COMUNITÀ SOLIDALI 2022

Comunità Solidali 2022

 

Sostenere gli enti del Terzo settore per dare avvio a progettualità capaci di fornire risposte concrete, in un’ottica di multidimensionalità del bisogno, che abbiano un forte carattere di prossimità in risposta ai bisogni dei cittadini e che vedano il territorio e i cittadini attori delle politiche di sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.

Il presente avviso è si rivolge pertanto a:

  • Organizzazioni di volontariato (ODV) con sede legale sul territorio della Regione Lazio;
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS) con sede legale sul territorio della Regione Lazio;
  • Fondazioni del terzo settore con sede legale sul territorio della Regione Lazio;
  • singole o in partenariato tra loro, iscritte nelle rispettive sezioni del Registro unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS).

Considerata la fase in corso di popolamento del RUNTS, le proposte progettuali potranno esser presentate anche da ODV, APS e Fondazioni interessate dal processo di trasmigrazione nel RUNTS ai sensi dell’art. 54 del Codice del Terzo Settore, alla data di pubblicazione del presente avviso. Possono partecipare anche le Fondazioni del Terzo settore con sede legale sul territorio della Regione Lazio iscritte nella anagrafe delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460.

I requisiti di cui ai punti precedenti debbono essere mantenuti dagli ETS e dai partner (in caso di ATS) ammessi a contributo sino alla data di conclusione dei rispettivi progetti, a pena di revoca del finanziamento. Non potrà essere beneficiario delle risorse il Centro Servizi Volontariato, per espresso divieto di cui all’art. 62 comma 12 del Codice del Terzo settore. Ogni ETS potrà presentare una sola proposta progettuale in qualità di proponente singolo o in qualità di soggetto capofila in Associazione Temporanea di Scopo. Contemporaneamente potrà partecipare ad una sola altra proposta progettuale come partner di Associazione Temporanea di Scopo. Ogni ETS che non sia già proponente di progetti in forma singola o capofila di Associazione Temporanea di Scopo potrà partecipare in qualità di partner di ATS ad un massimo di due progetti.

In caso di ATS, dovrà essere chiaramente individuato il soggetto capofila con il quale la Regione intratterrà ogni rapporto amministrativo, organizzativo e finanziario. La responsabilità del progetto rimane in capo al soggetto capofila. Al finanziamento del presente avviso pubblico regionale è destinato l’importo complessivo di euro 2.166.840 assegnato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le risorse complessive sopraindicate sono state assegnate agli ambiti territoriali coincidenti con il 6 territorio delle ASL, nella percentuale del 50% in misura fissa tra tutte gli ambiti territoriali ed il restante 50% in misura variabile sulla base della popolazione residente. La Regione si riserva di variare la dotazione delle risorse destinate al presente avviso, anche in ragione del numero di candidature ammissibili, onde consentire il sostegno finanziario al numero più alto possibile di progetti. Nell’eventualità di avanzo di risorse si procederà allo scorrimento delle graduatorie dei progetti ammessi, a partire dalla ASL per la quale è stato stanziato il minor numero di fondi, dando priorità alle ASL periferiche.

Il finanziamento richiesto per ciascun progetto, a pena di esclusione, non potrà essere inferiore a 10.000 o superare l’importo di euro 50.000.

Ciascun progetto potrà prevedere, a titolo di cofinanziamento, ulteriori risorse finanziarie messe a disposizione dal soggetto proponente o dai soggetti del partenariato o da soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche. In tal caso le percentuali di finanziamento e di cofinanziamento previste nel progetto approvato saranno poi applicate all’ammontare complessivo delle spese totali ritenute ammissibili per la realizzazione del progetto. Al fine di promuovere reti inclusive e favorire l’incremento della capacity building tra gli enti, è prevista la possibilità di stringere collaborazioni a titolo gratuito con soggetti diversi da ODV, APS e Fondazioni, non beneficiari diretti del contributo quali enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (enti senza scopo di lucro – le associazioni, le cooperative sociali, le imprese sociali, gli enti filantropici, le associazioni sportive, dilettantistiche, enti ecclesiastici e religiosi, ONG, Fondazioni e altri enti senza scopo di lucro – e gli enti profit). Le collaborazioni potranno avvenire solo a titolo gratuito e non potranno beneficiare né direttamente, né indirettamente di quote del contributo di cui al presente avviso. I soggetti collaboratori non potranno ricevere compensi né rimborsi di spese di alcun genere. I soggetti collaboratori potranno cofinanziare il progetto, attraverso un apporto monetario che dovrà esser indicato sia nella dichiarazione di collaborazione che nella successiva rendicontazione, in cui dovrà esser data puntuale evidenza dell’apporto monetario ricevuto. Nell’ipotesi in cui l’apporto dei soggetti collaboratori dovesse riguardare spazi, immobili, beni etc. questo non potrà rientrare all’interno della quota di cofinanziamento.

