PSR 2014-2022, Op. 4.1.2 Investimenti per agricoltura di precisione e digitale

PSR 2014-2022, Op. 4.1.2 Investimenti per agricoltura di precisione e digitale

Il bando contribuisce a migliorare il rendimento globale e l’ammodernamento delle aziende agricole condotte da giovani agricoltori attraverso la concessione di contributi in conto capitale a coloro che intendono realizzare, all’interno della propria azienda, investimenti, materiali ed immateriali, che consentano di introdurre/potenziare in azienda pratiche di agricoltura di precisione al fine di rendere più efficiente e sostenibile il processo produttivo, attraverso l’ottimizzazione nell’uso degli input esterni (ad esempio fitofarmaci, fertilizzanti, etc.) e delle risorse (ad esempio umane, mezzi etc..), minimizzando al contempo l’impatto ambientale.

Vengono pertanto concessi contributi per investimenti legati all’introduzione/potenziamento in azienda di tecnologie/attrezzature e sistemi/sensori di “agricoltura di precisione e digitale”.

L’aliquota di sostegno è pari al 65% (elemento condizionato dall’approvazione della richiesta di modifica del PSR) delle spese sostenute, sotto forma di contributo in conto capitale.

Possono partecipare al bando agricoltori, singoli o associati, che al momento della presentazione della domanda hanno una età compresa tra 18 anni (compiuti) e 41 anni (non compiuti). È necessario che il beneficiario sia in possesso della partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e, salvo che per le aziende rientranti nei limiti di esenzione ai sensi della normativa di settore, dell’iscrizione al Registro delle imprese presso la Cciaa.

Scadenza: 4 settembre 2023

LAZIO CINE INTERNATIONAL – I EDIZIONE 2023

LAZIO CINE INTERNATIONAL – I EDIZIONE 2023

L’intervento sostiene la produzione di Opere Audiovisive Internazionali, al fine di:

  • rafforzare e migliorare la competitività delle imprese di produzione cinematografica e il relativo indotto, anche mediante una più intensa collaborazione con i produttori esteri;
  • dare una maggiore visibilità internazionale alle destinazioni turistiche del Lazio, in particolare ai luoghi di pregio artistico e culturale oggi più marginali rispetto ad una domanda concentrata prevalentemente su Roma, e quindi rafforzare e migliorare la competitività del settore turistico.

L’intervento è destinato alle Imprese che sono PMI e sono Produttori Indipendenti Originari, come definiti dalla Legge Cinema, operando, tra l’altro, prevalentemente nel settore di “Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 2007 59.11), e che sono titolari di diritti di sfruttamento dell’Opera agevolata, almeno per l’Italia.

I Beneficiari alla Data invio della Domanda devono avere un Patrimonio Netto pari o superiore a 40.000 euro, essere già iscritti al Registro delle Imprese ovvero ad un registro equivalente in uno Stato membro della UE, ma devono avere comunque, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, residenza fiscale in Italia e una sede operativa nel Lazio. Il Beneficiario può essere una sola Impresa oppure possono esserci più Beneficiari per una stessa Opera. I Beneficiari, inoltre, devono avere una “capacità finanziaria” adeguata a realizzare l’Opera, congiuntamente agli altri Coproduttori Qualificati, cioè avere un rapporto almeno pari a uno tra:

  • la somma del Valore della Produzione Medio Caratteristico del o dei Coproduttori Qualificati, e
  • il Costo Complessivo della Produzione, al netto delle Coperture Finanziarie di Terzi reperite alla Data di invio della Domanda dai Coproduttori Qualificati e dell’importo della Quota di Compartecipazione dei Coproduttori non Qualificati.

È facoltà dei Beneficiari equiparare l’acquirente di diritti “in perpetuo” per lo sfruttamento economico diverso dalla proiezione nelle sale cinematografiche (prevendita diritti TV o Web) ad Altri Coproduttori o, in alternativa, considerare il corrispettivo di tale cessione una copertura finanziaria.

