BANDO NUOVA IMPRESA 2022

BANDO NUOVA IMPRESA 2022

 

Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo, per favorire la ripresa e il rilancio dell’economia lombarda attivano il Bando Nuova Impresa Edizione 2022 finalizzato a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale.

Possono partecipare al bando:

  • Micro, piccole e medie imprese che hanno aperto una nuova impresa in Lombardia dal 1°gennaio 2022 e fino alla data di chiusura dello sportello stabilita dal Bando.

L’impresa:

  • deve essere iscritta nel Registro delle Imprese e attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022;
  • deve avere partita IVA attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Lavoratori autonomi con partita IVA individuale:

  • non iscritti al Registro delle Imprese;
  • che hanno dichiarato l’inizio attività ad uno degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto della medesima Agenzia;
  • che hanno la partita IVA attribuita dall’Agenzia delle Entrate attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022;
  • che hanno il domicilio fiscale in Lombardia, come risultante dall’Anagrafe Tributaria presso l’Agenzia delle Entrate.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, e comunque nel limite massimo di € 10.000 per impresa.

Scadenza: 31 marzo 2023

CoopstartupHER

CoopstartupHER

 

CoopstartupHER è un’iniziativa promossa dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop e Coopfond che ha l’obiettivo di favorire la creazione e lo sviluppo di imprese cooperative a maggioranza femminile.

Il superamento della disparità di genere, nel campo dell’occupazione, ma non solo, costituisce uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e viene ribadita nel nostro Paese nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): la Parità di genere è, infatti, una delle tre priorità trasversali da perseguire in tutte le missioni che lo compongono. In questo contesto si collocano gli incentivi per sostenere l’imprenditoria femminile introdotti con la legge di Bilancio 2021.

CoopstartupHER vuole rappresentare una opportunità, insieme agli incentivi pubblici, per supportare lo sviluppo di idee imprenditoriali in cooperativa, capaci di apportare benefici in termini di aumento dell’occupazione, soprattutto femminile e di crescita economica, sociale e culturale del territorio.

Si vuole così favorire la creazione di nuove cooperative e lo sviluppo di neocooperative in prevalenza composte da donne, con l’accompagnamento di idee progettuali che comportino l’introduzione di innovazioni tecnologiche, organizzative o sociali, avendo come riferimento lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi dell’Agenda 2030.

L’iniziativa è rivolta a gruppi di almeno 3 persone, in maggioranza donne, che intendano costituire un’impresa cooperativa; è estesa, inoltre, a neocooperative costituitesi dal 1 gennaio 2021 e la cui base sociale sia composta in prevalenza da donne.

CoopstartupHER si svilupperà a partire da una “call for ideas” cui seguirà un percorso di formazione finalizzato a fornire le competenze di base per sviluppare il progetto, costituire una cooperativa, sviluppare formule organizzative women oriented e accedere agli incentivi pubblici. Le migliori proposte imprenditoriali verranno selezionate e accompagnate dalla fase iniziale (pre-startup) alla costituzione in cooperativa (startup) fino ai 36 mesi successivi all’avvio dell’attività (post-startup).

I destinatari del bando (d’ora in avanti genericamente indicati come gruppi) sono:

  • gruppi di almeno 3 persone, in maggioranza donne, che intendano costituire un’impresa cooperativa;
  • cooperative costituite dal 1 Gennaio 2021, la cui base sociale sia composta in maggioranza da donne.

La partecipazione al bando prevede le seguenti opportunità.

A) Per tutti i gruppi iscritti al bando

  • l’accesso gratuito ad un programma di formazione on line finalizzato alla costituzione di startup cooperative

B) Per tutti i gruppi che supereranno la prima fase di valutazione

  • formazione e accompagnamento allo sviluppo del progetto di impresa

C) Per i 5 gruppi vincitori, una volta costituiti in cooperativa e aderenti a Legacoop

  • Contributo a fondo perduto di € 10.000, finalizzato a coprire le spese di avvio della nuova impresa e/o sviluppo delle attività da Coopfond.
  • Accompagnamento post-startup nei 36 mesi successivi alla costituzione delle nuove cooperative.
  • Possibilità di attivare gli altri prodotti finanziari di Coopfond: finanziamenti specifici a favore delle startup e finanziamenti ordinari a sostegno della promozione e sviluppo della cooperazione.

Scadenza: 31 maggio 2022, ore 14.00.

Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

 

La Regione Lazio intende promuovere e valorizzare il capitale umano femminile sostenendo lo sviluppo di MPMI Femminili, in particolare favorendone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT, in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3)” regionale, quali:

  • innovazione e miglioramento di efficienza dei processi produttivi all’interno dell’azienda, in particolare attraverso l’introduzione di tecnologie digitali;
  • innovazione e ampliamento della gamma di prodotti e/o servizi;
  • innovazione guidata dal design e dalla creatività;
  • innovazione organizzativa e manageriale;
  • innovazione di marketing e comunicazione, con particolare riferimento all’introduzione di strategie e strumenti di marketing digitale;
  • eco-innovazione, ovvero miglioramento delle performance ambientali aziendali;
  • safety-innovazione, ovvero miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa, inclusa l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

Sono agevolabili Progetti che prevedono l’adozione di una o più nuove tecnologie o soluzioni digitali, o processi e sistemi di innovazione aziendali tra quelli di seguito elencati (le Tipologie di Intervento):

  • tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettono di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali ad esempio: realtà
    aumentata, wearable wireless devices e body area network, text e data mining, micro-nano elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi, internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic Information System), new media, editoria digitale, piattaforme per la condivisione e il riuso di contenuti, sistemi di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di processi logistici;
  • processi e sistemi di automazione industriale per il miglioramento della qualità del processo produttivo e dei prodotti (ad esempio macchine a controllo numerico), anche in termini di sicurezza e sostenibilità (riduzione impatto ambientale, riduzione utilizzo risorse, quali ad esempio energia e acqua);
  • processi e sistemi produttivi flessibili, quali sistemi robotizzati “intelligenti”, interfacce evolute uomo-macchina, sistemi di programmazione e pianificazione intelligente dei compiti, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi;
  • processi e sistemi di fabbricazione digitale, inclusa l’adozione di tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi (ad esempio stampa 3D, prototipazione rapida, ecc.).

I Progetti devono essere avviati (incarico, contratto o documento analogo) successivamente alla data di presentazione della Domanda, fatto salvo eventuali spese per la progettazione.

I Progetti devono essere completati, pagati e rendicontati entro 9 mesi dalla Data di Concessione.

I Beneficiari sono le Imprese Femminili che al momento della presentazione della Domanda sono MPMI e sono iscritte al Registro delle Imprese o, nel caso delle Lavoratrici Autonome sono titolari di P.IVA attiva.

Si considera Impresa Femminile:

  • la Lavoratrice autonoma donna;
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • lo studio associato in cui il numero di donne associate rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne o MPMI Femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

Il requisito di Impresa Femminile deve essere posseduto alla Data di presentazione della Domanda e mantenuto per almeno 3 anni dall’erogazione del contributo. Ad ogni MPMI può essere agevolato un unico Progetto. I Beneficiari devono inoltre possedere i requisiti generali di ammissibilità.

Sono costi ammissibili quelli necessari a realizzare il Progetto e di seguito elencati:

  1. i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000 euro;
  2. i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
  3. i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.

Con riferimento ai costi di Progetto da rendicontare, sono ammissibili le seguenti Voci di Costo:

  • investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento; tali beni dovranno essere installati presso la Sede Operativa (domicilio fiscale nel caso di Lavoratrici Autonome) aziendale che beneficia del contributo;
  • investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali;
  • canoni per servizi in modalità “software as a service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service) nonché di system integration applicativa e connettività dedicata;
  • consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT. Tali costi non potranno superare il 20% del totale delle sopracitate Voci di Costo a), b) e c).

L’Avviso avrà una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro, di cui il 20% (600.000 euro) è riservato ai Progetti da realizzare in uno dei Comuni ricadenti nelle Aree di Crisi Complessa della Regione Lazio. Il contributo è concesso a titolo di De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura indicata dal Beneficiario e compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dei costi ammissibili (A + B +C), ma non può superare l’importo di 30.000,00 euro.

Scadenza: 16 giugno 2022, ore 18.00.

Incentivi per l’imprenditoria femminile

Incentivi per l'imprenditoria femminile

 

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che integra le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratta di un intervento cardine del Ministero che mira a incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

In particolare il decreto rafforza sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile, sia le altre misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.

L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.

Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Cultura Crea 2.0: anche in Sicilia finanziato lo sviluppo d’impresa per le PMI del settore culturale, turistico e creativo

Cultura Crea 2.0: anche in Sicilia finanziato lo sviluppo d’impresa per le PMI del settore culturale, turistico e creativo

 

Da gennaio 2022 anche in Sicilia saranno attivati gli incentivi Cultura Crea per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” (Titolo III).

Si tratta di incentivi per lo sviluppo e il consolidamento d’impresa, in favore di tutte le micro, piccole e medie imprese, incluse le cooperative, costituite da oltre trentasei mesi, che appartengono all’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale.

Invitalia, l’Agenzia che gestisce gli incentivi previsti dal PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 Asse II, attiverà la piattaforma per la presentazione delle domande nei primi giorni del nuovo anno.

