Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

Cinque milioni di euro da investire nella realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori, al fine di tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che rappresentano una delle priorità degli indirizzi programmatici FSE+ 2021-2027 – Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” (OP 4) Priorità “Occupazione” – Obiettivo specifico d) – della Regione Lazio.

È quanto prevede l’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio che, in linea con gli orientamenti della politica europea sul tema della tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, il 29 aprile 2019 ha sottoscritto il protocollo d’Intesa “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”, per potenziare gli interventi tesi a rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e del benessere dei lavoratori con una attenzione particolare anche alle azioni che concorrono a promuovere la responsabilità sociale dell’impresa.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività – ATECO 2007 e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011.

Le proposte saranno finalizzate alla predisposizione e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi (Azione 1) e alla realizzazione di interventi di formazione continua (Azione 2) per aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e dei datori di lavori, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Per l’Azione 1, le attività da realizzarsi prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzato alla:

  • predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
  • elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;
  • progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;
  • realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.

Per l’Azione 2, i percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza; inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.

L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

  • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
  • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;
  • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Per tutte le azioni formative rivolte a lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio raccogliere e allegare alla proposta il “Parere delle Parti Sociali”. Tale parere può essere sottoscritto, a seconda della tipologia d’intervento, dalle rappresentanze aziendali o dalle strutture territoriali di categoria.

Sono individuati quali destinatari delle azioni:

Azione 1: i titolari di impresa e/o datori di lavoro; dirigenti e/o personale con funzioni apicali; personale responsabile della sicurezza e della salute in ambito lavorativo.

Azione 2: i lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti; – titolari di impresa e/o datori di lavoro. I lavoratori destinatari delle azioni formative/informative devono essere registrati nel Libro Unico con contratto in corso della micro, piccola o media impresa. Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI/ASPI/miniASPI, trattamento di mobilità ordinaria o in deroga.

Soggetti beneficiari che possono proporre progetti nell’ambito dell’avviso sono:

  1. Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale.
  2. Organismi di Formazione professionale già accreditati1 ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento con il ruolo di capofila.

Gli Organismi Paritetici/Enti Bilaterali possono essere soggetti del raggruppamento per le attività di supporto all’Azione 1 (nello specifico, a titolo esemplificativo, possono essere coinvolti in attività di analisi dei processi e di predisposizione e gestione del sistema di monitoraggio).

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del FSE+ del POR Lazio 2021/2027. Le risorse complessivamente stanziate corrispondono a 5 milioni di euro.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa;

  • Fino a 10 dipendenti: 30.000 euro
  • Da 11 a 50 dipendenti: 80.000 euro
  • Oltre 50 dipendenti: 120.000 euro

Il piano finanziario dell’Azione 1 non potrà superare il 20% del costo dell’Azione 2. Per le ATS/ATI il finanziamento massimo per progetto è determinato in base alla somma dei dipendenti di tutte le imprese componenti l’ATS/ATI e conseguentemente individuato in funzione di una delle tre dimensioni di impresa sopra.

Scadenza: 7 aprile 2022, ore 17.00.

Europa Digitale – Corsi di formazione di breve durata in aree chiave (DIGITAL-2022-TRAINING-02)

Europa Digitale – Corsi di formazione di breve durata in aree chiave (DIGITAL-2022-TRAINING-02)

 

Bando nel quadro del programma Europa Digitale, Obiettivo specifico 4, volto a sostenere lo sviluppo di competenze digitali avanzate per le persone occupate, con particolare attenzione alle PMI, fornendo loro corsi di formazione specialistica di alta qualità, che riflettano gli ultimi sviluppi nei settori chiave delle capacità, come Cybersecurity, AI, cloud o microelettronica.

Progetti riguardanti l’ideazione e attuazione di corsi di formazione a breve termine per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze della forza lavoro, con particolare attenzione ai proprietari di PMI, ai dirigenti e ai dipendenti.

