Attività Integrative di Mobilità Transnazionale e Work Experience 2019-2023

Attività Integrative di Mobilità Transnazionale e Work Experience 2019-2023

 

Il Bando offre ai soggetti titolari di corsi autorizzati ai sensi di specifiche Direttive e Atti di Indirizzo regionali (MDL- FORMAZIONE PER IL LAVORO e ITS/IFTS), l’opportunità di far effettuare ai propri allievi i tirocini curricolari all’estero, nei paesi aderenti al programma Erasmus +, con l’obiettivo di incrementarne le competenze professionali e le opportunità occupazionali. Offre altresì, a titolo sperimentale, ad imprese e soggetti assimilabili piemontesi l’opportunità di far effettuare, tramite agenzie formative/soggetti accreditati per i servizi al lavoro, a giovani, da esse individuati, esperienze di training on the job presso aziende localizzate nei paesi aderenti al programma Erasmus +, per completarne la preparazione, al fine di integrarli nel proprio organico.

Per le Attività Integrative di Mobilità transnazionale :

Soggetti titolari di azioni approvate e finanziate ai sensi delle vigenti Direttive regionali: Mercato del Lavoro 2018–2021 – Formazione per il Lavoro – Direttiva Programmazione Integrata dell’Offerta Formativa regionale del Sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (ITS/IFTS).

Per le work experience:

  • Agenzie Formative, ex L.R. 63/95, art. 11, comma 1, punti a) b) e c) localizzate in Piemonte, in possesso di esperienza nella organizzazione /gestione di progetti di mobilità transnazionale
  • Soggetti Accreditati per i servizi al lavoro, ai sensi della DGR 30-4008 dell’11/06/2012 e s.m.i., localizzati in Piemonte, che intrattengono rapporti consolidati con omologhe istituziono in altri Paesi

Le domande devono pervenire alla casella di posta certificata PEC dal 13 gennaio 2020 al 31 gennaio 2023.

Food delivery: formazione e sicurezza per i lavoratori della GIG economy

Food delivery: formazione e sicurezza per i lavoratori della GIG economy

 

Nell’ambito delle politiche per promuovere la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro quale elemento essenziale per rafforzare la competitività e la produttività delle imprese, e per contribuire all’efficienza dei sistemi di protezione sociale, la Regione Lazio lancia l’avviso pubblico Food delivery: formazione e sicurezza per i lavoratori della GIG economy.

L’intervento, per il quale è stanziato 1 milione di euro a valere sulla L.R. n. 4/2019 “Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”, finanzia progetti formativi mirati a:

  • favorire la conoscenza del quadro normativo vigente in materia di sicurezza sul lavoro in rapporto allo specifico comparto di riferimento;
  • accrescere la conoscenza dei principali fattori di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro, quali cause di infortuni gravi e delle malattie professionali con riferimento specifico al comparto;
  • favorire l’acquisizione da parte dei lavoratori di comportamenti adeguati alle procedure di sicurezza, alla gestione dei rischi e delle emergenze con riferimento specifico ai rischi specifici legati al comparto e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
  • fornire strumenti cognitivi e comportamentali per favorire l’autotutela dei lavoratori ai fini di una maggiore prevenzione;
  • favorire l’acquisizione di capacità di gestione dei rischi nelle piccole e medie imprese.

L’intervento prevede la realizzazione di corsi di formazione specialistica in materia di salute e sicurezza dedicati ai lavoratori digitali così come definiti dalla Legge Regionale 12 aprile 2019, n. 4 “Disposizioni per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali”.

In particolare, tenuto conto delle finalità sopra elencate, gli interventi formativi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e ai sistemi di gestione della sicurezza.

Ogni corso di formazione dovrà prevedere obbligatoriamente un modulo dedicato ai diritti sul lavoro, e nel caso dei rider un modulo anche sulla sicurezza stradale.

