Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle P.M.I e aggregazioni di P.M.I. – 2024

Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle P.M.I e aggregazioni di P.M.I. - 2024

Con delibera di Giunta regionale n. 2150 dell’11 novembre 2024, la Regione Emilia-Romagna intende rafforzare la presenza delle imprese dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali, favorendo anche la diversificazione delle destinazioni dell’export regionale. A questo scopo il bando prevede il supporto a progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale realizzati da piccole e medie imprese, singolarmente o in aggregazione.

Possono presentare domanda i soggetti giuridici con attività economica di micro, piccola e media dimensione. I soggetti economici possono partecipare singolarmente o aggregati in associazioni temporanee di imprese o di scopo (ATI o ATS) o Reti di imprese

Sono ammissibili gli interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo fino a due paesi esteri e che si avvalgano di consulenze e partecipazione a massimo 4 fiere nei paesi obiettivo

Tipologia ed entità del contributo

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto:

  • nella misura del 60% delle spese ritenute ammissibili per i partecipanti in forma singola
  • nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili per ATI/ATS e Reti

 Il contributo regionale non potrà comunque superare:

  • il valore di € 40.000,00 per i partecipanti in forma singola;
  • il valore di € 140.000,00 per ATI/ATS e Reti.

Ai contributi di cui al presente bando si applica il Regolamento CE 1407/2013 del 18 dicembre 2013 in materia di aiuti de minimis.

Le domande devono essere presentate tramite applicativo Sfinge 2020 a partire dalle ore 12.00 del 13 gennaio 2025, fino alle ore 16.00 del 13 febbraio 2025.

Scadenza: 13 febbraio 2025

MIMIT: bando per la transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori

MIMIT: bando per la transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori

Dalle ore 12:00 dell’11 dicembre 2024 fino al 31 gennaio 2025, sarà possibile presentare le domande di accesso alle agevolazioni promosse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), a sostegno della transizione ecologica e digitale per le imprese del settore moda, tessile e accessori.

L’intervento, dettagliato nell’art. 11 della Legge Made in Italy (206/2023), dispone di un fondo di 15 milioni di euro e prevede agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto, coprendo fino al 50% delle spese ammissibili e con un limite massimo di 60.000 euro

Le spese finanziabili includono:

  1. formazione del personale aziendale
  2. implementazione di tecnologie innovative (come cloud computing, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata, Internet of Things, realtà aumentata) e soluzioni per la tracciabilità digitale della filiera
  3. certificazioni di sostenibilità ambientale
  4. analisi del ciclo di vita dei prodotti

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese qualificate come PMI, operanti sull’intero territorio nazionale nel settore del tessile, moda e accessori (indicate da specifici codici ATECO), che intendono intraprendere percorsi di sviluppo volti a favorire la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti.

Le domande per partecipare potranno essere inviate attraverso lo sportello online di Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero.

Scadenza: 31 gennaio 2025

Agevolazioni finanziarie alle imprese agricole per il credito di funzionamento 

Agevolazioni finanziarie alle imprese agricole per il credito di funzionamento

L’aiuto è destinato alle imprese zootecniche che operano nel settore della produzione primaria delle carni suine. In particolare, possono presentare Domanda di partecipazione le imprese suinicole che rispettano i seguenti requisiti:

  1. siano attive nell’allevamento commerciale di suini ad elevata capacità, cioè con capacità massima uguale o superiore a trecento suini;
  2. abbiano, in sede di presentazione della Domanda di partecipazione, almeno una sede operativa in cui è svolta l’attività di allevamento di suini sul territorio lombardo, come risultante da visura camerale. La sede sul territorio lombardo, in cui è svolta l’attività di allevamento di suini, dovrà essere mantenuta fino al momento dell’erogazione dell’Agevolazione;
  3. abbiano attivato/aggiornato il Fascicolo Aziendale informatizzato nel Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (SISCO)5.

Erogazione di Contributi in conto interessi a fronte di Finanziamenti, concessi dagli Istituti Proponenti ai Beneficiari, e finalizzati a sostenere il fabbisogno finanziario che il Beneficiario può destinare alla creazione di liquidità necessaria al funzionamento dell’impresa.

