Avviso pubblico “Mentoring” per imprenditrici e libere professioniste: gli elementi essenziali
Avviso pubblico "Mentoring" per imprenditrici e libere professioniste: gli elementi essenziali
Con Delibera di Giunta Regionale n 541 del 15/05/2023 sono stati approvati gli elementi essenziali dell’avviso pubblico per il finanziamento di progetti di formazione ed accompagnamento per imprenditrici e libere professioniste, realizzati attraverso la metodologia del Mentoring.
L’uscita dell’avviso pubblico (bando) è prevista nel mese di luglio 2023.
La finalità del bando è finanziare progetti formativi e di accompagnamento per imprenditrici e libere professioniste realizzati attraverso la metodologia del Mentoring, nell’ambito del Programma Regionale Toscana FSE+ 2021-2027 Priorità 1. Occupazione Ob. specifico C, attività 1.c.1.
Il Reg. (UE) 1057/2021 individua tra gli obiettivi specifici del FSE+ quello di “promuovere una partecipazione equilibrata al mercato del lavoro sotto il profilo del genere, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata…(omissis)”.
In particolare, si richiama l’impegno degli Stati membri e della Commissione ad accrescere la partecipazione delle donne nel settore dell’occupazione, nonché a migliorare la conciliazione tra la vita professionale e la vita privata, lottare contro la femminilizzazione della povertà e contrastare la discriminazione di genere nel mercato del lavoro come pure nell’istruzione e nella formazione.
In questo contesto il “Mentoring”, quale metodologia di formazione per il trasferimento di competenze professionali e manageriali da parte di una figura professionale esperta (Mentor) ad un soggetto meno esperto (Mentee), si configura come strumento di supporto nel percorso di crescita professionale per sviluppare nuove conoscenze, nuove metodologie di lavoro, accrescere nuove potenzialità relazionali, personali e professionali.
La condivisione ed il confronto su tematiche di reciproco interesse, attraverso il mentoring, può rivelarsi un’efficace modalità sia per attivare relazioni utili alle rispettive attività, che di sensibilizzazione sociale sulla condizione femminile e sulla parità di genere in ambito lavorativo, contribuendo al superamento di un divario ancora molto evidente.
I progetti formativi potranno essere presentati da:
- un singolo soggetto;
- un consorzio o fondazione o rete di imprese (rete-soggetto);
- un’associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS);
- una rete di imprese (rete-contratto) o altra forma di partenariato, già costituita o costituenda, attraverso apposito atto pubblico o scrittura privata autenticata.
Per la realizzazione dei progetti è necessario che il Soggetto attuatore, sia singolo che associato, sia in regola con la normativa sull’accreditamento di cui alla DGR n. 1407/2016 e ss.mm.ii.
Le destinatarie degli interventi formativi saranno:
- le titolari di imprese individuali;
- le amministratrici di società sia di persone, di capitali che di società cooperative;
- le libere professioniste che esercitano attività intellettuale iscritte ad albi di ordini o collegi professionali;
- le libere professioniste che esercitano attività intellettuale iscritte ad associazioni professionali inserite nell’elenco di cui alla L. 4/2013 art.2 comma 7 e/o alla L. R. n. 73/2008;
- le libere professioniste che esercitano attività intellettuale iscritte alla Gestione Separata dell’INPS.
Le destinatarie dovranno aver avviato un’attività o esercitato la professione da non oltre 5 anni alla data di presentazione della domanda di candidatura del progetto.
Le destinatarie degli interventi devono essere residenti o domiciliate in Toscana e devono essere individuate in fase di candidatura.
Scadenza: bando in attivazione