In aggiunta, una percentuale compresa tra il 5 ed il 10% delle ore di formazione dovrà essere dedicata alla promozione degli interventi e delle opportunità promosse dalle diverse Istituzioni, in particolare la Regione Lazio, ma anche gli enti locali e le Amministrazioni nazionali centrali, l’ANPAL, ecc. per promuovere l’occupabilità, la crescita professionale dei lavoratori e l’autoimprenditorialità, allo scopo di aiutare i partecipanti ad acquisire un quadro chiaro ed ampio sulle opportunità presenti e sulle modalità per accedervi.

Oltre ai contenuti formativi, i proponenti dovranno descrivere le metodologie di svolgimento del percorso e le modalità di superamento delle complessità di ordine logistico che caratterizzano il target dell’intervento. Al riguardo, un ulteriore tema che dovrà essere declinato nella proposta progettuale riguarda la modalità di coinvolgimento dell’utenza e della rete che si intende attivare per favorire la partecipazione dei destinatari.

I contenuti del percorso formativo potranno essere organizzati in moduli replicati su più edizioni, sui quali prevedere la frequenza dei partecipanti in maniera dinamica e flessibile, considerando rientri a lavoro, turni e calendari dei singoli partecipanti.

I percorsi formativi o anche singoli moduli possono essere realizzati interamente in lingua inglese al fine di agevolare i lavoratori digitali stranieri. La durata del percorso formativo dovrà essere compresa tra un minimo di 60 ed un massimo di 80 ore e dovrà prevede un numero di allievi compreso tra le 20 e le 25 unità. Per ciascuna edizione, prevista all’interno del corso, dovrà essere assicurata la presenza di almeno 5 partecipanti.

Le misure del presente Avviso potranno essere integrate con altre policy di intervento. L’AdG del POR FSE Lazio si riserva infatti di attivare, in una fase successiva, un’offerta mirata di azioni positive rivolte ai destinatari target del presente Avviso che potranno ricomprendere modalità e strumenti per l’attivazione professionale ed ulteriori iniziative di empowerment, incentivi all’occupazione, accesso a incentivi sotto forma di prestiti agevolati o finanziamenti a fondo perduto per l’autoimpresa e l’autoimprenditorialità. Tali attività – le cui modalità di accesso saranno declinate direttamente all’interno degli strumenti operativi e che potranno indicativamente riguardare forme come premialità, riserve finanziarie o azioni esclusive – rappresenteranno così una componente aggiuntiva degli interventi implementati con il presente Avviso.

Possono presentare proposte progettuali, in forma singola o associata (ATI/ATS), i soggetti accreditati per la formazione ai sensi della DGR 682/2019 per la macrotipologia formazione continua e/o formazione superiore, Area di Attività “Sicurezza Aziendale”, o che abbiano almeno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta progettuale nell’ambito del presente Avviso.

L’attività dovrà concludersi entro 4 mesi dalla data di avvio del progetto, salvo concessione di proroga per straordinari e sopravvenuti motivi. La proroga deve essere richiesta entro 30 giorni precedenti la conclusione del progetto e per un massimo di 2 mesi. Anche in considerazione del perdurare delle condizioni di rischio sanitario legato alla pandemia da COVID-19, è ammesso lo svolgimento dell’attività didattica in modalità FAD, che al contrario diviene obbligatoria in caso di eventuale peggioramento del quadro epidemiologico ed in considerazione dell’eventuale ingresso della Regione Lazio nella così detta Zona Rossa.

Al fine del riconoscimento della FAD, i beneficiari dovranno assicurare la tracciabilità dell’attività mediante l’utilizzo di piattaforme sincrone (aule virtuali, webinar, ecc.) che assicurino l’interazione online docenti/allievi. La sincronicità della partecipazione deve prevedere il collegamento dei discenti agli orari prestabiliti dal programma formativo e garantire un elevato grado di interazione tra il docente e i discenti.

Per la FAD sono confermate le opzioni di costo, le voci di costo e i parametri previsti per la formazione ordinaria.

