Otto per mille Valdese

Otto per mille Valdese

 

La Chiesa evangelica valdese ha pubblicato ieri le linee guida per il bando 2022 dell’Otto per mille valdese (OPM). Anche quest’anno la ripartizione dei fondi otto per mille IRPEF per il sostegno di interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, sia in Italia che all’estero avverrà come di consueto attraverso la presentazione di proposte progettuali da parte delle organizzazioni della società civile del mondo non profit. Possono essere destinatari dei contributi i seguenti soggetti:

  • Enti facenti parte dell’ordinamento metodista e valdese;
  • Organismi Associativi italiani o stranieri (Associazioni, Comitati e Cooperative Sociali di tipo A/B purché il finanziamento richiesto sia usato per le finalità previste dalla legge 409/1993 e cioè assistenziali, umanitarie, culturali e comunque non per attività lucrative);
  • Organismi ecumenici italiani o stranieri.

Il soggetto capofila deve essere costituito da più di 2 anni, ovvero essere in grado di produrre i bilanci consuntivi di esercizio o i rendiconti finanziari 2019 e 2020.

Gli interventi potranno essere realizzati sia sul territorio italiano che all’estero e dovranno perseguire gli obiettivi individuati all’interno di una categoria di intervento di seguito specificata:

Area geografica ITALIA

  • Interventi sanitari e di tutela della salute
  • Promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi
  • Attività culturali
  • Miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti diversamente abili
  • Accoglienza ed inclusione di rifugiati e migranti
  • Contrasto alla povertà, al disagio sociale e alla precarietà lavorativa
  • Anziani
  • Educazione alla cittadinanza
  • Prevenzione e contrasto alla violenza di genere
  • Recupero ed inclusione di detenuti ed ex-detenuti
  • Tutela dell’ambiente

Area geografica ESTERO

  • Lotta alla malnutrizione
  • Promozione del ruolo delle donne e uguaglianza di genere
  • Accesso all’acqua e igiene
  • Partecipazione, dialogo, Governance e diritti umani
  • Protezione dell’infanzia
  • Educazione
  • Formazione professionale e attività generatrici di reddito
  • Tutela dell’ambiente
  • Sviluppo rurale e sicurezza alimentare
  • Interventi sanitari e di tutela della salute
  • Aiuto umanitario – emergenza

Il bando 2022 sarà aperto per la presentazione dei progetti dal 7 al 27 gennaio in piena continuità con gli anni precedenti. Confermato l’approccio ampio e generalista che da sempre caratterizza il bando in modo da poter essere di supporto, al terzo settore, che da sempre è sostegno e linfa fondamentale per la società.

Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente on line, attraverso la piattaforma informatica JUNO. Per facilitare la corretta partecipazione al bando sono stati inseriti dettagli esplicativi e aggiunti alcuni documenti obbligatori ed è stata resa possibile l’aggiunta di documentazione facoltativa.

Scadenza: 27 gennaio 2022

Pre-Commercial e Innovation Procurement: aperto nuovo bando EAFIP per ricevere assistenza gratuita

Pre-Commercial e Innovation Procurement: aperto nuovo bando EAFIP per ricevere assistenza gratuita

 

È aperto il 3° invito a presentare domanda di assistenza gratuita nell’ambito dell’European Assistance for Innovation procurement (EAFIP) 2021-2022.

L’EAFIP fornisce assistenza locale a committenti pubblici selezionati nella preparazione e nell’attuazione di Pre-Commercial Procurement (PCP) o Procurement of Innovative Solutions (PPI). L’assistenza comprende incontri one-to-one, supporto via e-mail, guida pratica e supporto individuale (compreso il supporto legale) per la durata di 5 giorni.

Possono candidarsi al bando tutti i committenti pubblici degli Stati membri dell’UE.

Prima scadenza: 11 gennaio 2022. 

Successiva apertura: 12 gennaio 2022. Seconda scadenza: 15 aprile 2022.

Tre milioni di euro per avvio centri polivalenti a favore di persone con disabilità

Tre milioni di euro per avvio centri polivalenti a favore di persone con disabilità

Tre milioni di euro di stanziamento per l’erogazione di contributi per promuovere l’attuazione di proposte progettuali a carattere sperimentale e innovativo, per la gestione di Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi, da parte di Enti del Terzo Settore (ETS).

