Economia digitale e sostenibile: finanziamenti per progetti di riqualificazione professionale
La Regione Toscana, con decreto dirigenziale 20097 del 15 novembre 2021, ha approvato e pubblicato l’avviso pubblico per la concessione di finanziamenti ex art. 17 comma 1 lett. a) della L.R. 32/2002 per progetti formativi di riqualificazione professionale, nell’ambito dell’economia digitale e sostenibile (allegato A del decreto).
Il bando, con una dotazione di 300 mila euro, è cofinanziato dal Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020, in particolare con le risorse assegnate all’azione C.3.1.1.A. del Provvedimento attuativo di dettaglio (Pad) del programma stesso. Il bando rientra in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.
I percorsi di formazione proposti in risposta al bando devono essere riferiti, alternativamente, all’area dell’economia digitale o dell’economia sostenibile e devono essere finalizzati a conseguire certificazioni di competenze con riferimento alle figure professionali e alle aree di attività previste dal Repertorio regionale delle figure professionali.
Il bando punta, nel quadro della transizione digitale, a favorire lo sviluppo dell’uso e della conoscenza delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione, nonché della loro applicazione nei diversi contesti di lavoro, attraverso interventi di formazione volti al rafforzamento, ed in particolar modo alla capitalizzazione, delle competenze digitali nelle diverse funzioni aziendali e nei diversi settori delle attività produttive della Toscana. Mentre, nel quadro dell’economia sostenibile, il bando intende favorire lo sviluppo dell’uso e delle conoscenze di strumenti e tecniche legati all’integrazione trasversale tra questioni produttive, ambientali, climatiche ed energetiche, attraverso la formazione di “green job”.
I progetti devono essere presentati ed attuati da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato, composta obbligatoriamente dai seguenti soggetti, nel numero massimo di quattro:
- almeno un organismo formativo accreditato ai sensi della delibera di giunta 1407/2016 e successive modifiche e integrazioni (s.m.i.) o che si impegna ad accreditarsi entro la data di avvio delle attività, in qualità di capofila;
- almeno una impresa, che non ha finalità formativa, avente un’unità produttiva nel territorio regionale il cui ambito di operatività sia coerente con i percorsi presentati.
Possono partecipare, esclusivamente in qualità di partner, gli Istituti di Istruzione Superiore e le Università, aventi sede nel territorio regionale, in coerenza con i percorsi presentati. La loro eventuale presenza verrà valutata positivamente.
Per la realizzazione dei progetti è necessario che il soggetto attuatore di attività formative sia in regola con la normativa in materia di accreditamento di cui alla delibera di giunta
1407/2016 e s.m.i. In caso contrario, limitatamente a Istituti di Istruzione superiore e Università, il loro apporto deve limitarsi alla messa a disposizione di proprie risorse umane e strumentali.
Ogni partenariato può presentare una sola proposta progettuale.
Ogni membro di ATI/ATS, incluso il capofila, può partecipare al massimo a una proposta progettuale, fatti salvi gli Istituti di Istruzione Superiore e le Università (non tenuti alrispetto del suddetto obbligo), pena l’esclusione di tutte le proposte progettuali in cui è presente il soggetto che non ha rispettato tale vincolo.
Fermo restando quanto sopra indicato, i progetti devono essere presentati da un’associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.
Scadenza: ore 12 del 24 gennaio 2022.