PSR 2014-2022. Operazione 4.1.3. Sostegno ad investimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca

PSR 2014-2022. Operazione 4.1.3. Sostegno ad investimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca

 

Tra le priorità strategiche del PSR, la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera è uno degli obiettivi ambientali più importanti e attuali, non solo per migliorare la qualità dell’aria ma anche per mitigare il cambiamento climatico.

L’Operazione 4.1.3 cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali. Nello specifico, sono finanziabili:

  • la realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio,
  • l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività (interratori, rasoterra, sottocotico),
  • la realizzazione di vasche di stoccaggio aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente,
  • la copertura dei paddock,
  • l’acquisto di separatori solido/liquido,
  • l’acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame,
  • la riduzione del consumo d’acqua nelle stalle,
  • per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie.

In graduatoria sarà assegnata una priorità a chi realizza coperture sulle vasche oppure più interventi diversi, alle aziende localizzate in pianura o collina, agli investimenti collettivi, ai giovani che si insediano, agli aderenti all’Operazione 10.1.5, a chi ha una certificazione ambientale e agli allevamenti di maggiori dimensioni. L’aliquota di contribuzione è del 40%, elevabile al 50% per i soggetti collettivi e le aziende di montagna e al 60% per i giovani agricoltori. Il massimale di spesa è di 60.000 € (100.000€ se investimenti collettivi) quando l’investimento riguarda un solo intervento, 90.000€ per la copertura delle vasche con strutture fisse e per gli investimenti che comprendono più interventi (150.000 se investimenti collettivi).

A inizio dicembre sarà organizzato un webinar di presentazione del bando, ad accesso libero, durante il quale sarà possibile chiedere eventuali chiarimenti tecnici.

Scadenza: 15/02/2022, ore 23:59.

Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (WBO)

Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (WBO)

 

La Regione Lazio (L.R. 13/2018 – art. 4, c. 40 e ss) ha istituito il Fondo rotativo regionale per il recupero delle aziende in crisi (Fondo WBO), finalizzato a sostenere operazioni per il recupero di aziende in crisi da parte di cooperative costituite da dipendenti o ex dipendenti (cd. Workers Buyout).

Con deliberazione n. 666 del 24 settembre 2019, modificata dalla deliberazione n. 717 dell’8 ottobre 2019, la Giunta Regionale ha approvato gli “Indirizzi e Criteri per la gestione del Fondo WBO” definendo i principi generali per l’accesso al Fondo e stabilendo di affidare a Lazio Innova il compito di individuare il gestore del Fondo WBO e di curare i rapporti con tale soggetto.

Finalità del Fondo WBO

Lo strumento consiste in un finanziamento agevolato – a tasso zero – e ha la finalità di sostenere l’acquisizione di aziende in crisi o oggetto di delocalizzazione, da parte dei dipendenti dell’impresa organizzati in forma cooperativa.

Il Fondo WBO, in particolare, finanzia l’affitto o l’acquisto di aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti da parte di società cooperative costituite da lavoratori dipendenti dell’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione:

  • per effetto del diritto di prelazione ai sensi di quanto disposto dall’articolo 11, comma 2, del decreto – legge 23 dicembre 2013, n. 145 (convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n.9);
  • al fine del rilancio o della riconversione del sito produttivo a rischio chiusura a causa di delocalizzazione dell’attività economica.

Beneficiari

Società cooperative, appartenenti alla categoria produzione e lavoro, costituite per almeno i 2/3 da dipendenti di un’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione (Azienda di provenienza), che presentino un progetto industriale per il recupero dell’azienda.

Spese ammissibili e finanziamento concedibile

Sono ammissibili le spese inerenti all’attività d’impresa, come elencate nell’Avviso.

Il finanziamento è pari al 100% dei costi ammissibili; l’importo minimo è pari a 20.000 euro.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero ed è concessa ai sensi e nei limiti dei Regolamenti UE n. 1407/2013 (de minimis) o n. 1408/2013 (de minimis agricoltura).

Apertura: 9.00 del 20 ottobre 2021.

Scadenza: 1° luglio 2029.

Direttiva Formazione per il Lavoro 2021–2024 – Macro Ambito Formativo 1 – periodo 2021-2022


Direttiva Formazione per il Lavoro 2021–2024 - Macro Ambito Formativo 1 - periodo 2021-2022

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Le risorse stanziate dal presente atto ammontano complessivamente a € 30.000.000,00 a copertura dei costi delle attività avviate nell’anno formativo 2021/2022 – Misura 1.8I.1.01.04: “Percorsi formativi e progetti per l’occupabilità, l’occupazione e l’aggiornamento delle competenze”.

