Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

Valore Artigiano – Incentivi a favore delle imprese artigiane

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La Regione Lazio sostiene la realizzazione da parte delle Imprese Artigiane operanti sul territorio regionale di Progetti che rientrano in una delle seguenti due tipologie:

  • Sviluppo dell’Impresa Artigiana mediante investimenti in innovazione e ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, anche volti ad affrontare la transizione digitale e ambientale, a cui sono riservati 5.000.000 euro;
  • Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, a cui sono riservati 1.000.000 euro

Ciascun Progetto deve essere realizzato in forma singola, avere Spese Ammissibili non inferiori a 5.000,00 euro ed essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Artigiane del Lazio, iscritte all’albo delle Imprese Artigiane da almeno 5 anni alla data della domanda, e che svolgono una delle attività imprenditoriali ammissibili identificate nell’Avviso mediante la relativa classificazione ATECO.

I contributi per i progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono concessi alle sole Imprese Artigiane del Lazio a cui è riconosciuto di operare nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale di cui agli artt. 12 e 13 della L.R. 3/2015. Alla data della domanda tale riconoscimento può essere stato solo richiesto.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Imprese Artigiane nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto con i massimali rappresentati nella seguente tabella:

Ciascun beneficiario può presentare Domanda per un’unica tipologia di Progetto.

Le Spese Ammissibili sono:

  • Investimenti in macchinari, attrezzature e impianti specifici;
  • Investimenti in tecnologie digitali, vale a dire in hardware, sistemi ICT e software;
  • Investimenti in impianti fotovoltaici, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali;
  • altre spese per Investimenti in opere murarie e impiantistica civile, nel limite massimo del 20% delle Spese Ammissibili totali.

Nel caso dei Progetti di Sviluppo delle Imprese Artigiane (Tipologia A) le spese di cui alle voci a), b) non possono essere inferiori al 70% delle spese ammissibili totali. Nel caso dei Progetti di Valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale (Tipologia B) sono ammissibili anche altre spese aventi carattere una tantum, ancorché non ammortizzabili, legate alla adozione di tecnologie digitali e allo sviluppo delle vendite dei prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale via internet.

Le domande valutate positivamente nel merito dalla Commissione di Valutazione saranno finanziate fino a capienza della dotazione finanziaria nel rispetto dell’ordine decrescente di punteggio verificato e delle riserve previste per ciascuna delle due tipologie di Progetto.

Le domande devono essere presentate online attraverso GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 20 febbraio 2025 fino alle ore 17:00 del 15 aprile 2025; il formulario è disponibile online a partire dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2025.

Scadenza: 15 aprile 2025

Sostegno alle Imprese Cooperative

Sostegno alle Imprese Cooperative

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La Regione Lazio con il piano specifico per la promozione ed il sostegno della cooperazione 2022/2024 ha definito una serie di interventi per la promozione e il sostegno della cooperazione.

L’Avviso, in particolare, attua le azioni del Piano volte a sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese cooperative regionale mediante contributi a fondo perduto per la realizzazione dei loro Progetti finalizzati a:

  1. aumentare l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale anche nell’ambito della circular economy, mediante l’acquisizione di tecnologie dall’esterno (open innovation), l’adozione di nuovi sistemi ICT e gli investimenti produttivi;
  2. avviare nuove cooperative nelle direzioni sopra indicate o comunque con buon potenziale occupazionale;
  3. adeguare i sistemi organizzativi delle cooperative esistenti anche riqualificando le risorse umane e aumentandone il grado di specializzazione, mediante formazione specialistica del personale e il ricorso alle figure di temporary e circular manager;
  4. creare e rafforzare reti, partnership, filiere e altre forme di collaborazione tra imprese cooperative nell’ambito della circular economy o anche con riferimento all’internazionalizzazione sui mercati di sbocco o di approvvigionamento.

Ciascun Progetto deve avere Spese Ammissibili non inferiori a 10.000 euro e deve essere realizzato entro 12 mesi dalla concessione del contributo.

I Beneficiari dei contributi previsti dall’Avviso sono le Imprese Cooperative del Lazio, iscritte all’albo Nazionale delle Società Cooperative alla data della domanda ed escluse le cooperative sociali.

Tutti i progetti devono riguardare attività imprenditoriali svolte dalle Cooperative nelle loro Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio, risultanti al più tardi al momento della erogazione del contributo, e dove devono risultare ubicati i beni agevolati.

I Beneficiari devono, inoltre, possedere i requisiti generali di ammissibilità. Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata (consorzi, reti di impresa o aggregazioni temporanee), tutti i consorziati o partecipanti devono essere Imprese Cooperative del Lazio e, nel caso di consorzio o contratto di rete di impresa con propria soggettività giuridica e autonomia patrimoniale, questo deve risultare già iscritto al Registro delle Imprese Italiano alla data della domanda.

A ciascun Progetto è concedibile a titolo di De Minimis un contributo a fondo perduto pari al massimo a 20.000 euro, di cui fino ad un massimo di 10.000 euro di contributi in c/esercizio.

Nel caso di Progetti realizzati in forma aggregata, il contributo complessivo è pari al massimo a 30.000 euro, di cui fino ad un massimo di 15.000 euro di contributi in c/esercizio.

La procedura amministrativa disciplinata dall’Avviso è a sportello, vale a dire che i contributi saranno concessi seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande fino a capienza della dotazione finanziaria disponibile.

La valutazione dei Progetti che hanno superato positivamente l’istruttoria di ammissibilità formale sarà effettuata da parte di una Commissione di Valutazione, sulla base dei seguenti criteri:

  1. risultati attesi in termini di intensità dell’innovazione, sostenibilità ambientale e ritorni economici e occupazionali del Progetto per le Imprese Cooperative direttamente coinvolte nella sua realizzazione e di analoghi benefici indiretti per la comunità sociale e territoriale;
  2. coerenza delle proposte rispetto agli obiettivi strategici del Piano Specifico per la promozione e il sostegno della cooperazione 2022/2024, ed ivi declinati nei paragrafi “Nuove cooperative”, “Riqualificazione, nuove competenze, produttività nell’emergenza sanitaria”, “Digitalizzazione e open innovation”, “Reti, partnership, filiere, circular economy” e “Internazionalizzazione”;
  3. congruità delle Spese Ammissibili rispetto alle attività proposte e ai risultati attesi.

Il contributo sarà erogato a saldo, in un’unica soluzione, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro 12 mesi dalla data di concessione.

La richiesta di erogazione è prodotta da GeCoWEB Plus dopo aver caricato sulla piattaforma:

  1. una relazione sulla realizzazione del Progetto ammesso e sugli obiettivi raggiunti, che evidenzi gli eventuali scostamenti rispetto alle spese ammesse e le relative motivazioni;
  2. la documentazione relativa alle spese effettivamente sostenute: contratti, fatture e attestazioni di avvenuto pagamento. All’erogazione del contributo in conto esercizio è applicata la ritenuta d’acconto del 4% prevista dall’art. 28 (2) del D.P.R. 600/1973.

