, che include:

  • supporto personalizzato da tutor e mentor Lazio Innova
  • supporto tecnico da esperti ASI ed ESA
  • accesso a una rete europea di startup e partner
  • supporto nella ricerca di ulteriori finanziamenti e accesso agli investitori
  • credibilità del marchio ESA SPACE SOLUTIONS

Ciascun progetto selezionato riceverà un massimo di 50.000 euro per attività di prototipazione, sviluppo del nuovo prodotto/servizio e proprietà intellettuale.

Possono candidarsi aspiranti imprenditori, ricercatori, professori universitari e personale tecnico di organismi di ricerca o di università (pubblici e privati) e startup innovative con massimo 5 anni di vita, con sede operativa nel Lazio.

La scadenza per presentare le domande è l’8 novembre 2021.

Voucher Diagnosi Digitale

Voucher Diagnosi Digitale

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La Regione Lazio intende accrescere la competitività del sistema produttivo del Lazio attraverso la transizione digitale delle MPMI, e a tal fine stanzia 5 milioni di euro (FSC 2014-2020 – Patto per la Regione Lazio) per sostenere l’adozione di un’analisi personalizzata dei loro fabbisogni digitali.

Beneficiari del bando sono tutte le MPMI che hanno una sede operativa nel Lazio, ad esclusione degli enti creditizi e finanziari, delle imprese agricole e del settore della pesca, di altri settori esclusi (gioco di azzardo, produzione di bevande alcoliche e derivati dal tabacco, altro) e nel rispetto dei requisiti generali di ammissibilità.

Per sua natura la Diagnosi Digitale si adatta alle MPMI che hanno fabbisogni digitali più complessi e articolati.

Il contributo è a fondo perduto nella misura del 70% dei costi ammissibili, con un limite massimo di 15.000 euro per Impresa. Non sono ammissibili le domande che presentano costi ammissibili inferiori a 10.000 euro.

Oltre alle spese per l’acquisto della Diagnosi Digitale, da rendicontare, è ammesso un importo pari al 20% di tali spese, rappresentativo dell’impegno del personale.

Il contributo è concesso entro il 31 dicembre 2021 ai sensi della sezione 3.1 del Quadro Temporaneo.

Sono agevolabili servizi di Diagnosi Digitale, vale a dire una approfondita valutazione del grado di maturazione dell’impresa beneficiaria sotto il profilo della digitalizzazione dei processi ed eventualmente dei prodotti, con relativa mappatura dettagliata (comprensiva delle dotazioni hardware e software) e la conseguente analisi dei possibili interventi, anche alternativi o sequenziali, con relativa stima dei tempi e dei costi e l’identificazione, ove rilevanti, delle condizioni di contorno.

Tali servizi devono essere forniti da:

  • uno dei 45 Poli Nazionali candidati dall’Italia alla call europea per la selezione degli European Digital Innovation Hubs;
  • uno degli 8 Competence Center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0;
  • uno dei 27 Centri di Trasferimento Tecnologico certificati sulle tematiche di Industria 4.0;
  • un manager dell’innovazione iscritto nell’apposito elenco;
  • altre persone giuridiche in grado di garantire adeguata professionalità e indipendenza, vale a dire:
  • che hanno realizzato negli ultimi tre anni almeno 10 servizi di diagnosi digitale per conto di imprese, per un fatturato complessivo di almeno 200.000,00 euro;
  • che non sono controllati da o non controllano, direttamente o indirettamente, imprese fornitrici di hardware, software o soluzioni digitali.

La procedura è a sportello e si attiva con la presentazione di una Domanda tramite GeCoWEB Plus, corredata di un preventivo per la Diagnosi Digitale redatto da uno dei fornitori sopraindicati.

Le domande devono essere presentate dalle 12:00 del 7 settembre 2021 e fino alle ore 18:00 del 5 ottobre 2021.

Un Paese ci vuole 2021 – Valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli Comuni del Lazio

Un Paese ci vuole 2021 - Valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli Comuni del Lazio

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, la Regione Lazio ha approvato l’edizione 2021 dell’avviso pubblico “Un Paese ci vuole”, il bando dedicato ai piccoli centri urbani con lo scopo di investire sul loro patrimonio culturale, sociale, paesaggistico, storico-tradizionale ed enogastronomico.

L’intento è pertanto quello di ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari portando così a compimento quel grande programma di valorizzazione territoriale avviato nel 2019 con il primo avviso pubblico.

Potranno presentare domanda di contributo i piccoli Comuni, ossia Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti. Ogni piccolo Comune può presentare un’unica domanda di contributo.

Le proposte progettuali potranno prevedere le seguenti tipologie di intervento:

  • Interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana (come ad esempio la sistemazione di spazi pubblici significativi per la comunità locale, il recupero di edifici, di aree verdi di pregio ambientale e paesaggistico, di beni culturali);
  • Realizzazione e/o riqualificazione di percorsi pedonali nel tessuto urbano e/o di collegamento tra i beni e i siti culturali e ambientali di maggior pregio;
  • Interventi di valorizzazione degli spazi urbani ed extra-urbani attraverso la realizzazione di opere e installazioni d’arte.

