Materiali leggeri innovativi: pubblicata la seconda call aperta del progetto AMULET
Il progetto AMULET (Advanced Material and Manufacturing Technologies United for Lightweight) ha pubblicato il secondo bando aperto per l’applicazione di materiali leggeri a catene industriali innovative.
L’obiettivo dell’invito a presentare proposte è sfruttare il potenziale innovativo delle PMI attraverso uno scambio intersettoriale di conoscenze per creare nuove catene del valore tramite l’uso di materiali leggeri avanzati e contribuire a ridurre le emissioni di CO2, incrementando l’efficienza energetica e delle risorse.
Le attività proposte dovranno rivolgersi allo sviluppo e all’implementazione di azioni dimostrative di tecnologie e sistemi applicabili a una delle Open Challenges previste, nonché promuovere l’integrazione di innovazioni tra settori e catene del valore materiale. Esse dovranno prevedere l’impiego di uno dei tre materiali leggeri utilizzabili (composti a base di polimeri, leghe metalliche leggere e composti a matrice ceramica) in uno dei quattro settori industriali coinvolti:
- Automotive
- Aerospaziale e aeronautica
- Energia
- Costruzioni
I progetti selezionati riceveranno supporto da AMULET per un periodo di massimo 15 mesi grazie a un piano di selezione progressiva che permetterà fino a 36 consorzi di presentare le proprie soluzioni, seguita da uno studio di fattibilità quadrimestrale per un massimo di 26 proposte, una fase di dimostrazione di 9 mesi (riservata a un tetto di 7 progetti) e uno stage finale bimestrale di supporto all’innovazione per quelli che passeranno la valutazione dei milestone.
Sono eleggibili micro-consorzi di 2 o 3 enti legali, preferibilmente transfrontalieri e anche composti esclusivamente da PMI, che abbiano sede in uno Stato UE o in uno dei Paesi e Territori d’Oltremare, in un Paese associato a Horizon 2020 o in Regno Unito.
Il budget totale di fondi UE è pari a poco meno di 1.2 milioni di euro, con un tetto massimo di 120.000 euro di contributi a fondo perduto per micro-consorzio e non più di 60.000 euro per ciascun ente partecipante.
Scadenza: 22 marzo 2023