Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura - Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027

La Regione Piemonte ha stabilito la riapertura dello sportello e dei termini di presentazione delle domande sul bando “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura”, a partire dalle ore 9.00 del 5 settembre 2022 fino alle ore 12.00 del 30 dicembre 2022.

Per contrastare i processi di deindustrializzazione in atto, recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze professionali presente nei centri di ricerca e sviluppo del territorio, per favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali, il Bando intende agevolare l’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività. Può inoltre agevolare l’affitto, esclusivamente se finalizzato alla successiva acquisizione e le acquisizioni di singoli lotti funzionali relativi alle fattispecie sopra indicate, proposte eventualmente da diversi soggetti imprenditoriali beneficiari.

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le imprese:

  • di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese). Per la definizione relativa alla dimensione aziendale si rimanda all’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • che siano iscritte al Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese estere, ad analogo registro del Paese di provenienza; in ogni caso i beneficiari devono avere l’unità operativa localizzata in Piemonte al momento della erogazione del contributo;
  • che abbiano un codice ATECO 2007 prevalente compreso tra quelli elencati in Allegato I al Bando, oppure acquisiscano attività con uno dei codici compresi tra quelli elencati in Allegato I al Bando e, al termine dell’investimento, mantengano un codice di attività ammissibile ai sensi del presente Bando. Per quanto attiene il soggetto acquirente, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa nel suo complesso. In relazione all’impresa/stabilimento/centro di ricerca oggetto di acquisizione, il codice ATECO 2007 verrà verificato mediante visura camerale con riferimento all’attività prevalente svolta dall’impresa/centro di ricerca nel suo complesso oppure svolta nello stabilimento oggetto di acquisizione. Qualora le suddette verifiche si rendessero difficoltose o non esaustive, l’attività prevalente dovrà essere dimostrata attraverso dati contabili e/o mediante il numero di U.L.A. dedicate all’attività stessa; per coloro che operano sia nei settori esclusi (art. 1, par. 3 del Regolamento (UE) n. 651/2014) sia in quelli che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, è necessario garantire “tramite mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi” che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano degli aiuti concessi ai sensi del presente bando (art. 1, par. 3, secondo comma del Regolamento (UE) n. 651/2014);
  • che non abbiano violato il cosiddetto “Impegno Deggendorf”;
  • che non siano considerate “imprese in difficoltà” ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • (requisito specifico per accedere alle agevolazioni relative agli Incentivi all’occupazione) che rispettino i requisiti previsti nel Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150, all’art. 31, recante “Principi generali di fruizione degli incentivi”.

L’ammontare disponibile complessivo delle risorse assegnate al presente Bando è pari a € 4.144.424,79 di cui:

€ 3.423.964,70 per la parte Investimenti;

€ 720.460,09 per la parte Incentivi all’occupazione.

Scadenza: 30 dicembre 2022

Spazi Civici di Comunità (Play District)

Spazi Civici di Comunità (Play District)

sport

 

Spazi Civici di Comunità (c.d Play District) è un’iniziativa finalizzata a sostenere e finanziare progetti di innovazione sociale centrati sulla pratica sportiva, che prevedano la creazione e il rafforzamento di spazi civici, promuovendo il protagonismo giovanile e grazie a processi di empowerment individuale e collettivo all’interno di una più ampia prospettiva di inclusione sociale.

Ogni progetto dovrà prevedere la costituzione di Spazi Civici di Comunità, quali luoghi di aggregazione giovanile all’interno di impianti sportivi gestiti dai soggetti proponenti e/o dai partner. Dovranno essere specificate le attività proposte, nella prospettiva di attrarre il più ampio numero possibile di giovani, garantendo loro un libero accesso agli impianti, auspicabilmente anche oltre gli orari previsti per le attività finanziate. La capacità e la potenzialità di tenere vivi nel tempo gli Spazi Civici di Comunità e di generare un effetto moltiplicatore positivo per la comunità locale costituiranno un ulteriore criterio di valutazione.

I destinatari dell’Avviso sono ASD/SSD soggetti capofila di un partenariato con altri soggetti pubblici o privati, quali organismi sportivi, Istituzioni locali (Comuni, università, scuole, ecc.) e associazioni o organizzazioni della società civile. L’importo massimo erogabile per ciascun progetto approvato è pari ad € 100.000,00 (centomilaeuro/00), omnicomprensivo per un massimo di 24 mesi di attività.

