Contributi all’attività di trasformazione agro-alimentare nei territori montani per attenuare la crisi legata ai rincari delle fonti energetiche
Possono presentare domanda le imprese attive nella trasformazione agro – alimentare nel settore lattiero caseario e ortofrutticolo dal 1° luglio 2021 che possiedono, con riferimento alla unità locale per la quale è richiesto il contributo in oggetto, i seguenti requisiti di ammissibilità da autocertificare alla presentazione della domanda:
- essere registrate e attive, al momento di presentazione dell’istanza, al registro delle imprese presso la Camera di commercio territorialmente competente:
- essere registrate e attive al registro delle imprese presso la Camera di commercio territorialmente competente alla data del 1° luglio 2021;
- essere in possesso, al momento di presentazione della domanda, di uno dei codici Ateco, primario o secondario, come individuati nell’ Allegato 1 del bando;
- essere in possesso dei titoli previsti dalle normative igienico sanitarie di settore;
- essere localizzate nei Comuni montani o parzialmente montani di cui alla DGR n.1794 dell’8 maggio 2014, riportati nell’Allegato 2 del bando;
- non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di scioglimento, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.
Le imprese con più unità locali ristorabili devono presentare una singola domanda per ciascuna unità.
I requisiti di ammissibilità dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda.
L’intervento di cui al presente avviso è finalizzato a sostenere i soggetti esercenti attività di impresa nel settore della trasformazione agro-alimentare, in particolare del settore lattiero caseario e ortofrutticolo, nei comuni montani e parzialmente montani di cui alla DGR n. 1794 dell’8 maggio 2014, che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono acuite le difficoltà del contesto in cui operano.
Il contributo è a titolo di ristoro senza vincolo di rendicontazione ed è volto a ristorare nella misura del 100% la maggior spesa sostenuta per il costo energetico (gas – energia elettrica) nell’annualità 2022 rispetto all’annualità 2021, nei limiti del medesimo consumo.
L’entità del ristoro sarà definita in relazione alle richieste ammissibili rispetto alla dotazione finanziaria disponibile, con un limite minimo ristorabile di euro 3.000 ed entro il limite massimo ristorabile di euro 150.000 per impresa.
Il ristoro è unicamente riconoscibile ove sia possibile il raffronto tra le annualità 2021 – 2022 anche scorporabile in singole mensilità con un limite minimo di sei mensilità ed è riconosciuto al netto dell’IVA, dei crediti d’imposta statali riconosciuti nell’anno 2022 per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e di altre agevolazioni concesse per le medesime spese.
Le spese ammissibili devono essere giustificate con idonee fatture quietanzate, emesse nei confronti dell’impresa che partecipa all’avviso e riferite alla unità locale per la quale è richiesta l’agevolazione in oggetto.
Nella domanda dovranno essere indicati gli estremi, gli importi e i dati di consumo delle fatture.
Il contributo è concesso nel Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti sul territorio regionale colpite dalla crisi, di cui alle DGR 26 settembre 2022 n. 7027 e DGR 23 gennaio 2023 n. 7814, nei limiti e alle condizioni di cui alla sezione 2.1 della Comunicazione C (2022) 1890 e s.m.i., di cui all’Aiuto di Stato SA.105254 di modifica al SA. 103947 (cd. TF Ucraina).
Scadenza: 30 ottobre 2023