Contributo in conto interessi determinato sull’importo del Finanziamento ammesso all’Agevolazione, quale quota parte degli interessi posta a carico del Fondo. L’importo minimo del Finanziamento concesso dall’Istituto Proponente ammissibile al Contributo è stabilito in 50.000,00 euro e il massimo in 200.000,00 euro, anche in presenza di un Finanziamento di importo superiore concesso dall’Istituto Proponente. La durata del Finanziamento ammissibile al Contributo non può essere inferiore ai 24 mesi o superiore ai 60 mesi, comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento della durata massima di 12 mesi. Per la quota del Finanziamento ammessa al Contributo, il Contributo stesso è pari a 400 bps per anno e comunque non superiore al tasso applicato dall’Istituto Proponente. La determinazione del Contributo avviene sulla base di un piano di ammortamento a rate costanti di capitale con periodicità semestrale attualizzato al tasso di riferimento europeo. Il Contributo massimo concedibile, costituente l’elemento di aiuto, non può superare l’importo previsto dal Reg. (UE) 1408/2013 e ss.mm.ii.

Scadenza: bando a sportello

Contributi per creazione e consolidamento di start-up innovative

Contributi per creazione e consolidamento di start-up innovative

Il bando ha lo scopo di concedere agevolazioni sotto forma di sovvenzione a fondo perduto.

  1. Sono soggetti destinatari / beneficiari del bando:Start up innovative ai sensi dell’art. 25 del DL 179/2012, come riportato
    nell’allegato 1, la cui costituzione è avvenuta nei trentasei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di finanziamento e iscritte presso l’apposita sezione del Registro Imprese presso la CCIAA territorialmente competente.
  2. persone fisiche che si impegnano a costituire l’impresa entro sei mesi dalla data di comunicazione di ammissione; la neo-impresa dovrà avere le caratteristiche previste dall’art. 25 del decreto legge 179/2012 e dovrà iscriversi nell’apposita sezione del Registro Imprese presso la CCIAA territorialmente competente.

I soggetti di cui alle precedenti lettere a) e b) devono avere la dimensione di micro e piccole imprese ai sensi dell’art. 22 del Reg. 651/2014 ed avere sede legale e/o unità locale nel territorio regionale operanti nei settori ammissibili ai sensi della Delibera di giunta regionale n. 1155 del 09/10/2023, purché la loro attività non rientri:

  1. nei settori esclusi dall’ambito di intervento del Fesr;
  2. nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del Regolamento di esenzione (GBER).

Per la classificazione delle attività economiche rileva il possesso, alla data di
presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco di cui alla suddetta delibera di giunta 1155/2023 come da classificazione delle attività economiche Ateco Istat 2007 e successivi aggiornamenti, individuato come primario per la/le sede/sedi (sede legale e/o unità locale) destinataria/destinatarie dell’agevolazione.
Per le imprese costituende, rileva il possesso di uno dei suddetti codici Ateco, individuato come primario per la/le sede/sedi (sede legale e/o unità locale) destinataria/destinatarie dell’agevolazione, alla data di iscrizione al Registro delle imprese.

La domanda è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo del valore di 16,00 euro salve disposizioni di legge che prevedono l’esenzione.
La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 14 novembre 2024 e fino alle ore 16.00 del 31 gennaio 2025.

Scadenza: 31 gennaio 2025

Contributi per progetti educativi di alfabetizzazione mediatica e digitale a tutela dei minori

Contributi per progetti educativi di alfabetizzazione mediatica e digitale a tutela dei minori

Il bando ha l’obiettivo strategico di selezionare, finanziare e promuovere progetti di alfabetizzazione digitale e mediatica, di natura comunicativa ed educativa, a favore dei minori, anche di carattere innovativo, che siano focalizzati su almeno una delle seguenti linee di intervento:

  • prevenzione del fenomeno del cyberbullismo o di qualunque altra forma di violenza, molestia, ricatto e denigrazione realizzata sui minori, attraverso l’uso non appropriato delle nuove tecnologie;
  • sostegno alla genitorialità per un accrescimento delle conoscenze in merito all’utilizzo del web e dei relativi rischi;
  • prevenzione dei possibili altri abusi derivanti da un’esposizione dei minori al web, con particolare attenzione ai relativi rischi connessi alla emulazione, all’adescamento online,all’isolamento sociale,alla manipolazione digitale e alla dipendenza da social media”;
  • sviluppo delle conoscenze in materia di cittadinanza digitale per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie da parte dei minori e promozione della consapevolezza algoritmica e del senso critico da parte dei teens (soggetti di età compresa tra i 14 e i 18 anni non compiuti).

