#Riparto – percorsi di welfare aziendale per le lavoratrici madri
“#RiParto” – Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance” è la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri volta a promuovere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, con il fine di sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e di favorire l’armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia.
Finalità dell’avviso è quindi quella di incentivare lo sviluppo di progetti capaci di fornire un sistema integrato di strumenti quali benefit, facility e servizi alla persona atti a concorrere sinergicamente alla risoluzione di problematiche comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un nuovo figlio, anche alla luce della rilevanza delle misure di sostegno in relazione allo sviluppo psicofisico dei bambini con particolare riferimento ai primi 1000 giorni di vita.
Le proposte progettuali potranno riguardare una o più azioni coerenti tra loro, anche in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento, nell’ambito delle categorie di azioni riportate nell’Allegato 3, ovvero:
- Flessibilità oraria e organizzativa: banca del tempo, telelavoro, part-time, assunzioni a termine in sostituzione delle lavoratrici in maternità, permessi e congedi aggiuntivi.
- Promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché reinserimento delle lavoratrici dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione: incentivi alla natalità, iniziative di formazione e aggiornamento rivolte alle lavoratrici per l’accompagnamento al rientro al lavoro.
- Interventi e servizi: servizi di supporto alla famiglia, tutela della salute, sostegno psicologico e fisico, time saving, flexible benefit e ulteriori misure di sostegno alle lavoratrici, attività organizzative, informative e di comunicazione, azioni volte alla creazione e al mantenimento di reti territoriali.
Destinatarie delle azioni progettuali sono le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, del soggetto proponente sia in forma singola che associata, incluse le dirigenti, le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici in somministrazione nonché le titolari di un rapporto di collaborazione purché la natura e le modalità di esecuzione del rapporto siano compatibili con la tipologia e con la durata dell’azione proposta con la domanda di finanziamento.
La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi e ai fini del computo della durata del progetto non sono presi in considerazione la rilevazione dei dati e le attività di studio finalizzati alla redazione del progetto.
Possono presentare domanda di finanziamento:
- le imprese, ai sensi dell’articolo 2082 c.c e dell’articolo 2083 c.c., aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale;
- i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate ai sensi dell’articolo 2359 c.c.
Imprese, consorzi e gruppi di società collegate o controllate possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti aventi gli stessi requisiti richiesti dall’Avviso per i partecipanti singoli, costituendosi in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI) e individuando un capofila che presenti una unica domanda di finanziamento, un unico progetto ed un unico piano finanziario.
Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a 50 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per le politiche della famiglia stanziate dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178.
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa:
- tra un minimo di € 15.000,00 e un massimo di € 50.000,00 per le microimprese (cofinanziamento minimo 10%);
- tra un minimo di € 30.000,00 e un massimo di € 100.000,00 per le piccole imprese (cofinanziamento minimo 15%);
- tra un minimo di € 80.000,00 e un massimo di € 250.000,00 medie imprese (cofinanziamento minimo 20%).
- tra un minimo di € 200.000,00 e un massimo di € 1.000.000,00 per le grandi imprese (cofinanziamento minimo 30%).
Per i consorzi, le reti di imprese, i gruppi di società collegate o controllate, le associazioni temporanee di scopo e le associazioni temporanee d’impresa il progetto viene finanziato – applicando la medesima percentuale di cofinanziamento – tenendo conto della somma del numero dei dipendenti e della somma dei ricavi, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, del soggetto collettivo.
Scadenza: 12 agosto 2022