Bando Vivo Meglio 2021

Bando Vivo Meglio 2021

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La Fondazione CRT con il bando Vivomeglio rinnova il proprio impegno sul tema dello sviluppo, della qualificazione e dell’innovazione di iniziative finalizzate a migliorare la qualità della vita e il benessere della persona disabile intesa come soggetto che collabora, partecipa, sceglie il proprio progetto esistenziale. Nello specifico, con il presente bando intende sostenere progetti che propongano soluzioni nuove, efficaci e sostenibili per favorire l’integrazione sociale, lo sviluppo delle autonomie e delle abilità personali, la valorizzazione delle capacità residue di persone affette da disabilità in tutti gli ambiti in cui si articola la vita quotidiana.

I progetti presentati potranno riguardare i seguenti ambiti di intervento coerenti con i goal della prima Agenda della Disabilità italiana:

  • Abitare sociale: vi rientrano programmi di avvicinamento all’autonomia abitativa e di preparazione alla vita indipendente orientati al “dopo di noi”
  • Sostenere le famiglie: vi rientrano gli interventi a supporto della persona con disabilità e della sua famiglia (informazione, ascolto, sostegno psicologico, orientamento, accompagnamento domiciliare)
  • Vivere il territorio: vi rientrano programmi ludico-ricreativi e momenti strutturati di aggregazione sociale e di fruizione delle opportunità offerte dal territorio in un’ottica di empowerment e di potenziamento delle capacità espressive e/o di inclusione delle persone con disabilità
  • Lavorare per crescere: vi rientrano percorsi propedeutici o finalizzati all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità
  • Imparare dentro e fuori la scuola: vi rientrano percorsi di apprendimento e di acquisizione di competenze che esulano dal comune piano formativo dedicati alle persone con disabilità, ma anche interventi di sensibilizzazione sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza dedicati alle famiglie, agli operatori, ai volontari, alle figure educative che a vario titolo si relazionano con le persone con disabilità
  • Curare e curarsi: vi rientrano soluzioni organizzative e formative che favoriscano l’accesso e la fruizione di servizi sanitari e riabilitativi.

Le attività e le iniziative proposte nei progetti devono realizzarsi nel territorio delle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Nella valutazione delle domande di contributo si terrà conto dei seguenti focus operativi specifici del presente bando:

  • Presentazione del progetto nella forma del partenariato strutturato, realizzato congiuntamente da un soggetto capofila e da almeno due o più organizzazioni Partner. L’eventuale partenariato dovrà essere supportato da apposito accordo (delibere, protocolli, convenzioni, ecc…) firmato da tutte le parti coinvolte in cui si espliciti a quale titolo esse intervengono nella realizzazione dell’iniziativa
  • Proposta di idee progettuali maturate nell’ambito del percorso di costruzione dell’Agenda della Disabilità

Il bando – stanti le specifiche competenze richieste e in parziale deroga all’art. 4.1 del Regolamento 2021 – invita alla presentazione di progetti tutti i soggetti ammissibili a contributo (enti pubblici e organizzazioni senza scopo di lucro) che svolgano attività a favore di persone disabili. Tale attività deve essere espressamente prevista da statuto dell’ente richiedente (l’accezione generica “categorie svantaggiate” non è esaustiva).  Ogni ente proponente può presentare una sola richiesta ma un ente capofila di un progetto può essere al contempo anche Partner di uno o più progetti presentati da altri enti capofila.

Il contributo massimo erogabile per ciascun progetto non potrà essere superiore ad 30.000 euro. Al fine di stimolare la ricerca autonoma di fonti di finanziamento e di migliorare la qualità e la strutturazione delle progettualità, si richiede che l’ente proponente disponga di un cofinanziamento acquisito (risorse monetarie proprie e/o di terzi) pari ad almeno 1/3 del costo totale di progetto.

Le richieste dovranno essere presentate entro le ore 15.00 del 30 luglio 2021.