Scadenza: 30 Settembre 2022

AVVISO PUBBLICO “PATTO TRA GENERAZIONI – INCENTIVI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE NEL LAVORO E NELL’IMPRESA” – SECONDA EDIZIONE

AVVISO PUBBLICO “PATTO TRA GENERAZIONI – INCENTIVI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE NEL LAVORO E NELL’IMPRESA” – SECONDA EDIZIONE

 

L’oggetto del presente Avviso è l’assegnazione di incentivi economici per incrementare l’occupazione di giovani lavoratori under 35, attraverso l’assunzione a tempo indeterminato (compreso il contratto di apprendistato) in contesti aziendali in cui sono presenti lavoratori che maturano il diritto alla pensione al massimo entro 24 mesi dall’attivazione della misura.

INCENTIVO A. La misura, compatibilmente con il regime di aiuti che l’impresa beneficiaria intende opzionare (de minimis o in esenzione), prevede un incentivo fino ad un massimo di 16.000,00 euro nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo compreso tra 12 e 24 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato compreso il contratto di apprendistato, fermo restando il rispetto dei vincoli di età del giovane a seconda della tipologia del contratto di apprendistato in osservanza di quanto previsto dagli artt. 41-47 del D.lgs n. 81/2015 e s.m.i.

INCENTIVO B. L’importo dell’incentivo, sempre compatibilmente con il regime di aiuti opzionato, è calcolato fino ad un massimo di 11.000,00 euro, nell’ipotesi in cui il ricambio generazionale avvenga tra lavoratore/lavoratrice senior a cui manca un periodo massimo di 12 mesi utile al raggiungimento del requisito pensionistico e il/la giovane di età massima di 35 anni assunto/a con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato compreso il contratto di apprendistato, fermo restando il rispetto dei vincoli di età del giovane a seconda della tipologia del contratto di apprendistato in osservanza di quanto previsto dagli artt. 41- 47 del D.lgs n. 81/2015 e s.m.i.

Per ogni lavoratore/lavoratrice senior oggetto di fuoriuscita per raggiungimento del requisito pensionistico deve corrispondere almeno l’assunzione di un/a giovane, dal 01/01/2022 ed entro il 31/12/2022, così come indicato nella documentazione a supporto della domanda di partecipazione.

Al fine del rispetto di un principio di proporzionalità tra chi fuoriesce e chi entra in azienda, il costo salariale lordo del lavoratore neoassunto deve essere pari almeno al 60% del costo salariale lordo del lavoratore senior. Ove tale rapporto percentuale non possa essere rispettato, ai fini dell’ammissibilità della domanda, l’impresa deve assumere almeno due lavoratori under 35 per un lavoratore senior che lascia.

In caso di assunzione del/lla giovane con contratto part-time, l’importo dell’incentivo è rimodulato in proporzione all’orario indicato nel contratto di assunzione, considerando che l’importo massimo qui indicato per singolo incentivo viene corrisposto in presenza di orario a tempo pieno: ad una riduzione di una determinata % dell’orario di lavoro corrisponde una corrispettiva riduzione della stessa % applicata al valore dell’incentivo (es. riducendo l’orario di lavoro del 20%, si riduce l’incentivo del 20%).

Si rappresenta che l’incentivo è concesso per contratti di lavoro pari almeno al 50% dell’orario di lavoro. Pertanto, non è concesso alcun incentivo nel caso di orario di lavoro inferiore al 50% del tempo pieno stabilito.

Le aziende che garantiranno almeno per 2 mesi la coesistenza in azienda tra i due lavoratori – neoassunto e senior – al fine di realizzare un percorso di trasferimento di competenze e conoscenze sul campo matureranno una priorità nell’ottenimento del finanziamento.

INCENTIVO C: passaggio generazionale nella proprietà d’impresa. Incentivo pari a 11.000,00 euro a favore dell’imprenditore/trice (in tale definizione rientrano soggetti titolari di microimprese, imprese familiari, studi professionali, botteghe storiche) a cui mancano massimo 12 mesi al raggiungimento del requisito pensionistico che cede la proprietà d’impresa ad un imprenditore/trice, professionista o dipendente o disoccupato di età massima di 35 anni. Almeno il 60% dell’incentivo in oggetto deve essere utilizzato per spese di innovazione e digitalizzazione delle attività d’impresa.

