Anno 2023 – Contributi per iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, ai sensi della Legge regionale n. 50/1986

Anno 2023 - Contributi per iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, ai sensi della Legge regionale n. 50/1986

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Aperto il bando 2023 per la concessione di contributi ordinari, rivolto a soggetti pubblici e privati che non perseguono fini di lucro che intendono promuovere iniziative e manifestazioni di rilevo regionale, ai sensi della l.r. del 12 settembre 1986, n. 50 e coerentemente con i Criteri adottati dalla Giunta Regionale con d.g.r. del 2 luglio 2019 n. XI/1815 e con decreto del 17 novembre 2022 n. 16490. Le richieste di contributo ordinario devono essere presentate almeno 60 giorni prima dell’inizio dell’evento.

Sono ammesse alla valutazione solo le richieste relative ad iniziative che si realizzino completamente nel corso dell’anno solare.

Possono chiedere il contributo i soggetti pubblici e privati che non perseguono fini di lucro e non promuovono alcuna forma di discriminazione. I singoli cittadini non possono presentare richieste di contributo.

Possono essere chiesti contributi anche da soggetti che hanno sede legale fuori dal territorio lombardo e che propongono un’iniziativa che contribuisca alla valorizzazione dell’identità della Lombardia ed apporti anche un’efficace promozione dell’immagine della Lombardia in campo nazionale e/o internazionale.

La tipologia di procedura utilizzata è valutativa a graduatoria: le domande riceveranno una valutazione di merito e verranno ordinate secondo una graduatoria di punteggi (massimo di 160 punti), ai fini della determinazione del contributo:

  • Prima fascia (> 130 punti) assegnazione di un contributo pari a 20.000,00 euro
  • Seconda fascia (> 110 – 130 punti) assegnazione di un contributo pari a 15.000,00 euro
  • Terza fascia (>100 -110 punti) assegnazione di un contributo pari al 12.500,00 euro
  • Quarta fascia (>90 -100 punti) assegnazione di un contributo pari al 10.000,00 euro
  • Quinta fascia (>80-90 punti) assegnazione di un contributo pari al 7.500,00 euro
  • Sesta fascia (>70 -80 punti) assegnazione di un contributo pari al 5.000,00 euro
  • Settima fascia (>50 -70 punti) assegnazione di un contributo pari al 2.500,00 euro
  • Ottava fascia (< 50 punti) – nessun contributo

Scadenza: 15 novembre 2023

Accordi per l’innovazione – Secondo sportello

Accordi per l'innovazione - Secondo sportello

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Il presente bando finanzia Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

 

Un soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Presentazione domande a partire dal 23 gennaio 2023.

Scadenza: fino ad esaurimento delle risorse

Richieste di finanziamento all’otto per mille Valdese – Bando 2023

Richieste di finanziamento all’otto per mille Valdese – Bando 2023

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CONI La Chiesa Evangelica Valdese concorre, come altre confessioni religiose, alla ripartizione dei fondi Otto per Mille IRPEF e ha scelto di destinare tutti i contributi ad essa spettanti esclusivamente al sostegno di interventi sia in Italia che all’estero. A tal fine, ogni anno, viene offerta la possibilità alle organizzazioni senza finalità di lucro di presentare progetti di assistenza sociale e sanitaria, interventi educativi, culturali e di integrazione, programmi di sostegno allo sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie, ambientali e climatiche per ottenere un contributo economico.

Le Richieste di Finanziamento (RdF) possono essere presentate sia per interventi da realizzare sul territorio italiano, sia per progetti da implementare all’estero. I progetti devono essere ricompresi in una delle seguenti categorie di intervento:

Progetti Italia

  • Interventi sanitari e di tutela della salute: miglioramento qualità di vita, servizi di accompagnamento e cura, prevenzione;
  • Promozione del benessere e della crescita relazionale, emotiva e cognitiva di bambini e ragazzi;
  • Attività culturali: favorire l’accesso al patrimonio culturale e la produzione di beni dal valore scientifico, artistico e divulgativo;
  • Miglioramento delle condizioni di vita di soggetti diversamente abili: autonomia, socializzazione, partecipazione; supporto alle famiglie;
  • Accoglienza e inclusione di rifugiati e migranti: promozione di politiche di accoglienza e integrazione, servizi di assistenza; formazione, accesso al mercato del lavoro;
  • Contrasto alla povertà, al disagio sociale e alla precarietà lavorativa: contrasto a marginalità, precarietà socio-economica e lavorativa;
  • Anziani: favorire il benessere psico-fisico e relazionale attraverso programmi di accoglienza, assistenza e socializzazione;
  • Educazione alla cittadinanza: promozione del dibattito su temi di rilevanza sociale ed etica, promozione della cittadinanza attiva, contrasto all’hate speech, intolleranza e discriminazione;
  • Prevenzione e contrasto della violenza di genere: prevenire e contrastare ogni forma di violenza di genere attraverso programmi di counseling, supporto psicologico, assistenza legale ed empowerment economico e sociale;
  • Recupero e inclusione di detenuti ed ex detenuti: migliorare il benessere psico-fisico dei detenuti e favorire i percorsi di inclusione e re-integro nella società;
  • Tutela dell’ambiente: sensibilizzazione, tutela del patrimonio ambientale e promozione di stili di vitaeco-compatibili.

Progetti estero

  • Lotta alla malnutrizione: autosufficienza alimentare, igiene alimentare, programmi di distribuzione;
  • Promozione del ruolo delle donne e uguaglianza di genere: contrasto alla discriminazione; accesso ai servizi; rafforzamento del ruolo delle donne nella società;
  • Accesso all’acqua e igiene: disponibilità e gestione sostenibile; approvvigionamento idrico; educazione;
  • Partecipazione, dialogo, Governance e diritti umani con particolare riferimento a minoranze etniche, religiose e linguistiche; supportare il mantenimento della pace e la prevenzione dei conflitti;
  • Protezione dell’infanzia: recupero e reintegrazione sociale; lotta a lavoro minorile, sfruttamento sessuale, etc; formazione per operatori;
  • Educazione: alfabetizzazione di base di adulti e bambini; istruzione primaria e secondaria inclusiva con riguardo al target femminile e categorie vulnerabili (diversamente abili, indigeni, orfani, etc);
  • Formazione professionale e attività generatrici di reddito: formazione professionale e sul lavoro; tirocini e borse di studio;

Tutela dell’ambiente: biodiversità; contrasto alla desertificazione; gestione rifiuti e sistemi eco-sostenibili per l’approvvigionamento energetico;

Sviluppo rurale e sicurezza alimentare: autosufficienza comunità locali; miglioramento qualità produzioni e commercializzazione alimentari;

Interventi sanitari e di tutela della salute: dotazione medicine e vaccini; acquisto attrezzature, costruzione strutture; programmi di screening e cura; assistenza per anziani e soggetti con disabilità;

Aiuto umanitario – emergenza: primo soccorso e ripristino servizi primari; ricostruzione, riabilitazione tessuto sociale, resilienza in constesti di perdurante instabilità.

Scadenza: 27 gennaio 2023

Intervento a favore dei parchi tematici, acquatici, parchi e giardini zoologici

Intervento a favore dei parchi tematici, acquatici, parchi e giardini zoologici

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Erogazione di contributi a favore dei parchi tematici, acquatici, parchi e giardini zoologici, categorie soggette a restrizioni in relazione all’emergenza da COVID-19.

Beneficiari:

Parchi tematici, acquatici, parchi geologici e giardini zoologici con codici ATECO 93.21.01 e 91.04.00, aventi unità operativa in Piemonte, attivi alla data del 22 marzo 2021 e che alla data del 29/12/2021 abbiano mantenuto tale condizione di attività.

Il contributo è a titolo di ristoro senza vincolo di rendicontazione. Il contributo è assegnato in maniera proporzionale alla differenza tra il margine operativo lordo dell’anno 2020 e l’anno 2019. In caso di imprese aperte nel corso dell’anno 2019, la variazione verrà calcolata in proporzione ai mesi di effettiva apertura.

Scadenza: 16 dicembre 2022

Lombardia Innovativa edizione 2022 – 2023

Lombardia Innovativa edizione 2022 – 2023

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Il riconoscimento “Lombardia Innovativa”, in attuazione della L.R. n. 29/2016 “Lombardia è ricerca e innovazione” e successiva dgr 6823 del 2 agosto 2022, intende promuovere e valorizzare la ricerca e innovazione, accrescere la conoscenza e visibilità di filiere di imprese operative nei diversi ecosistemi del Programma Strategico Triennale, individuare modalità collaborative che possano ispirare altre imprese e potenziare la rete di stakeholder di Regione.

