Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile – Anno 2021

Piemonte & Africa sub-sahariana: Partenariati territoriali per un futuro sostenibile - Anno 2021

La Regione Piemonte intende sostenere progetti di cooperazione decentrata promossi dalle Autorità Locali piemontesi impegnate nella cooperazione allo sviluppo nei seguenti Paesi e aree: Benin, Burkina Faso , Capo Verde, Costa d’Avorio, Mali, Mauritania, Niger, Repubblica di Guinea Conakry.

Le iniziative cofinanziate sul presente Bando dovranno contribuire a:

  • promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa Sub –sahariana identificati e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali;
  • ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare.

Inoltre dovranno:

  • facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane;
  • migliorare la reciproca percezione dei territori, favorendo in particolare una maggiore conoscenza delle realtà nelle quali si originano i flussi migratori.

Le domande di contributo potranno essere presentate esclusivamente dai seguenti soggetti pubblici del territorio piemontese: Province, Città Metropolitana, Comuni, Unioni montane del territorio piemontese e ogni forma associativa tra i medesimi prevista dal T.U.EE.LL. vigente o da sedi piemontesi delle Associazioni di Enti Locali di cui al punto 272 T.U.EE.LL..

Le risorse complessive messe a disposizione dal presente Bando ammontano a Euro 250.000,00 (CUP J69J21010050006), come previsto dal Piano annuale 2021 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale approvato con D.G.R. n. 29 – 3697 del 6 agosto 2021.

Scadenza: 15/11/2021.

FEAMPA – Cooperazione regionale per un’economia blu sostenibile

FEAMPA – Cooperazione regionale per un'economia blu sostenibile

 

Bando per iniziative pilota strategiche volte a promuovere un’economia blu sostenibile attraverso una cooperazione a livello di regione marittima nei bacini dell’Atlantico, del mar Nero e del Mediterraneo occidentale.

Il bando finanzia progetti faro (ovvero iniziative pilota strategiche) per l’attuazione delle strategie marittime riguardanti l’Atlantico, il Mar Nero e il Mediterraneo occidentale per lo sviluppo di una economia blu sostenibile nell’Ue, in linea con il Green deal europeo.

Il bando comprende 3 topic (una proposta progettuale deve riguardare un solo topic ), che corrispondono ai 3 bacini marittimi destinatari:

  • Topic 1. Atlantico: Progetti innovativi multiuso che combinano l’energia rinnovabile offshore con altre attività e/o con la protezione della natura nell’Atlantico (ID: EMFAF-2021-PIA-FLAGSHIP-ATLANTIC)
    Le proposte progettuali devono proporsi lo sviluppo e la diffusione dei progetti che combinano le energie rinnovabili marine (soprattutto quelle emergenti) con altre attività dell’economia blu e/o con la protezione della natura (ad esempio le aree marine protette);
  • Topic 2. Mar Nero: Progetto pilota per lo sviluppo di capacità di innovazione e investimenti nel l’economia blu del Mar Nero (ID: EMFAF-2021-PIA-FLAGSHIP-BLACK)
    Le proposte progettuali dovranno riunire gli stakeholder dell’economia blu dei Paesi del Bacino del Mar Nero al fine di identificare e affrontare le esigenze di sviluppo di capacità locali per promuovere l’innovazione, la digitalizzazione e gli investimenti nell’economia blu, cercando di creare un ponte fra gli stakeholder locali e le attività sviluppate a livello della Agenda marittima comune del Mar Nero;
  • Topic 3. Mar Mediterraneo occidentale: Recupero del turismo costiero e marittimo nel Mediterraneo occidentale (ID: EMFAF-2021-PIA-FLAGSHIP-WESTMED)
    Le proposte progettuali devono proporsi di rafforzare la competitività e la sostenibilità dell’ecosistema turistico costiero e marittimo nel Mediterraneo occidentale, come parte di un’economia blu intelligente e resiliente. Devono inoltre mirare a preservare l’ambiente marino e costiero e il patrimonio culturale marino e a contribuire alla capacità di attrazione delle aree costiere, una risorsa unica per la competitività nel Mediterraneo.

I progetti devono sviluppare un approccio multidimensionale e integrato alla ricostruzione del turismo costiero e marittimo (compreso il turismo crocieristico) nel Mediterraneo occidentale.

Le proposte devono riguardare uno dei seguenti temi:

  • Innovazione nella gestione delle destinazioni
  • Design di pacchetti di ecoturismo smart

Beneficiari del bando sono persone giuridiche, pubbliche e private, stabilite negli Stati UE e in alcuni Paesi extra-UE che si affacciano sul bacino del Mar Nero (per il topic 2) o del Mediterraneo occidentale (per il topic 3); organizzazioni internazionali.

