CLIMATE-NEUTRAL AND SMART CITIES – The University of Bologna for and by the city and the citizens

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“CLIMATE-NEUTRAL AND SMART CITIES The University of Bologna for and by the city and the citizens” è l’evento organizzato lunedì 27 novembre 2023 dall’Università di Bologna e rivolto ai membri della comunità accademica, agli amministratori, alle imprese e ai rappresentanti della società interessati alla Mission Climate-neutral and smart cities di Horizon Europe.

L’incontro prenderà avvio dalle comunicazioni sulla Missione e sui suoi obiettivi da parte della Commissione Europea e procederà con la presentazione di due progetti. Seguiranno quattro momenti in cui ricercatori dell’Università di Bologna, attori industriali e rappresentanti di enti territoriali e di altre università si confronteranno sulle azioni in corso e auspicate per il raggiungimento degli obiettivi della Missione. In chiusura, il Rettore Giovanni Molari interverrà con una riflessione sul ruolo dell’Università per le prospettive future della Missione.

L’evento avrà luogo in presenza presso l’Aula Prodi in Piazza San Giovanni in Monte 2 a Bologna, e si terrà in lingua italiana ad eccezione dell’intervento in inglese della Commissione Europea.

La capienza dell’aula è limitata e per richiedere la partecipazione è necessario registrarsi.

Resilient Europe: Empowering regions for climate adaptation

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Il 23 novembre 2023, è stato organizzato a Bruxelles e online l’evento “Resilient Europe: Empowering regions for climate adaptation”, la conferenza di lancio di Pathways2Resilience.

La conferenza esplorerà come le regioni stanno attuando con successo la missione dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici e come appare l’adattamento trasformativo nella pratica, prendendo in considerazione i nuovi modelli finanziari, l’impegno dell’ecosistema e le politiche innovative.

Durante l’evento, sarà possibile confrontarsi con i rappresentanti regionali tra i firmatari della Carta della missione dell’UE e oltre, i responsabili politici dell’UE, i governi nazionali e gli esperti di resilienza climatica.

Per partecipare all’evento, è necessario registrarsi.

Online il bando IFAB 2023/2024 sull’impiego sociale dei big data e dell’intelligenza artificiale

Online il bando IFAB 2023/2024 sull'impiego sociale dei big data e dell'intelligenza artificiale

L’International Foundation Big Data e Artificial Intelligence for Human Development (IFAB) ha pubblicato il bando per progetti 2023/2024, con scadenza il 16 ottobre 2023.

L’obiettivo di IFAB è stabilire e rafforzare un Hub europeo sui Big Data e l’Intelligenza Artificiale attraverso la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione in tali ambiti che siano interdisciplinari, responsabili e sostenibili che rispondano alle necessità sociali e industriali.

Le proposte, della durata prevista di di 12 mesi, dovranno sviluppare o sfruttare metodi di calcolo HPC, analisi di big data o intelligenza artificiale, flussi di lavoro di cloud ed edge computing, nonché metodi di calcolo quantistico nelle aree tematiche di interesse:

  • Terra e clima
  • Assistenza sanitaria e medicina
  • Sistemi sociali complessi
  • Nuovi materiali

Possono partecipare al bando consorzi di partner diversificati che includano almeno un’azienda privata o un’industria e un partner di ricerca. Inoltre, ciascun Principal Investigator dell’ente capofila può partecipare in tale ruolo a una sola proposta progettuale.

Il budget a disposizione della call è di € 500.000, con un tetto massimo per progetto di € 120.000 e almeno un progetto finanziato per ciascuna delle aree tematiche indicate. Il rimborso sarà pari al 50% dei costi ammissibili per le aziende private non membri della Fondazione, mentre saranno finanziate fino al 100% le spese per i membri della Fondazione, gli enti pubblici e gli operatori senza scopo di lucro e le organizzazioni di ricerca.