I corsi devono avere un taglio pratico e devono fornire conoscenze specifiche sulle tecnologie digitali chiave e le loro applicazioni, come ad esempio AI, sicurezza informatica, microelettronica, internet degli oggetti, stampa e modellazione 3D, cloud e software, dati o blockchain, con particolare attenzione ad aspetti quali le applicazioni verdi e l’impatto ambientale delle tecnologie.

La durata dei corsi va da 2 giorni a un massimo di 6 mesi.

I tipi di corsi potrebbero essere ad esempio:

  • Corsi per dirigenti o manager aziendali, per acquisire competenze digitali avanzate e competenze relative alle tecnologie digitali finalizzate all’espansione delle attività dell’azienda.
  • Corsi per lavoratori dipendenti o in cerca di lavoro per acquisire competenze digitali avanzate e competenze relative a uno specifico aspetto delle tecnologie digitali (ad es. Internet degli oggetti per la produzione avanzata, il data mining ecc.; corsi di formazione mirati a sviluppare competenze digitali avanzate nelle professioni che gestiscono dati sensibili e integrano nuovi strumenti digitali nel loro lavoro quotidiano, come i professionisti della salute e dell’assistenza).
  • Seminari e workshop intensivi su casi aziendali specifici o sugli aspetti di alcune tecnologie digitali per lavoratori altamente qualificati nelle PMI.

I progetti devono fornire almeno due tipi di corsi fra quelli indicati.
Il consorzio proponente deve assicurarsi che i corsi siano ben promossi e che la loro alta qualità sia garantita, e quindi che venga ricevuto un numero adeguato di domande (la responsabilità di creare domanda per i corsi ricade sul consorzio); i corsi devono essere elencati e promossi sulla Digital Skills and Jobs Platform.

I progetti devono avere una durata prevista di 36 mesi.

Beneficiari. Persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite negli Stati UE, compresi i Paesi e territori d’oltremare, e in alcuni Paesi extra UE associati al programma (al momento Islanda, Norvegia e Liechtenstein).

Entità Contributo. Le azioni finanziate rientrano nella categoria Azioni di supporto alle PMI, un tipo di azioni che consiste principalmente in attività dirette a sostenere le PMI coinvolte nella costituzione e nella diffusione delle capacità digitali.
Per queste azioni il contributo UE copre fino al 50% dei costi ammissibili del progetto (75% per le PMI).

La sovvenzione massima per una proposta progettuale sarà di 3 milioni di euro.

Modalità e procedura. Le proposte progettuali devono essere presentate da consorzi di almeno sei partner di almeno tre diversi paesi ammissibili. All’interno del partenariato devono essere compresi almeno 3 enti fornitori di istruzione o formazione di 3 diversi paesi ammissibili e almeno 3 associazioni imprenditoriali o professionali situate in 3 diversi paesi ammissibili (che possono essere gli stessi in cui sono stabiliti i fornitori di istruzione/formazione). È inoltre incoraggiata la cooperazione con gli European Digital Innovation Hubs, i cluster, i centri di innovazione e di eccellenza nelle tecnologie digitali o altre alleanze attive nelle tecnologie digitali chiave.

Scadenza: 17 maggio 2022, ore 17.

Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze in esito a percorsi di autonomia verso il lavoro

Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze in esito a percorsi di autonomia verso il lavoro

 

Il Sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze (SRFC) definisce e regola il servizio finalizzato a riconoscere formalmente e attestare le competenze acquisite dalle persone in esito ad apprendimenti formali, non formali e informali, ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale n. 1434/2005 e n. 739/2013. Il riconoscimento formale delle competenze avviene in relazione agli standard professionali del Sistema regionale delle qualifiche (SRQ), di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 936/2004 e ss.mm.ii..

Con il presente Invito si intende autorizzare la realizzazione del Servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze, ampliando, rispetto a quanto previsto nell’Invito di cui alla DGR 1/2020, la platea dei potenziali destinatari al fine di offrire uno strumento finalizzato a mettere in trasparenza percorsi individuali non ricompresi e non riconducibili alle prestazioni per il lavoro, che valorizzi le competenze acquisite in esito ad apprendimenti formali, non formali e informali, e di permettere alle persone di certificare le competenze acquisite, attraverso un proprio percorso di autonomia verso il lavoro progettato e realizzato nella responsabilità di enti pubblici, istituzioni e soggetti del terzo settore, valorizzando e rendendo spendibili gli esiti del percorso di apprendimento.

