GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano – Misura 19.2.01 – A.1.2.3 “Sostegno a investimenti di nuove imprese (start up) – premio unico”

GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano - Misura 19.2.01 - A.1.2.3 “Sostegno a investimenti di nuove imprese (start up) - premio unico”

 

Beneficiari:

  • persone fisiche che avviano una impresa individuale esercente attività extra-agricole;
  • persone fisiche che assumono la responsabilità civile e fiscale di società di persone esercente attività extra-agricole.

Per essere ammessi al sostegno dovrà inoltre ricorrere alternativamente una delle seguenti condizioni:

  • prevedere la creazione di un’impresa extra-agricola, nella forma di ditta individuale oppure assumere la responsabilità civile e fiscale di una nuova società di persone esercente attività extra-agricola, che rientri nella definizione di “micro impresa”;
  • essere già titolare di un’impresa extra-agricola, nella forma di ditta individuale oppure possedere la responsabilità civile e fiscale di società di persone esercente attività extra-agricola, che rientri nella definizione di “micro impresa”.

Risorse: 520.000 euro

Sostegno: Premio unico del valore di 20.000 euro

Spese sostenute per investimenti realizzati sul territorio del GAL:

  • costi di predisposizione e realizzazione del progetto (investimenti specifici legati allo sviluppo del progetto, quali ,consulenze e spese per materiale)
  • costi di informazione e comunicazione (pubblicazioni, acquisti di spazi pubblicitari e pubbliredazionali su riviste e carta stampata, acquisto spazi e servizi a carattere radiotelevisivo);
  • realizzazione siti web, nell’ambito dell’importo massimo di 2.000 euro;
  • acquisizione di hardware o software (comprese eventuali configurazioni personalizzate) nel limite del 20% dell’importo del premio purché funzionali e riconducibili all’attività avviata;
  • investimenti immateriali quali: acquisizione di licenze relative a diritti della proprietà intellettuale, entro il limite massimo del 10% della spesa;
  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi, eccetto la manutenzione ordinaria. Con riferimento a tale fattispecie dovrà essere allegato idoneo titolo di proprietà o di possesso dell’immobile;
  • nuovi canoni di affitto, locazione e/o dei ratei del mutuo computati limitatamente a quelli effettivamente pagati nel periodo di vigenza del PSA stesso;
  • rate di eventuali contratti di leasing finanziario pagati nel periodo di vigenza del PSA;
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo di sviluppo aziendale, impianti di lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali che non siano, in entrata ed uscita, produzioni di cui all’allegato 1 del Trattato che istituisce la Comunità Europea;
  • investimenti funzionali alla vendita delle produzioni aziendali.

Scadenza : 31 maggio 2022

6.1.01 “Insediamento dei giovani agricoltori” e 4.1.02 “Ammodernamento di aziende agricole dei giovani agricoltori”

6.1.01 "Insediamento dei giovani agricoltori" e 4.1.02 "Ammodernamento di aziende agricole dei giovani agricoltori”

 

Risorse a bando: 30.310.858,60 euro

14.000.000,00 euro (6.1.01)

16.310.858,60 euro (4.1.02)

Beneficiari: giovani (maggiorenni che non abbiano compiuto ancora 41 anni) che assumono la responsabilità civile e fiscale di una azienda agricola per la prima volta

Sostegno: 50.000 euro per gli insediamenti in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (per i quali è previsto anche un criterio di priorità per la concessione dell’aiuto), 30.000 euro nelle altre zone

Termini presentazione domande di sostegno: dal 21 dicembre 2021 e fino alle 13.00 del 27 maggio 2022.

POR FESR, Innova Venture: convenzionamento per equity crowdfunding

POR FESR, Innova Venture: convenzionamento per equity crowdfunding

 

La Regione Lazio, nell’ambito del POR FESR 2014-2020 e della strategia volta a supportare investimenti nel capitale di rischio delle startup e imprese innovative e a elevato potenziale di crescita del Lazio, ha lanciato a luglio 2018 il fondo di venture capital INNOVA Venture, gestito da Lazio Innova, che coinveste in tali imprese insieme a investitori privati indipendenti, attraverso strumenti di equity e quasi equity.