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di Opere Audiovisive Internazionali, intendendo per tali:

  • Opere Cinematografiche Realizzate in Coproduzione Internazionale ai sensi dell’art. 3 del D.P.C.M. 11 luglio 2017 e che quindi abbiano la Quota Italiana e la Quota Estera compatibili con quanto stabilito dall’Accordo di Coproduzione tra l’Italia e lo Stato estero in questione;
  • Opere Cinematografiche Realizzate in Regime di Coproduzione Internazionale o Opere TV o Web di Produzione Internazionale ai sensi dell’art. 4 del D.P.C.M. 11 luglio 2017;
  • Opere TV o Web a cui è riconosciuta la nazionalità italiana ai sensi dell’articolo 2 del DPCM del 11 luglio 2017 e che abbiano sia la Quota Italiana sia la Quota Estera di Compartecipazione pari almeno al 20%.
  • In tutti i casi il o i Coproduttori Esteri e il o i Richiedenti non devono essere reciprocamente connessi tra loro da rapporti di controllo e/o di gestioni comuni e/o di altra natura, salvo il legame inerente alla realizzazione dell’Opera stessa o di singole Opere Audiovisive coprodotte in passato.

È ammissibile al massimo una Coproduzione per Beneficiario, che deve essere realizzata sulla base di un Contratto di Coproduzione. Al momento della presentazione della domanda, deve essere presentata almeno una Lettera di Intenti, sottoscritta dal o dai Richiedenti e da almeno un Coproduttore Estero.

Tutte le Opere devono essere comunque classificate come “prodotto culturale”, avendo ottenuto nell’ambito delle procedure di competenza del MIC l’eleggibilità culturale, che deve essere quantomeno richiesta al momento della presentazione della Domanda.

I Costi Ammissibili sono quelli sostenuti dal o dai Beneficiari per la realizzazione dell’Opera Audiovisiva e sono pari alla somma dei:

  • Costi Ammissibili Diretti Territoriali;
  • Costi Ammissibili Diretti Extraterritoriali;
  • Costi Indiretti Forfettari calcolati nella misura del 15% dei costi per il personale compresi nei Costi Diretti Ammissibili.

I Costi Ammissibili Diretti corrispondono al Costo Eleggibile di Produzione sostenuto dal Beneficiario, per effetto della sua Quota di Compartecipazione, al netto quindi dell’eventuale Compartecipazione finanziaria di un altro Coproduttore (inclusi quelli che hanno acquisito in perpetuo i diritti TV o Web se considerati come tali). Le spese per produzioni appaltate (produzioni esecutive o assimilabili) sono ammissibili se adeguatamente rendicontate e pagate dal Beneficiario. Per i costi del personale si applicano i costi standard orari, una semplificazione che consente di ridurre gli oneri di rendicontazione.

L’importo massimo dell’Aiuto concedibile ai sensi dell’art. 54 del Reg. (UE) 651/2014 per ogni singola Opera Audiovisiva non può superare il 50% dei Costi Ammessi e l’importo di 500.000 euro in valore assoluto, ed è così determinato:

  • un importo pari al 30% dei Costi Ammessi, incrementato al 35% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana e Quota Estera sia pari o superiore al 20%, con un massimo pari a 300.000 euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Interesse Regionale, con un massimo pari a 60.000,00 euro in valore assoluto;
  • un ulteriore importo pari al 5% dei Costi Ammessi, se l’Opera Audiovisiva è ritenuta di Particolare Interesse Regionale, incrementato al 10% nel caso in cui la minore tra Quota Italiana e Quota Estera sia pari o superiore al 20%, con massimo pari a 140.000,00 euro in valore assoluto.

L’ammontare dell’Aiuto concesso è rideterminato in sede di erogazione a saldo, nel rispetto dei limiti di cumulo stabiliti dall’articolo 54 del Reg. (UE) 651/2014, con riferimento al rapporto fra la somma degli Aiuti Italiani e la Quota Italiana.

