CCIAA Ravenna: bando Voucher digitali I4.0 2021

CCIAA Ravenna: bando Voucher digitali I4.0 2021

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La Camera di commercio di Ravenna ha lanciato l’edizione 2021 del bando Voucher digitali I4.0 per promuovere la digitalizzazione nelle PMI, sostenendo iniziative, anche green oriented, delle imprese del ravennate.

In particolare, le aziende riceveranno contributi per le spese legate a servizi di formazione, servizi di consulenza, e/o all’acquisto di beni e servizi in diversi rami tecnologici, tra cui: manifattura additiva e stampa 3D, internet delle cose e delle macchine, cyber security, intelligenza artificiale, sistemi per lo smart working e il telelavoro, ecc.

Il bando è rivolto alle PMI di tutti i settori economici che hanno sede e/o unità locale in provincia di Ravenna.

Il bando prevede una dotazione finanziaria di 200.000 euro per contributi del valore massimo di 5.000 euro per singola impresa, che copriranno il 50% delle spese ammissibili. L’investimento minimo del progetto è di 1.000 euro.

Sarà possibile presentare le richieste di contributo dal 18 ottobre 2021.

Scadenza: 25 ottobre 2021

Gal Appennino Bolognese 19.2.01 Azioni ordinarie per l’attuazione della strategia-Tipo di operazione 4.4.02 – “Prevenzione danni da fauna”

Gal Appennino Bolognese 19.2.01 Azioni ordinarie per l’attuazione della strategia-Tipo di operazione 4.4.02 – “Prevenzione danni da fauna”

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Focus area: P4A “Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa”

Beneficiari: Imprenditori agricoli in forma singola o associata.

Risorse: 240.000,00 euro

Sostegno: Contributi in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile

Spese ammissibili:

  • creazione di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali, recinzioni individuali in rete metallica o “shelter” in materiale plastico, reti anti uccello;
  • protezione elettrica a bassa intensità;
  • protezione acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, apparecchi radio, apparecchi con emissione di suoni;
  • protezioni visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni predatori;
  • acquisto dei cani da guardiania.

Sono escluse le spese di messa in opera.

Scadenza: 20/12/2021

Progetti per l’organizzazione, conservazione e restauro del patrimonio costumistico delle rievocazioni storiche – Anno 2021

Progetti per l'organizzazione, conservazione e restauro del patrimonio costumistico delle rievocazioni storiche - Anno 2021

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Con delibera di Giunta regionale n. 1406 del 13 settembre 2021 la Regione Emilia-Romagna intende perseguire le seguenti finalità:

  • sostenere l’organizzazione delle manifestazioni storiche inserite nel calendario delle manifestazioni storiche della Regione Emilia-Romagna organizzate dagli Enti locali o dalle associazioni iscritte all’elenco delle associazioni di rievocazione storica;
  • sostenere progetti di conservazione, restauro, integrazione del patrimonio costumistico e del patrimonio costituito da attrezzature e materiali necessari alle attività di rievocazione storica, presentati dalle associazioni iscritte nell’elenco delle Associazioni di rievocazione storica.

Possono presentare la domanda le associazioni di rievocazione storica iscritte nell’apposito elenco e gli Enti locali. Ogni associazione o ente locale può presentare una sola domanda di contributo e per un’unica manifestazione inserita nel calendario delle manifestazioni storiche della Regione Emilia-Romagna per l’anno 2021.

Sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:

  • spese per l’organizzazione e la promozione delle manifestazioni storiche
  • spese di conservazione, restauro, integrazione del patrimonio costumistico e del patrimonio di attrezzature e materiali
  • spese di consulenza e assistenza tecnico-specialistica per progettazione, sviluppo e verifica dei risultati
  • spese forfetarie di carattere generale

La domanda deve essere inviata alla Regione Emilia-Romagna esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre il 10/10/2021.

Avviso per manifestazioni d’interesse per Unioni di Comuni

Avviso per manifestazioni d'interesse per Unioni di Comuni

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Questa misura ha l’obiettivo di sfruttare la fase di ripresa economica mettendo a disposizione delle Unioni di Comuni risorse per realizzare interventi strategici a favore delle comunità e dei territori, attraverso un Piano straordinario di investimenti.

La Regione ha assunto con il nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 (delibera n. 853/2021) l’impegno di incentivare alcune Unioni, le più solide e strutturate, cioè quelle in possesso delle necessarie capacità tecniche e amministrative per affrontare investimenti in opere pubbliche strategiche per l’area e migliorare i servizi offerti. Il bando concede risorse in conto capitale in aggiunta ai contributi correnti ordinari annuali, previsti dal PRT.