Per la tipologia di incentivo C, il subentro nell’attività da parte del giovane imprenditore deve essere documentato tramite atto notarile.

Nel caso di subentro in attività artigiane, oltre all’atto notarile, deve essere data comunicazione all’Ente Bilaterale dell’Artigianato. In caso di subentro in attività turistiche o commerciali medesima comunicazione dovrà essere inviata all’Ente Bilaterale di riferimento (EBIT, EBTL).

Gli incentivi A e B possono essere richiesti, a scelta delle imprese, ai sensi:

  1. del Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013 alla serie L. 352) – d’ora in poi “de minimis”;
  2. del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria), pubblicato sulla GUUE L 187 del 26 giugno 2014 – d’ora in poi “Reg. 651/2014”.

L’incentivo C pari a 11.000,00 euro può essere richiesto esclusivamente ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013 “de minimis”.

Nel caso di scelta del regime “de minimis” l’incentivo corrisponde ad un contributo di € 16.000,00 (incentivo A) o di € 11.000,00 (incentivo B) per ogni assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato effettuata per ogni lavoratore disoccupato anche non in possesso dei requisiti previsti dall’art. 2 punto 4) del Reg. 651/2014.

Nel caso di opzione del regime di aiuti in esenzione ai sensi del Reg. 651/2014, si precisa che l’incentivo può corrispondere all’importo massimo di € 16.000,00 o di 11.000,00 previa verifica del rispetto della soglia massima del 50%, (ex art. 32 del Reg. UE 651/2014) del costo salariale del lavoratore svantaggiato assunto (in possesso dei requisiti di cui all’art. 2 punto 4) del Reg. 651/2014).

In caso di lavoratori con disabilità il bonus può corrispondere all’importo massimo di € 16.000,00 o di 11.000,00 previa verifica del rispetto della soglia massima del 75% (ex art. 33 del Reg. UE n. 651/2014) del costo salariale del lavoratore disabile assunto.

In virtù dell’art. 6, par. 5, lett. c), del Reg. 651/2014, l’effetto di incentivazione è presunto, in presenza delle condizioni di cui all’artt. 32 e 33 del medesimo Reg. 651/2014.

Gli incentivi A e B sono condizionati:

  • al mantenimento in occupazione del giovane nei 12 mesi successivi all’assunzione, fatte salve le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo;
  • al contestuale mantenimento in occupazione del lavoratore senior individuato nel progetto di ricambio generazionale fino al raggiungimento del requisito pensionistico salvo le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo o risoluzione consensuale intervenuta nell’ambito dell’accordo territoriale o aziendale ovvero in presenza di un accordo sindacale che preveda, quale unico requisito per la conclusione della procedura ex l. 223/91, la non opposizione al licenziamento, nel caso di micro e piccole aziende, nell’ambito di una conciliazione in sede protetta previa informativa alle organizzazioni sindacali firmatarie del Patto Politiche Attive del Lavoro e della Formazione.

In ogni caso, al termine dei 12 mesi successivi all’assunzione, il saldo occupazionale aziendale ovvero relativo all’intero organico aziendale, deve essere positivo salvo le ipotesi di dimissioni volontarie, invalidità, risoluzione consensuale, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, raggiungimento del requisito pensionistico, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. La presenza presso le imprese di un saldo occupazionale positivo al termine dei 12 mesi di attuazione dell’intervento sarà oggetto di verifica da parte dell’Amministrazione regionale.

L’incentivo C è condizionato alla continuazione dell’attività d’impresa in qualunque momento successivo all’erogazione dell’incentivo e, comunque, la verifica della continuità dell’attività d’impresa per cui è stato concesso l’incentivo sarà effettuata a 12 mesi dall’atto notarile che certifica il passaggio di proprietà.

Dagli incentivi sono esclusi i seguenti contratti di lavoro:

  • lavoro domestico;
  • attività riguardanti la divisione 92 “Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco” della classificazione ATECO 2007:
    • 00.01 Ricevitorie del Lotto, Superenalotto, Totocalcio, eccetera;
    • 00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
    • 00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse.

Destinatari della misura sono giovani inoccupati o disoccupati di età compresa tra 18 e 35 anni (36 anni non compiuti), italiani o stranieri, residenti o domiciliati nel Lazio insieme a lavoratori senior prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici così come specificato al precedente articolo 3.