Scadenza: bando a sportello

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

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L’Avviso promosso dalla Regione Lazio sostiene la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa da fonte rinnovabile (FER), a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) di cui all’art. 31 del D.Lgs. 199/2021. Il sostegno agli investimenti delle CER si inquadra tra gli impegni prioritari della Regione per il conseguimento degli obiettivi di carattere:

  1. ambientale, incentivando la diffusione delle FER riducendo le emissioni di gas ad effetto serra e concorrendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. energetico ed economico in termini di contrasto alla povertà energetica, tramite l’autoproduzione di energia elettrica da FER;
  3. sociale, attraverso la promozione di modelli di inclusione e collaborazione con il coinvolgimento di soggetti fragili e svantaggiati

Sono finanziabili gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti (UP) alimentati da fonti rinnovabili come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera a) Decreto CACER 414/2023.

Agli impianti/UP relativi alla configurazione della CER beneficiaria è riconosciuto il 35% dell’importo minore tra:

  1. la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’operazione, quale insieme delle spese elencate all’articolo 6 “Spese ammissibili” per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno;
  2. il massimale di spesa ammissibile previsto per l’operazione quale somma dei costi di investimento massimi di riferimento per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno, calcolato in base a quanto indicato nell’Allegato 2 Spese ammissibili del Decreto CACER 414/2023 e appendice E delle Regole operative TIAD (Allegato1 al citato DM)
  3. 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
  4. 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  5. 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  6. 1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

La percentuale di sostegno riconosciuta per ciascuna domanda potrà essere aumentata del 5% qualora ricorra una o più delle seguenti condizioni:

  1. partecipazione, in qualità di membro della CER di uno o più delle seguenti categorie di soggetti “fragili”
  2. soggetti in condizione di disagio economico;
  3. coppie under 35;
  4. soggetti con disagio fisico;
  5. partecipazione alla CER di Enti locali territoriali che abbiano approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, o che abbiano messo a disposizione tetti degli edifici pubblici o aree pubbliche per realizzare gli impianti FER a servizio delle CER stessa;
  6. realizzazione da parte della CER di progetti di inclusione e solidarietà sociale, anche attraverso la collaborazione con gli Enti locali territoriali, Enti religiosi ed Enti del terzo settore;
  7. l’operazione sia localizzata nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi.

L’importo del sostegno riconosciuto alla CER Beneficiaria è concesso a fondo perduto e non potrà essere inferiore a euro 200.000,00 e superiore a euro 1.500.000,00.

La domanda di sostegno può essere presentata esclusivamente dalle CER ubicate nel territorio del Lazio costituite in conformità con la Dir. 2018/2001/UE e con le norme nazionali di recepimento della stessa (D.Lgs. n. 199 del 2021, Decreto CACER 414/2023 e Decreto Direttoriale n. 22 del 23 febbraio 2024) e, nel rispetto dei criteri di cui al paragrafo 1.2.2. Parte II delle “Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”.

Nel rispetto del criterio di demarcazione:

  1. sono esclusi gli impianti/UP ubicati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, in base all’ultima rilevazione ISTAT (Missione 2, Componente 2 Investimento 1.2 del PNRR);
  2. le CER con caratteristiche di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi:
  3. FESR 2021-2027 qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni che ricadono nelle aree A e B della zonizzazione del PSR ovvero in quelli in area C, ma con popolazione residente superiore ai 20.000 abitanti;
  4. Bilancio regionale, qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni esclusi dal criterio di demarcazione FESR di cui punto precedente.

Tutti gli impianti/UP a servizio delle CER che non rientrano nella fattispecie di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi FESR 2021-2027 e, in caso di esaurimento delle risorse stanziate, sulle risorse del Bilancio regionale.

Il procedimento di selezione delle richieste è a sportello; il sostegno è concesso seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande e si articola in una fase di Istruttoria formale di ammissibilità, superata positivamente la quale, si procede alla Valutazione tecnica della proposta della CER da parte della Commissione di Valutazione in base ai criteri contenuti nell’Avviso:

  1. Qualità dell’investimento: completezza dello Studio di Fattibilità Tecnica ed Economica
  2. Innovatività gestionale dell’investimento
  3. Benefici energetici, ambientali e sociali
  4. Benefici occupazionali

La stessa CER può richiedere l’accesso al contributo anche per più di un impianto di produzione/unità di produzione (UP) attraverso l’invio di una unica domanda di sostegno.

Le domande di sostegno devono essere presentate online utilizzando la piattaforma GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 20 gennaio 2025 fino alle ore 16:00 del 20 maggio 2025.

Scadenza: 20 maggio 2025

Voucher Digitalizzazione Pmi 2025

Voucher Digitalizzazione Pmi 2025

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La Regione Lazio, attraverso l’Avviso, sostiene i progetti delle PMI del Lazio volti ad adottare alcune soluzioni digitali diffuse e trasversali, idonee ad aumentarne l’efficienza e la competitività.

I Progetti ammissibili sono composti da alcuni interventi predefiniti a cui sono associate delle somme forfettarie di cui al comma 3, lettera c, dell’art. 53 del Reg. (UE) 2021/1060, definita in applicazione della metodologia adottata dall’Autorità di Gestione.

Il contributo, comprensivo dei costi diretti del personale calcolati ai sensi del comma 1 dell’art. 55 del medesimo Regolamento (tasso forfettario del 20%), è determinato nella misura indicata nella seguente tabella e in funzione dei parametri ivi specificati.

L’intervento è destinato alle PMI iscritte al Registro delle imprese italiano e con una sede operativa nel Lazio; quest’ultima può essere acquisita prima della erogazione del contributo. Sono escluse le imprese operanti in attività economiche escluse e prive dei requisiti generali di ammissibilità.

Le domande, da presentarsi tramite GeCoWEB Plus, sono avviate ad istruttoria sulla base della graduatoria definita dai punteggi dichiarati dai beneficiari in domanda, in ordine decrescente (modalità alternativa al “click day”). 

