Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili – 2024

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L’Avviso promosso dalla Regione Lazio sostiene la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa da fonte rinnovabile (FER), a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) di cui all’art. 31 del D.Lgs. 199/2021. Il sostegno agli investimenti delle CER si inquadra tra gli impegni prioritari della Regione per il conseguimento degli obiettivi di carattere:

  1. ambientale, incentivando la diffusione delle FER riducendo le emissioni di gas ad effetto serra e concorrendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. energetico ed economico in termini di contrasto alla povertà energetica, tramite l’autoproduzione di energia elettrica da FER;
  3. sociale, attraverso la promozione di modelli di inclusione e collaborazione con il coinvolgimento di soggetti fragili e svantaggiati

Sono finanziabili gli interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti (UP) alimentati da fonti rinnovabili come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera a) Decreto CACER 414/2023.

Agli impianti/UP relativi alla configurazione della CER beneficiaria è riconosciuto il 35% dell’importo minore tra:

  1. la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’operazione, quale insieme delle spese elencate all’articolo 6 “Spese ammissibili” per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno;
  2. il massimale di spesa ammissibile previsto per l’operazione quale somma dei costi di investimento massimi di riferimento per ciascun impianto/UP ammissibile indicato nella domanda di sostegno, calcolato in base a quanto indicato nell’Allegato 2 Spese ammissibili del Decreto CACER 414/2023 e appendice E delle Regole operative TIAD (Allegato1 al citato DM)
  3. 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
  4. 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  5. 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  6. 1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

La percentuale di sostegno riconosciuta per ciascuna domanda potrà essere aumentata del 5% qualora ricorra una o più delle seguenti condizioni:

  1. partecipazione, in qualità di membro della CER di uno o più delle seguenti categorie di soggetti “fragili”
  2. soggetti in condizione di disagio economico;
  3. coppie under 35;
  4. soggetti con disagio fisico;
  5. partecipazione alla CER di Enti locali territoriali che abbiano approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, o che abbiano messo a disposizione tetti degli edifici pubblici o aree pubbliche per realizzare gli impianti FER a servizio delle CER stessa;
  6. realizzazione da parte della CER di progetti di inclusione e solidarietà sociale, anche attraverso la collaborazione con gli Enti locali territoriali, Enti religiosi ed Enti del terzo settore;
  7. l’operazione sia localizzata nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi.

L’importo del sostegno riconosciuto alla CER Beneficiaria è concesso a fondo perduto e non potrà essere inferiore a euro 200.000,00 e superiore a euro 1.500.000,00.

La domanda di sostegno può essere presentata esclusivamente dalle CER ubicate nel territorio del Lazio costituite in conformità con la Dir. 2018/2001/UE e con le norme nazionali di recepimento della stessa (D.Lgs. n. 199 del 2021, Decreto CACER 414/2023 e Decreto Direttoriale n. 22 del 23 febbraio 2024) e, nel rispetto dei criteri di cui al paragrafo 1.2.2. Parte II delle “Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”.

Nel rispetto del criterio di demarcazione:

  1. sono esclusi gli impianti/UP ubicati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, in base all’ultima rilevazione ISTAT (Missione 2, Componente 2 Investimento 1.2 del PNRR);
  2. le CER con caratteristiche di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi:
  3. FESR 2021-2027 qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni che ricadono nelle aree A e B della zonizzazione del PSR ovvero in quelli in area C, ma con popolazione residente superiore ai 20.000 abitanti;
  4. Bilancio regionale, qualora gli impianti/UP siano ubicati nei territori dei comuni esclusi dal criterio di demarcazione FESR di cui punto precedente.

Tutti gli impianti/UP a servizio delle CER che non rientrano nella fattispecie di Organismo di diritto pubblico beneficiano del sostegno a valere sui fondi FESR 2021-2027 e, in caso di esaurimento delle risorse stanziate, sulle risorse del Bilancio regionale.