La novità è stata introdotta a seguito della modifica dell’Accordo Operativo tra Regione Sicilia e Ministero della Cultura, con decreto del MIC del 21 dicembre 2021.

Sono finanziabili programmi di spesa fino a 500.000 euro nelle seguenti aree di intervento:

  • servizi per la fruizione turistica e culturale
  • promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
  • recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:

  1. finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
  2. contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità

Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.

Per le imprese che ne fanno richiesta, è disponibile anche un servizio di tutoring, fino a un valore massimo di 10.000 euro.

Fondo impresa femminile

Fondo impresa femminile

 

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale del ministro Giancarlo Giorgetti che rende operativo il Fondo impresa femminile.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il Fondo Impresa femminile è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro.

Il progetto è inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede complessivamente 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile.

Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello.

Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it

L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi.

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

Misure di accompagnamento al fare impresa e all’autoimpiego

 

L’Invito intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715 del 17/05/2021, rendendo disponibili servizi individuali a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego per valorizzare e supportare le persone con disabilità che, per proprie aspettative e attitudini, investono nell’imprenditorialità.

I destinatari sono:

  • persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999;
  • persone disabili ai sensi della Legge n. 68/1999 occupate e persone con disabilità acquisita in costanza di rapporto di lavoro.

L’individuazione dei destinatari è a cura degli Uffici del collocamento mirato. I nominativi sono inoltrati al soggetto attuatore per l’attivazione del servizio individuale o individualizzato a supporto della nascita di nuove imprese e dell’autoimpiego e tale misura deve essere riportata nel Patto o Accordo di servizio sottoscritto tra la persona e l’operatore pubblico.

Le operazioni candidate devono essere articolate prevedendo la seguente offerta:

Progetto 1: analisi di fattibilità dell’idea imprenditoriale;

Progetto 2: costruzione del business plan;

Progetto 3: accompagnamento allo start up d’impresa.

In esito al presente Invito si procederà ad approvare un’unica operazione, che rappresenterà la potenziale offerta della totalità delle misure che potranno essere erogate fino al concorso del costo totale previsto e reso disponibile.

L’operazione deve avere una ricaduta sull’intero territorio regionale ed essere progettata e realizzata in una rete di partenariato di livello regionale, formalizzata in un Accordo, che sia in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente ai fabbisogni delle persone e alla loro richiesta di servizi.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti gestori titolari:

  • gli organismi accreditati per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente e per l’ambito aggiuntivo Utenze speciali ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii. o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tali ambiti entro la data di scadenza del presente Invito;
  • soggetti accreditati, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016, o che abbiano presentato domanda di accreditamento entro la data di scadenza del presente Invito, per la realizzazione di servizi per il lavoro – area 2 Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

Tenuto conto che in esito al presente Invito sarà approvata una sola operazione, le operazioni candidate devono prevedere un contributo pubblico richiesto pari a quello sopra riportato.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web SIFER progettazione 2007/2013 e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 26/01/2022, pena la non ammissibilità.

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

Incentivi per l’avvio di nuove imprese con presenza maggioritaria di persone con disabilità

 

Il bando intende dare attuazione a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 715/2021 – Programma annuale del Fondo regionale persone con disabilità – rendendo disponibili in via sperimentale misure di sostegno per l’avvio di nuove imprese che vedono la presenza maggioritaria di persone con disabilità, sia come lavoratori dipendenti sia come soci lavoratori, in tutte le forme giuridiche previste dalla Legge n. 142/2001, al fine di ampliare le opportunità occupazionali.

Il bando si rivolge alle micro e piccole imprese. Inoltre, le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite da non più di 12 mesi alla data della richiesta dell’incentivo;
  • realizzare la propria attività in almeno un’unità locale ubicata nel territorio dell’Emilia-Romagna;
  • essere attive e non essere sottoposte a procedure di liquidazione (anche volontaria), fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali in corso o prima della data di presentazione della richiesta;
  • avere la maggioranza dei propri dipendenti alla data della richiesta dell’incentivo costituita da persone con disabilità di cui alla Legge n.68/1999 e successive modifiche.

È requisito di ammissibilità sostanziale per accedere agli incentivi la configurazione di una nuova impresa e non costituzione societaria a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda, fusione o scissione societaria.

Sono escluse dall’accesso agli incentivi le unità produttive e le imprese parte di un gruppo ai sensi dell’art. 31 Dlgs n.276/2003 la cui eccedenza di lavoratori aventi diritto al collocamento mirato rispetto agli obblighi di legge venga portata a compenso del minor numero di lavoratori assunti nelle altre unità produttive o nelle altre imprese del gruppo aventi sede in Italia ai sensi dell’art. 5 c. 8 della L. n.68/99.

