Bando SWIch – Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell’innovazione

Bando SWIch - Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell’innovazione

La Regione Piemonte con Determinazione Dirigenziale n. 320 del 25 luglio 2023 ha approvato il Bando SWIch – Supporto alle attività di ricerca, sviluppo, innovazione e alle fasi di industrializzazione dei relativi risultati funzionali alla accelerazione della messa in produzione e/o commercializzazione Azione I.1i.1. Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell’innovazione e definito le date di avvio dello sportello telematico per la presentazione delle domande.

La misura intende supportare le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione delle imprese e dell’ecosistema della ricerca piemontese e la transizione dei relativi risultati alle fasi di avvio industriale e/o commerciale.

L’incentivo, sotto forma di contributo a fondo perduto, agevola i seguenti investimenti:

  • Linea 1 – Supporto alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (“R&D challenges”) sostiene le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in un ampio range di TRL (3-6), tagli di investimento e forme partecipative

Categoria progettuale 1.a “Small-mid challenges” e Categoria progettuale 1. b “Big-challenges strategiche”

  • Linea 2 – Supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata CONFIGURANTI un piano definito di valorizzazione industriale/commerciale dei risultati (“Production & Market challenges” – “P&M challenges”)

Categoria 2.a (Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione in forma collaborativa,  funzionali alla costruzione e/o al rafforzamento di FILIERE)

Categoria 2.b (Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione funzionali a un piano di valorizzazione dei risultati in forma SINGOLA).

I beneficiari sono:

  • PMI anche innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte;
  • startup innovative con sede operativa/produttiva in Piemonte (ad esclusione della Linea di intervento 2.b),
  • Grandi imprese, con sede operativa/produttiva in Piemonte, solo in collaborazione con PMI.
  • Le small-mid caps possono partecipare anche in forma singola sulla categoria 1.a;
  • organismi di ricerca (OdR) piemontesi, esclusivamente in collaborazione con le imprese su entrambe le Linee. Tali organismi potranno in ogni caso concorrere in qualità di fornitori di servizi alle imprese su tutte le linee e le relative categorie di progetti ammissibili.
  • end user (pubblici, o privati senza scopo di lucro) piemontesi, solo in forma collaborativa. Tali soggetti potranno in ogni caso concorrere in qualità di fornitori di servizi alle imprese su tutte le linee e le relative categorie di progetti ammissibili;
  • imprese/organismi di ricerca/end user non aventi sede operativa/produttiva in Piemonte.

Scadenza: dalle ore 9.00 del 21 settembre 2023 fino alle ore 12.00 del 31 gennaio 2024, salvo esaurimento fondi

Intervento settoriale apicoltura – Bando annualità 2024

Intervento settoriale apicoltura – Bando annualità 2024

Con la Delibera di Giunta regionale n. 1186 del 10 luglio 2023 è stato approvato il bando per la presentazione delle domande di aiuto a valere sull’Intervento settoriale apicoltura per la seconda annualità – 2024 – del Programma regionale poliennale 2023-2027 (approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 111 del 6 dicembre 2022), relativamente al primo periodo) periodo (1° agosto 2023 – 30 giugno 2024).

Le spese eleggibili a contributo, a valere sul presente Avviso pubblico, sono quelle sostenute nel suddetto primo periodo, e non potranno comunque essere ammesse a contributo spese sostenute prima della presentazione della domanda di aiuto, fatta eccezione, come previsto dall’art. 9 comma 6 del D.M. n. 614768 del 30/11/2022, per le spese propedeutiche e necessarie alla realizzazione degli Interventi sostenute prima della presentazione della domanda, purché riguardino la programmazione ed organizzazione delle attività e delle risorse da impiegare nell’ambito dei programmi operativi.

L’Avviso è stato pubblicato sul BUR della Regione Emilia-Romagna n. 200 del 24/7/2023, pertanto, a partire da tale data e fino al 30 ottobre 2023 è possibile presentare le domande di aiuto ai Settori Agricoltura, caccia e pesca competenti per ambito territoriale con le modalità informatiche (Siag) stabilite da Agrea che verranno rese note dalla medesima Agenzia anche sul proprio sito.