L’Avviso si attua attraverso lo strumento di semplificazione dei costi con l’applicazione del tasso forfettario pari al 40% delle spese dirette di personale ammissibili conformemente all’art. 67 lettera d) del Regolamento (UE) n. 1303/2013, come integrato dall’art. 68 ter del Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del 18 luglio 2018. Il costo complessivo di ogni progetto è il risultato della somma dei costi diretti previsti per le risorse umane e di tutti gli altri costi ammissibili (che devono essere pari al 40% del costo delle risorse umane).

I progetti devono essere presentati dalle ore 9:00 del 20 dicembre 2021 ed entro le ore 17:00 del 30 gennaio 2022.

FSE+ 2021-2027: Patto tra generazioni – incentivi per il ricambio generazionale nel lavoro e nell’impresa

FSE+ 2021-2027: Patto tra generazioni – incentivi per il ricambio generazionale nel lavoro e nell’impresa

 

L’iniziativa oggetto del presente avviso rappresenta per la Regione Lazio l’anello di congiunzione tra i periodi di programmazione 2014-2020 e 2021-2027 del FSE, con l’obiettivo strategico di mettere in atto un processo programmatorio che, nel pieno rispetto dei vincoli regolamentari, possa effettivamente garantire un valore aggiunto per la presa in conto di fabbisogni emergenti attraverso un virtuoso impiego dei Fondi dell’UE.

La Regione Lazio continua così nella sua azione mirata di sostegno all’occupazione di specifici target della popolazione, visto anche il perdurare della crisi economica e occupazionale aggravata dalla emergenza Covid.

L’avviso interviene quindi a sostegno dell’inserimento lavorativo e occupazionale con interventi rivolti sia alle persone che al sistema delle imprese sostenendo l’accesso al mercato del lavoro nonché al timone di realtà imprenditoriali di personale giovane e qualificato, in un’ottica di rilancio e di qualificazione diffusa del sistema d’impresa.

La finalità dell’avviso e del Patto tra generazioni è duplice, da qui l’articolazione in due macro ambiti “ricambio generazionale tra lavoratori in azienda” e “passaggio generazionale nella proprietà d’impresa”, in cui rientrano tre tipologie di incentivo:

Macro ambito: ricambio generazionale tra lavoratori

Incentivo A. Incentivo fino ad un massimo di 11.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo massimo di 12 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane neo assunto/a di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ivi compreso il contratto di apprendistato.

Incentivo B. Incentivo fino ad un massimo di 16.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo compreso fra 12 mesi e 24 mesi utili al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane neo assunto/a di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ivi compreso il contratto di apprendistato.

Per le due tipologie di incentivi A e B, a ogni lavoratore/lavoratrice senior oggetto di fuoriuscita per raggiungimento del requisito pensionistico deve corrispondere l’assunzione di un/a giovane, così come indicato nella documentazione a supporto della domanda di partecipazione. In caso di assunzione del/lla giovane con contratto part-time, l’importo dell’incentivo è rimodulato in proporzione all’orario indicato nel contratto di assunzione,

Macro ambito: passaggio generazionale nella proprietà d’impresa

Incentivo C. Incentivo pari a 11.000,00 euro a favore dell’imprenditore/trice (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che cede la proprietà d’impresa ad un imprenditore/trice, professionista o dipendente o disoccupato di età massima di 35 anni. Almeno il 60% dell’incentivo in oggetto deve essere utilizzato per spese di innovazione e digitalizzazione delle attività d’impresa.

Per la tipologia di incentivo C, il subentro nell’attività da parte del giovane imprenditore deve essere documentato tramite atto notarile. Nel caso di subentro in attività artigiane, oltre all’atto notarile, deve essere data comunicazione all’Ente Bilaterale dell’Artigianato. In caso di subentro in attività turistiche o commerciali medesima comunicazione dovrà essere inviata all’Ente Bilaterale di riferimento (EBIT, EBTL).

Si raccomanda di verificare puntualmente tutti gli aspetti tecnici relativi all’ottenimento degli incentivi, come indicati nel testo dell’avviso, cui si rimanda.

Destinatari della misura per gli incentivi A e B sono giovani disoccupati nati a partire dalla data del 01/07/1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio insieme a lavoratori senior prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici.

