Next Generation Search and Discovery: 17° call di NGI Zero Discovery

Next Generation Search and Discovery: 17° call di NGI Zero Discovery

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È aperta la 17° call di NGI Zero Discovery nell’ambito di Next Generation Search and Discovery, che finanzia progetti volti alla creazione di un Internet aperto ed affidabile per tutti.

La Next Generation Internet è un’iniziativa finanziata da Horizon 2020 che mira a re-immaginare Internet al fine di creare una società inclusiva per tutti e centrata sull’essere umano, mettendo a disposizione una somma pari a 5,6 milioni di euro.

Possono partecipare ricercatori e sviluppatori indipendenti con proposte progettuali che abbiano un costo compreso fra 5.000 e 50.000 euro.

La scadenza della call è il 1° ottobre 2021.

Next generation Internet: 5° Open Call di NGI Assure

Next generation Internet: 5° Open Call di NGI Assure

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È stata avviata la quinta open call di NGI Assure nell’ambito di Next Generation Internet, che mira a sostenere progetti che concepiscono e ingegnerizzano building block riutilizzabili per l’internet di prossima generazione.

L’obiettivo è di fornire garanzie per tutte le parti interessate riguardo alla fonte e l’integrità di identità, identificatori, dati, sistemi cyberfisici, componenti di servizio e processi.

Per raggiungere tale scopo, NGI è alla ricerca di building block che contribuiscano a fornire tali garanzie, includendo la crittografia quantistica, l’infrastruttura a chiave pubblica, lo scambio di chiavi autenticate, i meccanismi ratchet (come il protocollo Noise), le tabelle di hash distribuite e i DAG per rendere più sicura l’interazione P2P, protocolli di consenso, registri distribuiti e tecnologie blockchain, controllo dell’utilizzo a priori, prove simboliche e formali, e implementazioni hardware aperte a prova di manomissione delle primitive crittografiche di base.

Il lavoro deve essere dotato di licenze libere e open source.

Chiunque possa apportare un contributo rilevante ai temi di NGI Assure può candidarsi, sia che si tratti di una persona fisica o di un’organizzazione di qualsiasi tipo.

La scadenza della call è il 1° ottobre 2021.

Agroalimentare: 1° Open Call di GEN4OLIVE per PMI nel settore olivicolo

Agroalimentare: 1° Open Call di GEN4OLIVE per PMI nel settore olivicolo

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Il progetto GEN4OLIVE ha lanciato il suo 1° bando per le PMI con idee innovative nel settore olivicolo.

Il bando finanzierà attività di pre-coltivazione delle olive e lo sviluppo di nuove tecnologie che accelerino e rendano più efficace il processo di allevamento.

Le proposte devono riprendere risultati di ricerche precedenti, sfruttando le risorse genetiche olivicole esistenti dentro e fuori le banche del germoplasma, e applicando o adattando nuove tecniche per accelerare il processo.

I progetti selezionati miglioreranno la collaborazione e il trasferimento di conoscenze tra le banche del germoplasma e le PMI.

Il bando ha un budget di 750.000 euro e le PMI potranno richiedere finanziamenti fino a 50.000 euro per Progetti individuali o fino a 100.000 euro per Progetti collaborativi tra 2 o 3 PMI.

Possono partecipare al bando le PMI stabilite in Francia, Germania, Grecia, Italia, Marocco, Spagna e Turchia che sono:

  • interessate ad attività nel settore delle olive: allevatori, olivicoltori e produttori di olio d’oliva o di olive da tavola;
  • PMI ICT che possono contribuire ad accelerare e aggiornare le risorse genetiche delle olive.

Il bando rimarrà aperto fino al 1° dicembre 2021.

Call GEN C – Generazione Changemaker

Call GEN C – Generazione Changemaker

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Aperta la call GEN C – Generazione Changemaker, l’iniziativa promossa da Agenzia Nazionale Giovani e Ashoka Italia per creare una comunità di giovani attori del cambiamento.

L’obiettivo è selezionare e mettere in rete giovani che stanno realizzando azioni e iniziative di protagonismo giovanile nei propri territori, a sostegno delle transizioni digitale, ecologica e verso l’autonomia.

