Il bando finanzia progetti di cooperazione interregionale, che sono progetti che riuniscono enti di policy di diversi paesi europei che lavorano insieme su una questione di sviluppo regionale comune.
Si basano sull’esperienza acquisita nelle regioni partecipanti e attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche ed eventualmente testando approcci innovativi (con azioni pilota), mirano a trovare nuove soluzioni per le sfide territoriali affrontate dalle regioni partecipanti e ad integrare queste soluzioni nelle loro politiche di sviluppo regionale
Per ottenere miglioramenti negli strumenti di policy, le tradizionali attività di scambio di esperienze a volte devono essere completate con attività più operative: il progetto può pertanto prevedere la realizzazione di azioni pilota, legate alla sperimentazione di un nuovo approccio di intervento pubblico, per verificarne la fattibilità o la sua trasferibilità in un nuovo contesto.
Questo tipo di azioni può essere previsto già in fase di presentazione della proposta progettuale, oppure può essere uno dei risultati della core phase ed essere quindi proposto nella fase di follow-up.
I progetti che entro la fine della core phase non conseguono miglioramenti negli strumenti di policy sono tenuti a produrre un piano d’azione, un documento che spiegherà come la regione partner migliorerà la propria politica grazie all’apprendimento acquisito dal progetto.
Una proposta progettuale può riguardare qualsiasi tema di rilevanza condivisa fra i partner, in linea con le loro esigenze regionali, purché ciò rientri nell’ambito della politica di coesione. In particolare, dovrà rientrare in uno dei seguenti obiettivi specifici (OS)
Parte A (che beneficia dell’80 del budget del bando)
- Obiettivo politico 1: Europa più smart
Tutti gli OS:
- Capacità di ricerca e innovazione, adozione di tecnologie avanzate;
- Digitalizzazione per cittadini, imprese, enti di ricerca ed enti pubblici;
- Crescita sostenibile e competitività delle PMI e creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche attraverso investimenti produttivi;
- Competenze per la specializzazione smart, la transizione industriale e l’imprenditorialità;
- Connettività digitale
- Obiettivo politico 2: Europa più verde
Tutti gli OS:
- Efficienza energetica e riduzione delle emissioni a effetto serra
- Energie rinnovabili
- Sistemi energetici intelligenti, reti e stoccaggio
- Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione del rischio di catastrofi, resilienza
- Accesso all’acqua e gestione sostenibile dell’acqua
- Economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse
- Tutela e conservazione della natura e della biodiversità, infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento
- Mobilità urbana sostenibile per un’economia a zero emissioni di carbonio
- Obiettivo politico 4: Europa più sociale
I seguenti OS:
- Efficacia e inclusività del mercato del lavoro, accesso a un’occupazione di qualità, economia sociale
- Parità di accesso all’assistenza sanitaria, resilienza dei sistemi sanitari, assistenza familiare e comunitaria
- Cultura e turismo per lo sviluppo economico, l’inclusione sociale e l’innovazione sociale
Parte B (che beneficia del 20% del budget del bando)
- Obiettivo politico 3: Europa più connessa
Tutti gli OS:
- TEN-T (Reti transeuropee di trasporto) resilienti ai cambiamenti climatici, intelligenti, sicure, sostenibili e intermodali
- Mobilità nazionale, regionale e locale sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici, intelligente e intermodale
- Obiettivo politico 4: Europa più sociale
I seguenti OS:
- Accesso all’istruzione, alla formazione e all’apprendimento permanente, all’istruzione e alla formazione a distanza e on-line
- Inclusione delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati
- Integrazione socioeconomica dei cittadini di paesi terzi, compresi i migranti
- Obiettivo politico 5: Europa più vicina ai cittadini
Tutti gli OS:
- Sviluppo territoriale integrato sostenibile, cultura, patrimonio naturale, turismo sostenibile e sicurezza (aree urbane)
- Sviluppo territoriale integrato sostenibile, cultura, patrimonio naturale, turismo sostenibile e sicurezza (zone diverse dalle aree urbane)
Beneficiari del bando sono:
- Autorità pubbliche locali, regionali e nazionali
- Enti di diritto pubblico
- Enti privati no-profit
Il cofinanziamento UE (fondi FESR) può coprire fino al 70% o all’80% dei costi ammissibili del progetto, a seconda dello status dei partner UE coinvolti: 70% per gli enti privati no-profit, 80% per autorità pubbliche o enti di diritto pubblico.
I soggetti stabiliti in Svizzera e Norvegia non possono beneficiare dei fondi FESR: per i partecipanti norvegesi, il cofinanziamento può coprire fino al 50% dei costi ammissibili a carico di fondi stanziati dalla Norvegia; i soggetti stabiliti in Svizzera devono rivolgersi ai referenti del programma a livello nazionale per avere indicazioni sulle possibilità di cofinanziamento.
Una proposta progettuale deve comprendere almeno 3 enti di 3 Stati diversi, (dei quali almeno 2 siano Stati UE); il numero ideale è di 5/8 partner.
Nella proposta progettuale almeno uno degli strumenti di policy affrontati deve essere un programma dell’obiettivo Investimenti per l’occupazione e la crescita e nel partenariato deve essere coinvolta, come partner o lead partner, l’autorità responsabili di tale programma o della sua attuazione (nel caso non coincidano). Un ente può partecipare a un progetto anche in qualità di advisory partner, ovvero partner con competenze tecniche elevate di interesse del progetto (è ammissibile al massimo un partner di questo tipo per progetto).
Le proposte progettuali devono anche garantire che le quattro aree in cui è suddiviso il territorio del programma siano rappresentate nella partnership con almeno un partner di progetto.
Le quattro aree sono:
- NORD: Danimarca, Estonia Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Svezia; Norvegia.
- EST: Austria, Bulgaria,Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria
- SUD: Italia, Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna.
- OVEST: Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi; Svizzera.
Le regioni coinvolte nel partenariato dovrebbero trovarsi su livelli diversi di sviluppo sul tema oggetto del progetto.
Le proposte progettuali devono essere scritte in lingua inglese.
Scadenza: 31 maggio 2022