Al via il Piano voucher per le imprese

Al via il Piano voucher per le imprese

 

Prende il via il Piano voucher per le imprese che punta a favorire la connettività a internet ultraveloce e la digitalizzazione del sistema produttivo su tutto il territorio nazionale. A partire da martedì 1° marzo, alle ore 12, le imprese potranno richiedere un contributo – da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s – direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si saranno accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel Italia che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Per l’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi a banda ultralarga, i beneficiari dovranno utilizzare i consueti canali di vendita degli operatori.

Le risorse destinate alla misura, volta alla digitalizzazione delle imprese, sono pari complessivamente a 608.238.104,00 euro.

Si tratta di un intervento che rientra nell’ambito della Strategia italiana per la banda ultralarga ed è anche tra le priorità indicate nel PNRR.

Il Piano Voucher per le imprese avrà durata fino a esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, fino al 15 dicembre 2022. La durata della misura potrà essere prorogata per un ulteriore anno.

Scadenza: 15 dicembre 2022.

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

Cinque milioni di euro da investire nella realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori, al fine di tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che rappresentano una delle priorità degli indirizzi programmatici FSE+ 2021-2027 – Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” (OP 4) Priorità “Occupazione” – Obiettivo specifico d) – della Regione Lazio.

È quanto prevede l’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio che, in linea con gli orientamenti della politica europea sul tema della tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, il 29 aprile 2019 ha sottoscritto il protocollo d’Intesa “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”, per potenziare gli interventi tesi a rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e del benessere dei lavoratori con una attenzione particolare anche alle azioni che concorrono a promuovere la responsabilità sociale dell’impresa.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività – ATECO 2007 e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011.

Le proposte saranno finalizzate alla predisposizione e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi (Azione 1) e alla realizzazione di interventi di formazione continua (Azione 2) per aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e dei datori di lavori, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Per l’Azione 1, le attività da realizzarsi prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzato alla:

  • predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
  • elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;
  • progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;
  • realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.

Per l’Azione 2, i percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza; inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.

L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

  • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
  • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;
  • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Per tutte le azioni formative rivolte a lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio raccogliere e allegare alla proposta il “Parere delle Parti Sociali”. Tale parere può essere sottoscritto, a seconda della tipologia d’intervento, dalle rappresentanze aziendali o dalle strutture territoriali di categoria.

Sono individuati quali destinatari delle azioni:

Azione 1: i titolari di impresa e/o datori di lavoro; dirigenti e/o personale con funzioni apicali; personale responsabile della sicurezza e della salute in ambito lavorativo.

Azione 2: i lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti; – titolari di impresa e/o datori di lavoro. I lavoratori destinatari delle azioni formative/informative devono essere registrati nel Libro Unico con contratto in corso della micro, piccola o media impresa. Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI/ASPI/miniASPI, trattamento di mobilità ordinaria o in deroga.

Soggetti beneficiari che possono proporre progetti nell’ambito dell’avviso sono:

  1. Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale.
  2. Organismi di Formazione professionale già accreditati1 ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento con il ruolo di capofila.

Gli Organismi Paritetici/Enti Bilaterali possono essere soggetti del raggruppamento per le attività di supporto all’Azione 1 (nello specifico, a titolo esemplificativo, possono essere coinvolti in attività di analisi dei processi e di predisposizione e gestione del sistema di monitoraggio).

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del FSE+ del POR Lazio 2021/2027. Le risorse complessivamente stanziate corrispondono a 5 milioni di euro.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa;

  • Fino a 10 dipendenti: 30.000 euro
  • Da 11 a 50 dipendenti: 80.000 euro
  • Oltre 50 dipendenti: 120.000 euro

Il piano finanziario dell’Azione 1 non potrà superare il 20% del costo dell’Azione 2. Per le ATS/ATI il finanziamento massimo per progetto è determinato in base alla somma dei dipendenti di tutte le imprese componenti l’ATS/ATI e conseguentemente individuato in funzione di una delle tre dimensioni di impresa sopra.

Scadenza: 7 aprile 2022, ore 17.00.

