L’obiettivo generale dell’Avviso è sostenere progetti collaborativi territoriali, promossi da partenariati tra ODV, APS e Fondazioni del Terzo settore, con un forte approccio di prossimità che, favorendo il protagonismo e l’iniziativa del territorio e dei cittadini nella definizione e attuazione delle risposte ai bisogni, contribuiscano allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.
Sono ammissibili alla presentazione dei progetti i partenariati composti da enti iscritti al RUNTS esclusivamente appartenenti alle categorie di seguito dettagliate:
- organizzazioni di volontariato (ODV);
- associazioni di promozione sociale (APS);
- fondazioni del Terzo settore.
Nelle more del completamento del processo di popolamento iniziale del RUNTS, sono ammesse al finanziamento anche le ODV, APS e fondazioni del Terzo settore che soddisfano una delle seguenti condizioni:
- ODV o APS ancora coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’articolo 54 del d.lgs. 117/2017; fondazioni del Terzo settore iscritte all’anagrafe ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate.
Sono altresì ammesse al finanziamento:
- le APS, ODV e fondazioni del Terzo settore regolarmente iscritte in uno dei registri attualmente previsti dalla normativa di settore che hanno adottato un modello organizzativo decentrato, caratterizzato da un unico codice fiscale cui fanno capo varie sedi operative regionali, provinciali e sub-provinciali attraverso le quali le stesse operano declinando territorialmente le proprie attività;
- le reti associative, operanti in Lombardia attraverso soggetto associato aventi la tipologia di APS, ODV e fondazioni del Terzo settore, che soddisfano il requisito dell’iscrizione al RUNTS o incluse nell’elenco pubblicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dell’art. 31 comma 12 e 32 comma 1 del D.M. 15 settembre 2020 n. 106 che possono operare in via transitoria in qualità di reti associative.
Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione di progetti territoriali di due tipologie:
- progetti collaborativi su larga scala;
- progetti collaborativi su piccola scala.
I progetti collaborativi su larga scala, pena l’inammissibilità, devono essere presentati da un partenariato composto da almeno quattro enti e prevedere una durata temporale compresa tra un minimo di 18 mesi e un massimo di 24 mesi.
I progetti collaborativi su piccola scala, pena l’inammissibilità, devono essere presentati da un partenariato composto da almeno due enti e prevedere una durata temporale compresa tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 24 mesi.
Le proposte progettuali devono essere coerenti con almeno una delle 4 priorità trasversali definite da Regione Lombardia e con una delle 5 area tematiche.
Le quattro priorità trasversali sono:
- volontariato: promuovere la cultura del volontariato tra i giovani;
- comunità: favorire esperienze di collaborazione e partecipazione (welfare generativo);
- prossimità: facilitare l’accesso dei cittadini alle opportunità offerte dal sistema dei servizi territoriali;
- capacità: sviluppare collaborazioni e reti per accrescere la capacità di azione degli ETS.
Le proposte devono contribuire, pena l’inammissibilità, ad una o più priorità trasversali.
L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto.
Per i progetti collaborativi su larga scala il costo totale del progetto, pena l’inammissibilità, non potrà essere inferiore a € 100.000 e superiore a € 125.000. Il contributo pubblico è pari all’80%, mentre il cofinanziamento a carico dei soggetti beneficiari è pari al 20%.
Per i progetti collaborativi su piccola scala, il costo totale del progetto, pena l’inammissibilità, non potrà essere inferiore a € 39.000 e superiore a € 50.000. Il contributo pubblico è pari all’80%, mentre il cofinanziamento a carico dei soggetti beneficiari è pari al 20%.
Il cofinanziamento potrà essere assicurato attraverso:
- valorizzazione del lavoro del personale volontario;
- risorse finanziarie del partenariato;
- risorse finanziarie assicurate da soggetti terzi aderenti alla rete di sostegno.
Scadenza: 15 maggio 2023