Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali presentate da Università pubbliche ed Enti pubblici di Ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’ecosistema RAISE

Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali presentate da Università pubbliche ed Enti pubblici di Ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’ecosistema RAISE

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L’Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IAS) è promotore dell’Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali presentate da Università pubbliche ed Enti pubblici di ricerca localizzati nelle regioni del Mezzogiorno per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione negli ambiti di interesse dell’Ecosistema RAISE – Robotics and AI for Socio-economic Empowerment, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU su fondi PNRR MUR – M4C2 Investimento 1.5.

L’Avviso ha l’obiettivo di consolidare e potenziare le competenze espresse dall’Ecosistema RAISE coinvolgendo Enti e Atenei del Sud Italia, allargando la rete delle collaborazioni e favorendo virtuose sinergie con altre iniziative finanziate dal MUR sui fondi PNRR (Centri Nazionali, Partenariati Estesi, altri Ecosistemi dell’Innovazione).

Il CNR, Soggetto Esecutore leader dello SPOKE 3 “Tecnologie Sostenibili per la Cura e la Protezione dell’Ambiente” all’interno dell’Ecosistema RAISE, assegna all’Avviso una dotazione finanziaria iniziale pari a € 1.400.000 per progetti ricerca e sviluppo sui temi dello Spoke 3 che ha l’obiettivo generale di produrre soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la strategia e le metodologie di monitoraggio e salvaguardia ambientale dedicate ai tre scenari ambientali (acqua, aria, suolo), attraverso la realizzazione di sistemi robotici gestiti da intelligenza artificiale dedicati alla salvaguardia e al monitoraggio continuo dell’ambiente (monitoraggio diffuso, integrato e dinamico-adattativo).

Possono partecipare all’Avviso le Università pubbliche e gli Enti pubblici di ricerca esterni all’Ecosistema RAISE e aventi stabile organizzazione nelle regioni del Mezzogiorno, che dovranno coinvolgere almeno un altro partner (Enti Pubblici come Agenzie Regionali, Enti Locali, Aree Marine Protette ecc.) per la realizzazione delle attività progettuali.

I progetti dovranno avere una durata non superiore a 15 mesi e un costo complessivo compreso tra i 400.000 e 1.400.000 euro; il contributo è riconosciuto in misura pari al 100% dei costi ammissibili.

Obiettivi e finalità dell’avviso:

Con il presente Avviso, ad evidenza pubblica, l’ecosistema RAISE intende sostenere la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e sperimentazione condotti da organismi di ricerca con sede al SUD ITALIA con l’obiettivo di contribuire ad integrare le competenze e le capacità già presenti nelle linee di attività dello SPOKE 3, ampliarne la portata e l’impatto dei risultati ed avviare collaborazioni volte alla sperimentazione delle tecnologie in diverse aree geografiche.

Le proposte progettuali presentate in risposta al presente Avviso dovranno essere rivolte al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • testare e validare in campo (dimostrazione) le nuove tecnologie (prototipi) sviluppate dagli undici progetti dello SPOKE 3;
  • sviluppare progetti di Ricerca e sviluppo (R&S) integrativi rispetto ai gap sperimentali/tecnologici/tecnici per il raggiungimento dei topics degli 11 progetti sviluppati dallo SPOKE 3;
  • proporre un nuovo progetto di R&S che risponda alle tematiche previste dalle cinque Linee di Ricerca sviluppate nello SPOKE 3 e che non sia in sovrapposizione ai progetti già attivi dello SPOKE 3.

Il proponente deve obbligatoriamente affrontare e raggiungere almeno due dei tre obiettivi richiesti.

I dettagli dei progetti e dei prodotti dello SPOKE 3 sono sintetizzati in appositi allegati tecnici (Allegati A e B).

Le proposte dovranno essere inviate a mezzo PEC protocollo.ias@pec.cnr.it entro le ore 18:00 del 29 febbraio 2024.