Il contributo UE può coprire fio all’80% dei costi del progetto.

Ognuno dei topic prevede documentazione specifica per la presentazione di una proposta progettuale.

Le proposte progettuali devono essere presentate da consorzi fra più partner che rispettino le seguenti condizioni

  • topic 1: la partnership deve coinvolgere almeno 2 enti ammissibili stabiliti in due paesi diversi coinvolti nella Strategia per l’Atlantico fra i seguenti: Francia, Irlanda, Portogallo e Spagna; nel consorzio deve essere presente almeno un’entità commerciale privata, a scopo di lucro del settore delle energie rinnovabili offshore. Il lead partner deve essere stabilito in uno degli Stati coinvolti nella Strategia per l’Atlantico.
  • topic 2: la partnership deve coinvolgere almeno 3 enti ammissibili stabiliti in tre diversi Paesi coinvolti nella Strategia per il Mar Nero: Romania, Bulgaria, Moldova, Ucraina, Russia, Georgia e Turchia. Il lead partner deve essere stabilito in Romania o Bulgaria.
  • topic 3: la partnership deve coinvolgere almeno 4 enti ammissibili stabiliti in quattro paesi diversi coinvolti nella Strategia per il Mediterraneo occidentale: Italia, Portogallo, Spagna, Francia e Malta (Stati UE); Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia e Libia (Stai extra-UE), dei quali almeno 2 in Stati Ue e almeno 1 in uno Stato extra-Ue; nella partnership deve essere presente almeno un’entità commerciale a scopo di lucro del settore del turismo marittimo e costiero e almeno un ente pubblico di livello locale o regionale con competenze riguardanti i settori del turismo marittimo e costiero. Il lead partner deve essere stabilito in uno Stato UE coinvoloi nella strategia per il Mediterraneo occidentale.

Si prevede il finanziamento di un progetto per ogni topic.

Scadenza: 12 gennaio 2022

ADRION: lanciata la quarta Call rivolta ai progetti finanziati dal primo bando

ADRION: lanciata la quarta Call rivolta ai progetti finanziati dal primo bando

 

È stata lanciata la quarta Call del programma Interreg V-B Adriatic Ionian 2014-2020 (ADRION), dedicata ai progetti finanziati nell’ambito della sua prima Call, e ultimati entro il 31 luglio 2021.

ADRION ha l’obiettivo di agire in qualità di motore politico e innovatore della governance, promuovendo l’integrazione europea e sfruttando positivamente le risorse naturali, culturali e umane che circondano l’Adriatico e lo Ionio.

In particolare, il presente bando coinvolge i progetti selezionati dalla prima Call, sviluppati attorno ai seguenti assi prioritari del programma:

  • Innovative and Smart Region
  • Sustainable Region
  • Connected Region

La quarta Call ha l’obiettivo di affinare ulteriormente i risultati dei progetti finanziati, così come di mitigare gli effetti negativi causati dalla crisi pandemica, che hanno ostacolato un’ampia diffusione dei risultati ottenuti.

I progetti dovranno focalizzarsi sui seguenti obiettivi:

  • incrementare la consapevolezza dei potenziali beneficiari, degli stakeholder e delle istituzioni sul ruolo che gioca la cooperazione territoriale europea nell’aumento della coesione
  • promuovere i risultati dei progetti a livello nazionale e regionale
  • promuovere l’applicabilità, la rilevanza e la trasferibilità dei risultati dei progetti tra i potenziali beneficiari
  • fornire informazioni sulla gestione e sull’implementazione dei progetti europei ai futuri potenziali beneficiari

Questa Call dispone di un budget di circa 5,6 milioni di euro.

Scadenza: 14 ottobre 2021.

SMP-COSME: cooperazione fra città e regioni sui temi dell’economia sociale e degli accordi verdi per PMI più resilienti

SMP-COSME: cooperazione fra città e regioni sui temi dell'economia sociale e degli accordi verdi per PMI più resilienti

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Nel quadro del programma per il mercato unico – sezione COSME, l’agenzia EISMEA ha pubblicato un bando che promuove la cooperazione interurbana, transnazionale e interregionale per rafforzare la transizione verde delle PMI locali attraverso accordi verdi locali (local green deals) e per sostenere gli ecosistemi dell’economia sociale locale, in particolare le PMI. Tale cooperazione ha l’obiettivo di sviluppare le capacità di tutte le regioni e città dell’UE per metterle in grado di costruire soluzioni coerenti a livello locale in questi due campi, aprendo la strada concreta verso economie e comunità locali più resilienti.