I giovani under 35 che verranno assunti grazie all’utilizzo degli incentivi, al momento della presentazione della domanda di partecipazione devono trovarsi nella condizione di lavoratori disoccupati ai sensi della normativa nazionale vigente.

Lo stato di disoccupazione è attestato dalla data di rilascio della DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro). Se stranieri extracomunitari, i destinatari devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa.

Per gli incentivi A e B sono beneficiarie le imprese che assumono, o abbiano assunto dal 01/01/2022 al 31/12/2022 con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (compreso il contratto di apprendistato) secondo a quanto stabilito all’articolo 3 del presente Avviso.

Con riferimento alle grandi imprese, l’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 20 nuove assunzioni.

Le imprese richiedenti devono inoltre possedere i seguenti requisiti

  • avere una sede operativa ubicata sul territorio della Regione Lazio presso la quale viene assunto il lavoratore per cui viene richiesto l’incentivo;
  • essere regolarmente iscritte presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo (solo per coloro che sono tenuti a tale adempimento ad esempio imprese, società tra professionisti ecc.);

ovvero:

  • essere regolarmente iscritte al relativo albo, elenco, ordine o collegio professionale, ove obbligatorio per legge, iscritte ad associazioni professionali inserite nell’elenco di cui alla L. 4/2013 art. comma 7 e/o alla L. R. n. 73/2008, iscritte alla Gestione Separata dell’INPS come liberi professionisti senza cassa, e in ogni caso sono in possesso di partita iva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività (solo per i liberi professionisti);
  • essere in regola con le norme in materia contributiva e previdenziale attestate nel DURC;
  • garantire trattamenti non inferiori a quelli previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e territoriali, se presenti, sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale;
  • essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie nonché rispettare la normativa in materia fiscale;
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge 68/99 sul collocamento mirato ai disabili;
  • essere regolarmente costituite secondo il proprio regime giuridico;
  • essere operative alla data di presentazione della presente domanda di incentivo;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione del proprio stato, ovvero di non avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • non sussistere nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui al Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;
  • non aver ricevuto alcuna condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che determina l’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione;
  • non sussistere nei propri confronti cause di esclusione di cui all’art. 1 bis comma 14 della Legge 18/10/2001 n. 383 e ss.mm.ii. e di non essere destinataria di sanzioni interdittive di cui al D. Lgs. n. 231/2001 o di altre sanzioni interdittive limitative, in via temporanea;
  • non aver effettuato nei sei mesi precedenti alla data di assunzione incentivata:
    • licenziamenti individuali o plurimi, ai sensi della normativa vigente;
    • licenziamenti collettivi ai sensi della normativa vigente;
    • procedure di mobilità ordinarie e in deroga ai sensi della normativa vigente.

Scadenza: bando a sportello.

SOSTEGNO ALLE START-UP INNOVATIVE NEL SETTORE DEI VIDEOGAME

SOSTEGNO ALLE START-UP INNOVATIVE NEL SETTORE DEI VIDEOGAME

videogiochi

La Regione Lazio e il Ministero della Cultura, attraverso il presente Avviso, intendono sostenere l’avviamento e lo sviluppo di un massimo di 10 Start-Up Innovative costituite o costituende.

Ad ogni Start-Up Innovativa può essere agevolato un unico Progetto riguardante lo sviluppo di un videogioco di intrattenimento da portare sul mercato internazionale che al momento della Domanda deve essere disponibile almeno in una versione giocabile (prototipo) e deve concludersi al più tardi entro 8 mesi dalla concessione dell’agevolazione.

Il programma prevede un percorso di accelerazione dedicato allo sviluppo di un Minimum Viable Product (MVP) della durata di 4 mesi con l’utilizzo dei servizi e delle strutture di Cinecittà. Al termine del percorso di accelerazione le Start-Up Innovative avranno a disposizione ulteriori 2 mesi per prepararsi al Demo Day, vale a dire una presentazione strutturata ad un pubblico di publisher e investitori organizzata da Cinecittà e che conclude il programma di accelerazione.

I Beneficiari devono essere Start-Up Innovative (vale a dire iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese Italiano istituita ai sensi dell’art. 25 ss. del D.L. del 18 ottobre 2012, n. 179), essere Micro o Piccole Imprese ed avere la Sede Operativa principale nel Lazio al più tardi al momento della prima erogazione del contributo.

