Digitalizzazione del patrimonio culturale (Digital humanities)
Con Delibera di Giunta regionale n. 983 del 12/06/2023 la Regione Emilia Romagna intende incrementare in modo significativo l’accesso al patrimonio culturale attraverso soluzioni digitali cogliendo i vantaggi della digitalizzazione ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e hai soggetti pubblici.
Linea di intervento 1 – Soggetti pubblici:
- Comuni
- Unioni di Comuni
- Città Metropolitana di Bologna
- Consorzi pubblici ovvero persone giuridiche pubbliche a struttura associativa
- Aziende USL
- Altri organismi di diritto pubblico così come definiti dall’art 3 del D.lgs. 50/2016 o dall’art 1, comma 1, lett. e) del D.lgs. 36/2023.
Linea di intervento 2 – Soggetti privati:
- Associazioni
- Fondazioni
- Istituti presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI)
Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti finalizzati alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura, in particolare i progetti dovranno riguardare:
- la digitalizzazione e metadatazione del patrimonio culturale
- nuove forme di fruizione del patrimonio culturale
- nuove forme di monitoraggio e gestione, partecipazione e apprendimento
La percentuale massima e l’importo massimo del contributo concedibile variano a seconda della linea di intervento e in funzione della tipologia di proponente e delle caratteristiche dei progetti
soggetti pubblici:
- nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 300.000,00, per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00
- nella misura massima del 70% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 2.000.000,00, per progetti di rilevanza regionale che prevedono costi compresi fra euro 501.000,00 e euro 3.000.000,00
- soggetti privati:
- nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili e sino ad un massimo di 300.000,00 euro per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00
Scadenza: 16 ottobre 2023