Le azioni possono riguardare 2 temi/topic (un progetto può riguardare un solo topic)

  1. GREEN DEAL LOCALI (ID: SMP-COSME-2021-RESILIENCE-LGD)

Per questo topic saranno finanziati progetti che promuovono la cooperazione transnazionale e transfrontaliera tra le amministrazioni locali e le imprese locali per co-creare, co-progettare e realizzare accordi verdi locali, con l’obiettivo di fornire sostegno alle PMI e agli operatori economici regionali e locali per guidare la doppia transizione verde e digitale e attuare azioni volte a orientare l’economia locale verso un percorso sostenibile e inclusivo, creare nuovi posti di lavoro, mitigare l’impatto socioeconomico della crisi COVID-19 e accelerare una nuova ripresa, più verde ed equa.

I green deal locali devono essere coerenti con il green del europeo, con la strategia industriale europea, la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, l’ondata di ristrutturazioni, il nuovo Bauhaus europeo, il patto europeo per il clima, la strategia “dai campi alla tavola” e il Piano degli obiettivi climatici 2030.

Attività ammissibili:

  • cooperazione transnazionale e interurbana, scambio di buone pratiche, modelli di business collaborativi tra industria, PMI e altri operatori economici, mappatura di esempi esistenti e opportunità nello sviluppo e nell’attuazione di accordi verdi locali;
  • apprendimento tra i partner del progetto e co-creazione di pratiche e soluzioni sostenibili, intelligenti e inclusive per le sfide urbane e locali più pressanti relative alla transizione verde dell’economia locale;
  • misure di sostegno alle amministrazioni locali, all’industria, alle imprese e agli altri attori locali nello sviluppo e implementazione degli accordi verdi locali, come parte della cooperazione transnazionale e interurbana. Questi accordi locali tra gli stakeholder per cooperare devono identificare chiaramente le azioni chiave che ciascuno si impegna a condurre, il supporto offerto da tutti gli attori e i tempi per realizzazione;
  • misure per aumentare la consapevolezza e applicare il piano Local Green Deals nello sviluppo e nell’implementazione dei Green Deals locali.

Temi possibili (elenco non esaustivo)

  1. modelli innovativi e collaborativi per la trasformazione verde di imprese e PMI
  2. infrastrutture verdi
  3. catene del valore locali sostenibili
  4. appalti verdi e sociali

Le proposte di progetto devono essere presentate da partenariati di almeno 3 partner (massimo 10) così composti: almeno 2 amministrazioni pubbliche locali (municipalità o città) di 2 diversi Stati ammissibili e almeno 1 organizzazione di imprese (associazione di PMI, organizzazione di imprese sociali, camera di commercio, ecc) rilevante per questo topic. Del consorzio possono far parte come partner aggiuntivi anche organizzazioni di rete o ombrello, organizzazioni di PMI, PMI, organizzazioni o imprese dell’economia sociale, organizzazioni della società civile, agenzie locali per lo sviluppo urbano e l’innovazione, centri tecnologici e fornitori di servizi, poli di innovazione digitale, parchi scientifici, distretti industriali, istituzioni educative, organizzazioni educative o di formazione professionale, camere di commercio, ecc. rilevanti per questo topic.

n.b. l’organizzazione di imprese e gli eventuali partner aggiuntivi devono essere stabiliti negli stessi territori delle amministrazioni pubbliche locali partner (eccetto che per organizzazioni ombrello)

  1. MISSIONI DELL’ECONOMIA SOCIALE PER LA RESILIENZA DELLA COMUNITA’ (ID: SMP-COSME-2021-RESILIENCE-SEM)

Per questo topic saranno finanziati progetti che costruiscano la resilienza e aumentino la capacità delle amministrazioni pubbliche regionali o locali, delle PMI dell’economia sociale e della società civile di superare difficoltà e crisi, in particolare attraverso l’apprendimento tra pari transnazionale e interregionale e la collaborazione nel campo dell’economia sociale, lo sviluppo di piani d’azione locali dell’economia sociale e la formulazione di raccomandazioni potenzialmente replicabili in altre parti d’Europa.

Azioni finanziabili:

  • sviluppo di collaborazione transnazionale e interregionale tra gli stakeholder dell’economia sociale (settore pubblico e privato);
  • misure tese a promuovere l’apprendimento tra pari, condividere e replicare buone pratiche e storie di successo tra le gli stakeholder dell’economia sociale;
  • miglioramento della collaborazione tra le reti dell’economia sociale esistenti e gli stakeholder a livello regionale e locale;
  • misure di presentazione di imprese e organizzazioni dell’economia sociale e di promozione del loro ruolo nella costruzione della resilienza nei territori;
  • sviluppo di piani d’azione locali con le imprese dell’economia sociale e gli stakeholder.