Per le Start-Up Innovative costituende la Domanda è presentata da un Promotore, uno dei partecipanti al team di sviluppo del Progetto, che deve risultare Legale Rappresentante o socio della Start-up Innovativa Beneficiaria a seguito della sua costituzione e iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese Italiano.

Il contributo per ogni Start-Up Innovativa beneficiaria è pari complessivamente a 60.000 Euro di cui:

  1. 15.000 Euro per un uguale ammontare di servizi di accelerazione forniti dall’Istituto Luce Cinecittà;
  2. 16.000 Euro per Costi Ammissibili da sostenersi nei confronti di terzi e da rendicontare;
  3. 17.000 Euro per l’impegno dedicato al Progetto dai soci e amministratori della Start-Up Innovativa Beneficiaria, riconosciuti in misura forfettaria e indipendentemente dall’esistenza di un rapporto economico con la Start-up Innovativa e dalla sua entità.

Il contributo di cui alla voce A è erogato direttamente all’Istituto Luce Cinecittà (che per motivi di trasparenza e regolarità fiscale li fattura al Beneficiario che dovrà corrispondere l’IVA).

I contributi di cui alle voci B) e C) è erogato al Beneficiario dietro rendicontazione dei costi di cui alla voce B), che deve avvenire entro 10 mesi dalla concessione dell’agevolazione). E’ possibile richiedere un anticipo garantito da fidejussione (entro 60 giorni dalla data di concessione) e facoltativamente a stato avanzamento lavori (SAL). Anticipo e SAL non possono superare l’80% del contributo concesso di cui alle voci B) e C).

Presentazione domande a partire dalle ore 12:00 del 25 agosto 2022 ed entro le ore 18:00 del 15 settembre 2022 previa compilazione del Formulario GeCoWEB Plus disponibile on-line dalle ore 12:00 del 02 agosto 2022.

Scadenza: 15 settembre 2022

Bando per il co-finanziamento alle imprese relativamente alla realizzazione di interventi di forestazione urbana in pianura

Bando per il co-finanziamento alle imprese relativamente alla realizzazione di interventi di forestazione urbana in pianura

L’obiettivo del bando è ampliare il “polmone verde” nei territori di pianura emiliano-romagnoli. Questo per i molteplici benefici che gli alberi sono in grado di svolgere, in particolare per il miglioramento della qualità dell’aria.

Possono proporre progetti ai fini del presente bando le imprese, aventi qualsiasi forma giuridica, regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura ad esclusione delle imprese agricole in relazione alla definizione di imprenditore agricolo definito dall’art. 2135 del codice civile (modificato dal D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228).

Gli interventi dovranno essere realizzati su terreni di proprietà o su terreni di cui i proponenti l’intervento hanno idoneo titolo di possesso e comunque la disponibilità in forza di un contratto giuridicamente valido al fine di rispettare il vincolo di destinazione di uso permanente e/o il vincolo forestale imposto alle aree oggetto di intervento ed esclusivamente nei territori dei Comuni di pianura compresi nelle aree “agglomerato di Bologna, pianura est e pianura ovest” del Piano PAIR elencati nell’Allegato 3 al Bando.

Le risorse disponibili per co-finanziare i progetti presentati ai sensi del presente bando sono pari a complessivi 500.000,00 euro, a valere sulle annualità 2022 e 2023; ulteriori importi potranno essere messi a disposizione a discrezione della Giunta qualora vi sia una disponibilità ulteriore di risorse a valere sul bilancio gestionale della Regione Emilia-Romagna.

L’entità del co-finanziamento dipenderà dalla superficie piantumata e dal numero di alberi collocati, con un limite massimo di 20.000,00 euro per ettaro corrispondente ad un finanziamento di 12.000,00 euro (60 % dei costi ammissibili).

I progetti per i quali viene presentata domanda di co-finanziamento dovranno avere una dimensione di investimento (spesa ammissibile) non inferiore a 10.000,00 euro e non superiore a 150.000,00 euro. Saranno pertanto concedibili dei co-finanziamenti variabili da un minimo di 6.000,00 euro a un massimo di 90.000,00 euro. Nel caso di progetti con dimensione dell’investimento superiore a 150.000,00 euro, il co-finanziamento non potrà comunque superare l’importo massimo di 90.000,00 euro.