Sono ammessi a partecipare alla presente procedura gli Enti del Terzo Settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017, in forma singola o in Associazione Temporanea di Impresa o di Scopo, costituita o costituenda, con comprovata esperienza pluriennale nel campo dell’inclusione di giovani e adulti con disabilità e/o esperienza specifica in progettualità relative a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico.

Nei casi di presentazione di proposte da parte di Associazioni Temporanee di Impresa ovvero di Scopo, i Soggetti componenti dell’Associazione dovranno dichiarare di aver costituito l’associazione temporanea o l’intenzione di costituirsi in ATI o ATS (dichiarazione di intenti).

Nella proposta progettuale andranno specificate le motivazioni a costituire l’associazione temporanea, il ruolo e le funzioni di ciascun Ente all’interno della gestione del Centro polivalente, l’apporto specifico di ciascun Ente al progetto in termini di expertise, beni mobili e immobili, competenze e professionalità.

L’ETS individuato come capofila è il soggetto proponente. I partecipanti al progetto in forma di associati in associazione temporanea di impresa o di scopo vanno intesi come gestori del Centro polivalente a tutti gli effetti, attraverso l’associazione degli ETS coordinata da un capofila proponente.

I predetti Enti del Terzo settore, all’atto della presentazione della domanda, devono:

  • avere sede legale e operativa nel territorio della Regione Lazio;
  • risultare iscritti alla data di pubblicazione del presente avviso almeno in uno dei seguenti registri:
  • Registro nazionale del Terzo Settore di cui al D. Lgs. n. 117/2017;
  • Registro regionale del Lazio delle cooperative sociali di cui alla Legge Regionale n. 24 del n.27 giugno 1996;
  • Registro regionale del Lazio delle associazioni di promozione sociale di cui alla Legge Regionale n. 22 del 1° settembre 1999;
  • Registro regionale del Lazio degli organismi di volontariato di cui alla Legge Regionale n. 29 del 28 giugno 1993.

Il possesso dell’iscrizione ai Registri sopra menzionati deve permanere nei confronti dei soggetti proponenti (in forma singola o associata) per l’intero periodo di realizzazione del progetto.

Le proposte progettuali a carattere sperimentale dovranno prevedere la gestione biennale di un Centro polivalente, da intendersi come servizio innovativo, in rete e diffuso sul territorio, in grado di attivare processi di collaborazione eterogenei rispondenti ad una logica di offerta costruita intorno alla persona ed in linea con le sue esigenze, in ciascuna delle seguenti macroaree territoriali:

  • Roma – Città metropolitana di Roma
  • Lazio nord (Viterbo-Rieti)
  • Lazio sud (Latina-Frosinone)

La finalità generale dei Centri Polivalenti è quella di promuovere e attuare il coordinamento tra politiche integrate, afferenti ai diversi livelli di servizio rivolti alla persona con disabilità (scolastici, sanitari, sociali, del lavoro), ai fini della realizzazione di progetti individuali (art. 14, legge 328/00), con il protagonismo attivo dei beneficiari e delle loro famiglie.

Nello specifico i Centri polivalenti attivati:

  • Favoriranno percorsi personalizzati di inclusione sociale, volti alla capacitazione della persona in condizione di disabilità, alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e delle capacità di autodeterminazione, al miglioramento della qualità della vita, nel rispetto delle inclinazioni e delle volontà individuali del destinatario o espresse da chi lo rappresenta;
  • Sosterranno attività finalizzate alla piena partecipazione alla vita sociale e di comunità, con azioni di promozione di un approccio di welfare di comunità che supporti il progetto di vita della persona e contemporaneamente attivi processi generativi della comunità di riferimento;
  • Sosterranno l’avvio di percorsi confacenti alle aspirazioni e alle attitudini soggettive, propedeutici anche all’inserimento lavorativo nel rispetto della normativa regionale e nazionale di riferimento e favoriranno la sperimentazione di azioni sui contesti lavorativi, predisponendo ambienti inclusivi che sappiano rispondere al meglio alle necessità di accompagnamento.