Temi possibili (elenco non esaustivo)

  1. Migliorare il contesto imprenditoriale e sostenere modelli di impresa sostenibili basati sull’economia sociale
  2. Transizione verde e digitale attraverso l’economia sociale a livello regionale e locale
  3. Istruzione, formazione e competenze per lo sviluppo dell’ecosistema dell’economia sociale
  4. Trasformazione sociale attraverso il nuovo Bauhaus europeo

Le proposte di progetto devono essere presentate da partenariati di almeno 4 partner (massimo 10) così composti: almeno 3 amministrazioni pubbliche locali (regioni, municipalità o città) di 3 diversi Stati ammissibili e almeno 1 organizzazione collegata alle imprese, come un’organizzazione o associazione di PMI, un’organizzazione di imprese sociali, una camera di commercio, ecc. rilevante per questo topic. Del consorzio possono far parte come partner aggiuntivi anche organizzazioni di rete o ombrello, organizzazioni di PMI, PMI, organizzazioni o imprese dell’economia sociale, organizzazioni della società civile, agenzie locali per lo sviluppo urbano e l’innovazione, centri tecnologici e fornitori di servizi, poli di innovazione digitale, parchi scientifici, distretti industriali, istituzioni educative, organizzazioni educative o di formazione professionale, camere di commercio, ecc. rilevanti per questo topic.

Il budget complessivo del bando ammonta a 4.000.000 euro, equamente divisi fra i due topic.

I progetti devono avere un budget massimo di 200.000 euro

Scadenza: 24/11/2021

FSE+ – Componente EaSI: bando “Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione amministrativa e l’accesso all’informazione”

FSE+ - Componente EaSI: bando “Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione amministrativa e l’accesso all'informazione”

Sostenere iniziative per migliorare l’applicazione e l’attuazione della normativa UE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (Direttiva 96/71/CE come modificata dalla Direttiva 2018/957 e Direttiva 2014/67/UE).  In particolare, il bando persegue tre obiettivi specifici:

1) promuovere la cooperazione transnazionale tra autorità pubbliche competenti e stakeholders, compresa la promozione dell’uso del Sistema d’Informazione del Mercato Interno (IMI) e la condivisione di esperienze e buone pratiche a riguardo;

2) accrescere l’accessibilità, la trasparenza e la qualità delle informazioni relative ai termini e alle condizioni di impiego da rispettare e/o alle pratiche esistenti negli Stati membri per monitorare e applicare le disposizioni delle Direttive sul distacco dei lavoratori;

3) promuovere la conoscenza attraverso la raccolta e la valutazione di dati autentici e l’analisi specifica sul processo di distacco e le condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati, anche attraverso la collaborazione tra università, centri e istituti di ricerca e stakeholders, in particolare parti sociali.

Sostegno a iniziative di cooperazione transnazionale nei seguenti ambiti:

– Cooperazione: sviluppo di nuove attività di scambio o miglioramento di quelle esistenti, di peer review e/o di programmi di formazione tra funzionari di autorità pubbliche competenti e/o tra parti sociali e stakeholders riguardo al monitoraggio dell’applicazione e del rispetto delle norme sui lavoratori distaccati e/o alla cooperazione amministrativa e all’assistenza reciproca, compreso l’uso del Sistema d’Informazione del Mercato Interno (IMI).

– Informazione: sviluppo e miglioramento di differenti forme di informazione e formati per la raccolta e la diffusione dell’informazione specifica, di qualità, destinata ai lavoratori e/o alle imprese inerente le condizioni di lavoro applicabili ai lavoratori distaccati, le procedure e le condizioni che devono essere rispettate dalle imprese nei diversi Stati membri, nonché altre informazioni relative al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi transnazionali.

– Conoscenza: sviluppo di progetti di ricerca comuni sulle diverse dimensioni del distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi transnazionali e diffusione dei risultati attraverso strategie di pubblicazione mirate, sia in campo scientifico che sulla stampa specializzata e generica.

I progetti devono focalizzarsi su uno dei tre ambiti sopraindicati. Si intende sostenere progetti che abbiano un impatto significativo e duraturo sulle amministrazioni nazionali, sulle imprese e/o sui lavoratori. In particolare, verrà data priorità ai progetti che coinvolgono consorzi aventi una o più delle seguenti caratteristiche: (a) presentano una distribuzione equilibrata e giustificata di partner stabiliti nei Paesi di invio e di destinazione di un flusso specifico di lavoratori distaccati; (b) permettono una concentrazione settoriale dell’azione.

La durata dei progetti deve essere di 18 mesi.