Bando regionale per iniziative promosse da soggetti del Terzo Settore – anno 2021

Bando regionale per iniziative promosse da soggetti del Terzo Settore – anno 2021

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Il bando, emanato dalla Regione in accordo con quanto previsto dalla Riforma del Terzo Settore che istituisce il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale specifica le caratteristiche dei progetti a rilevanza locale per il 2020.

I progetti e le iniziative devono essere volti a realizzare esperienze innovative finalizzate all’inclusione sociale tramite il perseguimento dei seguenti obiettivi/aree prioritarie di intervento:

Porre fine a ogni forma di povertà

  • anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere fasce di popolazione particolarmente esposte;
  • realizzare azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari (welfare generativo).

Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti

  • promozione dell’integrazione sociale e dell’educazione inclusiva;
  • promozione di azioni volte ai bisogni dell’infanzia, alle disabilità e alla parità di genere.

Ridurre le ineguaglianze

  • sviluppo di azioni che facilitino l’accesso alle misure di sostegno e ai servizi già disponibili nel sistema pubblico e privato cittadino;
  • affiancamento leggero, consulenza e accompagnamento su temi specifici, gruppi auto aiuto e confronto;
  • sostegno scolastico al di fuori dell’orario scolastico ed extra-scolastico.

I progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più attività di interesse generale ricomprese tra quelle descritte all’art. 5 del Codice del Terzo Settore in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti, declinate finalisticamente a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di COVID -19.

I progetti dovranno, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, essere presentati, pena l’esclusione, da:

  • organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte ad uno dei registri della Regione attualmente previsti dalle normative;
  • associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale che hanno sede legale e ed operativa sul territorio regionale;
  • fondazioni iscritte all’anagrafe delle Organizzazione non lucrative di utilità sociale (ONLUS) presso l’Agenzia delle Entrate.
  • reti associative aventi la tipologia di associazione di promozione sociale, di organizzazione di volontariato o di fondazione ONLUS, che soddisfino il requisito dell’iscrizione ai relativi registri della Regione Piemonte e della sede legale ed operativa in Piemonte.

La domanda potrà essere presentata da organizzazioni e associazioni iscritte a uno dei registri sopra indicati da almeno 1 anno alla data di pubblicazione del bando.

È ammessa la partecipazione in forma singola o in partenariato. Nel caso di partenariato, i soggetti dovranno essere della stessa categoria (ad es. ODV con ODV, APS con APS). Sono possibili e auspicabili partecipazioni di altre tipologie di soggetti, ma solo in qualità di collaboratori e/o fornitori di servizi.

Ciascun ente potrà presentare una sola istanza in qualità di capofila: il caso di presentazione di due o più istanze da parte dello stesso soggetto capofila comporterà l’automatica dichiarazione di inammissibilità di tutte le istanze presentate.

Ciascun ente capofila di un progetto non potrà essere partner di altre proposte progettuali.

L’importo assegnato alla Regione Piemonte per il sostegno dei progetti di rilevanza locale ammonta ad un totale di € 2.252.346,00 (fondi statali), suddiviso tra le diverse realtà associative con le seguenti percentuali:

  • 55% pari a € 1.126.173,00 alle ODV
  • 35% pari a € 788.321,00 per le APS
  • 15% pari a € 337.852,00 per le fondazioni e le reti associative

Gli Enti potranno richiedere un finanziamento compreso tra 20.000,00 e 50.000,00 euro, con un cofinanziamento obbligatorio di almeno il 10%.

Alle proposte progettuali che prevedano una percentuale maggiore di cofinanziamento sarà attribuito un punteggio aggiuntivo a titolo di premialità.

Il cofinanziamento deve consistere:

  • in un apporto monetario a carico dei proponenti e degli eventuali terzi,
  • nella valorizzazione di beni e servizi messi a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati terzi, diversi dal capofila.

Non è considerata cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari.

LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE entro le ore 12.00 di lunedì 26 luglio 2021.

Bando 2021 per l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva

Bando 2021 per l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva

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La Fondazione Pio Istituto dei Sordi persegue “finalità di solidarietà sociale, di promozione e realizzazione di servizi e interventi a favore di persone in stato di disabilità uditiva, favorendo percorsi di inclusione sociale attraverso forme globali di sostegno alla persona”, così come indicato nello Statuto all’Art. 2 – Scopi istituzionali e attività.

A tal fine la Fondazione sostiene richieste di contributo che propongano iniziative capaci di favorire l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità uditiva operando su tutto il territorio nazionale.

L’attività erogativa è regolata da apposite linee guida quadriennali e dettagliata attraverso eventuali documenti annuali che ne completino le disposizioni.

La Fondazione – considerando come elemento trasversale, prioritario e imprescindibile quello di garantire la piena accessibilità alle persone con disabilità uditiva – sosterrà richieste di contributo nei seguenti ambiti:

  • Culturale
  • Educativo e formativo
  • Religioso
  • Ricerca e sviluppo
  • Sociale e ricreativo
  • Socio-sanitario e/o socio-assistenziale
  • Sportivo

L’organizzazione dovrà scegliere, nel momento in cui inserisce la propria richiesta di contributo, l’ambito prevalente a cui appartiene la propria richiesta progettuale.

Saranno valutate positivamente proposte che contengano la quantificazione dei risultati attesi e che presentino elementi d’innovazione nell’approccio ai temi affrontati e nell’individuazione delle relative soluzioni.

Non saranno ammessi a valutazione progetti con durata superiore ai 12 mesi.

Possono presentare richiesta di contributo esclusivamente organizzazioni senza scopo di lucro, tra cui a titolo esemplificativo: Associazioni, Fondazioni, Imprese sociali, Comitati, Cooperative sociali, Enti religiosi.

N.B. Per progetti da realizzarsi nella Città di Milano e nei 56 Comuni delle zone Sud Ovest, Sud Est e dell’Adda Martesana si invitano le organizzazioni a fare riferimento al bando 2021 a valere sul Fondo Sordità Milano istituito dalla Fondazione Pio Istituto dei Sordi presso Fondazione di Comunità Milano.

Lo stanziamento dei contributi per progetti viene fissato annualmente dalla Fondazione.

Non è obbligatorio per le organizzazioni dichiarare un cofinanziamento per la realizzazione del progetto, ma verrà considerato elemento positivo in fase di valutazione tecnica. I costi per la gestione del progetto non potranno superare il 10% del costo totale del progetto (in questi costi non sono compresi i costi per il personale).

Per presentare una richiesta è necessario registrare la propria organizzazione sulla piattaforma online e compilare la sezione anagrafica e l’apposito formulario online entro il 30 giugno 2021.

Finanziamento di strutture e interventi sociali per soggetti beneficiari privati

Finanziamento di strutture e interventi sociali per soggetti beneficiari privati

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Con il presente Avviso pubblico la Regione Puglia intende finanziare strutture e interventi sociali per soggetti beneficiari privati, quali organizzazioni del Terzo Settore e altri soggetti non profit al fine di favorire la strategia di potenziamento e qualificazione, su tutto il territorio regionale, della rete di strutture socio assistenziale e socioeducative e di un adeguato sistema di interventi e servizi a favore delle persone, delle famiglie e delle comunità.

Possono partecipare soggetti privati non profit con organizzazione di impresa e che svolgano attività senza scopo di lucro: organizzazioni di volontariato e di promozione sociale; cooperative sociali e loro consorzi; fondazioni senza scopo di lucro; enti religiosi e altri soggetti privati non aventi scopi di lucro; imprese sociali, , ovvero tutte le organizzazioni private senza scopo di lucro che esercitano in via stabile e principale un’attività economica di produzione o di scambio di beni o di servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale.