Il contributo è erogato a saldo previa presentazione di apposita richiesta prodotta da GeCoWEB Plus e, da presentarsi entro 6 mesi dalla concessione del contributo e dopo aver caricato sulla piattaforma:

  1. per le Piccole Imprese e per le Medie Imprese: la Diagnosi Digitalecompleta della sezione ex post redatta dal medesimo Innovation Managerindipendenteche ha redatto le Diagnosi Digitale ex ante e conforme al modello 1 in Allegato all’Avviso;
  2. per le Micro Imprese: la Relazione sulla Digitalizzazione redatta in conformità al modello 2 in allegato all’Avviso e completa della sezione ex post, sottoscritta dal fornitore per attestare la conformità delle caratteristiche specifiche dei prodotti, soluzioni e servizi dallo stesso forniti, configurati e istallati, alle caratteristiche specifiche previste nell’Appendice 4 dell’Avviso. In caso di più fornitori la Relazione sulla Digitalizzazione deve essere sottoscritta da colui che ha fornito i servizi di progettazione e configurazione, nonché di verifica del corretto funzionamento dei beni e servizi acquisiti che deve essere unico per tutti gli Interventi previsti dal Progetto.

Il formulario sarà disponibile su GeCoWEB Plus dalle ore 12 dell’8 gennaio 2025.

La domanda può essere inviata dalle ore 12 del 10 gennaio 2025 e fino alle ore 17 del 14 febbraio 2025.

Scadenza: 14 febbraio 2025

Lazio Cinema Lab

Lazio Cinema Lab

Cinema

La Regione Lazio, attraverso il presente Avviso e in coerenza con gli obiettivi di cui all’articolo 2 della Legge Regionale 2 luglio 2020, n. 5 “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo”, intende promuovere il rafforzamento e il miglioramento della competitività delle PMI del Lazio che svolgono attività di produzione cinematografica e il relativo indotto.

A tal fine la Regione Lazio agevola la realizzazione, da parte di Produttori Indipendenti Originari che sono PMI del Lazio, di Film che sviluppano determinate tematiche e, anche per effetto del loro respiro internazionale, hanno concrete possibilità di raggiungere un adeguato numero di spettatori nelle sale cinematografiche e partecipare a festival.  In particolare, con il presente Avviso la Regione Lazio intende promuovere Film che sviluppino le tematiche dell’“Educazione al Sentimento”, della “Storia”, del “Benessere” o del “Turismo”. 

Le opere audiovisive agevolabili devono in ogni caso essere Film, vale a dire essere Lungometraggi Cinematografici, e avere tutte le seguenti caratteristiche:

  1. prevedere e poi sostenere Costi Ammissibili Territoriali in misura non inferiore al 50% dei Costi Ammissibili Diretti;
  2. avere ottenuto il credito di imposta per la produzione di opere cinematografiche di cui all’articolo 15 della Legge Cinema e, di conseguenza, averela nazionalità italiana riconosciuta ai sensi del D.P.C.M. 11 luglio 2017 e la classificazione di “prodotto culturale” ai sensi dell’art. 54 (2) del RGE (cd.“eleggibilità culturale” nell’ambito delle agevolazioni alle opere audiovisive di competenza del Ministero della Cultura – MIC).

Alla Data della Domanda deve essere stata almeno presentata la richiesta di idoneità al credito di imposta di cui sopra, fermo restando che la mancanza dei requisiti stabiliti per l’accesso credito di imposta per la produzione di opere cinematografiche di cui all’articolo 15 della Legge Cinema determina l’inammissibilità della Domanda;

  1. avere un Costo Complessivo di Produzione pari ad almeno 2.500.000,00 euro e non superiore a 5.000.000,00 euro, come risultante dalla documentazione prodotta per l’ottenimento del credito di imposta per la produzione di opere cinematografiche di cui all’articolo 15 della Legge Cinema (senza quindi tenere conto, tra l’altro, dei minori costi del personale che derivino dall’applicazione dei Costi Standard Orari);
  2. prevedere e quindi distribuire il Film in almeno tre sale cinematografiche del Lazio fuori dall’area di Roma Capitale, con la partecipazione del regista o almeno di un attore principale alla prima serata.

Non possono essere sostenuti Film che abbiano già iniziato le riprese prima della presentazione della Domanda.

Ciascun Beneficiario deve possederei requisiti stabiliti per ottenere quale Produttore Indipendente Originario del Film oggetto della Domanda, il credito di imposta per la produzione di opere cinematografiche di cui all’articolo 15 della Legge Cinema, alla Data della Domanda e fino a quando ivi previsto, e quindi, tra l’altro:

  1. essere in possesso di classificazione ATECO J.59.11. Qualora tale classificazione non risulti al Registro delle Imprese Italiano alla Data della Domanda, il perfezionamento dell’Atto di Impegno sarà subordinato a tale risultanza;
  2. essere una società di capitali iscritta al Registro delle Imprese Italiano, se del caso anche come stabile organizzazione di impresa estera, e avere:
  3. un capitale sociale interamente versato non inferiore a 40.000,00 euro, come risultante al medesimo Registro delle Imprese Italiano;
  4. un Patrimonio Netto non inferiore a 40.000,00 euro, come desumibile dall’Ultimo Bilancio depositato, a condizione che sia caricata in sede di Domanda idonea documentazione con data certa e valida ai fini civilistici e fiscali, come risultante da tale documentazione.

Ciascun Beneficiario deve inoltre:

  1. essere una PMI alla Data della Domanda e fino alla Data di Concessione;
  2. non essere un’Impresa in Difficoltà alla Data della Domanda e fino alla Data di Concessione;

possedere la o le Sedi Operative nel territorio della regione Lazio al momento della prima richiesta di erogazione e fino alla erogazione del saldo. La o le Sedi Operative nel territorio della regione Lazio.

Contributo

L’Avviso ha una dotazione finanziaria di 2.500.000,00 euro.

Il contributo previsto dall’Avviso è a fondo perduto ed è composto di due quote:

  1. un Aiuto principale concesso ai sensi dell’art. 54 del RGE, commisurato ai Costi Ammessi e quindi Sostenuti dal Beneficiario per la realizzazione del Film agevolato;
  2. un Aiuto accessorio, concesso ai sensi del De Minimis, e pari al 100% delle Spese Ammesse e quindi Sostenute dal Beneficiario per l’Asseverazione Obbligatoria dei Costi Sostenuti, vale a dire quelle sostenute nei confronti di un Revisore Legale per le verifiche effettuate in conformità alle linee guida approvate con la Det. G09667 del 16 luglio 2019 e per la perizia giurata ivi prevista che obbligatoriamente deve corredare le richieste di erogazione di saldo come previsto nel successivo articolo 8.

L’importo massimo del contributo concedibile ad un singolo Film non può superare l’importo di 800.000,00 euro. A ciascun Proponente, inteso come Impresa Unica, è concedibile il contributo per la realizzazione di un unico Film.