Il Servizio autorizzato in esito al presente Invito dovrà essere reso disponibile gratuitamente alle persone.

L’autorizzazione regionale è requisito di legittimità per la realizzazione delle attività di formalizzazione delle competenze e per il rilascio delle certificazioni valide ai fini di legge.

Destinatari delle attività autorizzabili sono persone in possesso di capacità e conoscenze riferibili e correlabili agli standard professionali di cui al SRQ e acquisite in percorsi di apprendimento formali, non formali e informali nell’ambito di percorsi di autonomia verso il lavoro progettati e realizzati nella responsabilità di enti pubblici, istituzioni e soggetti del terzo settore.

Possono essere candidate operazioni, relative al Servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze, costituite da uno o più progetti non corsuali e riferite agli standard professionali del Sistema regionale delle qualifiche di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 936/2004 e ss.mm.ii

Ciascuna operazione:

  • deve essere corredata da un impegno di finanziamento del servizio da parte di uno o più soggetti pubblici e/o privati, diversi da enti di formazione accreditati e da soggetti accreditati per i servizi per il lavoro, a garanzia che il servizio sia gratuito per quanti ne potranno usufruire;
  • può contenere uno o più progetti non corsuali (se riferiti a più qualifiche regionali) relativi al Servizio di formalizzazione e certificazione delle competenze che prevedano in esito alla procedura di certificazione il rilascio di un certificato di qualifica o di un certificato di competenze.

Possono candidare operazioni:

  • enti di formazione professionali accreditati alla data di presentazione delle operazioni per l’ambito della Formazione superiore o per l’ambito Formazione continua e permanente ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 177/2003 e ss.mm.ii.;
  • soggetti accreditati alla data di presentazione delle operazioni ai servizi per il lavoro ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1959/2016 – area 1 o area 2.

I soggetti devono inoltre essere in possesso dei requisiti specifici per il servizio di SRFC. In particolare, requisito essenziale per la candidatura è la disponibilità di almeno un responsabile della formalizzazione e certificazione (RFC) e di almeno un esperto di processi valutativi (EPV), eventualmente individuabili all’interno degli elenchi regionali e da contrattualizzare ad hoc.

Le operazioni devono essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web relativa alla Programmazione 2007/2013 e devono essere inviate alla Pubblica Amministrazione per via telematica a partire dal 03/03/2022.

Scadenza: 28 novembre 2025.

DopoScuola

DopoScuola

 

Il Bando sollecita la presentazione di proposte per la realizzazione di percorsi di recupero e potenziamento delle competenze, di motivazione allo studio e di recupero della socializzazione rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e Grosseto. Tra le finalità generali rientrano il potenziamento della motivazione e della partecipazione dei giovani alla vita del territorio, miglioramento dell’autostima e della crescita responsabile, l’acquisizione del metodo di studio e delle strategie più adatte al proprio stile di apprendimento; l’ideazione e lo sviluppo di una didattica su misura per studenti con disabilità e/o bisogno educativi speciali – azioni che concorrono a sostenere la comunità scolastica nel rispondere ai danni determinati dalla pandemia di COVID-19. Ulteriore finalità del Bando è rappresentata dalla realizzazione di nuove forme di alleanza tra istituti scolastici e terzo settore per promuovere forme di organizzazione sussidiarie e rafforzare i processi di integrazione con il mondo del lavoro.

Le risorse complessivamente a disposizione del bando ammontano a € 300.000. Ciascun progetto potrà ricevere un contributo massimo di € 25.000.