Le risorse finanziarie del Programma straordinario di investimento destinato alle

Unioni di Comuni sono pari a 5 milioni di euro.

La ripartizione delle risorse viene stabilita in sede di Conferenza Regione – Unioni di Comuni sulla base dei fabbisogni espressi, della popolazione interessata dagli investimenti proposti, dalla capacità del territorio di esprimere progettualità integrata ad un buon livello di fattibilità, sulla base di elementi di fragilità e di indici di dinamicità organizzativa e tecnica delle strutture delle Unioni. La dotazione per ciascun progetto può variare in funzione delle disponibilità di risorse non ancora utilizzate.

Possono presentare la manifestazione di interesse le Unioni di Comuni classificate come avanzate, secondo il Programma di riordino territoriale 2021-2023, approvato con delibera di Giunta regionale n. 853/2021.

La singola Unione può presentare la manifestazione d’interesse dopo l’approvazione in Consiglio dell’Unione e si impegna a pubblicare e monitorare gli indicatori legati al progetto.

L’Unione che presenta domanda può delegare uno dei suoi Comuni per l’attuazione dell’intervento, rendendo questo Comune beneficiario del contributo.

Il contributo potrà raggiungere il 95% del costo totale dell’opera nel caso l’Unione si candidi a fare da stazione appaltante, mentre, nel caso in cui venga delegato un Comune, il contributo non potrà superare il 90% del costo totale.

Ciascuna Unione potrà presentare non più di due progetti e dovrà provvedere ad approvare nel proprio consiglio dell’Unione la candidatura.

Le manifestazioni di interesse devono essere presentate entro le ore 17 del 10 ottobre 2021 tramite l’apposita piattaforma.

Avviso pubblico per la raccolta di candidature a membro del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell’Emilia-Romagna

Avviso pubblico per la raccolta di candidature a membro del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell'Emilia-Romagna

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La Regione Emilia-Romagna indice un avviso pubblico per formare il Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti regionali. Tramite la DGR 1255/2021 delibera il Regolamento del Comitato scientifico e l’Avviso pubblico per le candidature che devono essere presentate entro il 6 settembre 2021.

La Regione Emilia-Romagna indice un avviso pubblico per la raccolta di candidature a componente del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell’Emilia-Romagna (Allegato 2) con funzioni propositive e consultive.

Il comitato scientifico sarà composto da cinque membri e osserverà le “Regole di funzionamento del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell’Emilia-Romagna”, (Allegato 1)

Le candidature prevedono il possesso dei seguenti requisiti:

  • assenza cause incompatibilità o conflitto di interesse così come individuate all’art. 7 del DPR n. 62/2013;
  • assenza di condanne penali per delitti contro la pubblica amministrazione (Art. 35 bis, D.lgs. n. 165/2001);
  • accertamento di una comprovata esperienza nell’ambito della salvaguardia e valorizzazione dei dialetti emiliano-romagnoli tramite presa visione di un curriculum presentato in formato europeo, sottoscritto dall’interessato.

Il possesso dei requisiti di cui ai punti a e b sarà documentato da dichiarazioni sostitutive di certificato/atto di notorietà, soggette a verifica e controllo.

Coloro che aspirano ad essere nominati nel Comitato devono presentare apposita domanda, redatta secondo lo schema allegato al presente avviso.

L’istanza deve recare nel campo oggetto la seguente dicitura: “Candidatura a componente del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell’Emilia-Romagna” e deve essere indirizzata a:

Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, Servizio “Patrimonio culturale” tramite raccomandata oppure casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: patrimonioculturale@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Invito alla presentazione di progetti per la qualificazione dell’alfabetizzazione musicale

Invito alla presentazione di progetti per la qualificazione dell’alfabetizzazione musicale

 

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Il presente Invito disciplina la concessione di contributi a sostegno di progetti per la qualificazione dell’alfabetizzazione musicale ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 2/2018 per il triennio 2021-2023.

È finalizzato a concedere contributi ad associazioni e aggregazioni anche temporanee delle scuole di musica e degli organismi specializzati nell’organizzazione e gestione di attività di didattica e pratica musicale di cui all’art. 4 della L.R. n. 2/2018, di bande musicali e di cori del territorio regionale per la realizzazione di progetti rivolti a:

  1. Qualificare e incentivare le attività di alfabetizzazione musicale e di educazione all’ascolto con carattere di inclusività, anche attraverso azioni di sistema;
  2. Promuovere la musica d’insieme;
  3. Assicurare opportunità per i giovani coinvolti nella formazione di musica di base d’insieme di partecipare a esperienze performative regionali, nazionali e internazionali finalizzate a sviluppare approcci multidisciplinari e interculturali con il fine di promuovere una cultura musicale diffusa, differenziata e inclusiva al fine di favorire il dialogo interculturale.

