Bando per la cooperazione internazionale 2023

Bando per la cooperazione internazionale 2023

È possibile presentare domanda di contributo per progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (ai sensi della legge regionale n.12 del 24 giugno 2002). Le risorse complessive sono 1.454.000 euro, che saranno distribuite per intervenire nei Paesi prioritari, ovvero Burundi, Costa D’Avorio, Camerun, Campi profughi Saharawi, Etiopia, Kenya, Marocco, Tunisia, Palestina, Mozambico e Senegal.

Il bando insisterà quasi in esclusiva sull’Africa e su alcuni dei Paesi prioritari individuati dal documento triennale di programmazione. In molti paesi dell’Africa, infatti, a seguito della pandemia gli indici di sviluppo sono peggiorati e si intende pertanto investire su sistemi di economia circolare che possano tradursi in occasioni di sviluppo economico per queste aree.

Le priorità tematiche hanno come cornice generale gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che vengono declinati in modo specifico per ciascun Paese.

Il contributo riconosciuto ai singoli progetti sarà pari al massimo al 70% della spesa.

Il bando è rivolto ai soggetti della cooperazione internazionale individuati dalla legge di riferimento (enti locali, organizzazioni non governative, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali) con sede nel territorio regionale e che prevedano nel proprio statuto attività di cooperazione e solidarietà internazionale (ad esclusione degli enti locali per cui non è richiesta valutazione statutaria).

Scadenza: 16 giugno 2023

Contributo per l’utilizzo dei fondi rustici per la stagione venatoria 2023

Contributo per l’utilizzo dei fondi rustici per la stagione venatoria 2023

La Regione Emilia-Romagna, ai sensi di quanto previsto dalla Legge n. 157/1992 all’art. 15 comma 1, così come recepito dalla L.R. n. 8/1994 all’art. 13 comma 1, intende concedere, per l’utilizzo dei fondi rustici messi a disposizione dell’esercizio dell’attività venatoria 2023-2024, contributi destinati ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi negli Ambiti Territoriali di caccia, ivi comprese le Zone di rispetto nelle quali si pratica l’esercizio venatorio ad una o più specie e nelle Aree Contigue ai Parchi regionali nelle quali è consentito l’esercizio dell’attività venatoria.

Risorse a bando: 60.000 euro

Possono usufruire dei contributi previsti dal presente avviso i proprietari o conduttori dei fondi utilizzati per la caccia programmata nella stagione venatoria 2023-2024 che siano imprenditori agricoli con imprese attive in Emilia-Romagna.

L’importo massimo dell’aiuto non può in ogni caso determinare il superamento del massimale complessivo di spesa erogabile al singolo imprenditore pari ad euro 25.000 calcolato quale valore complessivo degli aiuti concedibili ed erogabili in regime de minimis ad una medesima impresa nell’arco di tre esercizi fiscali, indipendentemente dalla forma degli aiuti o dall’obiettivo da essi perseguito.

Scadenza: 14 luglio 2023

Oncologia e malattie cardio-cerebrovascolari: pubblicati i bandi AIFA ricerca indipendente 2023

Oncologia e malattie cardio-cerebrovascolari: pubblicati i bandi AIFA ricerca indipendente 2023

L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha pubblicato i bandi di Ricerca Indipendente 2023 per finanziare progetti negli ambiti di oncologia e prevenzione secondaria nelle malattie cardio-cerebrovascolari, con scadenza il 22 giugno 2023.

Sequenziamento terapeutico in Oncologia

Il bando intende finanziare tre studi clinici, della durata massima di 60 mesi, nell’ambito oncologico e nello specifico in una delle seguenti aree tematiche vincolanti:

  • Epatocarcinoma
  • Carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC, Non Small Cell Lung Cancer)
  • Carcinoma renale

L’istituzione proponente deve essere una struttura, un ente, un’istituzione pubblica, una fondazione o un ente morale, di ricerca e/o sanitaria, un’associazione, una società scientifica senza fini di lucro, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che non sia titolare né abbia relazioni con il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC.) del medicinale in sperimentazione.

Il Principal Investigator, nel ruolo di Responsabile Scientifico e coordinatore dello studio, deve essere un medico adeguatamente qualificato ai fini della sperimentazione e con un incarico continuativo con l’istituzione di appartenenza per la durata dello studio presentato. Inoltre, il PI non può avere in corso un progetto di ricerca finanziato da AIFA con i bandi di ricerca indipendente né trovarsi in una situazione di Conflitto di interessi con l’AIFA o con l’AIC.