Scadenza: 29 febbraio 2024

Progetti di ricerca e sviluppo delle Mpmi e Midcap

Progetti di ricerca e sviluppo delle Mpmi e Midcap

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Il bando si rivolge a micro, piccole e medie imprese e Midcap singole o in cooperazione tra loro (almeno 3 Mpmi più eventuali Midcap). L’aiuto può essere nella forma della sovvenzione in conto capitale, diretta a coprire una percentuale delle spese sostenute dalle imprese e facoltativamente in conto capitale per l’abbattimento degli interessi.

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese e Midcap singole oppure associate nelle forme di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) o Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto).

Le Midcap (Piccole imprese a media capitalizzazione) sono le entità che contano un massimo di 499 dipendenti e che non sono PMI;

L’accesso al bando è esteso anche ai professionisti in quanto equiparati alle imprese come esercenti attività economica.

Possono partecipare come partner anche gli organismi di ricerca.

I richiedenti devono essere in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 4.2 del bando.

I progetti presentati devono avere una durata di 15 mesi, più eventuale proroga di 3 mesi, e prevedere un investimento minimo di 250.000 euro e massimo di 1.500.000 euro.

Le spese possono riguardare, ad esempio, il personale, i costi delle attrezzature, i costi delle competenze tecniche e dei brevetti.

La sovvenzione diretta ha un’intensità di aiuto che va dal 25% al 45% delle spese sostenute dall’impresa (in relazione alla dimensione di impresa); la sovvenzione interessi (riservata alle micro, piccole e medie imprese) ha un massimale del 10%. Per verificare l’intensità degli aiuti consultare l’art. 5.5 del bando.

La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il nuovo sistema informativo Sistema Fondi Toscana (SFT) dalle ore 10 del 24 gennaio 2024 alle ore 16 del 22 marzo 2024.

Scadenza: 22 marzo 2024

Progetti strategici di ricerca e sviluppo per grandi imprese

Progetti strategici di ricerca e sviluppo per grandi imprese

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Il bando si rivolge a grandi imprese in cooperazione con micro, piccole e medie imprese. L’aiuto può essere nella forma della sovvenzione in conto capitale, diretta a coprire una percentuale delle spese sostenute dalle imprese e facoltativamente in conto capitale per l’abbattimento degli interessi.

Possono presentare domanda le grandi imprese in cooperazione con almeno 3 micro, piccole e medie imprese associate nelle forme di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) o Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto).

L’accesso al bando è esteso anche ai professionisti in quanto equiparati alle imprese come esercenti attività economica.

Possono partecipare come partner anche gli organismi di ricerca.

I richiedenti devono essere in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 4.2 del bando.

I progetti presentati devono avere una durata di 21 mesi, più eventuale proroga di 3 mesi, e prevedere un investimento minimo di 1.500.000 euro e massimo di 3.000.000 euro.

Le spese possono riguardare, ad esempio, il personale, i costi delle attrezzature, i costi delle competenze tecniche e dei brevetti.

La sovvenzione diretta ha un’intensità di aiuto che va dal 25% al 45% delle spese sostenute dall’impresa (in relazione alla dimensione di impresa); la sovvenzione interessi (riservata alle micro, piccole e medie imprese) ha un massimale del 10%. Per verificare l’intensità degli aiuti consultare l’art. 5.5 del bando.

Scadenza e presentazione domande

La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il nuovo sistema informativo Sistema Fondi Toscana (SFT) dalle ore 10 del 24 gennaio 2024 alle ore 16 del 22 marzo 2024.

Scadenza: 22 marzo 2024

Radio e TV – Contributi per l’emittenza locale

Radio e TV – Contributi per l’emittenza locale

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Per la concessione del contributo 2024 sarà possibile presentare le domande dal 1° al 28 febbraio 2024.

Il Regolamento DPR 146/2017 disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione assegnate al Ministero per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.

I contributi sono destinati all’emittenza locale (tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica, emittenti a carattere comunitario) e vengono concessi sulla base di criteri che tengono conto del sostegno all’occupazione, dell’innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell’informazione anche sulla base dei dati di ascolto.

I requisiti di ammissione al contributo tengono conto di un numero minimo di dipendenti e giornalisti in regola con i versamenti dei contributi previdenziali che l’emittente deve avere per il marchio e la regione per i quali presenta la domanda di accesso ai contributi. Ad ogni emittente che accede ai contributi verrà assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo.