In tutti i casi verranno privilegiate le proposte progettuali finalizzate allo sviluppo dell’aggregazione e della partecipazione sociale (attività culturali, laboratoriali, ricreative, artistiche, didattiche) e alla valorizzazione del tessuto economico-produttivo (attività alla valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti, saperi, tradizioni e patrimonio).

La dotazione complessiva dell’avviso, a valere sul Capitolo G24572, ammonta a 2.140.068,63 euro.

Il contributo regionale in c/capitale sarà pari al 100% del costo totale ammissibile.

Per ciascuna proposta ammissibile il contributo regionale non potrà superare comunque l’importo di 40.000 euro.

Saranno considerate ammissibili le seguenti spese:

  1. esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
  2. pubblicazione bandi di gara;
  3. allacciamenti a pubblici servizi;
  4. sostituzione o adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti;
  5. lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi, incluse opere di sistemazione paesaggistica;
  6. acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  7. costi di progettazione inclusi i compensi agli artisti eventualmente coinvolti (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche (ex art. 113 del D.Lgs. 50/2016). Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
  8. acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo;
  9. IVA su lavori, imprevisti e spese generali, solo se non recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;

L’importo dei lavori ammissibili è determinato facendo riferimento ai prezzari regionali vigenti. Per le voci di spesa non previste nei prezzari, si può fare riferimento ai tariffari di altri Enti Pubblici e, ove anche questi risultino insufficienti, alle migliori condizioni di mercato.

In ogni caso l’erogazione dei contributi regionali è subordinata al rispetto di tutte le disposizioni vigenti in materia applicabili in ragione del tipo di lavoro previsto, ivi inclusa l’acquisizione di tutti i pareri, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati, necessari anche ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 in materia di tutela dei beni culturali.

Ciascun piccolo Comune potrà presentare non più di una proposta progettuale eventualmente articolata in più interventi nell’ambito del tetto di finanziamento fissato.

In caso di presentazione di pluralità di istanze da parte di uno stesso comune la struttura regionale competente richiederà di optare per un’unica istanza assegnando il termine improrogabile di giorni 10.

Qualora non pervenga risposta entro il termine indicato, tutte le domande pervenute saranno dichiarate non ammissibili.

La proposta deve essere compilata utilizzando obbligatoriamente la modulistica allegata al presente avviso ed inviata entro le ore 16,00 del 15 settembre 2021.

Incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA

Incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA

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Dare opportunità ai giovani talenti che intendono impegnarsi in percorsi di dottorato per connettere il mondo della ricerca con il sistema produttivo, rafforzando in maniera sistemica l’interconnessione fra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione utile e necessaria allo sviluppo dell’intero territorio regionale e, al contempo, contrastare con maggiore incisività e strumenti la cosiddetta “fuga dei cervelli”.

Sono questi gli obiettivi dell’avviso pubblico da 5.050.000,00 euro a valere su fondi regionali ex Legge Regionale n. 13/2008, approvato dalla Regione Lazio e destinato all’attivazione di borse di studio a favore di giovani laureati per la realizzazione di percorsi triennali di dottorato di innovazione da svolgersi in Italia e all’estero aventi caratteristiche di elevato profilo scientifico e con particolari requisiti di qualità e di respiro internazionale.

Nel dettaglio, i percorsi di dottorato dovranno apportare contributi di conoscenza e innovazione nell’ambito della Smart Specialisation Strategy (S3) regionale a supporto dell’innovazione tecnologica e digitale e della transizione ecologica, nonché negli ambiti di ricerca strettamente connessi al tema dell’apporto di processi e pratiche di innovazione sociale all’interno di contesti produttivi e/o organizzativi. I percorsi possono altresì essere dedicati allo sviluppo di progetti specifici relativi alla ricostruzione post-sisma, al rischio sismico, alla prevenzione di eventi sismici, ambito che, data la rilevanza per il contesto laziale, è oggetto di assegnazione di punteggio premiale in fase di valutazione delle istanze progettuali.

Destinatari dell’intervento sono i giovani laureati che abbiamo conseguito il titolo di studio da non oltre 5 anni, a far data dalla pubblicazione del presente avviso pubblico, inoccupati o disoccupati, residenti o domiciliati nella Regione Lazio al momento dell’avvio del dottorato, che abbiano le competenze e i requisiti per l’accesso ai dottorati, in linea con i criteri stabiliti dalle Università ai fini dell’accesso alle borse.

La novità di questa edizione, che distingue le proposte progettuali in due differenti tipologie, è quella di poter strutturare la partnership finalizzata alla gestione e al co-finanziamento della borsa di dottorato, non solo con aziende, enti no profit e altri enti pubblici, ma anche direttamente con la Regione Lazio (Direzione generali regionali o altre strutture della regione).

In questo ultimo caso, si tratta di una sperimentazione che riguarderà un numero limitato a 10 borse di dottorato, che saranno attentamente selezionate a partire dal fabbisogno preventivamente individuato presso le Direzioni Generali regionali.