L’importo del contributo concedibile ai sensi della lettera A è quello ottenuto applicando le Intensità di Aiuto massime consentite sui Costi Sostenuti dal Beneficiario per il Film agevolato, rappresentate sinteticamente nella tabella che segue, e sottraendo all’importo ottenuto gli altri Aiuti ottenuti dal Beneficiario con riferimento al medesimo Film agevolato anche per lo sviluppo o la preproduzione. Nell’ultima riga della tabella che segue è riportata l’Intensità di Aiuto di norma concedibile con il presente Avviso – ottenuta sottraendo l’Intensità di Aiuto ordinaria del 40% attualmente prevista per il credito di imposta per la produzione di opere cinematografiche di cui all’articolo 15 della Legge Cinema – sempre che tale intensità non debba essere ulteriormente ridotta per effetto di altri Aiuti o per rispettare il massimale del contributo concedibile in valore assoluto.

L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 12 dicembre 2024 e fino alle ore 17:00 del 4 marzo 2025.

Scadenza: 4 marzo 2025

Verso processi produttivi sostenibili

Verso processi produttivi sostenibili

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La Regione Lazio intende sostenere gli investimenti delle PMI del Lazio per l’uso efficiente delle risorse e la transizione verso un’economia circolare, anche attraverso l’introduzione di eco-innovazioni.

L’Italia e l’Unione Europea hanno da tempo intrapreso un percorso per rendere l’economia più sostenibile per l’ambiente e per il pianeta, ma le perturbazioni dei mercati mondiali hanno reso impellente rendere più indipendente l’economia dall’uso di materie prime il cui approvvigionamento è soggetto a condizionamenti geopolitici che ne minano la sovranità economica e la competitività dei sistemi economici, anche a livello regionale.

10 dei 30 milioni di dotazione dell’Avviso sono riservati a favore dei progetti realizzati da imprese aderenti ad una APEA in forma aggregata o anche in forma singola ma solo se finalizzati alla realizzazione degli obiettivi collettivi dell’APEA stessa. La durata di tale riserva è di 4 mesi, a decorrere dalla data di apertura dei termini per la presentazione delle domande.

L’Autorità di Gestione si riserva di ridurre la dotazione finanziaria dell’Avviso anticipatamente, qualora il volume delle richieste sia significativamente inferiore alle attese, assicurando comunque 60 giorni di preavviso, per salvaguardare tra l’altro le PMI che avessero commissionato lo Studio di Fattibilità da allegare obbligatoriamente alla Domanda.

L’intervento è destinato alle PMI che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio in cui realizzare il Progetto.

Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola o partecipare ad un solo progetto da realizzare in forma aggregata, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto alle spese a suo carico al netto del corrispondente contributo. Le PMI devono, inoltre, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

I progetti possono essere realizzati da PMI in forma singola o in forma aggregata e devono riguardare Investimenti, rientranti in una o entrambe le due seguenti tipologie:

Investimenti per l’uso efficiente delle risorse, vale a dire quelli che, ai sensi dell’art. 47 (2) del Reg. (UE) 651/2014, conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • la riduzione netta delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia, per ottenere una determinata quantità di produzione;
  • la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie (riutilizzate o recuperate, comprese quelle riciclate);
  • la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti da parte del Beneficiario;
  • la preparazione al riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti prodotti dal Beneficiario o, limitatamente ai rifiuti speciali, da terzi, che sarebbero altrimenti inutilizzati, smaltiti o trattati secondo una modalità di trattamento più bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o meno efficiente sotto il profilo delle risorse o che determinerebbe un peggioramento della qualità dei prodotti del riciclaggio;
  • la raccolta, la cernita, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati dal Beneficiario o da terzi e che sarebbero altrimenti inutilizzati o utilizzati secondo una modalità meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
  • la raccolta differenziata e la cernita dei rifiuti speciali in vista della preparazione per il riutilizzo o il riciclaggio. Sono escluse in ogni caso le operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti per la produzione di energia e gli investimenti che comportano un aumento nella produzione di rifiuti o un maggiore uso di risorse.

Investimenti per l’introduzione di ecoinnovazioni, vale a dire innovazioni nei prodotti che, tenendo conto del loro intero ciclo di vita (Life Cycle Thinking), conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • ne allungano la durata, anche consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente obsolete o danneggiate;
  • evitano di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendone la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo;
  • riducono le risorse consumate inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori, rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.

Sono ammissibili solo i progetti che determinano un impatto ambientale tale da ottenere almeno il punteggio soglia relativo al primo criterio di valutazione, fermo restando che i progetti devono raggiungere i punteggi soglia previsti per tutti i criteri di valutazione, nonché il punteggio soglia totale (come meglio specificato nella successiva sezione “selezione dei progetti”).

Gli impatti ambientali di tutti gli investimenti inclusi nel progetto devono essere attestati ex ante da uno studio di fattibilità da presentare obbligatoriamente in sede di domanda e rilasciato da un professionista esterno indipendente le cui competenze risultino certificate in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 da parte di un organismo di valutazione a tal fine accreditato secondo la norma CEI UNI EN ISO/IEC 17024.

Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro.

Non è previsto un tetto massimo al valore dell’intero progetto, ma il contributo concesso non può superare 2 milioni di euro. I progetti devono essere conclusi, funzionanti e rendicontati entro:

  • 18 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 1 milione di euro;
  • 24 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 3 milioni di euro;
  • 36 mesi dall’approvazione, per progetti di importo superiore a 3 milioni di euro.

È obbligatorio richiedere un anticipo pari al 40% del contributo concesso, garantito da fideiussione.

Sono ammissibili le spese espressamente e strettamente pertinenti al progetto, come risultanti dallo Studio di Fattibilità.

Le spese ammissibili per investimenti devono essere comunque spese per l’acquisto di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti c.c., che comprendono i costi accessori ammortizzabili congiuntamente all’investimento principale.

Gli acquisti di fabbricati e spese per opere murarie, lavori edili e impianti civili quali, a titolo di esempio, per il riscaldamento, condizionamento, acqua, elettricità, antincendio, insieme alle spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni, non possono superare il 40% del totale delle spese per investimenti. Le sole spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni non possono superare il 10% del totale delle spese per investimenti.

Le spese per progettazione e le altre spese tecniche sono ammissibili entro il limite dell’8% del totale delle spese per investimenti. Nell’ambito di tali spese non sono considerati i costi per lo studio di fattibilità, che rientrano invece nelle spese di supporto, ma sono inclusi i costi per l’obbligatoria relazione di verifica climatica, da redigere in linea con i contenuti previsti dagli Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027, di cui alla COM (2021/C 373/01) e dagli indirizzi elaborati dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il MASE.

Sono inoltre ammissibili al contributo De Minimis le seguenti spese sostenute per specifiche attività di supporto al progetto:

  • il costo, entro il 4% del costo complessivo del progetto e comunque entro 80.000,00 euro, dello Studio di Fattibilità;
  • il premio per la obbligatoria fideiussione a garanzia dell’anticipo;
  • il costo, entro un massimo di 700,00 euro, per la redazione da parte di un professionista iscritto ad un Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della situazione contabile da presentarsi in sede di domanda nel caso di imprese non tenute al deposito del bilancio.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, concesso ai sensi del Regolamento Generale di Esenzione (RGE) per quanto riguarda gli investimenti.