Le attività dei Centri polivalenti perseguiranno pertanto i seguenti obiettivi:

  • facilitare la creazione di una rete territoriale che integri risorse e opportunità formali e informali che concorrono alla realizzazione dei progetti individuali delle persone destinatarie;
  • attivare interventi innovativi per la transizione all’età adulta, l’inclusione sociale e lavorativa della persona beneficiaria;
  • supportare il coordinamento tra la componente sociale, sanitaria e quella rivolta alle politiche attive del lavoro;
  • incentivare il protagonismo delle famiglie e delle associazioni dei familiari operanti nel territorio di riferimento, con servizi di auto-mutuo-aiuto, di consulenza/orientamento all’esercizio dei diritti e alla facilitazione dell’accesso ai servizi.

I Centri polivalenti svilupperanno azioni di inclusione sociale entro una cornice di presa in carico globale della persona, realizzando connessioni tra servizi attivi e offerte innovative, promuovendo nuovi investimenti o qualificando quelli in essere, agendo sia come fornitori di prestazioni assistenziali sia come agenzie di supporto alla rete per il management del progetto individuale.

Nell’ottica del principio di sussidiarietà e della piena promozione del rapporto tra pubblica amministrazione e le risorse del terzo settore territorialmente impegnate sul tema dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, il finanziamento regionale è destinato ad Enti del Terzo Settore che assumeranno il ruolo di gestore con le seguenti funzioni:

  • animazione della rete territoriale per costruire risposte personalizzate e innovative;
  • impulso alle progettualità dei beneficiari, congiuntamente ai servizi socio-sanitari di presa in carico;
  • promozione di un rapporto di alleanza e coordinamento con i servizi sociali e sanitari territoriali;
  • promozione del Centro polivalente come bene comune del territorio, attraverso il coinvolgimento della collettività nella fruizione degli spazi e delle finalità del servizio;
  • messa a disposizione di risorse strutturali, professionali, di servizio, utili ad implementare le azioni dei Centri polivalenti;
  • coinvolgimento di altri stakeholder pubblici e privati nel progetto anche al fine di individuare risorse economiche integrando differenti linee di finanziamento;
  • monitoraggio dei processi.

Le modalità organizzative e realizzative dei Centri polivalenti andranno a delineare nuovi modelli di servizio che la Regione intenderà acquisire al fine di mettere a sistema sul territorio regionale le prassi più efficaci.

Fermo restando il principio della scelta di una macroarea in fase di presentazione della proposta, il Centro polivalente funzionerà come servizio diffuso sul territorio.

A seguito della valutazione da parte di una commissione tecnica verranno individuate le proposte progettuali da finanziare. Gli Enti individuati presenteranno in una fase successiva un progetto esecutivo, che conterrà, tra l’altro:

  • l’attestazione dei partenariati formalizzati, con soggetti pubblici e privati del territorio;
  • la descrizione dettagliata dell’assetto organizzativo del Centro, in termini di risorse professionali e ruoli/funzioni individuati;
  • il cronoprogramma di attuazione;
  • la programmazione dei percorsi, in relazione ad un gruppo dei destinatari;
  • il piano finanziario dettagliato;
  • le modalità di monitoraggio dei processi.

La gestione del Centro polivalente è di esclusiva responsabilità dal soggetto aggiudicatario, in forma singola o associata, non essendo ammessa la delega della medesima gestione a terzi.

Le risorse regionali finalizzate alla gestione dei Centri polivalenti dovranno prevedere, a pena di esclusione, l’attivazione di misure e interventi per un minimo di 8 e un massimo di 20 destinatari.

Qualora il Centro polivalente metta in atto prassi virtuose di reperimento e integrazione di ulteriori risorse tali per cui la sperimentazione sul target previsto non rischi di essere inficiata (in termini di efficacia dei percorsi, qualità, quantità e appropriatezza degli interventi), è ammissibile l’ampliamento dell’offerta ad un numero superiori di destinatari. Il cofinanziamento dovrà trovare evidenza nella proposta progettuale. In virtù della cornice di sperimentazione del servizio, resta inteso che il numero dei destinatari non rappresenta elemento di valutazione delle proposte progettuali, se non entro i limiti minimi e massimi sopra posti.

I destinatari del Centro polivalente sono giovani e adulti (dai 18 anni compiuti) con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, nonché coloro che quotidianamente se ne prendono cura, i familiari e i caregiver.

I destinatari indiretti sono i cittadini del territorio della macroarea territoriale.