I giovani under 35 che verranno assunti grazie all’utilizzo degli incentivi A e B, al momento della presentazione della domanda di partecipazione, devono trovarsi nella condizione di lavoratori disoccupati ai sensi della normativa nazionale vigente. Lo stato di disoccupazione è attestato dalla data di rilascio della DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).

Per l’incentivo C i destinatari della misura sono imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti o disoccupati nati a partire dalla data del 1° luglio 1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio che subentrano nella proprietà d’impresa ad imprenditori (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico. Se stranieri extracomunitari, i destinatari devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

Sono beneficiarie degli incentivi le imprese che assumono, o abbiano assunto dal 1° giugno 2021 al 15 dicembre 2021 (fatti salvi casi specifici espressamente regolati all’art. 9 dell’avviso) con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Con riferimento alle grandi imprese, l’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 20 nuove assunzioni.

Le imprese richiedenti devono inoltre possedere i seguenti requisiti:

L’incentivo di tipo A o B può essere riconosciuto a favore dell’impresa somministratrice anche nel caso di stipula di un contratto di somministrazione di lavoro, a tempo indeterminato, fermo restando, in particolare, quanto disposto dalla circolare INPS n. 57/2016.

Non potranno usufruire dei benefici previsti dall’Avviso le imprese che abbiano beneficiato, per il medesimo lavoratore, di altri incentivi all’occupazione approvati dalla Regione Lazio a valere sul POR FSE 2014-2020 o sul PON IOG – Garanzia Giovani. Sono escluse dai benefici del presente Avviso le assunzioni effettuate dalla Pubblica Amministrazione, individuabile assumendo a riferimento la nozione e l’elencazione recati dall’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 e smi.

Incentivo C

I soggetti beneficiari della misura sono imprenditori a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che abbiano trasferito o trasferiscano il controllo della proprietà d’impresa dal 1° giugno 2021 al 15 dicembre 2021, a imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti o disoccupati nati a partire dalla data del 1° luglio 1986, italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio. I soggetti proponenti, se stranieri, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

La dotazione finanziaria per realizzare le attività previste dall’Avviso ammonta a 10 milioni di euro.

Le risorse sono disponibili ad accesso continuo attraverso procedura “on demand”, fino all’esaurimento dei fondi in base all’ordine di ricevimento delle richieste di contributo per ciascuna tipologia di incentivo (A, B, C) e verranno istruite a cadenza quindicinale.

A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.

Scadenza: 15 dicembre 2021.

POR FSE 2014-2020 – Bando «Lombardia Plus – Linea alta formazione cultura»

POR FSE 2014-2020 – Bando «Lombardia Plus - Linea alta formazione cultura»

 

L’iniziativa “Lombardia PLUS – Linea Alta Formazione Cultura” rientra nell’ambito della programmazione degli interventi dell’ASSE III – POR FSE Lombardia 2014/2020 e in particolare dell’Azione 10.4.1 – “interventi formativi strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reinserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili e alle iniziative di formazione specialistica e per l’imprenditorialità”.

L’iniziativa prevede una linea espressamente dedicata alla realizzazione di azioni formative miranti a garantire un rapido inserimento occupazionale attraverso percorsi di alta formazione tecnica negli ambiti più strategici dell’economia lombarda, con particolare attenzione a quelli legati alla cultura.

“Lombardia PLUS – Linea Alta Formazione Cultura” si propone, pertanto, di potenziare l’offerta degli enti di formazione iscritti nelle sezioni A o B dell’Albo dei soggetti accreditati, affinché realizzino azioni di formazione non ricomprese nel repertorio di IeFP, degli ITS e degli IFTS, per il potenziamento di profili legati alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla cultura e allo spettacolo, ai mestieri della tradizione, all’artigianato artistico, eccellenze regionali nelle quali si innestano oggi processi di innovazione e digitalizzazione e che rappresentano un bacino occupazionale promettente e in espansione.

Le azioni di formazione non devono configurarsi come formazione continua, finalizzata a sostenere e migliorare la produttività e la competitività delle imprese, ma solo come formazione di specializzazione.