Oltre 2 MILIONI e 600 MILA EURO dalla Regione per ristori a imprese trasporto turistico, organizzazione eventi, commercio ingrosso alimentare, informazione, parchi tematici

Oltre 2 MILIONI e 600 MILA EURO dalla Regione per ristori a imprese trasporto turistico, organizzazione eventi, commercio ingrosso alimentare, informazione, parchi tematici

 

È in pubblicazione per martedì 22 febbraio nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria l’Avviso Pubblico per l’erogazione di contributi a fondo perduto (ristori) in favore delle imprese umbre particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid- 19 appartenenti alle seguenti categorie economiche:

  • Imprese esercenti trasporto turistico di persone mediante autobus coperti (Tipologia A),
  • Imprese esercenti attività nel settore dei matrimoni e degli eventi privati, organizzazione fiere (Tipologia B),
  • Imprese esercenti attività di commercio all’ingrosso nel settore alimentare (Tipologia C),
  • Soggetti operanti nel settore dell’informazione locale, stampa quotidiana e periodica, informazione on line. Imprese esercenti attività di edizione libri (Tipologia D);
  • Imprese esercenti attività di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici (Tipologia E).

L’Intervento prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto in favore dei soggetti destinatari per l’attività dagli stessi esercitata che hanno subìto – nell’anno 2020 – una riduzione del fatturato nella percentuale minima del 15% rispetto all’annualità 2019. Per i destinatari del contributo localizzati nei Comuni del “cratere”, che sono stati interessati dal sisma 2016 e seguenti, gli anni da prendere a riferimento per il calo del fatturato sono quelli del 2020 rispetto al 2015.

La Regione Umbria ha approvato gli interventi di sostegno e la dotazione finanziaria complessivamente stanziata che è pari a € 2.633.548,95 a valere sui fondi di cui al DL 22 marzo 2021, n. 41 art. 26 e DL 25 maggio 2021, n. 73 art. 8.

Le risorse sono così ripartite:

  • Imprese esercenti trasporto turistico di persone mediante autobus coperti (Tipologia A): 500.000 euro;
  • Imprese esercenti attività nel settore dei matrimoni e degli eventi privati, organizzazione fiere (Tipologia B): 500.000,00 euro;
  • Imprese esercenti attività di commercio all’ingrosso nel settore alimentare (Tipologia C): 600.000,00 euro;
  • Soggetti operanti nel settore dell’informazione locale, stampa quotidiana e periodica, informazione on line. Imprese esercenti attività di edizione libri (Tipologia D): 700.000,00 euro;
  • imprese esercenti attività di parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici (Tipologia E): 333.548,95.

Scadenza: 28 marzo 2022, ore 12.00.

Finanziamenti agevolati autoriparazione – Fondo Unico Artigianato

Finanziamenti agevolati autoriparazione – Fondo Unico Artigianato

 

Il bando intende fornire un sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi nel comparto dell’autoriparazione. Si rivolge in particolare alle imprese artigiane per supportarle nel miglioramento tecnologico del comparto dell’autoriparazione, finalizzato all’uso e manutenzione dei trasporti sostenibili, attraverso l’acquisizione di nuove attrezzature e competenze per intervenire sulle nuove motorizzazioni (elettrico, ibrido, idrogeno) e su mezzi di trasporto interconnessi.

Possono partecipare micro, piccole e medie imprese artigiane piemontesi attive nel comparto dell’autoriparazione.

Scadenza: 31 dicembre 2023, ore 23.59.

Imprese, economia circolare: al via il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero

Imprese, economia circolare: al via il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero

 

Dal 21 febbraio 2022 sarà possibile accedere al credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero.

Il contributo è rivolto alle imprese che hanno acquistato nel 2019 e 2020 prodotti e imballaggi provenienti da materiali riciclati.

Le istanze potranno essere presentate esclusivamente in forma elettronica, tramite la piattaforma informatica Invitalia PA Digitale (https://padigitale.invitalia.it). Per la presentazione delle istanze occorre essere in possesso di un’identità SPID.

Il contributo prevede un rimborso, sotto forma di credito d’imposta, pari al 36% delle spese sostenute nel 2019 e 2020 per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero, fino ad un importo massimo annuale di 20.000 euro per ogni impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna annualità.

Con il decreto del 14 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 9 febbraio 2022, n. 33, i ministri della Transizione Ecologica, dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze hanno definito i requisiti e le certificazioni idonee ad attestare le tipologie di prodotti e di imballaggi di recupero per l’accesso all’agevolazione, nonché i criteri e le modalità per la fruizione del credito d’imposta.