Le domande devono essere presentate utilizzando la piattaforma online GeCoWEB Plus di Lazio Innova.

La domanda deve essere inviata a partire dalle ore 12.00 del 31 ottobre 2024 e fino alle ore 17.00 del 31 ottobre 2025.

Scadenza: 31 ottobre 2025

IMPRESA ROSA REGIONE LAZIO

IMPRESA ROSA REGIONE LAZIO

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In attuazione della D.G.R. n. 495 del 10/08/2023, l’avviso incentiva l’adozione di sistemi di gestione sulla parità di genere da parte delle imprese del Lazio, al fine di promuovere sui luoghi di lavoro la diffusione di una cultura che sostenga l’autostima, la consapevolezza e l’autodeterminazione femminile (cd. empowerment).

La parità di genere è uno dei 17 obiettivi fissati dall’ONU per lo sviluppo sostenibile, e l’impegno delle imprese sui temi della diversità e inclusività sta diventando sempre più importante sotto il profilo commerciale e per l’accesso ai finanziamenti (Environmental, Social, Governance – ESG).

Inoltre, uno degli obiettivi del PNRR è il raggiungimento entro il 2026 dell’incremento di cinque punti nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al quattordicesimo posto nella classifica dei Paesi UE.

Anche per questo il possesso della certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 costituisce sempre più spesso una premialità per l’accesso ai finanziamenti pubblici, a partire da quelli cofinanziati dal bilancio europeo e inclusi quelli concessi dalla Regione Lazio.

L’Avviso prevede:

  1. il riconoscimento di contributi alle Micro e Piccole Imprese per ottenere la prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato per la specifica prassi presso Accredia ai sensi del regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011 (Certificazione di Parità di Genere);
  2. il riconoscimento del diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” alle imprese del Lazio che hanno ottenuto tale Certificazione di Parità di Genere, anche a prescindere dal contributo regionale e comprese le imprese di maggiori dimensioni.

La dotazione finanziaria di euro 250.000 dell’Avviso è interamente destinata per i contributi a fondo perduto alle Micro e Piccole Imprese che ottengono la prima Certificazione di Parità di Genere. Tali contributi sono determinati in un importo fisso, commisurato al numero di dipendenti e indipendente dalle spese sostenute, e sono erogati in una unica soluzione a fronte di apposita richiesta da presentarsi entro 180 giorni dalla Data di Concessione corredata della sola documentazione attestante l’ottenimento della Certificazione.

Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio”, marchio di certificazione di cui all’art. 11 bis del D. Lgs. del 10 febbraio 2005 n. 30 e ss. mm. e ii. (cd. Codice della Proprietà Industriale), può comportare:

  • la partecipazione esclusiva a campagne promozionali realizzate dalla Regione Lazio;
  • il riconoscimento di priorità o premialità (punteggi aggiuntivi) ai fini dell’accesso ad agevolazioni promosse dalla Regione Lazio, anche a valere su risorse nazionali o europee;
  • l’accesso esclusivo o preferenziale a progetti  formativi  volti  all’inserimento lavorativo delle donne, a partire da tirocini per le donne vittime di violenza.

Possono beneficiare del contributo per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere le imprese che alla Data della Domanda:

  • sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultante da tale registro;
  • rientrano nei parametri dimensionali di Micro o Piccola Impresa ai sensi dell’Allegato 1 del Reg. (UE) 651/2014;
  • hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso;
  • non sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.

Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” è riconosciuto a tutte le Micro e Piccole Imprese che hanno ottenuto il contributo regionale per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere, dal momento in cui è verificato in possesso di tale Certificazione e senza necessità di presentare autonoma richiesta.

Il diritto di utilizzare tale marchio è inoltre riconosciuto alle imprese che ne facciano apposita richiesta anche di media o grande dimensione e che, alla data della Domanda:

  • sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultanti da tale registro;
  • sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.

Il contributo è a fondo perduto ed è riconosciuto a fronte dell’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere.

Si tratta di un importo fisso riportato nella seguente tabella, commisurato al numero dei dipendenti 2023, in conformità all’art. 9 (contributi per i servizi di certificazione della parità di genere) dell’Avviso attuativo della Misura PNRR, Missione 5, Componente 1, Investimento 1.3 (“Sistema di certificazione della parità di genere”).

I dipendenti devono essere calcolati in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso, e in conformità alle disposizioni in materia di dimensione di impresa di cui all’allegato 1 al Reg. (UE) 651/2014 e la conseguente definizione di Micro e Piccola Impresa in appendice 1 all’Avviso. Per la determinazione dell’importo del contributo si considerano però solo i dipendenti dell’impresa in senso stretto e non quelli delle eventuali Imprese Collegate o Associate che sono rilevanti per la dimensione di impresa.

Il contributo è a titolo De Minimis e deve essere quindi eventualmente ridotto ove necessario per rispettare il massimale di aiuti De Minimis concedibili alla medesima Impresa Unica in tre anni.

Il contributo riconosciuto ai sensi del presente Avviso non è compatibile con nessun altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico concesso per l’ottenimento della medesima Certificazione, vale a dire quelli prevedono tra le spese ammissibili quelle sostenute nei confronti dell’organismo accreditato per il rilascio della prima Certificazione o la cui erogazione è condizionata all’ottenimento della prima Certificazione.

Si fa presente che in sede di Domanda l’impresa Richiedente può avere richiesto o anche ottenuto un altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico per l’ottenimento della medesima Certificazione. In tal caso tuttavia l’impresa si impegna, con la sottoscrizione dell’Atto di Impegno e quindi accettando il contributo regionale concesso, a rinunciare a tali altri aiuti di stato o finanziamenti pubblici e, con la sottoscrizione della richiesta di erogazione, dichiara ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 di non averne in quel momento più diritto e di non averne fruito. La veridicità di tale dichiarazione può essere verificata, tra l’altro e con estrema semplicità, consultando il Registro Nazionale degli Aiuti.

Le Domande per la concessione del contributo o per il diritto di utilizzare il marchio Impresa Rosa Regione Lazio devono essere presentate esclusivamente on-line mediante la piattaforma GeCoWEB Plus.

Le procedure di presentazione della Domanda sono distinte in:

  1. richiesta di contributo per l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022” per le Micro e Piccole Imprese del Lazio che non hanno già tale certificazione al momento della Data della Domanda, richiedono il contributo per ottenerla e, una volta ottenuta, il diritto all’utilizzo del marchio Impresa Rosa Regione Lazio;
  2. richiesta di uso del marchio Impresa Rosa Regione Lazio”, per le imprese del Lazio che hanno già ottenuto alla Data di Domanda la Certificazione di Parità di Genere (senza il contributo regionale previsto dal presente Avviso).

