Acquacoltura Azioni 3, 4, 5

Acquacoltura Azioni 3, 4, 5

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Il seguente contributo è destinato alle imprese di acquacoltura che investano in progetti volti a perseguire le finalità delle Azioni 3,4,5 dell’obiettivo specifico 2.1 del PN Feampa. Nello specifico:

  • Azione 3 “Transizione energetica e mitigazione degli impatti ambientali delle attività di acquacoltura”, finalizzata a ridurre le pressioni ambientali dovute all’acquacoltura consolidandola come attività produttiva ad alta eco compatibilità sostenendo le linee 1 e 8 del MO3 del Piano Nazionale Strategico Acquacoltura (PNSA);
  • Azione 4 “Competitività e sicurezza dell’attività di acquacoltura” finalizzata a sosteneremiglioramento delle condizioni di lavoro a terra e a bordo e la qualità delle produzioni favorendo l’attrattività professionale nei confronti del settore e dell’intera filiera e contribuendo alla realizzazione della linea 1 del MO3 PNSA;
  • Azione 5 “Resilienza, sviluppo e transizione ambientale, economica e sociale del settore acquacoltura” volta alla riduzione di pressioni ambientali dovute all’acquacoltura, la resilienza e il rafforzamento del settore sostenendo le linee 4 e 5 del MO2 e quelle 1, 2, 6, 7 e 8 del MO3 PNSA.

Si rinvia alla lettura integrale dell’Avviso Pubblico per tutti i dettagli inerenti agli investimenti ammessi, e i vari adempimenti necessari per ottenere il contributo.

Chi può presentare la domanda

Possono presentare domanda le micro e piccole medie impreseattive al momento della presentazione della domanda, che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente.

  • La prevalenza (ovvero l’esclusività) dell’attività di acquacoltura verrà verificata unicamente nella visura camerale aggiornata alla data della presentazione della domanda e nella quale dovrà risultare in maniera inequivocabile nella sezione “Attività, albi ruoli e licenze”, pena la non ammissibilità;

Inoltre, le imprese richiedenti dovranno avere sede legale e/o almeno una sede operativa nel territorio regionale risultanti dalla visura camerale o comprovata da concessione demaniale, da affidamento ex articolo 45 bis del Codice della Navigazione ovvero, per le aree interne, da altro titolo di disponibilità dell’area sulla quale verrà realizzato il progetto.

Scadenza: 9 dicembre 2024

FEAMPA 2021-2027 – Acquacoltura, primo bando di attuazione dell’obiettivo specifico 2.1

FEAMPA 2021-2027 - Acquacoltura, primo bando di attuazione dell’obiettivo specifico 2.1

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“Promuovere attività di acquacoltura sostenibile in particolare rafforzando la competitività della produzione e assicurando che le attività siano sostenibili sotto il profilo ambientale nel lungo termine”. Dotazione finanziaria di € 1.500.000,00.

Domande dal 11 novembre al 20 dicembre 2024.

Possono partecipare: MPMI del settore acquicolo; Nuove MPMI.

Concessione di contributi a favore delle imprese acquicole per investimenti produttivi e ammodernamenti delle unità produttive al fine di favorire un’acquacoltura più competitiva e sostenibile sotto il profilo ambientale.

L’aiuto è in conto capitale. L’aliquota copre il 60% della spesa ammessa. Il contributo va da un minimo di € 18.000,00 ad un massimo di € 300.000,00, corrispondenti ad una spesa minima di € 30.000,00 e massima € 500.000,00. L’erogazione avviene con anticipo e collaudo finale.

Scadenza: 20 dicembre 2024

ULTFARMS: pubblicata nuova call per sostenere la sostenibilità e l’innovazione nell’acquacoltura offshore

ULTFARMS: pubblicata nuova call per sostenere la sostenibilità e l'innovazione nell'acquacoltura offshore

È aperto fino al 29 marzo 2024 il nuovo bando del progetto “ULTFARMS” nell’ambito della Horizon Europe Ocean Mission.

Il progetto ULTFARMS è alla ricerca di proposte di progetto per sviluppare sistemi di acquacoltura a basso trofico, ottimizzando la produzione di sistemi LTA in condizioni offshore impegnative e ambienti a bassa salinità, integrando processi ingegneristici, tecnici, ecologici e biologici innovativi.

L’obiettivo finale è creare una catena di produzione sostenibile ed ecologica di specie a basso livello trofico, come alghe e molluschi, nei parchi eolici offshore del Mare del Nord e del Mar Baltico.

