Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive, realizzate da imprese nazionali, europee ed extraeuropee – Anno 2021

Bando per il sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive, realizzate da imprese nazionali, europee ed extraeuropee - Anno 2021

Cinema

Il bando prevede la concessione di contributi a sostegno della produzione di opere cinematografiche e audiovisive realizzate almeno in parte sul territorio regionale da imprese nazionali, europee o extraeuropee. L’intervento regionale può riguardare opere cinematografiche, opere televisive, opere web, documentari, anche realizzati con tecniche di animazione; la produzione delle opere dovrà prevedere almeno 6 giorni di riprese sul territorio della regione Emilia-Romagna. L’intensità del contributo è tra il 30% ed il 60% delle spese ammissibili, ossia delle spese sostenute sul territorio. I criteri di valutazione tengono conto della qualità e originalità del progetto, della solidità produttiva, della ricaduta economica e promozionale sul territorio e delle strategie di marketing previste.

Possono fare domanda imprese in forma singola operanti con il codice Ateco di produzione cinematografica e audiovisiva primario o secondario “59.11”, in possesso dei requisiti specificati all’art. 2 del Bando.

Il bando è finanziato con fondi regionali e scade 15/03/2021.

Al via il bando AIMAG RESILIENCY 2020

Al via il bando AIMAG RESILIENCY 2020

Al via il bando AIMAG RESILIENCY 2020, che ha l’obiettivo di selezionare soluzioni innovative per garantire la continuità nell’erogazione dei servizi gestiti dal Gruppo AIMAG in condizioni di emergenza.

AIMAG RESILIECY 2020 è un progetto innestato all’interno della strategia di Open Innovation del Gruppo AIMAG, multiutility che opera in 28 Comuni nelle Province di Modena, Bologna e Mantova e che gestisce, direttamente e tramite le società controllate, servizi idrici, ambientali, energetici e tecnologici.

Le soluzioni dovranno garantire la continuità di erogazione, in condizioni di emergenza, dei servizi gestiti dal Gruppo AIMAG, con focus sulle seguenti attività:

  • captazione e potabilizzazione dell’acqua di falda;
  • distribuzione dell’acqua potabile;
  • gestione della rete fognaria;
  • gestione di impianti di depurazione;
  • gestione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti;
  • gestione di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti;
  • distribuzione gas;
  • illuminazione pubblica;

AIMAG RESILIENCY 2020 si focalizza nel ricercare partner che abbiano un livello di sviluppo tecnologico ad uno stato sperimentale avanzato (TRL almeno pari a 4). Il presente Bando è diretto a:

  • Start-Up Innovative;
  • PMI Innovative;
  • Spin-off Universitari;
  • Laboratori di Ricerca;
  • Spin-off Industriali;
  • Start-Up;

I soggetti interessati che rispettano i criteri di ammissibilità possono candidarsi entro il 16 maggio 2021 fornendo una descrizione della proposta progettuale secondo quanto descritto nel bando e nei moduli disponibili sul sito AIMAG alla sezione dedicata.

Il Comitato Tecnico Scientifico andrà a selezionare tra i candidati 6 finalisti ai quali verrà richiesto lo sviluppo di una proposta di progetto pilota per AIMAG. I 3 progetti ritenuti più interessanti saranno scelti come vincitori e verranno premiati con un finanziamento di massimo 50.000 euro ciascuno da destinare allo sviluppo del progetto. Il pilota sarà sviluppato sulle facilities AIMAG e consentirà ai vincitori di iniziare un percorso di affiancamento con l’azienda che li porterà al termine del progetto alla presentazione di una proposta di partnership.

FLAG Costa dell’Emilia-Romagna – Intervento 3.A.2 – Obiettivo 3 Promuovere la diversificazione delle produzioni ittiche e delle attività della pescaa

FLAG Costa dell’Emilia-Romagna – Intervento 3.A.2 – Obiettivo 3 Promuovere la diversificazione delle produzioni ittiche e delle attività della pesca

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Azione: Azione 3A) “ Diversificazione dei prodotti ittici e delle attività della pesca”

Intervento 3.A.2. Azioni a finalità collettive, progetti pilota per l’applicazione di tecniche e modalità per diversificare le produzioni ittiche e le tecniche di pesca e di allevamento

Beneficiari:

  • imprese ittiche o acquicole di qualsiasi forma giuridica che esercitano l’attività di pesca professionale o di acquacoltura come attività principale, in forma singola o associata (le imprese in forma associata devono già essere costituite al momento della presentazione della domanda), i cui interventi siano realizzati nell’area del FLAG della Costa dell’Emilia-Romagna;
  • organismi scientifici o tecnici pubblici o privati, riconosciuti dal diritto nazionale dello Stato membro con sede legale nel territorio dell’Unione Europea e sede strutturale e operativa nel territorio della Regione Emilia-Romagna, ovvero:

– enti pubblici che esercitano statutariamente attività di ricerca e sperimentazione;

– organismi scientifici di cui all’elenco degli Istituti riconosciuti dal MIPAAF – Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura. Tale elenco è consultabile al link;

– organismi non governativi senza scopo di lucro che non rientrano tra quelli di cui alla lett. b).

I soggetti richiedenti di cui alla lettere a) e c) che intendono presentare un progetto di diversificazione dovranno necessariamente attivare una collaborazione con un organismo scientifico o tecnico tra quelli sopra indicati alle lettera b) nella realizzazione degli interventi nell’area del FLAG della Costa dell’Emilia-Romagna come indicato al Par.4, al fine di validarne i risultati e garantire la divulgazione. collettiva dei risultati.

I soggetti di cui alle lettere b) che intendono presentare un progetto di diversificazione dovranno necessariamente attivare una collaborazione con imprese di cui alla lettera a) sopra indicata, per la realizzazione degli interventi nell’area del FLAG della Costa dell’Emilia-Romagna come indicato al Par.4, al fine di indirizzare le attività sugli effettivi bisogni del settore, garantendo la divulgazione collettiva dei risultati.

Il progetto scadrà il 23.04.2021 alle ore 13:00.

Impegno:

– per beneficiari pubblici, quali Organismi scientifici o tecnici quali Università, Istituti e centri di ricerca riconosciuti come organismi di diritto pubblico come definito dal diritto comunitario pari al 100% della spesa ammissibile

– per i beneficiari privati il contributo pari all’80% delle spese ammesse

La spesa ammissibile dei progetti presentati dovrà rispettare i seguenti limiti:

euro 20.000,00 quale limite minimo;

euro 120.000,00 quale limite massimo

I progetti presentati dovranno avere carattere collettivo e garantire la diffusione dei risultati.

Le principali categorie di spese ammissibili sono:

  1. Spese in conto capitale (fino al massimo del 30% dell’investimento:

– costi per l’acquisto di attrezzature, anche tecnologiche e programmi informatici, strettamente funzionali alla realizzazione del progetto;

  1. Spese correnti (fino al massimo del 100%dell’investimento):

– costi per personale qualificato: stipendi dei dipendenti e di altro personale qualificato non amministrativo,

– costi di viaggi e trasferte del personale dipendente non amministrativo,

– costi per consulenze professionali e specialistiche (es. esperti di settore, università, centri di ricerca pubblici o privati che abbiano competenze coerenti con la natura del progetto presentato) e costi per servizi sostenuti per la realizzazione del progetto;

– costi di diffusione per la pubblicizzazione e promozione del progetto e la diffusione dei risultati: grafica e stampa di materiale; incontri e seminari (locazione e utenze, noleggi e leasing di attrezzature, altri servizi di supporto quali allestimenti, interpretariato, spazi pubblicitari, ecc.);

– spese per studi/indagini/analisi preliminari (ad es. chimico-fisiche, verifiche strutturali, rilievi geologici);

– spese legate a sistemi informatici per le attività di studio e ricerca;

– utilizzo delle attrezzature per la realizzazione dell’operazione, noleggi;

– costi di affitto di aree vallive di acqua dolce o acqua salmastra in cui vengono praticate attività di acquacoltura o vallicoltura (con le condizioni nei limiti previsti dal bando).

– spese generali (costi generali e costi amministrativi) fino ad una percentuale massima del 12% dell’importo totale ammesso, (con le condizioni nei limiti previsti dal bando).

Nuovo bando del Ministero dell’Ambiente per progetti di ricerca su una migliore gestione dei rifiuti RAEE

Nuovo bando del Ministero dell'Ambiente per progetti di ricerca su una migliore gestione dei rifiuti RAEE

Il Ministero dell’Ambiente ha aperto le candidature al nuovo bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie per il recupero, il riciclaggio ed il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Il bando finanzia progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale con l’obiettivo di prevenire e ridurre gli impatti negativi derivanti dalla produzione e gestione dei RAEE, attraverso l’incentivazione di un uso efficiente ed ecocompatibile delle materie prime, con particolare attenzione al recupero, al riciclaggio ed all’ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali.