È riconosciuto inoltre un contributo De Minimis pari al 100% del costo del Revisore Legale per la certificazione obbligatoria con perizia giurata del rendiconto.

Scadenza: 20 luglio 2023

Concessione di aiuti “de minimis” per superfici coltivate a barbabietola da zucchero per l’annualità 2023

Concessione di aiuti "de minimis" per superfici coltivate a barbabietola da zucchero per l'annualità 2023

L’obiettivo del Bando è un contributo alla coltivazione della barbabietola da zucchero quale coltura indispensabile al mantenimento di corretti avvicendamenti colturali nei comprensori produttivi al fine di conservare le caratteristiche agronomiche dei suoli e prevenire l’insorgere di problematiche fitosanitarie.

L’intervento inoltre è utile al fine di garantire gli investimenti in termini di superficie bieticola destinata all’industria saccarifera.

Risorse a bando: 1.400.000 euro concessi in regime “de minimis”.

Beneficiari: sono le imprese agricole che coltivano nel territorio della Regione Emilia-Romagna nell’anno 2023 barbabietola da zucchero a fronte dell’adozione di tecniche di produzione riferibili ad impegni agro-ambientali.

Entità dell’aiuto: l’importo massimo dell’aiuto per ettaro di superficie coltivata a barbabietola da zucchero è definito in Euro 150,00.

Scadenza: 31 luglio 2023

Servizio “Gestione dell’Innovazione” di ART-ER dedicato alle PMI dell’Emilia-Romagna

Servizio "Gestione dell'Innovazione" di ART-ER dedicato alle PMI dell'Emilia-Romagna

È stato pubblicato l’avviso per usufruire del servizio “Gestione dell’Innovazione” di ART-ER dedicato alle PMI dell’Emilia-Romagna.

Il servizio è suddiviso in:

  • Primo incontro: in cui vengono raccolte tutte le informazioni relative all’impresa e somministrato il questionario IMP3ROVE sulla capacità di gestire l’innovazione
  • Secondo incontro: restituzione e presentazione del report di benchmarking generato a partire dal questionario IMP3ROVE
  • Accompagnamento al Piano (FACOLTATIVO): supporto nella messa in pratica di alcune azioni inserite nel piano d’azione proposto
  • Follow up: incontro focalizzato sulla comprensione degli eventuali impatti generati dopo l’implementazione delle azioni proposte

Il servizio viene erogato da ART-ER in qualità di partner della Enterprise Europe Network.

Possono candidarsi esclusivamente PMI con:

  • sede legale o almeno una unità operativa in Emilia-Romagna
  • almeno due esercizi completati o costituite in seguito a trasferimenti d’azienda, fusioni, scissioni e subentri
  • non avere utilizzato a partire dal 2022, altri servizi di ART-ER erogate all’interno del Progetto SIMPLER
  • non essere impresa seguita da altri partner regionali del consorzio SIMPLER

Scadenza: 31 ottobre 2023

Progetti associazioni Pro Loco – Anno 2023

Progetti associazioni Pro Loco – Anno 2023

Con Delibera di Giunta regionale n. 958 del 12 giugno 2023, la Regione Emilia-Romagna intende promuovere il ruolo delle Associazioni Pro Loco, con sede nel territorio regionale, dedite principalmente all’animazione turistica e alla valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche e culturali dei territori regionali.

Beneficiari del bando sono le Pro Loco, aventi sede nel territorio regionale, iscritte al Registro Unico Nazionale Terzo Settore (RUNTS) di cui al D.lgs. 117/2017 e al D.M. n. 106/2020.

Le Pro Loco, per poter presentare domanda, dovranno aggregarsi, in numero non inferiore a 4, mediante scrittura privata.