Le attività che possono essere finanziate riguardano lo sviluppo delle attività di acquacoltura, l’esplorazione del potenziale e il coinvolgimento degli attori locali. Le proposte e i progetti finanziati utilizzeranno le conoscenze del progetto ULTFARMS e condivideranno sviluppi e approfondimenti con 6 siti attivi che introducono l’acquacoltura di mitili, alghe e ostriche nei parchi eolici offshore.

Possono partecipare le autorità regionali o locali (costituite da sole autorità o con altre in un consorzio guidato da un’autorità) con sede in Unione europea, tranne i paesi europei in cui sono situati i partner del progetto (Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia).

Il budget complessivo è di € 100.000.

Scadenza: 29 marzo 2024

Innovazione in agricoltura: firmato il decreto attuativo per i contributi a fondo perduto

Innovazione in agricoltura: firmato il decreto attuativo per i contributi a fondo perduto

Quasi tutto pronto per l’avvio dei nuovi incentivi per i settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

In arrivo nuovi contributi a fondo perduto per le imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

Il MASAAF, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno firmato il decreto che definisce i criteri e le modalità di accesso ai nuovi incentivi per l’agricoltura.

Si tratta, in particolare, di contributi a fondo perduto concessi alle imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura e che investono per la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione.

I progetti devono essere finalizzati all’incremento della produttività grazie alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per:

  • la gestione digitale dell’impresa;
  • l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche;
  • l’utilizzo di sottoprodotti.

I contributi sono stati previsti dalla Legge di Bilancio 2023, articolo 1, commi 428 e seguenti, che ha stanziato 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Possono presentare la domanda per l’ammissione ai benefici le PMI singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, di “impresa ittica” o di “impresa agromeccanica”;
  • essere attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
  • avere sede operativa in Italia;
  • non risultare imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Le imprese in questione devono effettuare investimenti in innovazione tecnologica per una spesa minima di 70.000 euro e di massimo 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è 10.000 euro.

Gli investimenti devono essere effettuati dopo la presentazione della domanda.

I contributi a fondo perduto per gli investimenti in innovazione tecnologica sono concessi in misura diversa a seconda della natura dell’impresa beneficiaria e tenendo conto dei massimali di aiuto previsti dalla normativa europea.

Le spese ammissibili all’agevolazione sono quelle sostenute per l’acquisto di:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura;
  • macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia;
  • macchine per la zootecnia;
  • trattrici agricole;
  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura.

I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica. I contributi in questione possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti in regime de minimis, purché non vengano superati i massimali consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.

Gli interventi sono attuati con una procedura a sportello, le imprese interessate dovranno presentare l’apposita domanda utilizzando la modulistica messa a disposizione da ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) sul portale dedicato.

FLAG – Costa Emilia-Romagna – Intervento 1.C.a B-Attività acquicole: investimenti (ammodernamento) relativi ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria

FLAG - Costa Emilia-Romagna - Intervento 1.C.a B-Attività acquicole: investimenti (ammodernamento) relativi ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria

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I soggetti ammissibili al finanziamento sono le imprese acquicole, ossia che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente.

Ai sensi di quanto previsto dall’art. 95, paragrafo 1, del Reg. (UE) n. 508/2014, l’intensità dell’aiuto pubblico è pari al 50% della spesa totale ammissibile.

Per la tipologia di intervento prevista, il Regolamento UE 508/2014, all’art. 95 par. 4 (che rimanda all’Allegato I dello stesso Regolamento), contempla la possibilità di rimodulare l’intensità dell’aiuto, per tipi specifici di operazioni, applicando i punti percentuali aggiuntivi o riduttivi riportati nel succitato Allegato I.

In deroga al par. 1 dell’art. 95 “Intensità dell’aiuto pubblico” del Reg. (UE) n. 508/2014, si applicano, in virtù del par. 4 del medesimo articolo, i punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per i tipi specifici di operazioni elencati nella tabella di cui all’Allegato 1 al Reg. UE 508/2014.

Nel caso in cui ricorrano più condizioni di cui alle lettere a) e b), ai sensi del Reg. (UE) 772/2014, si applica:

  • la maggiorazione più elevata, nel caso di più maggiorazioni;
  • la riduzione più elevata, nel caso di più riduzioni;
  • la riduzione più elevata, nel caso di riduzioni e maggiorazioni.

La spesa ammissibile dei progetti presentati dovrà rispettare i seguenti limiti:

€ 5.000,00 quale limite minimo;

€ 50.000,00 quale limite massimo.