Tutti i soggetti indicati devono risultare attivi in almeno uno dei seguenti ambiti di attività: strutture di assistenza infermieristica residenziale per anziani, strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, disturbi mentali o che abusano di sostanze stupefacenti, strutture di assistenza residenziale per anziani e disabili, altre strutture di assistenza sociale residenziale, assistenza sociale non residenziale per anziani e disabili, servizi di asili nido e assistenza diurna per minori disabili, altre attività di assistenza sociale non residenziale non classificate in altre categorie.

Le spese ammissibili sono quelle relative agli attivi materiali e immateriali, a condizione che i relativi pagamenti siano successivi all’attribuzione del CUP, a seguito della ammissione a finanziamento.

Le spese in attivi materiali riguardano:  spese necessarie per le attività preliminari; spese per polizze fideiussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso; spese per verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d’appalto; spese di progettazione dell’intervento previste per il livello di dettaglio previsto nel presente Avviso, comprese le spese per indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista; spese per direzione lavori; spese per coordinamenti della sicurezza; spese per assistenza giornaliera e contabilità; spese per consulenze o supporto tecnico-amministrativo; spese per collaudi tecnici e collaudo tecnico-amministrativo, ivi comprese le spese per la redazione delle relazioni geologiche.

Le spese in attivi immateriali nel complesso sono ammissibili a cofinanziamento nei limiti del 5% delle spese in attivi materiali, e riguardano spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture oggetto dell’intervento; acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma; servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato.

Per gli interventi di cui al presente avviso, sarà applicato su richiesta del soggetto privato proponente, uno dei due seguenti regimi di aiuto: Regime “de minimis” per gli aiuti agli investimenti iniziali, con agevolazione massima concedibile pari ad Euro 200.000,00, con una intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, che non potrà superare l’80%; aiuti a finalità regionali agli investimenti iniziali per PMI, in esenzione, con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad Euro 3.000.000,00, e con una intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, pari al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole imprese. In relazione al regime di aiuto prescelto, i soggetti proponenti sono obbligati ad apportare un contributo finanziario attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, pari alla differenza tra l’importo agevolato e il costo totale ammissibile dell’investimento, oltre alle eventuali altre voci di costo non ammissibile.

Scadenza: fino ad esaurimento risorse

Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo

Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo

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Seguendo una tradizione consolidata, lo Statuto di Intesa Sanpaolo S.p.A. prevede la possibilità di destinare, tramite il “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale”, una quota degli utili distribuibili alla beneficenza e al sostegno di progetti che hanno come riferimento la solidarietà, l’utilità sociale e il valore della persona.

La ripartizione delle risorse annuali tra le quattro Aree di intervento del Fondo privilegia quella Sociale (ambito nazionale ed internazionale), a cui sono destinate la maggior parte dei fondi disponibili. Seguono le erogazioni in favore dei progetti Religiosi e infine l’area della Ricerca.

  1. AREA SOCIALE Il Fondo per il biennio 2021-2022 intende focalizzare l’attività sulle seguenti tematiche ritenute particolarmente rilevanti e urgenti:

– Supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia;

– Formazione e inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà;

– Supporto agli adolescenti e ai giovani in situazione di fragilità.

Il Fondo rimane aperto a interventi utili a supportare anche altri temi. In particolare:

  • povertà educativa;
  • violenza intrafamiliare;
  • povertà sanitaria e malattie;
  • disabilità fisica e intellettiva;
  • sport dilettantistico inclusivo, solo a livello di Liberalità territoriali (richieste fino a 5.000 euro);
  • progetti sociali che si caratterizzano anche per i loro risvolti culturali.
  1. AREA RELIGIOSA – Destinatari dei contributi del Fondo in questa area sono gli enti religiosi di qualsiasi credo o fede. Gli interventi supportati riguardano principalmente progetti di beneficenza improntati su una visione solidaristica e di centralità della persona e nei quali prevale la natura sociale dell’intervento.
  2. AREA RICERCA – L’intervento del Fondo intende porre l’attenzione su tutti quei progetti di ricerca (in qualunque settore delle scienze e della tecnologia) che hanno come fine il miglioramento della vita degli individui, risolvendo gravi problematiche o rispondendo a bisogni emergenti. L’Area Ricerca è sostenuta esclusivamente con Liberalità centrali(richieste superiori a 5.000 euro).

