Investimenti sostenibili 4.0

Investimenti sostenibili 4.0

La misura Investimenti sostenibili 4.0, in continuità con il precedente bando di cui al decreto 10 febbraio 2022, dà attuazione agli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.

In ragione dell’utilizzo delle risorse del predetto Programma nazionale, la misura sostiene il processo di transizione delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il paradigma del Piano Transizione 4.0, mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ovvero a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
  • prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750 mila euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Analoghe premialità sono altresì riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto 15 maggio 2023.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

La misura ammette, inoltre, ai sensi e nei limiti dell’articolo 18 del Regolamento GBER, le spese per i servizi di consulenza. Nello specifico, sono ammesse:

  • le spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti di cui all’allegato 1 del DM 15 maggio 2023 nei limiti del 5 per cento dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui al comma 1, lettere a) e c) del predetto decreto
  • le spese relative ai servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 relativa all’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico nei limiti del 3 per cento dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi di cui all’articolo 6, comma 2 lettera b) del DM 15 maggio 2023.

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento.

In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato
  • nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

Le domande di accesso alle agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia. Nella stessa sezione è pubblicata, inoltre, la necessaria modulistica.

Con decreto direttoriale del 29 agosto 2023 sono definiti i termini e modalità di presentazione delle domande.

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

  1. compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023;
  2. invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto, ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.

BANDO ROME TECHNOPOLE – SPOKE 2 SU TRASFERIMENTO TECNOLOGICO – LINEA A – MEZZOGIORNO

BANDO ROME TECHNOPOLE - SPOKE 2 SU TRASFERIMENTO TECNOLOGICO – LINEA A - MEZZOGIORNO

Il bando è finalizzato a finanziare le aziende per progetti di trasferimento tecnologico (prototipazione – proof of concept) da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Le proposte progettuali potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 27 luglio 2023 ed entro il 30 settembre 2023.

Possono richiedere le agevolazioni di cui al presente Bando:

  • le Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI), come definite nell’Allegato I al regolamento 651/2014, che concorrono in modalità singola o collaborativa con altre imprese.
  • le Grandi Imprese (GI) in modalità collaborativa a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI; possono sostenere al massimo il 70% del costo totale ammissibile di progetto.

I soggetti pubblici aventi ruolo di End User possono partecipare in qualità di partner non beneficiari di contributo, a condizione che siano ricondotti alle aree tematiche di sviluppo di Rome Technopole. Tali soggetti dovranno essere identificati nell’Allegato A “Proposta di Progetto”, senza presentare domanda di finanziamento.

Gli investimenti, per la parte ammessa all’agevolazione, devono essere realizzati e/o ascritti nella/alla unità locale dell’impresa beneficiaria regolarmente censita presso la CCIAA, localizzata nel territorio del Mezzogiorno ovvero in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Sono considerati ammissibili i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da imprese singolarmente o in collaborazione.

I progetti, pena la non ammissibilità, dovranno essere caratterizzati da almeno il 30% dei costi complessivi di ogni singola impresa per attività riconducibili allo sviluppo sperimentale e la restante parte in attività di ricerca industriale, comunque non inferiore al 20% del budget complessivo di ogni singola impresa.

Il costo complessivo del singolo progetto non potrà essere inferiore a Euro 150.000 e non superiore a Euro 400.000.

La durata di realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 15 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto d’obbligo, allegato al provvedimento di ammissione a finanziamento.

L’agevolazione sarà sotto forma di contributo a fondo perduto.

Per i singoli soggetti beneficiari sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

  • spese di personale specificamente destinato a realizzare il progetto – secondo i costi standard previsti
  • in base al profilo della risorsa impiegata;
  • costi indiretti – determinati forfettariamente e pari al 15% dei costi diretti ammissibili per il personale;
  • costi amministrativi;
  • costi per servizi di consulenze specialistica;
  • costi per spese per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di progetto.

Scadenza: 30 settembre 2023

5GSC Community Conference

5GSC Community Conference

L’11 ottobre 2023, dalle 9:30 alle 16:30, la 5G for Smart Communities Support Platform, in collaborazione con la Commissione europea, ha organizzato a Bruxelles la “5GSC Community Conference” per parlare della transizione digitale in UE attraverso l’Innovazione 5G.