Oltre la sussistenza della certificazione che attesti la condizione di gravità, di cui all’art. 3 comma 3 della legge 104/92, la complessità del bisogno è elemento che esita da una valutazione multidimensionale in cui vengono considerati diversi fattori, compreso il profilo di funzionamento formulato su base ICF e valutazioni relative ai facilitatori e alle barriere ambientali. L’accesso al Centro polivalente è determinato da un processo di collaborazione tra i servizi pubblici di presa in carico e il Centro medesimo.

Le risorse disponibili complessivamente sono pari a 3 milioni di euro.

Per ciascun progetto selezionato la Regione erogherà un contributo fino ad un massimale pari a 750.000 euro per ciascun Centro polivalente. La Regione si riserva comunque di riprogrammare le eventuali economie e/o di incrementare la dotazione del presente avviso.

Scadenza: 23 ottobre 2021.

Bando nazionale 2021: assistenza socio-sanitaria per i bambini

Bando nazionale 2021: assistenza socio-sanitaria per i bambini

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Attraverso il Bando Nazionale, Fondazione Just Italia intende operare a favore di progetti:

  • che operino nel campo dell’assistenza socio-sanitaria specificatamente indirizzati ai bambini (0-18 anni), ovvero tutte le attività che mirano a soddisfare bisogni di salute dei minori che richiedono prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, nel lungo periodo, la continuità della cura e della riabilitazione e la partecipazione attiva alla vita sociale;
  • a rilevanza nazionale e interesse generale e che siano svolti prevalentemente in Italia;
  • la cui durata massima sia di 3 anni a partire dall’anno di erogazione del contributo.

I progetti devono dimostrare un potenziale di produzione di valore sociale condiviso e sono scelti in base a:

  • affidabilità ed esperienza dell’organizzazione richiedente;
  • potenziale impatto sociale del progetto;
  • sostenibilità e solidità del progetto.

Possono accedere al Bando Nazionale le organizzazioni non profit:

  • aventi i requisiti previsti dall’Art. 4 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, anche se non ancora iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore e/o in corso di modifica di statuto (ivi comprese le Onlus fino a modifica dello statuto);
  • che svolgano attività documentata da almeno 5 anni;
  • che abbiano sede legale e operativa in Italia.

L’erogazione del contributo, il cui importo minimo è fissato in euro 200.000, è prevista in tre tranches, rispettivamente iniziale, intermedia e finale: la prima tranche è erogata a conclusione dell’operazione di ”Vendita Speciale benefica” collegata e realizzata in collaborazione con Just Italia, le altre due sono erogate a fronte delle rendicontazioni di progetto le cui modalità sono concordate attraverso un apposito Protocollo di Intesa.

La candidatura avviene dal 15 settembre. Ogni organizzazione non profit può presentare anche più di una candidatura, purché relativa a progetti differenti, compilando il format per ciascuno dei progetti che intende candidare.

La scelta del vincitore sarà comunicata entro e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo alla chiusura del bando.

Scadenza: 31 ottobre 2021

Fondazione Just Italia: BANDO NAZIONALE 2021-2022

Fondazione Just Italia: BANDO NAZIONALE 2021-2022

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La Fondazione Just Italia, attraverso il Bando Nazionale, intende operare a favore di progetti di rilevanza nazionale e interesse generale che operino nel campo dell’assistenza socio-sanitaria specificatamente indirizzati ai bambini e della durata massima di 3 anni.

Nell’area socio-sanitaria intendiamo tutte le attività che mirano a soddisfare bisogni di salute dei minori che richiedono prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, nel lungo periodo, la continuità della cura e della riabilitazione e la partecipazione attiva alla vita sociale. Con il termine “bambini” Fondazione Just Italia fa riferimento alla definizione istituzionale compresa nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che include tutti i minorenni da 0 a 18 anni. Il bando mette a disposizione un finanziamento per attività di solidarietà oggetto di un’apposita campagna di cause related marketing.

Ogni organizzazione non profit potrà presentare la propria candidatura dal 15 settembre 2021 al 31 ottobre dello stesso anno.

Bando per il contrasto della violenza di genere

Bando per il contrasto della violenza di genere

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Con questa seconda edizione del “Bando per il contrasto della violenza di genere”, la Fondazione CON IL SUD intende sostenere in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia interventi integrati volti a favorire il riconoscimento e l’emersione del fenomeno della violenza di genere, prevenendone eventualmente l’insorgere prima che essa assuma le forme più pericolose.

