Academy di Filiera: sistemi di mobilità – green jobs e tessile, abbigliamento, moda

Academy di Filiera: sistemi di mobilità - green jobs e tessile, abbigliamento, moda

 

L’Avviso è finalizzato all’individuazione delle Academy di filiera ai sensi della Direttiva regionale Sperimentazione Academy di Filiera 2022-24. L’Academy rappresenta una rete stabile, composta da Agenzie formative, imprese e eventuali altri soggetti, specializzata in un una determinata filiera, che progetta e realizza percorsi formativi rivolti a persone occupate in imprese appartenenti alla filiera di riferimento e a disoccupati/inoccupati per il loro inserimento lavorativo. Le filiere individuate per la sperimentazione sono due: filiera sistemi di mobilità e filiera green jobs e tessile, abbigliamento, moda.

Ciascuna Academy può operare in una sola delle due filiere.

Le Academy selezionate potranno accedere alla successiva fase per la presentazione delle proposte progettuali e l’approvazione e finanziamento, disciplinata da ulteriore specifico Avviso.

Possono partecipare Agenzie formative art. 11 lettera a) b) c) ex legge 63/95 inclusa Città Studi SPA Biella, localizzate in Piemonte, in forma singola o associate in RT, che hanno sottoscritto un accordo di partenariato con almeno 5 imprese (di cui almeno 3 PMI) con capacità formativa, localizzate in Piemonte, operanti nella filiera di riferimento dell’Academy e che occupano, nelle unità locali del territorio piemontese, almeno 4.000 addetti per la filiera dei sistemi di mobilità e almeno 2.000 addetti per la filiera green jobs e filiera tessile, abbigliamento, moda. Possono partecipare al partenariato anche altri soggetti che operano nella filiera di riferimento dell’Academy e che possono apportare un valore aggiunto al partenariato.

Scadenza: 16 febbraio 2022

Bando per l’assegnazione di contributi agli enti locali per la rimozione di manufatti contenenti amianto da edifici pubblici e la loro sostituzione – Ed. 2022

Bando per l'assegnazione di contributi agli enti locali per la rimozione di manufatti contenenti amianto da edifici pubblici e la loro sostituzione - Ed. 2022

 

I manufatti contenenti amianto (coperture ed altri manufatti, sia di amianto in matrice compatta che friabile) sono ancora molto diffusi sul territorio regionale anche presso gli edifici di proprietà pubblica. Per tale motivo, come previsto dall’art. 1-ter della l.r. n. 17/2003, si prevede un nuovo incentivo rivolto agli Enti locali dedicato alla rimozione ed allo smaltimento di tali materiali ed alla posa di manufatti sostitutivi, secondo i criteri stabiliti con d.g.r. 5775/2021.

Possono partecipare Enti locali (Comuni, Unioni di Comuni e loro forme associative; Province; Città metropolitana; Comunità montane) proprietari di edifici contenenti amianto, sia friabile che in matrice compatta, adibiti a qualsiasi destinazione d’uso e nei quali non si svolga “attività economica” ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato.

Si tratta di un sostegno finanziario ad Enti locali situati in Lombardia che effettuano rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto e realizzazione di manufatti sostitutivi ubicati in edifici di proprietà degli Enti richiedenti, di qualsiasi destinazione d’uso, nei quali non si svolga “attività economica” ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato. Tale misura attua le politiche regionali in materia di smaltimento dell’amianto ancora presente sul territorio.

Caratteristiche dell’agevolazione:

  • contributo a fondo perduto fino al 100% dell’importo della spesa ammissibile per ogni intervento, fino ad un importo massimo di € 250.000,00; il bando prevede limiti percentuali alla spesa finanziabile per i manufatti sostitutivi;
  • modalità di erogazione: 100% alla fine dei lavori, una volta acquisita tutta la documentazione necessaria che attesti la regolare esecuzione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti in contenenti amianto.