Durante l’evento, i rappresentanti della DG CNECT HaDEA forniranno presentazioni informative sull’imminente lancio della terza call for proposals 5G for Smart Communities, prevista da ottobre 2023 a febbraio 2024, e condivideranno i risultati ottenuti nel secondo bando. Saranno, inoltre, organizzate due sessioni di breakout, in cui i partecipanti potranno iscriversi e ottenere informazioni pratiche su come presentare domanda.

La conferenza è dedicata a tutti i soggetti che operano nel settore, tra cui operatori di rete mobile, operatori alternativi, produttori di apparecchiature e autorità pubbliche, per promuovere uno scambio dinamico di idee, approfondimenti e migliori pratiche relative all’azione 5G for Smart Communities nell’ambito del CEF – Digital.

Per partecipare all’evento, è necessario iscriversi sulla 5G for Smart Communities Support Platform.

ICPerMed Training Event 2023

ICPerMed Training Event 2023

Il 22 settembre 2023 dalle 09:00 alle 17:30, ICPerMed ha organizzato online il terzo evento “ICPerMed Training – Research Infrastructures in Personalized Medicine: use, advantages and challenges“.

L’incontro vuole promuovere l’utilizzo delle infrastrutture di ricerca europee nel campo della medicina personalizzata. L’obiettivo è fornire informazioni dettagliate ai ricercatori sull’uso potenziale delle infrastrutture di ricerca biomedica e medica, evidenziando i vantaggi e le sfide derivanti dal loro impiego.

Inoltre, la formazione contribuirà a promuovere una maggiore collaborazione tra i protagonisti del settore biomedico e a creare sinergie per promuovere il progresso della medicina personalizzata in UE.

Per partecipare, è necessario compilare il form entro il 18 settembre.

Greening the Cultural and Creative Industries

Greening the Cultural and Creative Industries

Il 21 settembre 2023, alle 12:00, i partner di CREATHRIV-EU hanno organizzato un webinar intitolato “Greening the Cultural and Creative Industries“.

L’evento mira a fornire ai partecipanti preziose informazioni sulla transizione verde delle industrie culturali e creative (ICC) e sul ruolo che esse svolgono nel portare avanti l’agenda della Commissione europea sull’azione per il clima attraverso il programma Europa Creativa.

Il webinar prevede una serie di sessioni informative, tra cui la presentazione di un report completo intitolato “Greening the Creative Europe Programme” (Rendere più verde il Programma Europa Creativa), realizzato dalla stimata organizzazione di ricerca ECORYS. I partecipanti avranno l’opportunità unica di interagire direttamente con i creatori di questo influente studio durante l’evento.

Uno degli obiettivi principali del webinar è quello di preparare i partecipanti a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) che operano nell’ambito delle ICC.

Per partecipare a questo webinar è necessaria la registrazione.

Progetto POLREC: opportunità di cascade-funding

Progetto POLREC: opportunità di cascade-funding

Il 14 settembre 2023, alle ore 10:00, si terrà un info day online per presentare le opportunità di finanziamento a cascata nell’ambito del progetto POLREC.

Il progetto e le opportunità di finanziamento si concentrano sulla promozione del riciclo dei rifiuti plastici attraverso l’accesso al riciclo meccanico, al riciclo chimico e agli strumenti digitali, oltre che alla formazione sull’adozione di metodi di riciclo innovativi, processi digitali e profili tecnici specifici relativi al riciclo dei polimeri.

Per partecipare all’evento è necessaria la registrazione.

Sostegno al settore dei media: tre bandi UE

Sostegno al settore dei media: tre bandi UE

La Commissione europea ha aperto tre nuovi bandi con cui stanzia complessivamente 16,5 milioni di euro per sostenere progetti che favoriscano il pluralismo dell’informazione, la produzione di contenuti mediatici innovativi e un migliore accesso all’informazione multilingue per i cittadini UE. I bandi sono i seguenti:

  1. European Media Hubs 2023

L’obiettivo di questo bando è contribuire ad aumentare la produzione e il “consumo” di un’informazione indipendente e pluralistica sui temi europei in tutta l’UE. A tal fine, il bando sostiene la creazione o lo sviluppo di media hubs di livello europeo (come redazioni transfrontaliere fisiche o virtuali) che consentano una produzione editoriale congiunta ed offerte di contenuti comuni sulle politiche europee tra diverse organizzazioni dei media in tutta Europa.