Il procedimento di selezione delle richieste è a sportello; il sostegno è concesso seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle Domande e si articola in una fase di Istruttoria formale di ammissibilità, superata positivamente la quale, si procede alla Valutazione tecnica della proposta della CER da parte della Commissione di Valutazione in base ai criteri contenuti nell’Avviso:

  1. Qualità dell’investimento: completezza dello Studio di Fattibilità Tecnica ed Economica
  2. Innovatività gestionale dell’investimento
  3. Benefici energetici, ambientali e sociali
  4. Benefici occupazionali

La stessa CER può richiedere l’accesso al contributo anche per più di un impianto di produzione/unità di produzione (UP) attraverso l’invio di una unica domanda di sostegno.

Le domande di sostegno devono essere presentate online utilizzando la piattaforma GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 20 gennaio 2025 fino alle ore 16:00 del 20 maggio 2025.

Scadenza: 20 maggio 2025

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

PNRR: nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Si apre il5 febbraio il secondo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Il Fondo, previsto e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha lo scopo di sostenere l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici, rispondendo a un obiettivo chiave della transizione ecologica e industriale.

In particolare, il Fondo finanzia progetti che hanno almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  2. uso efficiente delle risorse – attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate – o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento.

Gli investimenti devono quindi avere come scopo un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

I progetti prevedere spese complessive ammissibili tra 3 e 20 milioni di euro e devono essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione.

Le agevolazioni sono a fondo perduto e sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale.

Per questo secondo sportello, il Ministero ha stanziato 400 milioni di euro. Il 40% delle risorse è destinato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore, ossia quelle che consumano elevate quantità di energia.

Le domande di agevolazione possono essere presentate esclusivamente online tramite il sito di Invitalia a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Scadenza: 8 aprile 2025

Energia e materie prime: bando MASE per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica

Energia e materie prime: bando MASE per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per il finanziamento di progetti nel settore energetico.

In particolare, il bando mira a sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche (MPC) e delle Materie Prime Strategiche (MPS) e in particolare nell’ambito delle Missioni “Green Powered Future” (GPFM) e “Clean Hydrogen” (CHM) di Mission Innovation 2.0, iniziativa di cooperazione multilaterale globale il cui scopo primario è quello di accelerare i processi di innovazione delle tecnologie clean.

I progetti selezionati dovranno contribuire all’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico in una delle seguenti aree strategiche:

  1. Estrazione mineraria primaria e secondaria;
  2. Estrazione da fluidi;
  3. Urban mining ed eco-progettazione;
  4. Trasformazione (raffinazione).

Possono partecipare imprese in collaborazione con almeno due partner tra imprese e organismi di ricerca. Il budget complessivo è di € 21.000.000 e i progetti che verranno finanziati dovranno richiedere un contributo compreso tra € 500.000 e € 5 milioni, a seconda delle dimensioni e delle esigenze specifiche del progetto. I contribuiti non possono superare:

  1. il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale (RI);
  2. il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale (SS);
  3. il 50 % dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità (SF).

Le proposte possono essere inviate a partire dal 3 febbraio e fino al 18 marzo 2025.

Scadenza: 18 marzo 2025

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: nuovo bando per progetti di ricerca

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: nuovo bando per progetti di ricerca

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato un bando per promuovere l’interazione tra il sistema della ricerca e le priorità della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS).

In particolare, il bando si rivolge a università, enti e istituti di ricerca, consorzi tra essi e fondazioni e finanzia progetti di ricerca a supporto dell’attuazione dei Vettori di sostenibilità previsti dalla SNSvS nelle seguenti aree tematiche:

  1. Coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;
  2. Cultura per la sostenibilità;
  3. Partecipazione per lo sviluppo sostenibile.

I progetti dovranno contribuire a potenziare le capacità delle istituzioni territoriali di attuare i tre Vettori di sostenibilità; inoltre, dovranno essere presentate da un partenariato con almeno una istituzione territoriale impegnata nell’attuazione delle strategie e delle agende per lo sviluppo sostenibile.

La scadenza per inviare le proposte progettuali è fissata al 9 marzo 2025.

Scadenza: 9 marzo 2025

Progetto 3DOP: call a sostegno dell’innovazione delle PMI tramite soluzioni di stampa 3D

Progetto 3DOP: call a sostegno dell'innovazione delle PMI tramite soluzioni di stampa 3D

Il Progetto 3DOP ha aperto una “Demonstration Call“, con scadenza il 4 febbraio 2025.