Scadenza: 28 febbraio 2022

Infrastrutture di ricarica elettrica per PMI

Infrastrutture di ricarica elettrica per PMI

 

La misura di agevolazione per PMI per la realizzazione di un’infrastruttura per la ricarica elettrica di veicoli sul territorio lombardo, mira ad aumentare la mobilità sostenibile favorendo l’utilizzo di mezzi privati a basse emissioni di carbonio e, pertanto, contribuendo a limitare le emissioni di gas climalteranti nonché di inquinanti locali quali PM10 ed NOx, nel settore della mobilità privata.

Possono partecipare le Piccole e Medie Imprese aventi sede operativa in Lombardia. Per la definizione di PMI si fa riferimento alla Raccomandazione n. 2003/361/CE e all’allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2015.

Si tratta di una misura di agevolazione per PMI per la realizzazione di un’infrastruttura per la ricarica elettrica di veicoli sul territorio lombardo, mira ad aumentare la mobilità sostenibile favorendo l’utilizzo di mezzi privati a basse emissioni di carbonio e, pertanto, contribuendo a limitare le emissioni di gas climalteranti nonché di inquinanti locali quali PM10 ed NOx, nel settore della mobilità privata.

La dotazione finanziaria della misura a valere sul 2022 è di € 3.750.000, messa a disposizione nell’ambito Accordo Regione Lombardia – Ministro per il sud e la coesione territoriale, di cui alla D.G.R. n. 3372 del 14/07/2020.

Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, di massimo 150.000 euro, non cumulabile con altri contributi per investimento di natura regionale, statale e comunitaria per le medesime opere. L’aiuto è concesso ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 (“de minimis”).

Scadenza: 17 febbraio 2022

Avviso pubblico per manifestazione di interesse per l’utilizzo della tecnologia blockchain per la valorizzazione dei prodotti delle filiere agroalimentari lombarde

Avviso pubblico per manifestazione di interesse per l’utilizzo della tecnologia blockchain per la valorizzazione dei prodotti delle filiere agroalimentari lombarde

 

Online le informazioni per partecipare alla raccolta di manifestazioni d’interesse rivolta agli operatori delle filiere di prodotti di origine animale che vogliono usufruire della infrastruttura basata sulla tecnologia Blockchain messa a disposizione da Regione Lombardia per valorizzare i dati delle proprie filiere.

È rivolto agli Operatori del Settore Alimentare (OSA) e agli Operatori del Settore Mangimi (OSM), al fine di acquisire il loro interesse ad aderire al sistema di registrazione dei dati su Blockchain che verrà erogato da Regione Lombardia. Gli operatori, quindi, potranno fruire dei dati afferenti alla propria filiera.

OSA e OSM, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento (CE) 178/2002 sono persone fisiche o giuridiche che garantiscono il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nella filiera sotto il proprio controllo. Inoltre, come stabilito nel Regolamento (CE) n.852/2004, gli operatori del settore alimentare e le filiere di competenza devono garantire che tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti soddisfino i requisiti di igiene dettati nel summenzionato regolamento, che stabilisce inoltre l’applicazione dell’autocontrollo nella filiera e nelle aziende stesse.

Gli operatori del settore agroalimentare potranno quindi accedere ai dati, registrati su un’infrastruttura Blockchain, previa presentazione di una domanda di adesione al progetto. Qualora ci siano più operatori come, ad esempio, nel caso di filiere o consorzi, la presentazione dev’essere predisposta dal richiedente capofila, il quale può anche non essere un OSA o OSM. Con la manifestazione d’interesse il richiedente esprime la propria disponibilità a collaborare con Regione Lombardia secondo le modalità previste dal modulo della manifestazione d’interesse.

Si evidenzia come la persona che opera sul sistema per conto degli operatori della filiera che rappresenta, dev’essere legittimata a presentare la domanda di adesione (in quanto legale rappresentante o da lui delegato del soggetto richiedente).

L’Amministrazione, con D.g.r. n. XI/5506 del 16 novembre 2021, ha approvato la delibera per consolidare e integrare il progetto sperimentale avviato nel 2019 riguardante l’applicazione della tecnologia Blockchain alla sicurezza alimentare nelle filiere della carne bovina e dei prodotti lattiero caseari.