Il bando è rivolto a organizzazioni dei media dell’informazione e altre organizzazioni attive nel settore dei media.

I progetti, che dovranno avere una durata di 24 mesi, devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 5 organizzazioni di 5 diversi Paesi ammissibili, ossia Stati UE o Paesi candidati e potenziali candidati.

Il budget a disposizione del bando è pari a € 8.000.000 con i quali si prevede di finanziare 2-3 progetti. Ciascun progetto potrà essere sostenuto fino all’80% dei costi totali ammissibili per una sovvenzione compresa tra € 1.500.000 e € 4.000.000.

Scadenza: 25 settembre 2023

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/funding/european-media-hubs-2023

  1. European Media Platforms 2023

Il bando mette a disposizione € 6.000.000 per sostenere la creazione e lo sviluppo di piattaforme mediatiche europee che migliorino l’accesso dei cittadini a informazioni affidabili e multilingue in tutta l’Unione e stimolino la produzione di contenuti innovativi attraverso strumenti che utilizzano tecnologie come l’intelligenza artificiale, il blockchain, strumenti di ricerca e algoritmi avanzati.

Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite nei Paesi UE che siano organizzazioni dei media dell’informazione, sviluppatori di tecnologie per i media, altre organizzazioni attive nel campo dei media (musei e biblioteche, qualora l’uso dei loro materiali porti chiaro valore aggiunto all’offerta di contenuti).

I progetti devono essere presentati da un consorzio che coinvolga almeno 3 organizzazioni, la cui offerta di contenuti sia disponibile in almeno 5 lingue dell’UE.

La Commissione Ue prevede di finanziare circa 3 progetti della durata di 12-15 mesi.

Ciascun progetto potrà essere sostenuto fino all’80% dei costi totali ammissibili per un massimo di € 2.500.000.

Scadenza: 18 ottobre 2023

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/funding/european-media-platforms-2023

  1. Citizen facing European TV and Video News Portal

Il bando finanzia un progetto pilota che mira a rafforzare l’autonomia dell’UE nel settore dei media, affrontando le attuali sfide e opportunità tecnologiche che consentono di fornire ai cittadini e ai professionisti dei media una gamma più ampia di contenuti informativi.

Il progetto consentirà la creazione di una piattaforma che faciliti l’accesso delle persone a diversi contenuti informativi online forniti da emittenti TV e piattaforme di informazione online, preparandosi anche a sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie, compresi i contenuti di realtà aumentata e i formati multimediali di prossima uscita.

Il bando è rivolto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE quali: imprese dei media e di ententertainment/infotainment, emittenti televisive, piattaforme di informazione/contenuti online, imprese tecnologiche, fornitori di servizi educativi e fornitori di servizi di informazione.

Il progetto deve essere realizzato da un consorzio costituito da almeno 5 soggetti di 4 diversi Paesi ammissibili. Il contributo UE potrà coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto selezionato per un massimo di € 2.500.000.

Scadenza: 30 settembre 2023

Internazionalizzazione Paesi extra UE: il bando 2023 per manifatturiero, turismo e commercio

Internazionalizzazione Paesi extra UE: il bando 2023 per manifatturiero, turismo e commercio

Agevolare la realizzazione di progetti di imprese localizzate in Toscana, finalizzati all’internazionalizzazione in Paesi esterni all’Unione Europea del sistema produttivo ed in particolare delle micro, piccole e medie imprese con l’obiettivo di incrementare l’export e le imprese esportatrici. E’ questo l’obiettivo che persegue la Regione Toscana con il bando Internazionalizzazione 2023, approvato con decreto dirigenziale 14629 del 5 luglio 2023 successivamente modificato e integrato con decreto dirigenziale 15393 del 14 luglio 2023

Il bando è cofinanziato dal Programma regionale Fesr 2021-2027, in particolare dalle risorse assegnate all’azione di intervento 1.3.1 “Sostegno alle Pmi-export” del programma, e si inserisce nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani”.

Concedere agevolazioni nella forma della sovvenzione a fondo perduto e contributo in c/capitale erogato anche nella forma di voucher.

Il bando è rivolto a:

  • Micro, piccole e medie imprese (Mpmi)
  • Professionisti
  • Forme associative con e senza personalità giuridica, costituite da almeno tre imprese/professionisti.