Sono ammissibili, in qualità di beneficiari, le Agenzie Formative, di cui alla LR. 63/95, articolo 11 lettere a), b) e c), inclusa Città Studi Spa di Biella, in forma singola o associata, in possesso di accreditamento regionale per la Macrotipologia B (MB) – tipologia «fad» “formazione a distanza” e D (svantaggio) – e per la Macrotipologia C (MC) e Orientamento (MIO).

Domande dal Lun, 19/07/2021 – 09:00. Scadenza: Lun, 06/09/2021 – 12:00.

Contributi a sostegno del lavoro agile o smart working

Contributi a sostegno del lavoro agile o smart working

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La Regione Piemonte ha previsto negli artt. 37 e 38 della Legge Regionale 29 maggio 2020, n. 13. “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19”, in attuazione della L.81/2017 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, di favorire e sostenere lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione del lavoro agile o smart working negli Enti pubblici e nelle imprese, nonché forme di welfare aziendale finalizzate alla conciliazione tra vita professionale e vita lavorativa e flessibilità organizzativa, per le mansioni compatibili a tale modalità di esecuzione del rapporto lavorativo.

Il primo intervento di attuazione dei predetti articoli riguarda gli Interventi regionali finalizzato al sostegno del lavoro agile o smart working a favore delle MPMI, tenuto conto:

che il welfare aziendale sta, di fatto, diventando sempre più strategico in quanto può stimolare un miglioramento delle condizioni generali di benessere della popolazione ed in particolare determinare concreti vantaggi per i lavoratori:

riduzione dei tempi e costi di trasferimento dal luogo di residenza a quello di lavoro;
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
aumento della motivazione e della soddisfazione professionale;
che da recenti studi condotti dall’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, che significativi sono anche i vantaggi per le imprese che ne fanno uso:

l’incremento di produttività stimato è di circa il 15%;
riduzione del 20% dell’assenteismo;
consistenti risparmi per quanto riguarda la gestione degli spazi fisici aziendali che diventano oggetto di un profondo ripensamento;
che lo smart working, infine, consente di produrre benefici misurabili anche per l’ambiente ad esempio in termini di:

riduzione delle emissioni di CO2;
riduzione del traffico;
migliore utilizzo dei trasporti pubblici.
Nella Misura denominata: Interventi regionali finalizzato al sostegno del lavoro agile o smart working a favore delle MPMI, che abbiano una sede operativa in Piemonte si prevede il riconoscimento di contributi a fondo perduto destinati alla realizzazione:

di investimenti, acquisto di hardware e software e personalizzazione di applicazioni e integrazione con altri sistemi informativi aziendali, attivazione o adeguamento di impianti tecnici e dei locali necessari per l’esercizio dell’attività in smart working;
di formazione professionale e manageriale per i dipendenti, gli amministratori e soci; i corsi devono essere strettamente funzionali all’esercizio dell’attività in smart working e devono essere forniti da operatori accreditati per l’erogazione di attività di formazione professionale dalla Direzione regionale competente.
Bando a sportello.

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 – “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 - “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

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Focus area: P2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività”

Beneficiari del bando sono Imprese agricole sia in forma singola, che in forma aggregata quale quella cooperativa, nonché le imprese agricole costituenti “Comunioni a scopo di godimento”.

Tempistica raccolta domande: dal 08/03/2021 al 09/07/2021 ore 12.00

Risorse: 671.626,47 di euro

Il sostegno sarà quantificato in base alla spesa ammissibile:

  • 45% se imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (esclusi investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali);
  • 35% negli altri casi e in caso di investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali – esclusi i prodotti della pesca – di cui all’Allegato I del Trattato sia in entrata che in uscita.

Spese ammissibili:

  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi;
  • miglioramenti fondiari;
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
  • impianti lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali, fermo restando quanto precisato ai successivi punti.;
  • investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali;
  • impianti di irrigazione;
  • realizzazione di invasi ad uso irriguo;
  • investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti, entro il limite massimo del 10% delle stesse.
  • investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze.

Modalità presentazione domande di sostegno:

  • on line compilando la specifica modulistica prodotta dal SIAG – Sistema Informativo Agricolo di AGREA e presentazione presso il Gal Appennino Bolognese. Per poter compilare la domanda on line è necessario farsi accreditare alla piattaforma con procedura Agrea.
  • presso i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola – Caa.
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