L’utilizzo di questa tecnologia innovativa per quanto riguarda le filiere di prodotti di origine animale permette, tra le altre cose, a Regione Lombardia di qualificare e valorizzare le informazioni disponibili negli applicativi che gestiscono il sistema dei controlli sanitari e di qualità.

La presente manifestazione d’interesse intende allargare il bacino a tutte le filiere di prodotti di origine animale. In questo contesto, OSA e OSM potranno rendere disponibili le informazioni ai cittadini tramite apposite applicazioni informatizzate facendo leva sull’infrastruttura messa a disposizione da Regione Lombardia attraverso questo modulo.

Il progetto oltre a garantire trasparenza, responsabilizzerà maggiormente gli attori della filiera. Saranno infatti consapevoli che i dati da loro comunicati divengono, grazie alla tecnologia Blockchain, immodificabili e dunque sempre verificabili.

L’avviso rimarrà aperto, al fine di consentire l’adesione continua degli operatori.

GIOCO D’AZZARDO: al via l’avviso di coprogettazione per la rete di intervento sul territorio di Roma Capitale

GIOCO D'AZZARDO: al via l'avviso di coprogettazione per la rete di intervento sul territorio di Roma Capitale

Avviso di istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione per la realizzazione di interventi innovativi per il contrasto al gioco d’azzardo patologico

Individuare soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione per la realizzazione di interventi innovativi per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.

È questa la finalità del primo dei 6 avvisi pubblici volti alla promozione e allo sviluppo di una rete integrata di interventi di prevenzione e presa in carico del gioco d’azzardo promossa dalla Regione Lazio in collaborazione con le aziende pubbliche di servizi alla persona e il terzo settore.

L’intervento, che complessivamente impegna su un biennio risorse regionali pari ad oltre 3 milioni di euro, è articolato in 6 distinti ambiti territoriali, uno per ciascuna provincia e 2 per la Città Metropolitana di Roma ed impegna le aziende pubbliche di servizi alla persona, in nome e per conto della Regione Lazio, dei processi di governance e soggetti chiamati, attraverso apposite istruttorie di co-progettazione, a perseguire obiettivi di sussidiarietà orizzontale in un’armonica e reciproca interazione con i soggetti del terzo settore aventi una comprovata expertise nello specifico ambito di intervento.

Obiettivi generali dell’intervento sono:

  1. Consolidare interventi dei servizi sociosanitari aumentando le opportunità di presa in carico e di trattamento dei cittadini problematici e delle famiglie in relazione al gioco d’azzardo patologico e alle nuove forme di dipendenza;
  2. Attivare interventi basati sulla metodologia dell’Auto-Mutuo-Aiuto e di prossimità con Unità di strada mediante una distribuzione territoriale strategica ed omogenea su tutto il territorio di Roma Capitale dei Gruppi e delle zone d’azione delle Unità mobili;
  3. Favorire la creazione di reti di collaborazione nell’ambito delle dipendenze da GAP tra i servizi pubblici locali e i soggetti del Terzo Settore sullo sviluppo di un sistema integrato di interventi e servizi della rete locale ai fini del riconoscimento delle reciproche competenze, delle funzionalità specifiche e di quelle condivise;
  4. Realizzare una mappatura delle specifiche risorse pubbliche e del Terzo Settore, formali e informali, presenti nei territori;
  5. Informare i cittadini sui servizi esistenti nonché su quelli istituiti sul territorio (Gruppi AutoMutuo-Aiuto e Unità di strada) per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di dipendenza da GAP attraverso i soggetti della rete locale, i social media e quelli tradizionali.

Per la co-progettazione per l’organizzazione e la gestione della sperimentazione si prevede un budget complessivo massimo presunto, di € 1.042.500,00 IVA inclusa, se e in quanto dovuta. Detto costo è finanziato con risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Lazio. Il costo massimo rimborsabile all’organismo del Terzo Settore eventualmente assegnatario della co-progettazione sarà suddiviso per lotto come indicato all’interno dell’avviso: ne consegue che le proposte progettuali per ogni singolo lotto non potranno eccedere le voci di costo massimo assegnate.