Per le emittenti Tv:

  • numero di dipendenti pari a 14 (di cui 4 giornalisti) dedicati alla fornitura di servizi media audiovisivi se il territorio in cui sono diffuse le trasmissioni nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha più di 5 mln abitanti. Numeri che scendono a 11 (di cui 3 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha tra 1,5 e 5 mln abitanti; a 8 (di cui 2 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha fino a 1,5 mln abitanti;
  • impegno a non trasmettere (per i soli marchi/palinsesti per i quali si è presentata domanda) programmi di televendita nelle fasce tra le 7 e le 24 superiori al 40% relativamente alla domanda per il 2018. Percentuale che scenderà al 30% relativamente alla domanda per il 2019 e 20% a partire dalla data di presentazione della domanda per l’anno 2020;
  • adesione ai codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi;
  • aver trasmesso nei marchi e palinsesti per cui presentano domanda, nell’anno solare precedente a quello della presentazione della domanda, almeno due edizioni giornaliere di Telegiornali con valenza locale (con decorrenza dalla domanda per l’anno 2019).

Regolarità nel pagamento dei contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete al Ministero.

È previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018.

Per le emittenti radiofoniche:

  • Numero minimo di 2 dipendenti con almeno un giornalista;
  • È previsto un regime transitorio per le domande relative agli anni di contributo che vanno dal 2016 al 2018.

Emittenti a carattere comunitario:

  • Il 50% del finanziamento dedicato alle emittenti comunitarie sarà ripartito in parti uguali tra tutti i soggetti beneficiari ammessi; l’altro 50% sulla base dei criteri di merito riguardanti dipendenti e giornalisti. Usufruiranno dei contributi le emittenti televisive a carattere comunitario che si sono impegnate a trasmettere programmi di televendite per una durata giornaliera non superiore ai 90 minuti.

Dal 1° al 28 febbraio 2024 sarà possibile presentare la domanda per la concessione del contributo 2024 attraverso la piattaforma SICEM.

Scadenza: 28 febbraio 2024

 

Misura regionale di sostegno ai servizi di sostituzione in agricoltura 2024

Misura regionale di sostegno ai servizi di sostituzione in agricoltura 2024

L’aiuto è concesso sotto forma di servizi agevolati, senza alcun pagamento diretto di denaro ai produttori. Per l’anno 2023 – € 150.000,00 (contributo per attività 2022). Per l’anno 2024 – € 133.500,00 (contributo per attività 2023). Per l’anno 2025 – € 106.500,00 (contributo per attività 2024). Domande, per il 2023, dal 24 luglio al 24 agosto.

Possono partecipare i soggetti ritenuti idonei, riconosciuti con le modalità di cui al decreto dirigenziale.

L’intervento offre la possibilità di migliorare la qualità di vita e di lavoro dei lavoratori del settore, offrendo all’imprenditore l’opportunità di poter usufruire di manodopera qualificata, in caso di ferie, malattia/infortunio, maternità, congedi parentali, decesso proprio e/o dei dipendenti.

L’aiuto è concesso sotto forma di servizi agevolati, senza alcun pagamento diretto di denaro ai produttori. Il contributo concesso ai soggetti prestatori del servizio di sostituzione viene riconosciuto sulla base del costo complessivo dei servizi di sostituzione erogati nel corso dell’anno di riferimento, dedotti eventuali altri finanziamenti pubblici relativi agli stessi costi ammissibili. Per ogni beneficiario è previsto un aiuto fino al 45% dei costi effettivi di fornitura dei servizi di sostituzione, dedotti eventuali altri finanziamenti pubblici relativi agli stessi costi ammissibili. Le risorse finanziarie disponibili vengono assegnate in percentuale identica tra i soggetti prestatori del servizio in base all’entità dei costi ammissibili a contributo. Qualora il costo complessivo dei servizi di sostituzione ammissibili a contributo superi lo stanziamento regionale per l’anno di riferimento, il contributo verrà ricalcolato percentualmente sulla base della disponibilità finanziaria.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it a partire:

dalle ore 10:00 del 24 luglio ed entro le ore 12:00 del 24 agosto 2023, per l’annualità 2023.