Il Formulario è disponibile on line a partire dalle ore 12:00 del 26 agosto 2024. L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024 ed entro le ore 17:00 del 27 agosto 2025.  La Direzione Regionale mediante proprio provvedimento può anticipare la chiusura del termine per la presentazione delle Domande A – richiesta di contributo a seguito dell’esaurimento delle risorse finanziarie.

Scadenza: 27 agosto 2025

LAZIO TERRA DI CINEMA: PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA NEL LAZIO

LAZIO TERRA DI CINEMA: PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA NEL LAZIO

Cinema

 

Sostenere la realizzazione di progetti destinati ad attività culturali che promuovano la diffusione del cinema e del patrimonio audiovisivo da attuarsi sul territorio regionale nel corso del 2024.

E’ la finalità dell’avviso pubblico “Lazio terra di Cinema” approvato dalla Regione Lazio, per tramite della Direzione regionale “Affari della Presidenza, turismo,  cinema, audiovisivo e sport” , che si inserisce nel quadro delle azioni previste dal Piano Annuale degli interventi per il 2024, finanziato dalla Legge Regionale 2 luglio 2020, n. 5, e si inserisce nel più ampio obiettivo regionale di promozione e di potenziamento del sistema di offerta culturale e formazione del pubblico legati all’audiovisivo in continuità con gli altri interventi promossi dalla Regione negli anni precedenti.

Tra gli obiettivi principali, l’avviso si propone:

  • valorizzazione, crescita e “empowerment” delle competenze professionali, dei talenti e delle eccellenze della filiera creativa e dell’audiovisivo sul territorio regionale;
  • incremento e diversificazione del pubblico/spettatori;
  • innovazione nelle modalità di gestione e fruizione, anche facendo ricorso al digitale e alle nuove tecnologie;
  • attivazione di partnership con altri soggetti pubblici o privati, con particolare riferimento alla formazione nel settore ovvero alla capacità di produrre contenuti formativi;
  • rafforzare la capacità di fare ricorso a risorse altre, derivanti da eventuali Partner, da altre fonti di finanziamento pubblico e/o privato, da incassi derivanti dalla vendita di biglietti, abbonamenti o da proventi generati dall’attività festivaliera;
  • valorizzazione delle produzioni filmiche laziali nell’ambito di una più ampia programmazione;
  • accrescere la capacità di concorrere a valorizzare attrattori culturali finanziati con risorse regionali nella prospettiva di farne “attivatori socio-culturali”;
  • sostenere le tematiche green volte a migliorare l’impatto ecologico degli eventi culturali, prevedendo una premialità in sede di valutazione a quei progetti che privilegino l’impiego di mezzi, materiali e prodotti a basso impatto ambientale, nonché di consumi energetici ecosostenibili.
  • valorizzare e promuovere la cultura cinematografica in borghi e comuni del Lazio dove non vi sono sale cinematografiche.

Possono presentare domanda di partecipazione all’avviso i seguenti soggetti:

  • istituzioni pubbliche e private del Lazio

nonché

  • associazioni culturali
  • fondazioni
  • imprese
  • cineteche e mediateche.

I soggetti proponenti devono possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di partecipazione all’iniziativa:

  • operare nel settore del cinema, dell’audiovisivo e dell’editoria, con sede operativa e/o legale nel territorio laziale;
  • essere costituiti da almeno 3 anni a far data dalla pubblicazione sul BUR del presente avviso.

I soggetti privati proponenti, inoltre, non devono svolgere attività partitiche e/o politiche, e devono operare nel rispetto delle disposizioni in materia di obblighi contributivi.

I soggetti proponenti possono presentare una proposta progettuale in uno dei seguenti ambiti di intervento:

TIPOLOGIA A): Festival di cinema italiano, europeo o internazionale, caratterizzati da finalità di ricerca, originalità e promozione delle opere cinematografiche e audiovisive dei talenti nazionali e internazionali, che prevedano almeno un concorso a premio bandito e pubblicizzato attraverso i canali di promozione del festival stesso;

TIPOLOGIA B): Rassegne con Premio cinematografico e audiovisivo, finalizzate alla promozione della cultura cinematografica e audiovisiva e alla valorizzazione delle qualità artistiche delle opere e degli autori. Il Premio prevede, attraverso una selezione di progetti di opere cinematografiche, televisive e web, l’assegnazione, da parte di una giuria qualificata, di riconoscimenti a operatori del settore in relazione ad una specifica opera oppure ad una pluralità di opere;

TIPOLOGIA C): Eventi (convegni, workshops, ecc.) che riguardano l’evoluzione dell’industria audiovisiva, i contenuti, l’approccio del pubblico giovane alle nuove tendenze e tecnologie, nonché la promozione delle diversità delle espressioni culturali;

TIPOLOGIA D): Attività di educazione, di divulgazione, di diffusione e sensibilizzazione del pubblico sulla cultura audiovisiva tramite programmi educativi, mediante il ricorso all’uso di nuove tecnologie, anche al fine di prevenire il disagio sociale e la marginalizzazione.

Tutte le iniziative dovranno garantire il coinvolgimento del pubblico, ovvero dimostrare la capacità di attrarre e coinvolgere protagonisti/partecipanti attivi (artisti, operatori professionali, media, istituzioni, sponsor, etc.) e un considerevole numero di spettatori; garantire una significativa diffusione sui principali canali di comunicazione tradizionali e social, con presentazione dei report sui risultati raggiunti nelle eventuali precedenti edizioni. Saranno inoltre considerati inammissibili quei progetti che risultino beneficiari, anche solo parzialmente, di altri contributi concessi da parte della Regione Lazio per le medesime iniziative.

Tutte le iniziative finanziate, indipendentemente dall’entità del contributo assegnato, dovranno essere state realizzate o da realizzarsi dal 1° gennaio 2024 ed entro il 31 dicembre 2024.

I progetti per i quali si presenta la domanda, oltre a riferirsi inequivocabilmente ad una delle tipologie di intervento previste, non possono essere sezioni di altre manifestazioni e iniziative già esistenti e/o svolgersi nell’ambito delle stesse.

La Regione Lazio, come indicato nel citato Piano annuale 2024, sostiene le tematiche “green” volte a migliorare l’impatto ecologico degli eventi culturali, prevedendo una premialità in sede di valutazione a quei progetti che privilegino l’impiego di mezzi, materiali e prodotti a basso impatto ambientale, nonché di consumi energetici ecosostenibili.