La Call GEN C prevede due categorie di partecipazione:

  • Giovani changemaker, di età compresa tra 15 e 25 anni
  • Mentori, di età compresa fra i 25 e i 35 anni

Sono quattro i criteri di selezione: aver intrapreso attività di protagonismo giovanile sul proprio territorio; aver generato un impatto; possedere le caratteristiche di un changemaker, ovvero empatia, visione, coraggio, consapevolezza a determinazione nel cambiare le cose per il bene di tutti; aver sperimentato modelli di co-leadership.

L’Iniziativa GEN C è articolata in due fasi. In una prima fase, attraverso il coinvolgimento diretto di giovani studenti e universitari, vengono raccolti dati e informazioni sull’innovazione e il protagonismo delle nuove generazioni in Italia per poi disseminare le storie di cambiamento. In una seconda fase si lavorerà alla costruzione della comunità degli “Young Changemakers”, ovvero i giovani protagonisti del cambiamento sociale. I giovani Changemaker saranno incoraggiati a promuovere i Programmi europei a loro dedicati oltre alle proprie idee e alle esperienze vissute, per generare un effetto moltiplicatore tra i loro pari e sul territorio.

Scadenza: 15 ottobre 2021

Avviso “Lombardia Innovativa” – III finestra

Avviso "Lombardia Innovativa" - III finestra

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Riconoscimento di Modelli Innovativi, proposti da eccellenze imprenditoriali lombarde, capaci di generare valore e accrescere la competitività e lo sviluppo del territorio nell’ambito degli 8 ecosistemi del Programma Strategico Triennale, in attuazione della L.R. n. 29/2016 “Lombardia è ricerca e innovazione” e successiva d.g.r. 3138 del 18 maggio 2020.

Possono partecipare al bando partenariati tra soggetti pubblici e privati operanti in ambito di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico che siano attivi e formalizzati. I partenariati devono essere guidati da un’impresa con sede operativa attiva sul territorio lombardo.

Il riconoscimento “Lombardia Innovativa”, in attuazione della L.R. n. 29/2016 “Lombardia è ricerca e innovazione” e successiva d.g.r. 3138 del 18 maggio 2020,  intende promuovere e valorizzare la ricerca e innovazione, accrescere la conoscenza e visibilità di filiere di imprese operative nei diversi ecosistemi del Programma Strategico Triennale, individuare modalità collaborative che possano ispirare altre imprese e potenziare la rete di stakeholder di Regione.

In particolare, con l’iniziativa saranno selezionati Modelli Innovativi, proposti da eccellenze imprenditoriali lombarde, capaci di generare valore e accrescere la competitività e lo sviluppo del territorio nell’ambito degli 8 ecosistemi: nutrizione, salute e life science, cultura e conoscenza, connettività e informazione, smart mobility e architecture, sostenibilità, sviluppo sociale, manifattura avanzata.

Il Modello Innovativo, proposto da un partenariato qualificato, deve fare riferimento a una filiera competitiva e coinvolgere eccellenze imprenditoriali lombarde. Si fonda sul lavoro collaborativo fattivo tra imprese e mondo della ricerca e su attività di condivisione della conoscenza e dei risultati della ricerca e di trasferimento tecnologico. Inoltre deve avere respiro internazionale e rappresentare un approccio di innovazione aperta e ricerca e innovazione responsabile.

Possono presentare la candidatura partenariati attivi e formalmente costituiti, composti da soggetti pubblici e privati, guidati da imprese che abbiamo la sede operativa attiva sul territorio lombardo.

Nel biennio 2020-2021 sono previste tre finestre temporali per la presentazione delle domande. Per ciascuna finestra verrà dato il riconoscimento “Lombardia Innovativa” a massimo 5 Modelli Innovativi.

Il procedimento di assegnazione del riconoscimento si conclude entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, con emanazione del provvedimento da parte del responsabile.

I Modelli Innovativi saranno selezionati da un nucleo di valutazione, tenendo anche conto degli contributi proposti dalla Community Lombardia Innovativa, appositamente attivata sulla piattaforma Open Innovation.