In particolare, con l’iniziativa saranno selezionati Modelli Innovativi, proposti da eccellenze imprenditoriali lombarde, capaci di generare valore e accrescere la competitività e lo sviluppo del territorio nell’ambito degli 8 ecosistemi: nutrizione, salute e life science, cultura e conoscenza, connettività e informazione, smart mobility e architecture, sostenibilità, sviluppo sociale, manifattura avanzata.

Il Modello Innovativo rappresenta modalità collaborative che incarnano il concetto di innovazione aperta e si fonda su lavoro sinergico e fattivo di imprese insieme al mondo della ricerca (tripla/quadrupla elica). Sviluppa attività di condivisione della conoscenza e dei risultati della ricerca e di trasferimento tecnologico. Il modello deve fare riferimento a una filiera competitiva ed è proposto da un partenariato guidato da un’eccellenza imprenditoriale lombarda. Inoltre si caratterizza per investimenti in ricerca e innovazione, ha un respiro internazionale e un approccio di ricerca e innovazione responsabile.

Possono partecipare partenariati attivi e formalmente costituiti, composti da soggetti pubblici e privati, guidati da imprese che abbiamo la sede operativa attiva sul territorio lombardo, che collaborano fattivamente investendo in ambito di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

Nella finestra di presentazione delle candidature prevista per l’edizione 2022-2023 verrà dato il riconoscimento “Lombardia Innovativa” a massimo 5 Modelli Innovativi.

Il procedimento di assegnazione del riconoscimento si conclude entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, con emanazione del provvedimento da parte del responsabile.

I Modelli Innovativi saranno selezionati da un nucleo di valutazione, tenendo anche conto dei contributi proposti dalla Community Lombardia Innovativa, appositamente attivata sulla piattaforma Open Innovation.

Gli elementi di valutazione dei modelli innovativi candidati sono:

  • coerenza con la strategia e le politiche di Regione Lombardia in materia di Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico
  • rilevanza delle attività collaborative tra gli attori del modello innovativo che favoriscono la competitività della filiera di riferimento
  • capacità di investimenti e attivazione di processi di scambio di informazione e conoscenza per favorire il trasferimento tecnologico
  • adozione di approcci di innovazione aperta e di approcci di ricerca e innovazione responsabile (RRI)
  • cooperazione e collaborazione attivata a livello internazionale.

I partenariati, che ottengono il riconoscimento sul  Modello Innovativo proposto , potranno utilizzare il segno distintivo “Lombardia Innovativa” secondo le modalità definite nelle linee guida.

Verrà inoltre data loro visibilità in contesti internazionali, come le Reti interregionali di cui Regione Lombardia è membro, saranno coinvolti in iniziative regionali e nazionali, quali workshop/eventi/seminari di Regione Lombardia e in incontri di confronto sulle strategie e politiche in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

Sulla Piattaforma regionale Open Innovation vi sarà una sezione dedicata all’iniziativa “Lombardia Innovativa” con una pagina di vetrina in cui verranno presentati i modelli innovativi riconosciuti.

Competenze digitali per l’occupabilità – DigComp 2.2

Competenze digitali per l’occupabilità - DigComp 2.2

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L’Invito intende rendere disponibile un’offerta formativa modulare e personalizzabile che consenta alle persone in cerca di occupazione di adeguare e aggiornare le proprie competenze digitali, quale fattore per incrementare la propria occupabilità. Il riferimento dell’Invito è costituito dal Digital Competence Framework for Citizens – DigComp 2.2

Destinatari:

  • Persone non occupate, che hanno assolto l’obbligo d’istruzione e il diritto-dovere all’istruzione e formazione
  • Persone che in esito al percorso di assessment, nella responsabilità di un operatore di un Centro per l’impiego, siano rientrate nel cluster Percorso 1 – Reinserimento occupazionale

I partecipanti alle attività finanziate devono essere residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività.

Le operazioni candidate devono avere a riferimento un numero minimo di 3 ambiti territoriali provinciali, pena la non ammissibilità. Deve essere allegata una Dichiarazione di impegno alla realizzazione nei territori, nella quale indicare gli ambiti territoriali provinciali di riferimento e, per ciascuno, l’indicazione di almeno una sede di erogazione delle opportunità formative di un ente di formazione professionale accreditato, resa disponibile dal titolare o dai partner.