L’obiettivo del progetto è colmare il divario tra le tecnologie avanzate e l’innovazione manifatturiera, permettendo alle imprese di testare le proprie idee, sviluppare soluzioni complementari e ottenere finanziamenti per i propri progetti. L’iniziativa sostiene le imprese a collaborare con leader del settore e ad accedere gratuitamente ai servizi di stampa 3D

I servizi tecnici del 3DOP si basano su 8 soluzioni tecniche, che coprono una gamma di tecnologie di produzione nei settori della stampa 3D in metallo, automazione ed elettronica.

  1. Opiliones: un’unità di produzione economica per soluzioni di stampa 3D metallica sostenibile, specificamente per apparecchi non coperti dalla Selective Laser Sintering (SLS),
  2. Element 22: esperti in stampaggio a iniezione di titanio e stampa 3D, che offrono servizi di produzione seriale di componenti in titanio,
  3. Guaranteed: servizi di produzione e riparazione tramite archi di metallo XXL per vari settori industriali.
  4. TracXon: strumenti e stampi stampati in 3D con elettronica integrata, migliorando funzionalità ed efficienza nella produzione,
  5. Tecos: struttura per la dimostrazione e la produzione di design innovativi utilizzando tecnologie di stampa 3D.
  6. AM Flow: sistema di automazione del flusso di lavoro per oggetti e parti stampate in 3D, focalizzandosi su produzione ad alta varietà e volume,
  7. Valcun: macchine e servizi per la produzione di parti in alluminio stampate in 3D.

Possono partecipare al bando PMI con sede in regioni alle quali appartengono i membri del consorzio 3DOP, regioni che hanno espresso interesse per il progetto o paesi meno sviluppati.

I progetti devono garantire che l’applicazione industriale coinvolga le tecnologie innovative di stampa 3D di 3DOP, e che il test case sia a Technology Readiness Level (TRL) 6-7, con l’obiettivo di raggiungere il TRL 9.

Le aziende selezionate avranno accesso a:

  1. creazione di nuovi progetti: servizi di consulenza che connetteranno i partecipanti con opportunità di progetti finanziati,
  2. finanziamenti pubblici: consulenza su opportunità di finanziamento pubblico, sia a livello UE che nazionale,
  3. finanziamenti privati: servizi per connettere le PMI selezionate con investitori e venture capitalisti pertinenti,
  4. coaching e formazione: servizi incentrati sullo sviluppo della visione aziendale, pianificazione del business case e creazione di una roadmap per lo sviluppo del progetto.

Scadenza: 4 febbraio 2025

BI-REX ha emesso il quinto bando per la selezione di progetti di innovazione tecnologica

BI-REX ha emesso il quinto bando per la selezione di progetti di innovazione tecnologica

Il Competence Center BI-REX (Big Data Innovation & Research Excellence) ha promosso un nuovo bando per selezionare progetti di innovazione tecnologica, iscritto nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A seguire le principali informazioni a favore delle imprese interessate a partecipare:

  1. Dotazione finanziaria complessiva: 3 milioni di euro;
  2. Co-finanziamento massimo per ciascuna idea progettuale: 200 mila euro;
  3. Partecipazione: è possibile presentare una candidatura esclusivamente online attraverso la piattaforma on-line PICA, a partire dal 23 gennaio 2025 e fino alle ore 14:00 del 21 febbraio 2025 (da notare che fino al 23 gennaio la piattaforma non sarà disponibile);
  4. Aree tematiche di intervento:
  5. Big Data,
  6. Smart Products,
  7. Ict per macchine e linee di produzione,
  8. Sistemi avanzati di gestione dei processi e produzione,
  9. Security & Blockchain,
  10. Additive & Advanced Manufacturing,
  11. Robotica collaborativa, warehousing and AGV,
  12. Sostenibilità e Responsabilità sociale;
  13. Durata progetti: massimo 12 mesi;
  14. Beneficiari: imprese e aggregazioni di imprese che abbiano una stabile organizzazione in Italia e siano in possesso dei requisiti contenuti nell’art.3 del bando.