Scadenza: 16 ottobre 2023

Siccità e alluvioni: il ruolo delle città nel drenaggio urbano sostenibile

Siccità e alluvioni: il ruolo delle città nel drenaggio urbano sostenibile

Il 28 settembre 2023, dalle 14.30 alle 16.30, si svolgerà, in modalità online, il settimo incontro del programma “I pomeriggi del Forum Cambiamenti Climatici“.

L’evento sarà dedicato al tema delle infrastrutture blu e alla gestione degli eventi estremi come siccità e alluvioni, in una prospettiva di mitigazione e adattamento.

Durante il webinar saranno presentate misure di policy, progetti, strumenti ed esperienze sviluppate anche in contesti transnazionali, a cura di esperti e amministratori.

Per partecipare è necessaria la registrazione.

ELBE Alliance: al via il bando per l’innovazione delle PMI

ELBE Alliance: al via il bando per l'innovazione delle PMI

La ELBE Alliance ha lanciato dei nuovi bandi che mirano a sostenere le PMI europee nello sviluppo della loro resilienza e della transizione verde e digitale, con scadenza il 30 settembre 2023.

Il meccanismo di innovazione ELBE Eurocluster sosterrà 8 progetti e almeno 8 PMI. La call prevede 8 challenge, che devono essere affrontate dalle PMI, in coordinamento con le parti interessate europee dell’energia rinnovabile offshore:

  • Transfer to sea methodologies
  • Support and Monitoring of Commissioning and Maintenance Activity
  • Multi-task versatile UAV system to support underwater offshore O&M activities within an Offshore Wind Farm
  • Offshore Wind Planning Optimizer considering RT production forecasting
  • Birds anti-rest effect solution
  • Cargo drone approach to the nacelle
  • Control system development for floating Vertical Axis Wind Turbine (VAWT)
  • Improved data collection for the purpose of customs reporting

Devono essere coinvolte un minimo di una PMI per progetto, anche se le domande presentate da consorzi di PMI saranno considerate positivamente nella valutazione, ancora di più se sono transfrontaliere.

Possono partecipare le PMI partecipanti devono stabilite in uno degli Stati membri UE, Liechtenstein, Islanda e Norvegia.

Il budget totale è di € 480.000 e il finanziamento a cascata erogherà 60.000€ per progetto.

Scadenza: 30 settembre 2023

ECO-READY: aperta la call per combattere la food insecurity e i cambiamenti climatici

ECO-READY: aperta la call per combattere la food insecurity e i cambiamenti climatici

L’ECO-READY Observatory ha lanciato una nuova call per i Living Labs (LL) con scadenza il 30 settembre 2023.

Il bando mira a trovare nuovi soggetti che si uniscano alla rete con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di strategie per migliorare la resilienza alimentare, promuovere l’accesso a un’adeguata alimentazione (combattendo la food insecurity) e affrontare il cambiamento climatico in UE.

I Living Labs dovranno:

  • indagare sui tipi di prodotto (prodotti alimentari e colture) e creare scenari basati su modelli;
  • testare 5 scenari rilevanti per le sfide legate al clima all’interno di una regione bioclimatica (esposizione agli shock climatici, gestione delle risorse idriche e terrestri);
  • contribuire allo sviluppo di piani di emergenza per prodotti alimentari selezionati con lo scopo di garantire l’approvvigionamento e la sicurezza alimentare, scegliendo 3 prodotti di importanza per tutti i cluster e 2 prodotti di importanza regionale;
  • fornire input alle raccomandazioni politiche.

I sottoprogetti eseguiti dai LL selezionati dureranno 24 mesi e saranno suddivisi in tre fasi: progettazione, sviluppo e impatto.

Possono partecipare consorzi composti da un minimo di 2 a un massimo di 5 partner specializzati in uno o più dei seguenti settori:

  • sicurezza alimentare,
  • biodiversità,
  • cambiamento climatico.