Scadenza: 11 febbraio 2022

Fondo Rotativo per il Piccolo Credito

Fondo Rotativo per il Piccolo Credito

Lo sportello, attivo sul portale farelazio.it era stato chiuso temporaneamente il 29 marzo 2021 per carenza di fondi al fine di permettere al Gestore Artigiancassa – Mediocredito Centrale di smaltire le domande protocollate e non ancora istruite. La Giunta regionale con deliberazione n. 902 del 9 dicembre 2021 ha stabilito di rendere da subito disponibili ulteriori risorse a favore dello strumento in modo da riaprire lo sportello chiarendo che tale liquidità aggiuntiva costituisce una mera anticipazione delle risorse che si prevede rientreranno nel FRPC a seguito del pagamento periodico delle rate previste nei piani di ammortamento da parte delle PMI beneficiarie dei finanziamenti.

Lo sportello resterà aperto fino al raggiungimento di un volume di domande pari al doppio della dotazione disponibile al momento dell’apertura e potrà essere poi riaperto con ulteriori risorse rese disponibili dalla Regione Lazio.

Fornire risposte rapide alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione. È questo l’obiettivo del Fondo Rotativo per il Piccolo Credito, finanziato con 72,2 milioni di euro (di cui circa 59,6 a valere sul POR FESR Lazio 2014-2020 e circa 12,5 su fondi regionali) e gestito dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito tra Artigiancassa e Medio Credito Centrale, individuato quale “Soggetto gestore” a seguito a seguito dell’aggiudicazione del bando di gara.

Il Fondo è suddiviso in quattro sezioni:

  • Sezione I – settore manifatturiero
  • Sezione II – tutti i settori, con riserva per il settore commercio
  • Sezione III – tutti i settori, esclusivamente per interventi volti al risparmio energetico
  • Sezione IV – interventi a valere su fondi regionali rivolti ad artigiani, società cooperative, trasporto non di linea, turismo, botteghe storiche (sottosezione attiva dal 20 settembre 2018)

Possono presentare domanda di agevolazione:

  • Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI)
  • Consorzi e Reti di Imprese aventi soggettività giuridica, esclusivamente per gli interventi previsti nell’ambito della Sezione III, volti al risparmio energetico
  • Liberi professionisti

che siano già costituiti da almeno 36 mesi e con storia finanziaria

L’agevolazione consiste in un finanziamento a sostegno di un piano di investimenti o del rafforzamento delle attività generali di impresa con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 10.000, massimo 50.000 euro;
  • durata: minimo 36 mesi, massimo 60 mesi;
  • preammortamento: massimo 12 mesi, in caso di finanziamenti di durata pari o superiore a 24 mesi;
  • tasso di interesse: zero;
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata.

Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 10.000 euro. Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% dell’investimento.

Le richieste di accesso all’agevolazione possono essere presentate esclusivamente online sul portale farelazio.it, accedendo alla pagina dedicata al “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito” a partire dalle ore 9.00 del 25 gennaio 2022.

Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati (linea di Azione A)

Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati (linea di Azione A)

I Comuni possono presentare le candidature per il finanziamento di progetti pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica di borghi a rischio di abbandono e abbandonati.

Nell’ambito degli investimenti del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” è suddiviso in due linee d’intervento: la Linea A dedicata a 21 progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro e la Linea B dedicata a progetti locali per la rigenerazione culturale e sociale con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro.

Ogni Comune della regione potrà candidare un solo borgo e una sola idea progettuale, il Comune potrà coinvolgere altri soggetti, pubblici e privati. Il soggetto attuatore è il soggetto pubblico che si impegna con il Ministero e la Regione a realizzare il progetto. Il soggetto attuatore sarà individuato dalla Regione d’intesa col Comune proponente.

La scheda della manifestazione di interesse dovrà essere compilata secondo le modalità indicate nel bando e unitamente agli allegati richiesti.

Scadenza: 31 gennaio 2022

PNRR: pubblicato il bando per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione

PNRR: pubblicato il bando per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione

È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) il bando per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Si tratta di un investimento che, insieme al bando per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca”, ammonta ad un totale di 1,58 miliardi di euro per finanziare almeno 30 infrastrutture.

