Turismo, online l’avviso pubblico da 75 milioni di euro per i Comuni Unesco

Turismo, online l’avviso pubblico da 75 milioni di euro per i Comuni Unesco

 

È stato pubblicato sul sito del Ministero del Turismo l’avviso pubblico per selezionare i progetti di valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e dei Comuni inseriti nella rete delle città creative dell’UNESCO.

Il Ministro del Turismo, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha infatti adottato un provvedimento che ha istituito un Fondo di 75 milioni di euro in favore dei Comuni compresi nei siti Unesco. L’obiettivo è sostenere la ripresa del settore turistico in seguito alla crisi generata dalla pandemia da Covid-19.

I Comuni potenzialmente beneficiari delle risorse del fondo sono 265, cui si aggiungono i Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO, e potranno presentare progetti da soli o in aggregazione con altri Comuni a seconda che il sito UNESCO di pertinenza sia presente esclusivamente in un Comune oppure sia condiviso tra più Comuni.

Invitalia supporta il Ministero del Turismo in tutte le attività di gestione del Fondo, a partire dalla gestione della piattaforma informatica per la presentazione delle proposte da parte dei Comuni.

Progetti pilota e sviluppo di innovazione

Progetti pilota e sviluppo di innovazione

 

La Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, con D.d.s. 3 marzo 2022 – n. 2767 pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) Serie Ordinaria numero 10 dì lunedì 07 marzo 2022, ha approvato il bando per la presentazione delle domande di aiuto della Misura 16 “Cooperazione” ai sensi dell’Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 6.500.000 di euro.

Si tratta di progetti da realizzare attraverso la cooperazione tra più partner, aventi come finalità l’applicazione e/o l‘utilizzo di risultati di ricerca per il miglioramento della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della qualità dei processi e dei prodotti, l’adozione di nuove tecnologie o di pratiche migliorative, l’adattamento di pratiche o tecnologie in uso e la disseminazione dei risultati ottenuti.

Possono partecipare: imprese agricole; imprese operanti nella trasformazione di prodotti agricoli; consorzi, società consortili, reti di impresa costituite da imprese agricole/agroindustriali; società di distretto; organismi di ricerca.

L’aiuto è in conto capitale e copre:

  • il 100% per i costi della cooperazione;
  • il 60% per i costi di realizzazione del progetto, compresi i costi di diffusione dei risultati finalizzati al trasferimento dell’innovazione, per i progetti afferenti alla FA 2°;
  • l’80% per i costi di realizzazione del progetto, compresi i costi di diffusione dei risultati finalizzati al trasferimento dell’innovazione, per i progetti afferenti alla Priorità 4 e alle FA 5A, 5D e 5E

L’ammontare di spesa ammissibile a finanziamento per ogni progetto è compreso fra un minimo di € 100.000 e un massimo di € 400.000 (al netto dell’IVA). L’erogazione avviene con Stato di avanzamento lavori (SAL) e Saldo finale.

Scadenza: 20 giugno 2022, ore 16.00.

Misura 12-sottomisura 12.1 – “Pagamento compensativo per zone agricole Natura 2000”

Misura 12-sottomisura 12.1 - "Pagamento compensativo per zone agricole Natura 2000"

 

La Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi ha approvato, con D.d.s. 1 marzo 2022 – n. 2573, pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia (BURL) serie ordinaria n. 4 di venerdì 04 marzo 2022, il bando anno 2022 della Misura 12 sottomisura 12.1 «Pagamento compensativo per le zone agricole Natura 2000» per una spesa complessiva a pari a € 1.000.000,00.

Bando per compensare gli svantaggi determinati dal rispetto dei vincoli contenuti nei Piani di Gestione e/o nelle Misure di conservazione delle aree Natura 2000 che si traducono in maggiori costi e in minori ricavi rispetto alle analoghe imprese agricole poste al di fuori dei siti che non devono sottostare alle stesse regole.

Possono partecipare imprenditori agricoli individuali o società agricole di persone, capitali o cooperative; società cooperative agricole iscritte all’albo.

Scadenza: 16 maggio 2022, ore 16.00.

POR FESR, Ristoro Lazio Discoteche 2

POR FESR, Ristoro Lazio Discoteche 2

 

Ammonta a 739.000 euro la dotazione finanziaria dell’avviso pubblico “RISTORO LAZIO DISCOTECHE 2”, approvato dalla Regione Lazio al fine di fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla situazione emergenziale che ha comportato la sospensione, su tutto il territorio nazionale, delle attività svolte nelle discoteche e locali assimilati, e di incoraggiare la “ripartenza”.

