Programma CERV: bando 2025 per la prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sui minori

 

Nel quadro del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) è aperto, fino al 7 maggio 2025, un nuovo bando per la prevenzione e la lotta contro la violenza di genere e sui minori.

La Call mette in campo complessivamente € 23.000.000 per finanziare progetti nazionali o transnazionali (quest’ultimi sono particolarmente incoraggiati) focalizzati su quattro priorità:

1. Azioni transnazionali su larga scala e a lungo termine per contrastare la violenza di genere, con finanziamento a cascata (risorse disponibili: € 10.000.000)

Questa priorità mira a sostenere lo sviluppo di azioni integrate su larga scala per combattere la violenza di genere e realizzare cambiamenti strutturali e a lungo termine attraverso un programma di regranting. Pertanto, lo scopo è selezionare e sostenere un numero limitato di attori/intermediari che svilupperanno le capacità e erogheranno sovvenzioni a organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello locale, regionale e nazionale nella lotta alla violenza di genere, in particolare le seguenti forme di violenza:

  • violenza domestica e violenza sessuale
  • violenza di genere nell’ambiente online
  • pratiche dannose

I progetti possono essere presentati da un soggetto singolo o in consorzio. Il proponente o il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

2. Azioni mirate per la protezione e il sostegno delle vittime e delle sopravvissute alla violenza di genere e alla violenza domestica (risorse disponibili: € 4.000.000)

Questa priorità supporta la creazione di strumenti per la protezione e il sostegno delle vittime di violenza di genere, in particolare:

  • sostegno all’istituzione/ad alcune attività di sportelli unici o centri di supporto specialistici coordinati
  • istituzione di centri di riferimento facilmente accessibili per i casi di violenza sessuale
  • strumenti per la protezione e il sostegno immediati delle vittime di violenza sessuale e domestica, per prevenire i femminicidi e consentire indagini e azioni penali efficaci

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

3. Azioni mirate per la prevenzione della violenza di genere, inclusa la violenza online (risorse disponibili € 4.000.000)

In questo ambito verranno sostenuti progetti per la prevenzione della violenza di genere attraverso:

  • sviluppo di misure specifiche per prevenire la violenza sessuale e promuovere il ruolo centrale del consenso nelle relazioni sessuali. Sono particolarmente incoraggiate azioni che coinvolgano attivamente uomini e ragazzi in campagne e programmi di sensibilizzazione
  • misure per la prevenzione della violenza di genere nell’ambiente online
  • programmi di prevenzione per gli autori di violenza, con un approccio incentrato sulla vittima e un focus sugli stereotipi dannosi, la risoluzione pacifica dei conflitti nelle relazioni e la mascolinità tossica

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. È fortemente incoraggiato il coinvolgimento nel progetto di un’autorità pubblica.

4. Azioni mirate per far funzionare concretamente i sistemi integrati di protezione dell’infanzia (risorse disponibili: € 5.000.000)

L’obiettivo in questo ambito è contribuire a cambiamenti sistemici nella prevenzione, protezione e sostegno dei bambini in caso di violenza mediante i sistemi integrati di protezione dell’infanzia. In particolare, questa priorità contribuirà a prevenire e combattere soprattutto due forme di violenza sui minori:

  • le molestie e la violenza sessuale, specie quando si verificano nel contesto educativo formale e informale, nelle attività ricreative, culturali, sportive o in qualsiasi altra attività comunitaria e nel contesto domestico
  • il bullismo, online e offline, in particolare a scuola o nelle attività ricreative, e che colpisce i minori con vulnerabilità specifiche (ad esempio i minori con disabilità, i minori rom, i minori con un background migratorio), o collegato alla loro religione, genere o orientamento sessuale.

I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno due soggetti (lead applicant + 1 partner co-applicant). Il coordinatore di progetto deve essere un organismo non-profit. In ogni caso, il progetto proposto deve coinvolgere almeno un’autorità pubblica (a livello locale/comunale, regionale o nazionale) come lead applicant o partner co-applicant.

In generale, organismi a scopo di lucro non possono presentare o coordinare progetti, ma possono partecipare solo in partnership con enti pubblici, organizzazioni private non-profit o organizzazioni internazionali.

I progetti proposti devono avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi se relativi alla priorità 1, o tra 12 e 24 mesi se relativi alle priorità 2, 3, 4.

Il contributo UE potrà coprire fino al 90% dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere:

  • compresa tra € 1.000.000 e € 3.000.000 per i progetti relativi alla priorità 1
  • compresa tra € 100.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi alla priorità 4
  • non inferiore a € 100.000 per i progetti relativi alle priorità 2 e 3

Scadenza: 7 maggio 2025