Sicurezza idrica: pubblicato il secondo bando Water4All
Il partenariato transnazionale Water4All di Horizon Europe ha pubblicato il suo secondo bando dedicato alla sicurezza idrica e in particolare al tema “Aquatic ecosystem services”.
L’obiettivo della call è sostenere progetti di ricerca e innovazione volti a restituire conoscenza, modelli, approcci, strumenti e metodologie per una migliore comprensione dei processi idrologici su diversa scala, in modo da rispondere più efficientemente alle emergenti problematiche sull’acqua connesse ad eventi estremi.
Il tema generale del bando 2023 pone al centro gli ecosistemi acquatici, comprese le acque superficiali interne, le acque sotterranee, le acque di transizione e costiere, e la sicurezza idrica.
In particolare, le proposte di ricerca e innovazione devono affrontare almeno uno dei seguenti argomenti:
- Mappatura, monitoraggio e valutazione per una migliore comprensione dei servizi ecosistemici in un contesto di cambiamenti, dal cambiamento locale a quello globale.
Le proposte possono riguardare i seguenti sotto-argomenti:
- rafforzamento del valore aggiunto dei dati sullo stato e sulle tendenze dei servizi ecosistemici: promuovere meta-analisi su più scale e sintesi di set di dati esistenti,
- sostegno alla rete transnazionale di schemi di monitoraggio armonizzati basati sul lavoro svolto nell’ambito di altre iniziative e precedenti progetti dell’UE,
- sviluppo, test e confronto delle metodologie per la valutazione biofisica e monetaria dei servizi ecosistemici negli ecosistemi acquatici, compresi i valori sociali ed economici intrinseci,
- identificazione delle metriche operative dei servizi ecosistemici che considerino le interazioni tra le persone e gli ecosistemi.
- Comprendere e prevedere molteplici pressioni (comprese le pressioni antropogeniche) di risposta nei servizi ecosistemici attraverso metodi e tecniche avanzati.
Le proposte possono riguardare i seguenti sotto-argomenti:
- valutazione dell’effetto delle diverse pressioni antropiche derivanti dalle attività umane e gli effetti cumulativi sugli ecosistemi e sui servizi ecosistemici,
- sviluppo di approcci volti a migliorare la nostra comprensione degli impatti degli interventi politici per la protezione o il ripristino dei servizi ecosistemici su scale temporali e spaziali rilevanti,
- miglioramento di approcci innovativi per il ripristino dei sistemi acquatici e servizi ecosistemici.
- analisi del potenziale di miglioramento nello spazio e nel tempo di approcci di successo per il ripristino dei servizi ecosistemici.
- Nuovi strumenti e soluzioni per una migliore integrazione dei servizi ecosistemici nella gestione delle risorse idriche.
Le proposte possono riguardare i seguenti sotto-argomenti:
- strategie innovative di gestione e governance per integrare i servizi ecosistemici nelle politiche di conservazione e nelle misure di ripristino,
- valutazione delle prestazioni dei diversi sistemi di governance nel sostenere i servizi ecosistemici (resilienza, adattamento ai cambiamenti globali, lezioni chiave, fallimenti), sviluppando la comprensione delle barriere esistenti o delle resistenze nell’implementazione dei quadri dei servizi ecosistemici.
Possono partecipare al bando gli enti legali dei Paesi delle agenzie nazionali finanziatrici della call (Austria, Belgio, Brasile, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Slovacca, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito), il Centro congiunto di ricerca (JRC) e le organizzazioni internazionali conformemente ai propri regolamenti, riuniti in consorzi di minimo tre e massimo sette membri tra i quali almeno due devono appartenere a Paesi membri UE o associati a Horizon Europe.
La mole di lavoro dovrà essere bilanciata tra i partner, mentre il coordinatore di un partenariato potrà partecipare a una sola proposta e i partecipanti non richiedenti fondi (principalmente da Paesi terzi) non potranno coprire il ruolo di capofila del progetto.
Il budget complessivamente disponibile è pari a € 35.939.220, per progetti transnazionali di durata attesa di 36 mesi. La scadenza per le pre-candidature è il 13 novembre 2023, mentre per coloro che passeranno alla seconda fase il termine per presentare le proposte complete è il 29 aprile 2024.
L’Italia mette a disposizione € 3.000.000, finanziati dal MIMIT, e € 2.000.000, finanziati dal MUR.
Il MIMIT ammette al finanziamento i seguenti soggetti stabiliti in Italia:
- Imprese e Centri di Ricerca italiani;
- Università ed Enti di ricerca – solo in collaborazione con imprese con le quali costituire un consorzio o una rete di imprese.
Il MUR sostiene la Joint transnational Call e ammette al finanziamento i seguenti soggetti stabiliti in Italia:
- imprese comprese le fondazioni e gli altri soggetti giuridici senza scopo di lucro (comprese le associazioni e le ONG purché siano persone giuridiche registrate),
- università,
- enti di ricerca,
- organismi di ricerca.
Scadenza: 13 novembre 2023