In particolare, i soggetti ammissibili sono: ministeri e agenzie dell’UE per l’istruzione, l’agricoltura e l’ambiente; agricoltori e organizzazioni di consulenza agricola; i rappresentanti dell’industria, della vendita al dettaglio e dei consumatori; le reti di collaborazione per la ricerca e l’innovazione; il mondo accademico e civile. I soggetti devono, inoltre, essere idonei a beneficiare dei finanziamenti di Horizon Europe.

I progetti dovranno includere almeno un partner scientifico/tecnico/commerciale e almeno una comunità di utenti.

Il budget disponibile per questo bando è di € 4.000.000 e ogni progetto può ricevere fino a € 400.000 di finanziamento.

Scadenza: 30 settembre 2023

Bando per la promozione della mobilità ciclabile per i comuni sotto i 30.000 abitanti – annualità 2024

Bando per la promozione della mobilità ciclabile per i comuni sotto i 30.000 abitanti - annualità 2024

La Regione intende incentivare la ciclabilità in un’ottica di sinergia e complementarità di obiettivi con altri strumenti adottati a favore della qualità dell’aria; in quest’ottica, particolare attenzione è rivolta ai Comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti.

Più nel dettaglio, gli obiettivi perseguiti sono:

  • realizzare nuovi collegamenti tra le piste esistenti con forte attenzione alla loro messa in sicurezza;
  • promuovere nuovi stili di vita consapevoli e di mobilità attiva anche nell’ottica della prevenzione della salute della collettività;
  • migliorare la fruizione del territorio e del contenimento dell’uso del suolo e la promozione di servizi per i ciclisti, dalla riparazione alla vigilanza.

I contributi sono assegnati ai Comuni delle zone territoriali definite dal PAIR 2020 Pianura Ovest (IT0892) e Pianura Est (IT0893) e agglomerato di Bologna interessate dall‘infrazione europea per il superamento del valore limite giornaliero di PM10.

Possono presentare domanda, quali soggetti beneficiari, i Comuni con abitanti inferiori a 30.000 dei territori sopra citati e contenuti nella tabella “Comuni beneficiari” (in questa pagina, nella sezione “Documentazione”) I comuni possono partecipare anche in forma aggregata: in tal caso è ammissibile la presentazione di un’unica richiesta di contributo per un solo beneficiario riguardante l’intero intervento.

Sono oggetto di finanziamento le spese d’investimento per la realizzazione di interventi come percorsi ciclabili e/o di moderazione del traffico e/o di messa in sicurezza delle biciclette. Alcuni esempi:

  • Nuova realizzazione di pista ciclabile in sede propria;
  • nuova realizzazione di corsia ciclabile (bike lane);
  • nuova realizzazione di Casa avanzata, con linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli;
  • nuova realizzazione di pista ciclopedonale (uso promiscuo pedoni biciclette);
  • intervento di realizzazione di nuova Zona 30 (o ampliamento);
  • intervento di realizzazione di nuova Area pedonale (o ampliamento);
  • intervento di realizzazione di nuove rastrelliere e stalli bici;
  • intervento di realizzazione di infrastrutture a servizio delle biciclette (es colonnine di ricarica per biciclette, colonnine di manutenzione di biciclette, velostazioni, stalli con blocco del telaio per la sosta in sicurezza delle biciclette ecc);
  • sistemi per il monitoraggio dei flussi delle biciclette, conformi agli standard previsti dalla Regione.

La richiesta di contributo avverrà esclusivamente on line, tramite l’utilizzo di un applicativo informatico disponibile a partire dalle ore 10:00 del 29 settembre 2023.

Scadenza: 10 ottobre 2023

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

L’operatività del Fondo è disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Il Decreto del Direttore per gli Incentivi alle Imprese del 30 agosto 2023 definisce termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate.

È prevista l’applicazione delle diposizioni di favore recate dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo” (comunicazione della Commissione europea 2023/C 101/03 concernente il Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C 101/03 del 17 marzo 2023 e successive modifiche e integrazioni) e dagli articoli 14, 17, 38 e 47 del Regolamento generale di esenzione per categoria n. 651/2014 (GBER).