Sono dunque beneficiari del finanziamento e possono presentare proposte progettuali le Università statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con sede nel Lazio, per la prima tipologia in partnership con Piccole, Medie e Grandi Imprese, Enti pubblici e/o altri soggetti indicati nell’avviso e sempre con sede legale o operativa nel Lazio e, nel caso in cui manifestino interesse per la seconda tipologia, in partnership con la stessa Regione Lazio.

Per ogni progetto approvato nell’ambito della prima tipologia, la Regione Lazio si impegna a versare all’Università un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’importo di una borsa triennale di dottorato (valore massimo della borsa pari all’importo stabilito dagli appositi decreti del MIUR) nel caso di una partnership tra Università e Grande impresa e pari al 70% dell’importo della borsa di dottorato in caso di partnership con PMI/Ente pubblico/altro soggetto.

Con riferimento alla seconda tipologia, il contributo economico sarà invece pari al 100% dell’importo della borsa triennale di dottorato.

Le attività di ricerca previste dal Dottorato potranno essere svolte presso l’Università e/o l’Impresa/Ente pubblico/altri soggetti, utilizzandone i laboratori e le attrezzature, oppure essere inviato/a presso altri laboratori internazionali, sia pubblici che privati, in conformità con il programma di sviluppo delle ricerche.

L’intesa sul tema di ricerca condivisa con l’impresa/Ente pubblico/altri soggetti sarà sottoscritta dal tutor scientifico e dal coach aziendale/dell’Ente pubblico e controfirmata dal coordinatore del corso di dottorato o dal direttore della Scuola di Dottorato.

I progetti potranno prevedere periodi di studio e ricerca all’estero per un periodo di mesi da 3 a 6, a partire dal secondo anno di dottorato.

Alla fine del percorso formativo il destinatario dovrà aver acquisito concrete metodologie per dedicarsi alla ricerca scientifica e per portare avanti progetti di innovazione e ricerca anche in collaborazione con il mondo delle imprese.

La sede amministrativa del corso dovrà essere presso l’Università, che rilascerà il titolo accademico di Dottore di Ricerca nella disciplina specificata nel progetto di attivazione del Dottorato di ricerca, di cui all’art. 4 della legge n. 210/1998, come modificato dall’art. 19, comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Il conferimento della borsa di studio non darà luogo ad alcun diritto futuro su eventuali rapporti di lavoro con l’Università, o con l’Impresa/Ente pubblico.

La dotazione finanziaria complessiva dell’avviso si intende ripartita, in funzione della diversa tipologia di dottorati attivabili, come segue:

– 4.350.000 euro, destinati a finanziare i dottorati relativi alla prima tipologia che vedano il partenariato tra Università e Imprese o Enti pubblici aventi una sede legale o operativa nel Lazio;

– 700.000 euro, destinati a finanziare i dottorati relativi alla seconda tipologia, attivati in via sperimentale partnership tra Università e Regione Lazio.

L’importo complessivo della borsa triennale (quota pubblica e quota in capo alle aziende/enti partner) per lo svolgimento del dottorato sarà così articolato:

  • nel caso in cui il dottorato sia svolto interamente in Italia (36 mesi), l’importo totale della borsa sarà pari a 62.701,25 euro
  • nel caso in cui il dottorato preveda 30 mesi in Italia e 6 mesi all’estero, l’importo totale della borsa sarà pari a 67.412,39 euro.

Le attività di ricerca e studio nella loro totalità dovranno comunque concludersi entro il 30 giugno 2024.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password).

La procedura di presentazione del progetto è da ritenersi conclusa solo all’avvenuta trasmissione di tutta la documentazione prevista dall’avviso e prodotta dal sistema, da effettuarsi dalle ore 9:00 del 10 giugno 2021 alle ore 17:00 del 15 settembre 2021.

Una volta effettuata l’ammissibilità formale dei progetti presentati, un’apposita Commissione provvederà alla loro valutazione tecnica sulla base dei criteri e dei punteggi indicati all’interno dell’avviso.

Sovvenzioni per la produzione cinematografica e audiovisiva (2021)

Sovvenzioni per la produzione cinematografica e audiovisiva (2021)

Cinema

Nove milioni di euro per sostenere la produzione di opere audiovisive, anche cinematografiche, italiane, europee e straniere.

A tanto ammonta la dotazione finanziaria dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio sul capitolo di spesa G12523, esercizio finanziario 2021, destinato all’erogazione di sovvenzioni in favore di:

  • imprese individuali o familiari che esercitano, in modo esclusivo o prevalente, l’attività di produzione di opere audiovisive;
  • società di persone o di capitali che, tra le attività che costituiscono l’oggetto sociale, esercitano, in modo esclusivo o prevalente, l’attività di produzione di opere audiovisive.

Rientrano tra i beneficiari dell’avviso anche le imprese/società di produzione indipendenti di cui all’art. 2, comma 1, lettera n) della L.R. 5/2020.

