Investimenti per la ripresa 2022: linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro e piccole imprese artigiane” – Fase 2 – Domanda di contributo.

Investimenti per la ripresa 2022: linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro e piccole imprese artigiane” - Fase 2 – Domanda di contributo.

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Sarà possibile, a partire dal 28 giugno, accedere alla Fase 2 del presente bando, per presentare la domanda di contributo.

Possono presentare domanda le imprese che hanno già avuto accesso alla Fase 1. La presentazione della relazione da parte del Tecnico (Fase 1) non determina nessun diritto di priorità nell’assegnazione del contributo, ma è necessaria per consentire la presentazione della successiva domanda di contributo da parte dell’impresa. Si raccomanda di leggere attentamente l’art. C.1 “Presentazione delle domande” del bando.

Al fine di poter trasmettere la domanda di contributo già dal giorno di apertura della Fase 2, è particolarmente opportuno provvedere da subito:

  • per i soggetti non ancora registrati a Bandi Online, a effettuare la registrazione e la profilazione
  • per i soggetti già registrati a Bandi Online, a verificare i dati presenti nell’anagrafica e nel profilo ed effettuare l’eventuale aggiornamento.
  • Possono accedere le aziende che hanno già avuto accesso alla Fase 1.

La misura è finalizzata a sostenere gli interventi di efficientamento energetico promossi dalle micro e piccole imprese artigiane lombarde del settore manifatturiero che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente esasperato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica da Covid 19.

La misura, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 22.326.809,93 euro, è rivolta alle micro e piccole imprese lombarde del settore artigiano.

L’agevolazione è concessa nella forma tecnica di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese complessive ammissibili nel limite massimo di euro 50.000,00 (quarantamila) per soggetto beneficiario.

Scadenza: Bando a sportello

I3 Instrument infoday

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Il 23 giugno dalle 14.30 alle 17.30 si terrà online una giornata informativa inerente ai nuovi bandi per lo Strumento di Investimenti per l’Innovazione Interregionale (I3).
L’evento, organizzato dal Consiglio europeo per l’Innovazione e l’Agenzia esecutiva per le PMI, intende informare sulle possibilità offerte dall’I3 e sui nuovi bandi del programma, parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (ERDF).
L’I3 è volto a promuovere la commercializzazione e lo sviluppo di progetti innovativi interregionali, fornendo loro supporto per accompagnarli nella fase di investimento e nel superamento degli ostacoli normativi o di altra natura.
L’agenda dell’evento e maggiori informazioni saranno a breve disponibili. Per partecipare all’evento è necessario registrarsi entro il 22 giugno.

Imprese agricole: Mise, al via Fondo investimenti innovativi

Imprese agricole: Mise, al via Fondo investimenti innovativi

A partire dal 23 maggio e fino al 23 giugno 2022, le micro, piccole e medie imprese agricole potranno richiedere le agevolazioni del Fondo per gli investimenti innovativi relative alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che disciplina le modalità di presentazione delle domande della misura, resa operativa dal ministro Giancarlo Giorgetti, che mette a disposizione 5 milioni di euro.

Gli incentivi saranno concessi nella forma di contributo a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, che dovranno essere utilizzati esclusivamente nelle sedi o negli stabilimenti delle imprese situate sul territorio nazionale.

Scadenza: 23 giugno 2022

Industria aeronautica: 163 milioni di investimenti fabbrica 4.0

Industria aeronautica: 163 milioni di investimenti fabbrica 4.0

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Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato un accordo di sviluppo per realizzare in Campania un programma di investimenti nel settore dell’industria aeronautica, presentato dall’azienda Leonardo in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e altre società presenti sul territorio.

Le risorse per finanziare i progetti sono complessivamente pari a 163 milioni di euro, di cui il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione circa 85 milioni di euro di agevolazioni che, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentiranno un incremento di 42 nuovi posti di lavoro.

Si tratta di un accordo che prevede progetti di investimento industriale, ricerca e sviluppo sperimentale negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Nola (Napoli) dove verranno rinnovati gli impianti e i macchinari con tecnologie 4.0, al fine di ampliare le linee produttive e di assemblaggio destinate alla realizzazione della fusoliera del velivolo regionale da trasporto commerciale ATR. L’obiettivo è creare una fabbrica digitalizzata, resa competitiva dalla virtualizzazione e automatizzazione dei processi e dei prodotti, attraverso l’uso dei Cyber Physical System, dell’Internet of things, dei Big Data, dell’intelligenza artificiale, della robotica e di una gestione intelligente dell’energia. Verranno inoltre sperimentati e sviluppati modelli organizzativi innovativi che garantiranno la centralità del fattore umano nei nuovi processi produttivi.
Con la realizzazione del programma d’investimento in Campania, Leonardo punta a migliorare la propria competitività nel mercato aeronautico globale.