Le categorie di spese ammissibili sono:

  • ammodernamento di imbarcazioni di servizio asservite ad impianti di acquacoltura marine in possesso della Licenza di pesca di “V categoria” e non iscritte ad altre categorie di pesca;
  • spese generali strettamente collegate al progetto finanziato, quantificate forfettariamente fino al 12% dell’importo totale delle altre spese ammesse. Qualora riferite a più attività devono essere calcolate secondo un metodo pro-quota, equo, corretto e debitamente giustificato. Tra le spese generali relative rientrano, a titolo esaustivo le spese per la pubblicizzazione dell’investimento ai sensi dell’art. 115 del Reg. (UE) n.1303/2013 (targhe esplicative e cartellonistica).

Scadenza: 9 agosto 2022

FEAMP 2014-2020 – Misura 2.48 – Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura – Anno 2021

FEAMP 2014-2020 - Misura 2.48 - Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura - Anno 2021

 

La misura è diretta a sostenere la competitività e la redditività delle imprese acquicole, incluso il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro, la promozione della salute e del benessere degli animali e della salute e della sicurezza pubblica, a favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale, promuovendo l’uso efficiente delle risorse e sostenendo la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Possono presentare domande le imprese acquicole che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente.

La prevalenza (o l’esclusività) dell’attività di acquacoltura deve risultare dalla visura camerale che dovrà essere aggiornata al momento della presentazione della domanda.

La domanda di contributo deve essere compilata utilizzando il modello dell’Allegato A, sottoscritta dalla persona delegata.

Scadenza: 31 marzo 2022.

Giovani acquacoltori

Giovani acquacoltori

 

Il contributo è destinato a favorire l’ingresso nel mercato di giovani acquacoltori e di favorire il ricambio generale. L’erogazione dello stesso è subordinata al primo insediamento di un giovane in possesso di adeguate qualifiche e competenze professionali e che si assume per la prima volta la responsabilità civile e fiscale della gestione dell’impresa. Il contributo è concesso a giovani di età compresa tra i 18 ed i 40 anni, ossia 41 anni non ancora compiuti al momento della presentazione della domanda.

La domanda di contributo deve essere compilata utilizzando il modello dell’Allegato A, scaricabile da questa pagina alla sezione “modulistica”, sottoscritto con le modalità previste dal paragrafo 9 dell’Avviso Pubblico.

La domanda di contributo, completa dei documenti, deve essere inviata da un indirizzo di posta elettronica certificata del richiedente all’indirizzo di posta elettronica certificata con file esclusivamente in formato PDF.

Nell’oggetto si dovrà riportare la seguente dicitura:

Domanda FEAMPA – AZIONE 5 “Resilienza, sviluppo e transizione ambientale, economica e sociale del settore acquacoltura” – Codice Intervento 221502 – Operazione 64 – Avviso pubblico annualità 2024”.

Scadenza: 16 settembre 2024

PO FEAMP, Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (2021)

PO FEAMP, Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (2021)

Uno stanziamento di 794.959,80 euro sui capitoli U0000A14145, U0000A14146, U0000A14147 dell’esercizio finanziario 2021 per la Misura 5.69 del PO FEAMP, “Trasformazione dei Prodotti della Pesca e dell’Acquacoltura”.

È quello approvato dalla Regione Lazio per la Misura che, in linea con l’obiettivo tematico 3 “Migliorare la competitività delle PMI” del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020, promuove la competitività delle aziende che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione attraverso la realizzazione di investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, al miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro.

È prevista anche l’innovazione sia delle strutture che dei processi produttivi e, al contempo, la possibilità di lavorare sottoprodotti derivanti da attività di trasformazione principale, di prodotti dell’acquacoltura biologica, conformemente agli articoli 6 e 7 del Reg. (CE) n. 834/2007, di prodotti provenienti da catture commerciali che non possono essere destinate al consumo umano. Sono altresì contemplati, infine, investimenti per la realizzazione di prodotti nuovi o migliorati, che portano a processi nuovi o migliorati o sistemi di gestione e di organizzazione nuovi o migliorati.

Possono presentare domanda di finanziamento le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) come definite nei criteri di ammissibilità delle operazioni del PO FEAMP 2014-2020 e nella Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003.

Le definizioni delle categorie di impresa di cui alla suddetta raccomandazione sono le seguenti:

  • la categoria delle microimprese delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EURO oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EURO;
  • nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EURO;
  • nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EURO.

Le imprese richiedenti devono essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e dal certificato di iscrizione dovrà essere possibile desumere quale attività primaria o secondaria delle imprese richiedenti: lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura eccetera; pesca e acquacoltura.

Le imprese rientranti nelle categorie sopra riportate sono ammissibili ai fini del presente avviso qualora dispongano di una sede legale all’interno del territorio dell’Unione Europea ed almeno una sede operativa all’interno del territorio della Regione Lazio.