Le sovvenzioni sono concesse a valere su opere audiovisive, incluse quelle cinematografiche:

  1. riconosciute come “prodotto culturale” come meglio specificato nel testo dell’avviso;
  2. realizzate in tutto o in parte sul territorio della Regione Lazio;
  3. le cui riprese siano iniziate dopo il 01 gennaio 2019 e siano terminate entro il 31 dicembre 2020;
  4. presentate in numero complessivo non superiore a 4 dalla stessa società di produzione;
  5. di costo complessivo minimo, per singola opera, pari a 30.000 euro.

Sono eleggibili ai fini del calcolo delle sovvenzioni le spese di produzione “sopra la linea” e “sotto la linea” sostenute nel territorio regionale entro il 30 ottobre 2021 (a tal fine farà fede esclusivamente il momento del concreto pagamento effettuato), inclusi gli eventuali costi sostenuti dai coproduttori o dai produttori esecutivi, purché facenti parte del bilancio di produzione dell’opera.

Rientrano tra le spese di produzione eleggibili ai fini del calcolo delle sovvenzioni anche quelle relative all’impiego di “troupe di operatori residenti nella Regione Lazio ovvero di mezzi tecnici messi a disposizione da società/imprese aventi sede legale nella Regione Lazio”, per riprese effettuate fuori Regione, nonché le spese generali (come descritte nei modelli da compilare ai fini della presentazione della istanza di erogazione) sostenute nella Regione Lazio, fino ad un massimo del 7,5 per cento del costo complessivo di produzione.

La misura della sovvenzione per ciascuna opera è determinata nella misura del 13 per cento delle spese eleggibili.

La percentuale è elevata al 30 per cento delle spese eleggibili per le opere il cui bilancio complessivo di produzione sia compreso tra 30.000 e 800.000 euro.

La percentuale è elevata al 15 per cento delle spese eleggibili, per le categorie di opere di seguito elencate:

Nel caso di bilancio complessivo di produzione superiore a 800.000 euro si applica la percentuale del 13 per cento in relazione a tutte le spese eleggibili del bilancio complessivo di produzione.

La percentuale è ugualmente elevata al 15 per cento delle spese eleggibili, per le opere prodotte da imprese nei primi tre anni dall’inizio dell’attività, nonché da micro e piccole imprese.

Per le opere audiovisive realizzate da imprese/società nazionali in co-produzione con imprese/società di produzione estere, l’entità della sovvenzione di cui ai punti precedenti è aumentata in misura pari al 5 per cento delle spese eleggibili.

La percentuale è aumentata fino al 10 per cento delle spese eleggibili per le opere con caratteristiche di dichiarata regionalità determinata sulla base dei criteri indicati all’interno del presente avviso.

L’importo complessivo delle sovvenzioni concedibili per ogni impresa di produzione, indipendentemente dal numero di opere ammesse a sovvenzione e dagli aumenti applicati per effetto dei precedenti punti, non può in ogni caso superare i 500.000 euro.

Le sovvenzioni di cui ai precedenti punti sono cumulabili, relativamente alla stessa opera, con altre forme di aiuto di stato e misure pubbliche di sostegno, nei limiti ammessi dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di stato. A tal fine saranno considerati anche gli aiuti concessi da altri stati membri dell’UE. Per le imprese non appartenenti all’UE saranno computati anche gli aiuti concessi da altri Stati non appartenenti all’UE.

Le opere audiovisive presentate per essere riconosciute come “prodotto culturale” dovranno ottenere un punteggio di almeno 50 punti su un punteggio massimo di 100 e soddisfare almeno 2 dei requisiti stabiliti dai criteri di eleggibilità indicati all’interno dell’avviso.

L’istanza per la concessione delle sovvenzioni, in regola con le norme sull’imposta di bollo, deve pervenire alla Regione, esclusivamente attraverso l’utilizzo dell’apposita piattaforma applicativa informatica messa a disposizione da LAZIOCrea S.p.A. all’indirizzo http://www.regione.lazio.it/cineproduzione entro le ore 12,00 del 12 luglio 2021.

POR FESR, Lazio Cine-International (2021)

POR FESR, Lazio Cine-International (2021)

Cinema

L’intervento sostiene la produzione di Opere Audiovisive internazionali al fine di:

  • rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, anche mediante una più intensa collaborazione con i produttori esteri;
  • dare una maggiore visibilità internazionale delle destinazioni turistiche del Lazio, in particolare dei luoghi di pregio artistico e culturale oggi più marginali rispetto ad una domanda concentrata prevalentemente su Roma, e quindi rafforzare e migliorare la competitività del settore turistico.

La dotazione dell’Avviso è di 5 milioni di euro di cui la metà (2,5 milioni) è riservata alle Opere Audiovisive di Interesse Regionale. I contributi sono concessi nel rispetto dell’ordine cronologico delle PEC di invio delle Domande.