Agroalimentare: investimenti per 24 milioni in Toscana

Agroalimentare: investimenti per 24 milioni in Toscana

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Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato un nuovo investimento di circa 24 milioni di euro nel settore dell’industria agroalimentare, proposto dalla rete di imprese toscane S.A.T. – Smart Agrifood Tech insieme ad Azienda Uggiano, Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano, Orti in Maremma, G&T Società Agricola ed Immobiliare Santarlascio.
Si tratta di un accordo di sviluppo da realizzare a Grosseto, Lucca, Scansano, Scandicci e Capalbio, che punta all’efficientamento dei processi produttivi con l’introduzione di tecnologie 4.0 per migliorare la tracciabilità, la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la qualità dei prodotti della filiera vitivinicola, olivicola e orticola.
Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a circa 14 milioni di euro per sostenere la realizzazione dei progetti industriali che consentiranno l’assunzione di 70 nuovi lavoratori.

Industria farmaceutica

Industria farmaceutica

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Il ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato nuovi investimenti nel settore dell’industria farmaceutica in Italia per un ammontare complessivo di risorse pari a 204 milioni di euro.

Si tratta di due accordi di programma con le aziende BSP Pharmaceuticals e Gelesis che puntano a incrementare la produttività nelle sedi di Latina e Lecce attraverso progetti di ricerca e sviluppo al fine di realizzare prodotti per terapie innovative, biofarmaci e anticorpi monoclonali antivirali contro il Covid. Un terzo accordo, dedicato all’innovazione, riguarda invece l’azienda Sanofi che intende sviluppare nello stabilimento di Anagni (Frosinone) processi produttivi altamente tecnologici per realizzare farmaci di nuova concezione, anche in forma liofilizzata.

Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a 44 milioni di euro per sostenere la realizzazione di questi interventi che, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentiranno l’assunzione di 418 nuovi lavoratori.

In particolare, gli accordi di programma autorizzati riguardano:

  • BSP Pharmaceuticals S.p.A, impresa che punta all’ampliamento del sito produttivo di Latina Scalo (LT) e alla realizzazione di due progetti di ricerca industriale per lo sviluppo di biofarmaci oncologici ad azione immunoterapica e citotossica e anticorpi monoclonali ad azione antivirale contro il Covid-19 . Gli investimenti ammontano a circa 134 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 17,4 milioni di euro, che garantiranno un incremento occupazionale per l’azienda di 382 lavoratori;
  • Gelesis S.r.l., società di biotecnologie con sede a Calimera (Lecce) che ha pianificato la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo in chiave Smart Manufacturing e un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione di nuovi prodotti farmaceutici sfruttando le potenzialità e la versatilità della piattaforma produttiva del farmaco Plenity. Gli investimenti programmati ammontano a circa 43 milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 20,3 milioni di euro. E’ previsto un incremento occupazionale di 36 lavoratori.

Infine, l’accordo per l’innovazione con Sanofi S.r.l., punta alla individuazione ed alla realizzazione di sistemi di produzione prototipali che consentano l’adozione di processi innovativi per la produzione di farmaci in forma liofilizzata. Il progetto, realizzato nello stabilimento di Anagni, prevede un investimento pari a circa 27 milioni di milioni di euro, a sostegno dei quali il Mise mette a disposizione 6,3 milioni di euro, che consentirà di preservare i livelli occupazionali nello stabilimento della provincia di Frosinone e creare nuove opportunità lavorative nell’ambito della filiera.

Costi di transazione a sostegno degli intermediari della finanza sociale

Costi di transazione a sostegno degli intermediari della finanza sociale

Nell’ambito della componente EaSI del FSE+ è stato pubblicato il bando “Costi di transazione a sostegno degli intermediari della finanza sociale” (Id: ESF-2022-SOC-FIN).

L’obiettivo della Call è favorire un ulteriore sviluppo del mercato della finanza per l’imprenditoria sociale e facilitare l’accesso ai finanziamenti per queste imprese. La maggior parte delle imprese sociali, infatti, necessita di finanziamenti relativamente contenuti (inferiori a 500.000 euro). Poiché i costi di transazione per importi di questa entità sono relativamente elevati, i gestori di fondi di impatto sociale sono incentivati a concentrarsi su importi di maggiore entità, al fine di preservare la sostenibilità del fondo. Il bando punta quindi a stimolare gli investimenti di capitale di rischio inferiori a 500.000 euro, che altrimenti non avrebbero luogo, sostenendo i costi di transazione legati a tali investimenti. Il sostegno riveste la forma di una sovvenzione che può essere combinata con strumenti finanziari come mezzo per affrontare la discrepanza tra l’ammontare necessario e sostenibile del finanziamento.