Si intende finanziare 5-8 progetti.

Possono essere lead applicant e co-applicant di progetto persone giuridiche che rientrano nelle seguenti categorie: Autorità pubbliche, organizzazioni no-profit pubbliche e private, istituti/centri di ricerca, istituti d’istruzione superiore (università), organizzazioni della società civile, organizzazioni delle parti sociali a livello europeo, nazionale o regionale, organizzazioni internazionali.

Il coordinatore di progetto (lead-applicant) deve essere stabilito in uno degli Stati membri UE o dei Paesi EFTA/SEE. I partner di progetto (co-applicant) possono essere stabiliti anche in uno dei Paesi candidati o potenziali candidati.

Il contributo UE può coprire l’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta dovrebbe essere compresa tra 250.000 € e 600.000 €.

I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 soggetti stabiliti in 3 diversi Stati UE.

Per le azioni finanziate dal bando sono stabiliti requisiti minimi sulla composizione del consorzio di progetto. Il consorzio dovrebbe contemplare:

– la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 1.

– la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, o di istituti di ricerca e parti sociali e/o di altri stakeholder e/o autorità pubbliche, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 2.

– la partecipazione di istituti di ricerca, se il progetto è orientato all’obiettivo specifico 3.

Scadenza del bando al 30/09/2021, ore 17 (ora di Bruxelles)

Bando 5% Fondo Globale

Bando 5% Fondo Globale

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L’Agenzia per la Cooperazione ha pubblicato la quarta edizione del bando “5% Fondo Globale“ per il finanziamento diretto di iniziative sinergiche con gli interventi del Fondo Globale realizzate nei Paesi beneficiari di Grant del Fondo Globale. Si tratta di uno dei meccanismi con cui la Cooperazione Italiana sostiene l’azione del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria. L’impegno italiano per il Fondo Globale nel triennio 2020-2022 ammonta a 161 milioni di Euro, il cui 5% è pari a 8.050.000, di cui 2.700.000 Euro sono a valere sull’annualità 2021 e costituiscono la dotazione di questo bando, gli eventuali residui saranno riservati dall’AICS per l’affidamento di attività di valutazione.

Anche questo bando è stato formulato nel rispetto delle “Procedure Generali per la concessione di contributi e la gestione e rendicontazione di Iniziative promosse da Soggetti pubblici e privati no-profit di Cooperazione di cui al Capo VI della legge n.125/2014 e fondate su approccio RBM” approvate dal Comitato Congiunto nel 2020.

Obiettivo del Bando è promuovere iniziative innovative che siano sinergiche e complementari con gli investimenti del Fondo Globale e in particolare con gli Obiettivi Strategici 2017-2022:

1.“Maximize impact against HIV, TB and malaria”,

2.“Build Resilient and Sustainable Systems for Health” e 3.“Promote and Protect Human Rights and Gender Equality”. Le proposte potranno riguardare una sola o entrambe le linee di intervento.

Il bando è suddiviso in due lotti sulla base della tipologia di proponente ammissibile:

  • Lotto 1: € 2.200.000 (81.48%) per iniziative proposte da Organizzazioni della Società Civile (OSC) regolarmente iscritte all’elenco di cui all’articolo 26 della L. 125/2014.
  • Lotto 2: € 500.000 (18.52%) per iniziative proposte da Enti pubblici di ricerca (come definiti dall’art. 1 del Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 218) e/o Università, come da articolo 24 della L.125/2014

I progetti potranno essere realizzati in uno dei Paesi africani di seguito elencati:

  • Angola
  • Burkina Faso
  • Camerun
  • Repubblica Centrafricana
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Etiopia
  • Guinea
  • Kenya
  • Malawi
  • Mozambico
  • Senegal
  • Sierra Leone
  • Somalia
  • Sudan
  • Sud Sudan
  • Tanzania
  • Uganda

I proponenti dovranno dimostrare di possedere comprovata e documentabile esperienza (almeno 3 anni per le OSC e 2 anni per gli Enti pubblici di ricerca/Università) nella realizzazione di iniziative per il contrasto alla malattia per la quale viene richiesto il finanziamento (indicare quale tra AIDS, Tubercolosi e Malaria) nel Paese di intervento.

Le proposte con la documentazione completa dovranno essere trasmesse entro il termine perentorio del 1 settembre 2021.

Bando della Regione Veneto per progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile

Bando della Regione Veneto per progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile

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La Regione Veneto ha recentemente pubblicato il bando 2019 per la presentazione di iniziative a contributo in tema di Progetti di Cooperazione allo sviluppo sostenibile riservate agli Enti privati di cui alla legge regionale 21 del 2018. Si tratta di uno stanziamento complessivo di 400.000 euro, in diminuzione di 100.000 euro rispetto alla dotazione dell’anno scorso.