Le Imprese che sono PMI e sono Coproduttori Indipendenti ovvero Produttori Indipendenti come definiti dalla Legge Cinema, operando, tra l’altro, prevalentemente nel settore di “Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 2007 59.11), e che sono titolari di diritti di sfruttamento dell’Opera almeno per l’Italia

I beneficiari alla Data di Finalizzazione del Formulario su GeCoWEB devono un Patrimonio Netto pari o superiore a 40.000 Euro, essere già iscritti al Registro delle Imprese ovvero ad un registro equivalente in uno Stato membro della UE, ma devono avere comunque, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, residenza fiscale in Italia ed una sede operativa nel Lazio. Il beneficiario può essere una sola impresa oppure possono esserci più beneficiari per una stessa Opera.

I beneficiari, inoltre, devono avere una adeguata capacità amministrativa, finanziaria e operativa necessari a realizzare l’Opera Audiovisiva, congiuntamente agli altri Coproduttori Qualificati cioè avere un rapporto pari ad uno tra:

  • la somma del Valore della Produzione Medio Caratteristico del o dei Coproduttori Qualificati, e
  • il Costo Complessivo della Produzione al netto delle Coperture Finanziarie di Terzi reperito alla Data della Finalizzazione dai Coproduttori Qualificati (incluso il loro apporto societario) e dell’importo della Quota di Compartecipazione dei Coproduttori non Qualificati.

È facoltà dei Beneficiari equiparare l’acquirente di diritti “in perpetuo” per lo sfruttamento economico diverso dalla proiezione nelle sale cinematografiche (genericamente: prevendita diritti televisivi o via web), ad Altri Coproduttori, in alternativa, considerare il corrispettivo di tale cessione una copertura finanziaria.

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di Opere Audiovisive internazionali, intendendo per tali:

  • Opere Cinematografiche Realizzate in Coproduzione Internazionale ai sensi dell’art. 3 del D.P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera di Compartecipazione compatibile con quanto stabilito dall’Accordo di Coproduzione tra l’Italia e lo Stato estero in questione;
  • Opere Cinematografiche Realizzate in Regime di Coproduzione Internazionale o Opere Audiovisive di Produzione Internazionale ai sensi dell’art. 4 del D.P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera di Compartecipazione;
  • Opere Audiovisive diverse da quelle Cinematografiche a cui è ̀riconosciuta la nazionalità italiana ai sensi dell’articolo 2 del DPCM del 11 luglio 2017 e che quindi abbiano sia la Quota Italiana e la Quota Estera di Compartecipazione pari almeno al 20%.

In tutti i casi il o i Coproduttori Esteri ed il o i Richiedenti non devono essere reciprocamente connessi tra loro da rapporti di controllo e/o di gestioni comuni e/o di altra natura, salvo il legame inerente alla realizzazione dell’Opera stessa o di singole Opere Audiovisive coprodotte in passato.

Sono ammissibili le Coproduzioni realizzate sulla base di un Contratto di Coproduzione. Al momento della presentazione della domanda, deve essere presentata almeno una Lettera di Intenti sottoscritta dal o dai Richiedenti e da almeno un Coproduttore Estero che dimostri una Copertura Finanziaria pari almeno al 40% del Costo Complessivo di Produzione.

Tutte le Opere devono essere comunque essere classificate come “prodotto culturale” avendo ottenuto nell’ambito delle procedure di competenza del MIBACT l’eleggibilità culturale, quantomeno in via provvisoria al momento della Finalizzazione del Formulario su GeCoWEB.

Le Opere Audiovisive agevolabili inoltre:

  • non devono rientrare tra quelle escluse dalla Legge Cinema;
  • se Opere Cinematografiche, devono presentare una durata superiore a 52 minuti ed un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 1.500.000 euro, 750.000 euro per le opere prime e seconde e 400 euro al minuto per i documentari.
  • se Opere Audiovisive non Cinematografiche:
  • se Opere di Narrazione e Finzione Scenica (fiction), devono presentare una durata pari o superiore a 52 minuti ed un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 2.000 euro al minuto;
  • se Opere di Animazione o Documentari, devono presentare un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 400 euro al minuto e una durata pari o superiore a 40 minuti, se Documentario (singolo o seriale), o a 24 minuti, se Opere di Animazione.

Sono escluse le Opere Audiovisive per le quali alla Data della Finalizzazione del Formulario è già avvenuto l’Inizio delle Riprese, vale a dire:

  • se Opere Audiovisive di Narrazione e Finzione Scenica, sono già iniziate le riprese o se Opere Audiovisive di Animazione, sono già iniziate le lavorazioni, escluse le riprese o le lavorazioni aventi carattere di preproduzione;
  • se Documentari, sono già stati contrattualizzati mediante impegni giuridicamente vincolanti più del 25% delle Spese Ammissibili Dirette.

L’Inizio delle Riprese deve avvenire, pena la revoca dell’Aiuto concesso, entro 12 mesi dalla Data di Concessione.

I Costi Ammissibili sono quelli sostenuti dal o dai Beneficiari per la realizzazione della Opera Audiovisiva e somma delle:

  • Spese Ammissibili Dirette Territoriali;
  • Spese Ammissibili Dirette Extraterritoriali;
  • Spese Ammissibili di Procedura (premio di fidejussione per l’anticipo e costo del Revisore Legale per la certificazione con perizia giurata del rendiconto);
  • Costi Indiretti Forfettari calcolati nella misura del 15% dei costi per il personale compresi nelle Spese Dirette Ammissibili.