Il piano finanziario per l’annualità 2024 ammonta ad oltre 1.290.000 euro, messi a disposizione per la realizzazione delle azioni ricomprese nell’ambito degli Interventi A, B ed F a favore degli apicoltori e delle loro forme associate in possesso dei requisiti minimi di rappresentatività previsti dall’Avviso pubblico.

Si segnala che l’utilizzo dei finanziamenti avverrà mediante graduatoria regionale suddivisa per intervento da approvare entro il 9 febbraio 2024, secondo i criteri di priorità indicati nel programma regionale (a favore dei giovani, di coloro che conducono l’attività apistica a titolo prevalente, che producono con il metodo biologico o integrato, delle azioni di supporto tecnico-specialistico ricomprese nell’ambito dell’Intervento A per l’assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori, e delle azioni collettive di lotta agli aggressori e malattie dell’alveare) ed ulteriori criteri di selezione (tra questi, sono ricompresi anche quelli a favore di apicoltori ricadenti in zone svantaggiate o area parco,  quelli a favore di apicoltori che hanno subìto danni all’allevamento delle api e alla produzione apistica a seguito di misure sanitarie che prevedono la soppressione delle famiglie di api, mortalità di api a seguito di avvelenamenti da fitofarmaci,  condizioni climatico-ambientali avverse – calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi eccezionali).

Infine, per la liquidazione dei contributi, dovrà essere presentata apposita domanda di pagamento entro e non oltre il 31 luglio 2024.

Scadenza: 30 ottobre 2023

Progetti di innovazione sociale

Fondo per i prodotti del commercio equo e solidale

Con delibera di Giunta regionale n. 1287 del 26 luglio 2023 la Regione Emilia-Romagna intende  sostenere lo sviluppo di innovazioni a impatto sociale che favoriscano soluzioni collaborative tese a migliorare il benessere e ridurre le disuguaglianze, attraverso il sostegno a investimenti materiali ed immateriali per accrescere la capacità produttiva, il grado di coinvolgimento delle platee interessate e sviluppando aree di business in settori di attività economica per le quali il valore economico si integra con il valore sociale prodotto per le comunità di riferimento puntando a generare sistemi di inclusione sociale sempre più efficaci nel rispondere ai bisogni dei cittadini ed efficienti nell’utilizzo delle risorse.

Possono presentare domanda di contributo ai sensi del presente bando i soggetti, enti,

organizzazioni privati, iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle Cciaa competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).

Sono ammissibili a finanziamento i progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e/o servizi e/o al miglioramento di prodotti e/o servizi esistenti necessari, anche attraverso l’attivazione di nuove relazioni, a soddisfare bisogni sociali, già consolidati oppure emergenti, riferiti a determinate comunità di persone/utenti/gruppi di individui e/o a determinati territori. In particolare, gli interventi compresi nei progetti potranno prevedere in via non esclusiva:

  • la riqualificazione/ristrutturazione/rigenerazione di spazi fisici dedicati allo svolgimento dei servizi destinati al soddisfacimento dei bisogni sociali individuati;
  • l’introduzione di innovazioni di tipo tecnologico e/o di processo e/o organizzative nell’attività economica svolta al fine di soddisfare i bisogni sociali individuati

La domanda dovrà essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 31 ottobre 2023 alle ore 13.00 del 30 gennaio 2024.

Scadenza: 30 gennaio 2024

Fondo per i prodotti del commercio equo e solidale

Fondo per i prodotti del commercio equo e solidale

Il Fondo per i prodotti del commercio equo e solidale si rivolge alle imprese aggiudicatarie delle gare di appalto bandite dalle pubbliche amministrazioni che, in conformità a quanto previsto nei relativi capitolati di gara, abbiano fornito prodotti del commercio equo e solidale.

Alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le imprese devono:

  • essere aggiudicatarie di gare di appalto bandite da pubbliche amministrazioni che, in conformità a quanto previsto nei relativi capitolati di gara, abbiano fornito, in virtù di rapporto contrattuale in essere alla data del decreto direttoriale del 31 luglio 2023 n. 518, prodotti del commercio equo e solidale;
  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • risultare in attività;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedura concorsuale o a qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non essere in situazione di difficoltà, così come definita dall’articolo 2, comma 18 del regolamento n. 651/2014;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • essere in regola con gli adempimenti fiscali;
  • aver restituito le somme eventualmente dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero a vario e/o diverso titolo;
  • essere iscritte presso INPS o INAIL ed abbiano una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC).

Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni le imprese:

  • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione dell’istanza di rimborso, siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i  reati  che  costituiscono  motivo  di  esclusione  di  un  operatore economico  dalla partecipazione  a  una  procedura  di appalto  o  concessione  ai  sensi  della normativa  in  materia  di contratti  pubblici  relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture  vigente  alla data di presentazione della domanda;
  • che abbiano ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea ai sensi del D.P.C.M. 23 maggio.

Le risorse disponibili per l’anno 2023 sono pari a 800 mila euro.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di rimborso fino al 15% dei maggiori costi

Sostenuti per l’acquisto dei prodotti del commercio equo e solidale previsti nell’oggetto del bando.

Il rimborso massimo concedibile a ciascun beneficiario non può, comunque, eccedere l’importo di 10 mila euro.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto di:

  • prodotti del commercio equo e solidale inerenti l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo i cui costi sono determinati sulla base degli importi di fattura.

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

  • essere determinate sulla base degli importi di fattura.
  • la fattura elettronica dovrà fare esplicito riferimento al costo unitario del bene fornito, più eventuali dazi doganali, trasporto e imballo.

Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 del 4 settembre 2023 e sino alle ore 12:00 dell’11 settembre 2023.

Scadenza: 11 settembre 2023

Tecnologie 5G. Progetti audiovisivi

Tecnologie 5G. Progetti audiovisivi

Con Avviso pubblico del 31 luglio 2023 il Ministero ha avviato una procedura per l’acquisizione e il finanziamento di proposte progettuali finalizzate all’impiego della tecnologia 5G nel settore della produzione e della distribuzione di contenuti audiovisivi.

Con l’avvio di questa nuova procedura si intende procedere, in particolare, all’acquisizione di progetti innovativi rivolti all’impiego delle tecnologie emergenti, basate sull’uso e sullo sviluppo delle reti mobili ultra veloci (5G) e di nuova generazione (6G) per l’introduzione di nuovi prodotti, e servizi nel settore della produzione, della distribuzione e della fruizione da parte dell’utenza di contenuti audiovisivi più accessibili ed attrattivi.

Si intende, inoltre, valorizzare la capacità progettuale dell’ecosistema legato al mondo dell’audiovisivo e delle industrie creative per favorire lo sviluppo di progetti di cooperazione, in cui l’impiego delle tecnologie emergenti consenta di migliorare la qualità e la fruibilità dei contenuti offerti al pubblico attraverso la molteplicità di piattaforme tecnologiche ad oggi disponibili.

Possono partecipare alla procedura di selezione imprese investite del ruolo di capofila di forme di raggruppamento, aggregazione, partenariato ed altre modalità di intesa/coordinamento, di durata almeno pari all’intero progetto, appartenenti alle categorie di:

  • Operatore di rete di comunicazione elettronica ad uso pubblico;
  • Fornitori di Servizi Media Audiovisivi (sia locali che nazionali);
  • Imprese di livello nazionale/internazionale, purché operanti ed aventi sede sul territorio nazionale, con competenze specifiche nel settore oggetto della proposta progettuale;

Del raggruppamento devono far parte obbligatoriamente, uno o più soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:

  • Pubbliche amministrazioni centrali o locali;
  • start-up innovative, operanti sui temi descritti tra le finalità e gli obiettivi dell’Avviso;
  • Imprese sociali, operanti nel settore audiovisivo e delle industrie creative;
  • Istituzioni scolastiche e/o educative o, in alternativa, università o enti o centri di ricerca, sia pubblici che privati, che svolgono attività funzionali rispetto alle attività progettuali presentate;
  • operatori di rete di comunicazione elettronica ad uso pubblico.