L’intervento, che prevede la concessione di contributi secondo una procedura a sportello, è stato inserito nell’ambito dell’Asse 3 – Azione 3.3.1 del PO FESR Lazio 2014-2020 dalla Regione Lazio che ne ha affidato la gestione alla società in house LAZIOcrea S.p.A..

I beneficiari dei contributi sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), come definite dall’Appendice I al Regolamento (UE) 651/2014 che alla data di pubblicazione del presente avviso abbiano i seguenti requisiti:

  1. siano iscritte al Registro delle Imprese con il codice ATECO ISTAT 2007 93.29.10 “Discoteche, sale da ballo, night-club e simili” oppure siano in possesso di Autorizzazione permanente di trattenimento danzante rilasciata dalle Amministrazioni comunali in base all’art. 68 del T.U.L.P.S.;
  2. abbiano una sede operativa nella Regione Lazio;
  3. abbiano subito un calo di fatturato nell’esercizio 2020 pari almeno al 30% rispetto al fatturato conseguito nell’esercizio 2019, come risultante dal raffronto tra la dichiarazione I.V.A. 2020 e la dichiarazione I.V.A. 2019;
  4. non essere state sottoposte nel 2021 e nel 2022 a provvedimenti di chiusura per violazione delle regole sul contenimento del contagio;
  5. non aver ricevuto contributi che, cumulati, superano la soglia de minimis (200.000 euro) di cui all’art. 3 paragrafo 2, del regolamento UE 1407/2013. 2.

Il contributo erogabile in favore dei beneficiari è determinato in funzione del fatturato conseguito nel 2019 ed agli importi di seguito indicati:

  1. fatturato inferiore ad € 500.000,00 € 8.000,00
  2. fatturato compreso tra € 500.000,00 – € 1.000.000,00: € 12.000,00
  3. fatturato superiore ad € 1.000.000,00: € 15.000,00.

Scadenza: 11 aprile 2022, ore 24.00.

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Programma FSE+ 2021-2027, Interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

Cinque milioni di euro da investire nella realizzazione di interventi consulenziali, formativi/informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori, al fine di tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che rappresentano una delle priorità degli indirizzi programmatici FSE+ 2021-2027 – Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” (OP 4) Priorità “Occupazione” – Obiettivo specifico d) – della Regione Lazio.

È quanto prevede l’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio che, in linea con gli orientamenti della politica europea sul tema della tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, il 29 aprile 2019 ha sottoscritto il protocollo d’Intesa “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”, per potenziare gli interventi tesi a rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e del benessere dei lavoratori con una attenzione particolare anche alle azioni che concorrono a promuovere la responsabilità sociale dell’impresa.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza in funzione della tipologia dei codici attività – ATECO 2007 e delle macrocategorie di rischio individuate con l’Accordo adottato in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 21 dicembre 2011.

Le proposte saranno finalizzate alla predisposizione e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione sperimentali e innovativi (Azione 1) e alla realizzazione di interventi di formazione continua (Azione 2) per aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori e dei datori di lavori, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Per l’Azione 1, le attività da realizzarsi prevedono un servizio di consulenza specifica, finalizzato alla:

  • predisposizione di un’analisi dei sistemi organizzativi e di gestione in uso all’impresa, al fine di individuare ambiti/aspetti di miglioramento dei processi relativi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
  • elaborazione e successiva diffusione di modelli organizzativi e sistemi di gestione, anche in ottica sperimentale e/o di innovatività, volti a migliorare le condizioni di lavoro rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, anche prevedendo specifiche procedure legate ai rischi del settore di riferimento;
  • progettazione di azioni di sistema allo scopo di promuovere presso le aziende interventi mirati a creare sistemi coerenti di valutazione e gestione dei rischi;
  • realizzazione di un sistema di monitoraggio quale strumento utile a verificare la corretta applicazione delle procedure adottate e, se del caso, ad attuare eventuali misure correttive per rendere le azioni di tutela maggiormente efficaci.

Per l’Azione 2, i percorsi formativi dovranno essere di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza; inoltre, dovranno essere progettati, in coerenza con la tipologia di rischio (Alto, Medio e Basso) associata ai settori di attività individuati con l’Accordo Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.

L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle seguenti componenti:

  • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure adeguate a prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene;
  • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto;
  • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc.

Per tutte le azioni formative rivolte a lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio raccogliere e allegare alla proposta il “Parere delle Parti Sociali”. Tale parere può essere sottoscritto, a seconda della tipologia d’intervento, dalle rappresentanze aziendali o dalle strutture territoriali di categoria.