La misura si applica all’intero territorio del Lazio, fatti salvi i vincoli di legge.

Si dovrà tener conto delle eventuali zone con particolari caratteristiche e valenze ambientali:

  • aree a rischio idrogeologico; – aree a rischio di erosione;
  • aree a rischio di inondazione costiera;
  • quadro Programmatico per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee;
  • quadro normativo per la difesa del suolo;
  • Aree Natura 2000;
  • presenza di criticità puntuali;
  • Aree Naturali Protette.

In linea con quanto previsto dall’art. 69 del Reg. (UE) n. 508/2014, sono ritenuti ammissibili a contributo gli interventi:

  • che contribuiscono a risparmiare energia o a ridurre l’impatto sull’ambiente, incluso il trattamento dei rifiuti;
  • che migliorano la sicurezza, l’igiene, la salute e le condizioni di lavoro;
  • che sostengono la trasformazione delle catture di pesce commerciale che non possono essere destinate al consumo umano;
  • che si riferiscono alla trasformazione dei sottoprodotti risultanti dalle attività di trasformazione principali;
  • che si riferiscono alla trasformazione di prodotti dell’acquacoltura biologica conformemente agli articoli 6 e 7 del regolamento (CE) n. 834/2007;
  • che portano a prodotti nuovi o migliorati, a processi nuovi o migliorati o a sistemi di gestione e di organizzazione nuovi o migliorati.

Sono considerate ammissibili al finanziamento del FEAMP le spese sostenute a decorrere dal 14 aprile 2020 (il dettaglio è elencato all’interno dell’avviso); al contempo, come recita l’art. 65 RDC paragrafo 6, non sono selezionate per il sostegno del FEAMP le operazioni portate materialmente a termine (o completamente attuate) prima che la domanda di finanziamento sia presentata dal beneficiario all’Autorità di gestione, a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati dal beneficiario.

La dotazione finanziaria prevista dall’avviso potrà essere integrata con le somme derivanti da economie di spesa di progetti già approvati o da incrementi del piano finanziario.

L’investimento massimo ammissibile sarà pari a 400.000 euro, mentre l’investimento minimo ammissibile sarà pari a 10.000 euro.

I progetti avranno una quota di cofinanziamento pubblico pari al 50% della spesa ammissibile ripartito nel modo seguente: – UE FEAMP – 50% – STATO – 35% – REGIONE – 15%.

Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni richieste a qualsiasi titolo ed ottenute dal beneficiario per le medesime spese.

In deroga a quanto sopra esposto, si applicano 30 punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per interventi connessi alla pesca costiera artigianale (allegato I al Reg. (UE) 508/2014).

Le risorse disponibili vengono assegnate sino a concorrenza delle medesime, con possibilità di concedere all’ultimo soggetto in posizione utile in graduatoria un contributo residuale, a copertura parziale del progetto di investimento reputato ammissibile.

Le domande ammissibili, ma non finanziate per carenza fondi, potranno essere finanziate in caso di ulteriori disponibilità, ovvero di rimessa in disponibilità di fondi derivanti da economie di spesa. Il beneficiario può richiedere alla O.I., entro e non oltre 90 giorni dalla data di adozione dell’Atto di concessione, l’erogazione di un anticipo per un importo massimo del 40% dell’aiuto pubblico relativo agli investimenti ammessi.

Scadenza: 23:59 del 29 novembre 2021.

FEAMP Trasformazione Covid – Misura 5.69

FEAMP Trasformazione Covid - Misura 5.69

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Sostegno alle imprese di trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura attraverso la concessione di capitale circolante a compensazione per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione e delle vendite, o per le spese supplementari di immagazzinaggio, verificatasi tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020 a seguito dell’epidemia di COVID-19.

L’aiuto è concesso sotto forma di sovvenzione diretta. L’intensità massima dell’aiuto è pari al 100% della perdita di fatturato (PR) così come calcolata nell’Allegato XIII “Metodologie per il calcolo dell’Aiuto” del Programma Operativo FEAMP 2014/2020.

Scadenza: 28/10/2021

Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP): bando 2021 – Misura 5.69

Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP): bando 2021 - Misura 5.69

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Sostegno alla competitività delle imprese attraverso il finanziamento degli investimenti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

L’aiuto è in conto capitale e copre il 50% delle spese ammissibili. Il contributo va da un minimo di € 20.000 ad un massimo di € 350.000, corrispondenti ad una spesa complessiva minima di € 40.000 e massima di € 700.000. L’erogazione avviene con anticipo e collaudo finale.

Domande dal: 01/09/2021, ore 12:00

Scade il: 03/11/2021, ore 12:00

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