I progetti ammissibili devono prevedere necessariamente l’implementazione delle azioni di:

  • creazione di materiali educativi, quali guide, video tutorial, infografiche, quiz, giochi interattivi, podcast, format audiovisivi, fruibili sui media e sulle piattaforme web
  • realizzazione di campagne di sensibilizzazione sui media audiovisivi, sulle piattaforme web per promuovere la consapevolezza dell’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e digitale.

Facoltativamente possono prevedere anche l’implementazione di corsi o workshop, da offrire in presenza e/o online su piattaforme web, con il coinvolgimento di esperti settoriali e, eventualmente, in collaborazione con biblioteche, centri di aggregazione minorili e altre organizzazioni che operano nel settore di riferimento.

I progetti devono garantire l’attenzione al superiore interesse dei minori, a tutela dei loro bisogni e delle loro relazioni nell’ambiente digitale, ed essere necessariamente diretti al target primario dei minori di età compresa tra gli 8 e i 18 anni non compiuti. In aggiunta, possono anche essere diretti al target secondario costituito da genitori, educatori e insegnanti, operatori che si occupano di minori.

Le imprese che operano come fornitori di servizi di media possono presentare domanda in qualità di capofila di un partenariato, del quale devono far parte obbligatoriamente un ente del terzo settore di natura non commerciale (ETS) e un’impresa che opera come fornitore di piattaforme per la condivisione di video.

Nel partenariato possono essere coinvolti ulteriori soggetti partner come:

  • altre imprese che operano come fornitori di piattaforme per la condivisione di video;
  • altre imprese che operano come fornitori di servizi di media;
  • imprese di produzione audiovisiva e di videogiochi;
  • pubbliche amministrazioni centrali o locali;
  • istituzioni scolastiche e/o educative e/o ricreative.

Per la realizzazione dei progetti sono disponibili complessivamente 1,7 milioni di euro.

Il contributo è concesso fino ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili per la realizzazione del progetto. L’importo massimo del contributo per ciascun partenariato di progetto non può superare, in ogni caso, il limite di 340 mila euro.

Scadenza: 30 agosto 2024

Bando “Ecosistemi culturali al Sud Italia”

Bando “Ecosistemi culturali al Sud Italia”

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Obiettivo del bando è promuovere la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale del Mezzogiorno, materiale e immateriale, favorendo il rafforzamento del legame tra bene comune e comunità territoriale attraverso l’attivazione di processi di sviluppo locale.

Il concetto di ecosistema culturale mette a sistema la valorizzazione di immobili pubblici con un rilevante significato storico, artistico, sociale per il territorio (es. scuole, palazzi comunali dismessi, cinema, e/o che insistono anche su parchi e parchi archeologici etc.), del patrimonio culturale immateriale che contraddistingue il contesto di riferimento (es. rappresentazioni, tradizioni, arti e mestieri, visioni artistiche contemporanee) e la rete degli enti del terzo settore ed istituzioni culturali che partecipano alla vita comunitaria.

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le proposte progettuali potranno prevedere, attraverso la valorizzazione di immobili pubblici con un rilevante significato storico, artistico e sociale per il territorio, lo sviluppo di attività sociali, culturali, artistiche e/o naturalistiche in chiave moderna e contemporanea, in grado di sensibilizzare e coinvolgere la comunità e generare nuova attrattività nel territorio.

Le proposte dovranno contemplare programmi economicamente sostenibili legati alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, favorendo anche l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di fragilità.

I beni pubblici dovranno essere messi a disposizione del progetto per almeno 10 anni.

Le Proposte dovranno essere realizzate in Comuni con meno di 100.000 abitanti ma più di 5.000 nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

La durata complessiva dei progetti deve essere compresa tra i 36 e i 48 mesi.