Per le annualità 2024 e 2025 la domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 1° febbraio ed entro le ore 12:00 del 28 febbraio di ciascun anno.

Scadenza: 28 febbraio 2024

Spoke 7: nuovo bando a cascata a sostegno della resilienza delle comunità

Spoke 7: nuovo bando a cascata a sostegno della resilienza delle comunità

L’Università degli Studi di Firenze, nel contesto del programma “Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate (RETURN)”, ha aperto fino al 22 febbraio 2024 il bando a cascata “Communities’ resilience to risks: social, economic, legal and cultural dimensions” nell’ambito dello Spoke 7 – TS3.

L’iniziativa mira a potenziare la resilienza delle comunità attraverso il finanziamento di progetti di ricerca industriale e attività di sviluppo sperimentale, considerando le dimensioni sociali, economiche, legali e culturali.

I progetti possono essere presentati all’interno delle seguenti aree tematiche:

  • Piattaforme per la gestione e la comunicazione del rischio: il focus di questa ricerca è la creazione di un sistema informativo basato su GIS, concepito per agevolare la valutazione delle alternative di mitigazione del rischio. Attraverso la raccolta, la gestione e l’analisi di dati territoriali e di altri indicatori, il sistema assisterà gli utenti nell’applicazione di modelli decisionali, facilitando l’interpretazione e la visualizzazione dei risultati ottenuti all’interno del progetto RETURN. Il finanziamento va da un minimo di € 235.000 a un massimo € 325.000;
  • Analisi dei dati geostorici e dei trend futuri: per comprendere l’impatto dei disastri sulle comunità, fornire strumenti per pianificare l’adattamento ai rischi climatici e la transizione ecologica. Il finanziamento va da un minimo di € 220.000 a un massimo € 300.000;
  • Sistemi per la gestione multirischio dei beni culturali e coinvolgimento delle comunità: l’obiettivo principale consiste nello sviluppo di un sistema di allerta precoce, denominato “Community Based – Early Warning System”, focalizzato sui rischi geomorfologici. L’approccio “Community Based” si propone di rispondere alle specifiche esigenze delle diverse comunità, affrontando frane, erosioni e crolli. Il finanziamento va da un minimo di € 140.000 a un massimo € 200.000;
  • Aspetti giuridici, etici ed economici nei processi di coinvolgimento di istituzioni e comunità nella definizione di policy di riduzione del rischio: l’obiettivo è sviluppare linee guida e protocolli, forme risarcitorie attraverso assicurazioni, analisi delle responsabilità colpose, considerando anche consenso e comunicazione del rischio. Il tutto si inserisce in un contesto di urgenza ed emergenza, valutando l’applicabilità nel quadro del sistema di protezione civile. Il finanziamento va da un minimo di € 205.000 a un massimo di € 280.000;
  • Laboratorio di economia comportamentale: il topic si propone di sviluppare e implementare soluzioni innovative e ibride per un laboratorio di economia comportamentale. Attraverso l’analisi delle decisioni economiche in contesti reali o sperimentali, tenendo conto dei fattori psicologici e comportamentali, il laboratorio mira a fornire un quadro completo per comprendere e influenzare il comportamento economico delle persone. Il finanziamento va da un minimo di € 95.000 a un massimo di € 130.000.

Possono partecipare al bando:

  • gli Organismi di ricerca (OdR) esterni al Partenariato Return, sia pubblici che privati, in modo indipendente o come capofila;
  • le MPMI, esterne al Partenariato Return, in collaborazione con un OdR;
  • le Grandi Imprese, esterne al Partenariato Return, a condizione che collaborino con almeno una MPMI e abbiano un OdR come capofila del progetto.

Il budget complessivo del bando ammonta a € 1.095.342,21.

Scadenza: 22 febbraio 2024

Nuovo bando a cascata nello Spoke 1 di ICSC sulle sfide dei sistemi di calcolo

Nuovo bando a cascata nello Spoke 1 di ICSC sulle sfide dei sistemi di calcolo

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L’Università di Bologna propone un nuovo bando di ricerca nell’ambito dello Spoke 1 dell’Innovation and Competence Service Center (ICSC), con scadenza il 15 febbraio 2024.

