L’Etiopia si trova ad affrontare una delle crisi multidimensionali più gravi degli ultimi decenni, causata da conflitti interni, calamità naturali (siccità, insicurezza alimentare) esacerbate dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale, e sfide economiche derivanti anche dalla pandemia di COVID-19 e dal conflitto in Ucraina. Il conflitto nel nord dell’Etiopia e la siccità hanno avuto un impatto devastante sulla produttività sia delle attività agricole che di allevamento, oggi l’accessibilità al cibo dovuta all’elevata inflazione rappresenta una sfida enorme con un’elevata percentuale della popolazione al di sotto della soglia di povertà globale. A fronte di questo contesto e del peggioramento della situazione economica e sociale, le persone bisognose di assistenza alimentare sono quasi raddoppiate, passando da 11,8 milioni nel 2020 (anno COVID-19) a 22,6 milioni nel 2022.
La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare proposte per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e la resilienza dei mezzi di sussistenza per le comunità rurali in tutta l’Etiopia, con particolare attenzione alle aree colpite da disastri causati da rischi naturali e provocati dall’uomo. L’obiettivo specifico del bando è migliorare l’efficacia dei programmi di sicurezza alimentare e resilienza, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.
Il bando è suddiviso in due lotti:
Lotto 1: Migliorare le opportunità di lavoro per le donne e i giovani che abbandonano i mezzi di sussistenza agricoli/(agro)pastorali
Lotto 2: Integrazione dei cambiamenti comportamentali per la gestione dei conflitti
Le azioni da proporre dovrebbero consentire ai giovani e alle donne che abbandonano i sistemi agricoli e (agro)pastorali di avere migliori mezzi di sussistenza, misurati in termini di numero di posti di lavoro diretti e indiretti e di opportunità di reddito, e favorire cambiamenti comportamentali sociali misurati da sistemi di gestione dei conflitti locali efficaci e sostenibili messi in atto e rafforzato la coesione sociale attribuibile all’azione. Le azioni devono svolgersi in una o più regioni colpite da disastri naturali e provocati dall’uomo in Etiopia. La durata di ogni azione non può essere inferiore a 36 mesi né superiore a 48 mesi.
Le tipologie di attività che possono essere finanziate nell’ambito del bando sono attività che contribuiscono ad aumentare l’accesso a mezzi di sussistenza e opportunità di lavoro diversificati, dando priorità ai bisogni specifici delle donne e dei giovani nelle regioni colpite da crisi naturali e provocate dall’uomo. A tal fine, gli interventi principali saranno attività che:
- sostenere i giovani e le donne vulnerabili migliorando il loro accesso alle opportunità di lavoro come alternative ai mezzi di sussistenza agricoli e (agro)pastorali;
- cambiamenti comportamentali sociali degli individui, delle famiglie, delle comunità e dei responsabili dei doveri, orientato alla gestione sostenibile dei conflitti/iniziative di costruzione della pace, nonché alle coesioni sociali.
L’importo complessivo messo a disposizione dal bando è di 7.000.000 € (Lotto 1: 5.000.000 € – Lotto 2: 2.000.000 €).
Scadenza: 29 novembre 2023