Il budget a disposizione del bando è di € 7.500.000, per un massimo di € 2.500.000 per progetto finanziato.

Prevenzione secondaria nelle malattie cardio-cerebrovascolari nella medicina di genere

La call mira al finanziamento di tre studi clinici di prevenzione secondaria nelle malattie cardio-cerebrovascolari nel settore della medicina di genere, ciascuno di durata massima di 36 mesi.

I progetti candidati dovranno esaminare le differenze di genere dei trattamenti farmacologici di prevenzione secondaria, nello specifico antitrombotici, statine, beta-bloccanti, ACE-1 inibitori, sartani e SGLT-2 inibitori, e consistere di studi clinici farmacologici pragmatici, randomizzati, multicentrici e di fase IV obbligatoriamente in una delle seguenti tre aree di studio:

  • Studi di prevenzione secondaria sull’infarto del miocardio
  • Studi di prevenzione secondaria sull’ictus
  • Studi di prevenzione secondaria sull’insufficienza cardiaca

Possono realizzare proposte istituzioni quali strutture o enti pubblici, fondazioni o enti morali, di ricerca e/o sanitari, associazioni, società scientifiche senza fini di lucro, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico indipendenti dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC.) del medicinale in sperimentazione.

Il Principal Investigator, in qualità di coordinatore e responsabile dello studio, deve essere un medico qualificato per la conduzione adeguata della sperimentazione e con un incarico continuativo con l’ente proponente, nonché privo di un progetto di ricerca in corso nel contesto dei bandi di ricerca indipendente AIFA o in una situazione di Conflitto di interessi con l’AIFA o con l’AIC.

Il budget della call è di € 3.000.000, per un tetto di € 1.000.000 per progetto.

Scadenza: 22 giugno 2023

Mezzogiorno, stanziati 400 milioni per sostenere il processo di transizione delle PMI

Mezzogiorno, stanziati 400 milioni per sostenere il processo di transizione delle PMI

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto che istituisce un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Il decreto prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027).

Obiettivo della misura è sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il Piano Transizione 4.0.

Per avere accesso all’incentivo i progetti presentati devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti (per esempio cloud, realtà virtuale) destinati all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione, alla realizzazione di nuovi prodotti, o alla modifica del processo di produzione già esistente o alla realizzazione una nuova unità produttiva.

Ai fini della valutazione della finanziabilità sono riconosciuti significativi anche i punteggi premiali per i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa e che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5%, nonché per quelli finalizzati a introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.

Analoghe premialità sono altresì riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

I progetti infine dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 ed essere realizzati nelle regioni del Mezzogiorno.

L’incentivo pubblico potrà coprire fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili con un’agevolazione articolata in un contributo e in un finanziamento agevolato.

Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane – Energia in vetta

Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane – Energia in vetta

Avviso pubblico rivolto ai gestori degli impianti di risalita e delle piste da sci, che punta a sostenere il funzionamento delle infrastrutture sportive per i maggiori costi sostenuti nella stagione invernale 2022/2023 rispetto alla stagione invernale precedente.

In data 24 maggio 2023 è stato pubblicato l’Avviso pubblico della misura rivolta ai gestori degli impianti di risalita e delle piste da sci, che punta a sostenere il funzionamento delle infrastrutture sportive per i maggiori costi sostenuti nella stagione invernale 2022/2023 rispetto alla stagione invernale precedente.

Gli incentivi possono essere richiesti per i costi di funzionamento di:

  • energia elettrica;
  • approvvigionamento idrico per la produzione di #neve programmata.

Il contributo a fondo perduto è concesso:

  • nella percentuale massima dell’80% delle spese ammissibili;
  • per un importo non superiore a 70.000,00 euro.

Sarà possibile presentare la domanda dalle ore 12.00 del giorno 30 giugno 2023 utilizzando la procedura informatica accessibile al sito www.invitalia.it

Scadenza: bando a sportello

Bando “In progresso” per accrescere le competenze digitali dei lavoratori a rischio sostituibilità

Bando “In progresso” per accrescere le competenze digitali dei lavoratori a rischio sostituibilità

Ispirandosi all’innovativa e positiva esperienza di partnership tra pubblico e privato sociale del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è nato il Fondo per la Repubblica Digitale che – nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Fondo Nazionale Complementare (FNC) – sostiene progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.