L’incentivo rientra nel piano d’azione nazionale a sostegno dell’economia circolare e dell’efficientamento delle risorse.

Sul sito del MITE sono disponibili i facsimile per la presentazione della domanda di concessione del contributo e l’informativa privacy.

Scadenza: 22 aprile 2022

PUBBLICAZIONE D.I. CREDITO D’IMPOSTA A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE (ART.1, D.L. N.152/2021)

PUBBLICAZIONE D.I. CREDITO D’IMPOSTA A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE (ART.1, D.L. N.152/2021)

 

Si pubblica il Decreto Interministeriale emanato dal Ministro del Turismo di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze recante le modalità applicative per la fruizione del credito di imposta di cui all’articolo 1 – “CREDITO D’IMPOSTA A FAVORE DELLE IMPRESE TURISTICHE” del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152.

Ai sensi dell’art. 6, comma 1, dell’Avviso Pubblico del 23 dicembre 2021, si comunicano le date di avvio dell’operatività ed accessibilità della piattaforma informatica:

– a partire dal giorno 21/02/2022 sul sito di Invitalia (al link che verrà comunicato in seguito) sarà possibile accedere alla sezione informativa dell’incentivo e scaricare il facsimile della domanda, la guida alla sua compilazione e la modulistica degli allegati;

– a partire dalle ore 12:00 del 28/02/2022 sul sito di Invitalia (al link che verrà comunicato in seguito) sarà possibile accedere alla piattaforma per compilare il format online, caricare gli allegati ed effettuare l’invio della domanda.

Misura di sostegno alle MPI campane attraverso il “fondo regionale per la crescita campania

Misura di sostegno alle MPI campane attraverso il “fondo regionale per la crescita campania

 

L’Avviso sostiene il finanziamento delle imprese di piccola dimensione, ivi inclusi i professionisti, per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post Covid. In particolare, l’Avviso mira ad agevolare i seguenti interventi:

  • Digitalizzazione e Industria 4.0;
  • Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale;
  • Nuovi modelli organizzativi.

I beneficiari del presente Avviso sono:

  • Piccole e microimprese, così come definite nella Raccomandazione della Commissione europea n.2003/361/CE del 6 maggio 2003 e nell’Allegato 1 del Regolamento UE 651/2014, che siano costituite ed iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per il territorio da almeno 12 mesi antecedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso sul BURC;
  • Liberi professionisti che, ai sensi dell’art. 12 commi 2 e 3 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, sono equiparati alle PMI ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dalla programmazione dei fondi strutturali 2014 – 2020, che siano titolari di Partita IVA da almeno 12 mesi antecedenti la data di pubblicazione dll’Avviso sul BURC.

Scadenza: 14 marzo 2022, ore 12.00.

Prorogati i termini per aderire ai PIF 2022

Prorogati i termini per aderire ai PIF 2022

 

La Regione Piemonte, con D.D. 12/A2107A/2022 del 8/2/2022 ha prorogato alle ore 12.00 del 24 febbraio 2022 i termini per aderire ai Progetti Integrati di Filiera 2022, approvati con D.D. n. 431 del 29/12/2021.

L’obiettivo della Misura consiste nel permettere alle piccole e medie imprese piemontesi, attive da almeno un anno e la cui attività prevalente sia coerente con la/le filiera/e a cui si intende partecipare, di aderire per l’annualità 2022 ai Progetti Integrati di Filiera (PIF), volti a favorire l’incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali, in particolare nelle otto filiere produttive piemontesi di eccellenza: Automotive&Transportation, Aerospazio, CleanTech/GreenBuilding, Abbigliamento-Alta Gamma-Design, Tessile, Agroalimentare, Meccatronica, Salute e Benessere, favorendone la penetrazione organizzata nei mercati esteri e, al tempo stesso, la capacità di presidio da parte delle singole imprese.

Le imprese ammesse potranno accedere alle attività, promosse e realizzate dalla Regione Piemonte attraverso Ceipiemonte:

  • AEROSPAZIO
  • TESSILE
  • SALUTE
  • MECCATRONICA
  • CLEANTECH
  • AUTOMOTIVE
  • ALTA GAMMA
  • AGROALIMENTARE

e, riconducibili alle seguenti principali tipologie di azioni:

1) Azioni di animazione/sistema, tramite percorsi collettivi volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali e percorsi di supporto all’aggregazione;

2) Azioni di investimento, con la partecipazione in forma collettiva a fiere internazionali, eventi espositivi, business convention, incontri B2B fra aziende piemontesi e straniere; assistenza continuativa individuale.