Le spese di affidamento di attività a soggetti terzi delegati, a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità e competenze interne, non potranno superare complessivamente il 30% del valore del progetto.

I progetti di cui al presente avviso dovranno prevedere lo svolgimento di attività progettuali nel territorio della Regione Lazio.

La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 6 mesi e la durata massima non dovrà essere superiore a 12 mesi con una possibilità di proroga di massimo 3 mesi.

A pena di esclusione, i soggetti proponenti dovranno presentare apposita domanda di ammissione al finanziamento, completa di tutta la documentazione richiesta e debitamente compilata e sottoscritta dal legale rappresentante, a decorrere dalle ore 12:00 del 17 gennaio 2023 ed entro le ore 12:00 del 16 febbraio 2023.

Scadenza: 16 febbraio 2023

Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive, realizzate da imprese nazionali, europee ed extraeuropee – Anno 2023

Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive, realizzate da imprese nazionali, europee ed extraeuropee - Anno 2023

Il bando prevede la concessione di contributi a sostegno della produzione di opere cinematografiche e audiovisive realizzate almeno in parte sul territorio regionale da imprese nazionali, europee o extraeuropee. L’intervento regionale può riguardare:

  • Sezione A opere cinematografiche, opere televisive, con costi ammissibili pari o superiori a 4.000.000 di euro, con spese ammissibili sul territorio regionale pari o superiori a 1.000.000 di euro, ambientazione storica o geografica con riferimenti narrativi o biografici in Emilia-Romagna;
  • Sezione B opere cinematografiche, opere televisive, opere web, documentari, anche realizzati con tecniche di animazione con almeno 6 giorni di riprese sul territorio della regione Emilia-Romagna e almeno il 30% dei costi/giorni di ripresa sul territorio regionale (20% se l’autore della musica è residente in regione Emilia-Romagna).

L’intensità del contributo è tra il 30% ed il 70% delle spese ammissibili, ossia delle spese sostenute sul territorio, a seconda della tipologia di spesa. I criteri di valutazione tengono conto della qualità e originalità del progetto, della solidità produttiva, della ricaduta economica e promozionale sul territorio e delle strategie di marketing previste.

La dotazione finanziaria per il 2023 è di 1 milione 250 mila euro: 700 mila per la prima sessione di valutazione e 550 mila euro per la seconda sessione.

Possono presentare domanda lei imprese in forma singola operanti con il codice Ateco di produzione cinematografica e audiovisiva primario o secondario “59.11”, in possesso dei requisiti specificati all’art. 2 del Bando.

Scadenza: 28 febbraio 2023

Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive destinato ad imprese con sede in Emilia-Romagna – Anno 2023

Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive destinato ad imprese con sede in Emilia-Romagna - Anno 2023

Cinema

Il bando prevede la concessione di contributi a sostegno della produzione di opere cinematografiche e audiovisive realizzate almeno in parte sul territorio regionale da imprese aventi sede in Emilia-Romagna. L’intervento regionale può riguardare opere cinematografiche, televisive, opere web, cortometraggi, documentari, anche realizzati con tecniche di animazione; le produzioni dovranno effettuare almeno il 30% giorni di riprese o il 30% delle spese sul territorio della regione Emilia-Romagna. L’intensità del contributo è tra il 30% ed il 60% delle spese ammissibili, ossia delle spese sostenute sul territorio. I criteri di valutazione tengono conto della qualità e originalità del progetto, della solidità produttiva, della ricaduta economica e promozionale sul territorio e delle strategie di marketing previste, oltre ad aspetti di innovazione produttiva quali il coinvolgimento nella compagine di giovani U 35, di donne, o l’adozione di pratiche green.

Dotazione finanziaria 2023:

  • 500 mila euro:
    • 250 mila per la prima sessione di valutazione;
    • 250 mila euro per la seconda sessione.

Possono presentare domanda le imprese in forma singola operanti con il codice Ateco di produzione cinematografica e audiovisiva primario o secondario “59.11”, con sede legale in Emilia-Romagna, in possesso dei requisiti specificati all’art. 2 del Bando.

Scadenza: 28 febbraio 2023

Gal Appennino Bolognese -19.2.01 – Azione 3 “Creazione e sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche”

Gal Appennino Bolognese -19.2.01 - Azione 3 “Creazione e sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche”

Obiettivo è quello di migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività.

Beneficiari: Aziende agricole abilitate a svolgere attività agrituristica o di fattoria didattica.

Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari:

  • 50% della spesa ammissibile per gli interventi posti nella Zona D” Aree rurali con problemi di sviluppo”;
  • 45% della spesa ammissibile per gli interventi posti nella zona C “Aree rurali intermedie”.

Spese ammissibili:

  • interventi di recupero, ristrutturazione e ampliamento dei fabbricati esistenti in azienda;
  • realizzazione di piazzole per campeggio e relative infrastrutture di servizio comprese quelle elettriche, idriche e sanitarie, nonché ogni impiantistica necessaria;
  • interventi di recupero, ristrutturazione, ampliamento ed allestimento di strutture fisse per attività ricreative, sportive, culturali, sociali, didattiche e per il tempo libero (comprese piscine e percorsi vita);
  • nuove costruzioni a sé stanti da destinare esclusivamente a servizi accessori per l’attività agrituristica, così come definiti nei criteri di attuazione della LR n.4/2009, nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dall’art. 11 della LR n. 4/2009;
  • sistemazioni esterne a servizio di fabbricati agrituristici (con esclusione di qualsiasi impianto produttivo agricolo o di forestazione);
  • allestimento di camere, sala ristorazione, cucina e locali accessori utilizzati per l’attività agrituristica (per allestimento si intende acquisto di mobili, dotazioni e attrezzature fisse ed inventariabili, comprese quelle per la preparazione, lavorazione e conservazione dei cibi);
  • recupero di locali in fabbricati esistenti e acquisti di attrezzature da destinare esclusivamente a camere e relativi bagni per Ospitalità Rurale Familiare come definita all’art. 16 della L.R. n. 4/2009 nel limite massimo di 15.000 Euro per ogni stanza con bagno ristrutturata a tale scopo;
  • interventi di recupero o ristrutturazione di locali da destinare a laboratori o sale pluriuso per attività agrituristiche purché all’interno di essi non siano previste lavorazioni agricole o trasformazioni che abbiano come prodotto finale un prodotto agricolo di cui dell’Allegato 1 al Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea da immettere sul mercato;
  • spese generali e tecniche nella misura massima del 10% della spesa ammissibile sopraindicata;
  • acquisto di attrezzature informatiche e relativo software per la gestione dell’attività oggetto di sostegno. Il software può essere di base o specifico agrituristico con esclusione dei siti web e quello destinato per la promozione.

Scadenza: 31 marzo 2023

Agricoltura sociale in aziende agricole in cooperazione con i Comuni o altri enti pubblici

Agricoltura sociale in aziende agricole in cooperazione con i Comuni o altri enti pubblici

La presente misura prevede un contributo in conto capitale pari al 60% della spesa ammissibile entro il limite massimo di 200.000 euro nel triennio (Disciplina comunitaria del “De Minimis”). Possibilità di richiedere un anticipo del 50% del sostegno concesso.

Spese ammissibili: interventi di costruzione, ristrutturazione, ampliamento di fabbricati aziendali e acquisto di attrezzature destinate alle attività sociali/assistenziali, spese generali e di progettazione

Beneficiari: imprenditori agricoli, singoli o associati.

Scadenza: 21 aprile 2023

PNRR – M1C3 INVESTIMENTO 4.2.3 “SVILUPPO E RESILIENZA DELLE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO (FONDO DEI FONDI BEI)”

PNRR – M1C3 investimento 4.2.3 “Sviluppo e resilienza delle imprese del settore turistico (fondo dei fondi bei)”

 

Il Ministero del Turismo ha pubblicato un avviso sul Fondo Tematico Turismo Sostenibile, parte del “Fondo di Fondi Ripresa e Resilienza Italia”, di cui all’articolo 8 del Decreto-Legge n. 152/2021 finalizzato all’attuazione della linea progettuale “Sviluppo e resilienza delle imprese del settore turistico (Fondo dei Fondi BEI). Nello specifico, l’avviso è volto a rendere noti:

  • le categorie di soggetti ammessi a presentare richieste di supporto finanziario al Fondo Tematico Turismo;
  • l’ambito territoriale di riferimento;
  • la tipologia di progetti e i settori di investimento ammissibili;
  • elementi generali circa le tipologie dei prodotti finanziati che saranno messi a disposizione

Con successiva integrazione del presente Avviso saranno resi noti, tra l’altro: l’identità e i recapiti degli Intermediari Finanziari tramite cui sarà offerto il supporto finanziario a valere sul Fondo; le modalità di presentazione delle richieste di supporto finanziario; l’ammontare delle risorse finanziarie disponibili a esaurimento, oltre a eventuali specificazioni circa le tipologie di prodotti finanziari disponibili a valere su tali risorse finanziarie. I soggetti ammessi sono le imprese turistiche private, le imprese che nell’ambito del settore turistico intendono erogare servizi e/o forniture, prestano o intendono prestare beni o gestiscono o intendono gestire infrastrutture connesse all’attività turistica e le imprese private operanti su base di concessioni pubbliche o nell’ambito di schemi di PPP.