Gli elementi di valutazione dei modelli innovativi candidati sono:

  • coerenza con la strategia e le politiche di Regione Lombardia in materia di Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico
  • rilevanza delle attività collaborative tra gli attori del modello innovativo che favoriscono la competitività della filiera di riferimento
  • cooperazione e collaborazione attivata a livello internazionale
  • investimenti e processi di scambio di informazione e conoscenza per favorire il trasferimento tecnologico
  • adozione di approcci di innovazione aperta e di ricerca e innovazione responsabile (RRI).

I partenariati che otterranno il riconoscimento per il Modello Innovativo proposto, potranno utilizzare il logo “Lombardia Innovativa” secondo le modalità definite in specifiche linee guida.

Verrà inoltre data loro visibilità in iniziative internazionali, per esempio nell’ambito delle Reti interregionali di cui Regione Lombardia è membro, saranno coinvolti nel contesto di iniziative regionali e nazionali, nonchè a workshop/eventi/seminari di Regione Lombardia e a incontri di confronto sulle strategie e politiche in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Sulla Piattaforma regionale Open Innovation vi sarà una sezione dedicata all’iniziativa “Lombardia Innovativa” in cui verranno presentati i modelli innovativi riconosciuti.

La manifestazione di interesse scadrà il 15/10/2021.

PIANO LOMBARDIA 2021-2022 – Bando per l’assegnazione di contributi per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali: innovazione e sostenibilità

PIANO LOMBARDIA 2021-2022 – Bando per l’assegnazione di contributi per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali: innovazione e sostenibilità

Bando finalizzato al sostegno per la realizzazione di interventi di valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo, di proprietà o nella disponibilità di amministrazioni locali, che rivesta interesse culturale o che ospiti attività culturali, quale incentivo agli investimenti per la ripresa economica.

Possono partecipare al bando amministrazioni locali del territorio lombardo riportate nell’“Elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm. (Legge di contabilità e di finanza pubblica)”.

Tali amministrazioni locali dovranno essere proprietarie o avere la disponibilità, comprovata e duratura, dei beni rientranti nelle tipologie ammesse all’intervento e destinati, o da destinare, alla fruizione pubblica a fini culturali.

Regione Lombardia, ai sensi della l.r. 25/2016 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo”, intende valorizzare:

  • il patrimonio culturale, i luoghi e gli istituti culturali, gli itinerari culturali riconosciuti
  • le sale di spettacolo, le sale polivalenti ad uso culturale, gli spazi di proprietà pubblica per ospitalità, residenza e creazione degli artisti

In particolare, il bando intende promuovere e favorire interventi che assicurino:

  • la conservazione dei beni
  • l’adeguamento strutturale
  • l’innovazione tecnologica
  • l’accessibilità
  • la sostenibilità ambientale ed energetica
  • la rigenerazione urbana
  • la piena fruizione e conoscenza dei luoghi e dei contenuti culturali

Contributo a fondo perduto.

Regione Lombardia concederà un contributo pari al 100% di quanto richiesto dal soggetto in fase di adesione, a fronte del rispetto della soglia minima di importo del progetto e delle spese ammissibili.

La dimensione finanziaria dei singoli progetti non potrà essere inferiore a € 200.000 e Regione Lombardia potrà concedere contributi compresi tra un minimo di € 200.000 e un massimo di € 1.000.000.

Il soggetto richiedente può prevedere un cofinanziamento, che dovrà essere garantito attraverso risorse proprie o di soggetti terzi, pubblici e/o privati. Il cofinanziamento non potrà essere costituito da altre agevolazioni finanziarie concesse da Regione Lombardia e dovrà rispettare i limiti previsti dalla normativa sugli aiuti di stato, se ricorrente.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it a partire dalle ore 10:00 del 18/10/2021 ed entro le ore 16:00 del 13/01/2022.

MISE: 100 milioni per progetti innovativi di PMI ed enti locali

MISE: 100 milioni per progetti innovativi di PMI ed enti locali

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Il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha pubblicato un nuovo bando per la richiesta di agevolazioni a favore di PMI ed enti locali per la realizzazione di progetti pilota innovativi.

L’obiettivo è promuovere e sviluppare il sistema produttivo sul territorio nazionale, supportando la competitività delle imprese e delle amministrazioni pubbliche locali per rilanciare l’economia del Paese.