L’obiettivo di INNOVA Venture è promuovere e supportare gli investimenti privati in tali imprese, inclusi quelli attivati attraverso al ricorso all’equity crowdfunding, strumento che sta assumendo anche in Italia un’importanza crescente nei processi di fund raising delle imprese in fase di seed e startup.

In quest’ottica INNOVA Venture prevede la possibilità per le imprese promotrici e i gestori di piattaforme di equity crowdfunding convezionate di condividere, con reciproci vantaggi, il percorso di valutazione e definizione del round a sostegno del progetto imprenditoriale dell’impresa.

Le piattaforme convenzionate saranno incluse nell’elenco online relativo al fondo INNOVA Venture, che sarà aggiornato includendo le piattaforme che via via si convenzioneranno e che saranno le uniche alle quali le imprese interessate potranno rivolgersi per supportarle nella strutturazione di veicoli societari finalizzati alla raccolta tramite equity crowdfunding tranche in associazione all’investimento del fondo.

Lazio Innova darà adeguato risalto a tali piattaforme in occasione di eventi, pubblicazioni, campagne informative finalizzate alla promozione dello strumento INNOVA Venture, nell’ottica di reciproco coinvolgimento, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dello strumento dell’equity crowdfunding quale strumento di finanziamento per la crescita e lo sviluppo delle startup e PMI Innovative del Lazio.

A tal fine, Lazio Innova segnalerà alle stesse ulteriori opportunità attivate da Lazio Innova sull’equity crowdfunding o che coinvolgano piattaforme di equity crowdfunding, così come, ove possibile, nelle fasi progettuali delle stesse.

PSR 2014-2020, Op. 4.2.1 Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Bando A 2021

PSR 2014-2020, Op. 4.2.1 Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Bando A 2021

 

Il bando prevede aiuti alle imprese agroindustriali attive nel settore della trasformazione e commercializzazione per investimenti in macchinari, impianti, attrezzature ed opere edili.

L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale (percentuale di aiuto pari al 40% della spesa ammissibile). La percentuale di aiuto concessa alle PMI per investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (fuori allegato I del TFUE) è pari al 10 % della spesa ammissibile.

Il bando apre giovedi 16 dicembre con la pubblicazione sul BUR n. 50 della DGR 24-4298 del 16 dicembre 2021 e della D.D. di istruzioni operative n. 1083 del 13 dicembre 2021.

Possono partecipare le imprese agroindustriali iscritte al registro delle imprese della CCIAA, attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti Allegato I del TFUE, esclusi i prodotti della pesca. Il prodotto finale ottenuto può non ricadere nell’Allegato I del TFUE.

Scadenza: 15/02/2022 – 23:59.

PSR 2014-2020 (FEASR): “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli”

PSR 2014-2020 (FEASR): “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli

 

Le imprese che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli con almeno il 60% della materia prima commercializzata e trasformata di provenienza extra aziendale oppure, se cooperative agricole o organizzazioni di produttori riconosciute con vincolo statutario dell’obbligo di conferimento della materia prima da parte delle imprese associate, con quantità contrattualizzata e/o conferita dai soci pari ad almeno il 70% della materia prima di provenienza extra aziendale.

Agevolazioni per investimenti connessi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Vengono finanziati:

  • costruzione, miglioramento e acquisto di immobili;
  • acquisto di nuovi impianti e macchinari;
  • acquisizione di nuove apparecchiature e strumentazioni informatiche; direttamente connesse agli investimenti finanziati.

L’intensità di aiuto complessiva massima concedibile, quantificata in Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL), è pari al 30%.