Come nelle scorse edizioni i progetti dovranno essere presentati obbligatoriamente in forma associata da almeno tre soggetti (un ente capofila privato, un partner pubblico in Veneto e un partner (pubblico o privato) nel Paese di destinazione del progetto. I soggetti proponenti dovranno avere sede legale in Italia ed almeno una sede operativa in Veneto ed essere in possesso dei requisiti indicati all’art. 26 della Legge n. 125/2014. Cambia invece la griglia di valutazione che non indica più degli ambiti tematici prioritari ma inserisce punteggi specifici sulla sostenibilità dell’intervento, il monitoraggio e la valutazione e l’empowerment femminile. Restano prioritari gli interventi che verranno implementati in Africa, un punto di ulteriore premialità verrà accordato ai progetti nei paesi prioritari per la Cooperazione italiana nel documento di programmazione triennale 2019-2021 del MAECI.

La Regione del Veneto contribuirà al finanziamento dei progetti approvati fino alla misura massima del 50% dei costi preventivati, considerati ammissibili. Il finanziamento regionale non potrà comunque superare l’importo massimo di € 40.000 per ogni progetto ammesso al finanziamento. Ogni soggetto capofila potrà proporre una sola iniziativa e per lo stesso progetto potrà essere presentata una sola domanda. La durata dei progetti dovrà essere annuale.

Scadenza: 23 Agosto 2021.

Bando 2021 per progetti di cooperazione della Regione Emilia-Romagna Modena: Bando Cooperazione 4.0 – 2021

Bando 2021 per progetti di cooperazione della Regione Emilia-Romagna

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Combattere povertà, disuguaglianze, malnutrizione, mortalità infantile, giovanile e materna e portare aiuti rapidi ed efficaci in zone colpite da catastrofi, conflitti e pandemia. Sono questi gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna, che ha pubblicato ieri il bando 2021 per i progetti di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore delle zone più vulnerabili del mondo.

Una dotazione finanziaria di oltre 1,4 milioni di euro, rivolto a Organizzazioni non governative, soggetti del Terzo settore ed Enti locali per realizzare interventi di sostegno in ambito sanitario, educativo, sociale, ambientale e di sviluppo rurale, in linea con gli orientamenti di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030.

L’Intero pacchetto di risorse (1.434.000 euro) consentirà di cofinanziare fino al 70% i costi totali dei progetti selezionati, nei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa (1.059.000 euro), dell’Est Europa (125 mila euro) e dei territori palestinesi (100 mila euro); oltre a progetti specifici di ‘emergenza umanitaria’ nella Striscia di Gaza, nella regione del Tigray in Etiopia, in Myanmar e Siria (150 mila euro complessivi).

Gli aiuti interesseranno soprattutto l’Africa, con Burundi per il quale verranno destinati 50mila euro; Burkina Faso e Camerun (75mila ciascuno); Campi Profughi Saharawi (125mila euro); Costa D’Avorio (50mila euro); Etiopia (100mila euro); Kenya (100mila euro); Marocco (50mila euro); Mozambico (184mila euro); Senegal (200mila euro); Tunisia (50mila euro); Regione del Tigray – Etiopia (50mila euro). Bielorussia e aree ucraine contaminate dall’incidente nucleare di Chernobyl (50mila euro); Ucraina (75mila euro); Territori dell’Autonomia Palestinese, escluso la Striscia di Gaza, (100mila euro); Striscia di Gaza (50mila euro); Myanmar (25mila euro) e Siria (25mila euro).

Con l’edizione 2020 di questo stesso bando la Regione ha approvato 40 progetti finanziati con 1,4 milioni di euro, destinati ai Paesi dell’area Mediterranea, Medio Oriente e Africa sub sahariana. Vedi qui i progetti finanziati.

Il bando prevede due lotti:

  • Bando ordinario di interventi di cooperazione internazionale, rivolto ad associazioni e ONG attive nei 14 Paesi prioritari, che prevede un finanziamento fino al 70% delle spese riconosciute;
  • Bando di emergenza, volto a realizzare interventi umanitari nella Striscia di Gaza in Palestina, per la quale è stato richiesto un progetto di sostegno ad una scuola, nella regione del Tigray in Etiopia, dove è in atto un conflitto importante, in Myanmar e in Siria, Paesi per i quali sono pervenute richieste di sostegno. Questo bando prevede un finanziamento al 100% delle spese riconosciute.

Possono presentare domanda le organizzazioni non governative (ONG), le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali e gli enti locali con sede nel territorio regionale.