I suddetti soggetti devono operare nei settori di attività Manifatturiero e Turismo e

commercio come individuati nella delibera 643 del 28 luglio 2014 “Approvazione elenco delle attività economiche Ateco 2007 afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e turismo, commercio e cultura” classificati nelle seguenti attività economiche:

  • Sezione B Estrazione di minerali da cave e miniere ad esclusione del gruppo 05.1, 05.2 e della classe 08.92
  • Sezione C Attività manifatturiere, ad esclusione del gruppo 19.1
  • Sezione D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • Sezione E Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • Sezione F Costruzioni
  • Sezione G Commercio all’ingrosso e al dettaglio – riparazione autoveicoli e motocicli
  • Sezione H Trasporto e magazzinaggio ad esclusione dei gruppi 49.1, 49.3, 50.1, 50.3,51.1,51.2, 53.1, e 53.2
  • Sezione I Servizi di alloggio e ristorazione, limitatamente ai codici 55.1, 55.2, 55.3, 55.9
  • Sezione J Servizi di informazione e comunicazione, ad esclusione della divisione 60 e dei gruppi 61.9 e 63.9
  • Sezione M Attività professionali, scientifiche e tecniche
  • Sezione N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, limitatamente al codice 79 e 82.3
  • Sezione R Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, limitatamente al gruppo 90.03.02 e 93.29.20
  • S Altre attività di servizi, limitatamente alla categoria 96.01.1

Per la classificazione delle attività economiche rileva il possesso, alla data di presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco di cui alla classificazione delle attività economiche Ateco Istat 2007 e successivi aggiornamenti, individuato come primario per la/le sede/sedi (sede legale e/o unità locale) destinataria/destinatarie dell’agevolazione e dei requisiti di ammissibilità descritti al punto 4.2 del bando.

La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10,00 del 20 luglio 2023 e fino alle ore 12,00 del 10 agosto 2023.

Scadenza: 10 agosto 2023

Servizi per l’innovazione: bando impresa digitale

Servizi per l'innovazione: bando impresa digitale

Agevolare la realizzazione di progetti localizzati in Toscana, finalizzati a sviluppare e rafforzare le capacità di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate nelle imprese, attraverso l’acquisizione di servizi per l’innovazione. È questa la finalità che persegue la Regione Toscana con il bando Servizi per l’innovazione Impresa digitale approvato con decreto dirigenziale 14630 del 30 giugno 2023.

La giunta ha approvato gli indirizzi per l’adozione del bando, e il Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le imprese toscane (allegato 1G del bando) a cui esso fa riferimento, con delibera 717 del 26 giugno 2023.

Il bando è cofinanziato dal Programma regionale Fesr 2021-2027 in particolare con le risorse assegnate all’azione 1.1.3 “Servizi per l’innovazione” del programma, e rientra in Giovanisì il progetto della Regione Toscana per l’autonomia.

Concedere agevolazioni sotto forma di sovvenzione a fondo perduto e contributo in c/capitale erogato anche nella forma di voucher.

I soggetti destinatari/beneficiari del bando sono:

  • Micro, piccole e media imprse (Mpmi)
  • Professionisti
  • Forme associative con personalità giuridica, costituite da almeno 3 imprese/professionisti
  • Forme associative senza personalità giuridica costituite da almeno 3 imprese/professionisti.

I requisiti di ammissibilità devono essere in capo ai singoli soggetti.

I suddetti soggetti devono operare nei settori alle attività economiche del Manifatturiero e Turismo e Commercio come individuati nella delibera di giungta 643 del 28 luglio 2014 “Elenco delle attività economiche Ateco 2007 afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e turismo, commercio e cultura”.

Per la classificazione delle attività economiche rileva il possesso, alla data di presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco di cui alla classificazione delle attività economiche Ateco Istat 2007 e successivi aggiornamenti, individuato come primario per la/le sede/sedi (sede legale e/o unità locale) destinataria/destinatarie dell’agevolazione e dei seguenti requisiti indicati nel bando.

Scadenza: a partire dalle ore 10,00 del 6 settembre 2023 e fino ad esaurimento delle risorse.

Bando Not&Sipari – II scadenza 2023

Bando Not&Sipari – II scadenza 2023

La Fondazione CRT con il bando Not&Sipari interviene in modo sistematico a sostenere iniziative ed eventi musicali, teatrali o coreutici di tipo prettamente professionale, sperimentale e comunque di rilevanza locale sul territorio di riferimento della Fondazione (Piemonte e Valle d’Aosta).