Progetti aventi un budget previsionale di spesa non inferiore ad euro 10.000 e non superiore ad euro 30.000 e riguardanti la realizzazione di una o più delle seguenti attività, anche in modalità virtuale laddove tecnicamente possibile:

  • attività di valorizzazione/promozione dei prodotti e servizi turistici strategici per il territorio di appartenenza
  • attività di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, folkloristico, sociale, ambientale
  • attività di promozione dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’enogastronomia del territorio di riferimento
  • attività legata all’organizzazione di eventi propedeutici alla valorizzazione sociale, culturale e turistica
  • attività ricreative ed educative indirizzate in particolare ai bambini e ai giovani, imperniate su corsi/seminari/incontri, finalizzati alla conoscenza del territorio e delle sue tipicità, per creare senso di appartenenza e futuri “ambasciatori territoriali”
  • attività di sviluppo della capacità ospitale di comunità attraverso la realizzazione di progetti propedeutici alla costruzione di sistemi innovativi di diffusione delle informazioni territoriali

Sono ammissibili spese per azioni svolte esclusivamente dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 per la realizzazione dei progetti presentati, che siano state fatturate e pagate a partire dal 1 gennaio 2023 e fino al 31 gennaio 2024, tramite un idoneo strumento bancario o altra modalità di pagamento tracciabile secondo quanto previsto dal bando.

Scadenza: 14 luglio 2023

Riapertura dello sportello dedicato alle MPMI Artigiane

Riapertura dello sportello dedicato alle MPMI Artigiane

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Regione Piemonte, con D.D. n. 197/A1902A del 11 maggio 2023 e successiva D.D. n. 243 del 7 giugno 2023, ha approvato le integrazioni e modifiche alla Misura ”Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi” – Fondo Artigianato, di cui alla D.D. n. 765 del 19 dicembre 2019 e s.m.i. e definito la riapertura dello sportello telematico finalizzato alla presentazione di nuove istanze.

Le modifiche, oltre a prevedere l’adeguamento alla digitalizzazione della presentazione delle istanze tramite piattaforma FINDOM di CSI, recepiscono le “Disposizioni in materia di controllo e monitoraggio dell’attuazione degli interventi realizzati con risorse nazionali ed europee”, contenute nell’art. 5 del decreto legge 24 febbraio 2023, n. 13 convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41.

A questo proposito, si sottolinea che in attuazione al Decreto Legge sopracitato, saranno considerate ammissibili solo i costi documentati da fatture che abbiano le seguenti caratteristiche:

  1. che riportino il codice unico di progetto (CUP), rilasciato all’impresa beneficiaria all’atto di concessione del finanziamento, per le fatture emesse dopo la data di concessione;
  2. che riportino il “codice domanda” comunicato da Finpiemonte con la lettera di avvio del procedimento, per le fatture emesse successivamente all’invio della domanda e prima della data di concessione del finanziamento.
  3. Per le imprese costituite da meno di 6 mesi rispetto alla data di presentazione telematica della domanda e per le Ditte individuali che abbiano ottenuto l’attribuzione della Partita Iva da meno di 6 mesi rispetto alla data di presentazione telematica della domanda, le fatture emesse prima della presentazione della domanda devono essere accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che dimostri la correlazione tra la spesa sostenuta e il progetto finanziato con risorse pubbliche.

L’agevolazione verrà revocata parzialmente o totalmente in caso di rendicontazione con fatture prive dei dati prescritti nei punti 1 e 2 o nel caso di mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nel caso specificato al punto 3.

Le MPMI, già annotate in visura camerale con la qualifica di impresa artigiana, possono nuovamente accedere al Bando “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi” dalle ore 10 del 19 giugno 2023 e fino a eventuale comunicazioni di sospensione/termine da parte di Finpiemonte, per le seguenti due linee di intervento:

  • Sezione I: Finanziamento agevolato
  • Sezione II: Contributo a fondo perduto

In particolare, le imprese artigiane possono presentare progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte, al fine di ottenere un finanziamento agevolato composto da risorse regionali a tasso zero e risorse degli intermediari finanziari convenzionati a tassi di mercato. Le imprese che ottengono la concessione del finanziamento agevolato, possono associare anche il contributo a fondo perduto.