In particolare, attraverso l’incentivo verranno finanziati progetti per la realizzazione di interventi imprenditoriali e pubblici all’interno di una o due delle seguenti tematiche:

  • competitività del sistema produttivo, in relazione alla potenzialità di sviluppo economia dell’area
  • valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
  • transizione ecologica
  • autoimprenditorialità
  • riqualificazione delle aree urbane e interne

In particolare, sono ammissibili le seguenti tipologie di interventi imprenditoriali:

  • progetti di investimento
  • progetti di avviamento
  • progetti di innovazione
  • progetti di investimento nel settore della produzione agricola primaria
  • progetti di investimento nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli
  • progetti di investimento nel settore della pesca e dell’acquacoltura

Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali, possono beneficiare delle agevolazioni i progetti che prevedono la creazione o l’ammodernamento di infrastrutture pubbliche destinate prevalentemente al bacino dell’utenza locale del Patto territoriale, non idonee ad attirare clienti o investimenti da parte di altri Stati membri.

Complessivamente il MISE ha stanziato 100 milioni di euro, derivanti dalla chiusura dei Patti territoriali e dei Contratti d’area, con un contributo massimo per progetto selezionato pari a 10 milioni di euro.

Possono richiedere gli incentivi le PMI regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese o enti locali con sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota.

Gli interventi pubblici dovranno essere conclusi entro sessanta mesi dall’assegnazione del contributo al soggetto responsabile, mentre quelli imprenditoriali entro quarantotto mesi.

Le domande di assegnazione dei contributi devono essere trasmesse a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del Bando nella Gazzetta Ufficiale fino al 15 febbraio 2022.

Il Comune di Prato lancia il progetto Prisma in collaborazione con StartupItalia e Nana Bianca

Il Comune di Prato lancia il progetto Prisma in collaborazione con StartupItalia e Nana Bianca

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PRISMA, PRato Industrial SMart Accelerator, è il progetto avviato dal Comune di Prato in collaborazione con StartupItalia e Nana Bianca che si propone di creare una nuova infrastruttura di trasferimento tecnologico per indagare e sfruttare il potenziale innovativo delle tecnologie emergenti quali quelle dell’Internet of Things, dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e del 5G applicate al settore tessile-moda e al Made in Italy. Favorendo la creazione e l’accelerazione di nuove imprese in questo ambito e trasferendo le soluzioni sviluppate alle aziende del settore, PRISMA ha l’obiettivo di rendere il tessile e la moda italiana il principale rappresentante del “Made in Italy” a livello globale, più competitivo e efficiente. Accrescere il valore aggiunto attraverso un miglior utilizzo delle risorse e aumentare la ricchezza prodotta generando nuove imprese e posti di lavoro qualificati grazie al trasferimento tecnologico è la mission di PRISMA.

Gli obiettivi specifici del progetto sono la creazione di un nuovo centro di trasferimento tecnologico chiamato “Casa delle Tecnologie Emergenti PRISMA – PRato Industrial SMart Accelerator”; la realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione congiunti fra Università, centri di ricerca e imprese per lo sviluppo di nuove soluzioni basate sulle tecnologie emergenti e il 5G a favore del Made in Italy; la creazione e l’accelerazione di startup negli ambiti dell’Internet of Things, dell’intelligenza artificiale e della blockchain a sostegno del settore tessile-moda; il trasferimento tecnologico verso le imprese manifatturiere a sostegno dell’innovazione, della competitività e dell’occupazione.

Il programma di accelerazione per startup

Il programma di accelerazione e open innovation nei prossimi tre anni andrà a selezionare 15 startup che avranno sede a Prato e seguiranno un programma di accelerazione della durata di 20 settimane. Il programma sarà personalizzato sia in termini di sviluppo tecnologico che per l’affiancamento di una o più aziende del territorio che hanno affinità e interessi nel settore. Le aziende coinvolte metteranno a disposizione i loro network per cogliere opportunità di sviluppo di servizi congiunti e nuovi prodotti. La partenza delle application è prevista per il mese di luglio e la fase di selezione in ottobre, mentre il programma inizierà a novembre per terminare a febbraio 2022 e concludersi con un demoday nel mese di marzo del prossimo anno.

Il programma è rivolto a startup in fase seed e pre-seed che operino nelle seguenti aree tecnologiche:

  • Internet of Things;
  • Intelligenza Artificiale;
  • Blockchain;
  •  5G;
  • Augmented-Reality;
  • Virtual Reality.