L’aiuto è composto da:

  • una sovvenzione in conto capitale, pari al 20% della spesa ammessa;
  • un finanziamento agevolato, erogato per il 40% a valere su risorse di un Fondo Credito (con un contributo correlato fino al 10% dell’ESL) e per il 60% a valere su risorse di un Intermediario Finanziario Convenzionato.

Scadenza: 31/03/2022, ore 12:00.

OCM Vino Misura Investimenti – Bando pubblico regionale anno 2021/2022

OCM Vino Misura Investimenti - Bando pubblico regionale anno 2021/2022

 

In attuazione del Regolamento (UE) n. 1308/2013, del Reg. delegato (UE) n. 2016/1149, Reg. di esecuzione n. 2016/1150 e delle previsioni del Decreto n. 911 del 14 febbraio 2017 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) è concesso un sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di  commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e ad aumentarne la competitività e riguardano la produzione e/o la commercializzazione dei prodotti di cui all’allegato VII parte II del Reg. (UE) n. 1308/2013, ad esclusione dell’aceto di vino di cui al punto 17, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili.

La misura di aiuto si applica su tutto il territorio della Regione Lazio e, pertanto, gli investimenti finanziati con il presente bando pubblico dovranno essere ubicati su detto territorio.

L’approvazione e la relativa ammissibilità delle domande di aiuto biennali da parte di ciascun richiedente, che potrà presentare una sola domanda, è garantita fino all’esercizio finanziario 2023 ne consegue che nessuna erogazione potrà essere effettuata dopo il 15 ottobre 2023.

In linea con quanto previsto dalla Istruzioni operative Agea n.64 del 12/07/2021 possono accedere all’aiuto i soggetti che, alla data di presentazione della domanda:

  • siano titolari di partita IVA;
  • risultino iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato (CCIAA);
  • abbiano costituito nel SIAN un “Fascicolo aziendale elettronico” aggiornato e valido.
  • che svolgano almeno una delle seguenti attività:
  1. la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  2. la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
  3. l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
  4. la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Per “proprie uve” si intendono le uve aziendali prodotte dalla ditta richiedente.

Nel caso di microimprese, piccole e medie imprese come definite all’Allegato 1 del Reg. (UE) n. 702/2014, il contributo di aiuto concedibile è pari al 40% del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta.

Il contributo è ridotto al 20% del costo totale dell’investimento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta qualora l’investimento sia realizzato da una impresa classificata come intermedia, ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di euro.

Per le imprese classificate come grande impresa, ovvero che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di euro, il contributo erogabile è pari al 19% e della spesa ammissibile e sostenuta.

Agli effetti delle disposizioni regionali attuative della presente misura di aiuto agli Investimenti OCM Vino, campagna 2021/2022, l’accesso al presente bando pubblico è consentito esclusivamente per operazioni con un costo totale dell’investimento previsto, comprensivo di tutte le voci di investimento e di spese generali, inferiore a 300.000 euro.

Gli investimenti ammissibili all’aiuto sono quelli di seguito riportati:

  1. la costruzione, ammodernamento, miglioramento e riconversione di beni immobili dell’azienda per la razionalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi mediante realizzazione, ristrutturazione, ampliamento e adeguamento delle strutture di trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli, anche al fine del miglioramento ambientale, ivi incluse le strutture destinate al commercio al dettaglio, per sale di degustazione del vino (sale di presentazione e assaggio di vini) e per uffici;
  2. acquisto macchinari e attrezzature nuove impiegate nella trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli. Tra questi: impianti tecnologici, recipienti, contenitori, barriques, hardware, interventi per il potenziamento e la razionalizzazione delle fasi della logistica. Sono ammissibili anche mezzi di trasporto specialistici permanentemente attrezzati per l’esclusivo trasporto di prodotti vitivinicoli connessi all’attività di impresa e agli obiettivi del presente bando, come anche spese per arredi per locali destinati al commercio al dettaglio, per sale di degustazione e per uffici, spese per l’introduzione di sistemi volontari per la certificazione di processo e di prodotto.
  3. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici (hardware e software per l’adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e per il commercio elettronico), acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.