Le proposte dovranno garantire una presa in carico integrata delle donne che hanno subito violenza, accompagnandole in un percorso di autonomia e autodeterminazione, e promuovere processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere.

Le proposte dovranno prevedere la realizzazione degli obiettivi del bando:

  • potenziando i servizi messi a disposizione dai Centri Antiviolenza;
  • accompagnando le donne che hanno subito violenza in percorsi di autodeterminazione e autonomia economica e abitativa;
  • sostenendo i minori che hanno assistito ai maltrattamenti;
  • favorendo processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere, con percorsi di educazione nelle scuole.

I progetti dovranno durare un minimo di 36 e un massimo di 48 mesi.

Le proposte dovranno essere formulate da partenariati composti da almeno tre organizzazioni che comprendano:

  • un “Soggetto responsabile” che sia un’organizzazione senza scopo di lucro (nella forma di associazione, cooperativa sociale e loro consorzi, ente ecclesiastico, fondazione, impresa sociale) che ricopra il ruolo di ente gestore di un centro antiviolenza;
  • due ulteriori soggetti, di cui almeno uno del Terzo settore. Gli “Altri soggetti della partnership” potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.

Sarà valutato positivamente il coinvolgimento delle associazioni femministe e delle amministrazioni pubbliche, in particolare di comuni e regioni.

La Fondazione mette a disposizione complessivamente la somma di 2 milioni di euro.

Il contributo massimo ottenibile per singola proposta è di 300.000 euro. Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro, e non oltre, le ore 13:00 del 9 settembre 2021.

Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus

Bando per progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio Rivolto ad Enti locali, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997)

 

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Con Deliberazione di Giunta regionale n. 869 del 14 giugno 2021 «Bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, favorendo l’accesso al lavoro, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e al miglioramento della qualità della vita delle persone – annualità 2021/2022» è stato approvato il bando per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.

Il bando, a carattere biennale, mette a disposizione 1 milione e 900.000 euro per progetti finalizzati a:

  • realizzare iniziative che si prefiggano di intervenire, in modo diretto o indiretto, in favore dell’accesso e qualificazione dell’attività lavorativa delle donne (dipendente, autonoma, imprenditoriale o professionale) nel territorio dell’Emilia-Romagna, perseguendo, in particolare, le finalità specifiche di favorire la riduzione del differenziale salariale di genere e la diffusione della cultura di impresa tra le donne e di rafforzare il ruolo delle donne nell’economia e nella società;
  • promuovere ed incrementare progetti di welfare aziendale e welfare di comunità che migliorino l’organizzazione del lavoro e incidano favorevolmente sulla qualità della vita delle persone, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’AGENDA 2030.

Il bando è rivolto agli Enti locali, alle Associazioni di Promozione Sociali, alle Organizzazioni di Volontariato e Onlus (art. 11 del d.lgs. 460/1997).

Saranno fortemente valorizzati i progetti territoriali che prevedono l’attivazione di sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati.

I progetti dovranno essere avviati nel 2021 e realizzati e conclusi entro il 31 dicembre 2022. Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10.00 del 16 giugno 2021 fino alle ore 13.00 del 9 luglio 2021.

Central European Initiative: edizione 2021 del bando dedicato al trasferimento di esperienze

Central European Initiative: edizione 2021 del bando dedicato al trasferimento di esperienze

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Il CEI – Central European Initiative ha aperto la Call for Proposals 2021 per il Know-how Exchange Programme (KEP), finalizzata al trasferimento di know-how ai paesi extra-UE appartenenti al CEI.

Il programma KEP è uno strumento di sviluppo volto a sostenere il trasferimento di esperienze da organizzazioni dei paesi europei che partecipano al CEI alle loro controparti non europee per favorire lo sviluppo economico e il rafforzamento della coesione sociale in tutta la regione, attraverso progetti di capacity building e di assistenza tecnica.

Il budget messo a disposizione per il bando è di 250.000 euro, con un massimo di 40.000 euro per progetto.

Possono partecipare enti pubblici e privati, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative che operano per l’interesse pubblico, come enti d’istruzione e ricerca e organizzazioni ambientali con sede in uno Stato membro CEI.