I progetti proposti devono essere caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità di un rapido trasferimento dei risultati all’industria.

La durata dei progetti deve essere compresa tra 12 e 24 mesi. Nel caso in cui il progetto preveda la realizzazione di prototipi la durata massima potrà essere di 36 mesi.

Sono ammessi a partecipare al bando gli organismi di ricerca singoli o associati, anche in forma temporanea, con altri soggetti pubblici o privati.

Il contributo assegnato a ciascun progetto ammesso a cofinanziamento sarà compreso tra 100.000 euro e 300.000 euro, a copertura del 50% delle spese ammissibili.

Le istanze di cofinanziamento, devono pervenire entro 90 giorni decorrenti dal 20 gennaio 2021, data di pubblicazione del bando.

Scadenza: 20/04/2021

Ministero dell’ambiente: bando per progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti

Ministero dell'ambiente: bando per progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare lancia un bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale finalizzati ad incentivare l’ecodesign dei prodotti e la corretta gestione dei relativi rifiuti favorendo, in particolare, l’allungamento del ciclo di vita del prodotto e lo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di categorie di rifiuti attualmente non servite da un’adeguata filiera di gestione e pertanto destinate a smaltimento.

Obiettivo dell’iniziativa è la prevenzione e la riduzione degli impatti negativi derivanti dall’attuale gestione dei rifiuti non serviti da filiera attraverso l’incentivazione di un uso efficiente ed ecocompatibile delle risorse (materie prime), con particolare attenzione alla prevenzione, al recupero, al riciclaggio ed all’ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali.

La durata dei progetti non deve essere inferiore a 12 mesi e superiore a 24. Nei casi in cui il progetto preveda la realizzazione di prototipi la durata massima potrà essere di 36 mesi.

Sono ammessi a partecipare al bando organismi di ricerca singoli o associati, anche in forma temporanea, con altri soggetti pubblici o privati.

Le risorse complessive messe a disposizione dal bando ammontano a 2.000.000 di euro. Il contributo assegnato per ciascuna delle iniziative progettuali ammesse a cofinanziamento non può essere inferiore a 100.000 euro e superiore a 300.000 euro. La percentuale massima di contributo che può essere concessa per ciascuna iniziativa progettuale ammessa a cofinanziamento è pari al 50% delle spese ammissibili.

Le candidature al bando devo pervenire il 19 aprile 2021.

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 – “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

Gal Appennino Bolognese operazione 4.1.01 - “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”

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Focus area: P2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività”

Beneficiari del bando sono Imprese agricole sia in forma singola, che in forma aggregata quale quella cooperativa, nonché le imprese agricole costituenti “Comunioni a scopo di godimento”.

Tempistica raccolta domande: dal 08/03/2021 al 09/07/2021 ore 12.00

Risorse: 671.626,47 di euro

Il sostegno sarà quantificato in base alla spesa ammissibile:

  • 45% se imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (esclusi investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali);
  • 35% negli altri casi e in caso di investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali – esclusi i prodotti della pesca – di cui all’Allegato I del Trattato sia in entrata che in uscita.

Spese ammissibili:

  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi;
  • miglioramenti fondiari;
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
  • impianti lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali, fermo restando quanto precisato ai successivi punti.;
  • investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali;
  • impianti di irrigazione;
  • realizzazione di invasi ad uso irriguo;
  • investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti, entro il limite massimo del 10% delle stesse.
  • investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze.

Modalità presentazione domande di sostegno:

  • on line compilando la specifica modulistica prodotta dal SIAG – Sistema Informativo Agricolo di AGREA e presentazione presso il Gal Appennino Bolognese. Per poter compilare la domanda on line è necessario farsi accreditare alla piattaforma con procedura Agrea.
  • presso i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola – Caa.

“Educare Insieme”

“Educare Insieme”

L’avviso pubblico a sportello “Educare insieme” finanzia iniziative per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sulle persone di minore età, acuiti dalla pandemia da COVID-19.

L’avviso promuove in particolare la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità.