Scadenza: 15 novembre 2021.

EUropean City Facility – Terzo bando

EUropean City Facility - Terzo bando

 

Lo European City Facility (EUCF), istituito nell’ambito di Horizon 2020, apre il suo terzo bando destinato alle municipalità e alle autorità locali europee per sviluppare concepts di investimento (Investment Concepts) relativi all’attuazione delle azioni contenute nei loro piani d’azione per il clima e l’energia.

Partendo dalla considerazione che le municipalità e i loro raggruppamenti hanno un grande potenziale per costruire programmi globali di investimento nel settore dell’energia sostenibile, guidando la transizione verso la sostenibilità energetica, EUCF è stato creato per aiutare a superare due importanti ostacoli ai loro investimenti in energia sostenibile, ovvero:

  • la mancanza di capacità finanziaria e/o legale da parte delle autorità locali per trasformare le proprie strategie energetiche e climatiche di lungo periodo (SEAP e SECAP) in solide idee di investimento;
  • la mancanza di capacità di aggregazione tra piccoli progetti (ad esempio nel settore delle costruzioni) e quindi la loro scarsa attrattività per il settore finanziario.

Con la definizione di Investment concepts si fa riferimento a un documento che traduce un’idea di progetto di investimento in linguaggio finanziario, al fine di mobilitare finanziamenti per la sua realizzazione (il template è disponibile qui). Il suo scopo è di fornire agli investitori e alle istituzioni finanziarie le informazioni necessarie per valutare un progetto di investimento in modo semplice e veloce e di trasformare i piani climatici ed energetici in solidi pacchetti di investimento, facilitando l’accesso ai finanziamenti per municipalità/enti locali ed enti pubblici locali che li aggregano.

Destinatari del bando sono tutte le municipalità/autorità locali, i loro raggruppamenti e gli enti pubblici locali che li riuniscono, degli Stati membri dell’UE, degli Stati EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e del Regno Unito che:

  • hanno un piano per il clima e l’energia approvato (compresi i Piani d’azione per l’energia sostenibile -PAES, elaborati nell’ambito del Patto dei sindaci, e altri piani con la stessa ambizione);
  • dimostrano un impegno politico per lo sviluppo del concept di investimento proposto (ad es. attraverso una lettera di sostegno, firmata dal sindaco/altro rappresentante politico).

Il contributo finanziario è fisso e ammonta a 60.000 euro con i quali sarà sostenuta l’ideazione di concept di investimento nel settore dell’energia sostenibile, compresi quelli sul lato della domanda di energia, che contribuiscono a migliorare il rendimento energetico e conseguire risparmi energetici. L’importo della sovvenzione può essere utilizzato per il personale interno se le capacità interne sono sufficienti, per esperti esterni/subappaltatori o per altre posizioni necessarie per lo sviluppo del concept di investimento.

Settori target prioritari: edifici pubblici, edifici residenziali ed edifici terziari (non municipali), miglioramento dell’efficienza di attrezzature/impianti, sviluppo e uso di energie rinnovabili integrate nell’edilizia, ammodernamento del teleriscaldamento, passaggio a fonti rinnovabili per il combustibile, reti intelligenti, mobilità urbana sostenibile (ad es. trasporti pubblici, stazioni di ricarica, ecc.) e infrastrutture energetiche innovative (ad es. comunità energetiche dei cittadini, approcci innovativi all’illuminazione pubblica, impianti di trattamento delle acque reflue).

Concretamente il sostegno del progetto andrà a finanziare le attività necessarie allo sviluppo del piano di attrazione di investimenti per questi progetti (quali studi di fattibilità, analisi ingegneristiche, analisi giuridiche, studi sociali, studi di mercato, analisi finanziarie e altre attività di supporto).

Il terzo bando, come il secondo, ha un budget di 4,14 milioni di euro che finanzieranno altre 69 proposte, suddivise in 3 zone geografiche:

  • Europa centrale: 1,56 milioni;
  • Paesi del Nord e Europa occidentale: 1,44 milioni;
  • Europa meridionale (che comprende l’Italia): 1,14 milioni.