Potranno essere sostenuti anche progetti in AMBITO INTERNAZIONALE afferenti l’area Sociale (che potrà ricomprendere progetti presentati anche da enti religiosi), esclusivamente con Liberalità centrali e con particolare interesse per le seguenti tematiche: sviluppo economico e formazione professionale; povertà educativa; povertà alimentare; povertà sanitaria; empowerment delle donne e dei giovani; calamità naturali.

I progetti sostenuti hanno solitamente la durata di un anno. Il limite massimo di sostegno al medesimo intervento è di tre anni consecutivi.

Possono presentare richiesta di contributo enti riconosciuti e senza finalità di lucro, con sede in Italia e dotati di procedure, anche contabili, che consentano un agevole accertamento della coerenza fra gli scopi enunciati e quelli concretamente perseguiti.

Nel 2020 il Fondo ha erogato 16 milioni di euro a oltre 700 progetti promossi da enti non profit. L’83% delle risorse, oltre 13 milioni, è stato destinato al sociale con precedenza ai progetti focalizzati sulle esigenze acuite dalla crisi sanitaria ed economica come il sostegno alla didattica a distanza, alle persone anziane a rischio di abbandono, alle donne esposte al rischio di violenza domestica. Quasi 2 milioni di euro sono stati destinati alla ricerca scientifica di contrasto del COVID-19. Il 90% delle donazioni è stato distribuito in Italia.

Le erogazioni liberali si distinguono, sulla base del contributo richiesto, in:

  • liberalità centrali: di importo superiore a euro 5.000 fino a un massimo di euro 500.000, sono destinate al sostegno di progetti di rilievo, con un impatto di significativo valore sociale e sono gestite dalla Segreteria Tecnica di Presidenza;
  • liberalità territoriali: di importo massimo pari a euro 5.000 sono indirizzate al sostegno di progetti di diretto impatto locale e a iniziative orientate a promuovere la condivisione di progetti di solidarietà internazionale; esse sono gestite e autorizzate, in modo decentrato, dalla Divisione Banca dei Territori attraverso le Direzioni Regionali.

Le richieste possono essere presentate lungo tutto il corso dell’anno

Sostenibilità e impatto sociale: nuovo bando per imprenditori di 6 regioni del Sud

Sostenibilità e impatto sociale: nuovo bando per imprenditori di 6 regioni del Sud

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La Fondazione di Comunità di Messina ha lanciato un nuovo bando rivolto ad aspiranti imprenditori e imprese già costituite in 6 regioni del Sud per promuovere la sostenibilità e l’impatto sociale.

Il bando è realizzato in attuazione del progetto europeo Green Impact MED (GIMED), di cui la Fondazione di Comunità di Messina è partner, e coinvolge le seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I candidati selezionati beneficeranno di un coaching personalizzato sui temi dell’imprenditorialità sostenibile e avranno accesso agli incentivi “Resto al Sud” e “Italia Economia Sociale” di Invitalia.

Il percorso fornirà a tutti i partecipanti occasioni di formazione e di incontri con professionisti e potenziali enti finanziatori, tra cui la stessa Invitalia. Al termine del percorso, le migliori iniziative imprenditoriali accederanno a un concorso per una sovvenzione di 7.500 euro, che potrà essere utilizzata per sostenere lo sviluppo della propria impresa.

La scadenza per presentare le domande è il 31 maggio 2021, che deve avvenire attraverso la compilazione del modulo di adesione.

Il servizio verrà erogato a sportello, cioè fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti.

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