L’istanza per la concessione del contributo, completa di tutta la documentazione richiesta, deve pervenire alla Regione esclusivamente, pena l’inammissibilità stessa, via PEC a partire dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 ed entro le ore 12:00 del 2 agosto 2024.

Scadenza: 2 agosto 2024

LAZIO CINEMA INTERNATIONAL – I EDIZIONE 2024

LAZIO CINEMA INTERNATIONAL – I EDIZIONE 2024

Cinema

 

L’intervento sostiene la produzione di Opere Audiovisive Internazionali, al fine di:

  • rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, anche mediante una più intensa collaborazione con i produttori esteri;
  • dare una maggiore visibilità internazionale alle destinazioni turistiche del Lazio, in particolare ai luoghi di pregio artistico e culturale oggi più marginali rispetto ad una domanda concentrata prevalentemente su Roma, e quindi rafforzare e migliorare la competitività del settore turistico.

La dotazione dell’Avviso è di 5 milioni di euro, per metà (2,5 milioni di euro) riservati alle Opere Audiovisive di Interesse Regionale.

L’intervento è destinato alle Imprese che sono PMI e sono Produttori Indipendenti Originari, come definiti dalla Legge Cinema, operando, tra l’altro, nel settore di “Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 2007 59.11), e che sono titolari di diritti di sfruttamento dell’Opera agevolata, almeno per l’Italia.

I Beneficiari, alla Data invio della Domanda, devono avere un Patrimonio Netto pari o superiore a 40.000 euro, essere già iscritti al Registro delle Imprese ovvero ad un registro equivalente in uno Stato membro della UE, ma devono avere comunque, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, residenza fiscale in Italia e una sede operativa nel Lazio. Il Beneficiario può essere una sola Impresa oppure possono esserci più Beneficiari per una stessa Opera.

I Beneficiari, inoltre, devono avere una “capacità finanziaria” adeguata a realizzare l’Opera, congiuntamente agli altri Coproduttori Qualificati, cioè, avere un rapporto almeno pari a uno tra:

  • la somma del Valore della Produzione Medio Caratteristico del o dei Coproduttori Qualificati, e
  • il Costo Complessivo della Produzione, al netto delle Coperture Finanziarie di Terzi reperite alla Data di invio della Domanda dai Coproduttori Qualificati e dell’importo della Quota di Compartecipazione dei Coproduttori non Qualificati.

È facoltà dei Beneficiari equiparare l’acquirente di diritti “in perpetuo” per lo sfruttamento economico diverso dalla proiezione nelle sale cinematografiche (prevendita diritti TV o Web) ad Altri Coproduttori o, in alternativa, considerare il corrispettivo di tale cessione una copertura finanziaria.

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di Opere Audiovisive Internazionali, intendendo per tali:

  • Opere Cinematografiche Realizzate in Coproduzione Internazionale ai sensi dell’art. 3 del P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera compatibili con quanto stabilito dall’Accordo di Coproduzione tra l’Italia e lo Stato estero in questione;
  • Opere Cinematografiche Realizzate in Regime di Coproduzione Internazionale o Opere TV o Web di Produzione Internazionale ai sensi dell’art. 4 del P.C.M. 11 luglio 2017;
  • Opere TV o Web a cui è riconosciuta la nazionalità italiana ai sensi dell’articolo 2 del DPCM del 11 luglio 2017 e che abbiano sia la Quota Italiana sia la Quota Estera di Compartecipazione pari almeno al 20%.

In tutti i casi il o i Coproduttori Esteri e il o i Richiedenti non devono essere reciprocamente connessi tra loro da rapporti di controllo e/o di gestioni comuni e/o di altra natura, salvo il legame inerente alla realizzazione dell’Opera stessa o di singole Opere Audiovisive coprodotte in passato.

È ammissibile al massimo una Coproduzione per Beneficiario, che deve essere realizzata sulla base di un Contratto di Coproduzione. Al momento della presentazione della domanda, deve essere presentata almeno una Lettera di Intenti, sottoscritta dal o dai Richiedenti e da almeno un Coproduttore Estero.

Tutte le Opere devono essere comunque classificate come “prodotto culturale”, avendo ottenuto nell’ambito delle procedure di competenza del MIC l’eleggibilità culturale, che deve essere quantomeno richiesta al momento della presentazione della Domanda.

Le Opere Audiovisive agevolabili, inoltre:

  • non devono rientrare tra quelle escluse dalla Legge Cinema;
  • se Opere Cinematografiche, devono presentare una durata superiore a 52 minuti e un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 1.500.000 euro, a 750.000 euro per le opere prime e seconde, per le opere di giovani autori e per le opere di ricerca e formazione, e a 400 euro al minuto per i documentari.
  • se Opere Audiovisive TV o Web:
    • se Opere di Narrazione e Finzione Scenica (fiction), devono presentare una durata pari o superiore a 52 minuti e un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 2.000 euro al minuto;
    • se Opere di Animazione o Documentari, devono presentare un Costo Complessivo di Produzione pari almeno a 400 euro al minuto e una durata pari o superiore a 40 minuti, se Documentario (singolo o seriale), o a 24 minuti, se Opere di Animazione.

L’Inizio delle Riprese deve avvenire, pena la revoca dell’Aiuto concesso, entro 12 mesi dalla Data di Concessione.

I Costi Ammissibili sono quelli sostenuti dal o dai Beneficiari per la realizzazione dell’Opera Audiovisiva e sono pari alla somma dei:

  • Costi Ammissibili Diretti Territoriali;
  • Costi Ammissibili Diretti Extraterritoriali;
  • Costi Indiretti Forfettari calcolati nella misura del 15% dei costi per il personale compresi nei Costi Diretti Ammissibili.

I Costi Ammissibili Diretti corrispondono al Costo Eleggibile di Produzione sostenuto dal Beneficiario, per effetto della sua Quota di Compartecipazione, al netto quindi dell’eventuale Compartecipazione finanziaria di un altro Coproduttore (inclusi quelli che hanno acquisito in perpetuo i diritti TV o Web se considerati come tali). Le spese per produzioni appaltate (produzioni esecutive o assimilabili) sono ammissibili se adeguatamente rendicontate e pagate dal Beneficiario. Per i costi del personale si applicano i costi standard orari, una semplificazione che consente di ridurre gli oneri di rendicontazione.

I Costi Ammissibili Territoriali si calcolano applicando ai Costi Ammissibili Diretti uno dei due metodi di seguito indicati:

  • Girato Lazio: in proporzione al rapporto tra le giornate di ripresa, o le giornate di lavorazione nel caso delle Opere di Animazione, effettuate sul territorio della regione Lazio e quelle totali;
  • Speso Lazio: quota di spese sostenute nei confronti di soggetti fiscalmente residenti nella regione Lazio; tale metodo è obbligatorio per i documentari.