La call finanzia progetti per affrontare le sfide del calcolo moderno con l’obiettivo di esplorare le potenzialità dell’alta performance computazionale, affrontando tematiche cruciali legate al cloud computing, edge computing, connettività IoT, veicoli autonomi e le nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale.

Le aree tematiche delle proposte sono:

  • analisi e specifica dei requisiti hardware HPC basato su RISC-V, che si concentra sull’elaborazione di dati d’immagine nelle indagini fluidodinamiche aeronautiche;
  • sviluppo di acceleratori hardware e metodologie per piattaforme HPC eterogenee, per reti neurali profonde (DNN), reti neurali a grafo (GNN) e trasformers;
  • metodologie, middleware e strumenti per il calcolo distribuito, con un focus sulla convergenza cloud-HPC, AI-HPC, AI-cloud-HPC e il loro utilizzo interdisciplinare;
  • soluzioni “Confidential Computing” per HPC ed AI;
  • sviluppo di architetture di rete deep learning con prototipi e benchmarking per applicazioni interdisciplinari;
  • prototipo di cluster RISC-V con nodi multicore e acceleratori PCIe per applicazioni AI;
  • soluzioni per integrazione workflow e middleware per quanto riguarda Quantum Computing e HPC;
  • metodologie e soluzioni per il calcolo ad alte prestazioni su sistemi shared o distributed memory.

Possono partecipare, singolarmente o in collaborazione, le micro, piccole e medie imprese, le Grandi Imprese esterne al CN ICSC. Sono ammessi anche gli Organismi di Ricerca esterni al CN ICSC, in collaborazione con almeno un soggetto di cui sopra.

Il budget a disposizione è di 3.200.000 €.

Scadenza: 15 febbraio 2024

Re-Impresa

Re-Impresa

La misura di Regione Lombardia “Re-IMPRESA” è finalizzata a sostenere le imprese in temporanea difficoltà.

Possono partecipare all’iniziativa le PMI (ad esclusione delle Micro Imprese) ai sensi dell’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i. e le Mid Cap in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della Domanda:

  1. siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale) con almeno due bilanci depositati ovvero due esercizi contabili chiusi nel caso di società non obbligate al deposito del bilancio alla data di presentazione della Domanda di partecipazione all’Avviso attuativo;
  2. abbiano una sede legale e/o operativa oggetto dell’intervento in Lombardia (rilevabile nella visura camerale);
  3. abbiano concluso positivamente una Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa ai sensi degli artt. 12 e segg. Codice della Crisi d’Impresa1,

oppure,

  1. abbiano in essere e abbiano rispettato per un arco di tempo minimo di 9 mesi dal relativo decreto di omologa:
    • un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato, ai sensi dell’art. 57 Codice della Crisi d’Impresa, oppure,
    • un concordato preventivo in continuità omologato ai sensi degli artt. 84 segg. Codice della Crisi d’Impresa, oppure,
    • un piano di ristrutturazione omologato ai sensi dell’art. 64-bis Codice della Crisi d’Impresa. Il requisito di cui alla lettera b) deve essere mantenuto fino all’estinzione del Finanziamento.

Le imprese di cui alla lettera c) possono presentare Domanda di contributo e di finanziamento; le imprese di cui alla lettera d), anche qualora provenienti da una Composizione negoziata della crisi, possono presentare esclusivamente Domanda di Finanziamento.

La misura di Regione Lombardia “Re-IMPRESA” intende sostenere le imprese lombarde che hanno intrapreso o stanno per intraprendere, nell’ambito del nuovo Codice della Crisi e dell’insolvenza, un processo di ristrutturazione e necessitano di risorse per finanziare la fase di rilancio del business.

L’Agevolazione si compone di: – una garanzia regionale gratuita (o parzialmente gratuita su richiesta del Beneficiario Finale) su un finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda; – un contributo a fondo perduto esclusivamente per le imprese che abbiano concluso positivamente una Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa.