Sono ammissibili – sia in qualità di ente richiedente che di ente partner – i soggetti che abbiano una delle forme giuridiche di seguito elencate e che alla data di scadenza del Bando dimostrino di avere la sede legale e/o operativa nella Città metropolitana di Firenze o nelle Province di Arezzo e Grosseto:

  • i soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, dotati di personalità giuridica, nonché le imprese strumentali, costituite ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. h) del d.lgs. 17 maggio 1999, n. 153;
  • le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991 n. 381 e successive modifiche;
  • le imprese sociali di cui al d.lgs. 24 marzo 2006 n.155;
  • le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero;
  • altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro, privi di personalità giuridica, che promuovono lo sviluppo economico o perseguono scopi di utilità sociale nel territorio di competenza della Fondazione, per iniziative o progetti riconducibili ad uno dei settori di intervento.

L’Ente capofila potrà essere indifferentemente un ente privato senza scopo di lucro o un Istituto secondario di secondo grado. Le proposte devono essere presentate da un partenariato di almeno due soggetti ammissibili – un ente privato senza scopo di lucro e un Istituto secondario di secondo grado.

Le proposte devono prevedere un insieme coordinato di interventi da realizzare preferibilmente nei periodi di sospensione dell’attività didattica e comunque al di fuori dell’orario scolastico, ed includere le seguenti attività:

  • nel caso in cui l’ente richiedente sia un ente del privato non profit, coordinamento con la Scuola di provenienza dei minori e con la rete dei servizi pubblici e privati nel territorio della Scuola per l’individuazione dei minori;
  • un progetto educativo incentrato sugli ambiti: didattico (obbligatorio) di accompagnamento allo studio per il recupero delle competenze di base, delle competenze di indirizzo e per la preparazione alla maturità; ludico-ricreativo, a scelta tra sportivo-motorio, culturale, creativo, ambientale etc.; motivazionale, rinforzando l’autostima e valorizzando l’educazione tra pari per informare i propri coetanei sugli effetti negativi della dispersione scolastica anche attraverso la creazione di prodotti comunicativi realizzati dai ragazzi stessi;
  • supporto didattico finalizzato al passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado agli studi successivi e/o di orientamento al lavoro;
  • test in entrata ed in uscita per misurare l’effettiva ricaduta delle attività erogate sul benessere ed il profitto scolastico dei ragazzi coinvolti.

Scadenza: 16 marzo 2022, ore 17.00.

POR FESR, Manifestazione di interesse a un programma formativo e al supporto per accedere a opportunità di finanziamento regionali ed europee – secondo avviso

POR FESR, Manifestazione di interesse a un programma formativo e al supporto per accedere a opportunità di finanziamento regionali ed europee – secondo avviso

 

Al via la presentazione di Manifestazioni d’Interesse per partecipare ad attività di affiancamento e supporto specialistico in materia di programmazione e progettazione europea 2021-2027 (politiche e strumenti finanziari della programmazione europea: POR, PON, Programmi a Gestione Diretta dell’UE).

L’iniziativa s’inquadra nel piano di formazione innovativo e sperimentale proposto da Lazio Innova con il supporto tecnico dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Lazio (ANCI Lazio) e finalizzato a rafforzare le capacità progettuali degli Enti locali, nell’ambito del Progetto “Potenziamento della rete Spazio attivo – Infrastrutture e servizi sul territorio per le imprese e lo sviluppo (POR FESR LAZIO 2014-2020).

Il programma formativo, oggetto di uno specifico Avviso pubblicato nei mesi scorsi, prevedeva (linea di attività B) l’affiancamento e il supporto specialistico per la presentazione e l’applicazione a specifici bandi (regionali, nazionali, europei), erogato agli Enti locali che ne facessero richiesta sulla base di un progetto ad hoc”.

Scadenza: 11 marzo 2022, ore 18.00.

Programma FSE+ 2021-2027, Soggiorni Formativi per gli studenti (scuole secondarie superiori, IeFp, Its, Università, Scuole tematiche di alta formazione)

Programma FSE+ 2021-2027, Soggiorni Formativi per gli studenti (scuole secondarie superiori, IeFp, Its, Università, Scuole tematiche di alta formazione)

 

In continuità con l’intervento già programmato dalla Regione Lazio nel 2021, nell’ottica di promuovere attività di formazione e socializzazione che, a causa dei frequenti periodi di ricorso alla DAD determinati dall’emergenza epidemiologica da Covid 19 anche nell’anno scolastico in corso, sono state di difficile fruizione da parte degli studenti, attraverso l’Avviso Pubblico la Regione intende sostenere progetti di soggiorni formativi organizzati da istituti di istruzione e formazione professionale del Lazio, da svolgere nel periodo 15 giugno 2022 – 31 dicembre 2022.