Sono individuati quali destinatari delle azioni:

Azione 1: i titolari di impresa e/o datori di lavoro; dirigenti e/o personale con funzioni apicali; personale responsabile della sicurezza e della salute in ambito lavorativo.

Azione 2: i lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti; – titolari di impresa e/o datori di lavoro. I lavoratori destinatari delle azioni formative/informative devono essere registrati nel Libro Unico con contratto in corso della micro, piccola o media impresa. Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI/ASPI/miniASPI, trattamento di mobilità ordinaria o in deroga.

Soggetti beneficiari che possono proporre progetti nell’ambito dell’avviso sono:

  1. Imprese (anche in forma associata) aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori dal Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale.
  2. Organismi di Formazione professionale già accreditati1 ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macrotipologia “Formazione continua” o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua, in raggruppamento con le imprese coinvolte nell’intervento con il ruolo di capofila.

Gli Organismi Paritetici/Enti Bilaterali possono essere soggetti del raggruppamento per le attività di supporto all’Azione 1 (nello specifico, a titolo esemplificativo, possono essere coinvolti in attività di analisi dei processi e di predisposizione e gestione del sistema di monitoraggio).

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del FSE+ del POR Lazio 2021/2027. Le risorse complessivamente stanziate corrispondono a 5 milioni di euro.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa;

  • Fino a 10 dipendenti: 30.000 euro
  • Da 11 a 50 dipendenti: 80.000 euro
  • Oltre 50 dipendenti: 120.000 euro

Il piano finanziario dell’Azione 1 non potrà superare il 20% del costo dell’Azione 2. Per le ATS/ATI il finanziamento massimo per progetto è determinato in base alla somma dei dipendenti di tutte le imprese componenti l’ATS/ATI e conseguentemente individuato in funzione di una delle tre dimensioni di impresa sopra.

Scadenza: 7 aprile 2022, ore 17.00.

Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

Programma FESR Lazio 2021-2027, Innovazione Sostantivo Femminile – 2022

 

La Regione Lazio intende promuovere e valorizzare il capitale umano femminile sostenendo lo sviluppo di MPMI Femminili, in particolare favorendone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT, in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3)” regionale, quali:

  • innovazione e miglioramento di efficienza dei processi produttivi all’interno dell’azienda, in particolare attraverso l’introduzione di tecnologie digitali;
  • innovazione e ampliamento della gamma di prodotti e/o servizi;
  • innovazione guidata dal design e dalla creatività;
  • innovazione organizzativa e manageriale;
  • innovazione di marketing e comunicazione, con particolare riferimento all’introduzione di strategie e strumenti di marketing digitale;
  • eco-innovazione, ovvero miglioramento delle performance ambientali aziendali;
  • safety-innovazione, ovvero miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa, inclusa l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

Sono agevolabili Progetti che prevedono l’adozione di una o più nuove tecnologie o soluzioni digitali, o processi e sistemi di innovazione aziendali tra quelli di seguito elencati (le Tipologie di Intervento):

  • tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettono di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali ad esempio: realtà
    aumentata, wearable wireless devices e body area network, text e data mining, micro-nano elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi, internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic Information System), new media, editoria digitale, piattaforme per la condivisione e il riuso di contenuti, sistemi di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di processi logistici;
  • processi e sistemi di automazione industriale per il miglioramento della qualità del processo produttivo e dei prodotti (ad esempio macchine a controllo numerico), anche in termini di sicurezza e sostenibilità (riduzione impatto ambientale, riduzione utilizzo risorse, quali ad esempio energia e acqua);
  • processi e sistemi produttivi flessibili, quali sistemi robotizzati “intelligenti”, interfacce evolute uomo-macchina, sistemi di programmazione e pianificazione intelligente dei compiti, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi;
  • processi e sistemi di fabbricazione digitale, inclusa l’adozione di tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi (ad esempio stampa 3D, prototipazione rapida, ecc.).

I Progetti devono essere avviati (incarico, contratto o documento analogo) successivamente alla data di presentazione della Domanda, fatto salvo eventuali spese per la progettazione.

I Progetti devono essere completati, pagati e rendicontati entro 9 mesi dalla Data di Concessione.

I Beneficiari sono le Imprese Femminili che al momento della presentazione della Domanda sono MPMI e sono iscritte al Registro delle Imprese o, nel caso delle Lavoratrici Autonome sono titolari di P.IVA attiva.

Si considera Impresa Femminile:

  • la Lavoratrice autonoma donna;
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • lo studio associato in cui il numero di donne associate rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne o MPMI Femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

Il requisito di Impresa Femminile deve essere posseduto alla Data di presentazione della Domanda e mantenuto per almeno 3 anni dall’erogazione del contributo. Ad ogni MPMI può essere agevolato un unico Progetto. I Beneficiari devono inoltre possedere i requisiti generali di ammissibilità.

