FAMI - Bando per campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione illegale
Progetti inerenti campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema della migrazione nei Paesi terzi di origine e transito lungo le principali rotte migratorie verso l’UE, in particolare le rotte del Mediterraneo orientale, centrale e occidentale, i Balcani occidentali e la Via della Seta. Sono di particolare interesse Paesi quali Algeria, Bangladesh, Gambia, Iraq, Marocco, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Tunisia e Turchia. Sono ben accette campagne regionali destinate a più di un Paese terzo lungo le rotte migratorie. I progetti dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione della migrazione irregolare e in particolare sui rischi della tratta di migranti. Proposte riguardanti campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte solo alla diaspora all’interno degli Stati UE e che non coinvolgono Paesi terzi non verranno considerate.
Si intende sostenere progetti che perseguono i seguenti obiettivi specifici:
- fornire informazioni attendibili, fattuali e oggettive sui rischi della migrazione illegale – durante il viaggio e dopo l’arrivo – nonché sulle alternative legali di migrazione e sulle opportunità economiche se si rimane nel Paese di origine;
- dare autorevolezza a voci credibili nel contrastare i racconti dei trafficanti e della diaspora sulla migrazione irregolare e sul vivere clandestinamente nell’UE;
- rafforzare la cooperazione multi-stakeholder tra soggetti quali organizzazioni della società civile, ricercatori, organi di stampa, attori statali locali, diaspora e, se del caso, altri stakeholder;
- migliorare la sostenibilità delle attività di comunicazione e dei risultati della campagna.
I progetti dovrebbero includere le seguenti componenti:
- Analisi preparatoria in vista dello sviluppo di una strategia di comunicazione su misura, in particolare per identificare il contesto migratorio, il pubblico target delle attività di comunicazione, le sue caratteristiche, le motivazioni, i bisogni e le lacune di informazione nonché i canali e gli strumenti di comunicazione, in modo da progettare l’approccio più efficace per influenzarne il comportamento.
- Una strategia di comunicazione su misura, basata sull’analisi preparatoria, in particolare per definire:
- l’idea generale della struttura della campagna, i messaggi chiave da veicolare, gli elementi visivi che la identificano;
- una teoria del cambiamento che guidi sia l’ideazione che la valutazione della campagna;
- il pubblico target e la sua segmentazione (genere, età, istruzione…);
- l’ambito geografico della campagna in base al pubblico target individuato (quale Paese/regione) e allo specifico contesto migratorio (Paese di origine vs Paese di transito o destinazione);
- i canali di comunicazione da utilizzare a seconda del pubblico target, garantendo un mix di media tradizionali e social, nonché una sensibilizzazione a livello locale o di comunità;
- gli strumenti alternativi di comunicazione, se opportuni, come spettacoli teatrali, concorsi (fotografici, musicali, video) e premi (ad esempio per giornalisti), visite scolastiche, coinvolgimento di celebrità e testimonial;
- un approccio creativo che consenta la partecipazione e il feedback da parte del pubblico target e un piano dettagliato per il lancio e la gestione della campagna;
- indicatori chiave di prestazione (KPI), sia qualitativi che quantitativi, da utilizzare per monitorare l’attuazione e valutare i risultati della campagna.
- La produzione e attuazione della campagna di comunicazione, in particolare il pre-test dei concetti e del contenuto della campagna su gruppi campione del pubblico target; la produzione del contenuto della campagna; il lancio delle attività di comunicazione.
- Il monitoraggio e la valutazione dei risultati e dell’impatto della campagna
- Una strategia per la sostenibilità delle attività della campagna che tenga conto dei potenziali risultati a lungo termine, compresa la cooperazione con le autorità dei Paesi terzi interessati.
La Commissione Ue intende sostenere da 5 a 15 progetti.
Beneficiari del bando sono enti pubblici, organismi privati non-profit stabiliti in uno dei Paesi ammissibili. Attualmente tali Paesi sono gli Stati UE (compreso i PTOM ed escluso Danimarca in quanto unico Paese UE che non partecipa al Fondo). Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione sarà compresa tra:
- € 500.000 e € 1.000.000 per i progetti rivolti a un solo Paese terzo
- € 500.000 e € 1.500.000 per i progetti rivolti a più Paesi terzi
I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 3 partner di 3 diversi Paesi UE.
La Commissione Ue ritiene ben accette proposte con un’ampia portata geografica che coinvolgono beneficiari provenienti da diversi Stati UE. Il consorzio dovrebbe includere partner chiave pertinenti come le autorità locali e regionali, le autorità pubbliche nazionali, le parti economiche e sociali, gli attori dell’economia sociale e le organizzazioni della società civile, comprese le associazioni e le comunità locali di migranti.
I progetti proposti devono avere durata di 24 mesi.
Scadenza: 5 luglio 2022