Scadenza: 21 febbraio 2025 

Contributi per le imprese delle aree interne “Valli Maira e Grana, Valle Bormida e Valli di Lanzo”

Contributi per le imprese delle aree interne "Valli Maira e Grana, Valle Bormida e Valli di Lanzo"

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Dalle ore 10.00 del 7 gennaio 2025 è possibile presentate domanda sul Bando “Sviluppo e mantenimento del sistema produttivo nelle aree interne -Valli Maira e Grana, Valle Bormida e Valli di Lanzo”.

La Misura prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, a copertura fino al 70% dei costi dell’investimento ritenuti ammissibili, per l’atterraggio o lo sviluppo di investimenti ad esempio realizzazione di nuovi impianti, la diversificazione/ampliamento e consolidamento per la produzione di beni e servizi – da parte delle micro, piccole e medie imprese che abbiano una sede operativa o intendano insediarsi in uno dei Comuni indicati nell’allegato 4 del Bando e compresi nelle are interne piemontesi delle Valli Maira e Grana, Valle Bormida e Valli di Lanzo.

Sono ammissibili le seguenti voci di spesa, sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda e riconducibili a atterraggio di investimenti da parte di imprese non ancora presenti, reinsediamento di imprese piemontesi che hanno precedentemente delocalizzato, radicamento di imprese già presenti, che intendano diversificare/ampliare e consolidare la loro presenza; tutti gli interventi devono essere finalizzati allo sviluppo e mantenimento del sistema produttivo locale nei Comuni piemontesi e di importo minimo pari a 20 mila euro:

  1. macchinari, impianti, attrezzature;
  2. hardware, software;
  3. arredi (es. mobili e altri beni strumentali al progetto di investimento);
  4. attività edilizia ai sensi del Testo Unico dell’Edilizia ivi comprese le spese di progettazione (la presente vo ce di spesa non potrà superare il 50% della spesa ritenuta ammissibile e pertanto non potrà rappresentare l’unica voce di spesa dell’intervento).

Scadenza: bando a sportello

Call per start up “Terra & Tech – Innovazione per la filiera del vino”

Call per start up “Terra & Tech - Innovazione per la filiera del vino”

L’associazione Filiera Futura e I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, hanno lanciato una nuova call for start up, intitolata “Terra & Tech | Innovazione per la filiera del vino” e rivolta a tutte le imprese, italiane ed estere, che stanno sviluppando soluzioni e tecnologie innovative in grado di contribuire all’evoluzione del settore vitivinicolo, con l’obiettivo di accelerare il processo di transizione verso nuovi modi di coltivare, produrre e vendere in modo sostenibile.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Terra & Tech, il programma di open innovation per la viticoltura italiana avviato nel 2023 da Filiera Futura in collaborazione con I3P per coinvolgere i produttori di vino e le start up innovative nell’individuare, selezionare e testare sul campo i migliori progetti tecnologici da mettere al servizio delle vigne di tutta Italia.
La call a partecipazione gratuita, si rivolge alle società costituite che abbiano da proporre un’idea innovativa, un prototipo tecnologico oppure un prodotto o servizio già sul mercato che risponda a una o più delle sfide di innovazione in vigna, in cantina o nel marketing del settore vitivinicolo.

L’elenco completo delle challenge aperte – che spaziano dall’automazione dei processi produttivi al monitoraggio e analisi dei dati in tempo reale, fino all’introduzione di nuove biotecnologie e all’ottimizzazione dei consumi idrici ed elettrici – è disponibile sulla pagina web ufficiale dell’iniziativa, insieme al regolamento completo e al modulo di candidatura che sarà possibile compilare fino al 27 gennaio 2025.

Le progettualità candidate verranno valutate e selezionate entro il successivo mese di febbraio, per poi premiare le più promettenti durante un evento dedicato ad aprile 2025 e in seguito avviare la loro sperimentazione sul campo con i produttori della rete Terra & Tech.

Scadenza: 27 gennaio 2025

Bando 2025: “La musica che fa bene ai bambini”

Bando 2025: “La musica che fa bene ai bambini”

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Coerentemente con l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità della vita delle future generazioni anche attraverso l’assistenza alla crescita ed allo sviluppo di queste, nelle fasi del concepimento e della prima infanzia, il bando si rivolge ad organizzazioni che operano nelle tre aree Cura, Integrazione e Inclusione, e Educazione attraverso l’uso generativo della musica in tutte le sue possibili applicazioni mediche, fisiche, neuroscientifiche, pedagogiche, sociali e psicologiche e spirituali.