Il Proponente deve possedere i seguenti requisiti:

  • essere costituito in forma di ETS e iscritto al RUNTS;
  • essere stato costituito entro il 31/12/2021;
  • avere la sede legale nella regione di intervento.

Oltre al Proponente, la partnership deve includere almeno un altro ente di terzo settore e l’Ente pubblico su cui insiste il bene oggetto di valorizzazione. Gli altri Soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, a quello della scuola, a quello delle istituzioni artistico-culturali, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. La partecipazione di enti for profit è legata all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 2 milioni di euro.

Il contributo non può essere inferiore a euro 250.000 e non superiore a euro 500.000 fino al 90% del costo complessivo del progetto.

Scadenza: 15 ottobre 2024

Tutela prodotti IGP non agroalimentari

Tutela prodotti IGP non agroalimentari

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Domande dal 16 settembre 2024.

Il bando intende favorire l’accesso alla nuova tutela europea per le Indicazioni Geografiche Protette (IGP).

A partire dal 1° dicembre 2025, infatti, la predisposizione del disciplinare sarà condizione necessaria per presentare la domanda di registrazione di un’IGP per prodotti artigianali e industriali.

Ciò permetterà di estendere alle produzioni non agroalimentari le stesse tutele previste a oggi per il settore agroalimentare, consentendo di promuovere a livello internazionale i territori e le produzioni locali e regionali.

Il contributo è destinato alle associazioni di produttori per le spese di consulenza tecnica sostenute per la predisposizione del disciplinare di produzione dei prodotti industriali e artigianali tipici.

Le risorse a disposizione sono pari a 3 milioni di euro.

Le domande vanno presentate a partire dal 16 settembre ed entro le ore 13 del 31 ottobre 2024.

Scadenza: 31 ottobre 2024

PR FESR 2021 -2027 – AZIONE 1.3.1. – BANDO “CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE DELLE MPMI ALLE FIERE INTERNAZIONALI IN LOMBARDIA”

PR FESR 2021 -2027 - AZIONE 1.3.1. - BANDO “CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE DELLE MPMI ALLE FIERE INTERNAZIONALI IN LOMBARDIA”

Fiera

Il bando è finalizzato a promuovere l’attrattività del “Sistema Lombardia” sui mercati globali, creando occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri per attrarre investimenti e a promuovere accordi commerciali, attraverso il sostegno, con un’agevolazione a fondo perduto, alla partecipazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese alle manifestazioni fieristiche di livello internazionale che si svolgono in Lombardia.

Possono presentare domanda di partecipazione alla presente misura Micro, Piccole e Medie Imprese, in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  1. essere MPMIai sensi dell’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014 e s.m.i.
  2. essere iscritte al Registro delle Impresee risultare attive
  3. non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato liquidatorio, concordato semplificato, liquidazione controllata per le start-up innovative o in qualsiasi altra procedura estintiva equivalente secondo la normativa vigente di diritto interno di cui al Decreto legislativo n.14 del 12 gennaio 2019 “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155” e s.m.i.

All’atto dell’erogazione del contributo, i soggetti beneficiari dovranno essere inoltre in possesso del seguente ulteriore requisito: avere almeno una sede operativa attiva in Lombardia.

Le agevolazioni sono concesse in forma di contributo a fondo perduto in percentuale dei costi ammissibili, fino a un massimo di € 15.000.00 per “Nuovi espositori” e di € 8.000,00 per “Espositori abituali” Non saranno ammissibili progetti con costi inferiori a € 6.000,00 È ammessa la partecipazione di Nuovi espositori ed Espositori abituali, come di seguito intesi:

  • Nuovo espositore: impresa richiedente che, relativamente a tutte le fiere indicate nel progetto, non ha partecipato alle precedenti 3 edizioni (fiere con cadenza annuale o semestrale inferiore) o 2 edizioni (fiere con cadenza biennale o superiore).
  • Espositore abituale: impresa richiedente che, relativamente ad almeno una delle fiere indicate nel progetto, ha già partecipato almeno una volta alle precedenti edizioni della fiera.