Modalità, criteri e requisiti per la presentazione e per la selezione delle proposte progettuali sono stati definiti con Avviso pubblico del 31 luglio 2023.

Per la procedura, che rientra nell’ambito delle iniziative a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione delle nuove tecnologie, è stata prevista una dotazione finanziaria complessiva, a valere sulle risorse rese disponibili dalla legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio per l’anno 2023) di 4 milioni di euro.

Il finanziamento potrà essere concesso fino ad un massimo dell’80% delle spese progettuali, e, comunque, per un importo non superiore a 500 mila di euro per ogni singolo progetto sulla base delle graduatorie e dei criteri di valutazione previste dall’Avviso pubblico.

La domanda di partecipazione alla procedura, corredata dai relativi allegati e redatta secondo le modalità previste dall’Avviso pubblico, dovrà essere trasmessa in forma elettronica all’indirizzo PEC.

Scadenza: 4 ottobre 2023

Investimenti sostenibili 4.0

Investimenti sostenibili 4.0

La misura Investimenti sostenibili 4.0, in continuità con il precedente bando di cui al decreto 10 febbraio 2022, dà attuazione agli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.

In ragione dell’utilizzo delle risorse del predetto Programma nazionale, la misura sostiene il processo di transizione delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il paradigma del Piano Transizione 4.0, mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ovvero a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
  • prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750 mila euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Analoghe premialità sono altresì riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto 15 maggio 2023.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

La misura ammette, inoltre, ai sensi e nei limiti dell’articolo 18 del Regolamento GBER, le spese per i servizi di consulenza. Nello specifico, sono ammesse:

  • le spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti di cui all’allegato 1 del DM 15 maggio 2023 nei limiti del 5 per cento dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui al comma 1, lettere a) e c) del predetto decreto
  • le spese relative ai servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 relativa all’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico nei limiti del 3 per cento dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi di cui all’articolo 6, comma 2 lettera b) del DM 15 maggio 2023.

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento.

In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato
  • nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

Le domande di accesso alle agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia. Nella stessa sezione è pubblicata, inoltre, la necessaria modulistica.

Con decreto direttoriale del 29 agosto 2023 sono definiti i termini e modalità di presentazione delle domande.

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

  1. compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023;
  2. invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto, ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.

BANDO ROME TECHNOPOLE – SPOKE 2 SU TRASFERIMENTO TECNOLOGICO – LINEA A – MEZZOGIORNO

BANDO ROME TECHNOPOLE - SPOKE 2 SU TRASFERIMENTO TECNOLOGICO – LINEA A - MEZZOGIORNO

Il bando è finalizzato a finanziare le aziende per progetti di trasferimento tecnologico (prototipazione – proof of concept) da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Le proposte progettuali potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 27 luglio 2023 ed entro il 30 settembre 2023.

Possono richiedere le agevolazioni di cui al presente Bando:

  • le Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI), come definite nell’Allegato I al regolamento 651/2014, che concorrono in modalità singola o collaborativa con altre imprese.
  • le Grandi Imprese (GI) in modalità collaborativa a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI; possono sostenere al massimo il 70% del costo totale ammissibile di progetto.

I soggetti pubblici aventi ruolo di End User possono partecipare in qualità di partner non beneficiari di contributo, a condizione che siano ricondotti alle aree tematiche di sviluppo di Rome Technopole. Tali soggetti dovranno essere identificati nell’Allegato A “Proposta di Progetto”, senza presentare domanda di finanziamento.

Gli investimenti, per la parte ammessa all’agevolazione, devono essere realizzati e/o ascritti nella/alla unità locale dell’impresa beneficiaria regolarmente censita presso la CCIAA, localizzata nel territorio del Mezzogiorno ovvero in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Sono considerati ammissibili i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da imprese singolarmente o in collaborazione.