Per la suddetta riapertura, la Regione ha messo a disposizione una dotazione finanziaria pari a complessivi 10 milioni di euro (di cui 9 milioni di euro per la sezione “Finanziamento agevolato” e 1 milione di euro per la sezione “Contributi a fondo perduto”), che verrà progressivamente gestita in correlazione con gli effettivi rientri derivanti dai piani di ammortamento collegati alle concessioni deliberate a valere sulla dotazione iniziale.

La pagina dedicata al “Plafond artigianato” è pubblicata al seguente link: https://www.finpiemonte.it/agevolazioni/fondo-unico-competitivita-plafond-artigianato-2023

Resta inoltre valida fino al 31 dicembre 2023 l’operazione sperimentale voluta dalla Regione Piemonte che, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 70-4438 del 22 dicembre 2021, ha riservato una parte della dotazione finanziaria al sostegno di investimenti considerati prioritari e strategici, che prevedono l’innovazione e il miglioramento tecnologico delle imprese artigiane nel comparto della riparazione, attraverso l’acquisto di nuove attrezzature/strumentazioni e l’acquisizione di nuove competenze specifiche, come piani di formazione e misure di sicurezza. Infatti, la diffusione delle nuove tecnologie di trazione e di connessione dati richiederà competenze e attrezzature diverse, rispetto alle attuali, per poter intervenire sulle nuove motorizzazioni (elettrico, ibrido ed idrogeno) e su mezzi di trasporto sempre più interconnessi.

Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese

Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese

Regione Piemonte, con DD n. 234 del 1 giugno 2023 ha approvato il documento di preavviso del Bando “Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese”, al fine di consentire la piena conoscenza dei contenuti dello stesso ai potenziali destinatari finali, prima della data di apertura dello sportello telematico.

Due le linee di intervento previste per sviluppare al massimo la competitività del sistema imprenditoriale piemontese:

  • diffusione delle tecnologie digitali con investimenti in infrastrutture digitali, cybersecurity, sistemi integrati, commercio elettronico, e-business, processi in rete, tecnologie emergenti, aumento della protezione ambientale inclusa la decarbonizzazione, acquisto di sistemi 5G, cloud e di pagamento mobile, manifatture additiva e stampa 3D (50 milioni);
  • efficientamento produttivo, con priorità a progetti di investimento finalizzati a migliorare la competitività e la sostenibilità dei processi e dei prodotti/servizi (30 milioni).

I progetti dovranno avere una durata massima di 18 mesi e un importo minimo di 50.000 euro per le micro e piccole imprese, 100.000 euro per le medie imprese, 250.000 euro per le imprese a media capitalizzazione. L’importo massimo dei costi ammissibili è invece fissato in 3 milioni di euro. Le spese potranno coprire costi per acquisto di macchinari e attrezzature, installazione e posa in opera degli impianti, diritti di proprietà intellettuale, progettazione e sviluppo. Il contributo potrà avvenire tramite finanziamento agevolato combinato con sovvenzione a fondo perduto.

L’approvazione del Bando risulta subordinata alle modifiche – attualmente in corso di approvazione – del Regolamento (UE) n. 651/2014, quale fondamento giuridico del Bando e all’entrata in vigore delle stesse, prevista dal giorno seguente alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Considerata la necessità di consentire ai potenziali destinatari finali l’utilizzo delle innovate opportunità di sostegno previste dal suddetto regolamento, nell’ambito del Bando “Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese”, senza tuttavia ritardare ulteriormente l’apertura dello sportello, Regione Piemonte ha stabilito che:

  • qualora la pubblicazione del regolamento di modifica al Regolamento (UE) n. 651/2014 avvenga entro il giorno 22 giugno 2023, l’apertura dello sportello dello sportello avverrà in data 29 giugno 2023, previa approvazione tramite determinazione dirigenziale del testo del Bando, in coerenza con i contenuti del documento di preavviso;
  • qualora la pubblicazione del regolamento di modifica avvenga successivamente al giorno 22 giugno 2023, l’apertura dello sportello avverrà il settimo giorno di calendario successivo al giorno di pubblicazione del citato regolamento, previa approvazione tramite determinazione dirigenziale del bando in coerenza ai contenuti del documento di preavviso.