Le Spese Ammissibili Dirette corrispondono alle spese sostenute dal Beneficiario, per effetto della sua Quota di Compartecipazione al Costo Eleggibile di Produzione, al netto quindi dell’eventuale Compartecipazione finanziaria di un altro Coproduttore (inclusi quelli che hanno acquisito in perpetuo i diritti TV o internet se considerati come tali) e non aventi carattere meramente finanziario. Le spese per produzioni appaltate (produzioni esecutive o assimilabili) sono ammissibili se adeguatamente rendicontate

Le Spese Ammissibili Territoriali si calcolano applicando alle Spese Ammissibili Dirette, uno dei due metodi di seguito indicati:

  • Girato Lazio: in proporzione al rapporto tra le giornate di ripresa o, nel caso delle Opere di Animazione di lavorazione, effettuate sul territorio della regione Lazio e quelle totali;
  • Speso Lazio: con riferimento alla quota di spese sostenute nei confronti di soggetti fiscalmente residenti nella regione Lazio.

Le Spese Ammissibili Dirette Extraterritoriali sono ammissibili nella misura del 25% di quelle Territoriali o, se inferiore, nella misura delle Spese Ammissibili Dirette al netto di quelle Territoriali, in conformità alle previsioni dell’art. 54, comma 4 del RGE.

L’importo massimo dell’Aiuto concedibile per ogni singola Opera Audiovisiva non può superare il 35% dei Costi Ammessi e l’importo di 640.000 Euro in valore assoluto, ed è così determinato:

  • un importo pari al 15% dei Costi Ammessi, incrementato al 20% nel caso sia la Quota Italiana che la Quota Estera siano entrambe pari o superiori al 20%, con un massimo pari a 380.000 Euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Interesse Regionale, con un massimo pari a 80.000,00 Euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Particolare Interesse Regionale, incrementato al 10% nel caso sia la Quota Italiana che la Quota Estera siano entrambe pari o superiori al 20%, con massimo pari a 180.000,00 Euro in valore assoluto.

L’ammontare dell’Aiuto concesso è rideterminato in sede di erogazione a Saldo nel rispetto dei limiti di cumulo stabilite dall’articolo 54 del RGE con riferimento al rapporto fra la somma degli Aiuti Italiani e la Quota di Compartecipazione Italina al Costo Complessivo di Produzione della singola Opera Audiovisiva.

La procedura di selezione è a sportello, ovvero sono finanziate le Opere ammissibili che sono valutate idonee dalla Commissione Tecnica di Valutazione, in ordine di presentazione della domanda (PEC) fino ad esaurimento della dotazione e tenuto conto della riserva per le Opere di Interesse Regionale.

Sostegno alle librerie indipendenti e alle piccole case editrici del Lazio

Sostegno alle librerie indipendenti e alle piccole case editrici del Lazio

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Quasi 2 milioni di euro per valorizzare la competitività delle librerie indipendenti e delle piccole case editrici localizzate nel territorio regionale attraverso progetti di promozione e diffusione della lettura per grandi e piccoli e di attività di promozione di strumenti e risorse digitali e tecnologiche.

È questa la finalità dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio che stanzia una dotazione di complessivi 1.859.305 euro di risorse regionali da destinare, ripartite in egual misura, tra le librerie indipendenti e le piccole case editrici regionali così individuate:

  • “Libreria indipendente”: si intende un’impresa o libero professionista, associazione o altra entità che sia localizzata nella Regione Lazio, dove eserciti regolarmente un’attività economica avente ad oggetto la vendita al dettaglio di libri nuovi e possieda entrambi i seguenti requisiti:
  • non avere più di quattro punti vendita al dettaglio localizzati nella Regione Lazio, il cui fatturato complessivo nell’esercizio 2019 non abbia superato i 2 milioni di euro;
  • aver conseguito nell’esercizio 2019 un fatturato derivante dalla vendita dei libri nuovi che sia pari ad almeno 20.000 euro e ad almeno il 50% (cinquanta percento) del fatturato derivante dalla vendita complessiva di prodotti (escluso quindi, a titolo esemplificativo, il fatturato derivante da servizi come organizzazione di workshop, feste, eventi etc.); ove le informazioni sul fatturato non siano disponibili per le librerie di nuova costituzione il predetto requisito deve essere rapportato al periodo di attività, proporzionandolo ai mesi di apertura.
  • “Piccola casa editrice”: si intende una Micro (occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro) o Piccola impresa autonoma (occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro), iscritta al Registro delle Imprese o libero professionista, associazione o altra entità, localizzata nel territorio del Lazio, dove eserciti regolarmente un’attività economica avente ad oggetto l’edizione di libri e possieda entrambi i seguenti requisiti:
  • essere titolare di una Partita I.V.A. attiva, con il codice ATECO (anche se non principale) “58.11.00 Edizione di libri”;
  • aver pubblicato almeno cinque titoli editoriali nel 2019 in formato cartaceo.