La sovvenzione è destinata agli intermediari finanziari che effettuano investimenti di capitale di rischio a lungo termine di entità inferiore a 500.000 euro – sotto forma di equity, quasi-equity o finanziamento ibrido – in imprese sociali stabilite nei Paesi ammissibili ad EaSI. La sovvenzione servirà a ridurre i costi di transazione per questi investimenti, contribuendo in tal modo a superare una “falla” del mercato della finanza per le imprese sociali. Potranno essere sostenute le attività relative alla preparazione, conclusione e follow-up degli investimenti di capitale di rischio a lungo termine nelle imprese sociali.

Possono partecipare al bando persone giuridiche stabilite nei Paesi ammissibili a EaSI (indicati nel bando). Questi soggetti possono essere:

  • un fondo di investimento, un fondo di fondi, una società veicolo (special purpose vehicle);
  • un organismo di (co-) investimento.

Il budget a disposizione del bando è pari a 4.000.000 euro.

Le proposte potranno essere presentate singolarmente o in consorzio. I progetti selezionati potranno essere cofinanziati dall’UE fino all’80% dei costi ammissibili e il contributo richiesto dovrà essere compreso tra 300.000 e 650.000 euro.

Verranno finanziati progetti con una durata compresa tra 24 e 36 mesi.

Scadenza: 14 giugno 2022

Turismo, dal 28 febbraio gli incentivi per la riqualificazione delle strutture

Turismo, dal 28 febbraio gli incentivi per la riqualificazione delle strutture

 

Seicento milioni di euro in quattro anni per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico.

Parte il 28 febbraio 2022 la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta l’opportunità per le aziende del settore di compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

Le agevolazioni sono rivolte a un ampio ventaglio di destinatari della filiera turistica: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

Scadenza: 30 marzo 2022

Avviso pubblico per l’affidamento della gestione del fondo Bei – Banca europea degli investimenti Italian Regions-EU Blending Programme – Avviso pubblico rivolto alle banche

Avviso pubblico per l'affidamento della gestione del fondo Bei - Banca europea degli investimenti Italian Regions-EU Blending Programme - Avviso pubblico rivolto alle banche

 

Con determinazione dirigenziale n. 1570 del 31 gennaio 2022 è stato pubblicato l’avviso pubblico rivolto alle banche per l’affidamento della gestione di un plafond di 150 milioni di euro di provvista della banca europea degli investimenti da destinare a prestiti alle pmi e alle mid- cap della Regione Emilia-Romagna, in attuazione della delibera di giunta regionale n. 2157 del 20 dicembre 2021.

Destinatari sono banche/banche intermediarie scelte tramite manifestazione di interesse secondo i criteri delineati dall’avviso pubblico contenuto nella determina dirigenziale n. 1570/2022

La manifestazione di interesse dovrà essere inviata a partire dal 16 febbraio tramite Pec.

Scadenza: 4 aprile 2022.

16.2.01 Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale

16.2.01 Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale

 

Beneficiari: soggetti appartenenti alla categoria delle imprese agricole e/o agroindustriali che svolgano attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato.

Spese ammissibili:

  • costi di esercizio della cooperazione:
    • personale dedicato alle attività di coordinamento e gestione del progetto;
    • spese relative all’animazione, a riunioni ed incontri, affitto locali, inviti;

Tali costi non devono superare il 15% dei costi totali del Piano, al netto dei medesimi costi di esercizio.

  • costi relativi a studi necessari alla realizzazione del progetto (di mercato, di fattibilità, ecc.);
  • costi diretti delle specifiche azioni legate alla realizzazione del Piano:
    • costi inerenti alla costruzione e la verifica di prototipi nonché investimenti funzionali alla realizzazione del progetto;- test, analisi di laboratorio e gustative (panel test);
    • prove in campo;
    • acquisto brevetti e licenze;
    • acquisto di software, solo se strettamente indispensabile alla realizzazione del progetto;
    • beni durevoli ammortizzabili (è considerato eleggibile esclusivamente il costo rapportato al periodo nonché alla percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto);
  • costi di progettazione per nuovi prodotti e/o processi;
  • costi di divulgazione e di trasferimento dei risultati e delle conoscenze.

Il sostegno concesso è riservato esclusivamente alla copertura di spese connesse alla realizzazione del Piano e sono pertanto escluse le spese riguardanti l’ordinaria attività di produzione o di servizio svolta dal beneficiario.

L’intensità del sostegno è pari al 70% della spesa ammissibile. I Piani che fruiscono del sostegno ai sensi del presente Avviso possono avere una dimensione di spesa ammissibile compresa tra euro 50.000 ed euro 300.000.

Scadenza: 28 marzo 2022

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