Scadenza: 18 settembre 2026

20 milioni per valorizzare i risultati delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione

20 milioni per valorizzare i risultati delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione

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La Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 70-7976 del 18 dicembre 2023, ha approvato la nuova Misura “Dalla ricerca al mercato: sostegno a progetti finalizzati alla valorizzazione dei risultati di attività di RSI”, sostenendo con una dotazione di 20 milioni di euro del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) la valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione, con particolare riguardo ai progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento ed in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o capaci di creare nuovi segmenti di mercato.

I beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese, incluse le start up innovative e gli spin off industriali. Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (massimo 30%) per almeno 250.000 euro per le micro e piccole imprese e 400.000 euro per le medie.

La data presunta di apertura del bando è il primo aprile 2024.

PR FESR 2021-2027 Sostegno alla prima crescita e consolidamento patrimoniale delle start up innovative

PR FESR 2021-2027 Sostegno alla prima crescita e consolidamento patrimoniale delle start up innovative

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Beneficiari del bando sono startup innovative:

  • localizzate in Piemonte
  • iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese da non più di 30 mesi (termine massimo) e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del decreto legge n. 179/2012;
  • classificabili come micro o piccola impresa (il calcolo della dimensione d’impresa verrà effettuato includendo nelle verifiche l’impegno complessivo di investimento dei soci/investitori)

Possono ottenere le agevolazioni anche le imprese localizzate fuori dal Piemonte che si impegnino a istituire una sede operativa sul territorio piemontese entro l’erogazione della prima quota di contributo ammesso.

Azione I.1i.2

La misura supporta business plan relativi a progetti imprenditoriali innovativi e frutto del lavoro originale del team, coerenti con la S3 regionale (potendo al riguardo prevedere, in via non esclusiva,

anche attività di RSI); con un piano di attività e di spesa dettagliato compreso tra 100.000 e 300.000 euro e della durata massima di 18 mesi; realizzati in una sede operativa localizzata in Piemonte.

Per la realizzazione del business plan la startup potrà reperire o meno risorse anche presso

investitori esterni. Nell’ipotesi di un apporto di risorse da parte di investitori esterni:

  • questi sono intesi come soggetti diversi dai fondatori, ad eccezione di investitori che esercitano regolare attività di investimento in capitale di rischio e che risultino coinvolti già alla data di costituzione;
  • l’apporto di risorse non dovrà comportare una modifica della dimensione di piccola impresa e, per concorrere alla definizione dell’agevolazione non dovrà risultare avviato in data antecedente all’approvazione della presente scheda di misura.

Azione I.1iii.1

Sono ammissibili i progetti di sviluppo presentati dalle start up innovative e contenuti in un business plan, a condizione che la start up effettui un’operazione di rafforzamento patrimoniale, funzionale alla

realizzazione dello stesso, almeno pari al contributo pubblico richiesto.

Le operazioni di rafforzamento patrimoniale, corrispondenti ad importo minimo di euro 150.000,

devono essere almeno pari al contributo richiesto. L’apporto di risorse da parte degli investitori esterni deve essere almeno pari al 50% dell’operazione di rafforzamento patrimoniale e quindi avere entità minima di euro 75.000.

Gli investimenti di capitale esterno possono essere effettuati da imprese corporate di qualsiasi tipologia e dimensione (grandi imprese o PMI) o investitori specializzati (es. fondi di venture capital).

Saranno ammissibili le operazioni avviate a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento di

approvazione della presente scheda di misura

La durata del business plan può essere al massimo biennale.

Contributo a fondo perduto.

Il contributo per l’azione I.1i.2 è concesso a copertura:

  • fino al 70% (e nel limite di 210.000 euro) del complessivo piano di spesa valutato positivamente nel caso la startup reperisca dimostrabilmente risorse da parte di investitori esterni per la realizzazione del business plan;
  • fino al 50% (e nel limite di 150.000 euro) del complessivo piano di spesa valutato positivamente nel caso in cui il business plan sia per contro esclusivamente finanziato da risorse già nelle disponibilità della startup.

Per l’azione I.1iii.1, l’entità del contributo equivale all’operazione di rafforzamento patrimoniale, per un massimo di euro 500.000.

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