Ulteriori contenuti e i criteri di accesso al Bando, esposti anche in occasione del webinar di martedì 6 giugno, sono consultabili nella pagina dedicata all’agevolazione, in cui verrà dato ampio risalto anche alla data di apertura dello sportello telematico.

Contributi per l’acquisto di presidi di prevenzione danni da fauna selvatica

Contributi per l’acquisto di presidi di prevenzione danni da fauna selvatica

La Regione Emilia-Romagna intende concedere contributi previsti dall’art. 17 della L.R. n. 8/1994 alle imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, al fine di prevenire danni alle produzioni agricole arrecati dalla fauna selvatica appartenente a specie protette, o da specie il cui prelievo venatorio sia vietato anche temporaneamente per ragioni di pubblico interesse, su tutto il territorio regionale o da specie cacciabili nelle Oasi di protezione, nelle Zone di Ripopolamento e cattura, nei Centri Pubblici di produzione della Fauna Selvatica, nelle zone di Rifugio, nei Parchi e nelle Riserve regionali e nelle aree contigue ai Parchi precluse all’esercizio venatorio.

Risorse a bando: 250.000 euro

Possono richiedere i contributi per la prevenzione dei danni da animali selvatici esclusivamente le microimprese, le piccole e medie imprese attive in Emilia-Romagna nella produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato secondo la definizione di cui all’Allegato I del Reg. (UE) n. 702/2014.

L’aiuto finanziario sarà concesso sotto forma di contributi in conto capitale e l’intensità massima può corrispondere al 100% delle spese sostenute, nel limite massimo della spesa ammissibile corrispondente ad euro 2.500.

Scadenza: 1 settembre 2023

Transizione digitale e verde per gli operatori della cultura

Transizione digitale e verde per gli operatori della cultura

Dal 15 giugno è possibile presentare le domande per due avvisi pubblicati dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con l’obiettivo di sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi, favorendo le transizioni tecnologica e ambientale promosse dal PNRR.

Invitalia supporta la DG in tutte le attività relative alla gestione delle procedure.

Gli avvisi, pubblicati il 9 giugno 2023, finanziano con una dotazione di circa 10 milioni di euro ciascuno proposte progettuali di capacity building -il processo di miglioramento continuo, finalizzato al rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo- per gli operatori della cultura.

Gli avvisi stessi sono finanziati nell’ambito dell’investimento PNRR “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde” (M1C3 I3.3) e sono rivolti a soggetti specializzati, pubblici e privati, singolarmente oppure organizzati in rete, con competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’innovazione digitale, dell’attività di riduzione dell’impronta ambientale e dello sviluppo delle imprese creative e culturali.

Il primo avviso è dedicato alla transizione digitale (Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill – Azione A1) e il secondo alla transizione ecologica (Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’ecoinnovazione di prodotti e servizi – Azione B1).

Sono finanziate iniziative di capacity building che abbiano come destinatari gli operatori della cultura nei seguenti macro-ambiti tematici: musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); spettacolo dal vivo e festival; moda; architettura e design; artigianato artistico; arti visive (inclusa fotografia); patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); editoria, libri e letteratura.

Il contributo previsto per i progetti selezionati potrà arrivare fino all’80% del loro costo.

Scadenza: 25 agosto 2023

Voucher per consulenza in innovazione – Secondo sportello

Voucher per consulenza in innovazione – Secondo sportello

La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

La dotazione finanziaria stanziata per l’attuazione dell’intervento è pari a 75 milioni di euro.

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro

Con un successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese saranno definiti i termini e le modalità per la presentazione, da parte di PMI e reti d’ impresa, delle domande di ammissione al contributo.

Le modalità per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza, sono stati definiti dal decreto direttoriale 13 giugno 2023.

Scadenza: 5 settembre 2023

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