Ogni startup selezionata avrà a disposizione una rete di supporto dedicata che include momenti di formazione, servizi digitali, consulenza e workshop sui temi innovazione, sviluppo tecnologico e crescita professionale.

Scadenza della candidature: 30 settembre 2021.

Edutech: avviato FuturED, il programma di accelerazione per startup

Edutech: avviato FuturED, il programma di accelerazione per startup

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CDP Venture Capital lancia FuturED, il programma di accelerazione triennale dedicato alle startup operative nell’ambito delle tecnologie applicate all’educazione e alla formazione.

Il programma è sostenuto dal Fondo Acceleratori, con una dotazione di oltre 3 milioni di euro.

FuturED fa parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, contribuendo all’ampliamento del network di acceleratori fisici sul territorio italiano.

Inoltre, il programma è stato sviluppato con il supporto operativo di H-FARM, la piattaforma di innovazione che ha l’obiettivo di creare nuovi modelli di impresa e di trasformare l’educazione dei giovani e delle aziende italiane in ottica digitale.

FuturED selezionerà 30 startup italiane e internazionali innovative in grado di offrire soluzioni digitali, programmi innovativi e tecnologie all’avanguardia per la didattica e la formazione di tutte le fasce d’età.

I vincitori beneficieranno di un percorso di crescita di 8 mesi, di cui 4 dedicati all’accelerazione e 4 alle attività di sviluppo commerciale e fundraising. Le startup avranno l’opportunità di confrontarsi con gli esperti del settore e con realtà industriali concrete.

Le tre aree di interesse di questa iniziativa sono:

  • formazione scolastica
  • formazione universitaria
  • formazione aziendale e formazione continua

La selezione è aperta fino all’8 settembre.

Incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA

Incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA

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Dare opportunità ai giovani talenti che intendono impegnarsi in percorsi di dottorato per connettere il mondo della ricerca con il sistema produttivo, rafforzando in maniera sistemica l’interconnessione fra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione utile e necessaria allo sviluppo dell’intero territorio regionale e, al contempo, contrastare con maggiore incisività e strumenti la cosiddetta “fuga dei cervelli”.

Sono questi gli obiettivi dell’avviso pubblico da 5.050.000,00 euro a valere su fondi regionali ex Legge Regionale n. 13/2008, approvato dalla Regione Lazio e destinato all’attivazione di borse di studio a favore di giovani laureati per la realizzazione di percorsi triennali di dottorato di innovazione da svolgersi in Italia e all’estero aventi caratteristiche di elevato profilo scientifico e con particolari requisiti di qualità e di respiro internazionale.

Nel dettaglio, i percorsi di dottorato dovranno apportare contributi di conoscenza e innovazione nell’ambito della Smart Specialisation Strategy (S3) regionale a supporto dell’innovazione tecnologica e digitale e della transizione ecologica, nonché negli ambiti di ricerca strettamente connessi al tema dell’apporto di processi e pratiche di innovazione sociale all’interno di contesti produttivi e/o organizzativi. I percorsi possono altresì essere dedicati allo sviluppo di progetti specifici relativi alla ricostruzione post-sisma, al rischio sismico, alla prevenzione di eventi sismici, ambito che, data la rilevanza per il contesto laziale, è oggetto di assegnazione di punteggio premiale in fase di valutazione delle istanze progettuali.

Destinatari dell’intervento sono i giovani laureati che abbiamo conseguito il titolo di studio da non oltre 5 anni, a far data dalla pubblicazione del presente avviso pubblico, inoccupati o disoccupati, residenti o domiciliati nella Regione Lazio al momento dell’avvio del dottorato, che abbiano le competenze e i requisiti per l’accesso ai dottorati, in linea con i criteri stabiliti dalle Università ai fini dell’accesso alle borse.

La novità di questa edizione, che distingue le proposte progettuali in due differenti tipologie, è quella di poter strutturare la partnership finalizzata alla gestione e al co-finanziamento della borsa di dottorato, non solo con aziende, enti no profit e altri enti pubblici, ma anche direttamente con la Regione Lazio (Direzione generali regionali o altre strutture della regione).