I Costi Ammissibili Diretti Extraterritoriali sono ammissibili nella misura massima del 25% di quelli Territoriali, in conformità alle previsioni dell’art. 54, comma 4 del Reg. (UE) 651/2014.

L’importo massimo dell’Aiuto concedibile ai sensi dell’art. 54 del Reg. (UE) 651/2014 per ogni singola Opera Audiovisiva non può superare il 50% dei Costi Ammessi e l’importo di 600.000 euro in valore assoluto, ed è così determinato:

  • un importo pari al 30% dei Costi Ammessi, incrementato al 35% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana e Quota Estera sia pari o superiore al 20%, con un massimo pari a 360.000 euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Interesse Regionale, con un massimo pari a 80.000,00 euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Particolare Interesse Regionale, incrementato al 10% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana e Quota Estera sia pari o superiore al 20%, con massimo pari a 160.000,00 euro in valore assoluto.

L’ammontare dell’Aiuto concesso è rideterminato in sede di erogazione a saldo, nel rispetto dei limiti di cumulo stabiliti dall’articolo 54 del Reg. (UE) 651/2014, con riferimento al rapporto fra la somma degli Aiuti Italiani e la Quota Italiana.

È riconosciuto inoltre un contributo De Minimis pari al 100% del costo del Revisore Legale per la certificazione obbligatoria con perizia giurata del rendiconto.

Le Opere ammissibili sono sottoposte alla valutazione della Commissione Tecnica di Valutazione, che ne valuta l’idoneità sulla base dei seguenti criteri:

  • qualità tecnica e originalità dell’Opera;
  • curricula o track record delle figure chiave (produttori e distributori, regista, autori soggetto, sceneggiatura ed eventuali altri autori già contrattualizzati);
  • rapporto fra la Copertura Finanziaria reperita alla Data della Domanda e il Costo Complessivo di Produzione;
  • ricaduta economica sulla filiera diretta/indiretta e sul sistema Lazio (rapporto fra Costi Ammissibili e Quota Italia);
  • Particolare Interesse Regionale: capacità dell’Opera di promuovere la conoscenza del territorio, della storia, della cultura e delle tradizioni del Lazio, al di fuori dell’area urbana di Roma, al fine di sostenere la competitività dei territori meno noti e riconoscibili dal grande pubblico.

Le Opere valutate idonee dalla Commissione Tecnica di Valutazione saranno finanziate in base alla graduatoria, eventualmente ridefinita in esito all’istruttoria, fino ad esaurimento della dotazione e tenuto conto della riserva per le Opere di Interesse Regionale.

Le richieste possono essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma a partire dalle ore 12:00 del 18 giugno e fino alle ore 17:00 del 19 luglio 2024.

Scadenza: 19 luglio 2024

FRESCO LAZIO

FRESCO LAZIO

 

Attivare misure di aiuto destinate agli operatori della ristorazionedella ricettività alberghiera con ristorazionedella trasformazione e del commercio per l’acquisto e il consumo di latte fresco del Lazio in modo tale da fornire un aiuto indiretto agli operatori che producono e trasformano il latte fresco del Lazio.

È questa la finalità dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio con una dotazione finanziaruia di 3 milioni di euro.

soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono essere operatori della ristorazione, della trasformazione e del commercio alimentare che esercitano l’attività, primaria o secondaria, nel territorio regionale afferente ai seguenti n. 21 codici ISTAT ATECO 2007:

  • 56.10.11 Ristorazione con somministrazione;
  • 56.10.12 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
  • 56.10.20 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
  • 56.10.30 Gelaterie e pasticcerie;
  • 56.10.41 Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
  • 56.10.42 Ristorazione ambulante;
  • 56.10.50 Ristorazione su treni e navi;
  • 56.21.00 Catering per eventi, banqueting;
  • 56.29.10 Mense;
  • 56.29.20 Catering continuativo su base contrattuale;
  • 56.30.00 Bar ed altri esercizi simili senza cucina;
  • 55.10.00 Alberghi;
  • 55.20.52 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole;
  • 10.71.10 Produzione di prodotti di panetteria freschi;
  • 10.71.20 Produzione di pasticceria fresca;
  • 10.52.00 Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico;
  • 47.11.10 Ipermercati;
  • 47.11.20 Supermercati;
  • 47.11.30 Discount di alimentari;
  • 47.11.40 Minimercati ed altri esercizi non specializzati in alimentari vari;
  • 47.29.10 Commercio al dettaglio di latte prodotti lattiero-caseari.

Tutti i soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti:

  1.  essere iscritti al Registro delle Imprese, istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio; al fine di verificare l’appartenenza dell’impresa richiedente a uno dei codici ISTAT ATECO 2007 ammissibili, si farà riferimento esclusivamente al codice dell’unità operativa, o delle unità operative, localizzate nel Lazio, così come indicato nella visura della CCIAA competente. Per unità operativa s’intende il luogo dove viene effettivamente svolta l’attività imprenditoriale;
  2. essere in attività al momento della presentazione della richiesta di aiuto;
  3. non essere impresa in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
  4. non essere in situazioni di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione controllata o con in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette;
  5. essere in regola con le norme in materia previdenziale e contributiva al momento della liquidazione del contributo ammissibile.

L’importo complessivo dei fondi messi a disposizione con il presente avviso è pari ad € 3.000.000,00. È stabilita una riserva finanziaria, pari a € 2.000.000,00, per le domande presentate dagli operatori in possesso di codici ATECO individuati all’art 5 del presente avviso e diversi dai seguenti:

  • 47.11.10 – Ipermercati;
  • 47.11.20 – Supermercati;
  • 47.11.30 – Discount di alimentari.

Il presente avviso e la gestione informatizzata delle domande è “a sportello”, ovvero le domande pervenute regolarmente e ritenute ammissibili, saranno valutate e liquidate, fino alla concorrenza del plafond economico sopra definito. Le singole domande saranno istruite in progressione, in base ai tempi di ricezione, senza attendere il completamento della raccolta delle domande ammissibili di aiuto.

L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi da uno Stato membro a un’impresa unica non può superare € 300.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari antecedenti la verifica ai fini della concessione del contributo. Nel calcolo del plafond “de minimis” deve essere presa in considerazione sia l’azienda che ha richiesto l’agevolazione, sia l’eventuale insieme delle imprese collegate a questa che, sulla base della definizione riportata nell’articolo 2 comma 2 del Reg. (UE) n. 1308/2013, costituiscono l’“impresa unica”. Nel caso in cui gli acquisti ammissibili superino l’importo massimo concedibile in regime di “de minimis”, la parte eccedente sarà a carico del richiedente.

Le domande, complete di tutti gli elementi e la documentazione richiesta, devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica a partire dalle ore 10.00 del 18 giugno 2024.

Scadenza: bando a sportello

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