Le operazioni devono essere articolate in progetti, di cui alla tipologia C03 formazione permanente, e permettere la costruzione di percorsi formativi personalizzabili, a partire da una progettazione modulare e flessibile in entrata e in uscita, in funzione delle conoscenze e competenze in ingresso e degli obiettivi di apprendimento attesi al termine.

Ciascuna operazione può essere articolata in progetti:

  • riferiti a una o più aree di competenza di cui al Framework europeo DigComp 2.2: alfabetizzazione su informazioni e dati; comunicazione e collaborazione; creazione di contenuti digitali; sicurezza; risolvere problemi;
  • per ciascuna area di competenze DigComp, riferiti a uno o più livelli di competenze: base, intermedio e/o avanzato;
  • per ciascun livello di competenze, prevedere una durata pari a 16 ore e/o a 32 ore.

Può essere previsto un solo progetto avente a riferimento una specifica area di competenza DigComp 2.2, un singolo livello e una determinata durata. Il numero massimo di progetti per ciascuna area di competenza DigComp 2.2 è pari a 6, ovvero 3 per ciascun livello di competenze e per ogni livello 2 possibili durate. Il numero massimo di progetti che possono costituire ciascuna operazione è pari a 30, ovvero 6 progetti per ciascuna delle 5 aree di competenza DigComp 2.2.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti attuatori, organismi accreditati alla formazione per l’ambito della Formazione continua e permanente, ai sensi della normativa regionale vigente, o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito al momento della presentazione dell’operazione.

  • Ogni soggetto accreditato può essere titolare o partner attuatore di una sola operazione, indipendentemente dai territori di riferimento.
  • Ogni soggetto accreditato può essere titolare di una sola operazione e in tal caso non può essere partner di altre operazioni a titolarità di altri soggetti accreditati.
  • Uno stesso soggetto accreditato può partecipare in qualità di partner attuatore di una sola operazione.

Le previsioni di cui sopra devono essere rispettate anche nel caso di enti di formazione accreditati costituiti in forma di associazione/consorzio di enti di formazione accreditati. Nel caso in cui il consorzio/associazione si candidi in qualità di soggetto titolare, gli enti associati/consorziati non possono essere partner o titolari di altre operazioni.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a 3.500.000,00 euro di cui al Programma operativo regionale Fse 2014/2020 – OT 8. – Priorità di investimento 8.1

Ciascuna operazione candidata deve avere un costo totale e un finanziamento pubblico richiesto pari:

  • euro 90.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 3 ambiti territoriali provinciali;
  • euro 180.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 6 ambiti territoriali provinciali;
  • euro 270.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 9 ambiti territoriali provinciali.

Scadenza: 15 dicembre 2022

Donne e competenze digitali – DigComp 2.2

Donne e competenze digitali - DigComp 2.2

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L’Invito intende rendere disponibili opportunità formative rivolte alle donne al fine di corrispondere alla domanda di competenze digitali coerenti con le aspettative, i fabbisogni e le conoscenze e competenze in accesso, anche tenuto conto dei pregressi percorsi personali, educativi, formativi e professionali. Il riferimento dell’Invito è costituito dal Digital Competence Framework for Citizens – DigComp 2.2

Destinatari:

Donne che necessitano di azioni formative per acquisire conoscenze e competenze digitali necessarie per rafforzare la propria occupabilità e adattabilità, nonché a rendere maggiormente spendibili le proprie competenze e professionalità anche maturate in precedenti percorsi formativi ed esperienza lavorative.

I partecipanti alle attività finanziate devono essere residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività.

Le operazioni candidate devono avere a riferimento un numero minimo di 3 ambiti territoriali provinciali, pena la non ammissibilità. Deve essere allegata una Dichiarazione di impegno alla realizzazione nei territori nella quale indicare gli ambiti territoriali provinciali di riferimento e, per ciascuno, deve essere indicata almeno una sede di erogazione delle opportunità formative di un ente di formazione professionale accreditato, resa disponibile dal titolare o dai partner.