In particolare, il bando dedicato alle Infrastrutture tecnologiche di innovazione mira a rafforzare e completare la filiera del processo di ricerca e innovazione, potenziando i meccanismi di trasferimento tecnologico, promuovendo l’uso sistemico dei risultati della ricerca da parte del tessuto produttivo, supportando la diffusione di un approccio trasformativo all’innovazione, anche attraverso la mobilitazione di competenze e capitali privati e l’introduzione di modelli gestionali innovativi.

Il bando, con 500 milioni di euro a disposizione, finanzierà progetti della durata massima di 3 anni, fino al 49% dei costi ammissibili.

Potranno candidarsi enti e istituzioni di ricerca vigilati dal MUR, soggetti inseriti nella sezione “Enti e Istituzioni di ricerca” dell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, università e scuole superiori a ordinamento speciale istituite dal Ministero, che dovranno, però, usufruire del contributo di soggetti privati che cofinanzino l’iniziativa attraverso operazioni di partenariato pubblico-privato.

Le candidature apriranno il 26 gennaio.

Scadenza: 10 marzo 2022

PNRR: pubblicato il bando “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca”

PNRR: pubblicato il bando “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca”

È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) il bando per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Si tratta di un investimento che, insieme al bando per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione”, ammonta ad un totale di 1,58 miliardi di euro per finanziare almeno 30 infrastrutture.

Il bando in oggetto ha come fondamento il Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca 2021-2027 (PNIR), un documento strategico che identifica le infrastrutture con diversi livelli di priorità, sia già esistenti che nuove, così come i soggetti coinvolti.

Per questo avviso pubblico è prevista una dotazione finanziaria di 1,08 miliardi di euro che verrà ripartita secondo le aree tematiche individuate nel PNIR:

  • 400 milioni di euro per “Scienze fisiche e ingegneria”
  • 200 milioni di euro per “Ambiente”
  • 200 milioni di euro per “Salute e Cibo”
  • 100 milioni di euro per “Innovazione sociale e culturale”
  • 90 milioni di euro per “Data, computing e infrastrutture di ricerca digitali”
  • 90 milioni di euro per “Energia”

Potranno candidarsi al bando i soggetti pubblici (EpR e Università) singolarmente o in compagine, con lo scopo di sostenere il potenziamento di Infrastrutture di ricerca a priorità alta, la creazione di nuove IR a priorità alta e media o la costruzione di reti tematiche/multidisciplinari di IR a priorità alta e media.

I progetti potranno essere rimborsati fino al 100%, non dovranno essere inferiori a 15 milioni di euro e dovranno durare 30 mesi, con eventuale proroga concessa dal ministero, che non andrà oltre il 31 dicembre 2025.

Sarà possibile presentare proposte progettuali dal 31 gennaio 2022.

Scadenza: 28 febbraio 2022

PNRR: pubblicato il bando per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell’innovazione

PNRR: pubblicato il bando per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione

È online il bando per la “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell’innovazione territoriali”, incluso tra le misure di ricerca in filiera del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In particolare, il ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) sosterrà la creazione di 12 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno.

Gli Ecosistemi sono reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, che agiscono su aree di specializzazione tecnologica in linea con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, supportando la cooperazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Essi dovranno presentare una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub incaricato di svolgere le attività di gestione e coordinamento e gli Spoke delle attività di ricerca.

Il bando, con 1,3 miliardi di euro a disposizione, finanzierà ogni Ecosistema con una dotazione tra 90 e 120 milioni di euro. In particolare, verranno sostenute le attività di ricerca applicata, di formazione, la valorizzazione dei risultati della ricerca, la nascita e lo sviluppo di start-up e spin off, promuovendo le attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital.

Oltre a prevedere che almeno il 40% delle risorse finanziarie sia indirizzato ad attività nelle regioni del Mezzogiorno, le proposte dovranno dimostrare che almeno il 40% del personale assunto o destinatario di borse di studio o di ricerca a tempo determinato sia donna.

I soggetti ammissibili a presentare proposte progettuali sono esclusivamente le Università statali e gli EPR vigilati dal MUR.

Scadenza: 24 febbraio 2022

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