I progetti, pena la non ammissibilità, dovranno essere caratterizzati da almeno il 30% dei costi complessivi di ogni singola impresa per attività riconducibili allo sviluppo sperimentale e la restante parte in attività di ricerca industriale, comunque non inferiore al 20% del budget complessivo di ogni singola impresa.

Il costo complessivo del singolo progetto non potrà essere inferiore a Euro 150.000 e non superiore a Euro 400.000.

La durata di realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 15 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto d’obbligo, allegato al provvedimento di ammissione a finanziamento.

L’agevolazione sarà sotto forma di contributo a fondo perduto.

Per i singoli soggetti beneficiari sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

  • spese di personale specificamente destinato a realizzare il progetto – secondo i costi standard previsti
  • in base al profilo della risorsa impiegata;
  • costi indiretti – determinati forfettariamente e pari al 15% dei costi diretti ammissibili per il personale;
  • costi amministrativi;
  • costi per servizi di consulenze specialistica;
  • costi per spese per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di progetto.

Scadenza: 30 settembre 2023

5GSC Community Conference

5GSC Community Conference

L’11 ottobre 2023, dalle 9:30 alle 16:30, la 5G for Smart Communities Support Platform, in collaborazione con la Commissione europea, ha organizzato a Bruxelles la “5GSC Community Conference” per parlare della transizione digitale in UE attraverso l’Innovazione 5G.

Durante l’evento, i rappresentanti della DG CNECT HaDEA forniranno presentazioni informative sull’imminente lancio della terza call for proposals 5G for Smart Communities, prevista da ottobre 2023 a febbraio 2024, e condivideranno i risultati ottenuti nel secondo bando. Saranno, inoltre, organizzate due sessioni di breakout, in cui i partecipanti potranno iscriversi e ottenere informazioni pratiche su come presentare domanda.

La conferenza è dedicata a tutti i soggetti che operano nel settore, tra cui operatori di rete mobile, operatori alternativi, produttori di apparecchiature e autorità pubbliche, per promuovere uno scambio dinamico di idee, approfondimenti e migliori pratiche relative all’azione 5G for Smart Communities nell’ambito del CEF – Digital.

Per partecipare all’evento, è necessario iscriversi sulla 5G for Smart Communities Support Platform.

ICPerMed Training Event 2023

ICPerMed Training Event 2023

Il 22 settembre 2023 dalle 09:00 alle 17:30, ICPerMed ha organizzato online il terzo evento “ICPerMed Training – Research Infrastructures in Personalized Medicine: use, advantages and challenges“.

L’incontro vuole promuovere l’utilizzo delle infrastrutture di ricerca europee nel campo della medicina personalizzata. L’obiettivo è fornire informazioni dettagliate ai ricercatori sull’uso potenziale delle infrastrutture di ricerca biomedica e medica, evidenziando i vantaggi e le sfide derivanti dal loro impiego.

Inoltre, la formazione contribuirà a promuovere una maggiore collaborazione tra i protagonisti del settore biomedico e a creare sinergie per promuovere il progresso della medicina personalizzata in UE.

Per partecipare, è necessario compilare il form entro il 18 settembre.

Greening the Cultural and Creative Industries

Greening the Cultural and Creative Industries

Il 21 settembre 2023, alle 12:00, i partner di CREATHRIV-EU hanno organizzato un webinar intitolato “Greening the Cultural and Creative Industries“.

L’evento mira a fornire ai partecipanti preziose informazioni sulla transizione verde delle industrie culturali e creative (ICC) e sul ruolo che esse svolgono nel portare avanti l’agenda della Commissione europea sull’azione per il clima attraverso il programma Europa Creativa.

Il webinar prevede una serie di sessioni informative, tra cui la presentazione di un report completo intitolato “Greening the Creative Europe Programme” (Rendere più verde il Programma Europa Creativa), realizzato dalla stimata organizzazione di ricerca ECORYS. I partecipanti avranno l’opportunità unica di interagire direttamente con i creatori di questo influente studio durante l’evento.

Uno degli obiettivi principali del webinar è quello di preparare i partecipanti a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) che operano nell’ambito delle ICC.

Per partecipare a questo webinar è necessaria la registrazione.

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