Sono costi ammissibili quelli necessari a realizzare il Progetto e di seguito elencati:

  1. i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000 euro;
  2. i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
  3. i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.

Con riferimento ai costi di Progetto da rendicontare, sono ammissibili le seguenti Voci di Costo:

  • investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento; tali beni dovranno essere installati presso la Sede Operativa (domicilio fiscale nel caso di Lavoratrici Autonome) aziendale che beneficia del contributo;
  • investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali;
  • canoni per servizi in modalità “software as a service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service) nonché di system integration applicativa e connettività dedicata;
  • consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT. Tali costi non potranno superare il 20% del totale delle sopracitate Voci di Costo a), b) e c).

L’Avviso avrà una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro, di cui il 20% (600.000 euro) è riservato ai Progetti da realizzare in uno dei Comuni ricadenti nelle Aree di Crisi Complessa della Regione Lazio. Il contributo è concesso a titolo di De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura indicata dal Beneficiario e compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dei costi ammissibili (A + B +C), ma non può superare l’importo di 30.000,00 euro.

Scadenza: 16 giugno 2022, ore 18.00.

Agricoltura e gestione dell’acqua per scopi irrigui, contributi per investimenti: il bando 2022

Agricoltura e gestione dell'acqua per scopi irrigui, contributi per investimenti: il bando 2022

 

La Regione Toscana  con decreto dirigenziale 3243 del 25 febbraio 2022, ha approvato il bando “Investimenti per la gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole – annualità 2022” (allegato A del decreto) che attua il tipo di operazione 4.1.4 “Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole” del Programma di sviluppo rurale Feasr 2014-2022 della Regione Toscana.
Il bando è promosso nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
Questo bando concede contributi, in conto capitale, agli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) o soggetti ad essi equiparati per interventi aziendali finalizzati a rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura sostenendo interventi che riguardano il sistema di accumulo, il sistema di distribuzione/adduzione di acque da destinare ad uso irriguo aziendali e, infine, gli impianti di irrigazione.
Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:

  • imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti,
  • imprenditori agricoli professionali (Iap) riconosciuti,
  • gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (Iap).

La domanda di aiuto può essere presentata a partire dal 11 marzo 2022.

Scadenza: 31 maggio 2022, ore 13.00.

PSR FEASR, Pagamento per il benessere degli animali – settore ovi-caprino

PSR FEASR, Pagamento per il benessere degli animali – settore ovi-caprino

 

Incrementare il benessere psicofisico degli animali attraverso specifici interventi zootecnici: è questa la finalità dell’avviso pubblico PSR 2014-2020, a valere sulla misura 14 “Benessere degli animali”, attraverso il quale la Regione Lazio premia gli allevatori che si impegnano a superare le norme minime prescritte dalla normativa vigente e che sostengono costi aggiuntivi e mancati redditi.

L’Avviso, quali destinatari degli interventi promossi dalla Sottomisura 14.1 “Pagamento per il benessere degli animali” e 14.1A “Pagamento per il Benessere degli animali” settore ovi-caprino è rivolto agli agricoltori.

Beneficiari: agricoltori attivi singoli o associati.

La tipologia d’intervento prevista è:

  • 14.1.1 “pagamenti per il benessere degli animali”
  • 14.1.1A “pagamenti per il benessere degli animali” – settore Ovi-caprino

Gli impegni richiesti, in materia di benessere degli animali, introducono criteri superiori nei diversi settori/aspetti previsti dalla normativa di riferimento suddivisi nelle quattro macroaree di intervento:

  1. Somministrazione acqua e mangimi e cura degli animali
  2. Condizioni di stabulazione, maggiore spazio disponibile, pavimentazioni, materiali di arricchimento, luce naturale
  3. Accesso all’esterno
  4. Pratiche che evitano la mutilazione e/o la castrazione degli animali oppure l’utilizzo di anestetici, di analgesici e di antiinfiammatori nei casi in di mutilazione o castrazione degli animali

Le categorie di animali eleggibili a premio sono bovini da latte e bufalini, bovini da carne, ovini e caprini.

Impegni della durata pari a:

  • 3 anni dalla domanda di sostegno (1° anno) raccolta con riferimento all’Avviso pubblico domande di sostegno (1° anno) – determinazione n. G02360 del 05/03/2021)
  • 5 anni dalla domanda sostegno (1° anno) raccolta con riferimento all’Avviso pubblico domande di sostegno (1° anno) – determinazione n. G03836 del 01/04/2019.