Il Fondo è stato istituito dall’articolo 1, commi 478 e 479, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

I programmi di investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER.
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.

I suddetti programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
  • Spese di personale

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: “Aiuti a favore della decarbonizzazione» del “Quadro temporaneo” (sopra specificato).

In particolare:

  • Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 30% delle spese ammissibili, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto.

Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.

  • Qualora le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%.
  • Qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e pari al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.

Qualora le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%

  1. Con riferimento agli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  • al 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  1. Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni, pari:
  • al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.
  • Per quanto concerne gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto ed il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti ed della zona oggetto di investimento.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento, in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia.

Si prevede una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.

I risultati ottenuti a seguito della realizzazione degli investimenti, come individuati nella relazione tecnica economica, sono valorizzati mediante l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali.

Laddove si presentino situazioni di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile nella sezione dedicata sul sito internet del Soggetto Gestore, pubblicata entro 30 giorni dal termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione.

Scadenza: 12 dicembre 2023

INFO DAY Horizon Europe – EU Partnerships: bandi nei partenariati co-funded Cluster 5 e 6

INFO DAY Horizon Europe - EU Partnerships: bandi nei partenariati co-funded Cluster 5 e 6

APRE, in accordo con MUR e MIMIT, organizza l’evento “INFO DAY Horizon Europe – European Partnerships | Bandi 2023 nei partenariati co-funded Cluster 5 e Cluster 6”, il 14 e il 15 settembre.

Nell’arco delle due mattinate de 14 & 15 settembre verranno introdotti da esperti tematici nazionali i bandi in uscita dei partenariati co-finanziati all’interno del Cluster 5 (Climate, Energy and Mobility) e del Cluster 6 (Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment):

  • Driving Urban Transitions to a sustainable future (DUT)
  • Clean Energy Transition Partnership (CETPartnership)
  • Biodiversa+
  • Water4All – Water Security for the Planet

L’Info day si svolge on line ed è gratuito per tutti coloro interessati a partecipare ai bandi.

Il programma preliminare e le modalità di partecipazione sono disponibili nella pagina dedicata all’evento sul sito di APRE.

Online il bando 2023 per le ricerche in Artico

Online il bando 2023 per le ricerche in Artico

Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha pubblicato il bando per le ricerche in Artico 2023, con scadenza prevista il 22 settembre 2023.

La call mira a raccogliere proposte progettuali per lo svolgimento di attività di ricerca volte ad accrescere le conoscenze relative alla regione Artica e influenze alle medie latitudini, in linea con gli obiettivi definiti dal Programma PRA 2021-2023.

Nello specifico, ciascuna proposta della durata di 36 mesi dovrà indirizzarsi a uno dei seguenti obiettivi scientifici:

  • comprensione quantitativa dei processi che contribuiscono al riscaldamento rapido della regione artica, la cosiddetta ‘Arctic Amplification’
  • cambiamenti delle caratteristiche inerenti ai mari artici
  • cambiamenti degli ecosistemi artici e relative conseguenze sulla flora e fauna artica, insieme alla valutazione degli impatti dell’inquinamento
  • ricostruzioni, analisi e modellazione dei processi influenti sulle transizioni climatiche della criosfera nell’Artico
  • effetti dei cambiamenti climatici e ambientali su vari aspetti inerenti alle popolazioni artiche

Possono partecipare al bando università, istituti di ricerca pubblici e altri enti di ricerca nazionali, singolarmente o in consorzi di massimo 5 partecipanti. È altresì permessa la partecipazione di enti esteri, ma senza possibilità di ottenere finanziamenti.

Il budget complessivo della call è di € 1.404.000, per un importo compreso tra € 100.000 e € 250.000 per ciascuna proposta finanziata.

Scadenza: 22 settembre 2023

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