Apicoltura. Bando 2023 per assistenza tecnica e consulenza alle aziende

Apicoltura. Bando 2023 per assistenza tecnica e consulenza alle aziende

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Regolamento (UE) n. 2115/2021 del 2 dicembre 2021, art. 55, interventi a favore del settore dell’apicoltura. D.G.R. n . 47 – 6393 del 28 dicembre 2022.

Sottoprogramma regionale di attuazione per l’anno 2023. Primo bando per la concessione di contributi relativamente all’azione a.2 (Assistenza tecnica e consulenza alle aziende apistiche). Possono partecipare a questo bando forme associative del settore apistico. Dotazione finanziaria- euro 528.459,99.

Scadenza: 30 gennaio 2023

Bando “Fondo nazionale per la rievocazione storica” – anno 2023

Bando “Fondo nazionale per la rievocazione storica” – anno 2023

 

Il fondo è volto a sostenere progetti di rievocazione storica, organizzazione e promozione – anche al fine di implementare l’attrattività turistica del territorio di riferimento – di eventi, feste e attività nonché iniziative di valorizzazione dei beni culturali attraverso la rievocazione storica.

I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2023.

Possono presentare domanda per l’accesso al Fondo Regioni, Comuni, Istituzioni culturali e Associazioni di rievocazione storica riconosciute attraverso l’iscrizione ad appositi albi tenuti presso i Comuni o già operanti da almeno 5 anni.

In particolare, per Istituzioni culturali e per Associazioni di rievocazione storica si intendono le istituzioni e le associazioni che hanno per fine statuario la conservazione, la promozione e la valorizzazione della memoria storica del proprio territorio, rispettando i criteri di veridicità storica mediante le varie forme di studio, espressione artistica, realizzazione di attività ed eventi storici.

Scadenza: 31 gennaio 2023

Riqualificazione dei corpi idrici piemontesi 2023

Riqualificazione dei corpi idrici piemontesi 2023

Il finanziamento è destinato a enti locali e Parchi piemontesi per riqualificare i fiumi e i laghi e le loro aree circostanti, attraverso interventi che vedano coinvolta anche la società civile.

Le risorse verranno assegnate mediante bando pubblico a Province, Città metropolitana di Torino, Comuni singoli o associati, soggetti gestori delle aree naturali protette e dei siti Natura 2000.

Ciascun proponente può presentare, anche in forma associata, fino a due domande di finanziamento per interventi di riqualificazione di fiumi e laghi, nonché delle importantissime aree limitrofe, attraverso una serie di interventi previsti nel Piano di Tutela delle Acque, quali ad esempio: fasce boscate riparie agroforestali, passaggi per i pesci, demolizione di sbarramenti ed opere trasversali non più in funzione, ripristino di aree umide, riduzione dell’artificialità di alvei e sponde, aumento della capacità di ritenzione naturale delle acque, misuratori di deflusso in alveo e strumentazione per la trasmissione dei dati di prelievo di acqua. Tali interventi contribuiranno al raggiungimento e mantenimento degli obiettivi di qualità delle acque piemontesi previsti dalla Direttiva Quadro della Comunità Europea.

Possono partecipare Enti locali, nello specifico i Comuni in forma singola o associata, ad esclusione degli Enti di governo di Ambito Territoriale Ottimale (EgATO), le Province e la Città Metropolitana, oltre agli Enti gestori delle aree naturali protette e dei siti della rete Natura 2000.

Scadenza: 4 maggio 2023

ENTI LOCALI – Beni confiscati alla criminalità – Anno 2023

ENTI LOCALI - Beni confiscati alla criminalità - Anno 2023

 

Erogazione di contributi per il recupero e l’utilizzo ai fini sociali o anche istituzionali dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, trasferiti agli Enti Locali con atto dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.

È consentito anche l’utilizzo del bene per scopi economici, con il vincolo del reimpiego dei proventi per finalità sociali.

Possono partecipare Enti locali ovvero comuni, province, città metropolitana, destinatari di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

Il contributo è erogato agli Enti Locali, per interventi da realizzare, ed é concesso:

  • fino al 50% del costo complessivo previsto per l’intervento di riutilizzo e, comunque, nel limite massimo di 150.000 euro
  • fino al 90% del costo complessivo previsto per l’intervento di riutilizzo e, comunque, nel limite massimo di 150.000 euro, per i soli comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, come risultante dall’ultimo dato ufficiale reso disponibile dall’Istituto nazionale di statistica.

Sarà possibile presentare domande a partire dal 2 gennaio 2023.

Scadenza: 31 marzo 2023

 

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