Le azioni formative devono essere rivolte a soggetti disoccupati, dai 18 anni compiuti, già in possesso di un diploma o di una qualifica professionale triennale alla data di approvazione del Bando, residenti o domiciliati in regione Lombardia.

Apertura: 28 ottobre 2021

Scadenza: 30 novembre 2021

POR FSE 2014-2020 – Bando «Lombardia Plus – Linea alta formazione cultura»

POR FSE 2014-2020 – Bando «Lombardia Plus - Linea alta formazione cultura»

 

L’iniziativa “Lombardia PLUS – Linea Alta Formazione Cultura” rientra nell’ambito della programmazione degli interventi dell’ASSE III – POR FSE Lombardia 2014/2020 e in particolare dell’Azione 10.4.1 – “interventi formativi strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reiserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili e alle iniziative di formazione specialistica e per l’imprenditorialità”.

L’iniziativa prevede una linea espressamente dedicata alla realizzazione di azioni formative miranti a garantire un rapido inserimento occupazionale attraverso percorsi di alta formazione tecnica negli ambiti più strategici dell’economia lombarda, con particolare attenzione a quelli legati alla cultura.

“Lombardia PLUS – Linea Alta Formazione Cultura” si propone, pertanto, di potenziare l’offerta degli enti di formazione iscritti nelle sezioni A o B dell’Albo dei soggetti accreditati, affinché realizzino azioni di formazione non ricomprese nel repertorio di IeFP, degli ITS e degli IFTS, per il potenziamento di profili legati alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla cultura e allo spettacolo, ai mestieri della tradizione, all’artigianato artistico, eccellenze regionali nelle quali si innestano oggi processi di innovazione e digitalizzazione e che rappresentano un bacino occupazionale promettente e in espansione.

Le azioni di formazione non devono configurarsi come formazione continua, finalizzata a sostenere e migliorare la produttività e la competitività delle imprese, ma solo come formazione di specializzazione.

Le azioni formative devono essere rivolte a soggetti disoccupati, dai 18 anni compiuti, già in possesso di un diploma o di una qualifica professionale triennale alla data di approvazione del Bando, residenti o domiciliati in regione Lombardia.

Il valore complessivo del progetto deve essere pari ad almeno Euro 100.000,00. Il contributo pubblico massimo riconoscibile a fondo perduto, finalizzato a sostenere i progetti formativi, può garantire la copertura delle spese ammissibili fino al 100% delle stesse, comunque nel limite massimo di Euro 400.000,00.

Apertura Bando: 28/10/2021 12:00:00.

La scadenza per il Bando è prevista per il 30/11/2021 alle ore 17:00.

Cantieri di lavoro over 58 – 2021/2022

Cantieri di lavoro over 58 - 2021/2022

 

L’intervento “Cantieri over 58” persegue la finalità di ridurre il disagio economico e sociale di persone disoccupate di età superiore ai 58 anni, prive di ammortizzatori sociali e con ridotte possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro.

L’intervento promosso si pone l’obiettivo di impiegare persone disoccupate over 58, in cantieri di lavoro temporaneo e straordinario, al fine di contribuire al conseguimento dei requisiti previdenziali pensionistici.

Chi può partecipare

  • Comuni, Unioni di comuni o altre forme associative e organismi di diritto pubblico di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), aventi sede nel territorio della Regione Piemonte.

Domande dal: Gio, 21/10/2021 – 09:00.

Scadenza: Lun, 22/11/2021 – 16:00.

Cantieri di lavoro per persone disoccupate – 2021

Cantieri di lavoro per persone disoccupate - 2021

 

Il presente bando definisce i requisiti per la realizzazione di progetti, attivati da parte di comuni, loro forme associative, organismi di diritto pubblico di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), finalizzati all’inserimento lavorativo in cantieri di lavoro per la realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità, delle persone disoccupate ai sensi del D.Lgs. 150/20152, che non percepiscono trattamenti previdenziali, in condizione di particolare disagio sociale di cui alla L.R. 34/08 art. 29 c. 1, lett. a).

Scadenza: ore 16,00 del 28.10.2021.