Non sono ammessi interventi di realizzazione di alberature stradali e tutti gli interventi sostitutivi di alberature esistenti ad eccezione di eventuali interventi di riqualificazione di aree già impiantate con specie forestali aventi finalità produttive come ad esempio i pioppeti; non sono altresì ammessi interventi per lavori compensativi e assimilabili.

Scadenza: 30 settembre 2022

Bando per la concessione di contributi a Comuni e Unioni di Comuni per programmi di conservazione e valorizzazione di Geositi e Grotte. Annualità 2023

Bando per la concessione di contributi a Comuni e Unioni di Comuni per programmi di conservazione e valorizzazione di Geositi e Grotte. Annualità 2023

La Regione Emilia Romagna ha approvato il nuovo bando per la concessione di contributi per programmi aventi come oggetto la sistemazione, tutela e fruizione dei geositi e delle grotte individuate nei catasti di cui agli art. 3 e 4 della L.R. n.9 del 10 luglio 2006, e la diffusione della tutela naturalistica e della conoscenza del patrimonio geologico e ipogeo regionale.

Il bando ha una dotazione finanziaria di 100.000 euro, per azioni da realizzarsi tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, ed è rivolto ai Comuni e Unioni di Comuni della Regione Emilia-Romagna sul cui territorio sono presenti geositi o grotte censiti nei rispettivi catasti. Non potranno accedere al bando Enti che abbiano già usufruito di contributi regionali, ai sensi dell’art. 8 comma 1 della LR 09/2006 per due annualità, anche non consecutive, negli ultimi 5 anni.

Il contributo massimo concedibile è di 8.000,00 euro per ciascun Comune o 15.000 euro per ciascuna Unione.

La tempistica di riferimento relativa all’annualità 2023 è la seguente:

  • Presentazione della domanda: di contributo entro il 30 settembre 2022
  • Approvazione della graduatoria entro il 30 novembre 2022
  • Realizzazione degli interventi: tra il primo gennaio 2023 ed entro il 31 dicembre 2023
  • Presentazione della documentazione per la rendicontazione delle spese: entro il 28 febbraio 2024

Scadenza: 30 settembre 2022

Misure formative rivolte ai giovani NEET – Piano di attuazione regionale Garanzia Giovani

Misure formative rivolte ai giovani NEET - Piano di attuazione regionale Garanzia Giovani

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L’Invito intende rendere disponibile un’offerta diffusa rivolta ai giovani NEET che possa agire in chiave di proattività, di orientamento alle scelte, di sviluppo di capacità e conoscenze su aspetti e temi fondamentali per un concreto inserimento sociale e professionale dei giovani. Un intervento, quindi, sulle competenze dei giovani che, corrispondendo interessi e propensioni individuali, possa sostenere i giovani nella costruzione e attivazione di percorsi formativi e professionali, promuovendo il loro protagonismo e la loro più ampia autonomia.

L’offerta formativa selezionata in esito all’Invito concorre, nello specifico, a dare piena attuazione al Piano regionale di attuazione del Programma nazionale Iniziativa Occupazione Giovani ponendosi in complementarietà con le opportunità a oggi disponibili e costituite da percorsi personalizzati integrati – misure orientative, formative e di accompagnamento al lavoro – e con le opportunità che saranno rese disponibili in attuazione del Piano regionale di attuazione del Programma Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).

L’offerta formativa, in particolare, deve corrispondere alle aspettative delle persone e ai fabbisogni di competenze del sistema economico e produttivo, promuovendo lavoro di qualità e garantendo le competenze necessarie a un’economia più verde, inclusiva e digitale con particolare attenzione agli ambiti della Strategia di specializzazione intelligente.

I potenziali destinatari delle opportunità formative candidate a valere sull’Invito sono i giovani NEET che avranno aderito al Programma Garanzia Giovani e avranno sottoscritto un Patto di servizio che ricomprenderà unicamente la misura 2° Formazione mirata all’inserimento lavorativo.

I giovani, al momento della sottoscrizione del Patto di servizio presso i Centri per l’Impiego, dovranno scegliere l’ente di formazione professionale accreditato e la relativa offerta formativa, nell’ambito dell’elenco approvato in esito all’Invito, disponibile anche attraverso materiali informativi, così che le informazioni che ciascun soggetto evidenzierà nella propria scheda di presentazione – unitamente alla candidatura – siano chiare e trasparenti per gli utenti.