L’Avviso riconosce la particolare valenza formativa ed esperienziale che la partecipazione ai soggiorni formativi produce nei ragazzi e ragazze indicativamente di età compresa tra i 12 e i 18 anni, con una particolare attenzione a quei destinatari provenienti da situazione di svantaggio culturale ed economico e di disabilità.

Ogni soggetto proponente deve presentare una proposta dettagliata del soggiorno formativo – della durata compresa fra minimo 2 e massimo 6 giorni – che preveda una partnership strutturata direttamente con il soggetto partner, avente sede legale e/o operativa nel territorio della regione Lazio, che si occupa dell’organizzazione e del pagamento dei vari servizi necessari per la realizzazione del soggiorno sulla base della programmazione realizzata.

Ogni soggiorno formativo, inoltre, deve prevedere il coinvolgimento di un numero minimo di 2 accompagnatori e di almeno una risorsa con esperienza specifica nelle tematiche proposte nei soggiorni formativi.

Ogni proposta di Soggiorno deve prevedere un numero di ragazzi/e coinvolti/e compreso tra 10 e 40.

I soggiorni formativi potranno essere realizzati sull’intero territorio nazionale con lo scopo di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese. Si ritiene consigliabile evitare di scegliere come mete località molto lontane privilegiando invece la propria regione o in alternativa le regioni confinanti. Inoltre, le scuole, in accordo con i soggetti partner, sono invitate a considerare come strutture ricettive da inserire all’interno della proposta di Soggiorno Formativo anche gli Ostelli della Gioventù attivi sul territorio del Lazio la cui apertura è stata promossa dalla Regione Lazio

I destinatari sono studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado paritarie e statali o di istituti che gestiscono corsi triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP), delle Università, degli ITS e delle Scuole regionali tematiche di alta formazione (Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté), localizzati all’interno del territorio della Regione Lazio con particolare riferimento agli alunni con condizioni economiche maggiormente svantaggiate e con soddisfacenti risultati scolastici.

Possono presentare proposte progettuali, in forma associata, associazioni riconosciute o non riconosciute (con esclusione dei partiti politici e sindacati), associazioni culturali o di promozione sociale o di enti di promozione sportiva, Enti del terzo settore, Federazioni sportive, con l’obbligo di partecipazione di almeno una Scuola statale o Paritaria, Ente del sistema IEFP, ITS, Università, Scuole tematiche di alta formazione.

In caso di presentazione del progetto da parte di un’istituzione formativa ed in caso di coinvolgimento di un soggetto partner privato, quest’ultimo deve essere selezionato con procedura di evidenza pubblica.

Ogni soggetto proponente può presentare una sola proposta progettuale o può essere membro di un solo partenariato, pena l’inammissibilità delle proposte ulteriori pervenute cronologicamente nel momento successivo alla prima candidatura, come da orario tracciato dal sistema informatico regionale per l’accesso (SIGEM).

L’importo complessivamente stanziato è di 2.000.000 euro a valere sul Programma FSEplus 2021-2027.

Ogni proposta potrà avere un importo massimo di euro 28.800,00, tenendo conto di quanto descritto nell’Avviso relativamente alle modalità di realizzazione dei soggiorni formativi (durata massima, numero di studenti da coinvolgere, coinvolgimento di esperti e soggetti partner ecc.).

Le proposte possono essere presentate senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, a partire dalle ore 9:30 del 22 febbraio 2022, fino ad esaurimento delle risorse.