Il Bando prevede tre aree di intervento:

  1. AREA CURA (mamme in gravidanza e bambini/e da 0 a 8 anni) per sostenere progetti che attraverso l’utilizzo della musica favoriscono lo sviluppo fisico, emotivo e cognitivo dei beneficiari.
  2. AREA INTEGRAZIONE E INCLUSIONE (scuole primarie e bambini/e da 5 a 11 anni) per promuovere iniziative educative che, attraverso l’uso della musica e delle arti come filo conduttore del processo creativo, favoriscano l’integrazione, l’inclusione e il coinvolgimento consapevole degli studenti.
  3. AREA EDUCAZIONE (scuole di musica e bambini da 5 a 11 anni) per sostenere un corso annuale a bambini e bambine talentuosi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, che risiedono in aree particolarmente svantaggiate e che si trovano in difficoltà economiche.

Il sostegno è differenziato a seconda dell’area di intervento:

  1. AREA CURA: le prima organizzazione classificata riceverà una donazione di € 5000. La giuria potrà premiare con una donazione di  € 500 fino a tre organizzazioni che si saranno distinte per innovazione.
  2. AREA INTEGRAZIONE E INCLUSIONE: saranno premiati i primi tre progetti classificati con una donazione di € 1.500, versata alla scuola o all’ente non profit di appartenenza.
  3. AREA EDUCAZIONE: la giuria valuterà la documentazione delle prime 20 domande ricevute e selezionerà cinque allievi, massimo uno per ogni scuola richiedente. Le cinque borse di studio saranno di € 800 cadauna.

I progetti premiati per ciascuna area verranno pubblicati sul sito di Fondazione Lang Italia in una apposita pagina “HUB Bambini” e potranno ricevere donazioni direttamente dai donatori.

Le scadenze:

AREA CURA: 28 febbraio 2025.

AREA INTEGRAZIONE E INCLUSIONE: 10 febbraio 2024.

AREA EDUCAZIONE: 31 marzo 2025

Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

Con una dotazione di 400 milioni di euro, a valere sulle risorse della Misura M1C2 – Investimento 7 del PNRR, sotto-investimento 1, il 5 febbraio 2025 si aprirà un nuovo sportello per la presentazione di domande sullo strumento agevolativo del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Le istanze per l’accesso alle risorse potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del giorno 5 febbraio 2025. La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata sarà resa disponibile per tempo nel sito internet di Invitalia.

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  1. essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  2. operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  3. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  4. non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  5. non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  6. aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  7. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.
  8. non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il 50% delle risorse è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente, e devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  1. una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024;
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo III del decreto direttoriale 23 dicembre 2024.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente all’intervento. Per gli aiuti concessi a valere sul Quadro temporaneo, gli aumenti devono essere di dimensione non superiore al 2% (due percento) rispetto alla situazione precedente.

I suddetti programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

I programmi di investimento inoltre devono rispettare il divieto di doppio finanziamento, ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) 2021/241 e successive modificazioni e integrazioni, e non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (DNSH) e successive modificazioni e integrazioni, e devono risultare conformi alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile nonché a quanto prescritto dalla circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22, e alle relative schede tecniche applicabili.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  1. Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  2. Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  3. Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  4. Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  1. spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
  2. spese di personale relative ai formatori;
  3. costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità indicate agli articoli 12 e 15 del Decreto del Direttore del 23 dicembre 2024.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento, in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia.

Si prevede una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.

I risultati ottenuti a seguito della realizzazione degli investimenti, come individuati nella relazione tecnica, sono valorizzati mediante l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali.

Laddove si presentino situazioni di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile nella competente sezione dei siti internet del Ministero e del Soggetto gestore (www.invitalia.it).

I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono stati stabiliti con il decreto direttoriale del 23 dicembre 2024.

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on-line attraverso la piattaforma informatica accessibile nell’apposita sezione del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 8 aprile 2025. La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e la ulteriore documentazione allegata sarà resa disponibile per tempo nel sito internet di Invitalia.

Scadenza: 8 aprile 2025

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