I progetti proposti con la domanda di ammissione ai contributi previsti nel presente Invito devono avere durata triennale, ad esclusione dei progetti contenenti azioni di sistema, che possono avere durata diversa.

I progetti presentati devono prevedere lo svolgimento di almeno una delle attività aventi le caratteristiche di seguito descritte:

  • incentivi per lo svolgimento di corsi di alfabetizzazione delle formazioni bandistiche;
  • incentivi per lo svolgimento di corsi di alfabetizzazione delle formazioni corali;
  • incentivi per lo svolgimento di corsi di alfabetizzazione delle scuole di musica.

Sono inoltre ammissibili:

  • progetti per iniziative di educazione all’ascolto con carattere di inclusività e intese a favorire il dialogo interculturale;
  • progetti per la promozione della musica d’insieme: rassegne, festival, meeting, pubblicazioni periodiche, ecc. con carattere di inclusività e intese a favorire il dialogo interculturale;
  • progetti per l’organizzazione e/o la partecipazione delle orchestre, degli ensemble e delle formazioni dei giovani coinvolti nelle attività di formazione musicale di base ad esperienze performative quali festival, rassegne, incontri regionali, nazionali e internazionali in grado di assicurare approcci multidisciplinari e interculturali.

Quali azioni di sistema, sono infine ammissibili progetti di formazione e/o aggiornamento degli insegnanti delle scuole di musica, delle bande e dei cori, mirati in particolare all’inclusione di alunni con disabilità e all’educazione all’ascolto.

Possono presentare domanda di contributo associazioni o Raggruppamenti Temporanei di Organismi (R.T.O.) di scuole di musica iscritte nell’elenco regionale di cui all’articolo 4 della LR n. 2/2018, associazioni o Raggruppamenti Temporanei di Organismi (R.T.O.) di cori, associazioni o Raggruppamenti Temporanei di Organismi (R.T.O.) di bande.

Il presente invito sarà aperto dalle ore 12:00 del 12 agosto 2021 fino alle ore 16:00 del 20 settembre 2021 (termine finale).

8.1.03 Bando per il sostegno all’arboricoltura – pioppicoltura ordinaria

8.1.03 Bando per il sostegno all’arboricoltura – pioppicoltura ordinaria

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Focus area: P2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività per corrispondere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale”

Risorse a bando: € 600.000,00

I beneficiari del bando sono proprietari o possessori, gestori di terreni pubblici e privati, nonché loro consorzi.

È previsto il raggiungimento di un punteggio pari a 10.

Costo massimo ammissibile delle spese di impianto di € 4.000 per ettaro.

Sostegno pari al 40% della spesa ammissibile. Non sono previsti premi

Il termine di presentazione delle domande di sostegno è il 29 ottobre 2021.

Bando Rigenerazione Urbana 2021 (Bando RU21)

Bando Rigenerazione Urbana 2021 (Bando RU21)

Il bando premia proposte di valorizzazione del patrimonio che prevedano, oltre ai lavori di recupero edilizio dell’immobile, cura nella progettazione di nuovi servizi e nuove funzioni per la collettività promuovendo il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei portatori di interesse delle proposte.

Beneficiari: Comuni della Regione Emilia-Romagna con popolazione inferiore a 60.000 abitanti alla data del 01/01/2021 e loro Unioni.

Le domande potranno essere presentate attraverso apposita piattaforma online che sarà resa disponibile sul portale Territorio della Regione da fine ottobre fino alle ore 13.00 del 30 novembre.

Due le linee di intervento possibili:

  • Linea A: proposte che prevedano la realizzazione di interventi di limitata entità sull’immobile e sulle sue pertinenze, finalizzati a soluzioni transitorie e temporanee, quali risposte di una rapida messa in disponibilità alla comunità locale per la contestuale attivazione di pratiche e percorsi condivisi, propedeutici e funzionali alla definizione di un successivo e più articolato progetto di rigenerazione. Per questo tipo di intervento il contributo richiesto non potrà superare i 100.000 euro
  • Linea B: proposte che permettano la riqualificazione ed il recupero di un edificio e del suo immediato contesto, nell’ambito di un progetto di rigenerazione già chiaro e definito che contempli in particolare l’attivazione (o una significativa riattivazione) di funzioni e servizi a forte valore collettivo.
  • Per questo tipo di intervento il contributo richiesto non potrà superare i 700.000 euro

I soggetti proponenti dovranno assicurare una quota del cofinanziamento locale della proposta, differenziata a seconda della dimensione del comune (non inferiore al 20% del contributo richiesto per i comuni con meno di 5mila abitanti e al 30% per gli altri).