Il bando “In progresso” ha l’obiettivo di accrescere le competenze digitali di lavoratori e lavoratrici con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica.

Le proposte progettuali devono prevedere azioni puntuali che assicurino un’offerta formativa efficace e qualificata che agisca sull’apprendimento e il rafforzamento di competenze digitali per la riqualificazione dei lavoratori e delle lavoratrici con incarichi sostituibili perché automatizzabili, al fine di garantire loro impieghi con mansioni a più alto valore aggiunto e il conseguente miglioramento delle proprie condizioni lavorative.

Gli interventi proposti devono prevedere azioni di:

  • intercettazione e coinvolgimento delle organizzazioni profit e non profit aventi lavoratori con un comprovato alto rischio di sostituibilità delle loro mansioni e aventi un fabbisogno omogeneo di formazione digitale (ad es. per settore: industriale, artigianale, commerciale, agricolo, terziario; per tipologia di bene prodotto o di servizio erogato);
  • formazione digitale professionalizzante, di base e/o avanzata, progettata e realizzata di concerto con le organizzazioni datrici di lavoro;
  • attivazione, sostegno e accompagnamento, anche attraverso attività pratiche ed esperienziali (es. role modelling, tutoring e coaching), che incentivino la partecipazione attiva e costante durante tutto l’arco della formazione;
  • messa a disposizione di sessioni di orientamento per far emergere le conoscenze e abilità dei beneficiari del progetto, misurare i diversi livelli di partenza in termini di fabbisogni formativi e sviluppare un percorso di upskilling digitale efficace;
  • coerente integrazione di sessioni formative per lo sviluppo e/o miglioramento delle competenze non cognitive (soft o life skills), complementari alle competenze digitali;
  • emersione e valorizzazione delle potenzialità, attitudini e ambizioni professionali dei beneficiari del progetto, senza distinzioni di background socio-economico, provenienza territoriale o nazionalità;
  • design e attivazione di metodologie e format – in presenza e/o online – innovativi ed efficaci per agevolare la partecipazione e il completamento dell’intero percorso di formazione.

La durata complessiva dei progetti deve essere non superiore ai 10 mesi.

Le proposte possono essere presentate da partnership composte da almeno due soggetti.

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un soggetto pubblico o privato senza scopo di lucro e possedere i seguenti requisiti:

  • essere un Ente del Terzo settore, università, centro di ricerca, centro di trasferimento tecnologico, un ente di formazione, un Istituto Tecnico Superiore (ITS);
  • essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
  • possedere una comprovata esperienza nell’ambito della formazione digitale, dimostrando risultati concreti sia in termini qualitativi, che quantitativi (tale requisito può essere soddisfatto anche dall’eventuale partner non profit);
  • non essere un’associazione di categoria;
  • avere la sede legale in Italia.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 10 milioni di euro.

Il contributo richiesto deve essere compreso tra 250 mila e 700 mila euro considerando un costo unitario per beneficiario della formazione non superiore a 3 mila euro (costo ottenuto attraverso il rapporto tra il totale del contributo richiesto e il numero di beneficiari attesi).

Scadenza: 4 agosto 2023

Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno. Area di crisi industriale (2023)

Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno. Area di crisi industriale (2023)

In data 28 luglio 2017 è stato sottoscritto un Accordo di programma finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento nel territorio dei Comuni appartenenti all’area di crisi industriale complessa “Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno”.

L’Accordo è stato sottoscritto tra Ministero delle imprese e del made in Italy, Agenzia nazionale delle politiche attive lavoro – ANPAL, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Abruzzo, Regione Marche, Provincia di Teramo, Provincia di Ascoli Piceno, e Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia,

Con Atto integrativo dell’8 maggio 2023, in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, la durata dell’Accordo di programma è prorogata di 36 mesi sino al 28 luglio 2023.

Con la circolare direttoriale 21 settembre 2017, n. 120340, è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa “Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno” tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989. In considerazione degli esiti delle istruttorie effettuate da Invitalia, si è rilevata una disponibilità residua di risorse finanziarie che vengono quindi destinate alla dotazione di un nuovo avviso.

Con la circolare direttoriale 29 maggio 2023 n. 1748 è stato, infatti, attivato un nuovo intervento ai sensi della legge n. 181/1989. La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa “Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno”, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti.