Le operazioni devono essere articolate in progetti, di cui alla tipologia C03 formazione permanente, e permettere la costruzione di percorsi formativi personalizzabili a partire da una progettazione modulare e flessibile in entrata e in uscita, in funzione delle conoscenze e competenze in ingresso e degli obiettivi di apprendimento attesi al termine.

Ciascuna operazione può essere articolata in progetti:

  • riferiti a una o più aree di competenza di cui al Framework europeo DigComp 2.2: alfabetizzazione su informazioni e dati; comunicazione e collaborazione; creazione di contenuti digitali; sicurezza; risolvere problemi;
  • per ciascuna area di competenze DigComp, riferiti a uno o più livelli di competenze: base, intermedio e/o avanzato;
  • per ciascun livello di competenze, prevedere una durata pari a 16 ore e/o a 32 ore.

Può essere previsto un solo progetto avente a riferimento una specifica area di competenza DigComp 2.2, un singolo livello e una determinata durata. Il numero massimo di progetti per ciascuna area di competenza DigComp 2.2 è pari a 6, ovvero 3 per ciascun livello di competenze, e per ogni livello 2 possibili durate. Il numero massimo di progetti che possono costituire ciascuna operazione è pari a 30, ovvero 6 progetti per ciascuna delle 5 aree di competenza DigComp 2.2.

Possono candidare operazioni a valere sul presente Invito, in qualità di soggetti attuatori, organismi accreditati alla formazione per l’ambito della Formazione continua e permanente, ai sensi della normativa regionale vigente o che abbiano presentato domanda di accreditamento per tale ambito al momento della presentazione dell’operazione.

  • Ogni soggetto accreditato può essere titolare o partner attuatore di una sola operazione, indipendentemente dai territori di riferimento.
  • Ogni soggetto accreditato può essere titolare di una sola operazione e in tal caso non può essere partner di altre operazioni a titolarità di altri soggetti accreditati.
  • Uno stesso soggetto accreditato può partecipare in qualità di partner attuatore di una sola operazione.

Le previsioni di cui sopra devono essere rispettate anche nel caso di enti di formazione accreditati costituiti in forma di associazione/consorzio di enti di formazione accreditati. Nel caso in cui il consorzio/associazione si candidi in qualità di soggetto titolare gli enti associati/consorziati non possono essere partner o titolari di altre operazioni.

Le risorse pubbliche disponibili sono pari a 2.500.000,00 euro di cui al Programma operativo regionale Fse 2014/2020 – OT 8. – Priorità di investimento 8.4

Ciascuna operazione candidata deve avere un costo totale e un finanziamento pubblico richiesto pari:

  • euro 70.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 3 ambiti territoriali provinciali;
  • euro 140.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 6 ambiti territoriali provinciali;
  • euro 210.000,00, se candidata avendo a riferimento un numero minimo di 9 ambiti territoriali provinciali.

Scadenza: 15 dicembre 2022

Promozione marchi collettivi e di certificazione

Promozione marchi collettivi e di certificazione

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Il Bando Marchi Collettivi 2022 sostiene le attività di promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione.

La misura è promossa dal Ministero e gestita da Unioncamere e si rivolge a:

  • Associazioni rappresentative delle categorie produttive
  • consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128
  • altri organismi di tipo associativo o cooperativo.

Le agevolazioni sono concesse a fronte di iniziative di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione. Tali iniziative devono comprendere la realizzazione di almeno due tra le seguenti attività:

  • Fiere e saloni internazionali
  • Eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
  • Incontri bilaterali con associazioni estere
  • Seminari in Italia con operatori esteri e all’estero
  • Azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso gdo e canali on-line
  • Creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.

L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150 mila euro.

I progetti devono concludersi entro dieci mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione.

Le risorse finanziarie disponibili ammontano a circa 2,5 milioni di euro.

Le domande possono essere presentate al soggetto gestore, Unioncamere, dal 22 novembre al 22 dicembre 2022.