L’importo dell’agevolazione e l’intensità di aiuto massima concedibile sono così determinati:

  • 50% dei costi ammissibili;
  • Premialità del 5% in caso di microimpresa, come definita all’allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014;
  • Premialità del 5%, in caso di startup (impresa iscritta al Registro Imprese e attiva da non più di 24 mesi);

E’ possibile presentare domanda di partecipazione dal 31 luglio 2024 alle ore 10.00 e fino ad esaurimento risorse, esclusivamente in via telematica tramite il sistema informatico “Bandi e Servizi”.

Scadenza: bando a sportello

IMPRESA ROSA REGIONE LAZIO

IMPRESA ROSA REGIONE LAZIO

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In attuazione della D.G.R. n. 495 del 10/08/2023, l’avviso incentiva l’adozione di sistemi di gestione sulla parità di genere da parte delle imprese del Lazio, al fine di promuovere sui luoghi di lavoro la diffusione di una cultura che sostenga l’autostima, la consapevolezza e l’autodeterminazione femminile (cd. empowerment).

La parità di genere è uno dei 17 obiettivi fissati dall’ONU per lo sviluppo sostenibile, e l’impegno delle imprese sui temi della diversità e inclusività sta diventando sempre più importante sotto il profilo commerciale e per l’accesso ai finanziamenti (Environmental, Social, Governance – ESG).

Inoltre, uno degli obiettivi del PNRR è il raggiungimento entro il 2026 dell’incremento di cinque punti nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al quattordicesimo posto nella classifica dei Paesi UE.

Anche per questo il possesso della certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 costituisce sempre più spesso una premialità per l’accesso ai finanziamenti pubblici, a partire da quelli cofinanziati dal bilancio europeo e inclusi quelli concessi dalla Regione Lazio.

L’Avviso prevede:

  1. il riconoscimento di contributi alle Micro e Piccole Imprese per ottenere la prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato per la specifica prassi presso Accredia ai sensi del regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011 (Certificazione di Parità di Genere);
  2. il riconoscimento del diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” alle imprese del Lazio che hanno ottenuto tale Certificazione di Parità di Genere, anche a prescindere dal contributo regionale e comprese le imprese di maggiori dimensioni.

La dotazione finanziaria di euro 250.000 dell’Avviso è interamente destinata per i contributi a fondo perduto alle Micro e Piccole Imprese che ottengono la prima Certificazione di Parità di Genere. Tali contributi sono determinati in un importo fisso, commisurato al numero di dipendenti e indipendente dalle spese sostenute, e sono erogati in una unica soluzione a fronte di apposita richiesta da presentarsi entro 180 giorni dalla Data di Concessione corredata della sola documentazione attestante l’ottenimento della Certificazione.

Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio”, marchio di certificazione di cui all’art. 11 bis del D. Lgs. del 10 febbraio 2005 n. 30 e ss. mm. e ii. (cd. Codice della Proprietà Industriale), può comportare:

  • la partecipazione esclusiva a campagne promozionali realizzate dalla Regione Lazio;
  • il riconoscimento di priorità o premialità (punteggi aggiuntivi) ai fini dell’accesso ad agevolazioni promosse dalla Regione Lazio, anche a valere su risorse nazionali o europee;
  • l’accesso esclusivo o preferenziale a progetti  formativi  volti  all’inserimento lavorativo delle donne, a partire da tirocini per le donne vittime di violenza.

Possono beneficiare del contributo per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere le imprese che alla Data della Domanda:

  • sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultante da tale registro;
  • rientrano nei parametri dimensionali di Micro o Piccola Impresa ai sensi dell’Allegato 1 del Reg. (UE) 651/2014;
  • hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso;
  • non sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.

Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” è riconosciuto a tutte le Micro e Piccole Imprese che hanno ottenuto il contributo regionale per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere, dal momento in cui è verificato in possesso di tale Certificazione e senza necessità di presentare autonoma richiesta.

Il diritto di utilizzare tale marchio è inoltre riconosciuto alle imprese che ne facciano apposita richiesta anche di media o grande dimensione e che, alla data della Domanda:

  • sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultanti da tale registro;
  • sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.

Il contributo è a fondo perduto ed è riconosciuto a fronte dell’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere.

Si tratta di un importo fisso riportato nella seguente tabella, commisurato al numero dei dipendenti 2023, in conformità all’art. 9 (contributi per i servizi di certificazione della parità di genere) dell’Avviso attuativo della Misura PNRR, Missione 5, Componente 1, Investimento 1.3 (“Sistema di certificazione della parità di genere”).