L’ammontare delle risorse finanziarie disponibili ai fini della concessione delle agevolazioni è pari ad euro 16.661.687,56, al lordo del compenso spettante a Invitalia in qualità di soggetto gestore, a valere sulle risorse della legge n. 181/1989 di cui euro 6.049.560,85 a favore della Regione Marche ed euro 10.612.126,71 a favore della Regione Abruzzo.

Scadenza: 8 settembre 2023

Bando “Prospettive” per accrescere le competenze digitali di donne e uomini disoccupati e inattivi

Bando “Prospettive” per accrescere le competenze digitali di donne e uomini disoccupati e inattivi

Ispirandosi all’innovativa e positiva esperienza di partnership tra pubblico e privato sociale del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è nato il Fondo per la Repubblica Digitale che – nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Fondo Nazionale Complementare (FNC) – sostiene progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.

Il bando “Prospettive” è dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro.

Le proposte progettuali devono prevedere azioni puntuali che assicurino reali possibilità di accesso e fruibilità di un’offerta formativa efficace e qualificata che agisca sull’apprendimento e il rafforzamento di competenze digitali di base e avanzate a vantaggio di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i – nella fascia di età 34-50 anni e residenti in Italia, al fine di diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e rispondere ai fabbisogni professionali in ambito ICT, generando nuove opportunità di occupazione.

Gli interventi proposti devono prevedere azioni di:

  • acquisizione e potenziamento di competenze digitali di base e/o avanzate, offrendo opportunità di formazione professionalizzante spendibile nel mondo del lavoro e in linea con le peculiarità del target di riferimento;
  • intercettazione, attivazione, sostegno e accompagnamento, anche attraverso attività pratiche ed esperienziali, specificatamente dedicate al genere femminile (es. role modelling, tutoring e coaching con leader e manager donne), che incentivino la partecipazione attiva e costante durante tutto l’arco della formazione;
  • integrazione di servizi di supporto alla conciliazione della vita personale e lavorativa con il percorso di formazione, attraverso l’implementazione di servizi complementari alla formazione che assicurino l’engagement delle beneficiarie;
  • soddisfazione delle esigenze formative in maniera coerente ai fabbisogni professionali e alle evoluzioni del mondo del lavoro, considerando l’emersione di nuove professioni e l’ibridazione di professioni già esistenti;
  • facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la creazione di opportunità di orientamento, accompagnamento, inserimento e riqualificazione professionale;
  • coerente integrazione di sessioni formative per lo sviluppo e/o miglioramento delle competenze non cognitive (soft o life skills), complementari alle competenze digitali;
  • emersione e valorizzazione delle potenzialità, attitudini e ambizioni professionali delle beneficiarie del progetto, senza distinzioni di background socio-economico, provenienza territoriale o nazionalità;
  • design e attivazione di metodologie e format – in presenza e/o online – innovativi ed efficaci per agevolare l’accesso e il completamento dell’intero percorso di formazione così da ridurre fenomeni di drop out in itinere;
  • ampia diffusione e promozione delle opportunità formative al fine di informare e sensibilizzare direttamente e indirettamente il target di riferimento.

È possibile presentare progetti a valere sull’intero territorio nazionale o progetti con uno specifico ambito di intervento in una o più regioni nelle due aree indicate dal bando: Nord e Centro oppure Sud e Isole.

La durata massima dei progetti deve essere non inferiore ai 5 e non superiore ai 15 mesi, la durata di ciascun percorso formativo non può superare i 9 mesi.

Le proposte possono essere presentate da un soggetto singolo o da partenariati di massimo tre soggetti (nel cui caso, dovrà essere individuato il “soggetto responsabile”).

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un soggetto pubblico o privato senza scopo di lucro e possedere i seguenti requisiti:

  • essere un Ente del Terzo settore, università, centro di ricerca, centro di trasferimento tecnologico, un ente di formazione, un Istituto Tecnico Superiore (ITS);
  • essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
  • possedere una comprovata esperienza nell’ambito della formazione digitale, dimostrando risultati concreti sia in termini qualitativi, che quantitativi (nel caso di partnership, tale requisito può essere soddisfatto all’interno del partenariato);
  • avere la sede legale in Italia.

Gli altri soggetti della partnership possono essere enti senza scopo di lucro, università pubbliche o private non profit, centri di ricerca, centri di trasferimento tecnologico non profit, enti di formazione non profit, Istituti Tecnici Superiori, centri per l’impiego, sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, scuole secondarie di secondo grado, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, Regioni, enti pubblici.

N.B. Gli enti for profit possono essere coinvolti come partner sostenitori (senza quota di budget) o come fornitori per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale (con quota di budget pari al massimo al 25% del contributo richiesto).