Scadenza: 22 dicembre 2022

Bando “Liberi di crescere” per progetti a favore dei figli minorenni di persone detenute

Bando “Liberi di crescere” per progetti a favore dei figli minorenni di persone detenute

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CON I BAMBINI Impresa sociale è Soggetto Attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, il Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Governo. L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando “Spazi aggregativi di prossimità” si propone di promuovere un sano processo di crescita e di integrazione sociale dei minorenni figli di detenuti e di garantire la continuità del legame affettivo con il genitore detenuto. Saranno sostenute iniziative, integrate e multidimensionali, che:

  • favoriscano la presa in carico personalizzata dei figli minorenni di detenuti, in ambito scolastico ed extrascolastico, adottando strategie di intervento personalizzate in base alle fasce d’età e ai bisogni educativi;
  • garantiscano una maggiore tutela dei figli in visita, nelle modalità e nelle condizioni di accesso alle carceri;
  • favoriscano un ruolo attivo e consapevole dei genitori detenuti nella crescita e nell’educazione dei figli;
  • intervengano nei contesti di esecuzione della pena, attraverso attività culturali, ludiche e ricreative dedicate alla diade genitore-figlio;
  • prospettino occasioni di autoriflessione ed elaborazione della propria storia per i figli di detenuti e promuovano il loro protagonismo in esperienze positive di crescita;
  • includano percorsi di supporto psicologico e di sostegno alla genitorialità per i genitori detenuti e per le famiglie attraversate dall’esperienza detentiva, specie quelle in condizioni di vulnerabilità socioeconomica, anche nella fase successiva alla scarcerazione;
  • incoraggino la creazione di un sistema di supporto al nucleo familiare, mettendo in rete le risorse (umane ed economiche) presenti sul territorio;
  • sostengano attività finalizzate al capacity building, al coordinamento, alla riflessione formativa e alla supervisione di operatori, educatori, insegnanti, funzionari giuridico-pedagogici, assistenti sociali e agenti di polizia penitenziaria.

I progetti devono includere, nel piano delle azioni, risorse specifiche per la valutazione di impatto, nonché prevedere la localizzazione dell’intervento in un’unica regione e che la durata complessiva sia non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 10 milioni di euro.

Il contributo richiesto deve essere compreso tra 250 mila e 750 mila euro e garantire un cofinanziamento monetario di almeno il 10% del totale.

Saranno considerati ammissibili progetti che prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore.

Scadenza: 10 febbraio 2023

FONDO ROTATIVO PICCOLO CREDITO – RIAPERTURA SPORTELLO

FONDO ROTATIVO PICCOLO CREDITO - RIAPERTURA SPORTELLO

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Il fondo si pone come obiettivo quello di fornire risposte rapide alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione. Il FRPC sostiene la concessione diretta di prestiti a imprese già costituite e con storia finanziaria, con difficoltà di accesso al credito legate ai fabbisogni di entità contenuta.

Il Fondo è suddiviso in quattro sezioni:

  • Sezione I – settore manifatturiero
  • Sezione II – tutti i settori, con riserva per il settore commercio
  • Sezione III – tutti i settori, esclusivamente per interventi volti al risparmio energetico
  • Sezione IV – interventi a valere su fondi regionali rivolti ad artigiani, società cooperative, trasporto non di linea, turismo, botteghe storiche

Possono presentare domanda di agevolazione:

  • Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI);
  • Consorzi e Reti di Imprese aventi soggettività giuridica, esclusivamente per gli interventi previsti nell’ambito della Sezione III, volti al risparmio energetico;
  • Liberi professionisti.

che siano costituiti da almeno 36 mesi, abbiano o intendano stabilire, al massimo entro la data dell’erogazione del finanziamento, il luogo di esercizio dell’attività nel Lazio e abbiano un’esposizione complessiva limitata a 100.000 euro nei confronti del sistema bancario sui crediti per cassa a scadenza.

L’agevolazione è un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 10.000, massimo 50.000 euro;
  • durata: minimo 12 mesi, massimo 60 mesi;
  • preammortamento: massimo 12 mesi, in caso di finanziamenti di durata pari o superiore a 24 mesi;
  • tasso di interesse: zero;
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata.

Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 10.000 euro. Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% dell’investimento.

Sono ammessi progetti che riguardano investimenti in attivi materiali e immateriali, spese per consulenze, finalità di copertura capitale circolante, nel rispetto dei limiti indicati nell’Avviso, nonché progetti rivolti alla copertura di altre esigenze finanziarie finalizzate al rafforzamento delle attività generali dell’impresa, alla realizzazione di nuovi progetti, alla penetrazione di nuovi mercati, a nuovi sviluppi da parte delle imprese.

Sono ammissibili gli investimenti iniziati successivamente alla data di presentazione della domanda.

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