In questo ultimo caso, si tratta di una sperimentazione che riguarderà un numero limitato a 10 borse di dottorato, che saranno attentamente selezionate a partire dal fabbisogno preventivamente individuato presso le Direzioni Generali regionali.

Sono dunque beneficiari del finanziamento e possono presentare proposte progettuali le Università statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con sede nel Lazio, per la prima tipologia in partnership con Piccole, Medie e Grandi Imprese, Enti pubblici e/o altri soggetti indicati nell’avviso e sempre con sede legale o operativa nel Lazio e, nel caso in cui manifestino interesse per la seconda tipologia, in partnership con la stessa Regione Lazio.

Per ogni progetto approvato nell’ambito della prima tipologia, la Regione Lazio si impegna a versare all’Università un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’importo di una borsa triennale di dottorato (valore massimo della borsa pari all’importo stabilito dagli appositi decreti del MIUR) nel caso di una partnership tra Università e Grande impresa e pari al 70% dell’importo della borsa di dottorato in caso di partnership con PMI/Ente pubblico/altro soggetto.

Con riferimento alla seconda tipologia, il contributo economico sarà invece pari al 100% dell’importo della borsa triennale di dottorato.

Le attività di ricerca previste dal Dottorato potranno essere svolte presso l’Università e/o l’Impresa/Ente pubblico/altri soggetti, utilizzandone i laboratori e le attrezzature, oppure essere inviato/a presso altri laboratori internazionali, sia pubblici che privati, in conformità con il programma di sviluppo delle ricerche.

L’intesa sul tema di ricerca condivisa con l’impresa/Ente pubblico/altri soggetti sarà sottoscritta dal tutor scientifico e dal coach aziendale/dell’Ente pubblico e controfirmata dal coordinatore del corso di dottorato o dal direttore della Scuola di Dottorato.

I progetti potranno prevedere periodi di studio e ricerca all’estero per un periodo di mesi da 3 a 6, a partire dal secondo anno di dottorato.

Alla fine del percorso formativo il destinatario dovrà aver acquisito concrete metodologie per dedicarsi alla ricerca scientifica e per portare avanti progetti di innovazione e ricerca anche in collaborazione con il mondo delle imprese.

La sede amministrativa del corso dovrà essere presso l’Università, che rilascerà il titolo accademico di Dottore di Ricerca nella disciplina specificata nel progetto di attivazione del Dottorato di ricerca, di cui all’art. 4 della legge n. 210/1998, come modificato dall’art. 19, comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Il conferimento della borsa di studio non darà luogo ad alcun diritto futuro su eventuali rapporti di lavoro con l’Università, o con l’Impresa/Ente pubblico.

La dotazione finanziaria complessiva dell’avviso si intende ripartita, in funzione della diversa tipologia di dottorati attivabili, come segue:

– 4.350.000 euro, destinati a finanziare i dottorati relativi alla prima tipologia che vedano il partenariato tra Università e Imprese o Enti pubblici aventi una sede legale o operativa nel Lazio;

– 700.000 euro, destinati a finanziare i dottorati relativi alla seconda tipologia, attivati in via sperimentale partnership tra Università e Regione Lazio.

L’importo complessivo della borsa triennale (quota pubblica e quota in capo alle aziende/enti partner) per lo svolgimento del dottorato sarà così articolato:

  • nel caso in cui il dottorato sia svolto interamente in Italia (36 mesi), l’importo totale della borsa sarà pari a 62.701,25 euro
  • nel caso in cui il dottorato preveda 30 mesi in Italia e 6 mesi all’estero, l’importo totale della borsa sarà pari a 67.412,39 euro.

Le attività di ricerca e studio nella loro totalità dovranno comunque concludersi entro il 30 giugno 2024.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password).

La procedura di presentazione del progetto è da ritenersi conclusa solo all’avvenuta trasmissione di tutta la documentazione prevista dall’avviso e prodotta dal sistema, da effettuarsi dalle ore 9:00 del 10 giugno 2021 alle ore 17:00 del 15 settembre 2021.

Una volta effettuata l’ammissibilità formale dei progetti presentati, un’apposita Commissione provvederà alla loro valutazione tecnica sulla base dei criteri e dei punteggi indicati all’interno dell’avviso.

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