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro.

Il contributo richiesto deve essere compreso tra 300 mila e 1 milione di euro considerando un costo unitario per beneficiario della formazione non superiore a 3.500 mila euro (costo ottenuto attraverso il rapporto tra il totale del contributo richiesto e il numero di beneficiari attesi).

Scadenza: 14 luglio 2023

Fashion tech: aperto Styleit, il programma di accelerazione per startup

Fashion tech: aperto Styleit, il programma di accelerazione per startup

CDP Venture Capital Sgr ha aperto la call di Styleit, l’acceleratore di Rete Nazionale Acceleratori CDP per startup nel settore della moda, con scadenza il 19 giugno 2023.

L’obiettivo del bando è sostenere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche da immettere nel mercato del fashion attraverso un programma di accelerazione di tre mesi. Durante il percorso, le startup potranno partecipare a workshop, seminari e masterclass con esperti del settore.

Possono partecipare le startup che abbiano un team consolidato e prodotti o servizi per il sistema della moda, del lusso e del lifestyle nei seguenti settori:

  • sostenibilità ambientale,
  • upcycling,
  • e-commerce,
  • intelligenza artificiale,
  • Metaverso,
  • mixed o augmented reality,
  • blockchain.

Il bando mette a disposizione un budget complessivo € 5.640.000: ciascuna startup riceverà un investimento di € 113.000, con la possibilità di ricevere finanziamenti post-accelerazione fino a € 200.000.

Scadenza: 19 giugno 2023

Servizi per lo sviluppo e il rilancio delle PMI

Servizi per lo sviluppo e il rilancio delle PMI

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La Regione Piemonte, con Determinazione n. 197/A1502B del 4 maggio 2023, ha approvato il Bando per le “imprese target”, finalizzato all’attuazione della Misura “Consulenza Sviluppo Impresa” per accedere ai “Servizi a sostegno dello sviluppo e del rilancio delle imprese PMI sul territorio piemontese”.

Obiettivo della Misura è quello di agevolare lo sviluppo e il rilancio delle piccole e medie imprese in situazione di pre-crisi, crisi reversibile o a rischio di difficoltà mediante azioni di supporto e sostegno volte alla prevenzione, alla tempestiva rilevazione e al superamento di criticità di natura economica, finanziaria, patrimoniale, operativa, organizzativa, societaria, le quali presentano in ogni caso presupposti oggettivi di risoluzione.  A tal fine viene incentivato l’accesso a servizi di consulenza e tutoraggio, rilasciati dai soggetti attuatori, specializzati nel coordinamento e nella realizzazione di servizi a sostegno dello sviluppo e del rilancio delle imprese PMI sul territorio piemontese e autorizzati con apposito Bando.

Le domande di accesso ai servizi dovranno obbligatoriamente prevedere entrambe le tipologie di servizi; le imprese potranno inoltre accedere alle attività facoltative preliminari, le cui ore e i cui importi sono riconosciuti direttamente ai soggetti attuatori e pertanto non sono oggetto delle domande presentate sul presente Bando, che consistono in:

  • attività di animazione, sensibilizzazione e divulgazione, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei servizi a sostegno dello sviluppo e del rilancio delle imprese PMI sul territorio piemontese, come workshop, webinar, seminari, eventi di comunicazione;
  • attività di scouting mirate ad individuare le aree territoriali o i settori merceologici maggiormente a rischio di crisi sul territorio della Regione Piemonte.

Prima di presentare la propria domanda, le imprese devono:

  • prendere contatti con il soggetto attuatore individuato al fine di verificare congiuntamente e preliminarmente le caratteristiche della Misura, i relativi requisiti di accesso, le necessità dell’impresa stessa correlate ai servizi da ricevere e la disponibilità del soggetto attuatore ad erogare i servizi. In caso di progetti presentati dai soggetti attuatori in forma associata (ATI/ATS), i contatti possono essere presi con il soggetto capofila del raggruppamento oppure con uno dei partner ad esso aderenti;
  • presentare richiesta di preventiva iscrizione all’Anagrafe regionale sul SISTEMA INFORMATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE – LAVORO

Dopo aver effettuato le suddette operazioni propedeutiche, le domande devono essere inviate via Internet a partire dalle ore 9:00 del 22/05/2023 ed entro le ore 12:00 del 30/04/2024

Scadenza: 30 aprile 2024

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