Contratti di Sviluppo, dal 20 settembre riapre lo sportello

Contratti di Sviluppo, dal 20 settembre riapre lo sportello

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A partire dalle ore 12.00 del 20 settembre 2021 riaprono i termini per la presentazione delle domande di agevolazioni per investimenti di grandi dimensioni da realizzare attraverso i Contratti di sviluppo.

Ai fini della sottoscrizione di un Accordo di programma o di un Accordo di sviluppo, il decreto del Ministero dello Sviluppo economico prevede che le aziende, nel caso abbiano previsto un incremento occupazionale, si impegnino a procedere prioritariamente all’assunzione dei lavoratori che risultino:

  • percettori di interventi a sostegno del reddito
  • disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo
  • lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte da tavoli di crisi attivi presso il Ministero dello sviluppo economico

Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

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La Fondazione CON IL SUD lancia il nuovo Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, mettendo a disposizione 2 milioni di euro per sostenere progetti di contrasto e prevenzione di sfruttamento e caporalato in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, il bando interessa i lavoratori stranieri nei settori agricolo, industriale (es. edilizia, comparto tessile) e terziario (es. consegne domiciliari, lavoro domestico, settore della ricettività, trasporti, logistica), promuovendo il lavoro regolare come strumento di integrazione sociale, anche con il coinvolgimento diretto delle aziende.

Le proposte progettuali dovranno prevedere interventi dedicati ai lavoratori stranieri che vivono situazioni di difficoltà e sfruttamento lavorativo e, se presenti in Italia, delle loro famiglie, favorendone il protagonismo attivo, l’autonomia, l’inclusione sociale e la possibilità di trovare un lavoro che garantisca condizioni dignitose, offrendo protezione e assistenza. Sarà possibile prevedere percorsi formativi e di conoscenza dei diritti, di orientamento professionale, servizi di prima assistenza sanitaria e orientamento socio-legale, soluzioni abitative e condizioni di accesso e trasporto ai luoghi di lavoro dignitosi, occasioni di incontro e condivisione per favorire l’integrazione tra culture e il legame con il territorio, attività di sensibilizzazione e orientamento al lavoro legale dedicate alle aziende, azioni di advocacy per incidere sulle politiche nazionali e locali di contrasto a caporalato e sfruttamento lavorativo.

Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre organizzazioni, di cui una organizzazione di terzo settore come soggetto responsabile. Oltre al mondo non profit potranno partecipare anche quello economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.

Il bando si svilupperà in fasi: la prima sarà finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, mentre la successiva, di rimodulazione, avrà l’obiettivo di ridefinire eventuali criticità rilevate nella fase di valutazione.

Il Bando scade il 17 settembre.

Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus

Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997)

 

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Con Deliberazione di Giunta regionale n. 869 del 14 giugno 2021 «Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone – annualità 2021/2022» è stato approvato il bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.

Il bando, a carattere biennale, mette a disposizione 1 milione e 900.000 euro per progetti finalizzati a:

  • realizzare iniziative che si prefiggano di intervenire, in modo diretto o indiretto, in favore dell’accesso e qualificazione dell’attività lavorativa delle donne (dipendente, autonoma, imprenditoriale o professionale) nel territorio dell’Emilia-Romagna, perseguendo, in particolare, le finalità specifiche di favorire la riduzione del differenziale salariale di genere e la diffusione della cultura di impresa tra le donne e di rafforzare il ruolo delle donne nell’economia e nella società;
  • promuovere ed incrementare progetti di welfare aziendale e welfare di comunità che migliorino l’organizzazione del lavoro e incidano favorevolmente sulla qualità della vita delle persone, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’AGENDA 2030.

Il bando è rivolto agli Enti locali, alle Associazioni di Promozione Sociali, alle Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997).

Saranno fortemente valorizzati i progetti territoriali che prevedono l’attivazione di sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati.

I progetti dovranno essere avviati nel 2021 e realizzati e conclusi entro il 31 dicembre 2022. Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10.00 del 16 giugno 2021 fino alle ore 13.00 del 9 luglio 2021.

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