Scadenza: 27 ottobre 2022

Corsi di formazione per lavoratori occupati anno 2022 – Avviso alle imprese

Corsi di formazione per lavoratori occupati anno 2022 - Avviso alle imprese

 

L’Avviso disciplina utilizzo delle risorse del POR FSE 2014-2020 relative alla misura 3.10IV.12.2.03 destinate alle imprese e soggetti assimilati, per le attività formative presenti sul Catalogo Regionale dell’Offerta Formativa per l’anno 2022 costituito dal Catalogo per il territorio della Città metropolitana di Torino, approvato con D.D. n. 50 del 01/02/2022 e dal Catalogo per il restante territorio regionale (ambiti 1,2 e 3), approvato con D.D. n. 1526 del 12/11/2019 e s.m.i. e prorogato dalla succitata D.G.R. 18-4252 fino al 31/12/2022.

Le attività di formazione autorizzate e inserite nel Catalogo regionale anno 2022 a valere sulla misura in oggetto, sono destinate ai titolari e coadiuvanti delle micro imprese che intendano partecipare a una o più attività del Catalogo per la propria formazione e alle micro, piccole, medie e grandi imprese localizzate nel territorio della Regione Piemonte che intendano far partecipare i propri addetti ad una o più attività comprese nel suddetto Catalogo. Al fine di favorire la partecipazione diffusa del maggior numero di lavoratori alle attività formative, vengono rilasciati voucher di partecipazione per un valore massimo complessivo non superiore a € 3.000,00 pro capite per un triennio, utilizzabili presso i soggetti erogatori titolari delle attività stesse (di seguito Agenzie Formative), a parziale copertura del costo del corso a catalogo.

Per ogni attività formativa il voucher di partecipazione può coprire una quota percentuale diversificata (dal 50% al 70%) del costo complessivo della stessa indicato nel Catalogo regionale anno 2022., in relazione alla dimensione dell’impresa richiedente; la quota complementare è a carico dell’impresa stessa nella misura prevista dalla normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di stato, fatto salvo il limite massimo del valore complessivo dei voucher pro capite (3.000,00 Euro).

Possono richiedere uno o più voucher formativi aziendali  (per la partecipazione di uno o più dei propri addetti ai corsi approvati sul Catalogo regionale anno 2022), le imprese e in generale i soggetti ad esse assimilati localizzate in Piemonte.

Scadenza: 18 novembre 2022, ore 12.00.

Supporto dei processi di innovazione e sviluppo L.R. n. 14/2014 Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna in attuazione della DGR 2235/2021

Supporto dei processi di innovazione e sviluppo L.R. n. 14/2014 Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna in attuazione della DGR 2235/2021

 

L’Invito intende proseguire nell’attuazione delle azioni previste dalla Legge regionale n. 14/2014 Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna e, in particolare, a quanto previsto all’art. 5 “Il sistema di istruzione formazione e lavoro a sostegno della crescita sostenibile e dell’innovazione”.

In particolare, l’Invito è finalizzato a finanziare azioni formative mirate a sostenere la qualificazione delle competenze dei lavoratori dell’impresa MOTORI MINARELLI S.P.A. in coerenza e nei limiti di quanto approvato con delibera di Giunta regionale n. 2235/2021 con riferimento agli interventi di formazione del Programma d’investimento dell’impresa stessa.

Destinatari del bando sono lavoratori dell’impresa MOTORI MINARELLI S.P.A. a seguito della sottoscrizione dell’Accordo per l’insediamento e lo sviluppo in attuazione di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 2235/2021.

Deve essere candidata un’operazione attuativa degli interventi di formazione di cui alla tipologia C) riconducibili agli aiuti alla formazione del Progetto dell’impresa MOTORI MINARELLI S.P.A. di cui alla delibera di Giunta regionale n. 2235/2021. L’operazione deve essere costituita unicamente da percorsi di formazione continua e deve configurarsi come progettazione di dettaglio degli interventi previsti nella domanda di investimento, tenuto conto degli esiti della valutazione del Programma d’investimento.

Soggetti ammessi alla presentazione della candidatura:

Organismi accreditati per l’ambito Formazione continua e permanente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito al momento della presentazione dell’operazione, nonché l’impresa MOTORI MINARELLI S.P.A. per la formazione del proprio personale.

Nel caso l’operazione sia presentata da un ente di formazione accreditato deve essere accompagnata dal mandato di MOTORI MINARELLI S.P.A. a candidare l’operazione in risposta all’invito.