I dipendenti devono essere calcolati in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso, e in conformità alle disposizioni in materia di dimensione di impresa di cui all’allegato 1 al Reg. (UE) 651/2014 e la conseguente definizione di Micro e Piccola Impresa in appendice 1 all’Avviso. Per la determinazione dell’importo del contributo si considerano però solo i dipendenti dell’impresa in senso stretto e non quelli delle eventuali Imprese Collegate o Associate che sono rilevanti per la dimensione di impresa.

Il contributo è a titolo De Minimis e deve essere quindi eventualmente ridotto ove necessario per rispettare il massimale di aiuti De Minimis concedibili alla medesima Impresa Unica in tre anni.

Il contributo riconosciuto ai sensi del presente Avviso non è compatibile con nessun altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico concesso per l’ottenimento della medesima Certificazione, vale a dire quelli prevedono tra le spese ammissibili quelle sostenute nei confronti dell’organismo accreditato per il rilascio della prima Certificazione o la cui erogazione è condizionata all’ottenimento della prima Certificazione.

Si fa presente che in sede di Domanda l’impresa Richiedente può avere richiesto o anche ottenuto un altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico per l’ottenimento della medesima Certificazione. In tal caso tuttavia l’impresa si impegna, con la sottoscrizione dell’Atto di Impegno e quindi accettando il contributo regionale concesso, a rinunciare a tali altri aiuti di stato o finanziamenti pubblici e, con la sottoscrizione della richiesta di erogazione, dichiara ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 di non averne in quel momento più diritto e di non averne fruito. La veridicità di tale dichiarazione può essere verificata, tra l’altro e con estrema semplicità, consultando il Registro Nazionale degli Aiuti.

Le Domande per la concessione del contributo o per il diritto di utilizzare il marchio Impresa Rosa Regione Lazio devono essere presentate esclusivamente on-line mediante la piattaforma GeCoWEB Plus.

Le procedure di presentazione della Domanda sono distinte in:

  1. richiesta di contributo per l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022” per le Micro e Piccole Imprese del Lazio che non hanno già tale certificazione al momento della Data della Domanda, richiedono il contributo per ottenerla e, una volta ottenuta, il diritto all’utilizzo del marchio Impresa Rosa Regione Lazio;
  2. richiesta di uso del marchio Impresa Rosa Regione Lazio”, per le imprese del Lazio che hanno già ottenuto alla Data di Domanda la Certificazione di Parità di Genere (senza il contributo regionale previsto dal presente Avviso).

Il Formulario è disponibile on line a partire dalle ore 12:00 del 26 agosto 2024. L’invio della Domanda deve avvenire a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024 ed entro le ore 17:00 del 27 agosto 2025.  La Direzione Regionale mediante proprio provvedimento può anticipare la chiusura del termine per la presentazione delle Domande A – richiesta di contributo a seguito dell’esaurimento delle risorse finanziarie.

Scadenza: 27 agosto 2025

Assegnazione di contributi regionali alle Comunità Montane e ai Comuni che svolgono indagini funzionali all’accertamento degli usi civici – anno 2024

Assegnazione di contributi regionali alle Comunità Montane e ai Comuni che svolgono indagini funzionali all’accertamento degli usi civici - anno 2024

Bene culturale emilia

Assegnazione di contributi regionali alle Comunità Montane e ai Comuni che svolgono indagini funzionali all’accertamento degli usi civici ai sensi del comma 1 dell’art. 166 della legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale) – anno 2024 – d.g.r. n. XII/2571/2024.

Possono partecipare al bando Comunità Montane per conto dei Comuni del proprio territorio o Comuni singoli o associati.

Il contributo è concesso a fondo perduto, nella misura del 50% della spesa dichiarata ammissibile per lo svolgimento delle indagini di accertamento degli usi civici. Il contributo è erogato fino ad un limite di 10.000,00 euro per comune indagato.

La domanda di partecipazione deve essere presentata a Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste sulla piattaforma Bandi e Servizi entro il 25 settembre 2024.

Scadenza: 25 settembre 2024

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