I progetti devono coinvolgere un know-how provider (con sede in Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia o Slovenia) e un know-how beneficiary (con sede in Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia o Ucraina).

La scadenza per partecipare è il 21 giugno 2021.

Ambient Assisted Living: aperto il nuovo bando 2021

Ambient Assisted Living: aperto il nuovo bando 2021

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AAL2021Il programma AAL ha pubblicato il nuovo bando dal titolo “Advancing Inclusive Health & Care Solutions for Ageing Well in the New Decade”.

L’obiettivo è sostenere progetti collaborativi innovativi, transnazionali e multidisciplinari.

Pur mantenendo un approccio aperto a tutte le 8 aree di applicazione AAL, il bando 2021 vuole sottolineare tre elementi, vale a dire un approccio inclusivo alla salute e all’assistenza (prevenzione sanitaria, conservazione della salute fisica e mentale, partecipazione sociale), la stimolazione e l’aumento dell’innovazione nell’invecchiamento attivo e sano attraverso gli ecosistemi sanitari e di assistenza e l’accessibilità delle soluzioni digitali per gli utenti finali, ad esempio attraverso l’educazione per una maggiore alfabetizzazione digitale.

L’Italia partecipa attraverso il Ministero Educazione, Università e Ricerca – MIUR (535.000 euro), il Ministero della Salute (1 milione di euro) e la Regione Friuli Venezia Giulia (200.000 euro).

Il bando 2021 sostiene 2 tipi di progetti.

I Collaborative Projects hanno i seguenti obiettivi:

  • sviluppare, testare, convalidare e integrare soluzioni ICT per invecchiare bene all’interno dei modelli di fornitura di servizi
  • sviluppare soluzioni ICT innovative per sostenere approcci olistici all’invecchiamento in buona salute
  • contribuire alla creazione, rafforzamento, collegamento degli ecosistemi sanitari

I progetti di questo tipo hanno una durata compresa tra 12 e 30 mesi e potranno ricevere un contributo massimo di 2,5 milioni di euro.

Gli Small Collaborative Projects (non finanziati dal MIUR) hanno i seguenti obiettivi:

  • esplorare nuove idee, collaborazioni e approcci per soluzioni ICT per gli adulti più anziani
  • proporre relazioni di fattivibilità per l’ulteriore sviluppo di soluzioni ICT innovative
  • valutare il potenziale di business dei prodotti e dei servizi AAL nuovi o già disponibili

I progetti di questo tipo hanno una durata compresa tra 6 e 9 mesi e potranno ricevere un contributo massimo di 300.000 euro.

La scadenza per partecipare è il 21 maggio 2021.

Active Assisted Living Lean Startup Academy

Il programma Active Assisted Living (AAL) è lieto di annunciare la prima AAL Lean Start-up Academy, che si svolgerà ad Aarhus, in Danimarca, il 23 settembre 2019 nell’ambito della nuova edizione dell’AAL2Business Support Action.

La Lean Start-up Academy offre ai progetti AAL una preziosa opportunità per convalidare il loro modello di business e aumentare la loro trazione commerciale. Controllando le loro ipotesi rispetto al mercato, i progetti AAL saranno guidati da un business coach nell’individuare i clienti prioritari, la proposta di valore più adeguata e i canali giusti per raggiungerli.

La sessione di Aarhus è la prima di una serie di tre seminari, che compongono un corso di 4 mesi, volto a portare i team partecipanti attraverso i passi giusti per sviluppare e testare rapidamente nuove soluzioni raccogliendo feedback, sviluppando un obiettivo orientato agli obiettivi e ben modello di business pianificato per lo sfruttamento e la diffusione di risultati e soluzioni chiave.

Il secondo e il terzo seminario si terranno rispettivamente a novembre / dicembre 2019 e gennaio / febbraio 202 a Bruxelles.

L’incontro del 23 settembre si concentrerá sui seguenti temi:

  • La mentalità: inizia in piccolo, la fase di sperimentazione
  • Il coinvolgimento dei clienti: fallire e ripetere
  • Come ottenere feedback dei clienti con prototipi rapidi di un’idea
  • Come testare i modelli di business e convalidare i risultati

Le registrazioni sono aperte fino al 31 agosto 2019, per maggiori informazioni si prega di consultare la pagina dell’evento.

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