Le risorse complessive mese a disposizione sono 1.434.000 euro. Per il bando di emergenza sono stati stanziati 150.000 euro. Per il bando ordinario di cooperazione internazionale sono stati stanziati 1.284.000 distribuiti nei 14 Paesi prioritari per la Regione:

  • Burundi
  • Burkina Faso
  • Camerun
  • Campi profughi Saharawi e Territori liberati
  • Costa D’Avorio
  • Etiopia
  • Kenya
  • Marocco
  • Mozambico
  • Tunisia
  • Senegal
  • Territori dell’autonomia palestinese
  • Bielorussia
  • Ucraina

I tempi per la presentazione dei progetti sono strettissimi, meno di 30 giorni. La scadenza è infatti fissata per le ore 14 del 6 agosto 2021 tramite la piattaforma online della Cooperazione internazionale.

Un lasso di tempo molto ristretto per la progettazione che non ha precedenti (l’anno scorso il bando era stato aperto per 50 giorni) e che viene fissato in periodo estivo quando diversi operatori, soprattutto quelli espatriati, programmano i rientri in Italia per le vacanze estive. Una eccessiva restrizione dei tempi che rende problematica la partecipazione soprattutto per le realtà medio-piccole che hanno staff più ridotti e per quei progetti che vedono la partecipazione di diversi partner e attori spesso locali che hanno tempi di reazione più lunghi.

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Border Management 2021 di Horizon Europe

Sicurezza civile per la società: pubblicato il bando Border Management 2021 di Horizon Europe

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Si apre il 30 giugno il bando Border Management 2021 (HORIZON-CL3-2021-BM-01) del Programma di lavoro 2021-2022 del Cluster Civil Security for Society di Horizon Europe.

Il bando contiene 5 topic, per un budget complessivo ad essi destinato pari a 30.5 milioni di €. Tra i bandi ci sono 3 Innovation Action, 1 Coordination and Support Action e 1 RIA e tutti hanno scadenza 23 novembre 2021:

  • HORIZON-CL3-2021-BM-01-01: Enhanced security and management of borders, maritime environment, activities and transport, by increased surveillance capability, including high altitude, long endurance aerial support
  • HORIZON-CL3-2021-BM-01-02: Increased safety, security, performance of the European Border and Coast Guard and of European customs authorities
  • HORIZON-CL3-2021-BM-01-03: Improved border checks for travel facilitation across external borders and improved experiences for both passengers and border authorities’ staff
  • HORIZON-CL3-2021-BM-01-04: Advanced detection of threats and illicit goods in postal and express courier flows
  • HORIZON-CL3-2021-BM-01-05: Improved detection of concealed objects on, and within the body of, persons

Il bando rientra nella Destination 2 – Effective management of EU external borders, che contribuisce a una migliore gestione delle frontiere aeree, marittime e terrestri e alla sicurezza marittima dell’UE, contrastando azioni di pirateria, traffici illeciti di beni o persone, terrorismo e altri atti criminali.

Il cluster 3 sostiene l’attuazione delle priorità politiche dell’UE in materia di sicurezza, compresa la sicurezza informatica, di riduzione del rischio di catastrofi e di resilienza. Inoltre, si baserà sugli insegnamenti tratti dalla crisi Covid-19 in termini di prevenzione, mitigazione, preparazione e sviluppo di capacità per le crisi future (comprese quelle sanitarie) e per migliorare gli aspetti intersettoriali di tali crisi.

Europa Creativa – CULTURA: Bando per progetti di cooperazione europea (CREA-CULTURE-2021-COOP)

Europa Creativa - CULTURA: Bando per progetti di cooperazione europea (CREA-CULTURE-2021-COOP)

Sostegno a progetti di cooperazione transnazionale che coinvolgono organismi attivi nei settori culturali e creativi di differenti Paesi, per realizzare attività settoriali o intersettoriali.

I progetti possono riguardare tutti i settori della cultura e creatività ad esclusione dell’audiovisivo (non sono ammissibili progetti che coinvolgono esclusivamente organismi del settore audiovisivo o i cui contenuti riguardino esclusivamente l’audiovisivo).

Vengono sostenute tre categorie di progetti:

– Progetti di piccola scala che coinvolgono almeno 3 soggetti (il capofila di progetto + almeno 2 partner) di 3 diversi Paesi ammissibili.

– Progetti di media scala che coinvolgono almeno 5 soggetti (il capofila di progetto + almeno 4 partner) di 5 diversi Paesi ammissibili.

– Progetti di larga scala che coinvolgono almeno 10 soggetti (il capofila di progetto + almeno 9 partner) di 10 diversi Paesi ammissibili.