Vengono concessi premi per UBA (unità bestiame adulta). Gli importi sono dettagliati nell’avviso pubblico.

Scadenza: 16 maggio 2022.

PSR FEASR, Pagamenti per adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica (2022)

PSR FEASR, Pagamenti per adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica (2022)

 

Incentivare gli agricoltori ad introdurre in azienda il metodo di produzione biologico, come definito nel Regolamento (CE) n. 834/2007, nonché a mantenere tale metodo laddove sia stato già adottato in passato.

Questo l’obiettivo dell’avviso al PSR 2014-2020 a valere sulla Misura 11 “Agricoltura Biologica”, per il quale la Regione Lazio ha stanziato 10 milioni di euro, così suddivisi:

  • Sottomisura 11.1 – tipologia di operazione 11.1.1 “Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica”: euro 1.000.000
  • Sottomisura 11.2 – tipologia di operazione 11.2.1 “Pagamento al fine di mantenere pratiche e metodi di produzione biologica”: euro 9.000.000

Sono previsti Impegni della durata pari a 2 anni (dalla domanda di sostegno raccolte con il presente bando) e vengono concessi premi per unità di superficie (HA).

Gli importi sono dettagliati nell’avviso pubblico.

Destinatari: l’avviso è rivolto agli agricoltori.

Beneficiari: Agricoltori attivi, associazioni di agricoltori/ associazioni miste di agricoltori attivi.

Scadenza: 16 maggio 2022.

PSR FEASR, Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali (2022)

PSR FEASR, Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali (2022)

 

Incoraggiare gli agricoltori e gli altri gestori del territorio ad offrire un servizio ambientale a vantaggio dell’intera società, con il miglioramento dei metodi di produzione agricola estensivi e compatibili con la tutela e con il miglioramento dell’ambiente, del paesaggio e delle sue caratteristiche, delle risorse naturali, del suolo, dell’acqua e della biodiversità.

È questo l’obiettivo dell’avviso pubblico cofinanziato dal PSR FEASR Lazio 2014-2020 a valere sulla Misura 10 “Pagamenti Agro-climatico-ambientali” – sottomisura 10.1 “Pagamenti per impegni Agro-climatico-ambientali”.

Il miglioramento dei metodi di produzione in agricoltura compatibili sotto il profilo ecologico ed ambientale contribuisce infatti a ridurre gli effetti negativi dell’agricoltura sull’ambiente naturale attraverso:

  • Riduzione dell’erosione del suolo e incremento della sostanza organica;
  • Migliore gestione delle risorse naturali;
  • Favorire metodi di agricoltura estensiva;
  • Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità.

L’Avviso, quali destinatari degli interventi promossi dalla sottomisura 10.1, è rivolto agli agricoltori e ad altri gestori del territorio (limitatamente per la tipologia di operazione 10.1.8 “Conservazione in azienda e in situ della biodiversità agraria vegetale e 10.1.9 “Conservazione in azienda, in situ ed ex situ, della biodiversità agraria animale).

I beneficiari delle risorse destinate alla sottomisura 10.1 “Pagamenti per impegni Agro-climatico-ambientali”, sono gli agricoltori attivi, associazioni di agricoltori/ associazioni miste di agricoltori e ad altri gestori del territorio (limitatamente alla tipologia di operazione 10.1.8 “Conservazione in azienda e in situ della biodiversità agraria vegetale e 10.1.9 “Conservazione in azienda, in situ ed ex situ, della biodiversità agraria animale).

Le tipologie d’intervento previste sono le seguenti:

  • 10.1.1 “Inerbimento degli impianti arborei”;
  • 10.1.2 “Adozione di vegetazione di copertura annuale sulle superfici a seminativo”;
  • 10.1.3 “Conversione dei seminativi in prati, prati-pascoli e pascoli”;
  • 10.1.4 “Conservazione della sostanza organica del suolo”;
  • 10.1.5 “Tecniche di agricoltura conservativa”;
  • 10.1.7 “Coltivazioni a perdere”;
  • 10.1.8 “Conservazione in azienda e in situ della biodiversità agraria vegetale”;
  • 10.1.9 “Conservazione in azienda, in situ o ex situ, della biodiversità agraria animale”. Impegni della durata pari a 2 anni (dalla domanda di sostegno prevista, con il bando relativo all’annualità 2022, per la sola tipologia 10.1.8) Vengono concessi premi per unità di superficie (HA) o per UBA (unità Bestiame adulta). Gli importi sono dettagliati nell’avviso pubblico.

Scadenza: 16 maggio 2022.

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