Scadenza: 17 dicembre 2021.

Investimenti per la ripresa: Linea A – Artigiani 2021 e Linea B – Aree Interne

Investimenti per la ripresa: Linea A – Artigiani 2021 e Linea B – Aree Interne

L’iniziativa rientra nell’ambito dell’Azione III.3.c.1.1 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” (Azione 3.1.1 dell’Accordo di Partenariato), Obiettivo Specifico “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo” dell’Asse prioritario III “Promuovere la competitività della Piccole e Medie Imprese”” del Programma Operativo Regionale (POR) 2014-2020 di Regione Lombardia a valere sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).

La misura è finalizzata a sostenere la ripresa delle attività dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha investito tutto il tessuto economico e sociale ed in particolare quello delle Aree Interne lombarde. L’obiettivo è di sostenere le PMI lombarde che, nonostante il momento di forte rischio d’impresa, intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio nell’ambito di interventi aventi almeno una delle seguenti finalità: transizione digitale, transizione green, sicurezza sul lavoro.

La misura, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 10.000.000,00 euro, è rivolta alle PMI lombarde del settore artigiano e, per le sole Aree Interne, anche alle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione.

Linea A – Artigiani 2021:

PMI secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, che alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • abbiano la sede oggetto dell’intervento (sede legale e/o operativa) attiva in Lombardia, come risultante da visura camerale;
  • siano regolarmente iscritte e attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale) da oltre 24 mesi;
  • siano imprese artigiane iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio, con l’esclusione delle imprese artigiane afferenti al codice Ateco primario, sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca); sono comunque ammissibili le imprese artigiane agromeccaniche iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia, in attuazione del decreto n. 1132 del 17/02/2015, ai sensi della L.r. 31/2008 art. 13 bis.

Linea B – Aree interne:

  1. a) PMI secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, che alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
  2. b) abbiano la sede oggetto dell’intervento (sede legale e/o operativa) attiva in una delle Aree Interne della Lombardia di cui alla D.G.R. n. 2672/2014 (Alta Valtellina e Valchiavenna) e alla D.G.R. n. 5799/2016 (Appennino Lombardo – Oltrepò Pavese e Valli del Lario – Alto Lago di Como), come risultante da visura camerale;
  3. c) siano regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) da oltre 24 mesi;

rientrino almeno in una delle seguenti condizioni:

c.1) imprese artigiane iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio, con l’esclusione delle imprese artigiane afferenti al codice primario Ateco, sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca). Sono comunque ammissibili le imprese artigiane agromeccaniche iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia, in attuazione del decreto n. 1132 del 17/02/2015, ai sensi della L.r. 31/2008 art. 13 bis;

c.2) imprese non iscritte alla sezione speciale delle imprese artigiane del Registro Imprese delle Camere di Commercio purché svolgano un’attività economica classificata in uno dei seguenti codici Ateco 2007 primari o prevalenti come risultanti da visura camerale ovvero dall’Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate:

c.2.1) settore I.55: Alloggio limitatamente ai codici I55.1 (alberghi e strutture simili) e I55.3 (Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte) e relativi sottodigit e I55.20.30 (Rifugi di montagna);

c.2.2) settore I.56: Attività dei servizi di ristorazione e somministrazione con esclusione del codice I.56.29 e relativi sottodigit.

Per entrambe le linee l’agevolazione è concessa nella forma tecnica di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese complessive ammissibili nel limite massimo di euro 40.000,00 (quarantamila) per soggetto beneficiario. Le spese ammissibili presentate in domanda devono essere almeno pari a euro 15.000,00 (quindicimila).

L’erogazione del contributo a fondo perduto avverrà, per entrambe le linee, in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della rendicontazione presentata.

Procedura valutativa a sportello con apertura dello sportello al 07/10/2021.

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