Sono inoltre escluse dall’accesso alle richieste degli incentivi le imprese i cui investimenti oggetto della richiesta di incentivo sono riconducibili al settore della produzione agricola, della pesca, dell’acquacoltura come risultanti dal Registro delle imprese presso la Camera di Commercio.

La misura in oggetto si configura quale corresponsione di incentivi alla realizzazione degli investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato di prodotti/servizi. Le spese devono essere riferite a un’unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna regolarmente censita presso la CCIAA di competenza.

Gli incentivi previsti sono concessi a fondo perduto, nella forma del conto capitale, nella misura pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile per ciascuna impresa. L’importo dell’incentivo per ogni impresa, comunque, non potrà superare euro 75.000,00.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto o locazione/leasing di macchinari, attrezzature, impianti, l’affitto/noleggio di laboratori e attrezzature, spese di costituzione, consulenze esterne specialistiche. In caso di ratei di locazione/leasing/affitto/noleggio, le spese devono riferirsi al periodo intercorrente tra la data di costituzione dell’impresa e i 18 mesi successivi.

Gli incentivi vengono concessi secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. In particolare, il presente regime di aiuti rispetta le disposizioni di cui all’art. 22 del suddetto regolamento.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a euro 2.500.000,00 di cui al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ex Art. 19 della Legge regionale n.17/2005 e successive modifiche.

La richiesta di incentivo, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente, deve essere inviata via posta elettronica certificata dal 25/01/2022 al 30/06/2022.

Finanziamenti per start up e creazione impresa: bando microcredito 2021

Finanziamenti per start up e creazione impresa: bando microcredito 2021

 

La Regione Toscana con decreto dirigenziale 19569 del 8 novembre 2021 ha approvato il bando Creazione impresa giovanile, femminile e dei destinatari di ammortizzatori sociali (allergato A del decreto), al fine di agevolare l’avvio di micro e piccole imprese artigiane, industriali manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, attraverso lo strumento finanziario del microcredito, con l’obiettivo di consolidare lo sviluppo economico  ed accrescere i livelli   di occupazione giovanile,  femminile  e  dei destinatari di ammortizzatori sociali.

Il bando, in linea con Giovanisì progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, è cofinanziato dal Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, in particolare con le risorse assegnate all’azione 3.5.1 “Fondo di microcredito “Creazione di impresa giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali” del programma.

Possono presentare domanda:

– le Micro e Piccole Imprese (MPI), così come definite dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (delibera di giunta 240/2017), che abbiano il carattere di impresa giovanile, femminile oppure di soggetti destinatari di ammortizzatori sociali, la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione;

– persone   fisiche   intenzionate   ad   avviare, entro sei mesi dalla data di comunicazione dell’ammissione della domanda alla persona fisica, un’attività imprenditoriale di dimensione di micro o piccola Impresa (Mpi) così come definita dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, o un’attività di libero professionista, e definita giovanile, femminile oppure di destinatari di ammortizzatori sociali.

Le date di apertura e di chiusura del bando sono stabilite con decreto dirigenziale.

Domande online dal 6 dicembre 2021.

Ciascun richiedente può presentare una sola domanda di aiuto, pena l’esclusione di tutte le domande in cui esso figura. Possono presentare domanda anche soggetti già beneficiari di bandi attivati nell’azione 3.5.1 del Por Fesr 2014-2020, purché, alla data della presentazione della domanda, abbiano completato   il   progetto   e   richiesto   al   soggetto   gestore   l’erogazione   a   saldo   del   precedente finanziamento concesso.

Possono essere comunque presentate al massimo 2 domande nell’arco dei 12 mesi, comprese le domande per le quali ci sono state rinunce e revoche. La domanda di agevolazione è redatta esclusivamente on line., previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema gestionale disponibile al sito Internet http://www.toscanamuove.it.

L’agevolazione viene concessa nella forma del microcredito a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, ovvero di importo non superiore a 24.500 euro.

PMI creative, istituito fondo da 40 milioni

PMI creative, istituito fondo da 40 milioni

 

Il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che rende operativo il Fondo per le piccole e medie imprese creative istituito presso il Ministero, al fine di promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo del settore, attraverso contributi a fondo perduto, interventi di sostegno nel capitale sociale e finanziamenti agevolativi da destinare all’acquisto di macchinari innovativi, servizi specialistici, finalizzati anche alla valorizzazione di brevetti.

Per la misura sono disponibili risorse pari a 20 milioni di euro per ciascun anno 2021 e 2022, per un totale di 40 milioni di euro.

In particolare, potranno accedere a queste agevolazioni tutte le attività d’impresa dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo.

Il provvedimento, firmato anche dal Ministro della Cultura, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

1 2 3 4