Nello specifico, con questo bando, la FCRT intende:

  • rispondere a bisogni e carenze di ambito culturale, in particolare dello spettacolo dal vivo, presenti sul territorio;
  • favorire l’innovazione culturale e l’interdisciplinarietà, in particolare riguardo alle trasversalità delle forme e dei linguaggi dello spettacolo;
  • incrementare il senso di partecipazione e di aggregazione nelle comunità di cittadini, rafforzando il loro legame con il proprio territorio;
  • favorire l’avvicinamento di nuove fasce di pubblico alle rappresentazioni dal vivo;
  • incoraggiare gli operatori del settore ad adottare soluzioni efficaci e sostenibili che abbiano come fine quello di promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale;
  • agevolare il coinvolgimento di giovani musicisti, attori e danzatori professionisti nelle produzioni artistiche;
  • stimolare ed incentivare i soggetti proponenti alla collaborazione in rete con enti locali, operatori del settore cultura o di settori trasversali;
  • riconoscere l’impegno dei soggetti proponenti che mirano ad implementare nelle loro progettualità e nel loro operato gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

I progetti potranno avere per oggetto:

  • stagioni teatrali, musicali o di danza;
  • rappresentazioni teatrali o coreutiche, spettacoli di musica eseguiti dal vivo, forme di spettacolo interdisciplinari, realizzate anche grazie all’ausilio di strumenti digitali e nuove tecnologie;
  • premi e concorsi in ambito teatrale, musicale o coreutico che non prevedano alcuna quota di iscrizione da parte dei concorrenti.

In generale tutti i progetti devono essere pensati in maniera sostenibile, inclusiva per tutti, accessibile per tutti, valorizzando il lavoro dei giovani e la parità di genere. In fase di valutazione, la Fondazione CRT “riserverà particolare attenzione e assegnerà priorità nella selezione” agli interventi maggiormente in linea con essi.

Possono presentare domanda di contributo:

  • le organizzazioni senza scopo di lucro e non esercenti impresa e cooperative dello spettacolo, costituiti da almeno 3 anni alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda, la cui principale attività riconducibile da statuto agli ambiti musicale, teatrale o coreutico;
  • enti locali (Province, Comuni e Comunità montane o collinari);

istituti didattici di alta formazione musicale, teatrale o coreutica (limitatamente ai casi in cui organizzino spettacoli i cui partecipanti siano gli studenti stessi dell’Istituto).

Il singolo contributo potrà avere un valore massimo di 40.000 euro. Il cofinanziamento (previsto e/o acquisito) da parte dell’ente richiedente non potrà essere inferiore al 66% dei costi del progetto ammissibili al contributo e dovrà essere costituito esclusivamente da risorse monetarie proprie o apportate da altri soggetti: Il cofinanziamento dovrà essere costituito da risorse monetarie proprie o apportate da altri soggetti. Sono ammesse come cofinanziamento prestazioni in-kind (sia di beni sia in servizi) fornite da soggetti partner nella misura massima del 10% del quadro economico del progetto.

In fase di candidatura del progetto i soggetti proponenti dovranno indicare a quale delle due tipologie appartiene la loro richiesta di contributo:

Di rilevanza territoriale, per richieste di contributo orientate alla realizzazione di progetti di rilevanza per il territorio e capaci di riavvicinare la cittadinanza alla cultura, in particolare nei contesti periferici e nei territori non sufficientemente valorizzati da altre attività culturali. Per questa tipologia di domanda, il contributo massimo richiedibile sarà pari ad euro 20.000,00.

A impatto strategico, per richieste di contributo orientate prevalentemente alla realizzazione di manifestazioni e grandi eventi di forte impatto per il territorio, con una gestione altamente orientata alla creatività, all’innovatività e all’implementazione di azioni orientate a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per questa tipologia di domanda, il contributo richiedibile dovrà essere superiore ad euro 20.000,00.

I progetti con inizio compreso tra il 1° novembre 2023 e il 30 aprile 2024 dovranno essere presentati nella seconda scadenza (tra il 17 luglio e il 15 settembre 2023, ore 15.00).

Scadenza: 15 settembre 2023.

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