Le risorse disponibili sono di euro 45.225,53 di cui al bilancio per l’esercizio finanziario 2022 della Regione Emilia-Romagna

Scadenza: 23 marzo 2022, ore 12.00.

Formazione forestale, nuovo bando dell’Operazione 1.1.1 – Azione 2

Formazione forestale, nuovo bando dell'Operazione 1.1.1 - Azione 2

 

Rispetto ai precedenti, con questo bando cambia l’approccio alla formazione professionale in ambito forestale ed ambientale, passando da un’offerta formativa uguale per tutti ad una formazione su misura, progettata sulla base specifiche esigenze dei destinatari.

Durante tutto il periodo di apertura gli enti ed organismi di formazione professionale pubblici e privati possono presentare proposte di progetto formativo, in nome e per conto di destinatari specifici che si impegnano a versare il 20% del costo del progetto autorizzato per la quota di competenza delle attività effettivamente fruite e rendicontabili.

Le attività possono comprendere i corsi standard in ambito forestale, dell’ingegneria naturalistica e della gestione del verde arboreo (treeclimbing) e qualsiasi altro tipo di corso coerente con gli obiettivi dell’Operazione 1.1.1 – Azione 2, purché dotato sia di una componente teorica che di una pratica.

Ogni ente ed organismo di formazione professionale pubblico e privato può presentare una o più proposte di progetto formativo, singolarmente o partecipando ad Associazioni Temporanee di Scopo. Con cadenza quadrimestrale il Settore Foreste provvede a verificare l’ammissibilità delle nuove domande pervenute. Le attività formative dovranno essere concluse entro 12 mesi dalla data di ammissione a finanziamento e autorizzazione all’avvio dell’attività.

Scadenza: 30 settembre 2023

Bando per lo sviluppo di un corso sull’UE e la politica di coesione per le scuole superiori di giornalismo

Bando per lo sviluppo di un corso sull'UE e la politica di coesione per le scuole superiori di giornalismo

 

La Commissione europea ha pubblicato un bando da 1 milione di euro per finanziare un progetto orientato alla preparazione e realizzazione di un corso sull’Unione europea e la politica di coesione dell’UE per le scuole superiori di giornalismo.

Attualmente è frequente che i giornalisti europei, incluso gli studenti di giornalismo, non comprendano a fondo l’Unione europea e non abbiano una conoscenza di base del modo in cui investe nelle loro regioni e città. Un corso sull’Unione europea e sulla politica di coesione rivolto agli studenti di giornalismo aumenterebbe il numero di giornalisti specializzati negli affari dell’UE e contribuirebbe più in generale a una copertura informata delle politiche e delle iniziative dell’Unione. Contribuirebbe inoltre a ridurre la cattiva informazione e la disinformazione sull’Unione, consentendo ai giornalisti di individuare le notizie false e di svolgere la loro funzione fondamentale di verifica dei fatti con maggiore efficacia.

L’obiettivo della call è dunque quello di sviluppare un’offerta sistematica di formazione di base dell’UE come parte del programma di studi in giornalismo. Più in particolare, il progetto da sostenere dovrebbe:

  • mettere a punto un programma di studi e materiale didattico per un corso sull’Unione europea e la politica di coesione dell’UE per studenti di giornalismo;
  • definire una strategia di diffusione;
  • creare una rete di scuole superiori di giornalismo accreditate negli Stati UE (almeno 2 università di 2 Paesi diversi) incaricata di implementare il corso;
  • impartire il corso agli studenti di giornalismo nel quadro del loro programma di studi (in aula oppure online).

Il bando è rivolto a università e altri istituti di istruzione che offrono programmi di giornalismo a livello universitario e post-universitario, stabiliti in uno Stato membro UE e accreditati ai sensi della legislazione di tale Paese.

Il progetto proposto dovrà avere una durata compresa tra 12 e 18 mesi. Il cofinanziamento UE potrà coprire fino al 95% dei costi ammissibili del progetto.

Scadenza: 21 aprile 2022ore 13.00 (CET).

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