Sono previste premialità con incremento del finanziamento per proposte che prevedono protocolli di certificazione energetico-ambientale (10% del contributo richiesto fino ad un massimo di 60mila euro), concorsi di progettazione o di percorsi partecipativi e di co-progettazione (5% del contributo richiesto fino a massimo di 30mila euro).

Progetti di alta formazione in ambito tecnologico economico e culturale per una regione della conoscenza europea e attrattiva

Progetti di alta formazione in ambito tecnologico economico e culturale per una regione della conoscenza europea e attrattiva

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L’Invito è finalizzato a fare emergere, rafforzare e qualificare ulteriormente le eccellenze nell’alta formazione, anche connessa alla ricerca, in ambito culturale, economico e tecnologico per sostenerne progettualità capaci di rafforzarne l’identità in ambito regionale, nazionale e internazionale, con l’obiettivo di:

  • valorizzare, fare emergere e consolidare le eccellenze dell’ecosistema regionale;
  • rafforzare le connessioni e le sinergie tra ricerca e formazione;
  • sostenere la messa in rete e la collaborazione tra le Istituzioni regionali, rafforzando reti di collaborazione internazionale;
  • progettare e attivare iniziative capaci di attrarre studenti e alte professionalità, costruendo reti di collaborazione che possano avere ricadute e impatti sulle progettualità già in essere e/o costruire le condizioni per ulteriori progettualità anche di livello internazionale.

I progetti devono, pena la non ammissibilità, prevedere almeno un percorso di alta formazione, corsi di perfezionamento e/o summer/winter school, da realizzare in almeno due edizioni nell’arco del periodo di realizzazione.

I progetti possono inoltre ricomprendere un’offerta di iniziative, strettamente connesse e correlate con l’attività corsuale, quali seminari, webinar, workshop, di confronto e scambio capaci di coinvolgere il partenariato che sostiene il progetto e di fungere da opportunità per ampliare le relazioni tra i diversi soggetti anche nei contesti internazionali.

Possono candidare progetti, in qualità di soggetti titolari, soggetti pubblici o privati che sviluppano una specifica, ampia, originale, qualificata e continuativa attività di didattica, di ricerca e produzione, adeguatamente riconosciuta a livello nazionale e internazionale negli ambiti di riferimento, aventi una sede in regione Emilia-Romagna riconducibili a:

  • una università;
  • una Fondazione o Consorzio partecipato dalle università avente tra le finalità l’alta formazione;
  • una Istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica riconosciuta dal Ministero (Accademie di belle arti, Accademie di belle arti legalmente riconosciute, Conservatori di musica, Istituti superiori di studi musicali, Istituzioni autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica (art.11 DPR 8/7/2005, n.212).

Le risorse regionali destinate al finanziamento dei progetti sono allocate nei capitoli del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna e sono pari a complessivi euro 2.900.500.

I progetti candidati devono prevedere un costo totale non inferiore a 125.000,00 e non superiore 440.000,00 e un contributo richiesto a valere sulle risorse regionali di cui all’Invito pari al massimo all’80% del costo complessivo del progetto.

I progetti devono essere presentati dal legale rappresentante del soggetto titolare utilizzando la modulistica disponibile in questa pagina.

La richiesta di finanziamento, insieme alla scheda descrittiva del progetto, deve essere inviata via posta elettronica certificata all’indirizzo progval@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre il 21 settembre 2021, pena la non ammissibilità.

La richiesta di finanziamento, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente, deve essere in regola con le norme sull’imposta di bollo. I soggetti esenti devono indicare nella domanda i riferimenti normativi che giustificano l’esenzione.

5.1.04 – Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili

5.1.04 - Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili

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Beneficiari del bando sono le imprese agricole.

Il sostegno ammissibile è pari al 70% del costo ammissibile dell’investimento.

I termini di presentazione delle domande di sostegno sono i seguenti: dal 30 luglio 2021 al 19 novembre 2021– ore 13:00.

Le spese ammissibili per investimenti realizzati sul territorio regionale sono le seguenti:

  • l’acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori fissi e /o mobili con funzione
  • antibrina; in relazione ai bruciatori si precisa che non risultano ammissibili tipologie il cui utilizzo prefiguri la possibile violazione delle normative/disposizioni inerenti alla tutela della qualità dell’aria;
  • l’adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all’inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina;
  • spese tecniche generali, come onorari di professionisti o consulenti, in misura non
  • superiore al 3% dell’importo ammissibile di cui ai precedenti punti
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