È possibile presentare domanda solo per una categoria e il contributo richiesto per i progetti non può essere superiore all’importo massimo stabilito, fatto salvo quanto di seguito previsto.

Il progetto potrà prevedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una o più delle seguenti attività distinte per ciascuna categoria di partecipazione, fermo restando che tutte le attività e le iniziative devono essere eseguite entro il 15 ottobre 2021.

Si precisa che nella programmazione degli eventi deve essere garantito un equilibrio in termini di rappresentanza di genere.

Per quanto riguarda le LIBRERIE INDIPENDENTI i progetti finanziabili riguardano:

  • Iniziative di promozione della lettura da svolgersi in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming) o in presenza nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento interpersonale e sicurezza, quali a titolo di esempio:
  • presentazioni, letture, reading, iniziative culturali e attività di promozione;
  • appuntamenti musicali legati alla lettura e alla presentazione di libri, corsi, laboratori e workshop;
  • iniziative di coinvolgimento di scuole e università.
  • Progetti di digitalizzazione delle librerie e promozione alla lettura, anche attraverso l’utilizzo di software, sistemi, strumenti e risorse digitali e tecnologiche, quali a titolo esemplificativo:
  • sviluppo e/o manutenzione e/o implementazione di sistemi informatici per prenotazione e/o per l’acquisto on line, comprensivi della relativa consegna a domicilio;
  • corsi di formazione per web marketing;
  • acquisizione di strumenti tecnologici funzionali all’attuazione di un piano di smart working per i propri dipendenti;
  • sviluppo e/o manutenzione e/o implementazione di software e piattaforme per un catalogo on line per libri, presentazioni, strumenti e contenuti di comunicazione multidisciplinari e promozione della lettura (anche condiviso con altre librerie indipendenti);
  • acquisto licenze di utilizzo di tecnologie per l’utilizzo di software, sistemi, strumenti e risorse digitali e tecnologiche, sviluppo e/o accesso a piattaforme comuni;
  • servizi di consulenza specialistica finalizzati allo sviluppo e all’adozione di tecnologie I.C.T.
  • Adeguamento degli spazi e delle attività alle nuove esigenze legate al distanziamento interpersonale, ai requisiti igienico-sanitari compreso acquisto D.P.I., materiali e attrezzature preposte e alle modalità di svolgimento delle attività nonché a progetti per migliorare l’accessibilità.

Per quanto riguarda le PICCOLE CASE EDITRICI i progetti finanziabili riguardano

  • Iniziative di promozione della lettura (presentazioni, eventi, etc.) da svolgersi in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming) o in presenza nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento interpersonale e sicurezza;
  • Progetti di digitalizzazione e promozione alla lettura delle piccole case editrici anche attraverso l’utilizzo di software, sistemi, strumenti e risorse digitali e tecnologiche, quali a titolo esemplificativo:
  • acquisto hardware e strumenti tecnologici (anche per lo smart working);
  • acquisto/sviluppo software;
  • acquisto corsi di formazione;
  • acquisto servizi di consulenza finalizzati allo sviluppo e all’adozione di tecnologie I.C.T.;
  • Altre iniziative di promozione, sviluppo, produzione quali, a titolo esemplificativo:
  • acquisto servizi di traduzione;
  • acquisto diritti di pubblicazione;
  • partecipazione a fiere nazionali e internazionali (a titolo esemplificativo affitto e allestimento spazio, vitto e alloggio, viaggi etc.);
  • Adeguamento degli spazi e delle attività alle nuove esigenze legate al distanziamento interpersonale, ai requisiti igienico-sanitari compreso acquisto D.P.I., materiali e attrezzature preposte e alle modalità di svolgimento delle attività nonché a progetti per migliorare l’accessibilità.

Per ciascun progetto selezionato LAZIOcrea S.p.A. erogherà un contributo a fondo perduto in misura pari al 100% del costo complessivo dello stesso e, comunque, di importo non superiore a quanto di seguito indicato in relazione a ciascuna categoria di partecipazione:

Le Librerie Indipendenti potranno richiedere un contributo di importo complessivo non superiore a € 10.500,00 così suddiviso:

  • non superiore a 5.000 euro): quale contributo condizionato allo svolgimento delle attività contenute nel progetto presentato e soggetto a rendicontazione;
  • 500 euro: quale contributo non soggetto a rendicontazione spettante esclusivamente alle librerie indipendenti che abbiano subito un calo di fatturato nell’esercizio 2020 pari almeno al 30% rispetto al fatturato conseguito nell’esercizio 2019, come risultante dal raffronto tra il Bilancio o rendiconto di verifica o depositato chiuso al 31/12/2020 o dichiarazione I.V.A. del 2020 e dal bilancio 2019 approvato e depositato presso la Camera di Commercio (se soggette all’obbligo di deposito) oppure dal bilancio dell’esercizio 2019 chiuso (se non soggette all’obbligo di deposito) o dichiarazione I.V.A. del 2019;
  • 500 euro: quale contributo non soggetto a rendicontazione spettante esclusivamente alle librerie indipendenti che esercitino anche (con la stessa ragione sociale) l’attività di piccola casa editrice per lo svolgimento delle attività previste per la categoria B); è altresì necessario che sussistano i requisiti previsti dal presente avviso per la categoria B);
  • 500 euro: quale premialità in favore delle librerie indipendenti che organizzino iniziative di promozione della lettura legate all’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (es. presentazioni, letture, reading, iniziative culturali e attività di promozione; appuntamenti musicali legati alla lettura e alla presentazione di libri, corsi, laboratori e workshop; iniziative di coinvolgimento di scuole e università) da svolgersi in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming) o in presenza nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento interpersonale e sicurezza; è fatto obbligo di comunicare a LAZIOcrea S.p.A e alla Regione Lazio le informazioni sulle predette iniziative, come meglio descritto all’art. 4 del bando, pena la decadenza dalla premialità. Nella predetta ipotesi la libreria indipendente non è tenuta a portare in rendicontazione le spese sostenute per la realizzazione del suddetto evento, fermo restando che deve allegare alla Relazione finale documentazione idonea a comprovare l’effettiva realizzazione dell’evento.
  • In relazione ai contributi di cui ai punti 2); 3) nonché alla premialità si precisa che gli stessi saranno erogati alle librerie indipendenti che, oltre ad essere in possesso dei requisiti ivi indicati, abbiano eseguito e rendicontato il progetto presentato.

Le Piccole Case Editrici potranno richiedere un contributo di importo complessivo non superiore a 10.500 euro così suddiviso:

  • non superiore a 5.000 euro: quale contributo condizionato allo svolgimento delle attività contenute nel progetto presentato e soggetto a rendicontazione;
  • 500 euro: quale contributo non soggetto a rendicontazione e spettante esclusivamente alle piccole case editrici che abbiano subito un calo di fatturato nell’esercizio 2020 pari almeno al 30% rispetto al fatturato conseguito nell’esercizio 2019, come risultante dal raffronto tra il Bilancio o rendiconto di verifica o depositato chiuso al 31/12/2020 o dichiarazione I.V.A. del 2020 e dal bilancio 2019 approvato e depositato presso la Camera di Commercio (se soggette all’obbligo di deposito) oppure dal bilancio dell’esercizio 2019 chiuso (se non soggette all’obbligo di deposito) o dichiarazione I.V.A. del 2019;
  • 500 euro: quale contributo non soggetto a rendicontazione e spettante esclusivamente alle piccole case editrici che esercitino anche (con la stessa ragione sociale) l’attività di libreria indipendente per lo svolgimento delle attività previste dalla categoria A); è altresì necessario che sussistano i requisiti previsti dal presente avviso per la Categoria A);
  • 500 euro: quale premialità in favore delle piccole case editrici che organizzino in collaborazione o presso librerie indipendenti del Lazio iniziative di promozione della lettura in forma digitale (attraverso piattaforme e/o in streaming) o da svolgersi in presenza nel rispetto delle disposizioni del distanziamento interpersonale (es: presentazioni, letture, reading, iniziative culturali e attività di promozione; appuntamenti musicali legati alla lettura e alla presentazione di libri, corsi, laboratori e workshop; iniziative di coinvolgimento di scuole e università). Nella predetta ipotesi la libreria indipendente (in collaborazione o presso la quale si è svolto l’evento) non deve chiedere il contributo per il medesimo evento e la casa editrice non è tenuta a portare in rendicontazione le spese sostenute per la realizzazione del suddetto evento, fermo restando che deve allegare alla Relazione finale documentazione idonea a comprovare l’effettiva realizzazione dell’evento.

In relazione ai contributi di cui ai punti 2); 3) nonché alla premialità si precisa che gli stessi saranno erogato alle piccole case editrici che, oltre ad essere in possesso dei requisiti ivi indicati, abbiano eseguito e rendicontato il progetto presentato.

Sono ammissibili a contributo le voci di spesa documentate strettamente appartenenti alle tipologie indicate dall’avviso, conformi alla normativa fiscale, effettivamente sostenute dai beneficiari e a loro intestate, opportunamente documentate a mezzo di fatture, ricevute o documenti contabili aventi forza probatoria equivalente, compresi gli scontrini fiscali parlanti.

Ogni spesa, per essere ammissibile, deve essere riferita al periodo 1 gennaio 2021-15 ottobre 2021.

L’I.V.A. (Imposta Valore Aggiunto) non è ammissibile salvo i casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa vigente.

L’erogazione del saldo del contributo è subordinata all’apposita rendicontazione delle spese sostenute.

La domanda, completa di tutti gli allegati richiesti, dovrà essere presentata, a seguito della pubblicazione sul B.U.R. della Regione Lazio dell’Avviso, con le modalità di seguito descritte, a partire dalle ore 10.00 del 6 giugno 2021 (data di apertura della ricezione delle domande). Le domande devono essere inoltrate, pena l’esclusione, entro le ore 24:00 del 6 luglio 2021, esclusivamente per via telematica tramite il sistema disponibile a decorrere dal 6 giugno 2021 al seguente link https://ristoricaseeditricielibrerie.regione.lazio.it.

 

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