I progetti devono attivare o consolidare la “comunità educante”, prevedendo interventi e azioni, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, nelle seguenti aree tematiche:

Area A – Cittadinanza attiva: es. educazione ai temi della pace e della memoria, della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica soprattutto degli adolescenti; coinvolgimento dei ragazzi e ragazze nelle Istituzioni cittadine; miglioramento dell’offerta artistico-culturale nelle zone periferiche e disagiate, valorizzando il patrimonio locale; coinvolgimento attivo dei giovani nel mondo della musica; educazione ambientale.

    Area B – Non discriminazione: es. valorizzazione dell’alleanza scuola famiglia; sensibilizzazione sulle tematiche legate alla disabilità e alla diversità; educazione dei ragazzi al tema della violenza domestica e della violenza verbale/fisica/psicologica, anche on-line, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere; coinvolgimento dei “gruppi classe”, prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” per contrastare abbandono e dispersione scolastica.

Area C – Dialogo intergenerazionale: es. sensibilizzazione al tema delle diversità legate all’età; laboratori intergenerazionali per condividere arti, mestieri, pratiche sportive; volontariato dei più giovani verso i più anziani.

Area D – Ambiente e stili di vita sani: es. formazione e sensibilizzazione al tema ambientale e del rapporto con la natura; educazione informale attraverso pratica sportiva, trekking, birdwatching, ecc.; laboratori di cucina ed educazione alimentare.

I progetti, della durata esatta di 12 mesi, devono avere come destinatari finali le persone di minore età individuate per fasce di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11-17 anni), salvo il caso di interventi finalizzati a favorire azioni specifiche di scambio e di dialogo.

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:

  • organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, imprese sociali, enti ecclesiastici ed enti di culto dotati di personalità giuridica, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
  • scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado, ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, e servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia pubblici e privati, ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.

Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Ciascun soggetto proponente (nella forma singola e associata) può presentare esclusivamente una proposta progettuale in una delle 4 aree tematiche sopra indicate.

Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a € 10 milioni.

Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 35 mila e massimo di € 200 mila.

Per accedere al finanziamento occorre presentare la domanda entro il 30 aprile 2021.

Creative Living Lab – III EDIZIONE

Creative Living Lab - III EDIZIONE

La Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero lancia la terza edizione di Creative Living Lab, iniziativa nata nel 2018 per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative.

L’Avviso pubblico si inserisce nel quadro delle azioni istituzionali in materia di rigenerazione urbana nei territori che vivono realtà di fragilità ambientale, sociale, culturale ed economica, non necessariamente lontani dal centro fisico urbano, ma caratterizzati dalla difficile accessibilità a servizi e infrastrutture. A fronte dei radicali cambiamenti in corso e dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, si intende avviare una riflessione su un tema ritenuto di grande urgenza, quale la carenza di servizi e spazi di qualità nelle differenti realtà urbane del paese, utili ad accogliere in sicurezza e in condizioni favorevoli individui e comunità e a creare occasioni per costruire relazioni, confronto e integrazione.

Creative Living Lab sostiene microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico; interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione delle aree dedicate ai servizi, alle attrezzature di quartiere e agli spazi condominiali comuni.

Obiettivi di questa edizione di Creative Living Lab sono:

  • realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea;
  • favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio-culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali;
  • sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.

Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti al fine di migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte.

La realizzazione del progetto deve concludersi tassativamente entro e non oltre 180 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria. Tutte le attività della proposta devono rispettare la normativa vigente in materia di contenimento del contagio da COVID-19 ed eventuali successive integrazioni e modifiche e prevedere, altresì, la possibilità di rimodulazione e riorganizzazione in caso di nuove indicazioni da parte degli organismi governativi preposti.

Possono presentare proposte soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, dedicati alla cultura e alla creatività contemporanea e radicati nei territori periferici, quali ad esempio: enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del Terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di comunità non profit, società civile organizzata.

Importante è l’apporto di esperti di settore e di mediatori culturali come, ad esempio, architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, filmmaker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi.

Le risorse per l’attuazione dell’avviso ammontano complessivamente a € 1.107.800.

Il finanziamento concedibile a ciascun soggetto proponente è fissato nell’importo massimo di € 50.000. Il finanziamento concesso deve essere utilizzato esclusivamente per la realizzazione della proposta culturale, NON sono previsti sovvenzionamenti per interventi di manutenzione e/o messa in sicurezza di immobili.

SCADENZA: 10/03/2021.

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