In risposta all’Invito possono essere proposte candidature che, nell’articolazione in progetti, rendano disponibili ai potenziali destinatari misure formative, fruibili in modo personalizzato e individualizzato, capaci di valorizzare modalità di progettazione esecutiva e di dettaglio, modelli di erogazione e fruizione che semplifichino e sostengano la massima partecipazione, fondati sul pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che concorrono alla costruzione delle politiche giovanili e per l’occupazione. I progetti che pertanto possono essere ricompresi nelle candidature, devono essere riconducibili alle seguenti aree/obiettivi:

  • Filiere, Innovazione e Tecnologie Digitali
  • Transizione ecologica e sostenibilità energetica e ambientale
  • Servizi e innovazione sociale
  • Lingue e culture straniere
  • Imprenditorialità

Le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti all’Invito sono pari a euro 5.000.000,00 a valere sul Piano regionale di Attuazione del Programma operativo nazionale Iniziativa Occupazione Giovani – II Fase, con la riserva di destinare eventuali ulteriori risorse se necessarie.

Scadenza: 20 settembre 2022

Bando di erogazione LifeGate

Bando di erogazione LifeGate

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LifeGate, punto di riferimento per la sostenibilità in Italia, con un media network di 5 milioni di contatti e con 5.000 aziende clienti in 20 anni di attività, è uno dei principali attori in Italia nello sviluppo di una società e di una cultura sostenibile.

Il bando intende promuovere iniziative progettuali di sviluppo urbano sostenibile che integrino attività/percorsi/opportunità legati all’arte come chiave di contrasto alla marginalità sociale e di promozione dell’inclusione.  I percorsi proposti potranno prevedere anche attività e iniziative legate allo sport e alla cultura, quali ambiti secondari.

Il valore complessivo del contributo è di € 100.000, tra donazioni di beni e servizi ed elargizioni monetarie. In particolare, il contributo prevede la produzione e distribuzione di contenuti per la promozione e comunicazione del progetto – a carico dello sponsor – e una elargizione monetaria compresa tra il 40% e il 60% del valore totale del contributo sopra indicato, per un valore massimo di € 60.000.

Scadenza: 11 settembre 2022

Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta

Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta

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È online il bando per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale per assicurare ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale, nell’ambito del Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18 (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016).Le proposte progettuali dovranno pervenire entro e non oltre il 2 settembre 2022, secondo le modalità previste dal bando. I progetti ammessi al finanziamento dovranno essere avviati il 1° ottobre 2022 e avranno una durata di 17 mesi.

Scadenza: 2 settembre 2022

Contributi per i territori montani: il bando 2022 del Fondo per la montagna

Contributi per i territori montani: il bando 2022 del Fondo per la montagna

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Il fondo ha lo scopo di sostenere finanziariamente le politiche di sviluppo e tutela delle zone montane ed è destinato alle spese di investimento per la realizzazione di interventi localizzati esclusivamente in zona classificata come montana.

Gli enti destinatari del Fondo regionale per la montagna sono:

  1. le unioni di comuni di cui all’articolo 67 legge regionale 68/2011 o comunque costituite a seguito dell’estinzione delle comunità montane ai sensi della legge regionale 37/2008;
  2. le unioni di comuni, diverse da quelle della lettera a), che hanno almeno il 30% del proprio territorio classificato montano o nelle quali almeno il trenta per cento della popolazione è residente in territorio classificato montano;
  3. i comuni classificati montani che non fanno parte di unioni di comuni o che fanno parte di un’unione di comuni diversa da quelle di cui alle lettere a) e b).

Il finanziamento con le risorse del fondo non può superare il 90% del costo complessivo del singolo progetto.

Il contributo prevede la compartecipazione obbligatoria, da parte del soggetto beneficiario, di almeno il 10% del costo totale del progetto. Tale compartecipazione è assicurata anche con altre risorse pubbliche e/o private e dovrà risultare dalla documentazione finale di spesa.

Il limite massimo del finanziamento per singolo progetto è fissato in:

  • 400.000 euro per le Unioni di comuni;
  • 200.000 euro per i comuni montani e parzialmente montani

Scadenza: 30 settembre 2022

 

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