I progetti devono contribuire a uno dei due seguenti obiettivi:

  1. Creazione e circolazione transnazionale, ovvero rafforzare la creazione e la circolazione transnazionali di opere e artisti europei.
  2. Innovazione, ovvero migliorare la capacità dei settori culturali e creativi europei di coltivare talenti, innovare, prosperare e generare posti di lavoro e crescita.

I progetti devono inoltre riguardare almeno una (e massimo due) delle seguenti priorità:

  1. Pubblico: aumentare l’accesso e la partecipazione alla cultura, nonché il coinvolgimento e lo sviluppo del pubblico sia fisicamente che digitalmente;
  2. Inclusione sociale: promuovere la resilienza e migliorare l’inclusione sociale nella/attraverso la cultura, in particolare di/per le persone con disabilità e le persone appartenenti a minoranze e a gruppi socialmente emarginati, nonché il dialogo interculturale;
  3. Sostenibilità: contribuire al Green Deal europeo, incluso il Nuovo Bauhaus Europeo, incoraggiando i settori culturali e creativi europei a co-creare, adottare e diffondere pratiche più rispettose dell’ambiente, nonché a sensibilizzare sullo sviluppo sostenibile attraverso le loro attività culturali;
  4. Nuove tecnologie: aiutare i settori culturali e creativi a sfruttare appieno le nuove tecnologie per migliorare la loro competitività, nonché ad accelerare la loro transizione digitale come risposta alla crisi da COVID-19;
  5. Dimensione internazionale: sviluppare la capacità dei settori culturali e creativi europei, comprese le organizzazioni di base e le micro-organizzazioni, di operare a livello internazionale;
  6. Priorità specifiche per i settori della musica, dell’editoria, dell’architettura e del patrimonio culturale, ovvero:

– Musica: rafforzare la capacità dei professionisti del settore nella 1) creazione, promozione, distribuzione e monetizzazione della musica, in particolare per affrontare le nuove tendenze derivanti dalle innovazioni nel mercato e da nuovi modelli di business; o nella 2) circolazione transfrontaliera della musica europea ed esportazione della musica al di fuori dell’UE.

– Editoria: rafforzare la capacità dei professionisti del settore del libro nella vendita dei diritti di traduzione o trasposizione, al fine di aumentare la circolazione delle opere letterarie europee in Europa e oltre.

– Architettura: rafforzare la capacità degli architetti europei nella 1) comunicazione, co-creazione e mediazione con i cittadini e le parti interessate nei processi di progettazione, pianificazione e costruzione; o 2) nell’integrazione, nelle loro pratiche, del Green Deal europeo, in particolare dei principi del Nuovo Bauhaus Europeo, o 3) nell’internazionalizzazione delle loro carriere.

– Patrimonio culturale: rafforzare la capacità dei professionisti del settore riguardo a 1) coinvolgimento e mediazione con i cittadini nella comunicazione e presentazione del patrimonio culturale, per sviluppare relazioni con il pubblico e le parti interessate; 2) digitalizzazione del materiale del patrimonio culturale, dei siti e degli edifici storici, compreso l’uso di tecnologie 3D e AI; 3) gestione del rischio, con focus sulla prevenzione e la preparazione al rischio in relazione a calamità naturali e non, compreso l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici in conformità con i principi del Green Deal europeo.

I progetti dei settori della musica, dell’editoria, dell’architettura e del patrimonio culturale possono affrontare le priorità specifiche per settore o una delle priorità di cui ai punti 1-5, mentre i progetti inerenti altri settori della cultura e creatività possono essere orientati solo alle priorità indicate da 1 a 5.

I progetti proposti devono includere una strategia motivata e una descrizione di come intendono implementare le priorità scelte.

I progetti devono avere una durata massima di 48 mesi.

Si prevede di finanziare circa 130 progetti.

Beneficiari del bando sono persone giuridiche, pubbliche e private, attive nei settori culturali e creativi stabilite in uno dei Paesi ammissibili ad Europa Creativa. Questi Paesi sono: Stati UE, compresi PTOM; Paesi terzi associati al programma (elenco non ancora disponibile).

Il bando è aperto anche ad organizzazioni internazionali.

Il capofila di progetto deve essere legalmente costituito da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.

Entità Contributo

– Progetti di piccola scala: contributo UE fino all’80% del costo del progetto per massimo 200.000 €

– Progetti di media scala: contributo UE fino al 70% del costo del progetto per massimo 1.000.000 €

– Progetti di larga scala: contributo UE fino al 60% del costo del progetto per massimo 2.000.000

Il bando ha scadenza 7 settembre 2021, ore 17 (ora di Bruxelles).

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