L’adesione al/ai PIF è gratuita. È possibile aderire anche a più PIF, qualora si possiedano i requisiti.

Alle PMI ammesse al/ai PIF sarà concessa un’agevolazione consistente in una riduzione sui costi di partecipazione alle azioni di investimento che saranno proposte nell’ambito delle attività di ogni progetto. La riduzione sarà quantificata per ogni singola azione a cui le PMI daranno specifica adesione. Il valore massimo dell’agevolazione concedibile è quantificato in 15 mila euro ad impresa per ogni PIF a cui la stessa risulti ammessa per l’annualità stessa e comunque nei limiti di disponibilità de minimis dell’impresa.

Scadenza: 24 febbraio 2022.

Corsi di formazione per lavoratori occupati anno 2022 – Avviso alle imprese

Corsi di formazione per lavoratori occupati anno 2022 - Avviso alle imprese

 

L’Avviso disciplina utilizzo delle risorse del POR FSE 2014-2020 relative alla misura 3.10IV.12.2.03 destinate alle imprese e soggetti assimilati, per le attività formative presenti sul Catalogo Regionale dell’Offerta Formativa per l’anno 2022 costituito dal Catalogo per il territorio della Città metropolitana di Torino, approvato con D.D. n. 50 del 01/02/2022 e dal Catalogo per il restante territorio regionale (ambiti 1,2 e 3), approvato con D.D. n. 1526 del 12/11/2019 e s.m.i. e prorogato dalla succitata D.G.R. 18-4252 fino al 31/12/2022.

Le attività di formazione autorizzate e inserite nel Catalogo regionale anno 2022 a valere sulla misura in oggetto, sono destinate ai titolari e coadiuvanti delle micro imprese che intendano partecipare a una o più attività del Catalogo per la propria formazione e alle micro, piccole, medie e grandi imprese localizzate nel territorio della Regione Piemonte che intendano far partecipare i propri addetti ad una o più attività comprese nel suddetto Catalogo. Al fine di favorire la partecipazione diffusa del maggior numero di lavoratori alle attività formative, vengono rilasciati voucher di partecipazione per un valore massimo complessivo non superiore a € 3.000,00 pro capite per un triennio, utilizzabili presso i soggetti erogatori titolari delle attività stesse (di seguito Agenzie Formative), a parziale copertura del costo del corso a catalogo.

Per ogni attività formativa il voucher di partecipazione può coprire una quota percentuale diversificata (dal 50% al 70%) del costo complessivo della stessa indicato nel Catalogo regionale anno 2022., in relazione alla dimensione dell’impresa richiedente; la quota complementare è a carico dell’impresa stessa nella misura prevista dalla normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di stato, fatto salvo il limite massimo del valore complessivo dei voucher pro capite (3.000,00 Euro).

Possono richiedere uno o più voucher formativi aziendali  (per la partecipazione di uno o più dei propri addetti ai corsi approvati sul Catalogo regionale anno 2022), le imprese e in generale i soggetti ad esse assimilati localizzate in Piemonte.

Scadenza: 18 novembre 2022, ore 12.00.

Tecnologie di derivazione spaziale in altri settori: aperto il bando ESABIC Lazio

Tecnologie di derivazione spaziale in altri settori: aperto il bando ESABIC Lazio

 

La Regione Lazio, ESA ed ASI lanciano la call ESABIC Lazio, che mira a supportare l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività.

Con uno stanziamento totale di 1 milione di euro, la call è rivolta ad aziende, ricercatori, professori universitari e personale tecnico di organismi di ricerca o di università (pubblici e privati) che intendono avviare nel Lazio la propria attività imprenditoriale.

Ogni progetto selezionato potrà beneficiare di un massimo di 50.000 euro per i costi legati alla fase di prototipazione, sviluppo del nuovo prodotto/servizio e della tutela di proprietà intellettuale.

Le tre scadenze per presentare domanda sono l’8 aprile, il 1° luglio e il 4 novembre 2022.

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